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Storie illustrate dei fratelli Grimm
«Una Cenerentola senza zucca; Il principe ranocchio salvato dall'amicizia e non dal bacio della principessa... Wanda Gàg realizza una sua versione delle fiabe, riprendendo versioni originali, si immerge in racconti popolari e vi infonde ""una sensazione di tutto-può-succedere» - Il VenerdìrnLe storie dei fratelli Grimm costituiscono da duecento anni una vasta regione dell’immaginario fiabesco occidentale; i personaggi, le atmosfere, le metafore in esse contenute hanno influenzato, prima ancora che potessimo rendercene conto, i nostri gusti narrativi, e hanno costituito il nostro primo approccio ai grandi temi della vita; il loro lascito è dunque immenso (tanto che l’Unesco le annovera nel patrimonio dell’umanità) e ha ispirato innumerevoli scrittori e illustratori che le hanno reinterpretate, dai giganti Kay Nielsen e Arthur Rackham, fino a Maurice Sendak. In questa edizione, pubblicata originariamente nel 1936 e qui proposta per la prima volta in Italia, le fiabe sono liberamente adattate e illustrate da Wanda Gág, che di Maurice Sendak e del suo Nel paese dei mostri selvaggi è stata una delle fonti ispiratrici primarie."" -
Il giardino di Elizabeth
In questa narrazione autobiografica – il diario di un anno trascorso nella natura della Pomerania – la protagonista decide, dopo la nascita di tre figlie, di abbandonare la vita cittadina per raggiungere l’isolata tenuta familiare, così da allontanarsi talvolta da suo marito, l’Uomo della Collera, e trovare la forza di essere qualcosa di più di una buona moglie. Il suo raccoglimento, tuttavia, ha poco di idillico o pastorale: ai commenti sulla bellezza e la pace della natura si affiancano le considerazioni ironiche sulla società, la cronaca umoristica dei suoi errori e idiosincrasie e il tagliente umorismo verso chi osa disturbare la sua solitudine. ""Il giardino di Elizabeth"""" fu un grande successo sin dalla sua prima edizione, avvenuta nel 1898, che surclassò autori di grande fama come Marie Corelli e H.G. Wells."" -
Chopin non va alla guerra
Inverno 1918, è l'ultimo anno di guerra. Il tenente di artiglieria Giovanni Bassan viene trasferito, a causa di una non meglio identificata malattia del cuore, presso il Forte Montecchio, roccaforte costruita per fronteggiare una possibile invasione nemica proveniente dalla Svizzera. Nel piccolo drappello di soldati, comandato dall'intransigente maggiore Zocchi, c'è anche il trombettiere Domenico, che trasmette a Giovanni la passione per la musica, rinsaldata dall'incarico di costituire una banda musicale composta da eccentrici personaggi. La monotona vita al Forte viene spezzata dall'incontro con Livia, una donna misteriosa che vive in un paese in riva al lago, Dongo. Livia non esce mai di casa e come unica traccia di sé diffonde nell'aria il suono del suo pianoforte che affascina i due amici, spingendoli a indagare sul suo passato e a trasformarsi da militari in promotori del suo talento. Un romanzo che sa intrecciare il dramma della guerra con la speranza offerta dalla musica, le vicende intime con l'identità nazionale, l'amore e la poesia con le ferite e la violenza del potere. -
Grandi detective
In queste dieci avventure del mistero, pubblicate a partire dal 1958 sulla rivista «Ellery Queen’s Mystery Magazine», grandi personaggi storici si calano nel ruolo dei detective: Alessandro Magno, Leonardo da Vinci, Cervantes, Daniel Defoe e altrettanto celebri protagonisti indagano su omicidi, furti e sparizioni, riuscendo a risolvere gli enigmi che si trovano di fronte proprio grazie al portentoso ingegno che li ha resi immortali. Theodore Mathieson è riuscito, in questo progetto coraggioso che fu molto amato da Ellery Queen, a fondere felicemente due diversi generi, lo storico e il poliziesco, trasformando questi detective d’eccezione da nomi arcinoti in personaggi letterari, in un equilibrio armonioso tra accuratezza delle fonti e invenzione, tra realtà e fantasia. -
