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Filottete in Quinto di Smirne. Posthomerica 9.333-546
Opera in quattordici libri composta in greco in età imperiale, i Posthomerica si pongono come obiettivo quello di colmare - in perfetto stile omerico, ma anche con continue riprese alla miniera di modelli letterari precedenti - il gap narrativo presente tra la fine dell'Iliade e l'inizio dell'Odissea. Questo volume si concentra sulla famosa vicenda che vede come protagonista Filottete, abbandonato a Lemno dalla spedizione achea e poi da quest'ultima recuperato e condotto a Troia. Il volume presenta il testo greco corredato di apparato critico e traduzione italiana, un dettagliato commento e un'ampia introduzione, allo scopo di permettere al lettore di collocare questa vicenda e l'opera di Quinto all'interno del suo contesto letterario e storico. -
Il Principe. Un'introduzione
Friedrich Meinecke è stato uno dei pensatori più importanti del XX secolo. I suoi libri – ""Cosmopolitismo e stato nazionale"""", """"L'idea della ragion di stato nella storia moderna"""", """"Le origini dello storicismo"""" – sono una delle interpretazioni più compiute e più profonde delle concezioni elaborate dal pensiero europeo su problemi fondamentali, come il rapporto tra ethos e kratos. Dopo la fine della seconda guerra mondiale scrisse """"La catastrofe della Germania"""", una testimonianza drammatica della meditazione dell'alta cultura germanica sulla tragedia provocata dal nazismo hitleriano. Meinecke si interessò molto del pensiero di Niccolò Machiavelli, offrendo, tra l'altro, una proposta sulla datazione del """"Principe"""" in un saggio che è ormai diventato un classico. In questo volume le Edizioni della Normale presentano in traduzione italiana l'""""Einführung"""" al Principe pubblicata nel 1923. La traduzione è accompagnata da note di commento e da un saggio introduttivo per inquadrare il testo sia nell'itinerario intellettuale di Meinecke sia nel panorama della ricezione tedesca di Machiavelli tra Otto e Novecento."" -
«Epistola velut pars altera dialogi». La lingua delle Lettere volgari del Poliziano
Nel volume si propone uno studio linguistico - articolato secondo una griglia di analisi consolidata - del piccolo ma significativo carteggio volgare di Angelo Poliziano. Le lettere dell'umanista di Montepulciano non solo forniscono un'immagine diversa e più intima dell'autore ma, essendo scritte di sua mano, sono un osservatorio privilegiato per valutare le sue abitudini scrittorie. Dalla loro analisi emerge la ricerca di un linguaggio colloquiale, sempre però sorvegliatissimo e continuamente impreziosito da espressioni idiomatiche, che istituiscono uno speciale rapporto d'intesa con il destinatario. -
Le voci del marmo. Materiali per un lessico tecnico della scultura in marmo
Come si sono tramandate e conservate le tecniche della scultura in marmo dall'antichità ai giorni nostri? È possibile tracciare un filo rosso che unisca le parole della trattatistica con le procedure attuate nelle botteghe artigiane? Su queste e altre questioni si sofferma il volume Le voci del marmo, che ha riunito esperti e studiosi intorno all'omonimo progetto informatico della Scuola Normale Superiore e dell'Università di Bergamo. Assieme alle prime ricerche che ne sono derivate, compaiono qui alcuni sondaggi dall'antichità all'età neoclassica; da Plinio il Vecchio all'Istruzione del Carradori; dalle formule contrattuali a quelle letterarie; dal restauro delle statue antiche in età barocca a un termine criticamente 'caldo' come statuino. Il lessico della scultura si conferma così un osservatorio sul doppio versante della produzione e della ricezione. -
