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La fede tra estetica, etica ed estatica
Il presente lavoro intende contribuire all'elaborazione di una nozione teologica di fede articolata attorno ai profili estetico, etico ed estatico dell'esperienza. Chiave strategica di accesso alla dinamica dei due autori indagati, F. Schiller e K.W.F. Solger. Si tratta di una categoria alquanto pregnante - eppur di scarso impiego nella teologia anche recente - che ha valenza non solo estetica, ma anche antropologica (l'esperienza della libertà a fronte di un destino avverso), ontologica (sublime infinito nel finito) e teologica (sporgersi trascendente dell'uomo verso Dio quanto per l'irruzione di Dio). Innestandosi su un convalidato filone di ricerca teologica - quello che indaga la conformità di esperienza estetica e teologica - e avvalendosi di un celebre patrocinatore - H.U. Von Balthasar - il percorso dello studio sfocia nella ingiunzione a recuperare anche teologicamente un discorso estetico connessa l'esperienza del tragico. Ma, anche e soprattutto, di una concezione di sublime quale istanza di raccordo e transizione tra l'esperienza estetica, etica ed estatica. Il sublime si lascerebbe infatti cogliere quale 'attestazione estetico-etica del teologico' e si offrirebbe con ciò quale singolare forma di evidenza, originariamente storico-pratica, della verità ultimamente teologica. -
Antropologia teologica
La storia delle edizioni italiane di ""Antropologia teologica"""" risale al 1986, quando le Edizioni Piemme e l'Editrice della Università Gregoriana pubblicano insieme la traduzione dell'originale spagnolo apparso tre anni prima. Dopo numerose ristampe,nel 1995, esce una nuova edizione, quasi totalmente riscritta e notevolmente arricchita; seguono ulteriori quattro ristampe, l'ultima nel 2007. La presente introduce tutte le modifiche inserite nelle successive edizioni e si arricchisce di una nuova prefazione. Nel campo dell'antropologia teologica il testo continua ad essere usato, citato e richiesto, ancora apprezzato per le informazioni essenziali, le note ricche di rimandi bibliografici e la struttura lineare nell'esposizione degli argomenti. La dottrina cristiana sull'ordine della creazione, del peccato e della grazia. Le fonti bibliche, gli sviluppi storici e la proposta sistematica permettono al lettore di situare meglio la riflessione attuale sull'essere umano. La sintesi proposta sarà di aiuto non solo agli studenti di teologia ma a chiunque voglia approfondire, alla luce di Cristo, il mistero dell'essere umano che Egli svela in pienezza (cf. Concilio Vaticano II, cost. Gaudium et spes 22)."" -
Cristo y cada hombre. Hermeneutica y recepcion de una ensenanza del Concilio Vaticano II
«El Hijo de Dios, con su encarnación, se ha unido en cierto modo con cada hombre» (Constitución pastoral sobre la Iglesia en el mundo actual Gaudium et spes, n. 22). Esta afirmación es una de las más citadas del Concilio Vaticano II, lo cual puede dar a entender que se trata de una enseñanza aceptada de modo pacífico por todos. Sin embargo, ya desde el tiempo de su redacción, algunos han tenido dificultad en reconocer el valor específicamente doctrinal de los contenidos de GS. Además, el precedente más claro de la afirmación que estudiamos, la teología patrística de la inclusión de la humanidad en Cristo, recibió críticas a lo largo del siglo pasado. Esto se refleja en un sinuoso camino de recepción de la fórmula conciliar, que ha sido objeto de reservas, interpretaciones diversas y un desarrollo desigual en los distintos temas teológicos. Esta obra se enfrenta a la interpretación de esta enseñanza particular del Concilio a través de tres vías complementarias: la historia de la redacción de GS, el an lisis del texto y la acogida de su enseñanza en los tratados de Antropología teológica. De este modo, se intenta avanzar en la hermenéutica del Concilio, aún pendiente de una recepción más plena cuando se conmemoran los cincuenta años de su inauguración. -
L'uomo moderno e la Chiesa
