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Nero. Dramma in provincia
La vita di una tranquilla città di provincia è sconvolta da una serie di omicidi, opera di un insospettabile serial killer. Dalla fabula, presentata all'inizio dal punto di vista del killer, si scivola presto verso un'analisi delle radici di scelte così estreme. Il libro è la rappresentazione delle parti non conciliate di ciascuno di noi, delle cause dei nostri disagi, nel momento in cui esse emergono con forza e spingono a comportamenti solo apparentemente aberranti. -
Mia madre mi odia
Nel settentrione d'Italia di fine anni ottanta, un matrimonio misto. L'educato figlio di una famiglia piccolo borghese e un'avvenente, misteriosa nordafricana convolano a giuste nozze, ponendo così le premesse per una famiglia. Tuttavia, la nascita dei figli pone subito il dilemma della scelta: quanta italianità e quanta africanità sarà loro consentita? Dipendesse dalla madre, in una gara assurda fra culture e dispute famigliari, il trofeo spetterebbe al retaggio africano, ma ha fatto male i conti. L'anaffettività, il narcisismo e il continuo sprezzo per l'italianità in tutte le sue forme congelano a tal punto il rapporto con la figlia, da far credere a quest'ultima di essere in costante pericolo e spingerla a cercare rifugio presso i nonni paterni, nel nido confortevole che la protegge dalle tempeste quotidiane di casa. In un crescendo di dispetti crudeli, inganni e falsità, l'adolescenza della protagonista procede a scatti, fra inceppi e ostacoli. Quella che è nata come una sensazione priva di contorni certi prende corpo e si mostra nella sua forma peggiore: un incubo lucido, una precarietà costante. -
Pernacchie ardite. Caimani dal Candiano al Piave
"Ho scelto Pollio che non conosco perché Cadorna lo conosco"""". Questa era stata l'ironica affermazione dello scaltro Giolitti riferendosi alla nomina del predecessore del generalissimo Cadorna, mentre circolavano illazioni circa il fatto che ben ne conoscesse la moglie, una nobildonna austriaca, molto attiva in ogni genere di relazione. Pollio era tuttavia deceduto per un malore, sin troppo opportuno perché era simpatizzante della triplice alleanza, due giorni dopo l'attentato di Sarajevo. Il Re Sciaboletta, dopo una veloce consultazione, aveva scelto il nominato, che era il più anziano e forse il peggiore tra i candidati. Con un tal comandante in capo il maresciallo dei RRCC Bargelletti e il s.tn. della R. G. di F. Ovidio Cioni si trovano a condividere un'esperienza molto particolare, circondati da personaggi di ogni sorta, tra i quali spicca Gabriele d'Annunzio con la fissazione per le mirabolanti imprese belliche e il codazzo delle amanti, per soddisfare le quali non lesina nell'uso della cocaina che offre con generosità agli amici imbarazzati." -
Serena eufonia
Non è un caso che l'autrice scelga di chiamare Canti i propri componimenti e Vocalizzi le massime di sensibilità e di saggezza poste a chiusura del cammino indotto dalle poesie. Si tratta, infatti, di brani (poesie e prose) che hanno il dono di scendere nelle zone remote dell'essere e poi di risalire ai territori del presente, di interrogare le ruote cigolanti del tempo e di dare ascolto a quanto sale dal cuore, di vivere il filo dei giorni e di trovare compiutezza nell'uso del futuro, e - ancora - di palpitare nei formulari dell'ascolto e di tenere a freno il desiderio, di chiedere il ristoro delle soste e di prodigarsi negli utili e nei guadagni dei riverberi e delle risonanze psicologiche ed esistenziali. Una raccolta, quindi, questa di Serena Zitti, densa di spunti e di stimoli e che si fa leggere non solo con tanti profitti, ma anche con la piacevolezza dei suoi elementi iconici, con le sue tenere emozioni di donna e con le sue garbate sfide alla bellezza e all'amore. -
Tradizione (2017). Vol. 615: Gennaio-marzo.