Profili di donne sulla Luna. Riflessi di scienza, filosofia e letteratura
È un'impresa affascinante chiedersi quali siano state le prime donne ad aver intrapreso una 'esplorazione' della Luna e del cosmo. Il libro esamina opere scientifiche, filosofiche e letterarie che, dalla fine del Cinquecento alle soglie del Novecento, hanno approfondito il legame tra la Luna e le donne, giungendo anche a interpretazioni divergenti. Oltre a dare risalto a scrittrici, filosofe, pittrici e astronome che hanno contribuito all'affermazione di una nuova immagine dell'universo e a quella della Luna come 'altra Terra', il volume delinea i profili femminili della Luna celebrati in trattati scientifici, mappe celesti e spazi pubblici, così come nelle 'immagini di desiderio' rappresentate sulla scena teatrale, nell'arte figurativa e soprattutto in opere utopiche e in diversi modelli di astronomia popolare. -
Lettere all'elefantino
L'Elefantino del titolo, come sanno tutti, è Giuliano Ferrara, giornalista, conduttore televisivo, politico, polemista. Qui è inteso nella sua veste di creatore e direttore de ""Il Foglio"""". Al direttore Ferrara Massimo Teodori scrive ripetutamente per commentare fatti politici, episodi di cronaca, polemiche culturali (dalla bocciatura europea di Buttiglione alle elezioni americane). Spesso l'Elefantino-Ferrara commenta e risponde all'amico Teodori. Un dialogo sempre sul filo dell'intelligenza e della provocazione. Con postfazione di Giuliano Ferrara."" -
Ugo La Malfa. L'idea di un'altra Italia
È ancora attuale la testimonianza di vita e d'impegno civile di Ugo La Malfa? Se lo chiedono in queste pagine uno storico, Arturo Colombo; un giurista, Giorgio Covi; un giornalista, Antonio Duva e un uomo delle Istituzioni, Antonio Maccanico. Le risposte che danno, basate su un bagaglio di ricordi legati alla frequentazione che tutti e quattro ebbero, in tempi e modi diversi, con lo statista repubblicano, del quale ricorre nel 2003 il centenario della nascita, sono concordemente affermative. I loro contributi non sono mossi da un intento meramente celebrativo ma, piuttosto, volti a stimolare una riflessione critica. La Malfa, infatti, ha combattuto battaglie contro molti dei nodi che, per l'Italia, sono tuttora irrisolti. -
Trentasette poesie d'amore e di morte
Aldo Forbice, conduttore del programma radiofonico ""Zapping"""", ha pubblicato diverse raccolte di poesie. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti, fra cui il premio speciale Camaiore 2001 con il libro """"Bagnomaria"""" e il """"Laurentum"""" (Roma 2002). Fa parte di varie giurie di premi letterari, fra cui il Dessì e il Camaiore."" -
Lettera a Pechino. «Ricordi? In piazza a dare armi al popolo c'era soltanto Leo Longanesi»
"Questo libro, dice Vittorio Sereni nella nota che accompagna la riedizione dell'ultimo libro di Felice Chilanti, fu scritto come un lungo requiem dedicato a Viviana, moglie e compagna di vita e di passione ideologica e politica, spentasi nel maggio 1980 in un albergo di Pechino. Se requiem è parola-preghiera, non può però essere in nessun modo lamentazione funebre, neppure nell'ora della malinconia e del dolore, perché il lamento non è mai stato timbro congeniale a Chilanti, il ribelle, il sedizioso, l'instancabile denigratore di ogni accomodamento.""""" -
Quell'infinito amore. Poesie italiane d'amore e d'affetto
Le più belle poesie italiane d'amore e d'affetto con un raffinato biglietto per dedica. -
Compagni corpi. Poesie 1990-2002
