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Santa Maria Novella. La basilica e il convento. Vol. 2: Dalla Trinità di «Masaccio» al Cinquecento.
Santa Maria Novella non è semplicemente una splendida basilica fiorentina. Rappresenta un mondo, una filosofia, un'idea di vita e di comunità manifestate attraverso espressioni artistiche di mirabile livello, stratificate attraverso i secoli. Approfondire l'analisi delle architetture e delle opere contenute nel complesso monumentale è un'occasione straordinaria di comprendere un intero periodo storico, cogliendone le sfumature più affascinanti e ricche di significato. Grazie alle splendide immagini realizzate appositamente da Antonio Quattrone e dai saggi di autori di grande spessore, questo volume prosegue il cammino iniziato dal precedente (""Dalla fondazione al tardogotico"""") e ci regala una disamina puntuale e appassionante dell'arte e della storia di Firenze durante uno dei periodi di maggior fulgore della produzione cittadina. Il libro ci accompagna infatti attraverso gli anni del rinascimento e quindi dell'affermazione a Firenze dei Medici e delle altre famiglie come i Rucellai, responsabili di aver conferito alla città l'aspetto che l'avrebbe resa internazionale, fulcro del rinnovato culto dell'antico ma anche laboratorio delle moderne concezioni dello spazio, vale a dire la prospettiva, e dell'umanesimo filosofico e letterario. In tale ambito, la basilica di Santa Maria Novella annovera capisaldi della storia dell'arte quali la """"Trinità"""" di Masaccio, il """"Crocifisso"""" di Brunelleschi, i monumentali cicli d'affreschi di Filippino Lippi e di Domenico Ghirlandaio, oltre a presentarsi nella veste architettonica ideata da Leon Battista Alberti; soggetti che hanno dato materia, in questo volume, a testi critici aggiornati e coinvolgenti. Saggi di: Paolo Bertoncini Sabatini, Luca Boschetto, Marco Campigli, Andrea De Marchi, Aldo Galli, Giovanni Giura, Dora Liscia Bemporad, Cecilia Martelli, Neville Rowley."" -
In collezione. Un percorso d'arte dal XIII al XX secolo. Ediz. italiana e inglese
La sede istituzionale dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, situata nel cuore del centro storico fiorentino, ospita anche la relativa Collezione d'Arte, e vanta uno dei più noti complessi dell'architettura moderna in Italia. Fu Giovanni Michelucci (1891-1990) a riorganizzare in maniera razionale gli spazi funzionali. La Collezione unisce opere d'arte legate alla storia culturale del proprio territorio e ogni ""stanza"""" del nuovo allestimento racconta un episodio della nostra storia figurativa, dai maestri antichi, come Giotto, Pacino di Bonaguida e Mariotto di Nardo, agli artisti rinascimentali, come Filippino Lippi, Pietro Vannucci detto il Perugino e Giorgio Vasari, ai pittori macchiaioli e naturalisti, come Giovanni Fattori, Odoardo Borrani ed Eugenio Cecconi, ai protagonisti del Novecento, come Lorenzo Viani, Giovanni Colacicchi e Primo Conti, per non parlare della straordinaria serie delle Vedute di Firenze antica eseguite tra il XVII e il XIX secolo, in una sequenza narrativa inedita e coinvolgente, un """"ambiente diffuso"""" di eccellenze artistiche."" -
Il battistero di San Giovanni. Conoscenza. Diagnostica. Conservazione. Atti del Convegno internazionale (Firenze, 24-25 novembre 2014)
Nell'intento di promuovere una conoscenza più approfondita e organica del Battistero di San Giovanni, recentemente restaurato e riportato a uno splendore che aveva perso da tempo, l'Opera di Santa Maria del Fiore ha promosso anche una serie di ricerche e di analisi al fine di ""conoscere per tutelare"""". Dopo una approfondita campagna diagnostica e di ricerche a vasto spettro, il convegno internazionale ne raccoglie i risultati. I temi trattati nel convegno sono quelli di maggior interesse nel dibattito attuale, tra l'analisi comparata fra il San Giovanni fiorentino e la cultura orientale e islamica in ordine