Il capro espiatorio
Hugh Denismore è un giovane medico che sta guidando la Cadillac bianca di sua madre da Los Angeles a Phoenix, un uomo irreprensibile, istruito, civilizzato. Un uomo privilegiato, che sembra avere il mondo ai proprio piedi. Allora perché la vista di alcuni ragazzi contadini che vivono nell’entroterra rurale d’America lo sconvolge tanto? Perché è riluttante a raccogliere dalla strada una ragazza sola che sta cercando di raggiungere il deserto? E, infine, perché l’ineccepibile Hugh è la prima persona che la polizia sospetta quando la giovane viene trovata morta in Arizona pochi giorni dopo? Pubblicato per la prima volta nel 1963, Il capro espiatorio è un thriller magistrale che si porta dietro l’eredità della depressione, del fascismo e del razzismo, e riesce a evocare le tensioni sociali dell’America di Kennedy. -
Dino Campana a Bologna 1911-1916
Tra le testimonianze dell’epoca trascorsa da Dino Campana a Bologna negli anni Dieci del Novecento come studente di chimica, spicca quella di Mario Bejor, che in un interessante libretto del 1943 ricostruì quell’epoca felice trascorsa tra strade e caffè cittadini assieme al grande poeta Campana, il cui fuoco lirico si rivelava proprio in quei mesi e proprio al gruppo di amici goliardi incontrati sotto le Due Torri. Bejor è tra i più importanti testimoni di quell’incontro straordinario, mesi giovanili densi di scoperte poetiche e artistiche. Fu tra coloro che intuirono l’incredibile vena poetica di Campana: quando dopo la guerra egli trovò la fama, l’amico di un tempo volle ricordare quei giorni scanzonati, scrivendo un documento che fotografa la nascita di una prodigiosa vita poetica. Ne nacque uno dei maggiori documenti biografici su Campana, un piccolo libro di ricordi oggi introvabile e dimenticato dal tempo, che questa edizione aggiornata fa riemergere dall’oblio. -
Cuori di seppia
Un trentenne senza nome come protagonista. La perdita dell’ultimo legame di sangue rimastogli al mondo, una lettera misteriosa venuta da lontano in cui si fa riferimento a una morte avvenuta più di vent’anni prima, la ricerca di una donna del passato. Chi era Laure Berdych? Come è morta? Perché nessuno parla più di lei? Attraverso accadimenti vecchi decine di anni, manuali di psicoanalisi, morsi di cavallo e molte teorie su come curare i disturbi di personalità, il protagonista dovrà smuovere pesanti massi dal passato per fare luce sulla verità dal principio. In un finale sorprendente, la verità su Laure Berdych darà al giovane l’appuntamento decisivo con se stesso e col suo cuore nero, di seppia. -
L'avventura londinese o l'arte del vagabondaggio
Un labirinto di digressioni, ricordi, misteriosi episodi di cronaca, un'appassionata ricerca dei luoghi dickensiani: questo e molto altro si trova affastellato in questo curioso esperimento di Arthur Machen, autore che H.P. Lovecraft additò come «maestro moderno del sovrannaturale». Un'avventura per le vie di una Londra che è paradigma del materialismo moderno, alla ricerca, tra lussuosi edifici in decadenza e disordinate architetture, dei suoi tesori più nascosti, quelli che non sono indicati da nessuna mappa. Un vagabondaggio mentale e una lettura privilegiata per accostarsi all'universo di Arthur Machen, capostipite dimenticato di gran parte della letteratura fantastica del Novecento. -
Fiabe svedesi
Con i racconti di: Anna Wahlenberg, Alfred Smedberg, Helena Nyblom, Walter Stenström, Harald Östenson. -
Disegnare è facile
