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Il destino di padre Brown
Cento anni fa, nel 1911, G. K. Chesterton inventò il suo personaggio più fortunato, Padre Brown, prete investigatore che ha affascinato generazioni di lettori, insieme alla sua spalla, il ladro convertito Flambeau. Padre Brown ovviamente è un personaggio di fantasia, ma... se fosse realmente esistito? Gulisano realizza un romanzo di fantastoria partendo da questa fantastica ipotesi: e se nel conclave del 1939 non fosse stato eletto papa Eugenio Pacelli, ma un certo cardinale Brown, ovvero Padre Brown? Il libro ripercorre questa carriera a partire dal 1917 (quando Chesterton abbandona Padre Brown e Gulisano lo raccoglie) fino al conclave decisivo. Troviamo quindi Padre Brown sul fronte di guerra italiano, a Caporetto tra Cadorna e l'agente segreto Kipling, nell'Irlanda rivoluzionaria di Michael Collins, nella Roma della Marcia di Mussolini, nella Torino di Frassati con don Sturzo. Un Padre Brown che diventa prima monsignore e poi cardinale, amico e collega di Eugenio Pacelli, al servizio di Pio XI. Nel libro, oltre a personaggi storici realmente esistiti, ritroviamo gli amici di Chesterton, come Belloc o padre McNabb, e i suoi personaggi letterari, come Basil Grant e Patrick Dalroy. -
Gesù ci insegna a vivere
Se Dio personalmente non avesse svelato il perché e il valore dell'esistenza l'umanità brancolerebbe ancora ""nelle tenebre e nell'ombra di morte """" (Luca 1,79). Il Creatore ha tratto l'uomo dal nulla, imprimendo nella sua natura la sua divina immagine. Lo ha creato capace di conoscerlo e di amarlo. Gli ha svelato che la vita umana ha origine da Lui e a Lui ritorna. Gesù è la chiave di interpretazione dell'esistenza umana. Senza di essa siamo indecifrabili a noi stessi. Una vita della quale non si afferra il significato, corre il rischio di essere gettata via. Al contrario, una vita della quale si sono scoperte la grandezza e la bellezza, diviene un albero che fruttifica nel tempo e nell'eternità. Le parole di luce e di vita di Gesù sono un dono per tutti gli uomini. In particolare i cristiani devono sentire il bisogno di vivere secondo Dio, plasmando la loro vita sugli insegnamenti del Maestro. Afferrare le parole di Cristo, ruminarle e assimilarle, significa costruire la casa della propria vita sulla roccia: """"Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia"""" (Matteo 7,25)."" -
Novecento. Il secolo senza croce
Il Novecento è una storia ancora in parte viva. È stato un secolo unico: senza dubbio il più violento e sanguinario della storia umana. Ha visto lo scoppio della Prima guerra mondiale, con i suoi 10 milioni di morti; e un secondo conflitto mondiale, che ha cosparso il pianeta di oltre 50 milioni di deceduti. È stato l'epoca dei totalitarismi: il fascismo, il comunismo e il nazional-socialismo. Potremmo dire che è stato "" il secolo senza croce """": l'epoca in cui si è deciso di creare """"il regno dell'Uomo"""", di scacciare definitivamente Dio dalla storia del mondo, dai governi dei potenti, dalla vita degli individui. Il Novecento è stato l'epoca delle ideologie che sono diventate dottrine escatologiche di salvezza; dei politici che sono stati acclamati come dei """"messia""""; della Chiesa di Cristo sostituita, per quanto possibile, dalle chiese-partito. L'epoca in cui la croce di Cristo è stata violentemente avversata, affinché lasciasse spazio alla croce uncinata e alla falce e martello."" -
Riforma nella continuità. Vaticano II e anticonciliarismo
