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Preparare un film. Dallo spoglio dello script alla postproduzione: un cult book dell'UCLA
"Preparare un film"""" ha, per i professionisti ai quali è destinato, una valenza paragonabile a quella del metodo Stanislavskij per gli attori. Schreibman porta il lettore all'interno del processo produttivo cinematografico e televisivo, trattando la regia in tutti i suoi risvolti: dai capitoli in cui affronta gli aspetti più tecnici del linguaggio - le scelte relative al posizionamento e ai movimenti della macchina da presa, la composizione dell'inquadratura, l'uso delle ottiche e così via - a quelli in cui approfondisce quella vasta area che occupa il 90% del lavoro di chi deve girare un film. Attraverso il racconto della sua ricca esperienza personale, l'autore spiega ai lettori come trovare un equilibrio tra disciplina e flessibilità, come essere registi creativi e allo stesso tempo uomini d'affari, manager, artisti e psicologi, capaci di curare i delicati rapporti tra le diverse figure che lavorano nelle produzioni cinematografiche e televisive: da quello fondamentale con il produttore a quelli con lo sceneggiatore, con il direttore della fotografia, con gli attori, con il montatore e via via tutti gli altri componenti della troupe. Mette in evidenza che, solo se il regista saprà creare un clima di fiducia, tutti si sentiranno partecipi del progetto, esprimeranno appieno la loro creatività e metteranno il loro totale impegno. Come diceva Sidney Lumet quando cominciava un nuovo lavoro, """"facciamo tutti lo stesso film""""." -
Creare teatro-formazione per le aziende
L'utilizzo del teatro per la formazione nelle aziende e nelle organizzazioni in generale è un fenomeno relativamente recente che ha enormi possibilità di crescita e sperimentazione. La partecipazione dei professionisti del teatro in questo tipo di attività è stata, fino ad oggi, esigua e quasi sempre limitata all'ultima parte del lavoro. La loro esclusione dalla fase progettuale e ideativa ha portato spesso a percorsi impostati e gestiti male dal punto di vista teatrale, con ripercussioni negative sull'aspetto formativo dei corsi, e a una diffusa confusione sulle potenzialità della disciplina. Tale esclusione, però, non è del tutto immotivata: sviluppare un progetto di formazione richiede competenze specifiche che esulano dal bagaglio di un professionista dello spettacolo. Proponendo per la prima volta un approccio multidisciplinare alla materia, questo manuale offre la possibilità, ai professionisti del teatro, di iniziare a comprendere in che modo le proprie competenze possono risultare efficaci in questo ambito e, ai formatori, di sfruttare al meglio le potenzialità del teatro. Realizzato come un discorso a due voci, il libro alterna il punto di vista di un regista/autore a quello di un formatore. La validità delle attività illustrate al suo interno, più volte sperimentate e capaci di ""creare valore"""" attraverso un uso consapevole e approfondito del teatro-formazione in azienda, desterà interesse in tutti coloro che hanno a cuore i processi di miglioramento delle persone."" -
Il libro degli esercizi per attori. Il meglio del training internazionale in 600 esercizi
Questo libro, con i suoi 600 esercizi, raccoglie il meglio della didattica di tutte le grandi esperienze di teatro del Novecento. Infatti all'Institut International de l'Acteur, fondato in Francia nel 1990 da Patrick Pezin, sono passati per trasmettere agli altri i loro insegnamenti grandi maestri provenienti da tutto il mondo: da Robert Lewis, uno dei fondatori dell'Actors Studio, al regista Sidney Pollack, dal direttore del Bol'soj di Mosca Boris Pokrovskij a molti altri. Pur nelle diversità degli insegnamenti presentati, sono apparse delle costanti riconducibili a un'unica fonte, che costituisce la più grande avventura teatrale di questo secolo: quella di Konstantin Stanislavskij e dei suoi compagni. -
