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A scuola senza paura. Comprendere i timori dei bambini e trasformarli in occasioni di crescita
Ogni giorno milioni di bambini vanno a scuola. La vita scolastica è occasione di crescita, ma molto spesso viene vissuta con paura e disagio. I bambini hanno paura di prendere un brutto voto, di essere presi in giro, di sbagliare un compito, di essere sgridati dalla maestra, di farsi male alla ricreazione, di dover dare la merenda ai bulli... La paura è un sentimento universale, che ci accompagna per tutta la vita e che, se vissuto in modo equilibrato, può aiutarci a sviluppare nuove forme di pensiero e strategie per affrontare la realtà. Eppure questo tema non trova spazio tra i banchi della scuola. I bambini vengono lasciati soli ad affrontare i loro problemi e la scuola, anziché ascoltarli, spesso contribuisce ad aggravare le loro preoccupazioni. Il libro, frutto di una ricerca svolta nelle scuole elementari e medie italiane, mette in evidenza le ragioni e i vissuti che più possono spaventare il bambino. Le parole degli stessi bambini, oltre a raccontare i vissuti di paura, suggeriscono anche le strategie per superarla e i soggetti percepiti come più vicini e utili per vincerla. L'ultima parte del libro presenta attività e schede didattiche per affrontare e superare, a scuola, le paure più comuni. Dall'analisi dei dati emerge con chiarezza che uno dei compiti primari dell'insegnamento deve essere quello di accompagnare il bambino nel suo processo di crescita, unendo in modo armonico emozioni e cognizioni. -
Io amo un'ombra del mio cuore
Un regalo di Natale, un dono speciale. Marco, l'ex-paziente, schizofrenico, regala ad Agnese Pianarosa, la sua ex-analista, il proprio diario. ""Scrivo per non scomparire"""", afferma l'autore, che fin dalle prime righe si rivelerà un filosofo, un letterato, un umanista finissimo, """"e la scrittura si dipana attraverso il porre questioni sulla natura del bisogno e sulla difficoltà dello scambio affettivo, in un tentativo continuo di arrivare al centro del problema attraverso le onde delle definizioni, delle classificazioni, degli elenchi. E l'autore non scompare... riuscendo a oltrepassare il blocco espressivo e a rendere comunicativo il disagio psichico"""", commenta Pianarosa. Una scrittura limpida e autentica, concisa e ordinata. Un'autoanalisi per fare e raccontare l'ordine interiore; un tentativo, eccezionale, di dare forma al contenuto profondo per comunicare vissuti ed emozioni. Al diario si aggiungono i sogni fatti nello stesso periodo di tempo, commentati da Daniele Ribola. Un altro dono raro: assieme alla scrittura, i sogni ritraggono i vissuti a tutto tondo, correlando le loro manifestazioni consce e inconsce. """"Dietro queste immagini e queste parole ci sono anni di sofferenze, di problemi, di speranze, di delusioni, di evoluzioni e ricadute"""", compendia Ribola. """"Ma alla fine c'è un'anima che ha vissuto, che sta attraversando con tutta la propria vitale individualità il grande enigma dell'esistenza""""."" -
Sintomo o simbolo. Due diverse destinazioni dei contenuti inconsci
Una straordinaria somiglianza di fenomeni accomuna le esperienze umane più distanti: i momenti forti dell'esistenza e quelli torpidi della sofferenza, le espressioni alte della psiche e le sue manifestazioni tragiche. Simbolo e sintomo contrassegnano i vertici eccelsi e quelli infimi della vicenda psichica e distendono uno spazio vasto fra normalità e follia. Ma simbolo e sintomo sono estremamente somiglianti e intrecciano normalità e follia con trame di affinità e prossimità. Questo volume nasce da alcune considerazioni su questi contenuti psichici, sorprendentemente simili quanto irrimediabilmente distanti e promuove la riflessione sul loro destino. Gli autori dei saggi qui raccolti, gettando lo sguardo nel profondo della psiche, si interrogano su un enigma forte: come accade che un contenuto inconscio può imboccare la via progressiva ed evolutiva del simbolo oppure quella regressiva e involutiva del sintomo? La relazione tra inconscio e coscienza sembra profilarsi come criterio ineludibile per una teoria della dimensione simbolica e per distinguere al suo interno tra simbolo e sintomo. Analoghi per contenuti e simili nella forma, simbolo e sintomo sono canali di relazione fra inconscio e conscio, ma nelle forme di questa relazione si colloca la loro diversità e si gioca il loro diverso destino. -