In un discorso ormai divenuto famoso, del 22 dicembre 2005, Benedetto XVI ha visto nell'interpretazione del Concilio ecumenico Vaticano II e nella lotta tra due ermeneutiche contrapposte - quella ""della discontinuità e della rottura"""" e quella """"della riforma, del rinnovamento nella continuità dell'unico soggetto-Chiesa, che il Signore ci ha donato"""" - uno dei principali problemi del nostro tempo. Secondo l'ermeneutica della rottura - che ha goduto spesso """"della simpatia dei mass-media, e anche di una parte della teologia moderna"""" con il Concilio ha avuto inizio una nuova Chiesa, relegando quella del passato tra i rottami della storia. In realtà quello che il Concilio ha inteso fare è una riforma, in cui il passato continua ad essere rispettato ed amato, e l'immutabile deposito della fede, cioè il Vangelo, viene riproposto in modo rinnovato, purificato, ed arricchito nella sua comprensione e formulazione. Pietro Cantoni affronta questo argomento con il distacco e l'oggettività di una teologia che vuole essere fedele alla Parola di Dio, al Magistero della Chiesa e alla metafisica classica."" -
Origini e principi delle rivoluzioni americana e francese
La Rivoluzione francese (1789-1799), che segna l'avvento dell'età delle ideologie, viene spesso accostata a quella detta ""americana"""" (1775-1783), da cui riprenderebbe non pochi motivi e riferimenti, e di cui sarebbe da considerare una diretta discendente. Nonostante fin dal secolo XVIII non siano mancati studiosi e osservatori che abbiano vigorosamente smentito questa convinzione diffusa, la vulgata delle rivoluzioni """"sorelle"""" ha continuato a diffondersi. In realtà, come spiega un insospettabile osservatore diretto di entrambi gli avvenimenti, il diplomatico berlinese Friedrich von Gentz (1764 1832), traduttore in tedesco dell'opera-prima par excellence della Contro-Rivoluzione europea - le Riflessioni sulla Rivoluzione in Francia del pensatore e statista angloirlandese Edmund Burke (1729- 1797) -, quella """"americana"""" fu """"una Rivoluzione non fatta ma impedita"""". Così Gentz si esprime nello studio """"L'origine e i princìpi della rivoluzione americana"""" confrontati con l'origine e i princìpi di quella francese, del 1800, qui presentato per la prima volta al pubblico italiano con l'Introduzione del cura-tore dell'ultima edizione statunitense (1955), il pensatore Russell Kirk (1918-1994), che costituisce la prima analisi storica di taglio comparativo dei due grandi avvenimenti."" -
Maestro in sacerdozio. La spiritualità di Mons. Marcel Lefebvre
Monsignor Marcel Lefebvre (1905-1991), un nome che fa quasi sempre sobbalzare. Quanti errori, quante affabulazioni si costruiscono attorno alle persone che pensano, che ragionano, che avanzano verità scomode e perciò divengono loro stesse scomode. Scomode come Lefebvre. Conosciuto per lo più come il Vescovo ribelle, monsignor Lefebvre è stato, finora, posto sotto un cono di luce diffamante, non per il suo comportamento di vita, peraltro ineccepibile e altamente virtuoso, da tutti verificabile, ma per la sua forte presa di posizione contro un Concilio pastorale, il Vaticano II, nei cui dettami vedeva e denunciava le conseguenze scristianizzanti e relativistiche che ne sarebbero sorte. Oggi, a distanza di quasi vent'anni dalla sua scomparsa e a quarantacinque dalla chiusura del Concilio stesso, possiamo storicamente avvicinarci a lui con maggiore serenità e senza acrimonia, considerando quest'uomo, meglio, questo sacerdote, non come il nemico di qualcuno, bensì come un impavido e lungimirante soldato di Cristo, paladino dell'integrità della Fede e di Santa Romana Chiesa, del Primato Petrino e dell'Eucaristia. Lefebvre, grazie anche ai figli che ha lasciato, i sacerdoti della Fraternità san Pio X, è ancora lì a indicare che nella tradizione, nella dottrina cattolica, nella celebrazione del Santo Sacrificio della Messa di sempre, nella santità sacerdotale stanno le risposte ai problemi di un mondo che si è perso nel suo orgoglio e nella sua vanagloria, detronizzando Cristo Re. -
Costruire sulla roccia. Scritti scelti di apologetica da «Il Timone»
