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Terrorismo e guerra. Le dinamiche inconsce della violenza politica
Questo volume, pubblicato all'indomani degli attentati terroristici al World Trade Center di New York, è un tentativo degli psicoanalisti e psicoterapeuti junghiani e freudiani di applicare la nostra disciplina alle minacce alla vita causate dalla guerra e dalla violenza terroristica. Non è semplicemente un libro basato sulle testimonianze di questo evento traumatico, ma merita di essère considerato un vero e proprio libro di consultazione. Ne fanno parte sia contributi scritti appositamente dopo l'11 settembre, sia riflessioni classiche sulla guerra e la violenza, come il carteggio fra Freud e Einstein sulla guerra, lo scambio epistolare intercorso nel 1949 tra Jung e Dorothy Thompson sullo stato del mondo o l'appello appassionato di Anna Segai a vincere le proprie difese schizoidi individuali e collettive di fronte alla presa di coscienza del rischio di annientamento totale costituito dalle armi nucleari. Per gli psicoanalisti, in verità, è estremamente difficile accostare le teorie metapsicologiche e cliniche sviluppate all'interno dello studio dell'analista alla sfera collettiva. Non esiste disciplina più incentrata sull'individuo della psicoanalisi, e le sfere collettive e quelle individuali, infatti, sono antinomiche. -
Un anno di zapping. Guida critica ai programmi televisivi 2009-2010
Nato dall'impegno più che decennale dell'Osservatorio Media del Moige, con il 2010 Un anno di zapping arriva alla sua terza edizione. Nel corso degli anni, il volume si è pienamente affermato come una guida critica alla Tv che partendo dalle numerosissime segnalazioni che giungono quotidianamente all'Osservatorio Media del Moige tramite il numero verde e un form on line, ha esaminato oltre 130 programmi del palinsesto televisivo italiano trasmessi in fascia protetta sui canali generalisti e satellitari, analizzandone pregi e difetti, quest'anno anche da un punto di vista psicologico. Oltre alla valutazione di tipo qualitativo, riferita sia agli aspetti tecnici che alle idee e ai valori veicolati, e alla valutazione generale delle trasmissioni comprensiva dell'idoneità alla visione da parte dei minori tradotta in simboli specifici - dal massimo del trash indicato con il bidoncino, alla stellina come simbolo di alta qualità, dai pollice in giù per i programmi inadatti ai minori al pollice su per i programmi con visione adatta a tutti, passando per una utile gradualità in base all'età, fino alla conchiglietta, il simbolo del Moige utilizzato per indicare i programmi ritenuti ""migliori"""" in quanto valida unione di qualità tecnica e di contenuti adatti a tutta la famiglia - in questa edizione, infatti, si è messo in evidenza anche l'aspetto psicologico dei contenuti, consentendo un approfondimento a 360 gradi."" -
Mille e un modo di diventare adulti. Il limite come esperienza
È compito dei ragazzi rompere con la tradizione per contrapporre nuove forme identitarie, ma è compito degli adulti leggere nella trasgressione quella trama che permette un'integrazione tra il vecchio e il nuovo e che consente di fare cultura con il fare degli adolescenti anche alla periferia del mondo. Se possiamo cogliere nei comportamenti dei ragazzi anche la spinta individuativa che li porta ad essere ciò che sono al di là di ogni influenza ambientale, forse possiamo ridare il giusto valore a molte manifestazioni relegando invece, con atteggiamento rigoroso, all'ambito patologico solo ciò che rischia di risolversi in un pericoloso acting-out. Cosa trovano i ragazzi nel gruppo di appartenenza? Perché preferiscono il rap o il metal? Essere emo in che cosa lo rende diverso dagli altri? Arrampicarsi sui muri di notte per lasciare la propria tag provoca la stessa emozione dei percorsi che permettono di saltare da un muro all'altro? Che significato ha segnare o ferire il proprio corpo? Il libro tenta di rispondere a queste domande entrando all'interno delle culture giovanili per rintracciarne le origini e segnarne il percorso e ritrovare le trame che consentono anche agli adulti di oggi di comprendere il significato del processo adolescenziale. I ragazzi spesso si muovono in aree che non sono nemmeno pensabili dagli adulti e rischiano di infrangersi nella concretezza delle loro azioni, virtuali o reali che siano, senza poter nemmeno comprendere il senso della propria trasgressione. -
