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Che fanno le renne dopo Natale?
"Ami gli animali. Questo libro racconta la loro storia e la tua. La storia di una bambina che crede che la slitta di Babbo Natale porti i regali e che un giorno sarà costretta a non crederci più. Bisogna crescere, bisogna affrancarsi. È molto difficile. Persino impossibile. In fondo, sei esattamente come gli animali, tutti quegli animali che imprigioniamo, alleviamo, proteggiamo, mangiamo. Anche tu sei stata imprigionata, allevata, educata, protetta. E né tu né gli animali sapete come fare a emanciparvi. Ma bisognerà pur trovare un modo"""". Servendosi di una seconda persona che è lo specchio della prima, Olivia Rosenthal inchioda i lettori con una scrittura diretta, intima e avvincente, costringendoli a tornare bambini per ripercorrere le tappe della loro evoluzione attraverso un continuo confronto col mondo animale. Un mondo che, pur cosi vicino a noi, è veramente """"altro"""", perché è muto." -
Sottosopra
Nel palazzo di ""Sottosopra"""" vivono ricchi e poveri che s'incontrano sulle scale, si scambiano servizi e favori. Al piano alto abita un anziano violinista americano, Mr. Johnson, che ha lasciato le scene e il successo per naturale ritrosia. Al piano basso Anna, una donna delle pulizie, acciaccata dalla vita ma prodiga di fiducia e tenerezza che distribuisce agli altri abitanti: Giovannino, un bambino così giudizioso da essersi educato da solo, Mrs. Johnson, che aspira solo alle impossibili cose normali, e Alice che vuole diventare una macchina del sesso per evitare la solitudine, ciascuno con la propria mania, la propria pazzia piccola o grande, la propria paura. Nel palazzo gli abitanti si spostano e si scambiano le abitazioni, come fosse il modo più semplice di affrontare le turbolenze della vita: Anna sogna di salire fino alla casa del signore di sopra, Mr. Johnson di scendere fino al piano di sotto, per conoscere """"l'immensa felicità che ci viene dalla felicità di qualcuno che è felice con noi"""". Fra la realtà e l'invenzione, """"Sottosopra"""" racconta un nuovo sogno, in cui - come succede nel mondo di Milena Agus tutto continuamente si rovescia: la vita che è come adattarsi a un paio di scarpe, la vecchiaia che è il momento migliore per amare e l'amore che è """"un guizzo di luce, magari l'ultimo""""."" -
Vedrai
Colin, un quarantenne divorziato, riceve una mattina la notizia che il figlio Clément di dodici anni è morto sotto le rotaie del metrò. Che cosa succede dopo una tragedia cosi assoluta e irreversibile? Tutte le parole dette al figlio per rimproverarlo, educarlo, indirizzarlo, tornano in gola come se fossero sempre state sbagliate. E, in un percorso accidentato e insieme implacabile del pensiero e delle emozioni, Colin esplora il passato e ciò che rimane tra incertezze, straniamenti e tentativi, come se la parola giusta non esistesse più. Dove trovare altre parole, meno crudeli, meno malate? Esistono ancora parole risanatrici? Colin vaga alla loro ricerca, finché una traccia casuale lo porta in Africa, in un'improbabile clinica dello spirito. Ma forse la salvezza l'aveva già trovata, forse si trattava solo di tornare. -
Lacune