Dal novembre 2007 ha preso avvio, presso la Pontificia Università Gregoriana, una serie d'incontri sul tema: Chiesa e modernità. Si è così costituito un gruppo di ricerca, formato da filosofi, teologi e storici della Gregoriana e di università statali. L'oggetto dell'indagine: la questione delle strutture della ragione operanti nella modernità, e il ruolo centrale e dottrinale svolto dalla Chiesa in tale ambito. Dopo alcuni anni di lavoro, nel novembre 2011, il gruppo di ricerca ha concluso i suoi lavori organizzando un convegno internazionale, i cui atti sono pubblicati in questo volume. -
Matrimonio e famiglia in una società multireligiosa e multiculturale
Il libro raccoglie testi di relazioni e dibattiti della Giornata Accademica, organizzata dalla Facoltà di Diritto Canonico nella Pontificia Università Gregoriana, su di un tema centrale della società contemporanea, oggetto di studio e ricerca di diverse scienze. I contributi offerti e gli argomenti trattati negli interventi sono stati di grande interesse soprattutto per gli spunti di novità e gli impulsi alla ricerca. Pertanto l'organizzatore ha deciso di raccoglierli in questa pubblicazione per dare altri stimoli allo studio e alla riflessione. -
Sinderesi: fondamenti di etica pubblica
Per affrontare gli ambiti principali in cui si tracciano i Fondamenti di Etica Pubblica, gli articoli nel presente volume riflettono su argomenti topici del dibattito odierno: lo Stato e i corpi intermedi tra federalismo e sussidiarietà; l'identità culturale e nazionale nell'odierno contesto migratorio; la democrazia, l'economia e il lavoro in epoca di globalizzazione; il significato dell'Unione Europea e l'urgenza di una nuova governance mondiale. Ogni tema nell'orizzonte di riferimento della Dottrina Sociale della Chiesa e sulla base della relazione introduttiva - Definire la giustizia: la dignità della persona e bene comune - è stato trattato offrendo in una prima parte dell'articolo una sintesi dell'attuale status quaestionis e presentando poi una o più proposte originali, frutto di studio e/o di prime esperienze professionali. In questo lungo lavoro di analisi e confronto sta il pregio dell'opera, frutto del lavoro, coordinato da un team di qualificati docenti, dei giovani iscritti al Corso ""Sinderesi"""" del Centro Alberto Hurtado della Pontificia Università Gregoriana. Il testo si offre come esempio e modello di confronto serio, da parte delle nuove generazioni, con le problematiche attuali alla luce del Magistero sociale della Chiesa. Un'opportunità ove sperimentare: """"la possibilità di un'autentica formazione della persona, che comporti una buona capacità di orientarsi nella vita, di trovarvi significati e motivi di impegno e fiducia"""". Prefazione di François Xavier Dumortier."" -
La riscoperta dell'identità religiosa
L'incontro fra le religioni ha bisogno di una base, un fondamento teologico, ma anche di una riflessione filosofica, un'analisi storica così come di un'espressione ufficiale delle comunità religiose a voler sinceramente incontrare gli altri. Dialogare con l'altro credente in sincerità non indebolisce la nostra identità religiosa? Per rispondere alla domanda si dà voce nel libro a sei esperti. S.E. Cardinal Jean-Louis Tauran, diplomatico vaticano e presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, offre un quadro teologico per comprendere le dinamiche dell'incontro fra cristiani e non-cristiani: la sfida dell'identità, dell'alterità e della sincerità. Il teologo pastorale P. Michael Sievernich, SJ (Francoforte) presenta la terminologia missiologica e analizza i diversi modelli di missione odierna: capillare, professionale e istituzionale. Professor Andrea Di Maio, filosofo alla Gregoriana, passa in rassegna i paradigmi argomentativi dei pensatori antichi e medievali nei dialoghi interreligiosi. Il teologo battista Harvey Cox (Harvard) propone un modello dell'incontro interreligioso come svuotamento di se stessi e, allo stesso tempo, riscoperta della propria identità. Frà Alberto Ambrosio, O.P. (Istanbul), islamologo, apre il tesoro concettuale ed esperienziale dei Sufi alla questione dell'identità. Rev. Bernard J. O'Connor, esperto nella ecclesial mediation, fornisce un quadro pratico per la risoluzione dei conflitti. -
