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Finestre
"Finestre"""". Lascia immaginare una veduta. Suggerisce una corrente d'aria. E l'aria suggerisce leggerezza, volo. E leggerezza, volo sembrano essere la mèta di questa poesia dove il poeta non è più il protagonista della vicenda, ma semplice strumento tra la parola e il mondo ch'essa evoca. Con una nota di Rosario Molina." -
Io ti aspetto qui
Ritorna Elisa Vanelli, la protagonista di ""L'amore imperdonabile"""", il romanzo ambientato sul lago di Como. È una donna in fuga con i suoi enigmi. Il mistero sul lago di Como si infittisce e un uomo promette: """"Io ti aspetto qui""""."" -
Su immota terra
Un filo visibile nell'ascolto delle parole lega le poesie di Su immota terra alle precedenti, e tra loro diverse, opere di Fausto Maria Pico. Se, come indicato da Ernestina Pellegrini, Il respiro ritratto trovava ""nella sua natura potentemente concettuale e filosofica"""" le strade di un dialogo sempre fortemente evocativo del proprio essere dentro il mondo, e Biglie di mercurio proponeva l'eco di due monologhi paralleli che non divenivano però mai colloquio, in queste pagine l'impronta del """"dire"""" si deposita sulla memoria e sul resoconto di un tempo che è insieme presente e trascorso; ma non fuggito, né perduto. Un tempo legato alle radici forti e terragne di una nostalgia dell'esistenza, di una """"parola che non definisce"""" perché continua a vivere """"nel silenzio dei nomi delle cose""""."" -
Penultimi fuochi
L'incarnazione dei classici nel quotidiano che caratterizza queste poesie coinvolge anche il lettore, gli trasmette tutto il fascino del Mediterraneo e dell'Oriente, il fascino delle grandi madri feconde e profane, del trionfo dei corpi immortali, scolpiti di proporzioni perfette nell'arte e nel mito: tutto ciò che è importante, insomma, nella vita e nella morte. -
In dies. Di giorno in giorno. Parva carminum fragmenta
Amalia De Luca non si sottrae al confronto con le trasformazioni epocali, riuscendo a inscrivere la cifra della propria riconoscibilità nell'esito di una poesia intesa come sguardo tra sé e il mondo. Come in un'antica lapide, la sua poesia oltrepassa l'epifania del tempo in un perenne e quotidiano confronto con il mistero del dire e del pensare. -
La neve rubata
Canzoniere bipartito: Presenze è una teoria in cui la neve allittera con il nespolo e da ""rubata"""" diviene """"Che-rubina"""", ovvero cherubico rimpianto, inverandosi in categoria sparente, inventandosi in etimologia impossibile; Godot è una sorta di catechesi di cicale, giaculatoria nell'enigma della fede. La parola """"poesia"""" fa da cerniera tra le due valve del dittico: dalle """"vaghe presenze"""" del sognare e del morire all'onnipresenza di un Tu quasi ossessivo in cui si fa captato e optato mistero la cellula musical-concreta del """"Re"""", già imposto in chiave nell'ouverture. Una tensione escatologica domina la corporeità: la consumazione è consumai al io di """"un angelo di carne""""? Questa settima esperienza letteraria dell'autrice rassegna una sorta di teo-mitologia, su base comunque umanissima."" -
Se la parola è un atto
Titolo ardito, dotto e pure semplice, per l'organica sequenza poematica che qui si presenta. Una hmrntire che sembra alludere alla filosofia analitica degli ""atti linguistici"""" riscatta il proprio valore di sintesi creativa e si fa capace di dire raffinatamente la corporeità: dalla stanchezza morbida dell'adulto alle vive mozioni dell'infanzia fino allo stupore dei primordi. E questo l'""""entusiasmo immorale?"""" Da ripensare acerbamente in tale prospettiva è la risalita di precise figure o figurazioni mitiche come luoghi del destino individuale, ovvero del corpo-paesaggio: il canto delle sirene """"esploso"""" dall'inezia, il Getsemani attratto in meleto pseudo-edenico, il Cancro come costellazione anomala che allude alla sapienza di Sileno sono alcuni esempi di questa settima esperienza mito-poietica dell'autrice."" -
