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Il monumento e la sua conservazione. Note sulla metodologia del progetto di restauro
Il volume raccoglie contributi teorici e metodologici sulla tutela e la conservazione dei beni architettonici e ambientali, con un'ottica attenta ai diversi ""territori"""" del restauro: dal paesaggio all'ambiente, dalla città all'architettura, dai ruderi archeologici agli edifici più recenti del Movimento Moderno. L'obiettivo è quello di informare sulle questioni teoriche e metodologiche necessarie per stimolare riflessioni personali che aumentino le capacità critiche nei confronti delle realtà progettuali legate alla conservazione."" -
Paolo Verzone 1902-1986. Tra storia dell'architettura restauro archeologia
Il volume raccoglie gli interventi del Convegno e i documenti della Mostra dedicati a Paolo Verzone (1902-1986), ingegnere civile, storico dell'architettura medievale, bizantina e antica, progettista e restauratore, ordinario e professore Emerito al Politecnico di Torino, fondatore nel 1917 della Missione Archeologica Italiana di Hierapolis di Frigia in Turchia, oggi la più importante e consistente sede di ricerca archeologica italiana sul territorio dell'antica Asia Minore. In occasione del centenario della nascita, esperti di storia dell'architettura, di restauro e di archeologia delineano per la prima volta in modo organico la figura di questo importante studioso. -
I palazzi del governo nella Torino del ventennio. La conoscenza per un progetto di conservazione e valorizzazione
Gli strumenti urbanistici tradizionali e le relative norme sono poco aderenti a finalità progettuali che tengano conto della genesi e storia del patrimonio culturale che caratterizza gli ambiti urbani, fornendo risposte adeguate nel passaggio dalla scala di piano a quella di progetto. Indispensabile è perciò la creazione di ""data-base georeferenziati"""" con gerarchie e relazioni appropriate, che permettano di individuare i principali progetti strategici urbani, fondati sulla conoscenza del vasto patrimonio architettonico. Come campioni d'indagine sono stati scelti i """"palazzi del Governo"""" a Torino, ossia la rete di edifici pubblici realizzati o recuperati nel Ventennio fascista, periodo caratterizzato da un profondo mutamento politico, che ha dato origine a una nuova aggregazione di beni seriali, distribuiti nel sistema urbano."" -
Il mondo antico
Il volume assegna un ruolo rilevante ai testi d'apertura delle due sezioni il mondo greco e il mondo romano - e li assume come chiave interpretativa dei casi-studio e come quadro di riferimento di grande rilevanza per le strutture urbanistiche e territoriali, incentrando la lettura critica sull'analisi dei fenomeni e sulla loro ""codificazione"""", con specifica attenzione ai """"luoghi del potere"""", alle cerniere tra città e contado, agli assi e alle aste delle strutture urbane ed extraurbane. Ogni caso-studio è trattato con una scheda monografica corredata da rielaborazioni grafiche critiche e da ampi riferimenti bibliografici che costituiscono una selezione critica della pubblicistica più aggiornata."" -
L' occidente medievale. Città e luoghi del potere
Il volume ripercorre alcuni temi relativi alla struttura delle città medievali, partendo dalla cristianizzazione dello spazio urbano per approdare agli esiti più significativi della civiltà comunale italiana. L'attenzione è rivolta al nesso tra istituzioni e città, tra il potere e il luogo fisico in cui l'autorità esprime le proprie prerogative istituzionali, manifestandosi a sudditi e cittadini. Il volume, che ha finalità didattiche, si propone di suscitare un confronto interdisciplinare sui metodi e sugli obiettivi delle ricerche più recenti, nell'ambito di un progetto di conoscenza e di tutela delle testimonianze materiali ancora conservate. -
Il disegno di luoghi e mercati a Torino
Il libro propone una mappatura delle aree di mercato a Torino, analizzandone i legami con il tessuto urbano di contesto. Il tema è affrontato in una prospettiva storica, attraverso l'analisi del disegno dei mercati nei secoli scorsi, e in una prospettiva contemporanea, attraverso gli strumenti del disegno, del rilievo, dei metodi infografici di rappresentazione e di trattamento informatico dei dati. Questo lavoro di ricerca si rapporta con il Piano di riqualificazione delle aree mercatali elaborato dal Comune di Torino, uno strumento per disciplinare in un unico progetto il sistema dei mercati ambulanti, per armonizzare la domanda e l'offerta e garantire che ogni zona della città sia adeguatamente servita. -