al """"policromismo"""" e alle tipologie architettoniche """"ottagonali"""". Per la prima volta vengono presentati: a) un sistematico rilievo completo della fabbrica, eseguito con la più avanzata tecnica laser-scanner; b) una vasta verifica sui materiali; c) il modello del """"sistema strutturale"""" e dei suoi dissesti, le anomalie e le criticità della struttura; d) la datazione e lo stato di conservazione delle catene lignee e metalliche presenti. I contributi del volume, ampiamente illustrati, rappresentano la più vasta e sistematica ricognizione eseguita sul battistero, in vista di un serio salto cognitivo sulla sua complessa e singolare architettura. Saggi di: Luigi Zangheri, Bruno Santi, Annamaria Giusti, Aygül Agir, Javier Gallego Roca, Majid Rassekhi, Nima Goodarzi, Reza Goodarzi, Carlo Cresti, Lorenzo Fabbri, Piero Degl'Innocenti, Grazia Tucci et al., Carlo Blasi et al., Gianni Bartoli, Michele Betti, Silvia Monchetti, Martino Negri, Marco Fellin, Ario Ceccotti, Carlo Alberto Garzonio et al., Luca Giorgi, Pietro Matracchi."" -
Gli occhi della tigre
Gli occhi della tigre racconta la vita e la storia di Stefano Sorrentino. Un uomo che con grande determinazione è riuscito a realizzare il proprio sogno e diventare calciatore di serie A. Lo ha fatto da portiere, come suo padre Roberto, opponendosi ai più grossi attaccanti della nostra epoca: Messi, Higuain, Totti, Del Piero. Il libro è la narrazione dei tanti ostacoli che ha dovuto superare per arrivare al suo obiettivo: dalla formazione tecnica alla carica agonistica, dalla disciplina al temperamento, con sacrifici e conseguenze sulla vita privata, il libro ripercorre, con aneddoti ed episodi inediti, le tappe della carriera di Stefano. Una storia appassionante, dalle giovanili nella Juventus alla prima squadra del Torino, dalla Champions League in Grecia alla calda Spagna andalusa, dalle ripetute salvezze ottenute con il Chievo Verona agli anni di Palermo, vissuti da capitano, dagli allenatori licenziati e riassunti al vulcanico presidente Zamparini. Ma attenzione a non considerarlo solo un libro sul calcio: perché la partita vera, da vincere, è quella di tutti i giorni, reagendo ai drammi della vita e provando a fare al meglio il padre di quattro figlie. Gli occhi della tigre sono quelli necessari per guardare in modo lucido e onesto alla propria vita e alle scelte in un ambiente impegnativo e in cui è facile confondersi. Un libro scritto a quattro mani, da un calciatore e da un giornalista, due amici che hanno un medesimo universo di valori e uno stesso rapporto positivo con la vita, anche se il lavoro li porta a vedere e vivere il calcio da due differenti punti di vista. Una storia che arricchisce il lettore trasmettendo una verità semplice: al centro di ogni esperienza vissuta c'è sempre l'essere umano, con le sue tensioni e la sua passione. -
«Segni di maraviglia». I ricami su disegno di Pollaiolo per il Parato di San Giovanni. Storia e restauro. Ediz. a colori
Ventisette pannelli in sete policrome, ricamati con filo d'oro su disegno di Antonio del Pollaiolo, perché anche un parato sacro era un capolavoro artistico, emblema di una cultura. Il soggetto sono le Storie di San Giovanni, patrono di Firenze, in quanto commissionato dall'Arte di Calimala nel 1466 per le celebrazioni più solenni nel Battistero di San Giovanni, raccontato attraverso la mano dei migliori maestri artigiani, italiani e non solo. L'Opera del Duomo aveva affidato il restauro del parato all'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, che l'ha riportato all'originario splendore, e ora lo espone nel suo museo insieme all'Altare d'argento, in una sala che abbaglia e che incarna l'Umanesimo e il Rinascimento fiorentini. Questo volume documenta il restauro del parato e ne traccia il profilo storico artistico come mai era stato fatto prima d'ora, con un apparato d'immagini che ne restituisce tutta la magnificenza. Presentazione di Luca Bagnoli. -