Se chi avrà la bontà di leggere queste pagine ne trarrà giovamento, la sua gratitudine dovrà indirizzarsi ai giornalisti e agli studiosi che dal 1999 collaborano al mensile di apologetica cattolica il Timone, del quale il sottoscritto è direttore responsabile. Solo qualche decennio fa il termine era demonizzato e impronunciabile essendo legato - si diceva, ma qualcuno ancora oggi lo sostiene - ad un cristianesimo ""pre-conciliare"""", datato, lontano dalla sensibilità delicata e dubitativa dell'uomo che la Chiesa incontra oggi. Ma i tempi sono cambiati e una rivista come il Timone può contare su decine di migliaia di lettori e abbonati. Quanti la seguono con attenzione e affetto sanno bene che l'apologetica è una disciplina antica. Agli albori del cristianesimo infatti gli """"apologeti"""" illustravano le ragioni per credere presentandole sia alle autorità laiche sia agli eretici che si allontanavano dalle verità della fede cattolica. Non solo illustrare le ragioni della fede ma anche e soprattutto difenderle dagli attacchi e dalle accuse che mai sono mancate nel corso della storia della Chiesa è il compito dell'apologetica. Ed è questo lo scopo che si prefigge una rivista come il Timone."" -
Cannabis medica. 100 domande e risposte
Sedici Stati americani, oltre a Canada e Paesi Bassi, hanno permesso la vendita della cannabis come farmaco da diversi anni e rappresentano quindi un osservatorio privilegiato per capire in profondità il fenomeno e i suoi reali effetti. In Italia si è aperto il dibattito per il riconoscimento delle proprietà terapeutiche della cannabis e diverse Regioni hanno già emanato specifiche direttive al riguardo, come la Puglia, o stanno per farlo, come Toscana ed Emilia Romagna. L'autore ha viaggiato in maniera estensiva, a scopo di ricerca sociale, negli Stati Uniti acquisendo una visione non comune sulla complessa realtà della cannabis medica. Rapporti di pura aneddotica presentati come studi con valenza scientifica, ricerche ampiamente carenti rispetto agli standard scientifici pubblicizzati come innovativi, articolate azioni di lobby su politici e legislatori nelle singole nazioni come negli organismi sovranazionali, aggressive campagne pubblicitarie multimilionarie su ogni tipo di media, sono solo alcuni degli artifizi con cui si cerca di rendere concreta la (inesistente) dimensione terapeutica del fumo di cannabis. Un serio impegno nell'azione di prevenzione non può riguardare solo i genitori e gli educatori ma deve investire la coscienza di tutti perché l'uso di droga rappresenta una delle maggiori minacce alla dignità dell'uomo e alla convivenza civile, come ben descritto da Papa Benedetto XVI che ha definito la droga: un ""potere che come una bestia vorace mette le grinfie sul mondo""""."" -
I santi e il demonio. La perenne lotta contro il male
Satana, angelo decaduto, perverso e pervertitore, tenta ogni uomo durante l'arco di tutta la vita; nessuno è esentato dagli assalti diabolici, non lo fu neanche nostro Signore. Dopo il battesimo, Gesù trascorse 40 giorni di preghiera e digiuno nel deserto e, nelle difficoltà, l'antico serpente, che è Satana, cercò astutamente di fuorviarne l'animo puro. In egual misura ""La vita dell'uomo sulla terra è battaglia"""" (Gb 7,1). E l'apostolo Pietro indica con chiarezza anche quale sia l'avversario e l'impulsore di questa lotta che connota la vita di ogni uomo. """"Bene hanno fatto - come dice nella prefazione il vescovo ed esorcista mons. Andrea Gemma - i due autori del presente volume a metterci dinanzi, come in una galleria di quadri vividi, queste figure di santi di ogni tempo e di ogni estrazione, che si sono segnalati particolarmente nella lotta contro il maligno, il cui accanimento si rivolge particolarmente contro coloro che più sono impegnati nell'esercizio della virtù e nel raggiungimento della perfezione cristiana, i santi appunto""""."" -
Quando parlo con il diavolo
