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Per magia di memoria
«La storia di Anna Maria, ripercorsa con ammirevole lucidità e ricchezza di particolari, offre un suggestivo spiraglio sulle vicende di cinque generazioni, e per giunta in contesti spaziali differenti: dal Salento a cavallo tra XIX e XX secolo, alla Roma della “dolce vita”, sino alla Jesi dei giorni nostri. La narrazione che ne scaturisce è popolata dai volti di tante persone care, la cui personalità Anna Maria riesce a far riaffiorare per il tramite della sua sensibilità e del ricordo, dolcemente nostalgico, che custodisce nello scrigno del cuore». (Dalla Prefazione di Marco Torcoletti) -
La baia incantata. Storie e personaggi di Portonovo
Una storia lunga cento anni. Giusto un secolo fa Giulia Palmina Gasperoni, detta Emilia, aprì l’Osteria del Poggio, dando vita a quella che poi sarebbe diventata una vera e propria epopea: la ristorazione e l’accoglienza turistica di Portonovo. Nel volume vengono raccontate le storie di tanti poggesi, donne e uomini che con spirito pionieristico iniziarono il percorso che ha portato oggi la baia ad avere una importanza planetaria, facendola diventare una vera e propria forza economica. Grazie anche alle sue eccellenze naturalistiche e culinarie, il mosciolo selvatico di Portonovo in primis. Personaggi ed episodi entrati ormai nell’immaginario collettivo, rivisitati nel libro con approccio giornalistico, senza tralasciare aneddoti e dettagli inediti. Una storia peraltro in itinere, con il testimone passato in mano ad altri imprenditori lungimiranti che proseguiranno il percorso con nuovi capitoli. Perché “la baia incantata” rimane un libro aperto, con pagine antiche e altre ancora da scrivere e da sfogliare. -
Gli antichi affreschi della chiesa conventuale di Sant’Agostino in Recanati e la Santa «ritrovata». Con QR Code
Il volume ha lo scopo di ricostruire il ciclo degli affreschi della chiesa agostiniana di Recanati coperti dalla settecentesca struttura del Bibbiena. Attraverso un importante documento iconografico realizzato ad acquerello alla fine dell’800 dal prof. Francesco Ghirotti si è cercato di restituire l’unitarietà dell’originario progetto iconografico dopo che, negli anni Settanta del secolo scorso, alcune porzioni di scene pittoriche furono recuperate e musealizzate, e altre rimasero in situ, nascoste e difficilmente raggiungibili. Proprio nel corso della ricerca è stato possibile fotografare un lacerto di affresco raffigurante una Santa martire la cui identità potrebbe essere riconducibile a Santa Caterina d’Alessandria. Il volume contiene anche il link e il QrCode mediante i quali è possibile visualizzare un’ipotetica ricostruzione virtuale dell’antica struttura absidale e della relativa collocazione degli affreschi. Il libro vuole essere un affettuoso omaggio a Don Giovanni Simonetti il quale, con amorevole interesse, ha mantenuto un’attenzione vigile verso quei frammentari affreschi in situ ancora leggibili, nel timore che tale patrimonio rischiasse di andare perso. -
I pellegrinaggi nelle Marche. Un viaggio tra realtà e mistero lungo il fiume Potenza
Prosegue il misterioso viaggio alla scoperta delle Marche segrete, ripercorrendo le antiche vie che pellegrini e viandanti avevano a disposizione nell’Alto Medioevo. Dopo l’esplorazione dei tragitti intorno all’Esino, in questo secondo volume l’autrice ripercorre l’itinerario che si snoda nella marca centrale, lungo un altro importante fiume che ha segnato la storia del territorio: il Potenza. Il libro accompagna il lettore alla ricerca delle testimonianze che i monaci benedettini e poi diversi ordini cavallereschi hanno lasciato nelle abbazie, nelle basiliche e nelle contrade dimenticate, con lo scopo di scortare e proteggere i pellegrini nel loro lungo cammino verso la Terra Santa. -
I casanolanti. Una storia osimana tra servaggio e riscatto
La nobiltà, classe dominante osimana, ha per secoli prosperato, accumulato ricchezze, abbellito palazzi e reso attraente la città grazie alla rendita della terra. La questione che non è stata esaminata con attenzione, è banale: i terreni per poter rendere dovevano essere coltivati. Ovviamente dai mezzadri. -
Donatello Serrani e il contributo dei giuristi nella Facoltà di Economia «Giorgio Fuà»
