Sfoglia il Catalogo feltrinelli027
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 3501-3520 di 10000 Articoli:
-
Saggi di empirismo radicale
Questa raccolta di saggi di William James (1842-1910) fu pubblicata per la prima volta due anni dopo la morte dell'autore, e viene qui riproposta al lettore italiano in una nuova edizione integrale. Proprio in questi scritti presi nel loro insieme, il caposcuola del pragmatismo americano porta a compimento nel pieno della maturità, attraverso la dottrina dell'empirismo radicale, una ventennale indagine rivolta alla teoria della conoscenza. Si tratta di un risultato fondamentale, per cui l'empirismo radicale si delinea come fenomenismo critico, ovvero come momento ineliminabile di elaborazione dell'eredità kantiana e quindi come terza direttrice di sviluppo della filosofia della conoscenza del Novecento accanto alla filosofia analitica e alla fenomenologia. Il testo dei dodici saggi presentato secondo l'edizione postuma originale curata nel 1912 da R. B. Perry, e corredato da un sostanzioso apparato di note, è integrato da una serie di altri scritti inediti tesi a mostrare la genesi e l'articolazione della teoria della conoscenza jamesiana, secondo un percorso che costituisce il tramite tra gli iniziali studi di psicologia dei Principles e la tarda formulazione di Pragmatism. -
Darwin
Con ""Darwin"""" Luigi Trucillo ha vinto il Premio Napoli per la poesia 2009 «L'idea base che personalmente mi ha affascinato in Darwin, e che mi guida da sempre, è quella della metamorfosi... La metamorfosi come elemento fraterno: non è questa un'idea bellissima, vicina in qualche misura al fondamento della poesia?» – Luigi Trucillo Pochisanno di essere moltiquando è sera.La materia sola davanti a sési sperimentanelle legislazioni di una goccia:c’è un sapore di pioggianel grigio che imbevela città,un comparto nebbiosoche produceun tremore più intensonel diorama."" -
Uguale ma diverso. Il mito dell'equivalenza nella traduzione
Che cos’è una traduzione? Che relazione intrattiene con ciò che chiamiamo “originale”? Per rispondere a queste domande occorre in primo luogo cercare di comprendere che tipo di relazione è la traduzione, per dare un nome ad un rapporto con l’“originale” che non può essere né di assoluta uguaglianza né di assoluta diversità.La lunga storia della traduzione ci dice che a questa relazione sono stati dati diversi nomi: da quello di “fedeltà” e di “libertà” delle prime riflessioni sul problema, fino al più specifico modo di intenderlo, nelle teorie contemporanee, come “relazione di equivalenza”. Quest’ultimo tentativo è al centro della ricerca presentata in questo libro, che lo sottopone a una serrata analisi critica per evidenziarne tutte le debolezze. Dall’altro lato, il lavoro cerca di far emergere un percorso alternativo che proponga un nuovo modo di intendere il concetto di equivalenza, basato su uno “sfondo comune”, una base condivisa capace di render conto della traduzione nella differenza. Il volume ha ricevuto la Menzione speciale del Premio di filosofia ""Viaggio a Siracura"""" 2009. Volume vincitore del premio """"Antonella Musu"""" 2010 per un’opera di un giovane autore italiano contemporaneo; nell'ambito del """"XIV Premio Filosofico Castiglioncello""""."" -
Vedute. Architettura e costruzione (2009) vol. 0
“Vedute” è una nuova rivista di architettura che si prefigge di dare spazio soprattutto alla riflessione teorica più che agli esiti professionali della cultura architettonica internazionale. Assumendo il proprio nome dall’opera visionaria di Giovanni Battista Piranesi, e con cadenza quadrimestrale, “Vedute” ospiterà contributi di architetti, urbanisti, storici, critici, filosofi intorno ad alcuni temi scelti volta per volta. Il suo obiettivo è quello di sollecitare osservazioni, riflessioni, punti di vista critici orientati sull’attuale realtà architettonica e urbana, e sul suo modo di configurarsi sul territorio. Il suo intento è quello di sollecitare architetti, docenti, studiosi, e tutti coloro