Il consenso informato. Relazione di cura tra umanizzazione della medicina e nuove tecnologie
Il volume affronta le grandi questioni della medicina del nostro tempo il cui tema fondante, la relazione medico-paziente, viene qui analizzato rispondendo ad alcune domande fondamentali. Cosa significa oggi parlare di qualità e di dignità della vita umana? In che rapporto stanno tra loro autonomia del paziente e responsabilità del medico, soprattutto nella dinamica del consenso informato? Come si può promuovere l'educazione del paziente, soprattutto in tema di stili di vita, nel rispetto delle sue credenze e delle sue convinzioni, dei suoi giudizi di valore sulla vita e sulla morte, sul dolore e sulla qualità di vita... ""Perché sia il paziente che il medico"""", sottolinea l'autrice, """"hanno entrambi bisogno di formazione e a entrambi si richiede una particolare cura del loro rapporto, per affrontare le possibili difficoltà con quella lealtà reciproca che riconosce i limiti umani in cui ognuno di loro non può non incorrere. Per questo nella relazione medico-paziente si riflette e si rivela l'allegoria di ogni relazione umana, della sua forza e della sua debolezza, della sua intrinseca dimensione etica"""". Un racconto sulla relazione di cura, sul modo in cui la responsabilità personale può tradursi in responsabilità sociale nel momento in cui i processi decisionali coinvolgono più persone, e le diversità dei giudizi e delle valutazioni sembrano interpellare la coscienza di tutti e di ciascuno."" -
Le trecentonovantotto meravigliose maestre de L'Aquila. Progetto sperimentale per contrastare gli effetti del truma tramite la scuola
Quando i bambini più disagiati presenti al laboratorio della Villa Comunale hanno iniziato a prendere a calci il cartone che sarebbe servito per la costruzione della casa, non stavano opponendosi a una richiesta ma stavano semplicemente esprimendo la loro incapacità a vivere quella esperienza. Le insegnanti rappresentavano per i bambini l'unico punto di riferimento in una realtà che aveva perso tutti i suoi parametri spaziali e temporali e garantivano, in tal senso, la continuità necessaria a ogni processo di crescita. È dunque al senso materno insito nel ruolo della maestra che abbiamo affidato gli strumenti per avvicinare il mondo affettivo dei bambini ed è alla loro professionalità che abbiamo consegnato le tecniche per rendere operativo il lavoro nelle classi. Perché tutto questo fosse possibile era, però, indispensabile che le insegnanti fossero accolte e sostenute nei loro vissuti personali affinché affrontassero i bambini senza aggiungere il loro sovraccarico di emozioni o senza negarle difensivamente impedendo così anche ai bambini di avere accesso al loro mondo interno. Le insegnanti, quindi, hanno riproposto ai bambini i temi e le esperienze che loro stesse avevano vissuto in prima persona e hanno fatto propri i suggerimenti e le modalità operative che tanto erano state discusse insieme. -
Rispecchiarsi e riconoscersi nella relazione. Schema interpretativo dei comportamenti per migliorare la comunicazione e l'apprendimento
