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Alla scoperta del Concilio Vaticano II. «Il programma d'azione del cristianesimo del nostro tempo»
Una sorta di affascinante viaggio ideale alla conoscenza del Concilio Vaticano II, in ascolto dei protagonisti e della loro autorevole interpretazione. Quasi un diario di bordo che consente di comprendere la genesi dei documenti, lo svolgimento delle Congregazioni, le acquisizioni dottrinali e pastorali della Chiesa del nostro tempo. Un manuale necessario all'approfondimento dell'evento ecclesiale più importante del XX secolo, che induce a ""guardare al Concilio con riconoscenza a Dio e con fiducia per l'avvenire della Chiesa"""", senza dimenticare le radici di una lunga storia di fede (Paolo VI, discorso alla CEI, 23 giugno 1966)."" -
Identità di genere. Manuale di orientamento
Il testo si propone principalmente come un manuale rivolto a coloro che intendono affrontare un lavoro psicologico relativo alle ferite dell'identità sessuale. Nei vari capitoli troviamo, esposti in modo discorsivo e accessibile, i riferimenti clinici, scientifici e psicologici degli studi più recenti sull'omosessualità. Joseph Nicolosi, psichiatra e psicoterapeuta cofondatore della NARTH (Associazione nazionale per la ricerca e la terapia dell'omosessualità) con sedi in tutto il mondo, è il principale ideatore della cosiddetta ""terapia riparativa"""". Da decenni il suo istituto studia i disturbi dell'identità sessuale. L'esperienza clinica che Nicolosi mette a disposizione del lettore è che il terapeuta può accogliere una domanda di trasformazione che procede da un lavoro di consapevolezza e dal desiderio di poter decidere liberamente in merito alle scelte della propria sessualità e della propria identità. In queste pagine l'autore ripercorre i meccanismi psicologici, le dinamiche e le tappe evolutive che influiscono nella costruzione soggettiva dell'identità di genere."" -
La cordicella di filo scarlatto. Riflessioni sulla vita interiore
Esiste nel cuore di ogni uomo un anelito insopprimibile che corrisponde al desiderio di Dio e che nulla di esterno potrà mai estinguere del tutto: è ""l'inquietudine del cuore"""" (sant'Agostino), incessante finché l'anima non trova riposo in Dio. Quest'ansia di perfezione spirituale è la risposta al totalmente Altro che chiama e attira a sé. Il mistico è chi ascolta dentro di sé la voce del maestro interiore, mentre con la sua presenza nascosta imprime sul mondo, così multiforme nei suoi aspetti, i tratti dello spirito. Come il profeta egli è l'artigiano che torce e passa al fuoco il metallo della sua parola. Ciò che ha sempre impressionato nei mistici non sono gli straordinari fenomeni che li riguardano, ma le grandi idee che eroicamente essi hanno incarnato. La spiritualità è la ricerca di Dio attraverso la fede e il ragionamento """"nulla di strano, quindi, se diciamo che la ratio (ragione) conduce all'oratio (orazione)"""", che fa scoprire di avere una sorta di vocazione all'osservazione interiore, simile a una vocazione spirituale, ma non è facile per nessuno, e nemmeno indolore, cercare il lato più profondo di ciò che ci supera. Ad oggi la nostra società, troppo distratta, ha lasciato languire la fede dei padri per influenze esterne e per negligenza propria."" -
Sulle tracce di Maria. Storia e spirirualità di dodici santuari mariani
I santuari mariani non nascono per libera iniziativa dell'uomo, non sono cioè il frutto dell'inventiva del popolo, ma rappresentano anzitutto una risposta della devozione popolare a un primo passo che Dio stesso - tramite Maria - ha compiuto rivolgendo un invito, una chiamata, un messaggio a un certo popolo in un certo momento della storia. Tra i moltissimi santuari mariani esistenti al mondo, ne vengono qui illustrati dodici, scelti tra quelli proposti dall'autore a tutti gli ascoltatori di Radio Maria che, il primo sabato di ogni mese, seguono la trasmissione ""Sulle tracce di Maria"""". Attraverso la storia e la spiritualità dei santuari presentati, si snoda un cammino che il lettore è invitato a compiere in prima persona, per ripercorrere ancora oggi l'itinerario tracciato dalla Madonna nella storia."" -