Siamo abituati a pensare le lacune come mancanze, vuoti, salti nel nulla. Così come pensiamo che i sintomi di sofferenza psichica siano difetti di funzionamento da sanare, carenze cui rimediare. Gabriella Ripa di Meana rovescia questa prospettiva, mostrando come sia proprio nelle lacune, nelle incompletezze, nei sintomi affrontati come risorse e non come handicap che si annida il nutrimento più attivo della psiche e della vita stessa. Andando contro l'imperativo dell'attualità secondo cui ""tutto quello che non colma e non rassicura, non è"""", contro il mito della compattezza e della conformità del soggetto, l'autrice affronta, attraverso 43 testi brevi e frammentari, temi come l'identità, l'indifferenza, il lutto, la lussuria, il sintomo, l'appartenenza, l'oblio, l'inconscio, il femminile, il maschile... Ed esplora il discorso di grandi testi letterari e psicanalitici, oltre a quello di alcune persone in cura, sondandolo nei vuoti più che nei pieni, nelle fratture, nelle lacune in quanto possibili aperture di senso. Piccoli scavi che, per incompletezza, vorrebbero esporre il lettore a un'intelligenza ulteriore e del tutto individuale delle cose: perché il mistero soggettivo riesca a sopravvivere, senza farsi sommergere dalle aspettative della coscienza e da ogni potere che reclami soggezione o adattamento."" -
Discount or die
Se fare la spesa al discount è un'arte, scegliere tra le infinite sottomarche è insidioso: un percorso a ostacoli o una meravigliosa avventura. ""Discount or Die"""", nato come un blog per condividere esperienze e creare un archivio collettivo su ciò che c'è di improbabile e di miracoloso nei discount, in Italia e non solo, è la guida alla galassia del low-cost. Qualità, prezzo, reperibilità, confronto, analisi... Scaffale dopo scaffale, barattolo dopo barattolo, Valeria Brignani compie un grand tour culinario e di anarchica economia domestica insieme a tutti quelli che non vogliono essere schiavi del brand e che mediano, ogni giorno, tra i propri gusti e le proprie tasche. """"Discount or Die"""" è il diario collettivo e scanzonato nel quale s'incontrano ricette, pensieri, ricordi, aneddoti e consigli per gli acquisti."" -
L'ultimo Natale
Natale 1990, avvisaglie della prima Guerra del Golfo. Una famiglia riunisce quattro generazioni in una grande casa, dove s'intrecciano percorsi e si scontrano persone che di solito vivono lontane. Tutti si sforzano di celebrare la quotidianità e la festa, mentre il bisnonno quasi centenario ascolta la Carmen, Alberto e Monica sono stremati dai figli, che dimostrano il fondamento della leggenda di Caino e Abele. La narratrice, che una famiglia propria non l'ha mai cercata, tenta di sopportare e di godersi la sua. -
Siberiana
Sulla linea ferroviaria più lunga del mondo, che da Mosca arriva al Mar del Giappone, un gruppo di scrittori e giornalisti italiani attraversa la Russia asiatica. In occasione della Fiera del libro di Mosca, la delegazione viene accompagnata attraverso i profondi cambiamenti della Russia, dal centro alle periferie dell'impero, cinque fusi orari e seimila chilometri da Mosca. La convivenza nei vagoni della Transiberiana, affacciati per centinaia di chilometri sui boschi di betulle, trasforma presto gli ospiti in una brigata allegra che colora il viaggio dei toni di un'inattesa gita scolastica. La cronaca di Luciana Castellina ha la ricchezza di uno scavo archeologico - e come quello riserva molte sorprese - attraverso i diversi strati che l'aspra terra siberiana rivela allo sguardo acuto della scrittrice: all'esplorazione di un presente aperto e contraddittorio si sovrappongono la memoria personale di una testimone appassionata e la storia di popoli, avvenimenti e personaggi scoperti tra le pieghe del passato. Al ritorno, restano alla viaggiatrice un agrodolce ""mal di Russia"""" e il """"rovello che ti lascia una società difficile da capire. E infatti, poi, non si smette di cercare""""."" -
Leggere è un rischio
Leggere un libro è sempre un rischio. Che il lettore lo sappia o no, verrà portato dove non immaginava di poter andare. I libri tengono in vita un enorme patrimonio di esperienze, saperi, sogni e memorie, ma se non viene letto, un testo scritto è ""lettera morta"""". In questa raccolta di saggi, Alfonso Berardinelli illumina anche l'altra faccia del rischio - non solo quello che corre il lettore, ma perfino l'autore, perché i lettori lo giudicheranno."" -
