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Scoperte e riscoperte del patrimonio artistico della Lombardia. Catalogo della mostra (Milano, dicembre 2009-aprile 2010)
Il volume è il catalogo della mostra ""Dipinti lombardi dal Rinascimento al Barocco"""" (Grattacielo Pirelli, 3 dicembre 2009-28 febbraio 2010), che propone ventidue opere dipinte tra '500 e '700 e quattro speciali approfondimenti su altrettanti capolavori: """"'Artbox'. A tu per tu con Antonello da Messina, Tiziano, Hayez, Sironi""""(3 dicembre 2009-25 aprile 2010). In occasione dell'inaugurazione dell'evento espositivo, dal 2 all'8 dicembre, la grande facciata del Palazzo della Regione è stata illuminata, con i colori e i soggetti delle opere esposte."" -
I Vailetti. Una famiglia di pittori a Lodi nel Novecento. Catalogo della mostra (Lodi, 16 ottobre - 26 dicembre 2010)
La pittura delle due generazioni dei Valletti è una celebrazione dei nitidi e poetici paesaggi del territorio lodigiano, con le sue acque, vere e proprie ""architetture naturali"""", le case e le cascine, le nebbie, i filari di pioppi e di gelsi, la ridente e fervida campagna lodigiana, il duro e faticoso lavoro nei campi; valori, questi ultimi, non solo pittorici, da tramandare alle generazioni future. Le opere esposte sono, quindi, testimonianza dell'abilità di questi artisti che con diverse tecniche dimostrano la loro bravura e maestria, opere inserite a pieno titolo nell'arte lombarda e italiana del Novecento."" -
Così ridevano
Il volume è dedicato al film che ha consacrato la fama di Gianni Amelio e che si è imposto all'ultima Mostra di Venezia vincendo il Leone d'Oro. Il cuore del libro è rappresentato dalla sceneggiatura integrale del film, accompagnata da una serie di oltre cento immagini (fotogrammi e foto di scena). A essa si accompagna un lungo testo in cui il regista racconta in prima persona il suo lavoro sul set, e un intervento di Franco Prono, curatore del volume. -
BIG Torino 2000. Biennale arte emergente. Biennial of emerging artists
I protagonisti di BIG Torino sono i giovani artisti emergenti, ma anche i luoghi della città. I luoghi consueti della vita cittadina, strade, piazze, locali, si trasformano in palcoscenico per centinaia di artisti. Spazi urbani ed industriali abbandonati e dismessi vengono riscoperti e si convertono in sorprendenti contenitori culturali. Al centro di BIG sono i giovani artisti, perché l'attenzione e l'investimento sulle giovani generazioni è elemento fondamentale di una politica integrata per lo sviluppo del territorio; BIG Torino 2000 è anche, infatti, una leva per il rilancio internazionale di Torino e del Piemonte. Testi in italiano ed inglese. -
Peter Greenaway. I misteri del giardino di Compton House
"I misteri del giardino di Compton House"""" fu presentato in concorso al Festival di Venezia nel 1982. Fra il disappunto di molti non vinse nessuno dei premi principali. Una volta distribuito internazionalmente, divenne però un caso, fornendo un'ulteriore conferma a chi voleva vedere nell'asfittico panorama cinematografico di quegli anni il fermento di una """"rinascita britannica"""". Peter Greenaway è oggi uno degli autori più complessi, eccentrici e rispettati del cinema contemporaneo." -
Annuario del cinema 2000-2001. Le recensioni, i link, i premi, il box-office
Sono quasi 400 i film usciti in Italia nel corso del 2000. Questo annuario ne ripropone una lettura aggiornata, consapevole che il film visto in sala è solo una delle varie componenti dello spettacolo e della cultura cinematografica contemporanea. Strutturato in tre parti (i testi critici, le schede sui film, i materiali informativi), il volume ripercorre l'annata analizzando tendenze e profili del cinema ""ufficiale"""", quello cioè che arriva nel circuito delle sale cinematografiche, ma anche dando indicazioni per la scoperta di quello """"invisibile"""" proveniente dai quattro punti cardinali del mondo, preannunciando quelle che sono e saranno le visioni del cinema del 2001, non senza informare sui due strumenti di punta dell'innovazione tecnologica: Internet e DVD."" -
Il digitale nel cinema italiano. Estetica, produzione, linguaggio