che si occupano del tema della progettazione come utenti dello spazio architettonico e come soggetti attivi di tale realtà in continua modificazione, a trasmettere le proprie opinioni attraverso la scrittura. Il tema generale che la rivista intende affrontare nei primi tre numeri è tracciato nel testo La città continua. In cerca di una nuova dimensione abitativa. Tale scritto ha, altresì, lo scopo di delineare alcuni aspetti della linea editoriale di “Vedute”. Ogni numero infatti sarà caratterizzato da un tema monografico, presentato da un testo, una traccia che ha la duplice funzione di stimolare coloro che intendono elaborare un proprio pensiero in forma analitica, e contribuire a focalizzare l’argomento da trattare.Contributi di:Marina Pia ArrediLuigi Calcagnile Massimo CasavolaStefano CatucciMichele CostanzoFederico De MatteisRosa De RoseCesare De SessaGabriele Del MeseLaura Valeria FerrettiMassimiliano FuksasCherubino GambardellaRosario GigliVittorio GregottiAchille M. IppolitoPaolo MelisRichard Vincent MooreDina NenciniMargherita PetranzanMarco PetreschiAntonio PizzaFranco PuriniBruno QueysanneBenedetto TodaroVincenzo TuriacoNilda ValentinMassimo Zammerini -
Paesaggi postindustriali
Il problema della dismissione industriale e della riconversione di intere aree urbane coinvolge tutte le principali città europee. Vi sono però fenomeni del tutto peculiari della cosiddetta ""città adriatica"""". che non sono mai stati oggetto di uno studio complessivo. Se è vero ciò che sostiene l'economista Daniel Cohen, e cioè che oggi l'industria ha sostanzialmente abbandonato la società dislocando le proprie competenze a causa della globalizzazione, è altrettanto vero che è nella società postindustriale l'idea più importante della produzione. La dismissione delle aree industriali, dunque, libera aree strategiche per nuove idee di vita associata e in tal senso rappresenta una grande opportunità di trasformazione."" -
Four x four architectural crossroads. Quattro conferenze internazionali di architettura. Testo inglese a fronte
Quattro architetti attivi in diversi paesi europei sono stati invitati ad Ascoli Piceno per presentare il proprio lavoro e le proprie idee, per farle reagire quasi chimicamente con quelle dei docenti e degli studenti. Gli architetti invitati, in gran parte inediti in Italia prima d'ora, sono la siciliana Maria Giuseppina Grasso Cannizzo, il finlandese Markku Komonen, l'estone Andres Alver e il francese Henri Bava. In questo volume quadripartito sono raccolte le interazioni fra gli architetti ospiti e quelli ospitanti, che ne hanno scritto le presentazioni (Annarita Emili, Federica Ottone, Marco D'Annuntiis e Cristiano Toraldo di Francia). Il risultato dunque non è soltanto una serie di incroci (crossroads) intellettuali, ma anche un piccolo spaccato dell'architettura contemporanea lontano dal vortice dello sterile circolo mediatico delle cosiddette ""archistar""""."" -
Step by step. Contemporary Yiddish poetry. Ediz. multilingue
«Traveling with Yiddish is traveling not just with Yiddish. You look at the landscape of language, and in a wink it turns into culture, history, literature. You talk to it in Yiddish, and it responds with quotes in Hebrew, German, Russian. You cross worlds of geography and demography, Jewish history and modern transformations and, wherever you turn, you realize that you are crossing universal human spaces”.– Benjamin Harshav, The Meaning of Yiddish It is precisely this remarkable and idiosyncratic character of Yiddish, which bridges languages, cultures, “worlds of geography and universal human spaces”, that shines through this anthology of contemporary Yiddish poetry. Inspired by Peter Yankl Conzen’s poetry and his deep knowledge of the Yiddish literary tradition, Step by Step. Contemporary Yiddish Poetry brings together the voices of contemporary Yiddish poets from throughout the world.And like the language in which the poems are written, the anthology becomes a symbol of the multifacetedness of Yiddish culture. A