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Per nessuna ragione
Intorno a una bottega di generi alimentari di Castelfidardo, si dipanano le vicende di una famiglia, tra episodi di dolore e momenti di grazia, sconfitte e vittorie, come in una tombola in cui a estrarre i numeri è la Storia. Una narrazione che corre lungo tutto il Novecento, raccontata attraverso gli occhi dei suoi protagonisti. Le voci di Mariuccia e Armando si alternano e si susseguono nel tentativo di restituirci un ritratto di Nana, cuore pulsante del racconto, una donna tenace e ostinata, ma anche sfuggente e indisciplinata. -
Quando arriva primavera. Biografie e storie di comunità negli Appennini del doposisma
"Questo libro è prezioso perché fa sentire come le persone vedono i luoghi. Sono scritture limpide, si capisce tutto benissimo, non ci sono artifici letterari e le narrazioni ci portano dentro i luoghi come se fossimo lì anche noi. Leggendo queste testimonianze viene voglia di parlare con ognuna delle persone che raccontano, viene voglia di dire con forza che i paesi non moriranno. Torneranno i paesi, torneranno i monti."""" (Franco Arminio) """"La prima immagine che mi viene alla mente leggendo queste 18 storie di vita e il racconto di come e da chi sono stati costruiti è quella del caleidoscopio, della complessità plurale, multicromatica. Un sistema di nomi, di luoghi e di persone radicato su un ambito di territori che hanno contiguità o affinità di esperienze. Esperienze che suggeriscono l'idea guida di una nuova possibile coscienza comune del 'Riabitare l'Italia', quella della 'coscienza di luogo' contro gli abbandoni e la marginalità."""" (Pietro Clemente)" -
Casa di Mariangela
La Casa di Mariangela è una struttura sanitaria realizzata da Giulia con lo scopo di riscattare la memoria del padre, Cesare Marsilio, impiegandovi il grande patrimonio finanziario e immobiliare da lui ereditato e che derivava da un illecito mai scoperto. Lavorano con Giulia nella Casa, per il sostegno e il recupero di ragazze e ragazzi affetti dalla Sindrome di Down e ritardi mentali, le amiche di sempre, Elisa, Anna e Marta, la ritrovata sorella. Mentre la loro attività scorre quotidianamente, a Milano Eugenio rinviene casualmente una cartolina che lo spinge a partire per recarsi alla Casa di Mariangela col duplice intento di accertare che la struttura possa occuparsi del nipote Marco e, soprattutto, seguire le tracce del figlio Daniele, sparito anni prima. Il reato da cui derivano i capitali che sostengono la Casa e la scomparsa di Daniele, potrebbero avere un collegamento. -
Santa Maria Appara o Apparve (da chiesa filiale a santuario)
Apparve e Appara sono due parole quasi uguali, ma con significati assai diversi: una sa proprio di miracolo, l'altra è veramente umana, e vede la Donna dare alla luce il suo Creatore. L'equivoco nasce nel passaggio da una lingua a un'altra, seguito dalla fantasia di qualche facondo predicatore. -
Metti una sera a cena con Terry. Brevissima storia del terremoto di Ancona del 1972
In occasione del cinquantesimo anniversario del terremoto che ha colpito la città di Ancona, abbiamo provato a ripercorrere le storie di coloro che hanno vissuto sulla loro pelle quella drammatica esperienza. Un racconto che non vuole essere solo una arida cronaca dei fatti, ma anche uno spaccato di vita dell'epoca, con le mode, le usanze e i costumi di allora. Non solo un viaggio tra i fatti di Ancona ma anche e soprattutto tra la gente che visse quel periodo. -
Discorso notturno sull'infinito e il provvisorio
«Il passato non rivive solo quando noi lo richiamiamo alla memoria. Così come chi è vissuto prima di noi non rivive solo nei nostri ricordi coscienti. Voglio dire che ognuno di noi è, proprio individualmente, una piccola civiltà, che si forma per stratificazioni successive, un insieme di cose grandi e piccole apprese da qualcun altro, che magari non sa nemmeno di avercele insegnate con una parola, con un gesto. Dentro noi portiamo le piccole immortalità degli altri». -