Tesori inesplorati. Le biblioteche dell'Università di Firenze in mostra. Catalogo della mostra (Firenze, 15 febbraio-23 giugno 2017). Ediz. a colori
Il patrimonio librario dell'Ateneo di Firenze conservato complessivamente nelle biblioteche d'area ammonta a circa 3 milioni e mezzo di volumi, molti dei quali antichi e di grandissimo pregio. La mostra e il suo catalogo mirano a valorizzare questo prezioso patrimonio attraverso un percorso che si snoda fra antichi esemplari a stampa, manoscritti e fonti documentarie di grande interesse e gradevole impatto visivo. Il catalogo raccoglie esemplari della Biblioteca Biomedica, testi cinquecenteschi che trattano di dieta, cura e chirurgia, della Biblioteca di Scienze, di cui si seguono la nascita e gli sviluppi delle scienze moderne; e poi il Corpus iuris civilis, dalla Biblioteca di Scienze Sociali, promulgato dall'imperatore Giustiniano, riportato in vita nel medioevo e rimasto in vigore fino all'avvento di Napoleone, e i testi di Vitruvio e Leon Battsita Aberti dalla Biblioteca di Architettura. È presente una selezione di riviste di inizio novecento e, in conclusione, una selezione dalla Biblioteca Umanistica con testi antichi e medievali, capolavori di età medicea come il manoscritto Dudley, caposaldo tecnico per la marineria toscana all'inizio del seicento, e il ""folio"""" colorato di Bernard Guillaume, con la rilevazione dei profili costieri; si termina con manoscritti del novecento: illustri autografi di Ungaretti, Montale, Tozzi e Gluliotti, corredati in parte da incisioni, e due componimenti inediti di Dino Campana."" -
Milano. Il gioco dell'arte. Ediz. a colori
Milano è uno scrigno di tesori e curiosità da scoprire. Questo percorso pensato a misura di bambino propone un viaggio attraverso le principali bellezze della città in modo da unire il piacere degli adulti per l'arte e l'architettura del luogo al divertimento dei bambini nella scoperta di storie, simboli, leggende. Scritto in modo semplice e chiaro, tracciando un possibile itinerario di visita lungo le strade del centro cittadino, il volumetto propone brevi investigazioni e suggerisce uno sguardo giocoso sui musei e le opere in modo da aiutare i più piccoli a osservare con entusiasmo e interesse luoghi di straordinario valore come il Castello Sforzesco, la Basilica di Sant'Ambrogio, il teatro alla Scala, i navigli. In questo libro il disegno si abbina alla fotografia; è stato pensato per i più piccoli, perché anche loro abbiano la possibilità di apprezzare una delle maggiori città italiane da un punto di vista che non sia sempre e soltanto quello degli adulti. Età di lettura: da 6 anni. -
Milano. Il gioco dell'arte. Ediz. inglese
Milano è uno scrigno di tesori e curiosità da scoprire. Questo percorso pensato a misura di bambino propone un viaggio attraverso le principali bellezze della città in modo da unire il piacere degli adulti per l'arte e l'architettura del luogo al divertimento dei bambini nella scoperta di storie, simboli, leggende. Scritto in modo semplice e chiaro, tracciando un possibile itinerario di visita lungo le strade del centro cittadino, il volumetto propone brevi investigazioni e suggerisce uno sguardo giocoso sui musei e le opere in modo da aiutare i più piccoli a osservare con entusiasmo e interesse luoghi di straordinario valore come il Castello Sforzesco, la Basilica di Sant'Ambrogio, il teatro alla Scala, i navigli. In questo libro il disegno si abbina alla fotografia; è stato pensato per i più piccoli, perché anche loro abbiano la possibilità di apprezzare una delle maggiori città italiane da un punto di vista che non sia sempre e soltanto quello degli adulti. Età di lettura: da 6 anni. -
The Cinquecento in Florence. «Modern manner» and Counter-reformation. Catalogo della mostra (Firenze, 21 settembre 2017-21 gennaio 2018)
