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Lo statuto comunale del castello di Silvi del 1553
"Il Castello di Silvi sorge in epoca romana. I primi abitanti si raccolgono sull'altura tra la terza e ultima guerra sannitica (dal 298 a.C. al 290 a.C.) e la fine della prima guerra punica (258 a.C.). Lo Statuto Comunale dello stesso Castello, vigente dal 1553, risulta conservato in Atri, fino al ritrovamento in una cassa di zinco, comprendente cose di Silvi e altro prezioso materiale archivistico nel 1967, da don Bruno Trubiani, ivi canonico e studioso, ossia zio e mio affabile maestro delle cose atriane, in quanto incaricato dall'autorità comunale del riordino della sede della locale Biblioteca. Il documento, frutto di dure ricerche durate mesi ed espletate tra codici e incunaboli accatastati in locali bui e polverosi, mi viene fatto consultare, in quanto pronto e fiero, giovane studente di Giurisprudenza, attivo e coinvolto collaboratore. Siamo al cospetto di un manoscritto in volgare di cm 28,3 x 22.0, legato sul dorso con 4 legacci di cuoio, che consta di 34 carte, di cui le ultime 4, bianche e numerate""""." -
La cucina afrodisiaca. La via più seducente e divertente alla felicità
Cibo, eros, ironia. Niente diete e proibizioni, Ugo Iezzi ci invita al gusto, alla trasgressione e al divertimento. La civiltà contadina, di cui tutti tessono le lodi, ha da sempre fatto uso di erbe, piantine e intrugli bizzarri, come alimenti, ma anche come medicine naturali per sollevare dalla fatica e ricaricare il desiderio sessuale. La cucina afrodisiaca si fa quintessenza della ricerca della felicità umana, intesa anche come cucina popolare e creativa, che unisce il gusto al piacere: che fa bene all'umore e all'amore. Con la lettura del dizionario si scopre che il segreto della cucina afrodisiaca è la fantasia. -
L' ineluttanza delle parole
"L'ineluttanza delle parole"""" è, nella sovversione del dire, provocazione sottesa a forzare sfidando da una parte la riluttanza della parola (nel libero dispiegarsi del proprio potenziale espressivo a fronte delle profondità incommensurabili del silenzio e delle sue vertiginose altitudini) e, dall'altra, l'ineluttabilità dell'esserci (in quanto parola sempre e comunque, in pensiero e in azione, nelle vocalità e nella scrittura), proprio a partire dal silenzio e nell'intento conservativo di ogni sua, seppur minima, traccia. Ed è voce che sosta, silenziosa e all'erta, sulla soglia della parola interrogando la propria intima dimora e, al tempo stesso, zattera di scrittura offerta al naufragio di ciò che nella voce appare, forse, inesprimibile ancora. È sosta di confine. Limite d'inoltre. Danza inestricabile di contatto e distanza tra confini e orizzonte, barbara e cittadina. L'avvicendarsi pulsante dei poli di una stessa, disidentica, identità." -
Nascita della vita sulla terra. «Siamo figli delle stelle»
"In un'epoca come la nostra, caratterizzata da un affannoso inseguimento del quotidiano, non siamo abituati a guardarci indietro neppure di una sola generazione. La Terra esiste da circa 4 miliardi e 500 milioni di anni. La vita sulla Terra esiste invece da 3,5 miliardi di anni. Per un miliardo di anni la Terra non ha ospitato, perciò, alcuna forma di vita. Poi la vita è sbocciata, esplodendo come un immenso fuoco di artificio ed espandendosi in migliaia e migliaia di specie, le più diversificate. Di queste, la specie umana è stata forse l'ultima. Pensate, solo 120 mila anni fa. Ma nel tumultuoso presente, ben pochi s'interrogano su come, quando, dove e perché tutto ciò è avvenuto. Il libro di Renato Lombardo di Monte Iato se lo chiede. È una domanda destinata a rimanere senza risposta, perché non si sa. Ma l'autore ci prova ed elenca tutta una serie di teorie scientifiche, le più accreditate e seguite. Alla fine, però, anche l'autore fornisce una sua risposta che avvincerà il lettore, perché, pur fondata sulla scienza, è ammantata da una luce romantica ed anche, se vogliamo, futurista""""." -