Qualità dell'architettura torinese. La parola ai protagonisti
"L'architettura è socialmente pericolosa - sostiene Renzo Piano - poiché è imposta a tutti: un brutto quadro si può non guardarlo, ma un brutto palazzo è lì, di fronte a noi e lo vediamo per forza"""". L'obiettivo dichiarato delle trasformazioni urbane è di creare città più belle, vivibili, attrattive, competitive. Non sempre però gli esiti risultano pari alle attese. In questo volume si dà voce agli architetti, i maggiori protagonisti delle trasformazioni, mettendo a confronto le loro idee sulla qualità progettuale e sui progetti recentemente realizzati." -
Il Castello di Agliè. La Galleria alle Tribune
La Galleria alle Tribune fu aggiunta al Castello di Agliè, residenza sabauda, negli anni settanta del Settecento come collegamento aulico tra l'Appartamento Reale e le Tribune della chiesa, destinate ad ospitare la corte ducale durante le funzioni religiose. La costruzione fu progettata nel 1769 da Birago di Borgaro. Negli anni della vedovanza di Maria Cristina (1831-1839) torvano posto nella galleria settantatre ritratti di personaggi insigniti del Supremo Ordine della Santissima Annunziata, massima onorificenza del Regno Sardo. I quadri e gli ambienti della galleria, restaurati di recente, sono ora parte integrante della visita al Castello di Agliè. -
Palazzo Chiablese. Gli spazi rinnovati dopo il restauro
Dopo i restauri, Palazzo Chiablese a Torino apre al pubblico alcune delle sue sale più belle e lo scenografico scalone di Benedetto Alfieri. Situato nel centro della città, è una dimora storica dei Savoia oggi sede degli uffici periferici del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Fu abitato da Benedetto Maurizio duca del Chiablese e da Carlo Felice. Danneggiato dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, il palazzo perse gran parte delle sue caratteristiche auliche per adattarsi a sede di uffici pubblici. I restauri avviati alla fine degli anni novanta sono stati propedeutici per gli ultimi interventi che ripropongono i vari ambienti nello splendore originario. -
La Mandria di Venaria. L'appartamento di Vittorio Emanuele II
La grande tenuta di caccia adiacente alla Reggia di Venaria, costituita nel Settecento su un'area di prati e boschi di circa mille ettari, divenne nella seconda metà dell'Ottocento il rifugio privato del re Vittorio Emanuele II e di Rosa Vercellana, la Bela Rosin. In questo periodo il Castello della Mandria si arricchì di edifici di gusto neogotico ed eclettico, e gli interni dell'Appartamento Reale furono ristrutturati e arredati secondo uno stile che rifletteva il carattere libero, schietto e disinvolto del sovrano. Il parco della Mandria fa parte di un grande progetto di restauro che include la Reggia e il centro storico di Venaria Reale. Il volume, che esce in una nuova edizione completamente aggiornata, dà conto degli interventi già realizzati per il recupero dei soffitti e dell'apparato decorativo dell'Appartamento Reale e delle cascine che punteggiano il parco. I visitatori trovano in questo libro la storia della Mandria dal Settecento a oggi, un itinerario guidato per la visita all'Appartamento Reale, una guida alle cascine e agli edifici del parco, e una presentazione della mostra dedicata ai Medici del Vascello, gli ultimi proprietari prima che il parco fosse acquistato dalla Regione Piemonte. -
Breve guida agli ultimi due secoli della letteratura spagnola
Questo breve manuale è destinato a quanti iniziano lo studio della letteratura spagnola ed è ispirato a due criteri fondamentali: sintesi e chiarezza. Si è quindi ridotto il numero degli autori e delle opere esaminati a quelli indispensabili a delineare il panorama complessivo dei periodi trattati. Inoltre, si è cercato di definire nel modo più semplice le varie correnti letterarie e, quando ciò non è parso possibile (come per il romanzo contemporaneo), si sono cercati criteri alternativi di classificazione. Ogni capitolo, poi, è preceduto da un'utile sintesi storica relativa al periodo esaminato. -