Edda, la storia, la figlia
Nove anni di avventure e disavventure per la piccola Edda, travolta dagli eventi storici, quasi demiurghi della sua giovane vita, che la portano dapprima nell'Africa Orientale Italiana, poi nei campi di prigionia e di concentramento e infine di nuovo in Italia per risalire la penisola da sud a nord sotto l'incalzare degli eventi bellici della seconda guerra mondiale. Più di mezzo secolo dopo, per gli strani casi della vita, la figlia si trova a ripercorrere alcune tappe della sua vita in Etiopia. -
Gianni, il civismo è il profumo della vita. Parole e gesti, sguardi e paesaggi odorosi di Gianfranco Giannini, figlio del Montefeltro
«Cade a proposito il tema umano del civismo di Gianni, che questo libro evoca in suo nome, giocando sul cambio di ruolo con il famoso ottimismo di Tonino Guerra» (Luca Cesari). «Gianni Giannini era un uomo dalla vita profumata: di fiori gialli, pane e arte. Se ne stava al lato della piazza di Pennabilli, nell'amato Montefeltro, con la camicia rosa che gli andava larga, i polsini ripiegati all'interno. Agitava la mano benedicente, l'indice esile indicava sempre qualcosa di nuovo. Era stato un cacciatore di bellezza e quando non la trovava, la creava lui. Aveva fatto del suo borgo una capitale estetica... » (Gabriele Romagnoli). -
Famiglie di pescatori in rete
L'autrice, dopo aver consolidato la propria esperienza come psicoterapeuta familiare, è tornata a intervistare le famiglie dei pescatori nel quartiere Archi di Ancona 45 anni dopo aver svolto una indagine per la sua tesi di laurea. Ha cercato soprattutto i discendenti: nonne, madri, figlie e nipoti per cogliere il filo che lega il presente al passato nella rete di relazioni familiari che si intrecciano nel complesso ambiente del mondo del mare. Ancora oggi le ""pescatore"""" hanno un ruolo trainante, sono donne-guerriere che sostengono con la loro forza un notevole carico familiare."" -
Storie anconetane tra realtà e finzione
Una girandola di personaggi ruota intorno ad avvenimenti noti della storia di Ancona e ad altri meno noti, ma cari alla sensibilità dell'autrice. Personaggi veramente esistiti immersi in vicende inventate, personaggi inventati, ma ispirati a persone reali s'incontrano come in un gioco di specchi. Una ragnatela di storie, che abbraccia un arco temporale che va dal primo Novecento ai giorni nostri. Il palcoscenico in cui si muovono personaggi e vicende è la città di Ancona con le sue strade, piazze e quartieri che mutano con il trascorrere del tempo. Fili invisibili li legano gli uni agli altri in un crescendo da ""romanzo popolare"""". Più donne che uomini, ma anche giovani invecchiati e giovani di oggi alla ricerca della propria dimensione. Da ultimo il coronavirus che deflagra nel racconto-testimonianza di Lorenzo Moroni."" -
Servigliano-Auschwitz. La storia di Grete Schattner
Una domenica di primavera del 2019 Giuliana Vannini visita il campo di prigionia e internamento di Servigliano, nelle Marche. Qui incontra Paolo Giunta La Spada e decide di raccontargli la storia della mamma, Grete Schattner. La sua testimonianza inizia dall'alba dell'8 ottobre del 1943, nella città di Fermo, quando due militi italiani le portano via la mamma. Grete viene internata nel campo di Servigliano, tradotta a Fossoli e il 16 maggio 1944 deportata e uccisa ad Auschwitz. È la prima volta che viene rivelata la storia di una deportata da Servigliano ad Auschwitz, una realtà del tutto inedita. La sua drammatica vicenda è ricostruita con rigore scientifico: la vita di Grete raccontata da Giuliana, la storia del campo di Servigliano, la Shoah, la Resistenza, i grandi temi della Memoria e, nella seconda parte, l'antiebraismo dei secoli scorsi. Un libro che si legge tutto d'un fiato e che può essere fondamentale, anche nelle scuole, per fare educazione civica e parlare con i giovani dei valori irrinunciabili di una società libera e democratica. -