Ai docenti, specialmente a quelli che vivono la crisi della loro funzione, questo libro offre una nuova prospettiva metodologica che pone le dinamiche interpersonali come punto di partenza per la programmazione educativa e didattica. Il volume presenta uno strumento operativo che è strettamente connesso al processo didattico e integra la finalità cognitiva con quella formativa. Trattasi di uno schema interpretativo dei comportamenti che mira a stabilire il nesso tra i comportamenti e le emozioni sottostanti, spesso ignorate, per avviare un processo di consapevolezza del modo di essere. La scoperta del proprio modo di porsi nella relazione e l'individuazione delle parti nascoste avviene nel contesto di giochi di squadra. Ognuno, tramite il mettersi alla prova in attività collettive, ha la possibilità di scoprire, attraverso l'immagine che gli altri membri del gruppo rimandano, ciò che non conosce di se stesso. Un testo diretto a docenti, studenti e quanti siano interessati al funzionamento della scuola, ma da adoperare anche nei più diversi contesti dove la qualità della relazione tra persone è un fattore tutt'altro che trascurabile. -
L' alba del gioco. Psicologia della prima infanzia e il Sandplay di Dora Kalff
È assai verosimile, sostiene l'autrice, che l'unico gioco degno oggi di tale nome sia quello reso possibile nei servizi educativi per l'infanzia. Poi si passa dritti alla scuola dell'obbligo e alla ""ricreazione"""". Tra la TV e una miriade di giocattoli, il gioco - nell'unico periodo della vita in cui potrebbe essere davvero libero e creativo - sta scomparendo a favore di altre attività di intrattenimento che rendono i bambini sempre più passivi. Il gioco va, dunque, protetto e riconosciuto come attività in pericolo di estinzione. In questo libro il gioco viene posto simbolicamente al centro di un discorso educativo più ampio, risalendo alle sue origini, alle prime scoperte dei bambini, ai loro sguardi meravigliati, alla loro gioia trasparente. L'autrice ci parla dell'""""alba del gioco"""" come del preludio della vita, e per farlo sceglie una metodica esemplare: il Sandplay di Dora Kalff. L'intento principale del testo è quello di riaccendere l'interesse per la riscoperta dell'immaginario e per le professioni di cura che si assumono la responsabilità di altri esseri umani nelle fasi più delicate della vita. """"Quando poi lo spazio del gioco viene offerto anche agli adulti"""", sottolinea Andreina Navone nella presentazione del volume, """"siamo portati a riflettere su un leitmotiv ormai diffuso, cioè quello dell'attenzione da dedicare al bambino che è in noi""""."" -
Ascoltarsi, ascoltare. Le vie dell'incontro e del dialogo
La dimensione dell'ascolto è una condizione essenziale per lo sviluppo di una buona relazionalità. Purtroppo gli attuali ritmi di vita stanno rendendo aleatori sia l'ascoltare se stessi che l'ascoltare l'altro e l'essere dall'altro ascoltati. Eppure, ognuno di noi porta dentro di sé lo struggente bisogno di vivere tutte e tre queste esperienze. Se viene meno anche solo una di esse, corriamo il rischio di diventare stranieri a noi stessi e all'altro. Naturalmente l'ascolto, perché sia fonte di benessere, deve essere un buon ascolto. Solo così sono possibili l'incontro, il dialogo e la comprensione interpersonale e sociale. L'ascoltare è un'arte difficile. È certamente più difficile del parlare. E lo è soprattutto oggi. La nostra infatti è una società in cui tutti parlano ma pochi ascoltano. E quei pochi che sono disposti a farlo sembrano privilegiare l'ascolto virtuale, nuovo muretto e nuova piazza in cui trovano spazio i vari social network. Il buon ascolto è per sua natura circolare, per cui chi ascolta è anche ascoltato e chi è ascoltato, ascolta. Ciò favorisce la capacità di ascoltare se stessi senza cadere nel narcisismo e di ascoltare l'altro senza cadere nel conformismo. Evolutivamente, in principio è l'ascolto. La parola viene dopo. Non c'è nessun ""Io parlo"""" se non è preceduto da un """"Io ascolto"""". Se, dunque, avremo imparato ad ascoltare, sapremo anche parlare."" -