Mons. Marcel Lefebvre. Nel nome della verità
Monsignor Marcel Lefebvre (1905-1991), un nome che fa quasi sempre sobbalzare. Quanti errori, quante affabulazioni si costruiscono attorno alle persone che pensano, che ragionano, che avanzano verità scomode e perciò divengono loro stesse scomode. Scomode come Lefebvre. Conosciuto per lo più come il Vescovo ribelle, monsignor Lefebvre è stato, finora, posto sotto un cono di luce diffamante, non per il suo comportamento di vita, peraltro ineccepibile e altamente virtuoso, da tutti verificabile, ma per la sua forte presa di posizione contro un Concilio pastorale, il Vaticano II, nei cui dettami vedeva e denunciava le conseguenze scristianizzanti e relativistiche che ne sarebbero sorte. Oggi, a distanza di quasi vent'anni dalla sua scomparsa e a quarantacinque dalla chiusura del Concilio stesso, possiamo storicamente avvicinarci a lui con maggiore serenità e senza acrimonia, considerando quest'uomo, meglio, questo sacerdote, non come il nemico di qualcuno, bensì come un impavido e lungimirante soldato di Cristo, paladino dell'integrità della Fede e di Santa Romana Chiesa, del Primato Petrino e dell'Eucaristia. Lefebvre, grazie anche ai figli che ha lasciato, i sacerdoti della Fraternità san Pio X, è ancora lì a indicare che nella tradizione, nella dottrina cattolica, nella celebrazione del Santo Sacrificio della Messa di sempre, nella santità sacerdotale stanno le risposte ai problemi di un mondo che si è perso nel suo orgoglio e nella sua vanagloria, detronizzando Cristo Re. -
Il cospiratore aristocratico. L'enigma Misley
Un esempio di romanzo-saggio storico (sostanzialmente un nuovo genere) che si sviluppa e procede sui due registri: quello della vita confidata/ricordata dal protagonista e quello della storia del Risorgimento italiano, rievocato coi suoi entusiasmi, i suoi misteri, le sue speranze, i grandi cambiamenti che produsse, ma anche nelle sue strane dimenticanze. Giovanni Enrico Misley, l'ispiratore di Ciro Menotti e suo modello (da lui definito «il dio della Libertà»), di cui si cerca di individuare e correttamente collocare il ricco profilo, fu il prototipo del cospiratore ottocentesco: vulcanico, intelligente, colto, aristocratico. I suoi contatti coi maggiori protagonisti del periodo in cui visse (Ciro Menotti, Guglielmo Pepe, Francesco IV, Carlo Alberto, Napoleone III, Radetzky...) sono noti; molto meno i risvolti che crearono intorno a lui entusiasmi o diffidenza. Fu del pari amato o viceversa odiato e certamente le invidie contro di lui si sprecarono. Viaggiò incessantemente per decenni attraverso gli Stati del Vecchio Continente, sempre pronto a cospirare, ma anche in grado di produrre progetti di carattere economico-finanziario lungimiranti e di assoluta modernità. Il suo è lo strano caso di un uomo dai tratti carismatici, ipervitale, che è rimasto intrappolato nelle pieghe della storia, segregato nell'ombra e nel sospetto, e la cui vicenda merita di essere conosciuta oggi dal grande pubblico. -
Credo in Gesù Cristo