Con ""Disegnare è facile"""", prosegue la riscoperta del grande cartoonist e illustratore E.G. Lutz, inventore del metodo di disegno usato da Walt Disney. Trottole e alberi di Natale, ventagli e ciliegie, mongolfiere e mappamondi, fiori e volpi e ancora un'infinità di soggetti possibili, in una guida preziosa adatta a bambini e adulti che mostra passo dopo passo cosa è possibile creare con un foglio e una matita per scoprire l'artista che c'è in ognuno di noi e creare un mondo incantato."" -
L'amore che non osa. Poesie per Oscar Wilde. Testo inglese a fronte
Per la prima volta raccolti in Italia i versi di Bosie, compagno e rovina di Oscar Wildern«Il protagonista non è Wilde ma il suo amante e la sua disperazione, Alfred ""Bosie"""" Douglas, il ragazzo in cui il divo Oscar rivede Dorian Gray e per cui scrive, in carcere, De Profundis» - Davide Brullo Il Giornalern«Due amori di Lord Alfred Douglas è ormai il manifesto degli amori impossibili o messi al bando dalla società. Lo rileggiamo oggi, consacrandogli l’importanza che merita, grazie al volume L’amore che non osa, che raccoglie per la prima volta in Italia cinquanta liriche di Douglas.» – Il Venerdì di RepubblicarnrnPochi sanno, e pochissimi vogliono ricordare, che Lord Alfred Bruce Douglas, ovvero Bosie, il ragazzo «troppo amato» a cui Oscar Wilde dedicò la più straziante lettera d'amore di fine Ottocento - il De profundis -, fu poeta se non di eccelso livello sicuramente di apprezzabile talento e ispirazione autentica. La cortina d'oblio discesa sul suo nome dopo il clamoroso processo che decretò la rovina del mitico dandy generò anche la damnatio memoriae di una produzione poetica che non ha molto da invidiare a quella del maestro. Silvio Baffo ci offre con preziosa fedeltà una versione italiana in grado di colmare una grave lacuna e di fornire altresì singolari rivelazioni sull'ambigua natura di un rapporto che non fu solo sentimentale ma anche letterario, ricostruendone le fasi con filologica accuratezza e precisione di cronologia."" -
Il vangelo secondo Biff. Amico d'infanzia di Gesù
Tutti sanno come è nato e come è morto Gesù. La stella cometa, la mangiatoia, i Re Magi; e poi la passione, la crocifissione. Ma che cosa ha combinato dall’infanzia ai trent’anni? Su richiesta del Messia, a duemila anni dalla sua morte, un angelo fa resuscitare il migliore amico del Cristo, un certo Levi detto Biff, a cui spetta il compito di scrivere un nuovo Vangelo che racconti finalmente la vera storia di Gesù di Nazaret. E quella di Biff è un’epopea ricca di miracoli, viaggi, scoperte, dove trovano posto anche il kung fu, demoni, morti viventi, folli monaci tibetani e pupe da sballo. Forse nemmeno l’astuzia e la devozione del migliore amico riusciranno a risparmiare al Salvatore il suo tragico destino, ma Biff non permetterà che si sacrifichi e ascenda al cielo senza aver lottato per impedirlo! -
L'albero di Natale e altri racconti
Ne ""L'albero di Natale"""" di Charles Dickens, che dà il titolo a questa raccolta, troviamo uno dei racconti più intimi e autobiografici dell'autore, quasi una meditazione proustiana sull'infanzia, sorprendentemente toccante. Di tutt'altra atmosfera è il racconto natalizio di O. Henry, in cui il regalo di Natale a cui fa riferimento il titolo è in realtà una pistolettata improvvisa. E ancora, a comporre questa eterogenea antologia, Louisa May Alcott e le sue narrazioni familiari, Thomas Hardy e la storia del quattordicenne Hubert ne """"I ladri che non riuscirono a frenare lo starnuto"""", Emma Orczy con la sua """"Tragedia di Natale"""", e infine Ring Lardner, con l'intenso """"Un Natale in famiglia""""."" -
Il sentiero del diavolo