Il volume raccoglie tutte le liriche di Anna Maria Carpi, ""A morte Talleyrand"""" (1990-1993), """"Compagni corpi"""" (1996-1998) e """"Di media taglia, occhi marrone"""" (2000-2002). Il primo ciclo si apre in un luogo topico dell'""""incontrare"""", la Stazione Centrale di Milano, e si chiude in una fossa comune dell'immenso cimitero milanese, dove """"i morti di nessuno"""" si beffano di quel simbolo di mediocrità e tradimento che nella storia è stato Talleyrand. Nel secondo ciclo, ai viaggiatori si accompagna il fantasma dell'ebreo Celan, il poeta sull'orlo del silenzio, con la sua fiducia-sfiducia di radunare gli uomini al riparo di un incognito divino. All'istanza di dialogo risponde nel terzo ciclo, più sommesso, l'oggi, fra """"ore d'oro"""" e cadute e recuperi di speranza."" -
L' esperimento musicale. «Il 29 giugno 1864 diede primo saggio di sé la milanese Società del Quartetto»
Nel 1864 Tito Ricordi, Arrigo Boito e altri ""cultori della buona musica """" promuovono la costituzione di un'Accademia di Musica sotto il titolo Società del Quartetto, con sede e fondamento a Milano. Scopo della Società: """"Incoraggiare e diffondere il culto della buona musica con pubblici e privati concerti, particolarmente nel genere del Quartetto e della Sinfonia"""". Il primo """"esperimento"""", come viene battezzato dai fondatori, si tiene nella Sala maggiore del Conservatorio di Milano il 29 giugno 1864, con musiche di Mozart, Beethoven, Mendelssohn. Il libro vuole celebrare quell'evento e, insieme, la storia del Quartetto, una delle più importanti istituzioni musicali italiane."" -
Le carte fatate. Carteggio 1960-1975
Il volume raccoglie 267 lettere, scambiate tra Vanni Scheiwiller e Antonio Pizzuto tra il 1960 e il 1975. Esse riguardano proposte editoriali, giudizi, commenti in modo libero e vario, quasi sempre prendendo lo spunto da libri pubblicati da Vanni Scheiwiller e inviati in omaggio a Pizzuto. Si parla così di Luciano Erba, di Antonio Delfini, di Giacomo Noventa, di Ugo Bernasconi, di Ezra Pound, di Piero Chiara, di Felice Chilanti ecc. in modo molto libero e ricco di indicazioni di critica e lettura da un lato, di politiche e scelte editoriali dall'altro. Una testimonianza biografica e il documento di un'amicizia e di un rapporto intellettuale attraverso il quale si ricostruisce una fitta rete di altre amicizie e scelte letterarie e artistiche. -
Di razza ebraica
"Di razza ebraica"""" è la scritta in rosso che contrassegna la pagella di Renzo Modiano bambino e della sua compagna di banco, la bionda Rachel. Renzo e Rachel sono ebrei e presto, in quel tragico ottobre 1943, le loro fragili esistenze saranno travolte dagli eventi. Durante la grande retata nazista del 16 ottobre (1056 ebrei romani deportati), Rachel scompare su un treno della morte. Renzo viene nascosto in campagna e tutti i suoi familiari si sparpagliano in una dolorosa diaspora. Di rozza ebraica è la storia di quegli eventi e di quei lunghi e difficili mesi; una storia fatta di fame, freddo, paura, fughe, amicizia, scoperte, banalità, tragedie, eroismi e vigliaccherie, tutto visto attraverso gli occhi e le parole di un bambino di sette anni." -
Il sindacato dei giornalisti. Da Francesco de Sanctis a Walter Tobagi 1877-1980
Un'accurata e documentata ricostruzione della complessa storia del Sindacato dei giornalisti italiani inserita nel più ampio contesto sociale, politico ed economico del Paese. Dall'Associazione Stampa Periodica (1877) alla Federazione Nazionale della Stampa (1908), dal primo contratto di lavoro giornalistico (1911-13) alla censura del Ventennio fascista, dalla rinascita della Federazione (1943) al Congresso di Pescara (1978), per concludersi con la tragica morte di Walter Tobagi, presidente dell'Associazione Lombarda dei Giornalisti, ucciso dalla Brigata XXVIII Marzo il 28 maggio 1980. Federica Mazza è laureata in Sociologia della comunicazione e collabora con riviste e televisioni private. -