Traduzioni. Testi originali con traduzione a fronte
L'atto del tradurre accompagna da sempre la scrittura di Carlo Franzini, ne è stato parte integrante in quel laboratorio della parola, pensata e scritta, indispensabile ad ogni poeta vero. In questo libro Franzini raccoglie traduzioni inedite insieme ad altre già apparse in volumi o riviste letterarie: da Orazio alla Dickinson, da Jiménez a T. S. Eliot, da Char a Lorca. Un ampio e diversificato orizzonte poetico e linguistico in cui si completa il mosaico di un lungo percorso intellettuale e lirico dall'esito straordinario, che qui si manifesta interamente, mostrando una cifra poetica tanto esatta quanto in perfetta sintonia tra la scrittura in proprio e la traduzione; senza ""differenze o gerarchie"""", come sosteneva Giorgio Caproni."" -
Il tuo nome è un'isola
A dispetto di giorni che trascorrono maldestri e assopiti, senza il conforto d'un segno o d'un tangibile ""ritorno"""", al ritmo del tempo canonico dei calendari, e a dispetto di feroci inverni che possono - eccome! - agguantarci e avvolgerci in diafani e quanto mai insidiosi vuoti del cuore, la poesia di Nicoletta Fazio si divincola dalle ingombranti trappole delle cupe stagioni e dalle contratture dell'anima. E questa una raccolta di agnizioni, d'incontri reali o solo immaginati ma non per questo meno veri all'interno del discorso poetico; una raccolta dove s'accalcano i """"Tu"""" in una compagine di nomi e vólti, consapevoli depositari di un tempo che è stato e che è possibile sia ancora nello spazio indefinibile di crepuscoli e di """"intermittenze"""", o raccogliendo e decriptando tracce e codici di comunicazione inusuali ma al contempo intimi, familiari."" -
Ogni parola è luce. Autobiografia in versi
Accade raramente, nella poesia contemporanea, di incontrare un resoconto personale dell'autore senza che il risultato non subisca gli eccessivi toni diaristici dello sguardo troppo intimo o individuale. Pina Giuffrè riesce invece a raccontare sé stessa con la verità che discute le certezze e nasce dal dubbio, offrendo al lettore una singolare autobiografia in versi in cui il colore della parola si accende di energia. -
Mappe in controluce
Un protagonista (o un colpevole) c'è sempre. Anche qui, non diversamente da ogni altra cosa o situazione dell'essere e della vita. Come in ogni epos, collettivo o individuale che sia, cosi anche in questo nuovo libro Gilberto Isella pone, in ideale continuità con il precedente ""Corridoio polare"""", 2006, all'insegna di una """"numinosa lenta dispersione"""" di """"segni"""", """"voci"""", """"balbettii"""", """"stridori"""", """"pixel"""", tracce e resti significanti insomma di qualcosa da inseguire e decifrare, in un anelito inesausto di ricomposizione, di un qualcosa che è trascorso e al tempo stesso preannuncia e prefigura ma ancora non è, """"derive"""" di un essere che ambisce di incarnarsi continuamente in nuovi segni e sogni. Il protagonista qui è Saturno, o ciò che simbolicamente personifica e significa; un mondo di sparizioni-apparizioni, un mondo di """"dispersi"""", che anelano alla ricomposizione oltre il Disordine. Con una nota di Vincenzo Guarracino."" -
Libro linteo. Vol. 3: Poeta peregrinus.