L'ABC della regia. Vol. 2
"La conoscenza delle, regole del linguaggio cinematografico ci fornisce la tecnica, e la tecnica è uno dei beni più preziosi di un cineasta. Essa ci serve costantemente per sostenere il nostro lavoro, persino quando ci viene a mancare l'elemento più essenziale: l'immaginazione. Se ci basiamo solo sulla tecnica e facciamo a meno dell'immaginazione, il nostro lavoro diventerà meccanico. Se ci basiamo solo sull'immaginazione ed ignoriamo la tecnica, il nostro lavoro, diventerà caotico. Dobbiamo conoscere il nostro mezzo cinematografico e rispettare l'abilità. Questo è il solo modo per trasformarsi da artigiano competente in """"un artista"""". """"L'ABC della regia"""" è l'unico manuale di tecnica narrativa visuale per il cinema che sfida il tempo é la tecnologia, perché insegna gli elementi di base, i fondamentali del linguaggio cinematografico. Diviso in due volumi e illustrato con 1500 disegni, il libro, aiuta concretamente a risolvere i problemi legati alla regia e al montaggio." -
Manualetto di songwriting
Questo libretto spiega come scrivere canzoni, ma ogni elemento teorico è dato solo quando ha un immediato utilizzo nella pratica della canzone. E sempre con riferimento al come è stato utilizzato in una canzone famosa scelta ad esempio. Negli esercizi posti alla fine, di ogni capitolo si chiede inoltre al lettore di sperimentare subito le regole apprese. Questo consente di approcciare l'argomento in modo estremamente concreto e veloce, ed è quindi adatto anche ai neofiti. Contemporaneamente però il testò copre, a differenza di altri manuali, tutte le attività necessarie (anche di tipo prettamente tecnico) per arrivare ad avere la canzone pronta e finita. Di questo il lettore avrà prova negli esercizi, avendo la possibilità di costruire man mano la propria canzone. -
Fare un servizio televisivo. Manuale pratico di videogiornalismo
"Fare un servizio televisivo"""" è una guida, pratica ed esaustiva, per tutti coloro - consumati giornalisti o meno - che si vogliano cimentare con il racconto per immagini televisivo. Realizzare questo tipo di racconto - in media due minuti di messa in onda - in realtà richiede ore di duro lavoro e una serie di conoscenze tecniche specialistiche. Fino a qualche tempo addietro, il servizio era il risultato della collaborazione di una troupe di almeno tre persone (inviato, cameraman e ragazzo dell'audio, a cui si aggiungeva il montatore nella postproduzione). Attualmente invece, le necessità di ottimizzazione economica è produttiva delle emittenti televisive, ma anche il proliferare del """"citizen journatism"""" e le innovazioni tecnologiche, hanno contribuito a rendere sempre più frequente la realizzazione di un servizio da parte di un solo soggetto. Dalle tecniche base di regia a quelle dell'illuminazione della scena, fino alle mille opportunità del montaggio, e dei software a esso dedicati, chi vuole realizzare un servizio televisivo non può prescindere dalla conoscenza e dalla comprensione della grammatica e della sintassi det racconto per immagini, ma anche da un certo gusto nella composizione delle stesse e dalla conoscenza dei """"generi letterari"""" del racconto televisivo." -
Scrivere un racconto. Metodi, tecniche ed esercizi
A tutti coloro che vogliono misurarsi con la sfida di trasformare l'idea in racconto l'autore offre una guida efficace e diretta. Passo dopo passo ci vengono presentati gli strumenti per valutare la forza dei personaggi, per strutturare la trama, per evitare le più frequenti trappole narrative. Grazie ad una serie di esercizi pratici si giunge a disporre di una traccia che permetterà di sviluppare l'idea in modo organico. Per questo il libro risulta utile sia a chi già si dedica alla narrativa, ma desidera arrivare ad una scrittura più conscia delle proprie possibilità, sia a chi si affaccia per la prima volta al mondo del racconto. -
