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Idoli e statue di marmo. Ricezione dell'antico come metamorforsi nella cultura tedesca
La recezione dell'antichità classica nella cultura tedesca a partire dalla seconda metà del Settecento è un fenomeno mediale particolarmente complesso, non privo di aporie e paradossi, che nasce principalmente sotto il segno del confronto con il patrimonio artistico e iconografico del mondo greco. In quanto oggetto di ricezione, l'antico non è infatti percepito come un'entità statica e immutabile, codificata una volta per sempre, ma viene costantemente generato e ricreato, sotto alcuni aspetti anche reinventato, dai media della sua ricezione, acquisendo così una pluralità di sfaccettature e implicazioni che in origine non gli erano propri. Ricezione significa quindi anche costruzione dell'antichità nonché del soggetto che compie questa operazione. L'immagine, come fondamentale elemento di archiviazione, mediazione e trasmissione di una civiltà in un'altra, consente di scendere nei recessi profondi di una cultura, nelle sue stratificazioni più nascoste e complesse. Il volume analizzerà il processo di ricezione attraverso l'indagine di alcune figure liminari come quelle della ninfa o della statua di marmo in autori come Schiller, Goethe, Brentano, Eichendorff, Jensen e Ransmayr. -
Le travestite. Donne nella storia
Vi è già una proliferazione romanzesca di personaggi femminili che si travestono da uomini spesso per una naturale tendenza sessuale. Queste invece sono biografie di donne che si travestono da uomini solo per ottenere diritti a loro negati proprio in quanto donne o quanto meno perché oggetti di discriminazione da parte della società nella quale hanno vissuto o si sono trovate. Travestimenti che se scoperti, il più delle volte avrebbero comportato pene severissime e spesso addirittura anche una condanna a morte. Donne quindi che coraggiosamente hanno rischiato la vita per godere di un sacrosanto diritto naturale, a loro però negato da consuetudini o leggi discriminatorie, ma che non raramente la loro vicenda costituisce il presupposto per il futuro riconoscimento del diritto a tutte le donne. -
Quadernetto dei pranzi della bisnonna Fanny
Una raccolta manoscritta di ricette di cucina che si può datare attorno al 1922. Ricette che l.autrice aveva trascritto e conservato decidendo di ordinarle per argomento, patrimonio della tradizione familiare. Alcune guardano oltre lo Stretto, probabilmente perché riportate nelle grandi pagine dei giornali femminili di quegli anni. -
Cultura e illuminismo. La letteratura nell'Italia del Settecento
Una nuova riflessione sulla cultura e la letteratura dell'illuminismo e del Settecento in genere in Italia, finalmente liberata dall'invadenza mistificatoria delle preoccupazioni ideologiche, anche se ciò non vuol dire esclusione di una prospettiva e di un'ottica. Una periodizzazione fondata sul presupposto della centralità dell'Italia settecentesca nel fenomeno illuministico e che riconosca a questo la sua consistenza e il suo spazio storico autonomi. Un periodo che, riguadagnando il termine e l'intuizione del De Sanctis, sarebbe assai pertinente mettere nel suo insieme sotto il segno del rinnovamento. -
Garibaldi e la rivoluzione del 1860. Il Piemonte costituzionale, la crisi del Regno delle Due Sicilie e la spedizione dei Mille
Definita ""una folle impresa"""" da qualche contemporaneo, la spedizione dei Mille avrebbe portato nel volgere di pochi mesi alla liberazione del Mezzogiorno e al compimento dell'Unità d'Italia. L'autore ricostruisce la crisi del regime borbonico, l'insurrezione siciliana, la spedizione garibaldina e il conflitto politico-istituzionale tra moderati e democratici a ridosso del plebiscito dell'ottobre 1860. Nella narrazione di questi eventi, il volume riserva un'attenzione particolare alle questioni istituzionali. Accanto all'operazione militare per la liberazione della Sicilia e del Mezzogiorno si svolsero un confronto culturale e un conflitto politico sul futuro ordinamento dell'Italia ai quali parteciparono i maggiori protagonisti della cultura siciliana e italiana. Nei mesi precedenti la formazione del Regno d'Italia, la classe dirigente, ponendo sempre al centro l'alto obiettivo dell'Unità, si confrontò e si scontrò su temi ancora oggi al centro dell'agenda politica: accentramento e decentramento, autonomismo e federalismo."" -
Prossima fermata Cremlino. Percorsi reali e immaginari nella Mosca letteraria