Gli eredi. Kate e il regno dimenticato
Con l'aiuto di Anthony, Kate procede nella ricerca della verità. Un ostacolo dietro l'altro rallentano il suo percorso verso Emmeltz, il regno lontano e, per il momento, perduto. Creature fatate e demoni si alternano in uno strano gioco di equilibri, dove la magia è bianca o nera, buona o cattiva. Anche Kate, suo malgrado, ne subisce il fascino, permettendo alla Dea Oscura di prendere il sopravvento sulla sua natura gentile. Accecata dai sentimenti, spesso le sue scelte mostrano parzialità, un difetto imperdonabile a un regnante, le cui conseguenze possono essere fatali per lei stessa e per i suoi alleati. Giudizi affrettati, lungimiranza mancante, parzialità sono i nemici contro cui deve combattere, ma il destino le ha messo accanto fior fiore di amici. Così, fra alti e bassi, fra conquiste faticose, inganni e menzogne, il viaggio continua. -
Rituali marginali e altri racconti (1985-1992)
Dopo la pubblicazione dei volumi di Poesie edite (1980-1992) e Poesie inedite (1985-2000), l'edizione ragionata delle Opere di Marco Tornar prosegue con questi racconti, scritti nell'arco temporale di sette anni a partire dalla metà degli anni Ottanta. Si tratta di un primo periodo dedicato alla prosa nell'attività letteraria dell'Autore, che al romanzo si rivolgerà poi quasi esclusivamente a partire dai primi anni Duemila. La scrittura è però qui molto differente: chiare le influenze del Nouveau roman francese - in particolare di Robbe-Grillet - e di autori tedeschi come Peter Handke e Thomas Bernhard. Tuttavia molti sono i temi che ritorneranno nel successivo periodo dedicato alla prosa: memoria e immaginazione del passato, la perdurante presenza del carisma di personaggi storici nei luoghi da loro frequentati... La cura filologica e critica del volume è di Sandro Naglia. -
Mother without a flag. Ediz. italiana e inglese
E se un uomo entrasse all'improvviso nelle vostre vite e in poco più di un attimo le sconvolgesse? Un uomo, una donna, uno sconosciuto, tre vite che lacerano l'incomunicabilità e si riversano sul lettore/spettatore con tutta l'inconsistenza del reale. Un teatro dal vago sapore dell'Assurdo, che riflette sull'imprevedibilità della realtà. Tutto può essere, sempre. -
Nulla est charitas sine Iustitia. Saggi di diritto canonico
L'opera raccoglie una parte dei frutti degli studi e della ricerca canonistica dell'autore nell'ultimo biennio (gennaio 2016 - inizi del 2018), con una decina di articoli scientifici su varie questioni canonistiche e una cinquantina di recensioni ad altrettante opere di diritto canonico. La pubblicazione aggiornata, organica e sistematica di questo materiale vorrebbe essere un aiuto a chi studia e opera nel settore ed anche un contributo dell'autore alla scienza canonica, pur nella profonda consapevolezza della limitatezza del lavoro compiuto. Il titolo che scelto è ""Nulla est charitas sine iustitia"""", dalla nota espressione di san Tommaso d'Aquino, ripresa in modo efficace anche da Papa Francesco nel suo messaggio in occasione del convegno internazionale a cent'anni dalla Codificazione indetto dalla Consociatio internationalis studio Iuris Canonici promovendo nel 2017. Queste pagine vengono offerte in memoria del card. Velasio De Paolis, fedele e competente servitore della Chiesa studiando, insegnando e servendo il diritto canonico."" -