Editoriale, di Angelo Ruggiero; La scomparsa di un protagonista. Un metapolitico di carattere: Gaetano Rasi, di Primo Siena; Le incognite dei tarocchi, di Massimo Anderson; La svolta americana. Fine dell'utopia globalista?, di Pietro Giubilo; L'idea di Europa, di Pietro Cerullo ; Boia in gonnella: HIlary Clinton, Erodiana a stelle e strisce, di P.V. ; Vogliono cambiare il mondo, di Orlando Fico; Il valore della misericordia e l'integrazione, di Giulio Alfano; Dossier fondamentalismo. Martin Lutero: scismatico e all'origine di tutte le rivoluzioni europee, di Giancarla Novelli; Lo schiavismo nei paesi islamici. Una realtà che perdura, di Piero Vassallo; L'ISIS, il fondamentalismo islamico e la ""debolezza"""" culturale e religiosa dell'Occidente, di Alberto Rosselli; Arminio: un eroe o un traditore? Teutoburgo - Migranti odierni, di Leda Sabbadini; Ricordo di due grandi figure: Enzo Tortora e Luigi Calabresi, di Luciano Garibaldi; Letteratura della crisi. Un protagonista dimenticato. Guido de Giorgio tra Oriente e Occidente, di Angelo Iacovella; devozione religiosa italiana. Senso religioso e culto popolare la vergine nera, di Ruggiero Ferrara; Spunti di critica del pensiero filosofico dominante. I quaderni neri di Heidegger: filosofia e nazismo?, di Francesco Paolo Menna; Il racconto. Il patentino, di Alfonso Indelicato; Agata Motta, Cinema in Camicia Nera, di Enzo Natta; David Irwing, Una nazione in rivolta, La rivoluzione Ungherese del 1956, di Enzo Natta."" -
Il numero quattro
Kenzo Tanaka, arguto e dissacrante investigatore privato della P.B.I., è il protagonista dei tre racconti gialli di questa raccolta, tutti ambientati in Giappone. Un po' geniale e un po' dissoluto, Tanaka affascina le donne e ne subisce il fascino. Famoso e a tratti sbruffone, nasconde un carattere romantico e delle piccole, inattese, ingenuità che lo rendono meno stucchevole e più umano. Creature folkloristiche e antiche frecce: la cosa più normale sono gli omicidi di cui le sue inchieste sono disseminate, bizzarri e molto ben architettati, la cui massima razionalità nella concezione è proprio il punto debole. Emerge come in uno schizzo il volto del Giappone urbano: abitudini e terminologia, locali e costumi, una cornice appena tratteggiata, quasi un ideogramma. -
La lunga strada verso te
Un padre perduto, un luogo lontano, un dolore costante. Nei viaggi che la portano nell'Egitto che lui le ha preferito, Virginia scopre che il lutto si elabora anche a distanza di quarant'anni e che, paradossalmente, ciò apre la strada a una combinazione di eventi inimmaginabili. La rabbia e il rancore svaniscono, per lasciare il posto a emozioni più dolci: la meraviglia per la bellezza di luoghi e persone, la curiosità e il desiderio di sentirsi, come lui, a casa anche laggiù. ""Sono mosto che ribolle. Sento il richiamo. È ora di ripartire. Questo è mal d'Africa! Ora so di soffrirne anch'io""""."" -
La figura e il ruolo di Maria nella «Divina Commedia»
Questo lavoro è nato dal proposito di verificare il ruolo di Maria di Nazaret nella genesi della maggiore invenzione letteraria di Dante e anche dall'idea che il poeta - attraverso la devozione mariana, diffusissima nei suoi anni a Firenze - affini via via il suo modo di essere cristiano e di sentirsi chiamato ad un rinnovamento dei costumi e dei comportamenti non solo personali, quanto di quella società fiorentina che usciva dagli statuti del medioevo e che si avviava a preparare - proprio a ridosso della stesura della ""Commedia"""" - le giustificazioni umanistiche della propria vitalità e delle proprie scelte. Ma altro pregio di questo intelligente e vigile itinerario nella creatività dantesca è non solo quello di rinvenire e commentare tutti i luoghi che Dante destina alla Vergine nel poema (che sono numerosi e assai significativi), bensì pure nel fornire all'esegesi della Commedia una più chiara parabola di segno mariano, intimamente indirizzata alla liberazione da ogni male e alla salvezza propria e collettiva."" -