L'autore, esorcista, affronta qui un argomento molto delicato, che provocherà, forse, scetticismo e sarcasmo in molti. Parlare del diavolo è scomodo, perché richiama memorie medievali, in un Terzo Millennio dominato da un pensiero illuministico e materialistico. Del diavolo, però, si parla dappertutto: nei salotti televisivi, nei film, nei libri. Perché non dovrebbe parlarne un esperto in materia, un sacerdote incaricato dalla Chiesa, in sintesi, un ""esorcista""""? Non possiamo non porci il problema della presenza del diavolo nel processo rivoluzionario che ha scristianizzato l'Europa e vi ha fatto ritornare anche la magia. Il quesito non riguarda solo lo spiritismo, l'occultismo, il satanismo. Anche dietro gli errori e gli orrori delle ideologie e gli scoraggiamenti e complicità dei cattolici possiamo sospettare la tentazione e l'azione del Maligno. """"La 'malignità' umana costituita dal demoniaco, o suscitata dal suo influsso, si presenta anche ai nostri giorni in form a allettante, seducendo le menti e i cuori, così da far perdere il senso stesso del male e del peccato"""" (dalla Presentazione di Massimo Introvigne)."" -
La rivoluzione conservatrice in Italia dalla nascita dell'ideologia italiana alla fine del berlusconismo
L'Italia è un paese speciale e gli italiani lo hanno sempre saputo: a volte vivono questa specificità come una malattia e un'anomalia, a volte, più di rado, come un eccezionale primato. Quali sono le radici storiche, civili e culturali del caso italiano e quali sono i frutti più recenti? Marcello Veneziani percorre i luoghi teorici e storici in cui nasce e si sviluppa l'ideologia italiana, lo stile, il gusto, la sensibilità civile e religiosa, unita al carattere nazionale. Il suo viaggio va a ritroso dal presente al passato, dal berlusconismo - di cui traccia un bilancio - all'Italia democristiana, dal fascismo all'Italia liberale, dal Novecento al Risorgimento. Prezzolini e Papini, Pareto e D'Annunzio, Malaparte e Berto Ricci, Rensi e Gentile, Evola e Del Noce sono i principali testimoni nel Novecento di questa linea italiana. Sullo sfondo emerge il ritratto filosofico e civile di una Nazione Culturale e di un'italianità scandita attraverso idee e autori, passioni e illusioni di élite e di popolo. -
Medjugorje. E dopo? Un pubblicitario si racconta
Medjugorje ormai è un pass. Appena pronunci questa parola, chi ti sta davanti domanda, vuol sapere: Lei ci è stato?, ci crede?, cosa succede in quel paese d'Erzegovina? Decine i libri su questo decisivo avvenimento, e decine le trasmissione televisive. Ma tutto questo l'autore lo dà per scontato. Ciò che gli preme, è esporre al lettore la sua ri-conversione. L'autore si auto esamina per provare a capire il ""lui"""" di Prima della sua andata in quel posto di Paradiso. Poi la Sberla - così ha chiamato l'esperienza a Medjugorje. E quindi la sua vita nel Dopo. Il libro è scritto e sofferto in forma di diario; ma è anche poesia, affetti familiari e storia di anni tribolati."" -
Fede: un incontro non una teoria. Sulla via di Emmaus per ritrovare Gesù
"Ed ecco si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero"""". Sono le parole con cui l'evangelista Luca ci riferisce dell'esperienza stupefacente dei due discepoli di Emmaus, passati dalla mestizia del dubbio alla gioia del re-incontro con Gesù. È l'esperienza che oggi, in un momento di crisi profonda per l'intera civiltà occidentale e per la fede, anche molti di noi sono chiamati a fare. Per sottrarci al disincanto delle tante sirene che un mondo, divenuto indifferente quando non ostile al cristianesimo, ci propone e realizzare nuovamente quell'incontro con il """"Verbo di Dio fatto carne"""" che è ancora tra noi, ma spesso celato ai nostri occhi appannati. Un percorso che parte dalla fede in Gesù per riscoprirne, insieme alla solidità razionale e storica, anche il valore per il senso profondo della nostra vita. Che poi si sofferma su quella grande e fondata speranza che ne deriva, capace non solo di rasserenare i nostri giorni ma di aprire l'orizzonte umano alle dimensioni dell'eternità. Per giungere infine a quella carità che, aiutandoci a scoprire la via dell'amore autentico, ci consente di essere davvero uomini e donne secondo il cuore di Dio." -
La persecuzione dei cattolici in Cina