I giganti della Maiella
Una favola nella quale si alternano amore, avventura, gioie e dolori, raccontata con stile limpido, con lo slancio di chi aderisce profondamente alla storia che narra. Al complesso interagire dei personaggi fa da sfondo la montagna, apparentemente immobile spettatrice, ma in realtà motore dell'azione, determinante. Una montagna, la Maiella madre, ""bella e sorridente, coperta dai suoi fiori gialli e avvolta in un'atmosfera di sogno"""". Non inganni la dicitura """"favola"""": dietro la veste fantastica emergono contenuti importanti, temi etici e sociali che inducono spesso il lettore a profonda riflessione."" -
Il valore dell'ombra
I racconti di questa raccolta dipingono una visione del mondo solida, attenta a ciò che costituisce il senso più vero dell'esistenza: sentimenti, memorie, persone e cose che accompagnano e hanno accompagnato l'Autore nel cammino della vita. Alcuni episodi del passato sono rievocati con struggente malinconia, ma anche con forza, senza concessione al sentimentalismo. Su tutto, poi, un profondo amore per la natura, fin nelle sue espressioni meno evidenti, come un piccolo fiore o un soffio di vento. A questa ""poesia della Natura"""" si accompagna uno stile denso, articolato, con un lessico ricco e a tratti sorprendente."" -
La mistica della marmellata
La protagonista vede attraverso superfici riflettenti, specchi, vetrine, finestre, bicchieri, schermi e finestrini, frammenti di vita propria e altrui. Un viaggio, a volte oniroide, in cui si ritroverà e si perderà altrettanto spesso scoprendo che questo è il suo unico modo per adattarsi all'esistenza. Il prima e il dopo è segnato dal terremoto in cui precipita una costellazione di episodi dell'infanzia e di vite spezzate. Piccoli eroismi della normalità che si confrontano con una follia addomesticata, urbana e un senso del profondo e del superiore. I luoghi privilegiati sono una panchina di fronte ad un bar, la poltrona di un mercatino, il sedile di un trenino tutti rivolti verso un vetro come riflesso e sguardo oltre. Il luogo per eccellenza rimane, comunque, la profondità dell'individuo che si racconta le storie quotidiane della vita con una sensorialità rivisitata continuamente nella ricerca del senso e del non senso. Verticalità e orizzontalità si incontrano nel punto cartesiano di una normalità accidentata. ""Quante vite si sono accumulate sotto pelle. Il disturbo è la teatralizzazione delle anime taciute""""."" -
La guerra del denaro
«Le guerre sono di tre tipi. Tre! Oltre la guerra militare, che ormai conoscete bene, esistono la guerra politica e la guerra economica,» disse il Generale. E sapeva di parlare ad uomini che avevano combattuto per liberarsi da una dominazione straniera durata tre secoli. Un popolo può tornare ad essere libero e perdere di nuovo la libertà, costata un altissimo prezzo di sangue, se non è pienamente consapevole che la guerra economica, come diceva il Generale, «è la più subdola, perché i popoli sono ignari di dover combatterla.» Esistono modi e metodi sofisticati per soggiogare una nazione, per assoggettarla senza che neppure sia cosciente di essere stata privata della sua indipendenza e senza sparare un solo colpo di fucile. La guerra del denaro è un racconto in cui questi metodi e questi modi vengono analizzati. È una vicenda realmente avvenuta, ma ambientata in un Paese che non esiste, una storia che può appassionare molti lettori, perché la stessa storia l'hanno vissuta. Identità, libertà, indipendenza, sovranità e benessere sono sempre a rischio, pertanto occorre essere sempre preparati ad affrontare la più importante delle sfide... -
Tradizione (2018). Vol. 619: Aprile-dicembre.