Eclisse del padre. Conseguenze individuali e sociali della scomparsa del principio paterno
Amata e odiata, rifiutata e ricercata, alla luce o in ombra nella cultura postmoderna, la funzione paterna conserva un valore decisivo nella crescita dei figli, nell'assunzione delle responsabilità e nella formazione del cittadino. L'autore denuncia il fatto che i ""nuovi padri"""" hanno spesso abdicato al """"principio paterno"""" e non assolvono più la """"funzione paterna"""", praticando piuttosto quella che lui definisce """"finzione paterna"""", dinamica interattiva fatta di amicalità più che di autorevolezza, costruita più sull'uguaglianza che sulla differenziazione, governata più da una stereotipata estemporaneità che dalla memoria storica. L'eclisse del """"principio paterno"""" si espande alle istituzioni sociali rendendole povere di """"principi""""; diviene anche """"eclisse del tempo"""", dando luogo a una regressiva temporalità adolescenziale, dove la differenziazione tra grande e piccolo, maestro e alunno, esperienza e incompetenza perdono i loro confini societari e culturali... Il volume si interroga sulle difficoltà generate dalla trasformazione - o meglio dallo snaturamento - del ruolo paterno, esaminando sia le origini di queste trasformazioni che le sue possibili implicazioni future."" -
Alfabeto del senso e controsenso
Piccoli racconti su grandi concetti che hanno cambiato o perso il loro significato originario (vedi la lettera B di Bello e Brutto o la P di Progresso), che sono stati dimenticati, abbandonati o addirittura rifiutati (la G di Ghetto e la S di Sentimenti), che sono palesemente incompresi o chiaramente compresi male (Idiozia, Tempo non libero), che vogliono ancora imporsi (alla N di No occorre fare una pausa)... Qua e là, lettere rassicuranti (O di Ozio, Q di Quiete, P di Piedi) che, miracolosamente, rimangono tali e quali. Quasi a dare un sollievo in questo susseguirsi di significati così diversi delle parole così uguali. Dalla A alla Z, uno spaccato del senso e controsenso della nostra vita di tutti i giorni. -
Sostenere la relazione genitori-figlio nell'autismo. L'osservazione tramite il Lausanne Trilogy Play clinico
La presenza di comportamenti autistici cristallizza la comunicazione e la relazione in interazioni rigide e ripetitive che impediscono la ricchezza di scambi emotivi negli incontri sociali. La mancanza di empatia, che costituisce uno dei principali deficit del bambino autistico, rende difficile - e a volte quasi impossibile - l'attivazione nel genitore della dimensione di accudimento e contenimento, indispensabili al processo di crescita. Per imparare a rispondere ai bisogni del bambino, con tutti i limiti determinati dalla sua patologia, il genitore deve essere sostenuto in un approccio psico-pedagogico che lo aiuti a comprendere i comportamenti del bambino e a mettere in atto strategie adeguate. Il Lausanne Trilogue Play clinico permette l'esplorazione degli schemi comunicativi all'interno della famiglia al fine di evidenziare le alleanze presenti e conoscerne il potenziale di sviluppo. ""Ciò che colpisce"""", sottolineano gli autori, """"è la maggiore capacità che i genitori presentano quando entrano da soli in interazione con il bambino. Questo dato introduce interessanti riflessioni sul fatto che la difficoltà del bambino crea serie interferenze soprattutto nella relazione tra i vari membri della famiglia impedendo quella collaborazione che sarebbe, invece, indispensabile per far fronte ai problemi presenti"""". Nella ricerca effettuata, l'osservazione delle interazioni familiari ha permesso di circoscrivere una modalità comunicativa all'interno di famiglie con la presenza di un bambino autistico."" -
In dialogo con l'inconscio. Ricchezza e profondità del pensiero in C. G. Jung a 50 anni dalla sua morte