"Chiudere la trilogia delle mostre dedicate al Cinquecento è un momento importante per la Fondazione Palazzo Strozzi. La mostra si apre con uno spettacolare riepilogo delle opere dei maestri ai quali tutto il Cinquecento ha guardato come la Pietà di Luco di Andrea del Sarto, il Dio fluviale di Michelangelo, le Deposizioni di Santa Felicita del Pontormo e quella di Volterra del Rosso Fiorentino, queste per la prima volta esposte in diretto confronto, o la pala di Besancon del Bronzino, inviata in dono in Francia nel 1545 e mai più tornata a Firenze. I diciassette impegnativi restauri - grazie alla fondamentale collaborazione di Friends of Florence e altri importanti benefattori come la Moretti Fine Art e la Banca Federico Del Vecchio - hanno permesso di salvaguardare opere colossali, restituendo alla fruizione del pubblico un patrimonio forse meno noto ma di altissima qualità. II rapporto con la storia e l'arte toscana viene inoltre esaltato da importanti collaborazioni con realtà museali fiorentine e del territorio. Insieme ai curatori della mostra, (fari o Falciani e Antonio Natali, e a tutti coloro che ci hanno aiutato a realizzare """"Il Cinquecento a Firenze"""", vorremmo ringraziare i prestatori per i tanti capolavori che rendono unica questa esposizione. Ringraziamo per il loro costante sostegno i soci della Fondazione Palazzo Strozzi: il Comune di Firenze, la Regione Toscana, la Camera di Commercio e TAssociazione Partners Palazzo Strozzi. Siamo grati alla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze per la particolare attenzione e il fondamentale sostegno a tutta la nostra attività. La nostra gratitudine va inoltre al main sponsor, Unipol Gruppo, con cui iniziamo una nuova collaborazione in occasione di questa mostra, e alle istituzioni grazie alla cui collaborazione è stato possibile portare a compimento l'impegnativo progetto: il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, l'Arcidiocesi di Firenze, il Fondo Edifici di Culto del Ministero degli Interni e la Soprintendenza Belle Arti e Archeologia della Città Metropolitana di Firenze e delle Provincie di Prato e Pistoia. Vogliamo infine ringraziare tutti i membri della Fondazione Palazzo Strozzi - il Consiglio di Amministrazione, il Comitato d'Indirizzo, il Direttore Generale e lo staff - per avere lavorato con tanto impegno e tanta passione per offrire al pubblico una mostra irripetibile."""" (Matteo Del Fante, Presidente della Fondazione Palazzo Strozzi)" -
Il crocifisso di Benedetto da Maiano
Il volume ripercorre il lavoro di studio, recupero e ricollocamento del massimo capolavoro della plastica d'epoca savonaroliana: il Crocifisso ligneo di Benedetto da Maiano, ritornato al suo posto nel Duomo di Firenze, sotto la cupola del Brunelleschi dopo un restauro a cura dell'Opificio delle Pietre Dure per mandato dell'Opera di Santa Maria del Fiore durato quasi quattro anni. Il libro documenta il lavoro di ricercatori e tecnici, senza tralasciare un'analisi accurata della storia del grande Crocifisso di Benedetto da Maiano (1441 circa-1497) che dal 1510 spicca sull'altare maggiore della cattedrale. La storia dell'opera è stata inserita in un panorama più ampio di produzione similare del periodo: nell'ambito dell'intaglio di crocifissi lignei, infatti, la diffusione dei modelli maianeschi si consolidò probabilmente già negli anni settanta del Quattrocento ma registrò il suo punto di massima fioritura, con Benedetto, nelle due decadi finali del secolo, in parallello con l'affermarsi delle idee del domenicano fra Girolamo Savonarola, il cui mistico legame con l'immagine del redentore promosse in quegli anni la diffusione di particolari temi iconografici. Grazie all'ampio e dettagliato corredo fotografico, è possibile analizzare l'intensa umanità del Cristo scolpita da Benedetto da Maiano, per un secolo e mezzo ""oscurata"""" dallo strato di nero, a simulare l'aspetto del bronzo, applicato da un maestro ottocentesco, rendendone la figura ancora più vicina e vitale grazie alla riscoperta policromia della scultura. Saggi di Timothy Verdon, Bruno Santi, Gianluca Amato, Marco Ciatti, Laura Speranza, Peter Stiberc."" -