Il ""Deragliamento Della Politica"""" Dai Binari Regolari Del Sistema Democratico Rappresentativo Con Il """"Governo Del Cambiamento"""", Di A. R.; L'unione Europea, Visegrad E L'italia, Di Alfredo Mantica; Aniceto Del Massa: Le Tentazioni Esoteriche Di Un Anarchico Di Destra, Di Angelo Iacovella; Attilio Mordini. Un Ghibellino Del Secolo Xx, Di Primo Siena; Nicola Pugliese: Una Gloria Letteraria Di Napoli, Di Ruggiero Ferrara; Napoli 1943-1952. Una Gioventù Diversa Da Quella Del '68, Di Nicola Golia; La Non Neutralità Morale Della Scienza, Di Leda Sabbatini; Cosa È Stato Il '68, Di A.R.; Sessantotto. Il Passato Presente, Di Pucci Cipriani; Inizia La Fine Della Politica, Di Giuseppe Parlato; Fu Lo Smarrimento Della Memoria Storica, Di Francesco Pappalardo; Il '68: Poco Da Commemorare Molto Di Cui Vergognarsi, Di Luciano Garibaldi; Il Risorgimento Nella Tradizione Italiana, Di Francisco Elias Tejada; Il Ponte """"Real Ferdinando"""" Sul Fiume Garigliano - Opera Di Alta Architettura Industriale, Di Antonio Chiocca; A Tragedia Di Genova. Colpe Degli Uomini E Colpe Dei Popoli, Di Paolo Deotto; Ruggiero Castiglioni. Il Conte Di Cagliostro E Il Cavaliere D'aquino. Alle Origini Della Massoneria Mediterranea, A Cura Di Angelo Iacovella; Corridoni, Di Gennario Malgieri; Eventi E Protagonisti Del Ventennio Fascista, Di Luciano E Simona Garibaldi; Goffredo Coppola - Augusto, Prefazione Di Gennaro Malgieri; Leyla Ziliotto. Mia Madre Mi Odia - Intervista All'autrice, Di Alfonso Indelicato; In Terza Di Copertina: Addio A Eduardo Palumbo, L'ultimo Futurista, Di Gino Agnese."" -
Germoglia l'anima deserta
Le poesie di questa raccolta conducono il lettore in un viaggio della mente e del cuore, offrendo una promessa di ordine nella confusione e nel caos di una società ""liquida"""". Nello smarrimento e nella delusione per speranze vanificate e sogni bruscamente interrotti, ecco la parola che unisce, il miracolo di mani che si stringono e di corpi che si incontrano. Il dolore è un germe dal quale possono nascere la dolcezza e la grazia necessarie a dare forza al nostro cammino e a renderlo ben più di un semplice """"passaggio"""", anche quando sembra spegnersi la speranza di un futuro diverso."" -
Le nozze dell'angelo. Dèmoni di Sicilia
Il convento dei Cappuccini a Palermo è forse una delle meraviglie più inquietanti d'Italia. Centinaia di corpi mummificati fanno bella, si fa per dire, mostra di sé appesi alle pareti delle catacombe del convento. Lì è facile percepire la presenza della quarta tomba. E del Rosicchiatore della quarta colonna. Facile però non lo è per nulla raggiungerla e uccidere il Rosicchiatore. Anche se una incredibile sorpresa attende il nostro mago bianco, Riccardo Svevo duca dei Sanseverino e la bellissima e giovane Elena Gherardi. Il loro compito è quello di scovare e uccidere i Grandi Vermi che stanno rosicchiando i pilastri che reggono la Sicilia per farla ingoiare dalle acque com'è accaduto a un'altra grande terra scomparsa. E in questa difficile e lunga lotta contro il male, non c'è tempo per l'amore, almeno per quello inconfessato del duca cinquantenne per la sua compagna d'avventure Elena. Mai come questa volta i due sono stati a un fiato dalla morte, mai come in questa battaglia c'è voluta tutta la forza del Duca e l'abilità della fanciulla per sconfiggere l'orrendo nemico. Anche a costo di rovinare una blasfema festa di nozze. -
Dall'arena di Pola all'Arena di Verona. Odissea di un esule Istriano
Con questo suo secondo libro ambientato in Istria, l'autore narra da testimone l'immensa tragedia che colpì le popolazioni istriane, fiumane e dalmate dopo l'8 Settembre 1943. Con il terrore instaurato dalle milizie slave del comunista Tito in combutta con i partigiani comunisti italiani loro alleati, per non finire in fondo alle foibe, furono obbligate ad abbandonare le case e le terre da sempre italiane, rifugiandosi in Italia. Le persone rastrellate e sequestrate, titolari di nomi e cognomi italiani, avevano il destino segnato, finendo in fondo alle foibe. Mentre nel primo libro, ""Italia ingrata"""", i vari soggetti a turno diventano primattori, nel secondo il protagonista principale è Francesco, padre dell'autore."" -
L' ammidia. Storie di streghe d'Abruzzo