Recitare in siciliano. Manualetto di pronuncia per sembrare siciliani senza esserlo
Come si recita in siciliano? Come riuscire a rendere credibile e lontano dai cliché un personaggio cresciuto in una regione diversa dalla, nostra? In America esiste da anni una preziosa e pratica collana: ""Acting with an accent"""", che aiuta gli attori a imparare le diverse cadenze dei vari stati. Ci sembrava una buona idea, così, grazie alla collaborazione di colleghi nati e cresciuti in varie città della Sicilia, abbiamo dato vita a questo primo manuale. Attraverso, esempi, materiale audio, regole grammaticali, ma anche analisi storica e culturale, interviste e passaggi letterari di. autori come Verga, Tomasi di Lampedusa, Sciascia, ci proponiamo di dare al lettore uno strumento utile per familiarizzare con una lingua spesso utilizzata dal nostro cinema e dalla televisione, e insieme un modo per scoprire, o riscoprire, la ricchezza di una terra con una storia affascinante."" -
Beat by beat. Come scrivere una scena
Se vi dicessero ""La corazzata Potëmkin"""", """"Psycho"""" e """"Taxi Driver"""", a cosa pensereste? Siate sinceri: pensereste alla scena della carrozzina, alla scena della doccia e alla scena del """"Dici a me?"""" davanti allo specchio. Il fatto è che per quanto la storia sia coinvolgente, per quanto l'intreccio sia ben congegnato, per quanto possa essere originale l'assunto delle premesse drammatiche, ciò che per primo ricordiamo dei film che abbiamo amato sono delle scene. Questo perché è necessariamente nelle scene che accade qualcosa di irripetibile, di specifico, di toccante. Anche per questo è difficile parlare della scena rispetto alla struttura generale del film: perché la grande scena vive soprattutto dell'intuizione e del talento di chi la scrive, della sua capacità di infonderle quella vita e quella verità che purtroppo (o per fortuna) sfuggono a ogni metodo o teoria... Non sorprende quindi che esista una sorta di """"linguaggio della scena"""", che è il risultato dello studio congiunto fatto negli anni da registi, attori, sceneggiatori, ma tocca da vicino anche il mestiere del montatore e del compositore. Conoscere questo linguaggio permette di leggere la scena, di dividerla un po' come se fosse composta da battute musicali (i cosiddetti """"beat"""", appunto) individuando i punti in cui, per continuare nella metafora musicale, occorre un """"piano"""" o un """"fortissimo"""". Per lo sceneggiatore la conoscenza di questo linguaggio è di fondamentale importanza perché permette di costruire correttamente una scena."" -
Le ferite dell'eroe
Sono molte le professioni della scrittura. E gli strumenti per riuscire a scrivere in modo professionale sono sempre più a disposizione di tutti. Ma c'è qualcosa che dà lo scarto e rappresenta il salto di livello. Qualcosa che nei libri non c'è. La consapevolezza profonda che la storia che racconti è un'identità a sé e va trattata per quel che veramente è; una créatura vivente. Ha un DNA, è come una persona. Questa persona sei tu allo specchio. Non si parla di autobiografia. Anche se scrivessi ""Alien"""" saresti sempre tu allo specchio. Capire come e perché funziona questo meccanismo può rappresentare uno strumento per esplorare con più chiarezza le possibilità narrative insite nella nostra storia. Tocchiamo l'idea di fondo del libro: offrire una mappa delle aostre ferite profonde principali e indagarne le potenzialità creative. Sono ferite connaturate all'uomo, attorno alle quali ruotano le più grandi sceneggiature e drammaturgie. Indipendentemente dalla consapevolezza dell'autore, quando le storie diventano grandi storie, questo perno profondo esiste sempre."" -
Manuale di improvvisazione. Perché l'improvvisazione non si improvvisa, si prepara