temporal and spatial multifacetedness, which talks of departures and returns, family relations and generational gaps; which travels in time, in search of a bygone past, or in the present, wandering aimlessly, searching for an individual self or a collective identity. A multifacetedness, which, with the simple force of the narration of loss, death, truth and love, of the noise of nature and the ordinary uniqueness of everyday life, from New York to Czernowitz, from St. Petersburg to Vilna, proves the extra-territorial essence of Yiddish and of the people who created it.The purpose of Step by Step is not only to convey the beauty of Yiddish to a contemporary wide audience, but also to provide a new space for the literary creativity of those who, from all corners of the world, still contribute to the blossoming of this language and culture.Elissa Bemporad is a historian of Eastern European Jewish history, who specializes primarily in the social, cultural and institutional history of the Jews of Russia and the Soviet Union. She has taught at Stanford University, Hunter College and The New School, and has recently been appointed Ungar Assistant Professor of Eastern European Jewish History and the Holocaust at Queens College, The City University of New York. Her book, entitled Becoming Soviet Jews: The Bolshevik Experiment in a Jewish Metropolis, Minsk 1917-1939, is forthcoming.Margherita Pascucci is a philosopher. She is currently Marie Curie Fellow at Royal Holloway, University of London. She published two monographs, Il pensiero di Walter Benjamin. Un’introduzione (Trieste, Italy: Edizioni il Parnaso, 2002) and La potenza della povertà. Marx legge Spinoza (Verona, Italy: Ombre corte, 2006) and several articles (“Millepiani”, “Encyclopedia of World Poverty”, “Fenomenologia e società”). Her book, entitled Ware als poetischer Gegenstand. Über Kapital und Imaginär, is forthcoming. -
Singapore songlines. Ritratto di una metropoli Potemkin... O trent'anni di tabula rasa
La trasformazione dell'isola di Singapore da malconcio residuato postcoloniale in sfavillante laboratorio per le più audaci sperimentazioni della vita associata, architettonico/urbanistiche, ma anche politico/sociali e giuridiche, si giustappone quasi polarmente ai fenomeni indagati negli altri libri di Koolhaas già usciti in italiano: ""Delirious New York"""" e """"Junkspace"""". Questi ultimi ritraggono forze impersonali che sovrastano ogni illusione di governo da parte dei singoli (tanto più le pretese degli architetti) e che presiedono allo sviluppo delle metropoli. A Singapore, distopica new town permanente dove l'occidentalità si è del tutto emancipata dalle sue radici, ma resta tale, nonostante i """"nostri"""" disperati tentativi di disconoscerla con ogni mezzo, l'autore individua la realizzazione di un esperimento senza precedenti: """"la città rappresenta la produzione ideologica degli ultimi tre decenni nella sua forma pura, incontaminata da residui contestuali sopravissuti. È guidata da un regime che ha escluso l'accidente e la casualità; anche la sua natura è interamente rifatta. È pura intenzione; se c'è caos, è caos ideato; se è brutta, è di una bruttezza progettata; se è assurda, è di una assurdità voluta"""". Questo scritto del 1995 appare per la prima volta, per iniziativa dell'autore, come volume autonomo. Estratto dal ciclopico contenitore """"S,M,L,XL"""", esso risulta come trasportato a un livello diverso dell'atmosfera: ha un respiro più ampio che lo rinnova integralmente."" -
Titolo variabile
Questo libro è composto da una serie di disegni fatti tra il 1998 e il 2008. Le rare parti di testo intervallate alle immagini sono più un contrappunto verbale che didascalie. Ognuna di tali immagini ha una forza autonoma. Si possono definire condensati di esperienza, in riferimento alla singolare coincidenza, nella lingua tedesca, dei termini «condensare» e «poetare» in un'unica parola: dichten. Nell'arco della quadripartizione del libro, al lettore è offerta una libertà di movimento che coincide con la costante facoltà di un esercizio proiettivo attraverso le immagini. Cioè, il tentativo, da parte dell'autrice, di ricostruire un percorso personale di distruzione di legami, parole e sentimenti, crea l'effetto di muoversi, per così dire, nello spazio nuovo di una dopo-esplosione, in cui si ricombinano le parti a piacere. Anche per questo: titolo variabile. -