Siamo il 99%
Nel settembre del 2011, negli Stati Uniti è esploso Occupy, il movimento di contestazione e disubbidienza civile contro il potere ormai fuori controllo del capitalismo finanziario, che ha trascinato in una crisi senza precedenti l'economia statunitense e mondiale. La forza di questo libro, che raccoglie alcuni interventi di Noam Chomsky ad assemblee e dibattiti promossi dal movimento, è che il lettore italiano lo sentirà ""familiare"""" fin dalle prime righe. Perché i problemi politici, economici e sociali affrontati dallo studioso sono analoghi a quelli che assillano il nostro paese in questo momento critico: il deficit pubblico, la finanziarizzazione diffusa che soppianta l'economia produttiva, l'aberrante concentrazione della ricchezza nelle mani dell'1% della popolazione, l'acuirsi di disuguaglianze che producono una drammatica sfiducia nel futuro, la disoccupazione, il precariato, la recessione. Chomsky abbraccia le istanze antagonistiche di Occupy, sostenendo la costruzione dal basso di un nuovo concetto di partecipazione democratica e di cittadinanza attiva, e incoraggiando un'idea alternativa della crescita, che superi i circoli viziosi e antidemocratici delle politiche neoliberali. Un pamphlet per ridare energia a un Occidente sprofondato nella depressione."" -
Odisseo e i maiali
In questi tre racconti, Lion Feuchtwanger affronta tre miti della cultura occidentale: Odisseo, ormai sessantenne, con le spalle curve e i capelli bianchi, torna sull'isola dei Feaci per scoprire che il nuovo - il ferro e la parola scritta - non si può accogliere perché fa paura; Nerone, sovrano indolente e capriccioso, a cui la rivolta di Galba e un esercito avido permettono soltanto una morte decorosa sotto gli occhi degli amici più fedeli; l'Ebreo errante, ingrassato dalla decadenza dell'odio antiebraico, per preservare la propria aura spirituale decide di fondare a Monaco nel primo dopoguerra un giornale antisemita. Tre icone del nostro passato affrontate con lo sguardo nuovo e inatteso di un narratore geniale. -
Adele
Un vestito logoro e le spalle curve, Adele è sola in cucina e si abbandona ai ricordi del suo unico amore che le ha lasciato un figlio e costretta a un matrimonio riparatore con il manciato, chiamato cosí in paese per ""le croste che lo coprono dalla testa ai piedi che manco i peli neri e fitti riescono a nascondere""""."" -
Il cacciatore di larve
Per un incidente durante una missione, l'agente Abdallah Harfash si ritrova senza una gamba e senza un lavoro, costretto ad abbandonare le forze di Sicurezza nazionale dopo anni di glorioso servizio. Ai pedinamenti e alle indagini sui sospetti sovversivi, Abdallah sostituisce una nuova occupazione: diventare scrittore di successo. Con questo progetto decide - in un caffè frequentato solo da intellettuali e dissidenti - di avvicinare il famoso scrittore A. T. per carpirgli i segreti del mestiere. Comincia, tra umiliazioni e incertezze, una caccia a storie e personaggi possibili. A queste larve di racconti forse destinate a diventare insetti adulti, Harfash si applica con la stessa dedizione e ingenuità adoperate in passato nei Servizi segreti ma, durante il suo comico e spesso surreale tirocinio tra le strade di una caotica città africana, il maestro scompare. Quando Abdallah, amareggiato, crede già che lo scrittore lo abbia tradito e si appresta a ricominciare con la sua vecchia vita, A. T. ritorna e gli rivela una verità che stravolge la prospettiva del loro incontro aprendogli anche le vie della letteratura da assoluto protagonista. -