Il sentiero del diavolo non è una storia di stregoneria, ma un romanzo dedicato a una donna leggendaria delle Asturie, Ana dei Lupi, sacerdotessa- strega del XVII secolo, e Alonso di Salazar avvocato e inquisitore che salvò moltissime di donne scrivendo.rnEugenia Rico scrive un romanzo indimenticabile fra miti, rituali e credenze magiche.rnrnIn cerca di risposte, una scrittrice decide di tornare alla casa della sua infanzia, nelle Asturie, dove si mantengono ancora intatti i culti atavici della natura, simboleggiati dalla figura di Ana dei Lupi, sacerdotessa-strega del XVII secolo. La ricerca porterà la scrittrice a incrociare anche la figura di Alonso de Salazar, l'uomo che per primo riuscì a fermare la caccia alle streghe. In un affascinante viaggio spazio-temporale tra i luoghi e le culture dell'epoca, impariamo a conoscere Ana la quale, appena tredicenne e stanca degli abusi subiti dallo zio, intraprende un cammino di riscatto di sé, attraverso comportamenti stravaganti che la condurranno a parlare con i lupi e a imparare l'uso medicinale delle erbe, diventando a poco a poco potente e temuta come una strega nelle comunità tra le foreste del nord della Spagna. Nel frattempo, l'inquisitore Alonso de Salazar viene inviato in quei luoghi, dove si ritiene sia concentrata la pratica della stregoneria. Una volta giunto lì, si rende conto però della follia e della barbarie che sono all'origine della persecuzione di migliaia di donne e uomini innocenti. Scriverà un libro che diventerà uno dei testi più letti della storia e che riuscirà a fermare quell'orrore prima in Spagna e poi nel resto d'Europa. A partire da questi due personaggi, avvolti nella leggenda e oggi purtroppo caduti nell'oblio, Eugenia Rico intesse un romanzo fatto di miti, rituali e credenze antiche che ancora oggi condizionano la nostra società. -
Parigi, Francia
Dal momento in cui si stabilì in Francia, nel 1903, fino alla sua morte a Neuilly-sur-Seine nel 1946, la celebre scrittrice americana fu una figura di spicco nel mondo dell’arte parigino e non solo. La sua casa al 27 di rue de Fleurus divenne il centro delle frementi “arti moderne” d’inizio secolo, luogo d’incontro di alcuni tra gli artisti più importanti del Novecento, come Henri Matisse, Pablo Picasso, Ernest Hemingway ed Ezra Pound. In questo memoir pubblicato nel 1940, anno dell’invasione tedesca a Parigi, Stein racconta la città con la meraviglia e lo stupore del primo approccio, avvenuto quando aveva quattro anni; vi troviamo galline che attraversano la strada ordinate e senza esitazioni, proprio come i parigini, il cibo, l’arte e la mondanità, i francesi dalle braccia sottili e le gambe robuste che li rendono degli ottimi soldati, il tutto nel caratteristico stile monologante e fluviale dell’autrice che compone, con movimento rapsodico, un’eccezionale descrizione di un luogo consegnato al mito, culla dell’espressione artistica e civile e crocevia di pensatori da tutto il mondo. -
Lanterna e il distretto dei ciliegi
Negli uffici amministrativi di Yingzhen, il Distretto dei ciliegi, arriva Lanterna, una giovane donna molto bella che, scorrazzando in motocicletta con i suoi irrinunciabili tacchi alti e i capelli al vento, si dimostra ben presto funzionario acuto e capace, a cui viene affidato il nuovo Ufficio affari generali con l’incarico di risolvere le innumerevoli dispute fra gli abitanti e gli apparati statali. La direttrice Lanterna sembra essere in grado di mantenere il delicato equilibrio nei villaggi più poveri, in cui anche un pugno di noci diventa una ricchezza, e nel suo operato al di sopra degli interessi particolari e personali prende spunto dagli scritti di Yuan Tianliang, vicesegretario col quale inizia una corrispondenza sempre più intima, che sfiora i toni dell’amore. Le infinite piccole storie narrate con ironia, realismo ma anche con grande poeticità in questo poliedrico romanzo sono come tasselli di un vasto mosaico che riproduce la Cina rurale contemporanea, molto lontana dal nostro immaginario abituale. E il suo fascino risiede proprio in una inaspettata convivenza fra tradizione e modernità, usanze contadine e politica di partito, in cui le vite di decine di personaggi si intrecciano indissolubilmente con il destino di un paese che trova nel contrasto la sua cifra identitaria. -