Grammatica dialettale. Modi di dire ed espressioni tipiche dialettali
Pietro Assetta ha messo insieme questa grammatica per restituire al dialetto abruzzese la sua piena e perspicua dignità linguistica e comunicativa. Si tratta anzitutto di considerare il dialetto come un patrimonio da conoscere a fondo e da conservare per le generazioni che verranno, alle quali va affidata anche tutta la produzione poetica, cioè quel mondo di versi e di canti in cui trovarono spessore, energia e occasione di verità le anime più sensibili dei nostri territori montani, collinari e costieri. Non si propone, quindi, una sorta di vernacolo regionale o un modello neutro di parlata abruzzese, ma, al contrario, si mira a far salva la sonorità delle tante vocalizzazioni, in cui trova manifestazione la ricchezza espressiva e l'originalità propria del dialetto. Pietro Assetta fornisce, dunque, con questa sua grammatica, uno strumento utile sia a chi volesse conoscere meglio l'eloquio delle comunità che hanno fatto (e che fanno ancora) la storia della nostra regione, sia a chi si ripromettesse di impiegare correttamente il dialetto nella propria scrittura. Riflessioni introduttive di Vito Moretti. -
Medusa
Luigi Medulla, detto Medusa, ha sempre avuto un uguale talento per il calcio e i guai. Sordo alle ramanzine dei mister e indifferente alle piccole e grandi lezioni che la vita gli riserva, non è mai cresciuto. Nel fisico appesantito del calciatore dilettante di oggi si cela lo stesso ragazzo arrabbiato e indisciplinato di venti anni fa, incapace di un'autoanalisi che lo potrebbe portare avanti, certamente più lontano dal rione in cui vive da sempre. Convinto che la ruota non abbia girato nel verso giusto solo per sfortuna, Medusa si ostina a ripercorrere sempre le stesse strade ambigue e malavitose della Napoli notturna, senza mai concedere una possibilità all'idea che, dopo tutto, ad azione corrisponde reazione. Negando la propria responsabilità nelle conseguenze delle sue azioni si costruisce così degli alibi fragili, inadatti a reggere nel momento in cui il castello di carte che chiama futuro gli crolla inaspettatamente davanti agli occhi. -
Quando i sogni muoiono all'alba
Sedici autori accettano una sfida ambiziosa: scrivere un racconto che finisca all'alba, quel momento pieno di magia in cui i sogni lasciano posto alla realtà. Lo spettro di una giovane donna corre disperata da un portone all'altro nel silenzio della notte alla ricerca del proprio fidanzato. Un grande musicista si sistema nel vagone letto di un treno diretto a Parigi e viene assalito da presagi di morte. Un uomo rimane incastrato nello scambio di una rotaia mentre sta arrivando il treno. Una donna veglia il padre defunto chiudendo i conti con il proprio passato. Un licantropo viene assalito dalle pulci, da cui dovrà liberarsi prima del sorgere del sole. Due genitori devono decidere se porre fine alla vita del figlio, affetto da una terribile malattia. Sono solo alcuni spunti tratti da questa ricca antologia che emoziona, commuove, diverte. -
Tradizione (2017). Vol. 617: Luglio-novembre.