Il nemico di tutti. Il pirata contro le nazioni
Secondo una celebre affermazione di Cicerone, esistono nemici con i quali si può negoziare, e con cui, ove le circostanze lo consentano, si può stabilire una tregua; ma esiste anche un nemico con il quale i trattati restano lettera morta, e la guerra continua senza fine: questi è il pirata, che gli antichi giuristi consideravano ""il nemico di tutti"""". A partire dalla descrizione ciceroniana dell'avversario, questo libro ricostruisce il mutevole ruolo che la figura del pirata ha svolto nel pensiero giuridico e politico dall'antichità al medioevo, e dall'età moderna alla contemporaneità. Oggi, come sostiene Heller-Roazen, il pirata costituisce la chiave del paradigma contemporaneo dell'avversario universale, persona giuridica e politica di carattere eccezionale, né criminale né nemico, che dimora in una regione extraterritoriale. Contro tale avversario gli Stati possono combattere battaglie straordinarie, implementare strategie politiche e giustificare misure militari in nome della prosperità e della sicurezza. Attingendo ai diversi materiali di numerose discipline - dal diritto alla storia, dalla teoria politica alla letteratura -, iI nemico di tutti fa emergere il paradigma coerente che definisce l'atto di pirateria."" -
Dizionario degli istituti anomali nel mondo
Nel mondo nasce ogni tanto qualche strampalatissima associazione, club, partito, accademia, scuola o simili, dalle finalità a volte ridicole, a volte insensate o stupide oltre ogni dire, che però sempre insegnano qualcosa sulla specie umana, e la sua indefessa agitazione mentale. Istituto di Demenza Volontaria, Agenzia Generale del Suicidio, Istituto Scientifico per il Regresso Umano, Camera di Scrittura per Inoperosi, Collegio della Sragione, Centro per la Diffusione delle cognizioni inutili, Società Segreta di Letteratura Portatile, per fare qualche esempio. Alcuni di questi istituti sono esistiti o esistono, altri sono allo stato ancora di ipotesi avanzata da qualche pensatore, da qualche scrittore non ortodosso, da aspiranti scienziati e aspiranti capipopolo. Nel ""Dizionario degli istituti anomali"""" nel mondo è scritta e documentata (con foto) l'attività di ogni singolo istituto, i casi più insoliti accaduti, i casi di demenza superlativa, l'attività dei membri e i rari casi in cui si sia giunti a qualcosa."" -
Mongolski bedeker
Il protagonista riceve una lettera da un amico che si è appena suicidato e che gli propone di andare al suo posto in Mongolia a scrivere una guida turistica. A Ulan Bator incontra un vescovo olandese portato lì da un sogno in cui è rimasto impigliato, incontra un ufficiale dell'armata rossa diventato buddista e gran lama, uno zombie francese dal passato lubrico, uno psicoanalista italiano di nome Andreotti, un'attrice di cinema che tutti dicono essere Charlotte Rampling. Come si intuisce la guida non sarà una guida secondo le norme turistiche. Tutto avviene all'hotel Gengis Khan, dove la vodka scorre a fiumi alimentando discussioni metafisiche sui tre tipi di tempo interiore, sulle teorie cosmologiche e sul mondo che probabilmente è un ologramma. Intanto i morti sembra abbiano formato un sindacato, e arditi accostamenti vengono fatti tra i labirinti vaginali e i caccia sovietici MIG 21. ""Mongolski baedeker"""" (cioè guida della Mongolia) è una specie di romanzo semi-filosofico e semi-comico sull'incertezza di tutte le cose (parole comprese)."" -
Causazione e intenzionalità. Modelli di spiegazione causale nella filosofia dell'azione contemporanea