Humor Graphic Naval
Questo volume raccoglie 180 disegni di grafica umoristica, tratti dai quindici anni di ""Barcalendario"""" (1990 - 2004). L'argomento trattato è la nautica da diporto e sportiva presa benevolmente in giro con divertenti disegni, caratterizzati da giochi di parole e doppi sensi ispirati all'autore nello svolgimento della sua impegnativa progettazione navale professionale."" -
L' angioletto-Christkind
Nel giro di pochi anni a Lambach, una tranquilla cittadina austriaca di fine Ottocento, arrivano dalle più lontane province dell'Impero Austroungarico, dall'Europa e dall'America strani personaggi, interessati ai tesori e ai misteri della ricca biblioteca del vicino monastero. Un irlandese, Abraham Stoker, consulta documenti sui morti viventi e sui vampiri per un libro che vuole scrivere sul conte Dracula. Un eccentrico americano scrive reportage di viaggio; più tardi firmerà i suoi libri con il nome di Mark Twain. Il protagonista e narratore della vicenda arriva da Spalato con una terribile missione, assassinare un bambino. Un fanciullo biondo, dagli occhi azzurri, semplice, educato, silenzioso. Un autentico angioletto. Si chiama Adolph. Si può uccidere un bambino perché non diventi adulto e assassino? E poi, un bambino è responsabile della sua storia futura? Sono queste le domande che ossessionano il nostro ""viaggiatore"""", e nemmeno un signore che siede nel suo stesso scompartimento durante il viaggio di ritorno può aiutarlo a risolvere quegli angosciosi interrogativi, anche se si chiama Sigmund Freud."" -
Poesie d'altre stagioni
"Il tema che domina nel libro è quello dell'amore confuso inestricabilmente con il destino: """"meglio di noi le foglie"""", dice Moriero. E la sua poesia sembra quasi bagnarsi di una trasparenza mistica, che cancella l'evidenza di ogni cosa, per andare alla ricerca di un'astrazione suprema. Ecco allora la natura animarsi in un esile colloquio con l'amata: il volto come un olivo, le conchiglie, i papaveri intensi, i gerani tremanti, la splendida, malinconica descrizione della costa ligure."""" Stefano Zecchi. Con otto disegni di Arnaldo Pomodoro." -
Fare affari con san Benedetto
Monastero e azienda sono due realtà lontane, apparentemente inconciliabili. Hanno però in comune di essere istituzioni libere in cui ogni individuo entra di testa propria. In monastero, come in azienda, si impara a convivere. In entrambi i casi, manager e abate sono chiamati a operare delle scelte, a volte difficili. In questo libro un manager, un abate e un monaco benedettino dimostrano che instaurare un dialogo tra il business management e la ""Regula monachorum"""" non solo è possibile, ma può essere determinante per una migliore gestione delle risorse umane. San Benedetto, che scrisse la Regola agli inizi del VI secolo, aveva di fronte la decadenza di un grande impero, un mondo corrotto e privo di punti di riferimento. Decise di parlare all'uomo del suo tempo apertamente, non con una raccolta di meditazioni devote ma con una Regola che insegnasse a prendere in mano la propria vita e quella degli altri attraverso lo sviluppo incessante della """"padronanza di sé"""" e la conseguente, progressiva, razionalizzazione dei comportamenti."" -
Drammi politici. Stalin, Hess, Allende, Monsieur Joseph
Quattro testi teatrali su quattro figure del Novecento tra loro molto diverse: un dittatore spietato (Stalin), un aguzzino del nazismo imperante (Rudolph Hess), un capo di stato socialista sconfitto (Salvador Allende) e un anonimo commerciante ebreo (Monsieur Joseph).