Il Cinquecento a Firenze. «Maniera moderna» e Controriforma. Catalogo della mostra (Firenze, 21 settembre 2017-21 gennaio 2018). Ediz. illustrata
"Chiudere la trilogia delle mostre dedicate al Cinquecento è un momento importante per la Fondazione Palazzo Strozzi. La mostra si apre con uno spettacolare riepilogo delle opere dei maestri ai quali tutto il Cinquecento ha guardato come la Pietà di Luco di Andrea del Sarto, il Dio fluviale di Michelangelo, le Deposizioni di Santa Felicita del Pontormo e quella di Volterra del Rosso Fiorentino, queste per la prima volta esposte in diretto confronto, o la pala di Besancon del Bronzino, inviata in dono in Francia nel 1545 e mai più tornata a Firenze. I diciassette impegnativi restauri - grazie alla fondamentale collaborazione di Friends of Florence e altri importanti benefattori come la Moretti Fine Art e la Banca Federico Del Vecchio - hanno permesso di salvaguardare opere colossali, restituendo alla fruizione del pubblico un patrimonio forse meno noto ma di altissima qualità. II rapporto con la storia e l'arte toscana viene inoltre esaltato da importanti collaborazioni con realtà museali fiorentine e del territorio. Insieme ai curatori della mostra, (fari o Falciani e Antonio Natali, e a tutti coloro che ci hanno aiutato a realizzare """"Il Cinquecento a Firenze"""", vorremmo ringraziare i prestatori per i tanti capolavori che rendono unica questa esposizione. Ringraziamo per il loro costante sostegno i soci della Fondazione Palazzo Strozzi: il Comune di Firenze, la Regione Toscana, la Camera di Commercio e TAssociazione Partners Palazzo Strozzi. Siamo grati alla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze per la particolare attenzione e il fondamentale sostegno a tutta la nostra attività. La nostra gratitudine va inoltre al main sponsor, Unipol Gruppo, con cui iniziamo una nuova collaborazione in occasione di questa mostra, e alle istituzioni grazie alla cui collaborazione è stato possibile portare a compimento l'impegnativo progetto: il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, l'Arcidiocesi di Firenze, il Fondo Edifici di Culto del Ministero degli Interni e la Soprintendenza Belle Arti e Archeologia della Città Metropolitana di Firenze e delle Provincie di Prato e Pistoia. Vogliamo infine ringraziare tutti i membri della Fondazione Palazzo Strozzi - il Consiglio di Amministrazione, il Comitato d'Indirizzo, il Direttore Generale e lo staff - per avere lavorato con tanto impegno e tanta passione per offrire al pubblico una mostra irripetibile."""" (Matteo Del Fante, Presidente della Fondazione Palazzo Strozzi)" -
Ferdinando Tacca's high altar for Santo Stefano al Ponte and its bronze
La studiosa Anthea Brook ricostruisce tramite un'accurata analisi dei documenti la commissione dell'altare maggiore di Santo Stefano al Ponte allo scultore Ferdinando Tacca. L'opera, sistemata lungo la parete sinistra della chiesa durante l'Ottocento, rimane comunque il lavoro più significativo conservato nella chiesa, grazie soprattutto al bassorilievo bronzeo con la Lapidazione di santo Stefano, realizzato dal Tacca tra il 1651-1655. Sul pannello è rappresentato l'episodio così come narrato negli Atti degli Apostoli. Con meticolosa precisione, la Brook rintraccia i percorsi dell'artista fiorentino tramite i documenti che ne testimoniano incontri e ascendenze, sottolineando le influenze dei più grandi scultori del passato, da Ghiberti a Donatello, a Raffaello, al Giambologna. Il libro rappresenta l'ultimo grande lascito di Anthea Brook, una delle più grandi studiose della scultura fiorentina del XVII secolo, che proprio su Ferdinando Tacca aveva redatto la propria tesi di dottorato. -
Santa Maria Novella. La basilica e il convento. Ediz. illustrata. Vol. 3: Dalla ristrutturazione vasariana e granducale ad oggi.