È possibile una spiegazione causale dei comportamenti intenzionali? Attraverso l’analisi delle più influenti teorie dell’azione, sviluppatesi negli ultimi cinquant’anni nel campo della filosofia analitica, questo volume si prefigge di dare una risposta a tale quesito. Secondo il modello di spiegazione causale classico si può render conto di un’azione in termini di cause ed effetti quando viene fornito il desiderio sulla base del quale si agisce e si fa riferimento alla credenza relativa al modo in cui realizzare tale desiderio. Si è dimostrato tuttavia che questo schema è inadeguato a spiegare l’agire umano e a risolvere alcune delle difficoltà cui va incontro la teoria causale nella spiegazione di fenomeni intenzionali come le azioni. Nella sua versione classica, dunque, la teoria causale ha lasciato scoperto il fianco alle critiche della teoria “contestualista” o “intenzionale”, secondo cui l’azione può essere compresa solo se messa in relazione ad un “contesto” di motivazioni, con le quali essa intrattiene un rapporto concettuale e non causale. Questo libro, sostenendo una visione causalista dell’azione, ha lo scopo di mostrare come sia possibile parlare di ragioni e azioni in termini di rapporti causali, nonostante l’imprescindibile carattere normativo delle descrizioni d’azioni. -
Strettoie. Peter Szondi e la letteratura
Peter Szondi rappresenta, a distanza di quasi quarant’anni dalla sua scomparsa, un importante riferimento nel dibattito filosofico-letterario. A partire dalla sua Teoria del dramma moderno e dal Saggio sul tragico egli per primo si contrappose all’ermeneutica filosofica di Heidegger e Gadamer, proponendo un’ermeneutica letteraria basata non tanto sull’interpretabilità o, al contrario, letteralità del testo, bensì sulla sua sintassi interna. È proprio da questo assunto che muove lo studio di König, prendendo avvio dal verso di Paul Valéry «la sintassi è una facoltà dell’anima». Il nome di Szondi è legato a pensatori quali Lukács, Benjamin e Adorno. In Italia fu Cesare Cases che ne riconobbe subito lo spessore e l’originalità di pensiero. Questo volume offre l’occasione per riconsiderare tale percorso, dai testi ai documenti inediti, dalle lettere agli incontri, dalle lezioni ai viaggi. Strettoie attraversa l’opera, la biografia e lo spirito di Szondi, vi rintraccia passaggi interni, ma scopre anche soglie che aprono su un orizzonte più ampio e che si moltiplicano attraverso echi interni, di capitolo in capitolo. -
Le voci della ragione. Teorie della razionalità nella filosofia americana contemporanea
Il libro ricostruisce il profilo evolutivo del dibattito sul concetto di razionalità nella filosofia politico-morale americana degli ultimi tre decenni, esaminando gli elementi di crisi del paradigma classico del liberalismo e ricostruendo l'emergere di approcci alternativi alla razionalità pratica. Attraverso l'esame di alcune figure chiave del dibattito contemporaneo il libro espone i capisaldi di una nuova concezione della razionalità umana basata sui criteri di articolazione, pretesa e riflessività, in cui emergono il primato epistemologico delle pratiche e del giudizio. Questa concezione della razionalità viene esaminata e ricostruita con particolare attenzione alle sue implicazioni sul piano della filosofia etico-politica e, più in generale, quale base per la riformulazione di una teoria della razionalità pratica. Il tema della razionalità delle pratiche viene poi affrontato a partire dal suo radicamento nella tradizione del pragmatismo, soffermandosi in particolare su alcune delle teorie dell'oggettività morale e della teoria della giustificazione formulate nel dibattito più recente. -
Dopo l'umanesimo. Sfera pubblica e natura umana nel ventunesimo secolo