Cristianesimo e realtà
L'origine di questo scritto sono le dispense per gli studenti; la ricezione positiva mi ha incoraggiato a trasformarle in materiale pubblicabile. Il testo presenta elemnti della filosofia zubiriana della realtà e dell'uomo (1 e 2) e l'approccio all'enigma della realtà di J. Monserrat, per il quale la risposta agnostica ha coerenza razionale sufficiente. Il riconoscimento di senso nell'esperienza del silenzio di Dio porta all'affermazione razionale di Dio, ed ad una rinnovata e approfondita giustificazione razionale razionale della verità di Cristo nell'epoca della Scienza (3 e 4). Ciò conduce a considerare la convenienza di un cambio di paradigma nel pensiero cristiano (5). Il testo corrisponde alla prima parte di uno scritto in spagnolo, la cui seconda parte espone l'applicazione della filosofia di X. Zubiri alla teologia. Mi auguro di poter offrire più avanti il testo spagnolo completo. -
Arte, verità, essere. La riabilitazione ontologica dell'arte in Martin Heidegger e Maurice Merleau-Ponty
La domanda fondamentale della ricerca si muove attorno alla relazione tra arte, verità e essere, segnalando la natura metafisica del discorso. Questo fatto è sottolineato in quanto l'arte, in ambito filosofico, è di solito trattata in un contesto estetico, ma i due autori scelti vedono nell'arte un legame intrinseco al problema dell'essere, riconoscendo il suo valore anche nell'orizzonte metafisico. Heidegger e Merleau-Ponty avvertono la necessità di superare l'estetica e di svelare le possibilità ontologiche dell'arte, compiendo così una sua ""riabilitazione ontologica"""", mostrando la sua intima correlatività alla questione dell'Essere e con quella della verità. Il vero senso dell'arte non nasce al di fuori di questo contesto ontologico, ed è proprio questo il motivo per cui la riabilitazione ontologica è diventata necessaria: al punto che si potrebbe affermare che l'estetica conduce l'arte fuori della sua vera essenza. L'arte è, di natura sua, ontologica. Si tratta quindi di un tema assai speciale, che già a prima vista dà luogo a diverse domande. Accettando la sfida della crisi della metafisica nell'età contemporanea, è possibile salvaguardare la questione dell'Essere a partire dall'ambito non-filosofico dell'arte (che condivide in qualche modo il compito della metafisica circa la verità dell'Essere)? Cosa offre l'arte alla filosofia a proposito della questione dell'Essere? Quale verità si esprime in essa?"" -
Il ministero dello storico. Ediz. italiana e inglese
Nella Pontificia Università Gregoriana si svolgono, nell'arco dell'anno universitario, molteplici eventi, soprattutto di natura accademica, ma anche di grande rilevanza religiosa, culturale e sociale. In collegamento con la rivista ""Gregorianum"""", questa collana raccoglie i testi degli interventi pronunciati durante gli eventi più significativi per metterli a disposizione di tutti."" -
Raccontare la salvezza attraverso lo sguardo. Portata teologica e implicazioni pragmatiche del «vedere Gesù» nel Vangelo di Luca
Tra i temi cari a Luca, quello del ""vedere"""" ha una funzione particolare, in quanto attraversa tutto il Vangelo e si sviluppa con la massima evidenza a partire dagli attori che rappresentano diversi tipi di persone messe di fronte al mistero della venuta e dell'attività di Gesù. Si tratta di un argomento interessante già dal punto di vista antropologico, avendo per oggetto un'esperienza fondamentale di percezione fisica. A livello redazionale, poi, si scopre il grande interesse lucano di presentare Gesù come oggetto della visione. Il lettore percepisce e progredisce nella logica accennata soprattutto grazie ad una serie d'incontri con Gesù, che, come nel Quarto Vangelo, rappresentano i veri paradigmi della comunicazione che si stabilisce tra gli attanti. Già nel vangelo dell'infanzia il """"vedere Gesù"""" costituisce un motivo fondamentale. Passo dopo passo il discorso sul vedere diviene sempre più convincente per sfociare poi nell'apice narrativo - il fine logico dello sviluppo teologico dell'argomento trattato - le apparizioni del Gesù risorto (Lc 24). La sua ricchezza e dinamicità sono dovute al fatto che lo stesso vedere, alla fine del Vangelo, assume un carattere di cerniera, in quanto chiude l'arco tematico apertosi in Lc 1-3 e guarda all'inizio del secondo libro di Luca che ne garantisce la continuità."" -