Un saggio che affronta in modo chiaro e documentato il problema dell'introduzione delle tecnologie digitali nel cinema. Il saggio di Michela Greco analizza l'impatto del digitale lungo l'intero arco di sviluppo di un progetto per il grande schermo: dalla fase delle riprese, a quella della postproduzione, fino all'arrivo nelle sale. -
Armenia-Canada... Ararat. Il cinema di Atom Egoyan
Il testo ripercorre la carriera del regista Atom Egoyan, canadese di origine armena. Il suo è un cinema in cui una narrazione rallentata conduce i personaggi verso una rovina inevitabile, più morale che fisica. Appassionato di Samuel Beckett, il suo stile è stato spesso paragonato a quello di Michelangelo Antonioni. -
Il dolore del tempo. Il cinema di Hou Hsiao-hsien
Hou Xiao Xieng è considerato uno dei registi più significativi del cinema contemporaneo. È stato l'esponente più importante del cosiddetto 'Nuovo Cinema Taiwanese', una generazione di registi che, ispirata alle nouvelles vagues internazionali, ha operato una rivoluzione linguistica nel cinema taiwanese optando per sguardi e storie molto autoriali. Hou sviluppa in particolare un cinema fatto di ellissi, lunghi piani fissi, piani sequenza e salti narrativi in cui la storia di Taiwan e le storie dei personaggi si intrecciano continuamente. -
Il cinema italiano del terzo millennio. I protagonisti della rinascita
Il volume vuole essere un annuario-catalogo del cinema italiano del terzo millennio. Nella prima parte sono raccolti i ritratti di 7 registi, 6 attori, 3 sceneggiatori, 5 produttori; ciascuna serie è introdotta da un saggio specifico. Inoltre due saggi sono dedicati ai giovani tecnici e ai giovani critici. La seconda parte è riservata a 40 registi esordienti, presentati attraverso la loro opera più recente. Alle schede dei singoli film, complete di cast e credit, sinossi, biografia e filmografia del regista, sono anteposti cinque saggi che indagano il modo di lavorare delle nuove leve. -
Spazio
Il volume raccoglie gli atti del consueto convegno organizzato dal Festival della Fantascienza di Trieste, la più importante manifestazione nazionale dedicata a questo soggetto, e una delle più prestigiose a livello internazionale. Sul tema dello spazio nella fantascienza intervengono i più importanti critici e studiosi italiani. -
Ritorno a casa
Esordio narrativo di una scrittrice di oltre settant'anni ""Ritorno a casa"""" potrebbe essere definito un """"romanzo di memorie"""", nel senso che di memoria e di memorie si nutre, pur presentando tutte le caratteristiche di un'opera d'invenzione. Chi scrive rievoca i mesi trascorsi nella vecchia casa di campagna da una numerosa e variopinta famiglia piemontese nell'estate del 1939, mentre sull'Europa e sull'Italia si addensano le nubi del secondo conflitto mondiale: amicizie, amori, piccoli contrasti, scherzi bonari e malinconie vere si intrecciano sullo sfondo delle ridenti colline del Monferrato, in un ultimo, intenso lampo di spensieratezza e felicità prima che scoppi la bufera."" -
L' inquadratura. All'inizio del cinema
La realizzazione di un film comprende due grandi momenti: la ripresa e il montaggio. Se l'inquadratura è l'atto primo, quello che sta all'origine dell'opera, è anche l'ultima di una serie di tappe: continuità dialogata, découpage, story board ecc. Concretizzazione del pensiero di un regista, è il risultato del gesto di un solo uomo o invece del lavoro di un'intera troupe, e determina la comprensione del racconto e dello spazio-tempo, così come la percezione delle forme, dei colori e del movimento. Imparare a guardarla è scoprire cosa in essa si è prodotto, attraverso la scelta di un quadro, di una distanza, di un movimento di macchina. -
Il montaggio. Lo spazio e il tempo del film
Il montaggio è oggi considerato non solo un elemento essenziale del ""linguaggio cinematografico"""" ma anche il più specifico. Tuttavia il cinema è nato senza di esso e l'ha quasi ignorato per i primi quindici anni della sua esistenza. Per comprendere meglio la sua importanza sarà utile coglierne i segnali annunciatori nel cinema dei primordi, seguirne lo sviluppo nel corso degli anni '10 e '20 parallelamente alla comparsa di una nuova modalità di rappresentazione, infine osservarne il divenire fino ai nostri giorni. Il montaggio non è un mezzo """"naturale"""", né il frutto di una rivelazione improvvisa, ma il risultato di un'evoluzione dialettica."" -
Traiettorie della modernità. Il surrealismo all'alba del terzo millennio