A distanza di cinquant'anni dalla morte di Jung, il volume prospetta alcuni assunti nodali nelle concezioni di questo autore, che non solo hanno improntato uno specifico approccio alla sofferenza psichica, ma che hanno segnato in maniera originale tutto il pensiero contemporaneo. I saggi qui raccolti costituiscono un'appassionata e appassionante rilettura di alcuni dei temi fondanti della psicologia junghiana: l'immaginario psichico, gli archetipi, la sincronicità, il rapporto con l'Ombra e con l'inferiorità psichica, il sentimento religioso e la funzione trascendente, mysterium coniunctionis. Le riflessioni degli autori riassumono che il lascito junghiano più prezioso e più fecondo è la nuova relazione tra il sistema dell'Io e le immagini dell'inconscio. Jung insegna all'uomo di oggi che solo dalla convergenza tra la coscienza e l'inconscio può scaturire il progresso. E così diventa il compito dell'uomo moderno comprendere che la congiunzione tra funzioni superiori e inferiorità psichica, fra disegni intenzionali dell'Io e la progettualità imperscrutabile dell'inconscio è una preziosissima opportunità evolutiva, sia sul piano individuale sia su quello collettivo. -
Antigone e le trame della psiche. Mitologia e creatività in psicoterapia
Rivolgersi alla Grecia, ai suoi miti, al grande mondo delle opere tragiche per capire che la sofferenza umana, prima di divenire patologia psichica, rappresenta soprattutto sfondo simbolico e tragico dell'uomo, è il percorso lungo il quale si dispiega il tema di questo libro. Se psicologia vuol dire non solo discorso ""sulla"""", ma soprattutto """"della"""" psiche, il libro riporta le esperienze dolorose dell'uomo al loro fondamento mitico. Le narrazioni delle storie cliniche tramite i personaggi eroici delle tragedie greche - Antigone, Edipo, Aiace e Filottete - danno qui le chiavi di lettura creativa alla depressione e agli attacchi di panico, all'anoressia e alle forme ossessivo-fobiche. In questo percorso la creatività, funzione mentale che utilizza la componente intuitiva in maniera intelligente e che è presente in ogni individuo, può fornire un contributo inestimabile, sia per la sua forte carica energetica sia per il suo collegamento con la spiritualità. Dimensione psichica che facilita la ricerca di percorsi innovativi, la creatività è la strada maestra per rintracciare il senso del dolore psichico; quel senso che la patologia smarrisce e che la psicoterapia tenta di restituire attraverso la parola, la relazione e la rappresentazione del pathos."" -
Le potenzialità intellettive nel bambino autistico. Valutazione e interpretazione dei dati emersi dal Test Leiter R
La valutazione delle capacità cognitive rappresenta un tassello fondamentale del mosaico diagnostico, che raccoglie e integra il senso della diagnosi stessa. Valutare le funzioni cognitive e le loro manifestazioni all'interno della pervasiva area dell'autismo, conduce il clinico a calibrare la valutazione sulla base delle implicazioni e delle limitazioni comunicative espresse dall'area patologica. La Leiter R è una scala di valutazione cognitiva non verbale che, a differenza dei tradizionali test intellettivi, pone l'accento anche sull'intelligenza fluida quale misura dell'intelligenza innata di un individuo, non influenzata da aspetti o apprendimenti culturali e socio-educativi. ""Uno degli aspetti fondamentali da tener presente, nel momento valutativo"""", sottolineano gli autori, """"è l'osservazione attenta dei comportamenti del bambino che possono dare molte indicazioni sulla intenzionalità o casualità della risposta. A volte uno sguardo fugace e un comportamento bizzarro possono farci comprendere, meglio di quanto si possa fare solo attraverso il punteggio, le reali potenzialità del bambino"""". La valutazione cognitiva di un campione di 130 bambini autistici ha permesso un'equilibrata sintesi tra aspetti quantitativi e qualitativi, che si risolve tanto nell'attendibilità della diagnosi quanto nella possibilità di aprire nuovi orizzonti di riflessione nello scenario più ampio della valutazione dell'autismo."" -