Angoscia, vai via! Sui nodi alla gola e sulle strette al cuore dei bambini
Quale genitore non ha desiderato che suo figlio conservasse, a dispetto di tutti e di tutto, quella fiducia e quella serenità rese così evidenti dal suo sorriso seducente e dalla sua risata cristallina? Eppure, giorno dopo giorno, questo figlio comincia inevitabilmente a confrontarsi con gli obblighi, con le paure, le separazioni, le perdite e con le scoperte dolorose. E giorno dopo giorno comincia a sperimentare ciò che i suoi genitori hanno già sperimentato prima di lui: quel malessere senza un motivo evidente, quella sensazione di una stretta al cuore, di un nodo alla gola, quel respiro spezzato. Un libro su tutto ciò che i genitori dovrebbero sapere su quei momenti che si imprimono troppo pesantemente nella vita dei loro figli. -
La psicoterapia junghiana con i bambini. L'individuazione nell'infanzia
L'obiettivo che gli autori di questo volume si pongono ha una duplice natura. Da una parte spicca l'intento di rendere omaggio al lavoro pionieristico e creativo di Michael Fordham, dall'altra è manifesta la volontà di introdurre il lettore nel campo della psicoterapia junghiana con i bambini, un settore della psicologia analitica che si è sviluppato relativamente di recente. Michael Fordham, allievo di C.G. Jung, ha organizzato a Londra il primo corso di specializzazione in psicoterapia analitica infantile. Negli ultimi decenni questa modalità di formazione si è progressivamente affermata, consentendo a un numero sempre più ampio di psicoterapeuti dell'età evolutiva di applicare le sue teorie alla loro pratica clinica. -
Stress traumatico. Gli effetti sulla mente, sul corpo e sulla società delle esperienze intollerabili
Il riconoscimento del disturbo post-traumatico da stress quale entità diagnostica nella terminologia psichiatrica ha favorito lo sviluppo di ricerche sulle modalità con cui le persone reagiscono alle esperienze oppressive. L'evoluzione storica del concetto del trauma, le reazioni e gli adattamenti al trauma, il meccanismo della memoria, le questioni di natura evolutiva, sociale e culturale sono parti principali di questo volume all'interno del quale è confluito l'attuale sapere sugli effetti delle esperienze intollerabili sulla mente, sul corpo e sulla società. Integra la trattazione la rassegna critica dei contributi relativi alla prevenzione, alla diagnosi e al trattamento del disturbo post-traumatico da stress. -
L' anima dell'immagine. Elementi interpretativi nell'arte e nella psicoterapia
Quando contenuti psichici vengono proiettati su una superficie pittorica, il loro valore espressivo e simbolico comune rivela - tramite la creatività - le leggi universali della creazione. Attraverso l'analisi delle proporzioni, dei colori, della prospettiva, dei numeri, dell'equilibrio e della luce lo spettatore può divenire consapevole del significato del gesto pittorico e capire il perché delle sue emozioni, d'ammirazione o di biasimo che siano, di fronte a un'opera d'arte o a qualunque altra rappresentazione figurativa. Immagini moderne, quelle della tradizione antica o immagini sorte spontaneamente dall'inconscio, proposte e analizzate dall'autrice, insegnano qui l'arte del vedere e del comprendere. -
Ciak, si vive. Grande schermo e piccoli gruppi
Il cinema, elisir dell'anima, lente magica che spinge a guardare dentro se stessi, a confrontarsi con le emozioni più profonde. L'intreccio tra finzione e realtà, tra interiorità ed esteriorità, tra personale e collettivo che produce trasformazioni psichiche aprendo alla vita. Nel gruppo terapeutico il cinema è diventato una risorsa preziosa grazie a quella relazione particolare, ricca di affetti e creatrice di nuovi nessi e significati, che si instaura tra grande schermo, spettatore e gruppo. I saggi raccolti in questo volume costituiscono riflessioni sull'uso del cinema nelle prassi terapeutiche e sulla funzione delle sue immagini nei processi di elaborazione psichica. -
Modi e modelli del tutorato. La formazione come alleanza