I contributi raccolti in questo volume fanno seguito ad un Convegno, tenutosi il 31 maggio 2022 nella Biblioteca storica francescana e picena di Falconara Marittima, organizzato dal Club Rotary di Falconara Marittima guidato dal Presidente Paolo Lovascio. Come ha ricordato il Presidente durante la presentazione del Convegno, il territorio ha dato natali ad eccellenze che hanno conferito lustro alla città ed in quest’ottica è stato riscoperto un grande falconarese, il professor Donatello Serrani (nato nel 1941 e deceduto nel 1979). Nella sua pur breve vita, interrotta da un drammatico incidente, Serrani ha pienamente realizzato la sua mission di studioso delle dinamiche della programmazione sia nel pubblico che nel privato e di educatore di giovani universitari. -
Ancona segreta. La fontana dei Quattro Cavalli, la Cattedrale di San Ciriaco, il Guasco e Capodimonte
"Prosegue la passeggiata “esoterica” tra i vicoli, le strade e le piazze di Ancona. Scendendo lungo le viuzze che dall’alto del rione di Capodimonte digradano verso l’antica valle di Pannocchiara, gli eleganti trigrammi di Cristo e i monogrammi di Maria sui portali di nobiliari palazzi ci riportano a remote e misteriose simbologie medievali. Giunti al centro, attraversiamo via Villafranca sorvegliati da enigmatici volti che ci osservano imperscrutabili dall’imponente prospetto di un palazzo ottocentesco e ci fermiamo a piazza Roma, davanti alla fontana dei Quattro Cavalli, modesta nelle dimensioni ma ricca di riferimenti mitologici e di inaspettati significati. Da lì ci dirigiamo verso l’antica acropoli passando in via degli Orefici, piazza del Papa, via Matas e via Pizzecolli, lungo la quale, all’interno di un oscuro vicoletto, si nasconde un altro strano trigramma. Terminiamo l'itinerario con la cattedrale di San Ciriaco, uno scrigno inesauribile di simboli, dove, accanto alle classiche immagini dell’arte romanica, convivono da secoli arcaiche rappresentazioni e figure archetipali di origine orientale, ebraica e pagana. Anche questa volta, Ancona, città esoterica, non ci deluderà.""""" -
Il palazzo Trionfi ad Ancona. Progettazione e tempi di costruzione
La storia e la progettazione di Palazzo Trionfi di Ancona situato in piazza San Nicola, poi del Teatro, poi Umberto I, ora piazza della Repubblica. -
Casebruciate
Tra finzione e ricostruzione storica, le vicende e i personaggi di un borgo marino che ormai non c’è più. -
Un fantastico disimpegno. Una vita nello spettacolo
Molti affermano che facendo per molti anni lo stesso lavoro ci si abitui e ci si stanchi. Nello spettacolo questo non accade. Piuttosto ci si ammala, di un male dal quale non si guarirà mai; un male che ti può far gioire o soffrire e che amerai fino alla fine. -
Tre mesi di vacanza (e il posto fisso)
Quando la gente parla degli insegnanti spesso si riferisce a persone che in fondo hanno vita facile. Certamente non uno stipendio altissimo, ma un posto fisso e tre mesi estivi di vacanze. Mentre le persone, al mattino, uscendo di casa, dicono: «Vado al lavoro», l’insegnante dice: «Vado a scuola». Insomma, si dice, l’insegnante non fa un lavoro serio, come gli altri. Prefazione di Andrea Mencarelli. -
Tracce di un’estate quasi perfetta
“Pensò a come un episodio qualunque, un episodio come tanti, potesse mutare le abitudini indirizzando il percorso della vita in direzioni inaspettate e insospettabili”. Ne sa qualcosa Carlo che, immerso nella quotidianità estiva della città di Ancona, alla vigilia delle elezioni comunali, si imbatte nell’enigmatica Aleida. E in un turbinio di eventi sarà impossibile a chiunque non mettere in discussione certezze e sentimenti, indagando nelle profonde inquietudini alla ricerca della propria essenza. (Federica Sarti) La barca può essere sostenuta o affondata dalla stessa acqua, quando la vita improvvisamente la rovescia; alcuni si lasciano trascinare dal destino, altri si aggrappano alle proprie certezze per risalirvi sopra. -
Il taglio dello scoglio
Giuseppina esce dal carcere e trova ad attenderla la sorella Valeria. Giuseppina ricorda il disagio che le procurava suo cognato quando faceva cose che da bambina non riusciva a interpretare. Dopo gli eventi che stravolgono le loro vite, consumato lo stupro e poi l’omicidio, le visioni di Giuseppina si popolano di personaggi traslati dalla vita passata. L’intreccio di realtà, sentimenti e visioni diventa il luogo delle ferite vive che bruciano e il viaggio da Pesaro al Salento è simbolicamente legato ai tormenti onirici di Giuseppina: dalle donne ataviche alle tarantolate, ancelle e puttane. Giuseppina resiste, pensando ai suoi giovani nipoti: Cristian e Carolina erano piccoli al tempo dei fatti, ne portano i segni, tuttavia la loro attesa ai piedi delle Colonne Romane, di fronte all’Isola di Sant’Andrea, è innocente presente. Giuseppina sente di potersi ritrovare proprio lì, nel tempo dell’incessante partenza, mentre attraversa i tagli che lo scoglio dell’Isola ha subìto nel corso della sua storia. Non si tratta di illuminazione divina, di catarsi, di eroica vittoria sul male. È semplicemente la forza dolorosa della consapevolezza. -