Il luogo e le opere. Arte e architettura: nuovo dialogo per nuovi personaggi
Succede spesso che il dibattito su Arte e Architettura sfoci nelle possibili influenze che l'una ha nei confronti dell'altra disciplina e viceversa, incentivando la competizione fra artista e architetto piuttosto che stimolarne la convivenza e la collaborazione. L'autrice, esercitando la libera professione come architetto e svolgendo attività artistica da più di venti anni, vive l'esperienza diretta di tale rapporto che è diventato materia di riflessione nella professione e nella vita. Il presente studio restringe il campo d'indagine e pone l'accento sul luogo quale terreno comune di confronto e collaborazione fra le due discipline, con l'obiettivo di individuare dei ruoli e un confine di inizio e fine delle due sensibilità e quindi delle competenze. -
Cinema e mondo del lavoro
Il volume analizza le modalità in cui la Settima Arte ha messo in scena, dagli anni Venti ai giorni nostri, il tema del lavoro e affronta una serie di interessanti e più che mai attuali riflessioni sulle problematiche connesse a uno dei diritti fondamentali dell'uomo, come sancito dalla Costituzione Italiana in numerosi suoi articoli. Il campione di film proposti agevola un ragionamento a tutto campo su importanti questioni intrinsecamente correlate, compreso il nodo cruciale della disoccupazione, piaga che affligge soprattutto le giovani generazioni. L'intento è quello di favorire un confronto formativo per gli studenti che affronteranno con i loro insegnanti questo percorso, nonché un arricchimento individuale per i lettori interessati all'argomento. -
Paesaggi fluviali e verde urbano. Torino e l'Europa tra Ottocento e Novecento
Il volume presenta uno studio del paesaggio fluviale torinese e del verde urbano a esso correlato con particolare attenzione agli ultimi due secoli e alle tematiche attuali di progetto, realizzazione e manutenzione. L'analisi è preceduta da un panorama di casi europei, assunti a modello per la progettazione di parchi urbani (Londra, Parigi), o come esempio di rapporto fra verde e corsi d'acqua (Monaco, Budapest). Un'altra sezione propone metodologie di conoscenza, studio e valorizzazione, con un'analisi del quadro normativo attuale. Il testo è arricchito da un percorso per immagini, a cura di David Vicario. -
Gli ecomusei nella provincia di Cuneo. Un modello sostenibile di sviluppo del territorio
Il rischio di una perdita irreversibile del paesaggio europeo ha portato al sorgere degli ecomusei. Nell'esperienza piemontese, i nuovi ecomusei ""laboratori a cielo aperto"""" di scambi fra realtà locali e ricerca scientifica - indicano un modello di sviluppo sostenibile capace di ridare vivibilità alla montagna, alle campagne e ai luoghi dell'abbandono, tramite una diversa idea di patrimonio culturale e ambientale. L'esperienza è narrata dal Laboratorio Ecomusei della Regione Piemonte e dai protagonisti dei singoli ecomusei, in particolare quelli del Cuneese, uno dei territori più ricchi di tali istituzioni, che vanta ecomusei di montagna e di collina e musei etnografici diffusi. Partecipa la Fondazione svizzera per il paesaggio, con una ricerca sui paesaggi terrazzati. Il volume è corredato da una scelta di fotografie sull'architettura tra Piemonte e Provenza, tratte dall'archivio (straordinario per consistenza e durata) creato da Luigi Massimo per documentare il patrimonio architettonico alpino. Completano il volume disegni e progetti nati dalla collaborazione tra gli ecomusei della provincia di Cuneo e la sede di Mondovì del Politecnico e alcune tesi su temi ecomuseali."" -
Elementi di statistica per le applicazioni. Con esercizi
Il volume intende fornire agli studenti privi di una specifica formazione matematica le conoscenze necessarie per impostare un'indagine statistica e comprenderne i risultati. In esso vengono presentate le nozioni fondamentali della statistica descrittiva e della statistica inferenziale, relativamente alla quale sono descritti i metodi per effettuare stime di parametri, test parametrici e non parametrici e analisi di regressione lineare. Esso include inoltre un capitolo dedicato ai princìpi di base del calcolo delle probabilità, prerequisito indispensabile per lo studio della statistica inferenziale, e un ultimo capitolo di esercizi su tutti gli argomenti trattati nel volume. -