40 anni con i bambini. Abitare i luoghi dell'infanzia e dell'adolescenza
Il presente volume racchiude una scelta di scritti che hanno accompagnato il lavoro clinico di 40 anni svolto presso l'Istituto di Ortofonologia a favore dei bambini, degli adolescenti e delle loro famiglie. Nato come centro che si occupava prevalentemente dei disturbi del linguaggio e della comunicazione, l'IdO, grazie all'impostazione psicopedagogica che lo ha sempre caratterizzato, ha gradualmente ampliato il suo campo d'azione fino ad occuparsi di tutti i disturbi della sfera affettiva riguardanti l'ambito dell'età evolutiva. In questi 40 anni l'equipe si è sempre più arricchita comprendendo, al suo interno, specialisti di vari settori che cooperano tutti alla presa in carico del bambino e dell'adolescente con l'obiettivo di programmare un intervento che non si ponga come risposta sintomatica, ma tenti di restituire alle famiglie un quadro rispettoso dell'individualità di ciascun membro della famiglia. L'attenzione che abbiamo rivolto, attraverso meticolose ricerche, alle diverse patologie e ai disagi che accompagnano la crescita non hanno mai oscurato, nel nostro approccio, un'attenzione speciale all'individualità del bambino e dell'adolescente e mai un metodo ha preso il sopravvento su una metodologia di intervento rispettosa della complessità dello sviluppo. La fedeltà ai luoghi dell'infanzia e dell'adolescenza ha significato, per noi, essere sempre presenti, con lo stesso entusiasmo, alla tradizione psicodinamica che ha fondato il nostro approccio. -
Sul mio scrivere
In questa raccolta di saggi Hillman ci parla di sé e di come è nata la sua visione della psicologia, dell'uomo, del mondo. Tutti i suoi poliedrici scritti sono contraddistinti da un denominatore comune: la centralità del processo immaginativo nell'attività della e sulla psiche. E l'importanza della cura della vita immaginale, quindi, come modo per promuovere nuove visioni, per coltivare il senso estetico nelle relazioni con il mondo, per restituire Anima ai luoghi, alle malattie abitate dagli uomini, al mondo. ""Restituendo i sintomi all'anima"""", dice l'autore, """"io tento di restituire un'anima ai sintomi ridando loro quel valore centrale nella vita che è proprio dell'anima"""". Il costante interpenetrarsi di pensiero e immagine della sua visione consente un avvicinamento tra apparenza e realtà, tra """"lo spirito che sviluppa teorie e l'anima che costruisce fantasie"""" e ci consegna un nuovo stato della mente che sa vedere oltre per immaginare il presente in modo nuovo."" -
Reclusioni di corpi e di menti
Esiste un rischio altissimo di fare propri alcuni degli imperativi della società moderna: quello di impossibile bellezza, di eterna giovinezza, di inverosimile magrezza, di assurda fedeltà...; esiste un'infinità di gabbie in cui è possibile rimanere chiusi e che paralizzano l'esistenza conducendo a un senso di estraneità a se stessi e agli altri. Segregati, imprigionati, reclusi, si può vivere la vita scelta da altri. Quella dei libro è una rassegna delle reclusioni a tutto tondo: luoghi fisici, emozioni, pensieri; le reclusioni subite e quelle deliberatamente scelte, gli isolamenti che uccidono e le solitudini che ritemprano... Storie sul diritto, ma ancor di più sul dovere, di scegliere con la propria testa e con il proprio cuore: le relazioni, gli spazi, i silenzi, le distanze, il lavoro, le passioni. Storie sulla libertà. -
Ombre iper-moderne