Saper improvvisare, è una delle caratteristiche essenziali dell'attore. L'improvvisazione però non si improvvisa, si prepara. Così che ciò che appare spontaneo è in realtà frutto di studio e di esercizio lento e costante. È il risultato di una preparazione a rispondere con creatività e immediatezza a stimoli esterni, imprevisti ma non imprevedibili. Scritto da un duo di attori, marito e moglie, con anni di esperienza e di insegnamento nel settore, ""Manuale di improvvisazione"""" fornisce tutto ciò di cui chi è interessato all'improvvisazione teatrale ha bisogno. Il cuore di questo libro è come improvvisare: approfondisce questioni come la spontaneità, i fondamentali dello storytelling, il lavoro di squadra, la posta in gioco e lo sviluppo dei personaggi. """"Manuale di improvvisazione"""" è una guida che si rivolge ai principianti, agli esperti e a tutti coloro che amerebbero provare se non fossero troppo spaventati."" -
Teatro sociale e di comunità. Drammaturgia e messa in scena con i gruppi
Il teatro con e per le comunità è in Italia e in Europa un fenomeno di larghissima diffusione. Negli ultimi dieci anni il teatro sociale e di comunità, in particolare, ha lavorato con successo non solo nei suoi tradizionali ambiti quali la scuola, le carceri, i centri di salute mentale, i centri diurni, ma anche in ospedali, periferie, luoghi di emergenza della cooperazione internazionale. Ha incontrato persone sofferenti e persone ""normali"""". Ha raccontato le loro storie. Ha fatto salute, solidarietà, bellezza e cultura. In questo teatro il momento dell'incontro tra il percorso teatrale del gruppo e la comunità degli spettatori è forse il momento più delicato. Che forma dare a questo incontro? Fare uno spettacolo? Creare una performance, itinerante? Concepire una festa? Allestire una mostra interattiva? Come portare in scena, senza tradirla, la ricchezza di esperienza umana ed espressiva che si è creata durante il laboratorio? Come comunicare e raggiungere in modo efficace lo spettatore? Si può usare un testo letterario? Quali sono le regole professionali per dare forma al testo teatrale lavorando con attori non professionisti? Il libro nasce dall'esperienza professionale e artistica dell'autrice nell'ambito della drammaturgia e del teatro sociale e di comunità e vuole offrire uno strumento di riflessione e di lavoro a chi si occupa della scrittura nel teatro sociale e di comunità e a tutti coloro che si occupano a vario titolo di teatro nei contesti sociali."" -
Costruire una narrazione. Venti elementi per strutturare film, format, serie web e tv
Come i musicisti con sette note compongono infinite (o quasi) melodie, così gli sceneggiatori possono usare non un solo modello teorico - essenzialmente ""l'arco di trasformazione del personaggio"""" - ma numerosi strumenti per scrivere infinite (o quasi) narrazioni. Questa è la premessa della nuova teoria di Luigi Forlai che, maturata attraverso i suoi precedenti libri """"Come raccontare una grande storia"""", """"Archetipi mitici e generi cinematografici"""" e """"Detective thriller e noir"""", arriva ora al suo stadio conclusivo: la scrittura di tutte le storie, dai film per il cinema alle serie televisive, dai quiz show ai reality (perché sempre di storie si tratta), può essere affrontata con l'utilizzo pratico di venti elementi fondamentali che ne determinano la tenuta narrativa e spettacolare. In una conversazione, semplice ma rigorosa, con Claudio Maccari, Forlai spiega quali siano questi strumenti e come vadano utilizzati. L'eroe-protagonista e il conflitto che si vuole raccontare vengono posti al centro della narrazione che si dispiega in tre strati, all'interno dei quali operano i diversi strumenti. Questi tre strati - il Cuore, la Dinamica e la Percezione del Conflitto - sono i momenti in cui si coglie la storia mentre si sta formando, prima nei suoi elementi basilari, poi nel suo svilupparsi scandito da alcune tappe fondamentali (le stazioni) e, infine, nel suo offrirsi alla percezione dello spettatore/lettore."" -
Esercizi di pronuncia. Manuale pratico per attori, insegnanti, speaker e professionisti della voce