Editoriale: La Sinistra Naufraga In Europa, In America E In Estremo Oriente. Il Centrodestra Italiano Che Fa?, Di Gennaro Malgieri; Il Caos Politico Regna Sovrano, Di Massimo Anderson; La Questione Tedesca, Di Pietro Giubilo; Come Si Stravolge La Lingua Italiana E Si Ignorano Gli Eventi Storici Da Parte Dell'attuale Presidente Della Camera, Di Giorgio Gervasi; La Verità Viene Sempre A Galla, Di Giorgio Gervasi; Dialogo Ebraico - Cristiano: A Che Punto Siamo?, Di Leda Sabbatini Pedinotti; Capitalismo Produttivo E Capitalismo Finanziario Industria 4.0. E Lavoro, Di Riccardo Pedrizzi; 28 Ottobre 1922: Novantacinque Anni Fa La Marcia Su Roma, Chi La Fece, Chi La Volle, Chi La Sostenne, Di Luciano Garibaldi; Dottrina Politica: Lo Stato Organico. Secondo Carlo Alberto Biggini, Di Primo Siena; Personaggi: Ricordo Di Adriano Romualdi, Di Gennaqro Malgieri; Tradizione E Cultura Giusnaturalista, Di Francisco Elias De Tejada; Cultura: Le ""Accademie"""" A Napoli, Di Ruggiero Ferrara; Titus Burckhardt: Scienza E Conoscenza, Di Angelo Iacovella; Vittorio Sgarbi E Giulio Tremonti: Rinascimento, Di Maria Pia Ruggiero; Giulio Alfano: Falangismo E Fascismo. Una Lettura Filosofico-Politica, Di Maria Sara Ruggiero; Antonio Mazzone: Passione Politica, Di Alessandro Sansoni."" -
Bandiera nera! Cronache dall'ISIR. Anno 2025
Settembre 2025. Il centro storico dell'Urbe si avvia a diventare un gigantesco luna park, un terreno di caccia per i puri e duri della guerra santa. Succede un pomeriggio. La mattina ha piovuto forte e adesso l'aria è talmente pulita e trasparente che Sergio si è imbambolato a fissare giù in direzione dell'Adriatico, cercando di distinguere il mare. D'un tratto si rende conto che è quasi passata l'ora del giornale radio. Di scatto si gira e corre verso il casolare. Quando è a pochi metri gli sembra di sentire un suono strano dall'interno. Qualcosa a metà fra un grido, un gemito, un lamento soffocato. Spalanca la porta. I suoi quattro compagni siedono attorno all'unico tavolo sbilenco, su cui troneggia una grossa radio. Michele gli rivolge uno sguardo allucinato. ""Sergio, sono entrati nella Sistina."""""" -
Shah mat
Shah Mat è un racconto di memorie, la storia di un giovane che fa della propria esistenza un gioco d'azzardo, costantemente teso tra la pretesa di dominio degli eventi e la legge di necessità a cui non ci si sottrae con un atto volontaristico. E in questa ricerca di senso e di equilibrio, mordendo la vita dal midollo, il protagonista si confronta con la dipendenza, con il dolore, con il senso di inadeguatezza di chi non riesce più a dare un'impronta personale e indelebile al proprio percorso esistenziale. Si confronta con i propri limiti, fino a quello estremo e irreversibile della morte senza cadere nella sua trappola. Un omaggio al coraggio e alla forza della rinascita, dunque, ma anche un omaggio a L'Aquila, per la sua indomita fierezza, che è lo sfondo su cui si svolge gran parte delle vicende e che ancora sopravvive nella memoria di chi era giovane negli anni Settanta. Un omaggio, infine, alla mia regione, nel cuore della penisola italiana, quell'Abruzzo che è terra scontrosa di silenziosi eremitaggi e di azzurri infiniti. -
Un mondo a parte. Viaggio nel tempo e nei luoghi della fanciullezza e dell'adolescenza
Il racconto si sviluppa in due parti precedute da un prologo dedicato innanzi tutto alla figura della madre dell'autore, simbolo di una generazione di donne in grado di sopportare l'indicibile pur di fare il loro dovere di mogli e madri. Segue poi la descrizione degli aspetti più caratteristici dei viaggi nella terra natale e il raffronto con la società di una volta. La prima parte copre il tempo dell'infanzia vissuto quasi per intero nel luogo di nascita e riguarda gli anni difficili della guerra e del primo dopoguerra. Una realtà quella, dura e dolorosa per uomini e donne, in cui predominava una diffusa rassegnazione per un modello di vita ritenuto immutabile. La seconda tratta del periodo romano fino alla fine del decennio successivo. L'esistenza presenta sempre i suoi connotati di durezza, ma col passare del tempo l'immobilismo cede il passo al fermento del fare a tutti i livelli e in tutte le componenti sociali. Essa si conclude con la fine di quel mondo e l'inizio del nuovo che dura tuttora. -
