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Società del rischio e gestione del territorio
Elaborare un lessico e categorie interpretative comuni e soprattutto favorire la socializzazione degli studi e delle ricerche: partendo da questi presupposti e con l'obiettivo di incentivare lo studio del rischio e della responsabilità, delle politiche di prevenzione e di tutela del territorio, così come della valorizzazione del paesaggio e del diritto al bello nella società contemporanea il Centro Studi sulla Società del Rischio e Gestione del Territorio (Sorget), costituito nell'ambito della Fondazione di Studi Storici ""Filippo Turati"""" di Firenze, inaugura con questo volume le sue pubblicazioni all'interno della collana della Fondazione stessa. Per quanto rappresenti una costante per le società di ogni tempo, quello di rischio è in realtà un concetto relativamente moderno che implica l'assunzione di decisioni che possano in qualche modo prevederne le conseguenze, sempre più su scala globale, più o meno quantificabili. Raccogliendo i contributi di accademici, ricercatori e studiosi di diverse discipline e con differenti prospettive, il libro si propone una prima messa a fuoco di alcuni temi che ruotano attorno alla cosiddetta società del rischio, tratto sempre più caratterizzante della condizione postmoderna."" -
Di bugia in bugia. Tra le pagine di narrativa per bambini e ragazzi
I processi formativi, che storicamente si coniugano con i mutamenti culturali della società, appaiono soprattutto oggi centrali rispetto al processo non solo di crescita delle giovani generazioni, ma ancor più di evoluzione del complesso e magmatico tessuto di una società multietnica e multiculturale. La Collana di ""Scienze dell'Educazione. Studi e ricerche"""" per la poliedricità degli ambiti disciplinari, ma anche per la sua specificità scientifica si rivolge a lettori che si occupano, a vario titolo, di formazione, dagli insegnanti e gli educatori agli studenti e ai genitori. Negli """"Studi e ricerche"""" confluiscono contributi afferenti a diversi ambiti e settori disciplinari: storici, pedagogici, sociologici, metodologici, psicopedagogici e sperimentali, che permettono di focalizzare lo status della riflessione teorica e della ricerca metodologico-didattica nell'ampio ambito delle Scienze dell'educazione. Introduzione di Flavia Bacchetti"" -
Enjoy Elba & The Tuscan Arcipelago. Culture environment food lifestyle (2020). Vol. 1
Magazine dedicato alle Isole dell'Arcipelago Toscano, sette perle, tutte ugualmente ricche anche se diverse, scrigni di storia, cultura, paesaggi e bellezza, crocevia di rotte dai tempi più antichi, agorà di genti mediterranee. -
Workplace violence. Quando la violenza è esercitata sul lavoro
L'autrice affronta la tematica della violenza esercitata sul lavoro a partire da vicende realmente accadute. Accanto a una veloce casistica vengono presentate alcune schede giuridiche e viene definito il fenomeno nelle sue possibili forme: mobbing: bossing; side mobbing; low mobbing; molestia e ricatto sessuale; stalking; ostacoli alla progressione di carriera; violenza economica; disparità di trattamento; difficile conciliazione fra vita familiare e professionale; mancato pagamento della prestazione lavorativa; maternità ostacolata; violenza verbale; violenza indiretta; violenza da parte dell'utenza. Il testo è pubblicato con il contributo del Dipartimento Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. La pubblicazione rientra fra le azioni del «Progetto Vietato Violare», mirato a prevenire e contrastare la violenza di genere. Il Progetto Vietato Violare è stato coordinato da CAFRE Università di Pisa (gennaio 2019-giugno 2020). -
Le ville di Ronchi e Poveromo. Architetture e società 1900-1970. Testo inglese a fronte
Il volume ricostruisce lo sviluppo insediativo del territorio costiero di Ronchi e Poveromo. L'evoluzione del paesaggio e la costruzione di nuove abitazioni a partire dagli anni Venti è correlata alla presenza di figure di rilievo della cultura italiana che, affascinate dalla bellezza naturale dei luoghi, tra le Apuane e il mare, decidono di villeggiare in una zona selvaggia e riservata. Il libro è promosso dalla Società degli Amici di Ronchi e Poveromo che dal 1961 porta avanti progetti di tutela e di valorizzazione di questo territorio e del suo patrimonio architettonico e storico-culturale. -
Un giusto ufficio. Costruire luoghi di innovazione aperta nei servizi sociali?