A prima vista si potrebbe pensare che l'Ammidia si rivolga a un pubblico locale, che condivide codici simbolici, linguistici e antropologici esclusivamente regionali. Nulla di più errato. L'intento di questa collettanea pare proprio l'esatto contrario: da un lato il curatore si propone di promuovere la conoscenza del patrimonio di tradizioni, riti e simboli oltre l'orizzonte locale, dall'altro ha un obiettivo ben più ambizioso: è di una piccola rassegna del pensiero magico che si tratta. Di un mondo di storie, credenze, usi che non si intende riproporre come puro folklore, ma come testimonianza di una cultura viva, spesso ridotta a subcultura da logiche di potere e stereotipi sociali. È il caso delle streghe e delle magare, donne che solo ricerche pazienti e la potenza dell'immaginazione hanno potuto sottrarre all'oblio, quando non a una vera e propria damnatio memoriae. Come sempre, allora, l'immaginazione offre un'opportunità. Quella della riscrittura. Così, la narrazione muove dai dati resi disponibili dalla tradizione orale o ricostruiti dalle fonti e racconta quel che potrebbe essere stato. Ed ecco, allora, che ci si avventura in un mondo apparentemente barbaro e certamente misterioso, ma sempre affascinante. -
Essere maestro. Uomini e lavoro di cura
Quali sono le ragioni dell'assenza degli uomini nel settore educativo e le specificità di un lavoro di cura al maschile? Essere maestri in contesti scolastici femminilizzati e avere il coraggio di disertare il sistema patriarcale dominante sono le tematiche affrontate in questo studio. Parlare di cura educativa al maschile vuol dire infatti scardinare i modelli normativi di virilità e allontanarsi da una mera declinazione al femminile del ruolo educativo, ciò che a lungo è apparso come un'ovvietà. Nell'ambito del saggio s'indagano le scelte formative e le motivazioni che spingono gli uomini lontano dal lavoro di maestro. La scarsa retribuzione economica, il basso prestigio sociale, nonché la forza degli stereotipi rappresentano alcune di queste ragioni. In un contesto non ancora aperto a una revisione dei ruoli e impregnato di retaggi culturali sessisti, le gabbie di genere condizionano la vita maschile in maniera invasiva, seppure invisibile. Per superare tale disagio, si rende necessario modificare le proprie identificazioni interne, trasmettere nuovi modelli educativi e decostruire l'immaginario maschile dominante. -
I racconti di Palazzo Perenich
Esiste una particolare categoria di professionisti che si distingue da qualunque altra. Si autodefiniscono ""I Pereniciani"""", poiché appartengono tutti a quella generazione che si è formata nell'atmosfera di quel Palazzo Perenich, che, a Pescara, era stato edificato da Antonino Liberi, a tardiva imitazione del miglior Rinascimento fiorentino, e che per un certo periodo di tempo, a partire dagli anni Settanta, ospitò la Facoltà di Architettura. Certi di appartenere ad una sorta di """"legione gloriosa"""", hanno mantenuto ancora vivo quel legame di appartenenza che li rende fieri di essere stati i primi architetti laureati a Pescara, fra quelle mura mitiche custodite da un'aquila di ferro. Ed ora hanno voluto rendere testimonianza di questa loro identità rivendicata, con la pubblicazione di questo volumetto di 26 racconti in cui i """"pereniciani"""" rivivono e vogliono trasmetterci le emozioni di quel periodo della loro gioventù, denso di possibilità e di progetti di vita."" -
Cinema e società. Al di là della critica
Un volume in cui si cerca di rintracciare l'essenza del più popolare medium artistico, portando avanti posizioni e chiavi di lettura del cinema talora anticonformiste, ma che, invece, sono verità, piccole e grandi, che la intellighenzia ufficiale rigetta aprioristicamente. Del resto, le recensioni e i saggi qui inclusi mirano per l'appunto a sviluppare quella dialettica culturale oggi considerata una scomoda e desueta prassi, sollecitando nello spettatore una visione più cosciente del cinema, per emanciparsi dalla necessità di seguire gli orientamenti à la page. Nel ripercorrere vari fondamentali decenni di storia della settima arte, occidentale e orientale, in questo libro si incoraggia nel dotarsi di un parere personale, nell'avere fiducia nei propri occhi e sensazioni, ignorando la opinione precostituita di certa critica paludata e irreggimentata che non di rado tende a raccontare il ""proprio"""" film e non quello del regista.""