Natalino Peperoncino. Il Supereroe
Chiudi gli occhi... prova a immaginare... un mostro terribile ha invaso la tua città. Si nutre di esseri umani e della loro paura, tra le vittime ha divorato anche i tuoi genitori. Nulla sembra poter arginare la crudeltà dell'orribile mostro se non... il cuore puro di un bambino, quello di Natalino. Apri gli occhi: Natalino potresti essere proprio tu. Età di lettura: da 8 anni. -
Pescatori di orme
Vito Mango ha un dolore, una sofferenza che gli toglie il fiato, il gusto, l'olfatto. Un dolore che gli impedisce di vivere. Vito sopravvive, trattenendo dentro di sé un groviglio scuro e denso di pensieri, ricordi ed emozioni. Al suo esilio volontario a Tritone non ne sa cogliere il fascino primitivo, non è pronto a farlo, ma la magia del luogo e dei suoi abitanti lo catturano un giorno alla volta, finché i sensi e le percezioni tornano, trascinati dal mare e dal vento, da un orizzonte pieno di incognite e vuoto di certezze, in un incedere sempre più sicuro su una battigia dove le orme del passato vengono cancellate dalle onde della vita, per lasciare piccoli segni, ricordi indelebili. E fragili promesse. ""Si sentivano gli odori del cibo e le voci degli ubriachi fin da fuori, e gli schiamazzi della gente che rideva. Un pesce spada di legno ormai scolorito si pavoneggiava sullo stipite dell'ingresso; dentro, alcune mensole reggevano certe anfore dipinte di rosso bordò o di terra, qualcuna più lunga e qualcuna più panciuta, un tempo colme di olio o del quarto di vino. Alle pareti collane di aglio e peperoncino e un quadro storto."""""" -
Anima vagabonda. Appunti per una biografia
"Anima vagabonda"""" è un libro originale, perché comprende nella prima parte una sorta di autobiografia culturale dell'autore (i """"maestri"""" che lo hanno avviato verso il mondo della letteratura; le origini di questa """"vocazione""""; gli incontri con gli intellettuali e gli itinerari che lo hanno formato) e nella seconda parte una silloge di poesie che proseguono il lungo lavoro poetico di Daniele Giancane, che ha avuto inizio nel lontano 1969. Dopo varie """"fasi"""" - da quella """"gridata"""" dei primi degli anni Settanta alla ricerca sulla rivisitazione della poesia popolare degli anni Ottanta; dalla dimensione metafisica degli anni Novanta a un rapito lirismo del primo decennio del nuovo secolo - ora Giancane approda a una poesia di distensione e di fondamentale dialogo col lettore, in cui viene recuperato il nucleo dell'avventura umana, la dimensione dell'inquieto viaggio che tutti ci accomuna." -
L' isola di Heta. Diversi mondi
Dal suo rientro sulla Terra tutto è cambiato nella vita di Thea. Sapere chi è stato suo padre, quale ruolo ha giocato nel rapporto con Heta la rende improvvisamente consapevole della fragilità della propria posizione, del suo legame con Nate. Qual è il suo posto? Quali le mosse che potranno portarla a svelare la verità? La stessa verità con cui si sta confrontando Thomas, arrestato per terrorismo ed esiliato al Confine. L'attesa che si compia il proprio destino sfianca entrambi, reclusi e controllati, sebbene in luoghi e dimensioni diverse, ma proprio quando le loro rotte sembrano tracciate, il rapimento di Thea li riporta prepotentemente a fare i conti con Heta, con la sua complessità. ""Lasciami provare a fare la cosa giusta... saremo di nuovo liberi solo quando tutto sarà finito"""". Nate e Thea, Thom e Sylvia, i Ribelli, Rain e Stone: i protagonisti del primo volume della saga si troveranno di fronte a nuove sfide che richiederanno un grande sforzo di volontà. Accettare il proprio destino sarà il primo passo verso la scoperta di essere solo una delle molte variabili nella lotta fra i loro due mondi."" -
Di generazione in generazione
I pensieri profondi e illuminanti sono destinati a perpetuarsi, come un lascito trasmesso da una generazione all'altra. Se all'età fascinosa degli antenati succede l'età critica, in cui i genitori dei nostri giovani contemporanei vedono con angoscia eclissarsi tante certezze, la luce irradiante dagli scritti del dottor Bonich non cessa di rischiarare anche il loro destino. Sono le vie segrete del cuore! Esse aprono orizzonti inaspettati, che si perdono in lontananza verso un avvenire ricco di suggestive promesse.