Un giusto ufficio prova ad interrogare sul valore di spazi che hanno una funzione pubblica, a rilanciare la riflessione sulle traiettorie in grado di sostenerne il potenziale rigenerativo. Tra le numerose strade per iniziare questo percorso, la scelta fatta è quella, pensiamo originale, di mettere a confronto racconti di luoghi diversi, ma dalla vocazione raffrontabile (portare risposte locali a carenze percepite dalla popolazione): da una parte gli uffici dei servizi sociali territoriali, dall'altra alcuni luoghi completamente diversi che abbiamo chiamato luoghi di innovazione sociale aperta. -
Castelnuovo di Lunigiana: la storia e le sue storie. La viabilità attraverso la toponomastica locale
Rispetto al precedente studio su Fosdinovo si sposta ora il punto di vista di partenza per l'organizzazione del lavoro interpretativo: infatti, mentre nell'entroterra si ha un passaggio pressoché in automatico dal praedium alla villa, alla curtis e quindi alla pieve, a valle e già nella zona di Castelnuovo, che nasce proprio a protezione della strada, tutto è incentrato sulla viabilità e le fasce d'influenza sulla toponomastica locale mutano a seconda delle calate o dei passaggi delle varie popolazioni. -
«Settù voi vienire ora è il tempo». L'emigrazione toscana in Brasile (1875-1914)
La ricerca rappresenta un contributo alla comprensione del fenomeno migratorio toscano negli stati meridionali del Brasile nel periodo della «grande emigrazione» italiana, ed individua il ruolo che esso svolse soprattutto nei principali centri urbani coinvolti, a fine Ottocento, da un processo massiccio di espansione demografica e di modernizzazione. Le dinamiche migratorie riguardarono in gran parte l'area appenninica e sub appenninica nord-occidentale della Toscana, territorio caratterizzato da un'antica tradizione di mobilità stagionale, poiché rimasto escluso dal sistema di mezzadria o comunque contraddistinto da un'eccessiva frammentazione della proprietà terriera. Sebbene nelle statistiche generali per il periodo di riferimento la regione risulti solamente al sesto posto tra quelle italiane che contribuirono ad alimentare flussi verso il Paese sudamericano, il ruolo di questi immigrati nei contesti prettamente urbani non fu certo marginale. Una analisi di questo tipo ha cercato, attraverso l'utilizzo di numerose fonti reperite sulle due sponde dell'oceano, di evidenziare la soggettività culturale e sociale di una comunità relativamente omogenea, che si distinse in determinati settori commerciali e artigianali con un'incisività ben maggiore, rispetto al peso numerico totale espresso. -
Case moderne. Scoperte architettoniche all'isola d'Elba-Häuser. Architektonische Entdeckungen auf Elba. Ediz. illustrata
L'Isola d'Elba non è solo spiagge, montagne e storia napoleonica. Questo libro lo dimostra attraverso una serie di edifici che, per posizione e qualità della progettazione, si pongono come straordinari esempi di architettura contemporanea. -
Libro bianco sulla comunicazione ambientale
La comunicazione ambientale indagata - per la prima volta, con un approccio metodologico multidisciplinare - nella sua complessità, dai processi di formazione e riconoscimento professionale alle dotazioni strumentali all'interno dei singoli ambiti applicativi. Un sentiero propositivo agile e immediatamente spendibile supportato da una narrazione che non si limita a riassumere l'esistente, proiettandosi in un futuro e in un apporto sempre più strategico e necessario. E, per questo, non rinviabile. -
Non sai chi è Petronia?
Età di lettura: da 5 anni. -
La memoria del territorio. Patrimonio culturale e nostalgia a Pienza
Come mai - e soprattutto, 'in che senso' - nel cuore di uno dei paesaggi più famosi del mondo, quello di Pienza e della Val d'Orcia, covano nostalgie per quando non si era moderni, o per un tempo nel quale si viveva in disparte dai flussi del turismo nazionale e internazionale? Nell'epoca in cui il patrimonio culturale appare sempre più un terreno di confronto, scelta, ridefinizione delle identità locali, la nostalgia diventa qualcosa di simile a una 'macchina' per pensare il passato, il presente e il futuro del proprio territorio. Un'autointerpretazione nella quale confluiscono processi locali e globali, discorsi intimi e immagini illustri, pratiche della vita quotidiana e punti di vista degli studi sociali, e che viene qui presa in esame con gli strumenti dell'antropologia riflessiva e degli studi culturali. -
Entusiasmo e rivoluzione. Il caso Adam Lux