Mao Zedong considerava i cristiani pericolosi nemici. Il Partito pone se stesso, cioè lo Stato, al centro dell'universo e tutto deve servire a rafforzare il suo potere, perciò i criminali vanno puniti e ""rieducati"""" attraverso il lavoro. A tal fine si riempiono i laogai, campi di concentramento mascherati da industrie o fattorie che esportano in Occidente buona parte dei loro prodotti a prezzi - ovviamente - molto competitivi. Il loro numero e quello dei prigionieri è segreto di Stato. Harry Wu - fondatore della Laogai Research Foundation - e i dissidenti che sono in contatto con lui ne hanno individuati almeno mille; da tre a cinque milioni sono le persone che si ritiene siano attualmente detenute. Dopo sedici ore di lavoro forzato, i prigionieri subiscono un sistematico lavaggio del cervello per venire """"rieducati"""". Dal 1949 a oggi, in Cina sono perseguitati i seguaci di ogni religione, soprattutto i cattolici, considerati pericolosi sovversivi. Ma anche i monaci buddisti hanno subito veri e propri stermini. Il presente testo, che raccoglie numerose testimonianze, è corredato da foto di campi di prigionia, di detenuti, di persone scomparse e di moderni martiri della religione."" -
Vangelo vivo. Avvento e tempo di Natale. Quaresima e tempo di Pasqua. Anno B
Questo volume di Vangelo Vivo dell'anno B raccoglie le omelie pronunciate a Radio Maria da Padre Livio Fanzaga nei tempi liturgici ""Le parole di Gesù sono le parole dell'intransigenza, che non concedono nulla alla menzogna e allo spirito del male. Sono le parole dell'onnipotenza, che realizzano ciò che significano e che suscitano la vita laddove regna la morte. Sono le parole dello scandalo, che spazzano via i pregiudizi, le mediocrità e le falsità umane. Sono le parole del giudizio, che penetrano nei cuori e li mettono a nudo, smascherando le ipocrisie. Sono le parole della misericordia, che assolvono dai peccati e riconciliano con Dio. Sono le parole della speranza e della gioia, perché spalancano gli orizzonti della vita eterna. Le parole di Gesù sono la chiave che dischiude l'enigma dell'esistenza umana. Senza di esse l'uomo viaggia nell'oceano della vita senza timone e senza stella polare. Come potrà arrivare al golfo di luce della salvezza?"""" (dalla Presentazione di Padre Livio)."" -
L' ultimo intrigo
Tre importanti imprenditori del Nord Italia lottano per decenni senza esclusione di colpi, ognuno teso a schiacciare gli altri e restare unico protagonista sulla scena. L'autore ne rappresenta sia la sinistra grandezza che i punti deboli e le cadute. Fondamentale per ciascuno il codazzo di ""vassalli"""": una massa di clientes pronti ad assecondarne le ambigue strategie, in cambio di ogni tipo di """"prebenda"""". Ciascuno dei capi mette in campo le proprie risorse caratteriali, economiche, familiari e le proprie donne, nonché la capacità di """"bluffare"""", incurante di ogni dimensione etica. Chi riuscirà vincitore? Qual è il sottile ruolo giocato dagli intriganti personaggi femminili? In questo intreccio c'è spazio per un vero amore? Una narrazione ironica, ricca di colpi di scena, alla scoperta dei mille giochi, trabocchetti e interessi che legano fra loro dimensioni erotiche, ambizioni di successo imprenditoriale e dinamiche politiche."" -
Luigi Gedda e il movimento cattolico in Italia
Luigi Gedda (1902-2000) ha attraversato il XX secolo. Da protagonista fino agli anni Sessanta, da ""emarginato"""" nei successivi quarant'anni. La guida dei Comitati Civici nelle elezioni del 18 aprile 1948 (uno scontro di civiltà che segna la nascita dell'Italia moderna), il presidente dell'Azione Cattolica dal 1952 al 1959, considerato """"onnipotente"""" per la sua vicinanza a Pio XII, viene negli anni successivi messo in un angolo e su di lui si scaricano il livore storiografico e un'acredine tanto amara quanto persistente nel tempo. Ma lui non si ribella, accetta con grande umiltà il suo nuovo ruolo, continua a svolgere la sua professione medica, e soprattutto continua a guidare l'amata Società Operaia, l'associazione fondata durante la Seconda guerra mondiale. Questo studio illustra il ruolo svolto da Gedda nei diversi eventi che lo videro protagonista. Il lettore scoprirà un Gedda inedito, molto anticomunista e insieme impegnato per favorire il """"ritorno"""" dei comunisti in seno alla Chiesa, molto capace nell'organizzazione e contemporaneamente consapevole che solo una dura formazione e una profonda spiritualità permetteranno la crescita di una classe dirigente."" -