Incentrato su una problematica esistenziale, il Surrealismo si è accompagnato, lungo tutto il '900, all'esame sistematico dei campi di confine tra letteratura e scienze umane, fra sogno e veglia, fra ragione e follia, fra visibile e invisibile, mirando a illuminare i segreti di quei territori dell'uomo che l'organizzazione sociale tende a occultare. Tali ricchissime interferenze permangono fortemente vitali nella cultura contemporanea, così come ancora da saggiare fino in fondo sono le analisi politiche che il Surrealismo ha condotto, con coerenza e lucidità, sulle questioni più drammatiche del XX secolo (dal colonialismo al razzismo alle varie forme di totalitarismo), invero niente affatto risolte. -
Lezioni di regia. Conversazioni con Cavani, Lizzani, Guédiguian, Pontecorvo, Vancini
Cinque registi - Liliana Cavani, Carlo Lizzani, Robert Guédiguian, Gillo Pontecorvo, Florestano Vancini - raccontano il cinema che hanno fatto e quello che hanno visto: lo stile e le ragioni dei film, il rapporto con gli attori, il ruolo della sceneggiatura, della musica, della luce. Parlano del cinema di ieri e di quello di oggi, di come sono cambiati i produttori e gli spettatori. Dalle loro testimonianze emergono metodi di lavoro diversi accomunati però dalla volontà di sottrarsi ai vincoli del mercato. Lorenzo Letizia è nato a Roma, città nella quale ha organizzato numerosi convegni universitari sul cinema, il teatro, la letteratura. È autore di saggi sul cinema italiano e sul rapporto tra la musica e l'immagine. -
Jan Nemec
Jan Nèmec (1936) è uno degli autori più importanti della Nová vlna, la vague moldava che ha accompagnato il profondo rivolgimento politico e culturale sfociato nella cosiddetta Primavera di Praga. Dopo gli studi alla FAMU, fa il suo folgorante esordio nel 1964 con ""I diamanti della notte"""", personalissima rievocazione di un episodio dell'Olocausto, premiata in numerosi festival, che lo impone all'attenzione della critica internazionale. Ridotto all'inattività, nel 1974 il regime lo pone di fronte all'alternativa tra la prigione e l'esilio. Il regista lavora dapprima in Germania, poi in Svezia e Gran Bretagna. Si trasferisce infine negli USA, dove tiene lezioni di cinema in varie università, per rientrare in Cecoslovacchia nel 1989."" -
Lucentini & Lucentini. Profilo di un artigiano della letteratura
Franco Lucentini (Roma, 1920-Torino, 2002) è conosciuto come la metà di una ""premiata ditta"""" - Fruttero & Lucentini - che, oltre ad aver prodotto """"La donna della domenica"""" e """"A che punto è la notte"""", ha firmato divertenti elzeviri per il quotidiano """"La Stampa"""". Ma è esistito anche il Lucentini militante antifascista, il filosofo, l'esperto di fantascienza, il divulgatore, il traduttore, il polemista, l'operatore culturale. In questo libro, attraverso la raccolta di testimonianze e documenti in gran parte inediti, gli autori tracciano il profilo di una delle figure più complesse del '900 italiano: l'intellettuale che amava Borges e le motociclette, il letterato che lavorava come un artigiano della parola e del pensiero."" -
L' impero d'Occidente. La storia ritorna
Quando è nata la nozione di Occidente? Come si è modificata nel corso dei secoli? Qual è stato e qual è il suo rapporto con la nozione di Europa? E quanto devono al Cristianesimo entrambi questi concetti? E ancora: come può l'Occidente fronteggiare la sfida del terrorismo islamico? Esiste uno spazio per l'Europa sullo scacchiere internazionale? Queste sono soltanto alcune delle domande che Gianni Baget Bozzo si pone in questo libro. -
Giorni d'amore. Un film di Giuseppe De Santis tra impegno e commedia
"Giorni d'amore"""" lanciò una giovanissima Marina Vlady e consacrò definitivamente il talento di Marcello Mastroianni. Il primo film a colori di Giuseppe De Santis conserva intatte, a cinquant'anni di distanza, una freschezza e una originalità sorprendenti. Il volume ospita contributi di Giuseppe Bonaviri, Paola Marchi, Guido Michelone, Callisto Cosulich, Matilde Hochkoflet, Gaetano Carnevale; le interviste a Marina Vlady di Jean A. Gili e a Mario Silvestri di Giacomo Gambetti; raccoglie, inoltre, inediti documenti d'archivio, tra i quali l'inchiesta realizzata da Elio Petri a Fondi nel 1953 e i bozzetti di Domenico Purificato per i costumi e le scenografie."