La biografia del giacobino di Magonza Lux che questo studio intende indagare è anche il racconto di una civiltà in bilico tra modalità di pensare il mondo in aperto conflitto tra loro: la società di Antico Regime, con i suoi schemi comportamentali, mentali e confessionali di lunga durata, e quella modernità, lirica e disgregata, sorta in seno agli stravolgimenti rivoluzionari di fine Settecento. Seguendo l'evoluzione intellettuale e biografica di Adam Lux, dalla sua giovinezza magontina fino alla sua esperienza ultima nella Parigi del Terrore, il volume vuole cercare di sciogliere certi nodi problematici legati al Tardo Illuminismo europeo a partire da una riflessione su questi contrasti epocali: il ruolo giocato dalla religione nella formazione dei rivoluzionari europei, il sistema educativo illuministico, i transfert culturali tra Francia e Germania, la ricezione, stratificata e spesso contraddittoria, dei pensatori del periodo, le motivazioni metastoriche della nascita della letteratura romantica. Lente attraverso cui osservare questi punti sarà il dibattito sorto a metà Settecento intorno all'idea di entusiasmo. Categoria filosofica polimorfica e permeabile, l'entusiasmo si impone come l'idea trainante di quegli sviluppi culturali che, sul finire del XVIII secolo, porteranno a una vera e propria rivoluzione non solo politica, ma anche e soprattutto antropologica e ontologica. Adam Lux, figlio e vittima del suo secolo, simbolo di una generazione di individui storicamente liminari, sarà la voce narrante di questo viaggio di scoperta. -
Raffaello
«Che Raffaello Sanzio da Urbino fosse un uomo fuori dall'ordinario e un artista prodigioso, lo capirono subito i contemporanei, a partire dai signori urbinati delle dinastie Montefeltro e Della Rovere, per continuare con le famiglie nobili e mercantili dell'Italia Centrale, i committenti ecclesiastici d'ogni rango fino ai pontefici, i curiali, i letterati umanisti e poeti. Era perfino in buoni rapporti con artisti di vari stati italiani, come provano i documenti oltre che i racconti dei biografi: fatto, questo, raro e rimarchevole in un ambiente fortemente competitivo, animato da rivalità personali. La sua capacità artistica, quanto mai versatile e universalmente riconosciuta, poté esprimersi ai massimi livelli anche grazie all'affabilità del suo carattere, che lo agevolò nello stringere relazioni di colleganza e di amicizia. Addirittura Paolo Giovio (il coltissimo monsignore comasco che visse a Roma a partire dal 1512, quando Raffaello era all'apice della sua carriera sotto Giulio II e Leone X), nello scrivere di lui la Vita in latino a pochi anni dalla morte nel 1520, mise acutamente sullo stesso piano il talento professionale e l'abilità sociale: ""La grande intimità coi potenti, conquistata con un costume tutto civiltà e cortesia, gli procurò fama non meno dell'eccellenza delle sue opere"""" (Giovio ed. 1999). Fu poi il sommo biografo degli artisti, Giorgio Vasari, ad affermare in via definitiva la grandezza di Raffaello, di volta in volta definito """"miracoloso"""", """"eccellente"""", """"grazioso"""" e """"graziosissimo"""", da collocare tra i massimi innovatori e padri della 'maniera moderna', con Leonardo da Vinci e Michelangelo Buonarroti...» (Dall'Introduzione)"" -
Sandrino e i tre piccoli gnomi. Ediz. CAA
Queste storie, semplici favole della buona notte, altro non sono che la traduzione in testo dei racconti di alcune nonne e nonni che abbiamo avuto il piacere di conoscere ""virtualmente"""" durante i mesi di lockdown. Alcuni sono racconti di fantasia, altri sono aneddoti della loro infanzia. Ciò che li accomuna è la genuinità e l'entusiasmo con i quali questi """"senior"""" hanno voluto condividere le loro storie con noi e con tanti bambini delle scuole primarie, diventando dei veri e propri maestri per un giorno. Pacini e Samsung hanno scelto insieme una di queste storie per farle vivere una vita ancora nuova traducendola in versione CAA, affinché la favola, da sempre mezzo di comunicazione universale, arrivi davvero a tutti i piccoli lettori, grazie all'ausilio della Comunicazione Aumentativa Alternativa, capace di ampliare il messaggio affinché sia compreso da tutti attraverso un linguaggio basato sulle immagini. """"Sandrino e i tre piccoli gnomi"""" è stato scritto dalla signora Rosita, una maestra delle scuole primarie in pensione da qualche anno. Maestra ma anche nonna di 7 nipoti, che come molti suoi coetanei ha dovuto vivere questo """"strano"""" 2020 lontana dall'affetto dei suoi cari...». (Anastasia Buda, Patrizia Alma Pacini). Età di lettura: da 6 anni."" -
Wanderung. Il viaggio dei romantici