Le autrici mettono in evidenza le caratteristiche che definiscono la qualità del tutorato. Dalla motivazione alla competenza specifica nel proprio ambito culturale, dalla competenza pedagogica a quella didattica, un buon sistema tutoriale deve porre l'accento soprattutto sulla capacità di dialogo, sull'intelligenza critica e quella sociale. Completano la trattazione capitoli dedicati all'approfondimento dell'etica del tutorato e riflessioni sull'integrità morale dei tutor. -
L' immaginario in azione nella psicoterapia infantile
Quali procedimenti vengono attivati quando, in una psicoterapia, entra in azione l'immaginario? Cosa succede quando il terapeuta fa appello all'immaginario e ne favorisce l'emergere e il dispiegarsi? L'autrice descrive come l'analisi con il sogno da svegli, adeguandosi al bambino, mette in atto determinate modalità indispensabili per incontrare il bambino nei suoi luoghi e con il linguaggio che gli è proprio. Attraverso gli sviluppi e gli aspetti teorici di questo approccio il lettore incontra il bambino immaginario nel bambino reale, il bambino nell'adulto e, in un senso più generale, quanto dell'inconscio si può rappresentare, conoscere e sviluppare grazie all'immaginario. -
Le voci del mito. Interpretazioni a confronto in una dimensione psicologica
Attraverso un excursus nella storia delle interpretazioni mitologiche, dove occupa uno spazio di rilievo la disamina dei motivo della sagaeroica tebana mito di Edipo -, l'autore effettua una ricognizione dimostrando le possibilità e i limiti di un'interpretazione prettamente psicologica. Ne deriva che per un'interpretazione davvero esaustiva, la psicologia occupa uno spazio non meno importante dello studio dei dati storici a condizione che proceda in termini autocritici e sia consapevole di quanto è o non è in grado di dimostrare. La valorizzazione dei dati rilevati e le conseguenti impostazioni metodologiche costituiscono il presupposto per la costruzione di una psicologia del mito fruibile dall'intero corpus delle scienze umanistiche. -
Sposati con il lavoro. Mariti in carriera, eroi a metà
L'uomo con una carriera lavorativa coronata da successo, frutto di dedizione e competizione, nasconde infelicità personale e difficoltà nei rapporti privati: dissapori con la moglie, i figli, gli amici. Ecco a noi: l'eroe moderno. Lui non si lancia più in battaglia su destriero bardato e lo troviamo piuttosto nella prima classe di un pendolino; nella sua divisa d'affari agisce come soldato in uniforme, ma la sua individualità scompare dietro le mansioni da svolgere. Nonostante lotti e ottenga il successo, vi è un elemento fondamentale che lo distingue dal suo mito predecessore: le sue battaglie e le sue vittorie non portano alla conquista dell'amata. Perché è sempre più spesso perdente nell'amore? Perché si sente infelice? -
Allevare i figli oggi. Un'impresa ancora possibile?
Che cosa significa allevare i figli? Che cosa vuol dire farlo oggi? Il termine allevare rimanda all'elevazione indicando l'azione di tirare su, di permettere di andare più in alto. L'educazione e la crescita, viste in quest'ottica, necessitano - alla stregua di una costruzione architettonica - delle solide fondamenta. Quali sono i pilastri dello sviluppo? Focalizzando la sua attenzione sulla prima e sulla seconda infanzia, l'autrice pone come quattro pietre angolari di una crescita sana ed equilibrata la sicurezza, l'identità, i limiti e l'immaginario. Ma la stabilità di ogni costruzione, oltre alle conoscenze teoriche, richiede un'attenta manodopera, una considerazione per l'ambiente e la solidità delle basi dipende anche da chi le pone... -
Trame familiari. Genitori e adolescenti in cerca del dialogo e dell'intesa
L'insoddisfazione dei genitori. Il malessere dei figli. Il nervosismo e la delusione di tutti. Il disagio e la scontentezza fanno da padroni in molte famiglie e gli effetti di queste relazioni a ""singhiozzo"""" incidono in modo molto forte sull'impegno scolastico, sulla vita sociale, sulle relazioni affettive degli adolescenti. Perché è così difficile riuscire a intendersi? La protagonista, nonché la principale indagata di Trame familiari, è la cattiva comunicazione. Colpevole dell'inesistente scambio di idee, pensieri ed emozioni e dell'impossibilità di stabilire quella intesa così necessaria per poter parlare dei temi come la vita affettiva, la scuola, l'amicizia e di altri, più scottanti, come per esempio la droga."" -