Le radici del servizio sociale in Italia. L'azione delle donne: dalla filantropia politica all'impegno nella Resistenza
La professionalizzazione delle pratiche di aiuto sociale costituisce un'evoluzione dell'azione filantropica e solidaristica, all'interno della quale le donne si sono impegnate intensamente. Partendo dagli spunti offerti da una serie di autorevoli contributi - che hanno evidenziato come, attraverso le attività filantropiche, le donne siano uscite dalla sfera domestica, iniziando ad accedere alla vita politica e penetrando in spazi di cittadinanza peraltro non ancora completamente conquistati -, il volume analizza questo percorso, approfondendo la matrice laica delle esperienze studiate, con particolare riferimento a quanto realizzato nel corso della Resistenza dai Gruppi di Difesa della donna. -
Le tre corone in Spagna. Con appendici cervantine in Italia
I dialoghi intertestuali fra le tre ""corone"""" italiane (Dante, Petrarca e Boccaccio) e gli autori di lingua castigliana si sviluppano lungo molti secoli di letteratura iberica: dagli albori bassomedievali della poesia allegorico-dantesca al trionfo della narrazione all'italiana con Cervantes, attraverso i mondi della poesia, del teatro, della novella. I primi tre capitoli del volume ricostruiscono la storia di tali dialoghi, mostrando come e quando i testi italiani giunsero nella penisola iberica e come furono accolti e imitati in lingua castigliana, in un lungo e articolato processo di traduzione e mediazione culturale. Ogni capitolo è corredato da un esercizio didattico che si propone di approfondire alcuni aspetti inerenti all'argomento preso in considerazione. Due ricche appendici, infine, provano a rovesciare la prospettiva del dialogo: l'indagine qui si sposta dalle fortune dei tre maestri italiani in Spagna, alla penetrazione del capolavoro cervantino (il Don Chisciotte) e di altre opere dell'autore spagnolo nel mondo non sempre ospitale della letteratura italiana. Non solo dialogo fra culture, quindi, ma talvolta anche conflitto di culture."" -
Il gioco paziente. Biagio Garzena e la teoria dei modelli per la progettazione
La cultura che fa da sfondo alla formazione di un architetto è variegata, per certi versi ""disordinata"""". Tra la componente scientifica e quella tecnica, e gli aspetti più prettamente umanistici della conoscenza, lo studente di architettura deve sapersi muovere con duttilità. La specificità della fisionomia professionale dell'architetto, e in certa misura la sua stessa identità, sta proprio nel saper confrontare i molti linguaggi della Babele progettuale. Il volume, pubblicato la prima volta nel 1992, in questa nuova edizione aggiornata presenta temi disparati, contributi diversi elaborati da colleghi e studenti nello spirito di un lavoro a più mani, e non approda a nulla di definitivo e di """"ordinato"""", ma pone domande, suscita curiosità, delinea orizzonti problematici."" -
Palazzi di specchio-Mirror palace
Specchi: un viaggio che parte dal VI millennio a.C. e, attraverso una lunga serie di immagini, arriva ai nostri giorni sul filo delle quattro dimensioni specularità/riflettenza/luce/colore. Inizio Cinquecento: Venezia crea uno specchio tecnicamente perfetto, di cui protegge per quasi tre secoli i segreti. La Persia ribalta modalità e valori, rivestendo di specchio enormi superfici esterne e interne dei palazzi, ma con piccole tessere che spezzano l'immagine come in un caleidoscopio, associate a madreperla, ceramica, oro e pietre dure. Tutto il Mediterraraneo ne rimane ibridato, da Palermo alla Toscana, alla Spagna, alle vetrate gotiche d'Europa. Un mistero da sciogliere: la quasi completa indifferenza delle culture - locali e non - a questo unicum mondiale che ancor oggi in Iran è tradizione viva. E la critica occidentale, se e quando ne fa cenno, mostra un sospetto di kitsch. L'ampio corredo di immagini comprende fotocolor originali, disegni e stampe di viaggiatori occidentali dal Quattrocento in poi e una selezione di immagini dall'album del fotografo reale Luigi Montabone (attivo tra il 1860 e il 1877, torinese) che iniziò alla fotografia lo shah Qajar Nasser Al-Din.