Ci furono tempi in cui si viaggiava per arrivare o per ritornare. Dagli abissi infernali si perveniva nella regione celeste e a un lungo e pericoloso viaggio in mare seguiva l'approdo alla nova terra, l'isola felice, Itaca. Nella Wanderung romantica iniziano invece a tacere le sirene del ritorno e della meta; quelli che per il viaggiatore classico sono meri interluoghi, luoghi di transito, tappe, stazioni, sono per il Wanderer tutto, mentre un'ombra luttuosa grava per lui su ogni cosa compiuta. Questo interregno costituisce lo spazio della Wanderung: è in questo spazio intermedio, in cui sono crollati templi e oracoli, che il Wanderer trova la sua patria, la vita. Collini va alle radici del nomadismo romantico - indagandone gli aspetti letterari, estetici, sociologici e psicoanalitici - a partire dalla fase aurorale (Tieck e Novalis) fino agli esiti estremi alla fine del ""periodo artistico"""" (Lied romantico e Büchner)."" -
Napule '70. Chille de la balanza
Prefazione di Massimo Marino. Conclusioni di Franco Corleone. -
L' ultimo Novecento. Pisa: eventi e personaggi di un fine secolo
«Pensare a come sarà Pisa tra cento anni è esercizio che facilmente porta molto lontano. Con la storia che abbiamo è naturale che fantasia e speranza ci portino ad immaginare, per un futuro lontano, scenari fantastici, inimmaginabili e sicuramente bellissimi. Tutti abbiamo, nel fondo del nostro cuore, il sogno che un giorno si tornerà ad essere una capitale del Mediterraneo. Magari tra cent'anni o tra cinque secoli. E magari Pisa lo ridiventerà per tutt'altri motivi rispetto a quelli che la resero uno dei principali centri del Mare Nostrum quasi mille anni fa. Ma se pensiamo, più coi piedi per terra, cosa sarà Pisa per i nostri figli e nipoti non ho dubbi che la nostra città forse non tornerà subito a dominare il Mediterraneo, ma senz'altro sarà ancora un luogo attrattivo, centrale e insostituibile. E questo soprattutto perché Pisa è solidamente piantata su due basi che tutti ci invidiano. Sono infatti tante le bellezze di Pisa, sono molteplici le ragioni che ci rendono orgogliosi di essere pisani, ma se dobbiamo andare alla sintesi della sintesi e dire nel mondo globale di oggi cosa si associ al nome Pisa non v'è dubbio che accanto a Pisa si dice ""Torre"""" e si dice """"Università"""". E a proposito di sintesi è evidente che queste due parole siano entrambe la sintesi di concetti più estesi. Dove Torre sta per tutto il patrimonio, unico al mondo, di cultura, bellezza e originalità che la città tutta, non solo la Piazza dei Miracoli, racchiude. E dove Università sta per l'intero sistema delle tre Università e degli innumerevoli Centri di Ricerca avanzata che operano nel territorio pisano e fanno di Pisa un luogo di elaborazione, scambio e insegnamento davvero unico...». (Enrico Letta)"" -
Il cuore non indossa la mascherina. Ediz. a colori
Teo è un bambino speciale che esprime le sue emozioni attraverso il sorriso, non potendo parlare comunica con i compagni usando una tavola comunicativa. Vive con i suoi genitori e una cagnolina di nome Nina. Anna, compagna di classe di Teo, è la sua migliore amica ed è specializzata in idee brillanti; ha tre fratelli e una famiglia rumorosa. Quando arriva il momento di chiudersi in casa a causa del coronavirus, come vivranno l'isolamento questi bambini così diversi, eppure accomunati dal desiderio di poter stare insieme? In questo strano periodo scopriranno anche che non tutto è negativo: i rumori si sono attutiti, i genitori non hanno più fretta, c'è calma e silenzio ovunque. Ma quando sarà il momento di rivedersi le cose saranno cambiate e non sarà facile: i bambini dovranno trovare un nuovo modo di stare vicini, pur dovendo tenere le giuste distanze. Ci riusciranno? Cosa inventerà Anna per far capire a Teo che il loro cuore sorride, anche se la bocca è coperta dalla mascherina? Età di lettura: da 4 anni. -
Manifesto per l'insegnamento della lingua italiana agli studenti internazionali. Otto commenti
Il Manifesto ripresentato e commentato in questo volume è un documento unico nel suo genere in Italia. Esso testimonia la volontà di alcune Università pubbliche di condividere le buone pratiche relative all'insegnamento e alla valutazione dell'italiano seconda lingua all'università. Questa dichiarazione di intenti comuni è già di per sé una novità. Il Manifesto propone una glottodidattica scientificamente schierata, collegata alla ricerca europea e nordamericana sull'acquisizione della seconda lingua e sul testing. Il Manifesto dice che per potere insegnare bene una lingua straniera bisogna prima di tutto studiare cos'è la lingua, come si impara e come si valuta.