La quarta corona
Nel tempo lungo e sospeso della pandemia, costretto in casa, l’autore scova un vecchio catalogo d’arte del pittore Oscar Piattella che, a sfogliarlo, trasforma le sue giornate in incanto. Ammirato da sempre delle tre corone celtiche rinvenute in un fondo dei suoi avi in Comune di Arcevia, omaggi ineguagliabili alla natura, comprende che il maestro è il solo a poter competere con gli orafi antichi, per raffinatezza e sensibilità. Così si mette sulle sue tracce fino a scovarlo e diventargli amico, ricevendo mirabili insegnamenti sull’arte e sulla vita in pochi mesi di autentiche scoperte e sorprese. -
L'equazione perfetta
Un professore di un prestigioso liceo piemontese si immerge di notte in un’isolata spiaggia della Liguria: in mano stringe un antico talismano egizio. All’alba, due studenti, Giulia e Riccardo, vedono riemergere dal mare il corpo senza vita del loro insegnante. Una tranquilla gita scolastica si trasforma così in una frenetica ricerca per scoprire il mistero nascosto dietro a quella morte. Con l’aiuto dei compagni di classe, i ragazzi si avventurano per le vie di una città affascinante e inquietante al tempo stesso: Torino, la capitale mondiale della magia bianca e della magia nera. I protagonisti, risucchiati in un vortice di enigmi, affrontano un oscuro percorso che li conduce dal Libro dei Morti alla Sacra Sindone, dalla Fontana Angelica alla Porta del Diavolo. Un thriller coinvolgente e profondo che sconfina nell’occulto, in un trepidante crescendo, fino al colpo di scena finale. -
Sii fiore. Poesie e fotografie
"Da tanto tempo non vedevo il mare, da tanto tempo non sentivo quest’aria cantarmi addosso. Né il frastuono della sua voce. Le onde oggi spingono più del solito. E si allacciano, poi si snodano, si fanno groviglio tra le mani. E ti cercano. E ti pregano. E si piegano a un desiderio. Se puoi, ricordami com’era il mare prima d’incontrare te.""""" -
Il fattore umano. Storie nella storia
Questo libro è una sorta di trasloco. Qui l’autore, Massimo Papini, cambia “casa”. Passa dalla Storia, che per tutta una vita è stato il suo habitat “naturale” (avendo diretto con grande ingegno e passione sia l’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche che la rivista «Storia e Problemi contemporanei»), alle Storie! La lettura di queste pagine ha suscitato nel mio animo riflessioni, emozioni, commozioni, suggestioni. Come quando qualcuno tirando un sasso in uno stagno provoca tanti cerchi nell’acqua. Comincio dal cerchio più grande, quello contiene tutti gli altri: fra i vinti e i vincitori ho sempre scelto gli invincibili! E per farci invincibili noi abbiamo bisogno non della Storia ma delle Storie. (Dalla Postfazione di Marino Severini) -
Giovanni Barrella
Le prose e le poesie di Giovanni Barretta, attore, poeta, commediografo e pittore, sono un vero modello di parlata milanese moderna, spesso nobilitata, nella sua semplicità, ai gradi più elevati di lirismo, fedele ai migliori esempi della letteratura italiana di fine Ottocento: De Marchi, Bertolazzi, Cima, Fontana. -
Milano. 92 giorni alla fine
Il documento ha un duplice valore: storico, in quanto racconta fedelmente fatti ed eventi concreti, e umano, poiché è possibile riconoscervi sentimenti, emozioni e passioni attraverso i quali l'autore del Diario mette a nudo se stesso e la sua anima. Particolare significato, nella prospettiva storica, assume, per contro, l'inedito dialogo con un Benito Mussolini in disarmo ma lucido e lungimirante nelle analisi e nei giudizi. Il testo è molto più di carattere esistenziale che politico e, come tale, prima che il diario di un funzionario fascista, deve essere considerato il diario di un uomo. -
«Ghisa» a Milano
I vigili urbani milanesi, secondo gli autori, non hano mai mancato di essere presenti in ogni fase, in ogni momento, anche il più drammatico, della vita della loro città, vicini ai loro concittadini, mai facendo venir meno la loro collaborazione, il loro aiuto, la loro abnegazione. II popolo ambrosiano, d'altra parte, è affezionato ai suoi ""ghisa"""" (il nomignolo, da tempi immemorabili attribuito dai milanesi ai loro vigili urbani, di cui gli autori spiegano l'origine) e, estemporanee invettive e imprecazioni a parte, a sua volta mai ha trascurato di tributare loro la dovuta, meritatissima riconoscenza, della quale questo libro vuole essere una piccola testimonianza.""