"La crisi di fede che intacca non pochi ambiti della Chiesa dipende fondamentalmente dal fatto che Gesù Cristo è poco conosciuto. Forse molti battezzati non l'hanno mai incontrato veramente. Non si ha fiducia nel cristianesimo e non si crede che sia l'unica religione portatrice della salvezza perché il Risorto è rimasto estraneo alla mente e al cuore di coloro che dovrebbero seguirlo e testimoniarlo. La sua divinità viene oscurata, le sue parole vengono purgate, i suoi miracoli demitizzati, i suoi gesti salvifici svuotati. Il cristiano tiepido nella fede è tentato di sostituire con una vaga credenza in Dio, che mette d'accordo tutti intellettuali, fedeli di altre religioni e seguaci di varie dottrine filosofiche il mistero dell'incarnazione, che è il cuore della fede cattolica. La Chiesa nulla ha di più caro di Gesù Cristo. Il mondo può fare a meno di tutti i suoi grandi, ma non di Lui. Gesù è il patrimonio irrinunciabile dell.umanità. Conoscerlo, amarlo e servirlo deve essere la passione di ogni cristiano. È così che la vita acquista senso, grandezza e bellezza. Non c'è bisogno di grandi studi per conoscerla. Basta leggere i vangeli con la luce della fede.""""" -
Vita di un giudice
L'unico discendente maschio di una famiglia aristocratica, dopo un'infanzia felice, intristisce in un collegio religioso, studia giurisprudenza a Pavia, entra in magistratura, è ammaliato dalle donne, difende la povera gente della bassa, lotta per l'emancipazione femminile, collabora alla stampa progressista, viene guardato come un matto e come un pericoloso sovversivo. Sullo sfondo i grandi problemi politici e sociali di fine '800 e inizio '900, in una pianura padana ancora intatta, con i suoi campi, le sue risaie, le sue cascine e le piccole città a misura d'uomo. Il protagonista s'innamora perdutamente, ma non riesce a realizzare il suo sogno. Scoppia la prima guerra mondiale, portatrice di radicali trasformazioni e tragedie infinite. Quando l'Austria sfonda le linee italiane nella ""spedizione punitiva"""" il giudice trova, sulle pendici di Monte Fior, un'eroica fine sotto le cannonate del nemico."" -
La salute del tuo fegato. Prevenire e curare steatosi, epatite e cirrosi
"La salute del tuo fegato"""" ci illustra le potenzialità della medicina moderna nel campo delle malattie del fegato e del trapianto. Con semplicità, i pareri autorevoli dei massimi esperti in questo settore si affiancano al calore delle testimonianze dei malati, dei loro familiari e all.umanità dei volontari. E consentono di comprendere come praticando sani stili di vita, applicando i chiari consigli qui forniti e porgendo attenzione ai bisogni degli altri si possa fare davvero tanto per la nostra salute. Le malattie del fegato sono molto diffuse e nonostante la prevenzione, le cure più moderne e le opportunità offerte dal trapianto continuano a essere causa di sofferenze. Nel libro, i concetti, le opinioni e i suggerimenti degli specialisti nelle malattie del fegato si fondono a quelli di chi ha vissuto la malattia sulla propria pelle, trovando la forza di dare una mano anche agli altri; a chi, meno fortunato, è rimasto indietro. E così l.intreccio virtuoso fra medicina e solidarietà è arrivato anche in Africa, fra il popolo del deserto che non ha ancora le risorse per combattere la povertà e contrastare la diffusione di queste malattie." -
Volti dell'ateismo. Mancuso, Augias, Odifreddi. Alla ricerca della ragione perduta
L'ateismo di oggi non sembra aver molto in comune con quello, tragico, dei grandi pensatori atei dell'Ottocento (si pensi per tutti a Nietzsche) o dello stesso Novecento (si pensi per tutti a Camus), ben consapevoli che la ""morte di Dio"""" avrebbe comportato una terribile rivoluzione e per di più dagli esiti incerti e comunque inquietanti nel modo di vivere e di pensare dell'umanità. Le forme dell'ateismo odierno sembrano invece poter essere ben rappresentate dal pensiero di personaggi quali Vito Mancuso, Corrado Augias o Piergiorgio Odifreddi, i quali ritengono, sia pure con accenti diversi, che in fondo rinunciare al Dio personale e creatore di tutte le cose come instancabilmente proposto dalla Chiesa, costante destinataria dei loro corrosivi attacchi sia necessario o per lo meno opportuno. Un ateismo, dunque, ingenuo e del tutto incapace di autofondarsi, a volte perfino patetico nel vano tentativo di costruirsi delle ragioni che invece gli sfuggono senza neppure che i suoi alfieri se ne rendano conto."" -