Il minore dei mali possibili
Da sant'Agostino a Leibniz, da Voltaire a Hannah Arendt, l'idea del ""male minore"""" ha percorso il pensiero morale occidentale, tra critiche e parodie. Oggi è entrata di prepotenza nella storia e nella pratica dei conflitti, nel diritto umanitario e nelle istituzioni che dovrebbero salvaguardarlo. Dalla carestia etiope del 1984 agli assedi israeliani in Palestina, dai bombardamenti intelligenti in Iraq alla guerra dei droni, gli apparati militari, il diritto internazionale, la politica e il mondo degli operatori umanitari stringono ambigue alleanze, in nome della definizione del """"minore dei mali possibili"""". E, come in un laboratorio, le vittime si trovano a essere calcolate, a tutela di un bene residuale, in base ai parametri """"accettabili"""" di una violenza modulata e preventiva di un male maggiore. L'architetto e teorico israeliano Eyal Weizman dispiega la mappa degli orrori contemporanei, dei loro eufemismi e della paradossale strategia etica della """"necro-economia"""": guerre umanitarie, equazioni per il calcolo delle morti civili, vittime collaterali, distruzioni pianificate."" -
A chi spetta una buona vita?
In occasione del Premio Adorno 2012, Judith Butler affronta l'interrogativo morale ""è possibile vivere una vita buona in una vita cattiva?"""" e denuncia il modo in cui le forme del potere contemporaneo organizzano le vite umane, assegnando loro un valore variabile e istituzionalizzando le disuguaglianze. Cosa significa aspirare a una vita buona quando si vive nella vulnerabilità di una vita cattiva, come quella che il sistema neoliberista o la violenza israeliana di Stato può imporre?"" -
Lo splendore casuale delle meduse
Nella vita, la concorrenza tra le specie e la capacità di adattamento sono tutto ciò che conta. È questo che insegna ai suoi alunni Inge Lohmark, professoressa di Biologia vecchia maniera, in una sperduta cittadina dell'ex DDR, che con il tasso di natalità a picco non ha più nessuno che abiti le case né bambini da iscrivere a scuola. Intransigente e rigorosa, dà del lei a ragazzini ancora storditi dalla polluzione notturna, non incoraggia i più lenti perché sono parassiti nel corpo della classe e non difende i più deboli perché la selezione è un meccanismo aureo per l'evoluzione delle specie. Ma l'applicazione del darwinismo e delle leggi di natura alla realtà sarà destinata a infrangersi contro il sorgere di un sentimento, un desiderio di vicinanza illogico e ingiustificato nei confronti di un'alunna... Con ironia e scorrettezza, Judith Schalansky racconta la fine del mondo a partire da un punto di vista marginale: quello dell'uomo. -
Lezioni d'amore
"Di cosa parliamo quando parliamo d'amore?"""" chiedeva Raymond Carver. Come ci si incontra o ci si perde, come ci si insegue e ci si illude, come si impara la giusta distanza, come ci si difende dalla gelosia, che cos'è l'amore platonico? Partendo da testi letterari e filosofici, dalla loro stessa esperienza e dalla nostra, dieci scrittori parlano di questa materia infuocata che nessuno ha mai saputo gestire. Sandro Veronesi, Concita De Gregorio, Barbara Alberti, Luciana Castellina, Vittorio Lingiardi, Giuseppina Torregrossa, Gabriella Caramore, Gianrico Carofiglio, Franca Valeri e Alfonso Berardinelli ci raccontano dieci possibili declinazioni di questo sentimento, del desiderio di essere ricambiati e della pena che spesso ne viene: dall'esitazione al disamore, dalla gelosia alla passione, dalla seduzione al tradimento. Da un ciclo di lezioni tenute al Teatro di Tor di Nona di Roma nell'autunno 2012, a cura di Ginevra Bompiani e David Riondino, nasce un libro sull'arte di amare che ci spiega come guarire - o morire - da una malattia senza la quale nessuno riesce a vivere." -