Le trasformazioni globali del mondo ridisegnano i confini tra etica e sfera pubblica, mostrando una profonda differenza rispetto alla modernità: mentre infatti agli inizi del ventesimo secolo le rispettive sfere della morale e della politica risultavano ben differenziate, nell'era delle tecnologie informatiche e della costituzione biotecnica di spazio e tempo, etica e politica smarginano i loro confini in una terra vaga in cui vivono in una caratteristica indistinzione. D'altra parte la considerazione dell'essere umano come ""animale razionale"""" sta anch'essa rapidamente mutando, sia a causa delle accelerazioni tecnologiche che investono la corporeità e il rapporto tra psiche e corpo, sia a causa di una nuova concettualizzazione della natura umana che proviene dalla scienza.Dunque lo spazio pubblico, dopo aver attraversato diverse epoche storiche, si ridisegna nel passaggio al """"post-umanesimo"""", in un orizzonte inedito e imprevedibile, già intuito da Marx e da Nietzsche; poi da Bataille, Benjamin e Lacan, quindi da Deleuze e dai teorici della rete, che prefigurano un salto quantico dell'evoluzione in cui niente è più come prima."" -
L' architettura prima della forma
"L'architettura prima della forma"""" intende spiegare come può essere l'architettura del terzo millennio dopo l'avvento delle tecniche digitali e delle reti immateriali. L'architettura deve certo ancora occuparsi del bello, ma lo deve fare con misura. Viceversa l'architettura di oggi è corrotta da eccessi di formalismo che la veicolano più facilmente nei canali della comunicazione immediata e superficiale. Contro il pessimismo inteso come conseguenza della diffusa sfiducia verso la modernità, ma anche contro l'ottimismo di forme facili e tronfie, questo saggio prova a ricostruire l'identità di un mestiere antico e nobile: quello di pensare e agire per migliorare lo spazio abitato." -
Pezzi in prosa
I ""Prosastticke"""" di Walser furono pubblicati dall'editore Rascher di Zurigo nel 1916. Si tratta di diciotto prosette che l'autore scrisse appositamente per questa raccolta; quadri d'ambiente, brani """"umoristici"""", aneddotica a sfondo moraleggiante, parabole fiabesche, ricordi e fantasie, di cui Walser scriveva all'editore: """"posso dire con ferma coscienza che le ritengo buone e per questo le offro a Lei con piena fiducia. Ogni singolo pezzo è stato scritto con grande zelo e con la più scrupolosa oculatezza, mi sono dato grande fatica per poterLe presentare un lavoro ben fatto. I testi sono di natura a volte più seria, a volte più svagata, ma tutti - come sono convinto di una levatura qualitativa indiscutibile""""."" -
La politica e l'immagine. Saggio su Ernst Bloch
Questo lavoro affronta la dimensione politica del pensiero di Ernst Bloch a partire dalla nozione di immagine, che, nella prospettiva dell'autore di ""Spirito dell'utopia"""", assume una funzione centrale e tutta particolare: essa indica la figurazione di esperienze storiche determinate le cui possibilità non realizzate permangono in divenire come latenza, nonostante esse siano state bloccate nel momento della loro manifestazione. L'immagine, cioè, costruzione storiografica consapevole del proprio carattere indicativo ma non risolutivo per la prassi, occupa l'angusto luogo della mediazione tra pensiero e politica. L'ambizione è di rigenerare in Bloch, il filosofo della speranza, l'intero potenziale di ciò che sottende lo spirito dell'utopia: la """"forza di un io e di un noi"""", la possibilità di una soggettività umana organizzata in grado di orientare, mobilitare e radicare in forma di comunità le """"tendenze verso una vita migliore""""."" -
In quel punto entra il vento. La poesia di Remo Pagnanelli nell'ascolto di oggi
I saggi qui raccolti in volume non vogliono essere unicamente la testimonianza di uno scrittore scomparso venti anni or sono. La lettura di Remo Pagnanelli, del suo lavoro di poeta e di critico, orienta il lettore complice verso una perlustrazione più ricca e completa relativamente all'attività letteraria della fine del Novecento. Ne deriva una foto piuttosto verosimile circa alcuni passaggi dello stesso ""fare poetico"""", qui inteso come legame profondo tra istanza etica e risultato stilistico. Un dibattito anche utile per chi, ancora, domanda alla poesia qualcosa che non sia solo la pura ed effimera sperimentazione, un astratto esercizio, una inconscia consolazione.""