Il terremoto di Ancona del 1972. Gli effetti sulla politica cittadina
1972, l'anno del terremoto: da gennaio a settembre una lunga serie di scosse sconvolse Ancona. Questo libro è un'importante testimonianza degli effetti del sisma sulla vita degli anconetani, ma anche delle vicende della politica comunale da Trifogli a Monina. -
Il selfie come esperienza estetica. Una visione nomade del soggetto
La diffusione del fenomeno del selfie è una delle conseguenze del rapido incremento degli smartphone. Il neologismo si riferisce a un comportamento sociale caratteristico della nostra epoca, ma è anche una pratica estetica il cui valore culturale rimanda all'autoritratto fotografico. Attraverso un'analisi storica e in una prospettiva interculturale, il paper si sofferma sul concetto di identità in rapporto al social networking e alle tecnologie informatiche. L'obiettivo è anche quello di dare una lettura critica a una nuova creatività in cui sono scomparse le differenze tra arte e non-arte. Attraverso i lavori di alcuni artisti si riflette sulla complessità della cultura contemporanea sempre più caratterizzata da una ""visione nomade del soggetto"""". L'attenzione è rivolta al sellotape selfie (gli autoscatti caratterizzati da volti distorti da nastro adesivo trasparente), pratica che si introduce perfettamente nel dibattito sulla condizione postumana. L'altro punto di riferimento è il rooftopping selfie, gli autoscatti realizzati all'esterno di strutture architettoniche alte e pericolose, un'""""esperienza"""" che trova le sue radici in alcune azioni performative degli anni 70 e 80."" -
La lancia di Minerva. Cinema e filosofia
La Filosofia sta affrontando in modo approfondito, soprattutto a partire dall'opera di Deleuze, lo studio del cinema e delle opere audiovisive, che rappresentano ormai la modalità espressiva e comunicativa che più pervade la contemporaneità. Il volume prende in esame alcune tematiche che connettono opere cinematografiche e pensiero filosofico, tra cui questioni di carattere ""ontologico"""" relative alla duplice natura del cinema, quella di essere allo stesso tempo riproduzione e interpretazione del reale, verità e illusione, realtà e immaginazione. Le differenti visioni filosofiche del tempo sono poste in relazione con l'idea del cinema come arte del tempo o, per usare le parole di Andrej Tarkovskij, come scultura del tempo, mentre il cinema biografico traduce l'idea filosofica di biografia teorizzata da Ricoeur come possibilità di cogliere l'unità narrativa della vita sotto forma di racconto. Il rapporto tra cinema e storia è analizzato in particolare attraverso i film sul Risorgimento e i biopics su Napoleone. Le riflessioni proposte dall'autore evidenziano nelle opere cinematografiche il rapporto tra immagine e pensiero, tra corpo e mente, tra visibile e invisisibile."" -
Pallacorda e non solo. Il meraviglioso caso di Jesi
Jesi non è soltanto la città di nascita dell’imperatore Federico II di Svevia o la custode di capolavori pittorici di Lorenzo Lotto. È anche il luogo in cui si conservano le cosiddette ‘balette’. Parliamo in quest’ultimo caso di nove palline in pelle, preziosa rarità, rappresentanti la prova tangibile di una straordinaria tradizione jesina legata al gioco della palla ‘piccola’, che comprende, al livello più alto, la disciplina della pallacorda, antesignana dell’odierno tennis. Nel presente volume, toccando anche episodi equiparabili a quello della celebre partita di pallacorda – con omicidio – che ebbe per protagonista il pittore Caravaggio, si esamina la fase cinque-settecentesca della cultura sportiva da palla ‘piccola’ maturata nella ‘città regia’, da cui la presentazione di un inedito, nonché significativo modello di riferimento nell’ambito del gioco sferistico antico. -