Molti insegnanti di dizione si sforzano di trovare monologhi che contengano il maggior numero di parole e casi ""stimolanti"""" per i loro allievi. I più esperti utilizzano invece testi costruiti apposta, magari da loro stessi, infarcendoli di difficoltà e insidie per la corretta pronuncia di ciascuna frase. Nel panorama editoriale sull'argomento mancava dunque un manuale fatto di esercizi e basato sulla pratica quotidiana e un metodo rigorosamente """"learning by doing"""" del professionista della parola. Il libro offre esercizi e frasi mirate, esaustivi dizionari ortoepici, elenchi tematici di parole e brani su cui applicarsi quotidianamente nell'esercizio della voce. Attori, cantanti lirici e di musica leggera, speaker, giornalisti televisivi, disk-jockey, presentatori, interpreti e tutti coloro che sul modo di parlare fondano il proprio successo troveranno in queste pagine uno strumento essenziale per la pratica professionale e artistica di una corretta pronuncia."" -
Lezioni di recitazione. Il racconto quotidiano della formazione con la tecnica Meisner
William Esper spiega e amplia la leggendaria tecnica Meisner, offrendo un metodo chiaro e concreto per diventare attori creativi. ""Esper ha lavorato a stretto contatto con Meisner e ha passato decenni a sviluppare il suo famoso programma per attori. Il risultato di questa esperienza è un sistema di esercizi, che costruisce una solida base di capacità con cui affrontare il mestiere di attore a partire da zero, una solida base abbastanza flessibile da essere applicata a ogni sfida, dalle soap opera a Shakespeare. Damon DiMarco, ex studente di Esper, ha seguito il suo mentore per oltre un anno, osservandolo alle prese con l'insegnamento della recitazione agli studenti iscritti al primo anno del suo corso. In questo libro, ricrea l'esperienza vissuta, permettendoci di seguire come la progressione degli esercizi funziona praticamente.. """"Lezioni di recitazione"""" dimostra efficacemente che una buona formazione non vincola gli istinti degli attori, al contrario li libera per creare personaggi con vite interiori veritiere e convincenti."" -
Archetipi mitici e generi cinematografici. I protagonisti e le narrazioni come incarnazioni e risposte ai bisogni fondamentali dell'uomo
In questo libro, pubblicato per la prima volta negli anni '90 e ora riproposto in una nuova edizione, Forlai e Bruni, contestando la tradizionale divisione (e contraddizione) tra film di genere e film d'autore, esplorano le radici narrative dei generi cinematografici. Riferendosi alle elaborazioni della scuola junghiana sul mito e i suoi eroi, si soffermano sul rapporto tra i quattro eroi archetipali (Re, Guerriero, Mago e Amante) e i generi cinematografici che ne derivano (fantastico, azione-western, detective, storia d'amore). Gli archetipi, infatti, sono figure che rappresentano l'uomo alle prese con i suoi bisogni fondamentali: l'amore, la ricerca della verità, l'ordine oppure la ""difesa del proprio mondo. Secondo gli autori, ogni storia racconta il modo in cui l'uomo si confronta e tenta di dare una risposta (o sceglie di non darla) a tali bisogni fondamentali. Ogni protagonista, quindi, è riconducibile a una delle figure archetipali e questo incide sul genere della storia che si racconta."" -
Manualetto di chitarra ritmica
Questo manualetto insegna a suonare la chitarra di accompagnamento o ritmica. È diviso in due parti. Nella prima si trattano le nozioni di base, ovvero: come tenere la chitarra, la tecnica della mano destra e sinistra e, tramite una serie di esercizi graduali, gli stili di accompagnamento tipici dei vari generi musicali. Nella seconda parte si approfondisce ciascun genere musicale, fornendone una mappa geografico-cronologica degli autori e dei dischi più conosciuti. Per alcuni autori fondamentali, si entra nel dettaglio spiegando la peculiare tecnica di accompagnamento chitarristico (con esercizi specifici), le caratteristiche sonore e le relazioni, tra la tecnica utilizzata e lo stile di songwriting. L'approccio all'apprendimento della chitarra ritmica è nuovo, perché affianca alla parte di tecnica strumentale una consistente parte di critica musicale, per sviluppare assieme manualità e consapevolezza. Il risultato è un testo che insegna a suonare la chitarra, ma si può ""leggere"""" allo stesso tempo come una piccola storia musicale."" -