Promettimi di non morire
Dopo la morte della madre Silvana, Maria Pace Ottieri trova un pacco di lettere scritte in un italiano un po' sgrammaticato e firmate ""Carol"""". Questa scoperta segna l'inizio di un viaggio appassionato attraverso il tempo, l'Atlantico e quarant'anni di amicizia tra le due corrispondenti, che si erano conosciute a Roma nei primi anni '60, quando Carol, giovane poetessa, era una brillante borsista Fulbright piena di umorismo e curiosità, catapultata al centro di una vivace stagione intellettuale: conosce Pasolini, La Capria, Elsa Morante, Moravia e Silvana Mauri, con cui nasce una complicità immediata e profonda. Per tutta la vita, Carol le indirizzerà lunghe lettere che involontariamente compongono una biografia epistolare e si rivelano il romanzo che non ha mai scritto: un romanzo pieno di passione, che partendo dal fulgore della stagione romana, attraversa il mondo esaltante del Greenwich Village e percorre poi parabole dolorose, perdite e amori inquieti. """"Se è vero che apprendi più da un failure che da un successo, io a questo punto dovrei essere omnisciente""""."" -
Lettere senza risposta
In questo libro sono raccolti due gruppi di lettere senza risposta, che dialogano da lontano in modo obliquo e inatteso: le lettere d'amore inedite indirizzate da Giorgio Manganelli a Viola Papetti; e quelle che Maria Corti, la grande italianista, chiese a Viola Papetti dopo la morte dello scrittore per raccontarle Manganelli: un Manganelli privato, se così si può definire un essere tanto ostico e irriducibile, riottoso e originale. Ne nasce una serie di istantanee, colte da una testimone non sempre imparziale, di uno degli uomini più insoliti e geniali della nostra letteratura. -
Viene a trovarmi Simone Signoret
Nell'Iran della fine degli anni settanta, preso tra gli ultimi splendori della corte dello Scià e l'imminente ritorno in patria di Khomeini, due ragazzi, Elias - ebreo - e Simin - musulmana - scoprono di amarsi e, tra una manifestazione di piazza e una lettura di poeti contro il regime, affrontano titubanti e stupiti l'alba dei loro sentimenti. A raccontarne la storia trent'anni dopo, a comporre tra ricordo e immaginazione quei giorni, è Ciangis Salami. Amico dei due e regista condannato dalla censura per un soggetto colpevole di ""ammiccamenti al sionismo"""", tra le mura del penitenziario di Evin ricostruisce la loro vicenda, convinto di regalare dopo anni di fallimenti un capolavoro al cinema iraniano. Nulla è più fugace del film di Ciangis fatto di scene girate, montate, mille volte riviste in moviola nel buio della mente. Tutto nel suo sguardo si trasforma in pellicola, anche la moglie Ozra: sempre con una sigaretta tra le labbra, ha l'aria altera di Simone Signoret nei film con Jean Gabin. Una storia d'amore, di morte e di rivoluzione, un noir nell'Iran sconvolto dalla fine del regime, e insieme una struggente riflessione sulla libertà e sulla miracolosa permanenza dell'opera d'arte."" -
La penultima fine del mondo
In un piccolo paese dell'isola la gente comincia a morire, lanciandosi da balconi e scarpate: nessuno ha un motivo apparente, ma tutti un vago sorriso. I casi ormai non si contano più e la stampa internazionale si riversa nella cittadina per documentare gli eventi. Quando, nel timore di un'epidemia planetaria, si spegnerà il faro dell'attenzione, gli abitanti resteranno soli e prigionieri a sprofondare nel regno delle ombre. Non soli del tutto, però. È rimasto in paese uno scrittore di gialli per affrontare il mistero di quei suicidi felici. Un noir metafisico e visionario, la distopia di una società deperibile in questo romanzo di Elvira Seminara.