Esplorazioni del sé
Il presente volume è il risultato di anni di osservazioni e riflessioni su uno dei fenomeni che emerge con forza nell'ambito della psicologia analitica. Fordham sostiene che il Sé possa essere riconosciuto già nell'infanzia e che le sue azioni influenzino l'esperienza del bambino. La realizzazione del Sé deve essere concepita, quindi, come un processo che si estende per tutto l'arco dell'esistenza. -
Emozioni di pietra
Scritti nei vari anni ma accomunati dalla stessa passione per l'altrove, per il diverso, per il luogo di cui non si sa ancora ma da cui ci si aspetta molto. Racconti di viaggi. Ricordi di uno specifico luogo, del clima fisico e culturale di un certo momento, del contributo delle persone incontrate ma soprattutto delle impressioni e delle emozioni suscitate dalle città e dai paesaggi. I monumenti come luoghi dell'immaginario, le città storiche come specchi della nostra psiche, l'architettura delle città moderne come indizio delle trasformazioni della società. Un libro che può anche dirsi di architettura comprende i paesaggi e le città, i luoghi e i non luoghi in una visione che genera emozioni sempre nuove, pone domande, definisce problemi. -
Segni come disegni. Un approccio alla grafologia attraverso le immagini dell'arte
Visualizzare nelle immagini artistiche la dinamica del gesto scrittorio. Siano capolavori dell'arte e opere più modeste, le produzioni artistiche aiutano a esercitare io sguardo, a sentire la qualità delle linee, il valore della forma e delle proporzioni, il senso del pieno e del vuoto. Il volume contribuisce ad ampliare l'interesse per questa disciplina presso un largo pubblico, tra cui storici dell'arte e addetti allo studio della comunicazione. L'assenza di concettualizzazioni pesanti, l'uso deliberatamente limitato di termini tecnici e il costante confronto con immagini tratte dalle diverse aree della produzione artistica lo destinano anche a chi è mosso da una semplice curiosità intellettuale. -
Bambini in pigiama. Il vissuto d'ospedalizzazione
Le angosce del bambino ricoverato e i sensi di colpa dei genitori, la maniacale specializzazione dei medici e incomprensibili regolamenti interni, l'inamovibile burocrazia. Sarà mai possibile far guarire dai mali fisici senza infliggere nuovi traumi? Il volume analizza i bisogni del bambino ospedalizzato, le esigenze dei genitori e il ruolo dei medici e del personale paramedico. Si sofferma sull'esperienza, guardata ancora da alcuni con molta diffidenza, di portare la scuola in ospedale. Attraverso un esame della realtà ospedaliera dal punto di vista sociologico, psicologico e fenomenologico esistenziale, l'autrice sancisce con una forza nuova il concetto che la salute mentale del bambino va posta sullo stesso piano della sua salute fisica. -
Riconoscere e aiutare i bambini precoci
Il bambino precoce non é frutto di una moda. È sempre esistito. La difficoltà sta nel riconoscerlo. Di solito etichettato come ""genialoide"""" o """"problematico"""", il bambino precoce all'inizio sorprende ma presto sconcerta. I genitori, passata la prima fase di stupore e di ammirazione, si sentono spesso smarriti di fronte alle difficoltà di socializzazione del figlio, ai suoi problemi scolastici, al sempre più evidente isolamento di cui diventa vittima. Alla prima parte del libro, dedicata al riconoscimento della precocità, seguono riflessioni e indicazioni pratiche per i genitori e per i diversi operatori al fine di favorire l'inserimento scolastico e sociale del bambino precoce."" -
Il mistero delle madri. Un viaggio nel cuore della maternalità
Diventare madre significa compiere, in un tempo di vita estremamente fecondo e misterioso, un viaggio nel cuore della maternità. La maternità, concetto coniato da quel misto poetico di maternità e natalità, nasce con il desiderio di avere un figlio, a prescindere che ciò si realizzi o meno. Include, infatti, anche il destino delle donne che hanno rinunciato a diventare madri e quello di donne che vivono questo subbuglio senza trovare parole per esprimerlo e scelgono, del tutto inconsciamente, di dire l'indicibile attraverso altri mali quali la sterilità o aborti. La maternità dà voce a tracce genealogiche rimaste mute. Lutti non rielaborati, traumi subiti dai genitori, alcuni segreti di famiglia.