Il cristianesimo non è facile ma è felice
Per vivere in pienezza il cristianesimo è utile seguire le orme di chi è più avanti nell'esperienza di fede. In questo modo si procede più speditamente ed è più facile scansare le ""pietre d'inciampo"""" che il demonio sparge a piene mani dinanzi ai passi dell'uomo. Nel percorso tracciato da padre Livio in questi fitti dialoghi con Saverio Gaeta, la vita cristiana emerge come la risposta a quella vocazione all'infinito che risiede nel cuore di ogni uomo. La lotta fra il bene e il male, fra le sollecitazioni delle virtù e le tentazioni dei vizi, viene presentata come la vera sfida che chiunque deve affrontare per poter giungere alla salvezza eterna. Lungo questo itinerario, i dieci comandamenti, i sacramenti e la preghiera sono alcune delle principali risorse sulle quali il credente può contare. Da ciò scaturisce il desiderio di essere a propria volta testimoni dell'amore di Gesù, incarnandolo nell'annuncio della parola di Dio e nell'azione caritatevole in favore del prossimo."" -
Diritto e letteratura. La giustizia narrata
Gli studi sul rapporto fra diritto e letteratura, fioriti soprattutto in area anglosassone, da qualche anno interessano molto anche i giuristi italiani. La letteratura non si limita a porsi in una situazione di semplice ""rapporto"""" con il diritto, ma propizia una vera """"palingenesi"""" del diritto, consentendogli di ritrovare dentro di sé quella esigenza di giustizia che da alcuni decenni a questa parte sembra quasi dimenticata da parte della prevalente cultura giuridica europea. In questo senso, la letteratura svolge per il giurista una funzione fondamentale, perché, aiutandolo a riscoprire la giustizia quale verità del diritto, lo induce a orientarsi verso l'unica dimensione davvero ineludibile per lui e per il mondo. Attraverso l'esplorazione originale di alcune delle più affascinanti pagine di grandi autori della narrativa mondiale, questo libro permette, da prospettive diverse, di toccare con mano come al di là di ogni forma di nichilismo o relativismo propagati dalla cultura contemporanea, il diritto, privato della giustizia, rischi di trasformarsi in una arbitraria e pericolosa forma di esercizio del puro potere, strumento di sopraffazione dell'uomo sull'uomo."" -
Omosessualità e magistero della Chiesa. Comprensione e speranza
L'omosessualità è un peccato? La Chiesa condanna gli omosessuali? La sua posizione nei confronti dell'omosessualità è arbitraria e antiquata? Esistono numerosi gruppi di gay credenti, talvolta ospitati da strutture ecclesiali: qual è l'atteggiamento della Chiesa nei loro confronti? Davvero essa rifiuta le persone con tendenze omosessuali, impone loro rinunce impossibili, negando diritti fondamentali? Questo libro offre, per la prima volta, una panoramica ragionata e critica sul Magistero della Chiesa cattolica, spesso citato a sproposito, sicuramente poco conosciuto, circa il controverso e delicato tema dell'omosessualità, attingendo direttamente alle fonti. I contenuti vengono proposti in forma semplice e divulgativa. L'analisi dei documenti originali permette di farsi un'opinione, di superare preconcetti e pregiudizi e capire cosa realmente insegna la Chiesa su questo argomento, e perché. Arricchiscono il volume la Prefazione di monsignor Tony Anatrella, l'Introduzione di Marco Invernizzi e l'articolo ""Con il papa contro l'omoeresia"""", di don Dariusz Oko, che ha suscitato notevole interesse dopo la sua pubblicazione in lingua tedesca.""