Viaggio alla scoperta della fede
Nel cammino di fede per giungere a Cristo, lungo le strade della Chiesa, una ""guida di viaggio"""" consente di marciare più in fretta e senza inciampi. È con tale obiettivo che viene riproposto questo intenso dialogo fra il cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano, e il giornalista Saverio Gaeta. Con la lucida chiarezza del teologo e il coinvolgimento appassionato del pastore, il cardinale Tettamanzi sollecita a un rinnovato incontro con il Risorto e propone la riscoperta del dono della salvezza cristiana, offerto agli uomini duemila anni fa e continuamente rinnovato dalla Chiesa. Come scrive nella prefazione il cardinale Gianfranco Ravasi, """"è un itinerario che non teme di inerpicarsi sui sentieri d'altura della teologia, ma che ci riconduce soprattutto ai percorsi quieti della pianura, fatta di cose quotidiane, di scelte costanti e comuni, in una fedeltà che conosce il fluire dei giorni e delle stagioni della vita""""."" -
Il mito di Garibaldi. Una religione civile per una nuova Italia
A 150 anni dall'unificazione politica italiana il mito risorgimentale, su cui si fonda la storia dello Stato nazionale, non è entrato a far parte della memoria collettiva degli italiani. Se l'Unità, evento di carattere politico reso necessario dalle difficoltà di convivenza insorte fra gli Stati europei in età moderna, che rendevano ardua la sopravvivenza dei piccoli Stati, ha trovato consensi, pur di natura eterogenea, il Risorgimento, processo culturale mirante a «modernizzare» la millenaria identità del Paese, non ha raggiunto lo scopo di separare l'Italia dal suo ethos tradizionale cattolico. L'opera di unificazione ideologica è fallita e la costruzione della nuova Italia ha colpito un elemento primario della «nazionalità spontanea» degli italiani, cioè il senso di appartenenza religiosa. L'omogeneizzazione delle istituzioni e la creazione di un forte Stato centralista hanno aperto due ulteriori ferite, una di natura politica e istituzionale, la cosiddetta Questione Settentrionale, e l'altra di carattere più culturale che economico, nota come la Questione Meridionale, con effetti che si fanno sentire ancora oggi. Garibaldi è stato protagonista attivo anche del Risorgimento, contribuendo a diffondere un'ideologia relativista e laicista e a porre le basi di una liturgia civile totalmente svincolata da una tradizione religiosa specifica e alternativa rispetto alle radici cristiane e allo stretto rapporto con la Chiesa cattolica che ha sempre caratterizzato la vita della nazione. -
La fede insegnata ai figli
"Cari genitori, questo libro è stato scritto per voi, con la speranza di potervi offrire un piccolo aiuto nell'educazione religiosa dei vostri figli. Oggi è in pericolo la trasmissione della fede, che è avvenuta per due millenni attraverso la collaborazione fra la famiglia e la Chiesa. Le nuove generazioni rischiano di crescere fuori dal cristianesimo. Questo succede perché sta venendo a mancare la capacità dei genitori di incidere sulla formazione religiosa e morale dei propri figli. Si pensa che questo compito spetti alla Chiesa. In realtà, senza l'aiuto della famiglia, la Chiesa non può fare molto. I primi anni di vita sono decisivi. I bambini, anche prima di raggiungere l'età della ragione, sono aperti a Dio e alla trascendenza e disponibili all'insegnamento religioso che trova un terreno fertile nella loro mente e nei loro cuori. Essi apprendono con facilità le verità della fede e imparano volentieri a pregare. Spesso sulle loro labbra affiora quella sapienza divina che è negata ai superbi, ma è rivelata ai piccoli. Dedicarsi con amore e perseveranza all'educazione alla fede dei propri figli significa generarli una seconda volta, facendodi essi delle 'nuove creature'.""""" -
Quello che gli uomini non dicono. La crisi della virilità