Fino agli anni Settanta del secolo passato Mosca era vista prima di tutto come espressione simbolica dell'utopia comunista, dichiarata contemporaneamente realizzata e in divenire. Un'osservazione più attenta del suo ruolo nell'immaginario artistico del periodo dischiude letture contraddittorie e paradossali, che ne sovvertono il senso profondo e rivelano il volto di una città in costante conflitto con se stessa, vittima del proprio ruolo di capitale e guida dello Stato socialista per antonomasia. L'evoluzione dell'immagine letteraria di Mosca negli ultimi cinquant'anni delinea la trasformazione della percezione dello spazio urbano e dei miti a esso legati, riflettendo la progressiva erosione del suo potenziale utopico e sacrale e, soprattutto, dell'ideale da esso rappresentato. -
L' amor di patria. La vera storia del generale Giovanni Battista Dombowski
Nel rispetto rigoroso di fonti d'archivio inedite e con determinazione sgombra da pregiudizi, questo libro ricostruisce le vicende di una famiglia che è avvinta alla storia del Risorgimento nazionale. Il generale napoleonico Giovanni Battista Dembowski (1770 ca. - 1822), originario della Polonia, è unito in infelice matrimonio con Matilde Viscontini, giovane milanese ammirata da Foscolo, e poi amata vanamente da Stendhal. Lungi dall'essere uno straniero gretto, insensibile e violento come l'ha dipinto la letteratura dell'800 e del '900, Dembowski è un personaggio doloroso, il cui destino si consuma negli anni tra i più avvincenti per la storia d'Europa. Nella parabola della sua esistenza è visto decadere il sentimento dell'amore per la patria, e il suo senso profondo. -
Sicilia risorgimentale
Sicilia Risorgimentale vuole raccogliere il contributo attuale di studiosi siciliani e non, per focalizzare il contributo specifico dei patrioti siciliani nella fase pre unitaria, e nella preparazione dell'impresa dei Mille. A questo contributo storiografico si lega il vasto movimento culturale romantico-risorgimentale che ha permeato la temperie culturale nella letteratura, nell'arte, nella filosofia, nelle scienze, nel diritto fino a creare una coscienza nazionale maturata definitivamente a partire dai moti del 1848 e dal loro fallimento. Importante il contributo di questi precursori preunitari sul concetto di federalismo, di costituzionalismo, di volontarismo e di partecipazione popolare, poiché su questi principi si fonderà il vasto movimento risorgimentale che in Sicilia, a differenza di altre regioni italiane, avrà carattere di massa, trascinando in questo moto vorticoso altre realtà titubanti del meridione d'Italia nei confronti della monarchia sabauda. -
Saussure filosofo del linguaggio
Di Ferdinand de Saussure, in filosofia del linguaggio, si parla poco. Questo significa che la sua prospettiva sarebbe inutile, o persino dannosa? Oppure, al contrario, consentirebbe di affrontare meglio problemi insormontabili per gli approcci correnti? La nuova immagine di Saussure che emerge dal lavoro sui suoi testi condotto negli ultimi anni permette di cogliere una dimensione filosofica del suo lavoro? E se sì, perché chi viene da altre tradizioni ed esperienze dovrebbe interessarsene? A tali domande rispondono, in questo volume, studiosi di diversa estrazione e impostazione (fra cui alcuni tra i massimi esperti del pensiero del linguista ginevrino), e dalle loro risposte emerge un Saussure tutt'altro che privo di esprit philosophique, sorprendentemente presente nel dibattito attuale, e indispensabile per quello futuro. -
L' universo ritrovato. Relazione e creatività
Il volume raccoglie i contributi di diversi autori nel campo della psicologia clinica e della psicoterapia, muovendosi lungo la visione della conoscenza e dell'importanza del confronto tra i diversi modelli epistemologici e clinici per la cura del disagio psichico e per il benessere della persona e del collettivo. In tale senso l'attenzione sulla relazione, al di là della specificità dei singoli modelli, deriva dalla consapevolezza che essa rappresenta il fulcro di ogni processo di cura, in un periodo storico attuale in cui i disturbi legati alla sfera relazionale si impongono sullo scenario della Psiche individuale e sociale. Recuperare e restituire alla creatività una sua valenza psichica, significa collocarla in una visione simbolica e relazionale, spostando l'asse dalla creatività al fare creativo, alla poiesis come base poetica della mente, focalizzando l'attenzione sul processo creativo inteso come stile di lavorio che favorisce la trasformazione della propria storia, aprendosi agli orizzonti prospettici di una molteplicità di modi di vedere il mondo personale e sociale, l'Anima individuale e l'Anima mundi. -