El Vangelo de mi' nona
In questo prezioso volume, oltre alla ristampa in anastatica dell'ormai introvabile Testo edito nel 1948, il Curatore ha voluto aggiungere una Appendice che consentisse un rapido raffronto tra la versione evangelica e i novantanove sonetti che compongono la fiaba miracolosa uscita dalla penna del più grande poeta dialettale anconetano. -
Raggiungere l'impossibile. L'ex-voto di Yves Klein a Santa Rita da Cascia
Yves Klein (Nizza, 28 aprile 1928 - Parigi, 6 giugno 1962) è stato uno degli artisti più influenti del XX Secolo e personalità di spicco del Nouveau Réalisme, il movimento fondato a Parigi nel 1960 dal critico francese Pierre Restany. La sua ricerca, di matrice concettuale, si svincola dalla materia per una poetica rivolta all'intimità, privilegiando l'aspetto mentale e spirituale con una grande attenzione ai processi dell'atto creativo. Il percorso artistico di Klein è stato accompagnato dalla forte devozione per Santa Rita da Cascia. Tra le visite che l'artista ha fatto al monastero della cittadina umbra, si ricorda quella del febbraio del 1961: in quell'occasione, in anonimato, ha consegnato alle suore agostiniane un ex-voto che custodisce, insieme ai pigmenti da lui preferiti, una supplica alla ""Santa dei casi impossibili e disperati"""". Il piccolo cofanetto rettangolare, venuto alla luce soltanto per un caso fortuito, mostra, nella più totale sacralità, tutta la poetica dell'artista. Da questo straordinario lavoro si apre una riflessione sull'operato """"segreto"""" di Klein, allargando il pensiero ad altre opere."" -
L' impermeabile
Qualche ritaglio di giornale, una donna misteriosa, una casa disabitata e un quadro. Sono questi gli elementi con i quali il protagonista dovrà risolvere un omicidio di anni prima, di cui nessuno sembra sapere nulla. E lo deve fare in fretta, prima che quella morte stravolga la sua vita. -
Dalla vela al motore. La pesca ad Ancona nella prima metà del XX secolo
Si vuole che, ad Ancona, la pesca sia diventata importante alla fine degli anni venti del secolo scorso, quando al Mandracchio arrivarono i pescatori di Portorecanati e Portocivitanova. Ma è proprio così? Il forte impatto economico e sociale sul quartiere degli Archi di quei lavoratori ""immigrati"""" e delle loro famiglie ha fatto dimenticare le vicende dei pescatori anconetani. Questi ultimi, pur non numerosi, erano stati protagonisti del passaggio dalla propulsione a vela a quella meccanica, avvenuto già all'inizio del Novecento. Il libro ricostruisce la storia sia dei pescatori di Ancona, sia del processo di integrazione di quelli provenienti dalla costa a sud del monte Conero, sulla base di documenti cartacei, conservati presso la Capitaneria di Porto e l'Archivio di Stato, fotografie dell'epoca e testimonianze rese dagli eredi degli attori di quelle vicende."" -
Ricerche di archivio sulla casa Honorati di Jesi e sulle sue alleanze dal XVI al XIX secolo
Basandosi esclusivamente su dati espunti dalle più disparate fonti archivistiche e bibliografiche, il libro ripercorre quattro secoli di vicende familiari dagli inizi del Cinquecento alla fine dell’Ottocento. Lo studio dapprima si sofferma sulle origini, tuttora incerte, della casa e si sviluppa quindi trattando dei singoli componenti di entrambe le linee primogenita e secondogenita, nelle quali ben presto essa si divise, ed in parallelo delle alleanze matrimoniali, cioè delle famiglie apparentatesi per via di matrimonio.