Fare un'intervista
L'intervista è tutt'altro che un modo per evitare la fatica dello scrivere perché, contrariamente alle apparenze, se ben fatta, richiede un lavoro di preparazione, di editing, di riscrittura molto impegnativo. E soprattutto richiede una capacità da parte dell'intervistatore di far venire fuori ""la verità"""" dell'intervistato e specularmente, per chi concede l'intervista, l'abilità di dire solo ciò che si vuol comunicare evitando di farsi manipolare. Basata su questo presupposto, """"Fare un'intervista"""" è una guida per tutti coloro che, sia nel ruolo attivo di intervistatori sia in quello passivo di intervistati, si trovino alle prese con questo basilare e diffusissimo genere giornalistico. Analizzando le interviste realizzate dai più noti giornalisti - televisivi, radiofonici e della carta stampata - e le risposte fornite dai personaggi più smaliziati, l'autrice evidenzia e approfondisce le tecniche-più efficaci, sia per far parlare sia per eludere domande scomode o manipolatorie, e fornisce al lettore un piccolo arsenale di trucchi e consigli per schivare i trabocchetti dell'intervistare e dell'essere intervistati. Tra gli interventi del libro, testi di Paolo Graldi, Lilli Gruber, Augusto Minzolini, Claudio Sabelli Fioretti e Bruno Vespa."" -
Lezioni di sceneggiatura. Vol. 1: Ideare una storia e scriverne i fondamentali
Moltissimi sono i libri sulla sceneggiatura, pochi quelli che valgono. Tra questi, i principali sono i classici della teoria drammaturgica - da Vogler a Seger,'da Marks a Truby. Ognuno di questi libri è portatore di esperienze tecniche di grande spessore culturale e profondità ma tutti hanno come limite il proporre visioni molto personali. Il lihro di Howard è il primo che, dall'alto di una prestigiosa cattedra universitaria e dal basso di un costante contatto con la professione, fonde in modo pragmatico e plasma con straordinaria chiarezza didattica gli elementi che compongono la sceneggiatura (Volume I) e le possibili modalità con cui la si costruisce (Volume II). Il tutto con esempi tratti da grandi e noti film. Nel primo volume, ci si occupa dell'ideazione e degli elementi costitutivi di una storia, analizzandoli uno per uno (idea, protagonista, mondo narrativo, obiettivo, antagonista ecc.) in una sorta di anatomia della sceneggiatura. -
Scrivendo s'impara
Dopo ""Scrivere libri per ragazzi"""" (Dino Audino editore, 2011), il manuale dedicato alla scrittura per bambini e ragazzi, Manuela Salvi torna a parlare agli aspiranti scrittori non affetti da adultità. Ma questa volta dedica ogni pagina del volume alla parte che di solito spaventa maggiormente chi è alle prime armi: la pratica. Attraverso una serie di esercizi, il manuale affronta le tappe che caratterizzano la progettazione di un libro per ragazzi. Dall'ideazione del personaggio all'incipit, dalla struttura di una trama allo stile, senza trascurare gli importanti passaggi necessari a liberarsi da qualsiasi traccia di adultità residua e gli argomenti più difficili da afferrare, come il tema e lo """"show, don't tell"""". Un percorso ricco di stimoli, esempi, test di comprensione e suggerimenti di lettura, per entrare nel vivo del mestiere dello scrittore e vincere la paura della pagina bianca, evitando di arenarsi a metà della stesura. Un modo divertente e concreto per mettersi alla prova e rispondere alla domanda che assilla molti esordienti: ho la stoffa per diventare uno scrittore per ragazzi professionista? Alla fine di questo viaggio, conosceranno la risposta...""