Corte di giustizia, primato del diritto e direttive dell'Unione europea
Il presente volume si propone l'obiettivo di rivisitare in chiave critica il principio del primato del diritto di derivazione comunitaria nel confronto con il diritto interno caratterizzante l'ordinamento dei singoli Stati membri così come formulato ed affinato nel corso degli anni da parte della Corte di Giustizia dell'Unione Europea. Oltretutto, ma sempre ai fini esposti, il rapporto tra le fonti normative di cui sopra viene, in particolare, inserito all'interno di una prospettiva economico-mercantile che nell'opinione dell'autore sostanzialmente caratterizzerebbe ancora la poltica delle istituzioni facenti capo a Bruxelles. -
Diario dalla prigionia. All'inferno e ritorno
Il diario di prigionia, tenuto dal sottotenente Filippo Carbonaro durante due anni passati nei campi di concentramento nazisti, descrive il vivere quotidiano degli internati e ne mette in risalto gli aspetti più dolorosi ed il desiderio di tornare al più presto ad una vita normale, lontana da tutte le angherie quotidiane, gratuite, alle quali tutti erano sottoposti dai loro aguzzini. Emergono, dalle pagine del diario, tre concetti fondamentali: la fame, inseparabile compagna per l'intera prigionia, la lontananza dagli affetti familiari e la grande forza di volontà degli internati che li porterà a resistere ed a riassaporare il gusto della libertà e del ritorno a casa. -
Cavour. Con la rivoluzione e la diplomazia
Nei mesi precedenti la formazione del Regno d'Italia, la classe dirigente, ponendo sempre al centro l'alto obiettivo dell'Unità, si confrontò e si scontrò su temi ancora oggi al centro dell'agenda politica: accentramento e decentramento, autonomismo e federalismo. Tramite l'esame dei materiali di ricerca sparsi, dei carteggi dei protagonisti e del recente Epistolario di Cavour, l'autore indaga sulla complessa vicenda storica, rileggendo le intuizioni di insigni storici, ma senza la vis polemica che ha contraddistinto il dibattito storiografico in altre occasioni celebrative. -
Dal trattato alla sala d'armi. Studi e strumenti della scherma storica
Nella storia della scherma è esistita una corrente meridionale chiamata Scuola Napolitana, attiva tra la metà del XVII e l'inizio del XIX sec., che ha sviluppato un metodo di insegnamento fortemente coeso per didattica, omogeneità linguistica, parentele e discendenze, elementi di innovazione, percezione esterna, strumenti adoperati; la scuola, in realtà distinta nelle correnti romana, napolitana, siciliana, fu strettamente legata agli ambienti più influenti del suo periodo: le corone spagnola e austriaca, il Papato, la corte di Cristina di Svezia, i Borbone, Napoleone. Questo compendio presenta una disamina comparativa delle tecniche di spada sola descritte dai principali autori della Scuola, sottolineando le analogie e le differenze di impostazione personale alla luce di una comune visione sul ""giocare di scherma"""" alla napoletana; l'analisi del compendio non si limita tuttavia alle tecniche ma affronta il contesto storico e sociale in cui la Scuola si è sviluppata, senza trascurare le dimensioni linguistiche, oplologiche, storiografiche del fenomeno, che restituiscono maggiori garanzie al metodo d'indagine."" -
Il sistema culturale mafioso. Valori, codici, simboli e riti
Si scrive molto di mafia. Giornalisti, storici, magistrati, sociologi, psicologi, hanno analizzato dal proprio punto di vista questo fenomeno che nell'arco di centocinquant'anni ha generato nell'immaginario un'entità presente in tutto il mondo che pur rimane intimamente legata alla terra in cui ha avuto origine: la Sicilia. In questo testo l'autrice approfondisce il punto di vista socio-antropologico e mette in evidenza come la mafia sia non solo ciò che vogliono farci credere ma anche una immagine creativamente elaborata e nutrita con l'apporto di molti. Dopo aver esaminato la cultura mafiosa con i suoi valori, codici, riti e simboli, il testo passa a esaminare il sistema di potere nel quale è integrata la mafia, il ruolo della fratellanza, della donna e dei minori al suo interno, l'acquisizione del consenso e la scalata alla società, l'identità mafiosa, e si conclude con l'educazione alla legalità quale speranza per un futuro nel quale prenda definitivamente piede una cultura della partecipazione responsabile. -
Repertorio tematico della chanson de geste Vivien de Monbranc