Terzo e ultimo volume della serie dedicata a una delle più importanti opere di architettura religiosa italiana. La sua grandezza è stata tale da rendere necessari ben tre ponderosi libri - e tuttavia un notevole sforzo di sintesi - per raccontarla. Ognuno dei volumi corrisponde a distinti periodi storici: il primo copre quello che va dalla fondazione al tardogotico, il secondo l'età rinascimentale, dalla Trinità di Masaccio alla metà del Cinquecento, e il terzo dalla ristrutturazione vasariana a oggi. In quest'ultimo capitolo vediamo scorrere la storia della basilica dalla fine del XVI secolo a oggi, a partire dalla ristrutturazione vasariana degli altari della basilica in anni che hanno visto all'opera negli spazi della chiesa e del convento artisti tra i più importanti del tempo: Alessandro Allori, Santi di Tito, Bernardino Poccetti, Lodovico Cardi detto il Cigoli. Trova spazio anche la ricostruzione della storia dell'Officina Profumo-Farmaceutica, tutt'oggi esistente, come anche quella del monastero della Concezione, negli spazi che poi furono della Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri. Anche in questa occasione, le immagini di valore realizzate da Antonio Quattrone sono corredo prezioso ai puntuali saggi redatti da autori di grande valore, consentendoci di esplorare da vicino un tesoro inestimabile in termini di architettura, opere e filosofia dell'arte di tutti i tempi. Saggi di Paolo Bertoncini Sabatini, Anna Bisceglia, Marco Campigli, Silvia Ciappi, Alessandro Grassi, Roberto Mancini, Elena Marconi, Elisabetta Nardinocchi, Francesco Sgambelluri, Riccardo Spinelli. -
Vertigo. Lo spirituale nell'arte d'oggi. Ediz. illustrata
Potrà parere singolare l'impresa che si affronta nelle pagine che seguono, muovendo da uno dei testi-chiave dell'arte delXX secolo - quello ""Spirituale nell'arte"""" che Vasilij Kandinskij scrisse nel 1910, agli inizi del """"secolo breve"""" -, e trovando sponda o traendo spunto da alcuni suoi passaggi nevralgici. L'impresa cioè di vedere se, e come, si possa parlare di spirituale nell'arte d'oggi; se, e come, in quali condizioni, si possa trovare quella vertigo che fa da titolo, o meglio da introibo alle riflessioni di cui più avanti. Laddove vertigo per l'arte varrà in questa sede quale attrazione, fascinazione in cui trovarsi (non già perdersi), e quindi - anche - quale coscienza di sé. Un'impresa che, a ben vedere, proprio singolare non è."" -
Voci di donne. L'universo femminile nelle raccolte laurenziane. Catalogo della mostra (Firenze, 9 marzo-29 giugno 2018). Ediz. illustrata
Il catalogo raccoglie le riproduzioni e l'analisi di ben sessanta lavori tra papiri, manoscritti e lettere che conservano e testimoniano opere scritte, dedicate, acquistate o comunque possedute da donne. Le opere sono state scelte su un arco temporale molto ampio, che va dal II secolo a.C. fino al XIX secolo. Un periodo decisamente lungo, così come una grande varietà di tipologie di lavori - da testi unici di grande prestigio a codici di natura unicamente devozionale - che consente in questo modo di avere una visione piuttosto completa e sicuramente ricca del panorama di questo genere di pezzi, che tanta parte hanno avuto nella storia della nostra cultura ma che non sono sempre stati valorizzati con la necessaria attenzione. Un modo insomma di restituire la giusta importanza alla portata del contributo femminile in un ambito prevalentemente gestito da uomini. Le schede, dedicate ciascuna a un differente lavoro, analizzano ogni singolo pezzo e consentono di approfondire la portata delle opere e il ruolo della donna che lo ha realizzato, posseduto o ispirato. Un modo unico per ritrovare in un volume la bellezza dei lavori esposti, il cui valore e prestigio sono talvolta davvero notevoli. -