Tra i tanti fenomeni emergenti di questi ultimi anni c'è sicuramente la crisi dell'uomo, inteso come maschio. È debole, demotivato, solo. Alcuni uomini sono depressi, ansiosi; sperimentano un senso di inadeguatezza in famiglia, sul lavoro, e con gli altri uomini. Hanno scarsa autostima e poca fiducia in sé e nelle proprie capacità; si sentono timidi, deboli. Le ricerche dicono che aumenta l'impotenza maschile, l'ansia da prestazione sessuale, l'infertilità maschile persino una graduale riduzione del desiderio sessuale e del livello di testosterone. È una crisi di virilità. Intesa come disponibilità a rischiare la vita per salvarla, per salvare l'onore (la dignità umana), per la fedeltà ai propri valori; intesa come assertività, coraggio, fortezza. La crisi della virilità è per l'uomo una crisi d'identità: egli non sa più chi è, come è, come dovrebbe essere e come lo vogliono gli altri. Ci prova, ad accontentare tutti, ma non funziona: sembra che nessuno sia contento di lui. È una crisi inedita nella storia dell'umanità. Non è mai accaduto che così tante persone restassero senza risposta davanti agli interrogativi: ""Chi sono? Qual è il mio ruolo? Qual è il mio posto nel mondo?""""."" -
Tu sei Pietro. Benedetto XVI contro la dittatura
In un mondo dove le notizie raramente durano più di ventiquattr'ore, anche i testi del Papa ""fanno notizia"""" solo il giorno in cui sono pubblicati. Di rado sono letti integralmente, quasi mai sono studiati. Al contrario, ogni testo va letto alla luce degli interventi precedenti dello stesso e di altri Pontefici. Perché questo sia possibile, occorre ritornare almeno sui testi più importanti anche giorni, mesi, anni dopo la loro pubblicazione. Massimo Introvigne offre qui un vero e proprio corso sul Magistero di Benedetto XVI, che va dall'enciclica Spe salvi del 2007 alla lettera Ubicumque et semper del 2010 con cui s'istituisce il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Ne emerge un disegno complessivo di contrasto alla """"dittatura del relativismo"""", che è il tentativo subdolo - spesso anche violento - d'imporre la dottrina secondo cui la verità non esiste: """"ciascuno dice la sua"""", e tutte le opinioni hanno lo stesso valore. Benedetto XVI emerge come il primo custode non solo della fede ma anche della ragione minacciata dal relativismo. Per questo è dovere dei fedeli cattolici stringersi attorno a lui ripetendogli, con le parole del Signore, """"Tu sei Pietro""""."" -
Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald
Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald, di Mario Arturo Iannaccone - primo volume della collana LeggereScrivere - ha, da un lato, una funzione didattica e pratica, utile a chi voglia capire come « funziona » un grande romanzo moderno e cerca risposte di ordine realizzativo (scrivere bene, imparare dai maestri per applicarne la lezione nella scrittura creativa), dall'altro non rinuncia ad interpretare l'opera in tutti i suoi aspetti tematici, poetici, di genere (e in questo senso si rivolge anche agli studenti o a chi cerca un approfondimento sull'opera). Il libro contiene una sintesi dei capitoli, un commento critico e tecnico, un'analisi tematica ed è corredato, tra l'altro, da schemi narratologici e da un glossario. -
Gli antipapi del grande scisma d'Occidente
Con Grande Scisma d'Occidente s'intende la crisi dell'autorità papale che dal 1378 al 1417 lacerò la Chiesa occidentale. Un periodo segnato da rivalità dottrinali, violente deportazioni di legittimi pontefici, fazioni in lotta fra loro, doppie elezioni e dall'incertezza in alcuni periodi della legislazione canonica sulla elezione dei papi, ma, soprattutto, dalla dispotica e spesso armata ingerenza di basileus bizantini, re francesi, imperatori tedeschi, nobili e signorotti dell'Urbe e dintorni e, infine, dal partito avignonese. Da questione puramente ecclesiastica, il conflitto si trasformò in una crisi politica di dimensioni continentali, tale da orientare alleanze e scelte in virtù del riconoscimento che i sovrani europei tributavano all'uno o all'altro pontefice. Il dilemma provocato dallo scisma coinvolse anche grandi personalità religiose, quali i santi Caterina da Siena e Vincenzo Ferrer. L'elezione di papa Martino V, l'11 novembre 1417, rappresentò la definitiva ricomposizione del Grande Scisma d'Occidente: Roma fu ripristinata quale sede naturale della Cattedra Apostolica e Avignone chiuse la sua esperienza di centro della cristianità. -