Lo spoglio tematico del Vivien de Monbranc consente un accesso ermeneutico più facile al testo e favorisce l'individuazione dei temi narrativi e delle strutture formulari che spesso riecheggiano nelle altre chansons de geste. L'analisi dei temi/motivi diventa un tentativo di interpretazione del testo, dei suoi codici narrativi e delle sue strutture linguistico-testuali, del décalage medievale tra forma linguistica e senso profondo. -
L' interdizione giudiziale e le logiche del Code civil
Questo libro ripercorre le vicende storiche dell'interdizione giudiziale in una delle fasi più creative del diritto europeo. Al crocevia fra elaborazioni teoriche e pratiche sociali, emerge il confronto, non sempre pacifico, tra saperi diversi. L'intreccio disciplinare fra diritto e medicina impone, nella Francia rivoluzionaria, una costante ridefinizione dei contorni della follia. Tra antico e nuovo, è solo con la codificazione del diritto, nel 1804, che si verifica una vitale cesura con l'Ancien Régime: il Code Civil nasce in un'epoca segnata dalla tensione tra urgenze della riforma e nostalgie della tradizione. Per mettere a fuoco le questioni giuridiche più rilevanti, questo libro attinge a piene mani ai primi progetti del Code Civil, ai dibattiti che ne hanno animato i lavori preparatori, ai trattati di medicina e alle opere della dottrina e della giurisprudenza di quegli stessi anni. Dalla tutela dell'interdetto al consiglio di famiglia, dagli strumenti di controllo alla forza invasiva della legge, dall'iconografia giuridica del prodigo agli aggiustamenti mimetici degli interpreti. -
Ludvig Josephson e l'Europa teatrale
Questa biografia di Ludvig Josephson - attore, drammaturgo, ma soprattutto ferrato professionista della messinscena nella seconda metà dell'Ottocento nasce dallo studio di migliaia di pagine di manoscritti e restituisce il quadro originale della costituzione degli statuti del mestiere di regista, di una carriera insieme prestigiosa e avventurosa sui principali teatri di Svezia e Norvegia, nonché di talune prassi di palcoscenico oggi dimenticate. Josephson è stato tuttavia anche un instancabile e attento viaggiatore e, attraverso l'analisi delle sue memorie, ci è possibile compiere assieme a lui un'affascinante ricognizione nell'Europa dei teatri, della musica e delle grandi capitali della cultura del XIX secolo, cogliendone i protagonisti, la vita scenica, le straordinarie atmosfere e l'incalzare degli eventi storici. -
Ritorno a Casmene. Viaggio nel sapore della Sicilia
Il viaggio è un percorso spazio-temporale, ma anche una ricerca dell'ignoto che ci portiamo dentro. Questo libro è un viaggio alla ricerca di quelle radici sensoriali ed emozionali legate alla sfera della nutrizione, in apparenza poco nobili, che tuttavia connotano fortemente l'identità di un popolo, della sua storia e della sua cultura. La legge biologica della necessità vitale di energia nutritiva postula il corollario del valore del cibo anche sotto l'aspetto della comunicazione e la sua elaborazione gastronomica, come la lingua, si sviluppa e modifica sussumendo le esperienze nuove o provenienti dall'esterno. La Madre-Terra diviene così Cibele, Demetra, ma anche la madre di Dio o S.Agata o S. Lucia o la Madonna delle Milizie e mantiene forte la connotazione del ""femminile"""" immanente nel significato stesso del """"dare vita"""" e del """"nutrire"""". La triade grano, vino, olio, che caratterizza le coltivazioni mediterranee, sacralizzata dal cristianesimo, ha rappresentato il lievito della civiltà odierna, ma rimane l'archetipo culturale, nato nel crogiolo di diverse etnie, che ha avuto il suo epicentro in quel triangolo aureo al centro del Mediterraneo che è la Sicilia."" -
Pavese e il cinema. Primo e ultimo amore
Cesare Pavese è senza dubbio uno degli scrittori italiani che più lucidamente hanno affermato l'importanza del cinema nel Novecento, riconoscendo che esso è un elemento fondamentale della cultura popolare e dell'industria culturale, un modello di ""sguardo"""" sulla realtà imitato da tutti gli altri mezzi espressivi. In diversi momenti della sua attività lo scrittore piemontese si cimenta nella stesura di soggetti cinematografici e in discorsi critici e teorici sul cinema, spesso nelle sue opere letterarie, nelle lettere, nel diario dedica ad attori e film citazioni non superficiali e casuali. D'altra parte è evidente che anche a livello biografico il cinema riveste un ruolo non trascurabile nell'esistenza di Pavese, dalla giovinezza fino agli ultimi giorni di vita.""