Voci di donne. L'universo femminile nelle raccolte laurenziane. Catalogo della mostra (Firenze, 9 marzo-29 giugno 2018). Ediz. inglese
Il catalogo raccoglie le riproduzioni e l'analisi di ben sessanta lavori tra papiri, manoscritti e lettere che conservano e testimoniano opere scritte, dedicate, acquistate o comunque possedute da donne. Le opere sono state scelte su un arco temporale molto ampio, che va dal II secolo a.C. fino al XIX secolo. Un periodo decisamente lungo, così come una grande varietà di tipologie di lavori - da testi unici di grande prestigio a codici di natura unicamente devozionale - che consente in questo modo di avere una visione piuttosto completa e sicuramente ricca del panorama di questo genere di pezzi, che tanta parte hanno avuto nella storia della nostra cultura ma che non sono sempre stati valorizzati con la necessaria attenzione. Un modo insomma di restituire la giusta importanza alla portata del contributo femminile in un ambito prevalentemente gestito da uomini. Le schede, dedicate ciascuna a un differente lavoro, analizzano ogni singolo pezzo e consentono di approfondire la portata delle opere e il ruolo della donna che lo ha realizzato, posseduto o ispirato. Un modo unico per ritrovare in un volume la bellezza dei lavori esposti, il cui valore e prestigio sono talvolta davvero notevoli. -
Intorno all'Annunciazione Martelli di Filippo Lippi. Riflessioni dopo il restauro. Atti della Giornata di studi (Firenze, 26 maggio 2017)
1440-1450. Siamo in pieno Rinascimento, i Medici e le famiglie fiorentine sono all'apice della loro grandezza e tutti i migliori artisti gravitano intorno a Firenze. È in questi anni che Filippo Lippi esegue l'Annunciazione per la cappella degli Operai- Martelli nella basilica di San Lorenzo. Ogni opera di questo periodo ha qualcosa di nuovo, gli artisti si osservano e competono tra loro, e le botteghe brulicano di lavori. Grazie al restauro di questa pala d'altare, finanziato dai Friends of Florence ed eseguito dall'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, sono tornate alla luce peculiarità stilistiche e costruttive che hanno risvegliato la curiosità degli storici dell'arte. Le ricerche d'archivio condotte per l'occasione dalla curatrice del volume Monica Bietti hanno fornito ulteriori ragioni per rivedere le convinzioni pregresse e ne è nata una giornata di studi internazionale di cui questo volume riporta gli atti. Confronti, influenze e datazioni di capolavori oggi sparsi nei musei di tutto il mondo trovano in queste pagine il nuovo punto di riferimento, il più aggiornato, per gli studiosi del futuro. Presentazioni di Andrea Pessina, Paola D'Agostino, Paolo Padoin, Marco Domenico Viola e Simonetta Brandolini d'Adda. -
San Francesco di Asciano. Opere, fonti e contesti per la storia della toscana francescana
Inaugura la nuova collana ""Callida iunctura"""" questo volume sulla chiesa francescana di Asciano, piccolo comune adagiato sulle splendide colline del senese. In realtà la chiesa scialenga è l'esempio perfetto di un nuovo metodo di indagine complessivo degli edifici religiosi a partire dai suoi dettagli, unici superstiti. Un metodo utile poi per tracciare una intera cartografia artistica delle permanenze religiose legate alla tradizione francescana in tutta la regione. Partendo dalla chiesa scialenga viene rimesso in discussione il mito storiografico delle chiese francescane ad aula come derivanti da quella di Cortona, provando a individuare delle leggi tendenziali non univocamente riferibili all'esistenza di un ferreo modello normativo, ma radicate in una fenomenologia ricca di varianti. Il volume indaga sui resti di affreschi della cappella maggiore, scoprendo