In questo terzo titolo di ""Libro linteo"""", """"Poëta peregrinus"""", che segue """"Il resto"""" e le """"Storie di Lino"""", Lino decisamente lascia il passo a Giacomo Leopardi: ubi maior minor cessat. Ma, proprio per questo, """"Poëta peregrinus"""" non è un libro su Giacomo Leopardi; bensì di e per lui: da lui causato, gli appartiene quale dono di uno studio durato due vite, e sempre troppo breve. Enrica Salvaneschi e Silvio Endrighi non si propongono solo di estendere la regione comparatistica finora percorsa dalla critica, ma, oltre la critica, di scavare nel thesaurus leopardiano, a guisa di umili talpe, ulteriori giacimenti di poesia."" -
Le emozioni parallele
Si dice che l'arte poetica è l'uomo fattosi verso e mai libro fu cosí esemplificatore come ""Le emozioni parallele"""", frutto di un'azione originale ed efficace che racchiude in sé due 'segreti"""": una intensa energia lirica e la costruzione del verso particolarmente orgogliosa e fiera che convivono con estrema e condivisibile disinvoltura."" -
Bolle di Bosch
Queste ""Bolle di Bosch"""" si fondano su un dinamismo strutturale d'impatto molto forte, fino a comporre una sorta di romanzo della percezione e dell'introiezione, del giudizio lucido di chi ausculta e interroga di continuo il proprio paesaggio interiore."" -
Sembra sia la pioggia. Racconto in versi per il teatro
Vocato alla doppia dimensione del racconto e del teatro, questo libro spicca per l'originalità tematica (con una sua possibile classificazione fra thriller e horror). ""Sembra sia la pioggia"""" riesce infatti a intrecciare pathos amoroso e dimensione onirica, leggerezza palazzeschiana ed estetica della crudeltà, vampirismo appena suggerito e struggimento di un cuore messo a nudo."" -
Non ancora
Il ritmo del rito che ritorna. Come un singhiozzo di preghiere nel quotidiano dolore. Un monte che cade, l'acqua che prende tutto l'intorno, un amico che parte e chiude la vita, un padre che se ne va e un credo poco credente formano le sezioni di non ancora. Sezioni legate tra loro da un filo che arriva dall'ascolto-ricordo delle preghiere, un filo che diviene nodo di domande e di imperativi, di dubbi e di perplessità, di tentazioni e di girasoli ricolmi di luce. In questa raccolta, attraverso i luoghi di confine tra un prima e un dopo, Serena Dal Borgo dice del graffio e della geografia minima e fatale della vita. Ci dice della madre che bacia e dona, di un fratello che tutto trattiene. E parla dei luoghi a lei vicini per giungere a dichiarare ciò in cui crede, cosciente di non credere bene, ma di credere invece nei limiti di un creato non sempre perfetto. -
Preservare la luce. Testo francese a fronte
In questo libro Flaminien affronta il rapporto tra lo spazio e la luce divenendo a un'appartenenza cosmica con il fascino più alto della parola che nasce dalla poesia. -
Stardust con una cartolina di Angelo Ciccullo
Questi sono racconti in bilico tra memoria e fantasia. Il vento che vi soffia sembra quello che un tempo veniva a liberare l'aria, nelle sere di Roma, dall'oppressione della calura estiva. Uno sguardo di fraternità sul mondo. -
Per default. Ediz. italiana e inglese
Dopo le versioni extra ordinarie da più lingue raccolte in Traduzioni (2010), Carlo Franzini prosegue il suo personalissimo viaggio nella parola della poesia. È un viaggio in cui si incontrano - o meglio, si fondono - il fare poesia e il tradurre dall'inglese e dall'americano senza differenza alcuna. Come sottolinea Giancarlo Sissa: è ""il tradurre i segni della vita e dell'esperienza nella lingua """"strana"""" della poesia, il tradurre la lingua """"strana"""" della poesia straniera, ma non estranea, in parola riconoscibile e patria"""". Un lavoro misurato e incessante in cui il dialogo tra poesia, lingua di partenza e lingua di arrivo diviene luogo critico e riflessivo dove si incrociano emozione, pensiero e intelligenza. Così, ci dice Alberto Bertoni, """"contrariamente a quanto promette il titolo, non di default, di difetto, ma di traguardo raggiunto si dovrà parlare in sede di rendiconto critico. Infatti, la prima parte di poesie in proprio concatena una serie di fotogrammi nitidissimi e contratti fino allo spasmo di un dire definitivo, raccolto tuttavia in un'intonazione pacata, a dominante assieme descrittiva e asseverativa tanto più efficace quanto più vocata a dire - dall'orlo del precipizio - una mancanza, un incolmabile vuoto a venire"""". Testimonianze di Alberto Bertoni e Giancarlo Sissa."" -
Prima ch'io ti tocchi. 100 sonetti e una canzone. Ediz. italiana e inglese
È un'opera tanto singolare quanto affascinante, questa di Mazzoli: scritta originariamente in italiano e poi tradotta in inglese dall'autore, ""Prima ch'io ti tocchi"""" si propone infatti come un'opera multiforme in cui si incontrano e intrecciano tradizione letteraria e sperimentazione compositiva (con un assemblaggio che, nella canzone finale, trova l'epifania di una ars combinatoria nell'insolito """"collage"""" di 100 versi dai 100 sonetti).""