Una trattazione sugli aspetti d'ombra della iper-modernità e sulla loro conseguente influenza - sociale ma, soprattutto, psichica - sugli individui. Il volume, tramite un'analisi psicologica e socio-antropologica, mostra la natura e la genesi del disagio dell'uomo contemporaneo e delle forme in cui esso si esprime. Gli autori individuano alcune delle idee dominanti dell'epoca attuale e analizzano la loro azione nel modificare le forme del nostro vivere comune e comunitario, del nostro pensare, fino a influenzare lo spazio psichico individuale. Uno dei capitoli, a carattere clinico e con forti echi del pensiero lacaniano - approfondisce i disturbi dell'alimentazione e l'anoressia e il loro rapporto con la società contemporanea. La successiva riflessione su uno dei tabù della nostra epoca - la morte e il morire - si concentra sul rapporto che l'uomo iper-moderno ha con la morte e quali sono i vissuti e i sentimenti di chi affronta realmente il momento del fine vita, l'accompagnamento e la sofferenza del morente e la difficoltà a dare un senso a quanto accaduto per chi rimane. Concludono il volume riflessioni e analisi del contesto vittima di una catastrofe naturale - L'Aquila post-sisma del 2009 - che mettono in luce gli interventi emergenziali di aiuto per rispondere e servire lo ""spirito del tempo"""" e l'indagine sul vissuto inconscio di chi ha subito il terremoto attraverso l'analisi dei sogni."" -
Il gatto e i suoi simboli
Il gatto è una belva in miniatura. Due milioni di anni di vita selvatica, un passato da predatore solitario, un esasperato individualismo costituiscono il suo substrato più caratterizzante. Impersona aspetti sconcertanti della vita istintuale, che spaziano dalla sensualità più elegante alla crudeltà più indifferente e che gli conferiscono una raffinata sensorialità oltre a un proverbiale attaccamento alla vita. La convivenza con il gatto consente un confronto quotidiano e intrigante tra la sofisticata civilizzazione umana e la più pura istintualità animale; mostra all'uomo quale sia l'irrazionalità, ma anche la sapienza dell'istinto; gli ricorda in ogni istante cosa significhi davvero vivere in contatto con la natura esterna e rimanere fedeli alla propria natura interna. In pochi millenni di convivenza, il gatto è entrato non solo nella realtà, ma anche nell'immaginario dell'uomo dove si trasfigura in animale dalle molteplici valenze simboliche. Di volta in volta, egli è immagine di freddo opportunismo o di commovente tenerezza, di ostinata insubordinazione o di sensuale voluttuosità, di ritiro in sornione sonnolenze o di acuta, insonne vigilanza. Animale utilitaristicamente inutile, il gatto è insostituibile non per le sue prestazioni fisiche, ma per specifiche qualità psichiche, che fanno di lui il più diffuso animale d'affezione. -
Figlie del Mediterraneo. Destini femminili tra mito e realtà
Interrogarsi sul senso dell'essere donna in una terra culturalmente mediterranea e all'interno di un panorama scientifico di più ampio respiro, qual è quello junghiano, è il fil rouge che unisce gli scritti di questo libro. ""Sogno e Risveglio"""", nel connubio filosofico di Maria Zambrano, si fanno cammino dentro la storia, innanzitutto dentro le storie personali, traducendosi nel fitto dialogo fra gli opposti: l'inconscio e la coscienza, il reale e il simbolico, la paziente e l'analista, l'analista e il supervisore, anche lei donna. La raccolta degli scritti, che trova nel pensiero della psicologia psicodinamica il suo cardine di riferimento, narra di percorsi clinici di donne raccontati da donne, proponendo al lettore un panorama di esperienze al femminile in cui teoria e prassi, pensiero (scientifico) e sentimento, natura e cultura si intrecciano in una tensione dinamica e poliedrica, che apre costantemente alla duplice dimensione dell'individuale e del collettivo. La relazione madre-figlia, l'adozione, l'incapacità impossibilità di essere madre, il soma come linguaggio della psiche, l'emancipazione sono i temi che prendono vita attraverso il mito, così antico e sempre così attuale e moderno, nelle sue molteplici sfaccettature.""