Memorie e ritratti
«Memorie e ritratti non è un corpus organico ma una raccolta di testi variegati, riuniti in volume dallo scrittore sette anni prima della sua morte: ricordi della giovinezza, profili di persone care, brevi saggi su temi che spaziano dai cani a Dumas» - Claudia Morgoglione, Robinson«Sono per sei decimi artista e per quattro decimi avventuriero» diceva di sé Stevenson. È forse per questo che l'autore scozzese costituisce un tassello letterario inclassificabile rispetto alla produzione artistica precedente e successiva, in cui la perfezione dello stile, un sentimento ancestrale del destino umano e la prodigiosa fertilità della fantasia si combinano miracolosamente in una formula segreta tutta luce e calore, atmosfere esotiche e un senso grave ma mai disperato della vita. La raccolta di sedici scritti qui proposta è quanto di più vicino a un'autobiografia l'autore abbia mai scritto - memorie d'infanzia e di collegio, ritratti di parenti e amici scomparsi, considerazioni (spesso polemiche) sulla letteratura, consigli a chi voglia diventare scrittore e due veri e propri manifesti letterari (uno di questi scritto in contemporanea all'""Isola del tesoro"""" e una sorta di guida alla sua lettura) - ed è di sicuro la più indicata per chi voglia scandagliare alla fonte e afferrare il felice e misterioso equilibrio a cui questo maestro ineguagliato seppe dar vita."" -
Il club dei Nevrastenici
Nel 1915, un'ondata di peste proveniente dalla Cina si abbatte sull'Europa e non risparmia Parigi, cuore del bel mondo. Tra i club esclusivi spicca un gruppetto stravagante di animali notturni ricchi e annoiati: il Club dei Nevrastenici. Pronti a tutto pur di evitare la confusione che la peste avrebbe portato in città, i Nevrastenici decidono di accettare una missione: partire per le Antille in cerca della cugina di uno di loro, di cui da qualche tempo si sono perse le tracce. -
L'albero delle mele
Per festeggiare le nozze d'argento, Stella e Frank Ashurst partono in automobile verso Torquay, la città inglese in cui si sono conosciuti. Nell'atmosfera sognante della brughiera, tra ginestre dorate e pascoli a perdita d'occhio, Frank viene colto da un'epifania, che lo riporta a ventisei anni prima e all'innamoramento per una giovane donna troppo umile per pensare di chiederla in moglie. Inizia così il racconto lungo definito il ""più raffinato, simbolico e poetico"""" dell'autore; opera di grande successo - tra i suoi ammiratori Sigmund Freud e Orson Welles, che ne realizzò un celebre adattamento radiofonico - che seppe descrivere con impietosa sincerità e insieme delicata leggerezza l'inquietudine costitutiva dell'uomo moderno."" -
La casa di campagna
In questo romanzo, pubblicato per la prima volta nel 1907, John Galsworthy ha saputo condensare al meglio i tratti caratteristici che hanno fatto la fortuna della più nota Saga dei Forsyte. La casa di campagna presenta un magistrale ritratto dell’alta società dei proprietari terrieri e con il suo stile arguto e insieme ironico racconta l’amore sconveniente che George Pendyce nutre per Helen Bellew, separata dal marito ma non ancora divorziata. Una lunga lista di complicazioni e fraintendimenti metterà a serio rischio il loro rapporto, fino al fondamentale intervento della madre di George, divisa tra l’amore materno e la volontà di mantenere alta la reputazione del figlio. Con La casa di campagna, prosegue la riscoperta del grande narratore John Galsworthy, Premio Nobel per la Letteratura nel 1932.