che una tavola sopravvissuta della Madonna col Bambino di Lippo Memmi fosse il centro di un grandioso eptittico, con ai lati altri pannelli perduti; emerge inoltre l'importanza di tre opere risalenti al secondo quarto del Duecento, che delineano la triade canonica di temi cristologici, mariani e agiografici riservata alle più antiche decorazioni dei tramezzi (del quale nella chiesa non era quasi rimasta traccia!). Numerosi sono stati gli autori maggiori e minori che hanno lasciato traccia nella chiesa: da Jacopo di Mino del Pellicciaio, a Giovanni d'Asciano, pittore mitizzato da Vasari ma storicamente esistente, al Sodoma, probabile indiziato di una trascurata Crocifissione. Un'indagine che ritesse i fili della chiesa scialenga, un bizzarro palinsesto, dove una robbiana di Luca il giovane si mescola con gli stucchi barocchi e gli affreschi trecenteschi. Una lettura per capire la fioritura meno celebre ma nondimeno importante per la comprensione dell'evoluzione artistica locale, basata sulle ricerche di grande valore condotte alla Scuola Normale di Pisa sotto la supervisione di Maria Monica Donato e Massimo Ferretti. Il volume offre inoltre l'opportunità di dare il giusto peso culturale, troppo spesso sottostimato a simili edifici, con la possibilità di inserirli poi in percorsi di conservazione, valorizzazione e visita a cui naturalmente sarebbero destinati. Presentazione di Andrea De Marchi."" -
Firenze: istruzioni per l'uso
Una guida divertente e pittoresca per avere un assaggio di Firenze e dei suoi favolosi tesori artistici. Scortato dalla storia di Filippo e dei suoi ciceroni (lo zio Carlo, archeologo di fama mondiale, e la sua amica Giulia, restauratrice della Soprintendenza), il lettore-viaggiatore può avventurarsi allegramente con loro per le strade, i palazzi, le chiese, i musei e i giardini di Firenze, e fare con loro la conoscenza dei personaggi più vari (santi, pittori, scienziati, architetti, papi, politici), alcuni famosi, altri un po' meno, ma tutti matti a sufficienza. La dimensione del racconto fa di questo libro un'occasione di approfondimento e scoperta per bambini e adulti. La collaborazione ai contenuti della celebre associazione ""Amici del Musei fiorentini"""" garantisce la qualità delle informazioni. Le illustrazioni regalano una ricchezza immaginifica alle numerose fotografie, aggiornate per questa edizione. Testi di Manuela Benedetti, Donata Buttafuoco, Laura Ciuccetti, Diletta Corsini, Gina La Spina, Gianluca Mengozzi, Monica Fintoni, Simone Frasca, Andrea Paoletti. Età di lettura: da 11 anni."" -
Firenze: istruzioni per l'uso. Ediz. francese
Una guida divertente e pittoresca per avere un assaggio di Firenze e dei suoi favolosi tesori artistici. Scortato dalla storia di Filippo e dei suoi ciceroni (lo zio Carlo, archeologo di fama mondiale, e la sua amica Giulia, restauratrice della Soprintendenza), il lettore-viaggiatore può avventurarsi allegramente con loro per le strade, i palazzi, le chiese, i musei e i giardini di Firenze, e fare con loro la conoscenza dei personaggi più vari (santi, pittori, scienziati, architetti, papi, politici), alcuni famosi, altri un po' meno, ma tutti matti a sufficienza. La dimensione del racconto fa di questo libro un'occasione di approfondimento e scoperta per bambini e adulti. La collaborazione ai contenuti della celebre associazione ""Amici del Musei fiorentini"""" garantisce la qualità delle informazioni. Le illustrazioni regalano una ricchezza immaginifica alle numerose fotografie, aggiornate per questa edizione. Testi di Manuela Benedetti, Donata Buttafuoco, Laura Ciuccetti, Diletta Corsini, Gina La Spina, Gianluca Mengozzi, Monica Fintoni, Simone Frasca, Andrea Paoletti. Età di lettura: da 11 anni.""