I prigionieri dei Savoia. La storia della Caienna italiana nel Borneo
Ai suoi esordi, lo Stato unitario italiano per ""liberarsi"""" dei prigionieri di guerra del Regno delle Due Sicilie, tentò la via della deportazione di massa in Paesi lontani. Per quasi dieci anni i ministri dei Savoia cercarono di fondare una colonia di deportazione prima nel mar Rosso, poi in Patagonia e in Tunisia. Ma gli sforzi della diplomazia si orientarono, ad un certo punto, sull'isola del Borneo dove il governo intendeva creare una vera e propria Caienna. L'autore ha ritrovato i carteggi diplomatici, le relazioni di governo, i dispacci, i diari di bordo delle navi che testimoniano tutte le fasi del progetto. Il libro ripercorre molte altre storie dimenticate del Risorgimento: l'assedio di Gaeta e il romantico eroismo della regina Maria Sofia, i """"falsi della storia"""", i campi di detenzione dei prigionieri, le vicende che opposero soldati e briganti, fino al doloroso epilogo dell.emigrazione. Emerge la storia dell.Italia nata dal Risorgimento con tutte le sue sfaccettature: con gli eroismi e le viltà, gli slanci ideali e le nefandezze. Con un chiaro obiettivo: liberarsi dei luoghi comuni, delle forzature e delle logiche che ancora oggi accompagnano la lettura di quei momenti."" -
Medjugorje. Ultimo appello
È un appello pressante e ultimativo quello che la Regina della pace sta lanciando a Medjugorje ormai da trent'anni. E ogni giorno che passa ci avvicina sempre di più al momento in cui cominceranno a essere svelati i dieci segreti che la Madonna ha confidato sin dal 1982 alla veggente Mirjana. In occasione del trentennale, padre Livio Fanzaga e Saverio Gaeta hanno aggiornato i fitti dialoghi da loro intessuti su queste tematiche durante tutto l'ultimo decennio e presentano in ogni dettaglio l'evento di Medjugorje, proponendo significative spiegazioni e valide conclusioni. In appendice, il testo integrale dei messaggi dati dalla Vergine alla veggente Marija affinché venissero comunicati a tutta l'umanità consente di confrontarsi personalmente con il piano divino che da Medjugorje si estende fino agli estremi confini della Terra. -
Il segreto di Fatima. Salvati da una profezia
Questo libro è un itinerario che si snoda nei risvolti più misteriosi della storia moderna, dal maggio 1917 fino ad oggi, attraverso gli eventi religiosi e civili che hanno costellato il XX secolo e che vengono letti alla luce del Segreto di Fatima: la situazione politica del Portogallo, l'incombente rivoluzione in Russia, l'avvento del nazismo, la Seconda guerra mondiale, la guerra fredda che culmina nella lugubre ""cortina di ferro"""", il muro di Berlino e la scossa profetica del Papa polacco. Da contraltare all'evolversi di questa profezia nel divenire della storia, ecco la prudenza della diplomazia e la curiosità morbosa allearsi per attenuare la forza propulsiva del messaggio di Fatima. Possiamo reagire alla crisi che affligge il nostro tempo solo a patto di comprendere i fatti che l'hanno provocata e la visione ideologica che li ha ispirati e giustificati, dalla diffidenza razionalista verso i veggenti alla fiducia eccessiva negli uffici diplomatici, alla crisi che succede al Concilio Vaticano II, alla più grave defezione di sacerdoti che la storia conosca, ai problemi dell'omosessualità e della pedofilia.""