Anselmo e la «nuova» Europa
lI volume è frutto del Congresso organizzato in stretta collaborazione tra la Pontificia Università Gregoriana e il Ministero dei Beni e le Attività Culturali, in occasione del IX centenario della morte di sant'Anselmo e celebrato presso la medesima Università. In accordo con le attuali esigenze che sorreggono il nuovo modo di scrivere la storia - rileggere insieme la storia per riscriverla insieme - i contributi esprimono pluralità di vedute tenute insieme da integrazione e confronto. La provenienza degli autori da varie nazioni e da varie latitudini culturali, conferisce ulteriore ricchezza al volume. Dal titolo appare evidente l'intenzione di proporre la riflessione sulla figura di Anselmo da una angolazione inusuale: il suo contributo alla costruzione d'Europa. Si propone una nuova lettura sul modo in cui Anselmo ha applicato 'nella pratica' i principi del suo pensiero filosofico e teologico. Infatti per il suo ruolo di arcivescovo, di una sede così importante come quella di Canterbury si è visto collocato, suo malgrado su un piano di particolare visibilità internazionale e quindi di necessario rapporto con cristiani e non cristiani di altra sensibilità culturale. -
«Figli della luce e figli del giorno» (1Ts 5,5). Indagine biblico-teologica del «giorno» in Paolo
L'Antico Testamento utilizza, a partire dal libro di Amos, l'espressione ""giorno di Jhwh"""" per esprimere il profondo coinvolgimento divino nella storia d'Israele. Nel Nuovo Testamento, soltanto Paolo parla del """"giorno del Signore"""", per indicare il """"giorno del Signore risorto"""". Attraverso un'originale e personale interpretazione teologica, questo lemma, il """"giorno"""" che ricorre 50 volte nelle Lettere paoline, viene a identificarsi, nella predicazione dell'Apostolo, con il """"terzo giorno"""" della resurrezione del Figlio di Dio che ha reso ogni giorno, anche quello più anonimo del lavoro manuale, lavato dal sangue della croce e illuminato dal """"giorno ultimo"""", """"quel giorno"""", che è il """"giorno del Signore"""", in cui il battezzato è costituito """" figlio della luce e figlio del giorno"""". La presente ricerca, attraverso una puntuale analisi esegetica delle 50 ricorrenze paoline, offre al lettore una chiave interpretativa di un elemento originale e fondamentale della Cristologia dell'Apostolo, delle genti ed evidenzia l'enorme portata dell'escatologia verticale realizzata. Ad una spiritualità antropocentrica, costruita sulla legge, Paolo sostituisce, dopo il """"giorno"""" di Damasco, una spiritualità cristocentrica, radicata esclusivamente nella grazia salvifica, che ha reso il """"giorno"""" qualitativamente divino e redento..."" -
Cristianesimo e realtà. Vol. 2: Novità teologiche nel pensiero di Xavier Zubiri.
Questo scritto, secondo volume di ""Cristianesimo e Realtà"""", tradotto dal R.P. Domenico Ronchitelli SJ, vuole presentare i risultati ottenuti da X. Zubiri, nell'applicazione alla teologia della sua filosofia, trattata nella prima parte. Da questa operazione viene fuori una esposizione sistematica di contenuti fondamentali alla fede (Trinità, Creazione, Incarnazione?) L'interesse dell'esposizione risiede sia nel fatto che è stata eseguita partendo da una comprensione attuale del mondo e dell'uomo, sia nelle conseguenze che ne derivano, in particolare due. Da una parte l'approccio alle questioni teologiche e il loro sviluppo sistematico fanno a meno degli elementi radicati nella filosofia greca, che nei secoli hanno avuto un influsso determinante sulla teologia. Dall'altra, nell'esposizione emerge con forza la realtà di Cristo come centro del pensiero cristiano. Mi auguro che il testo possa essere d'aiuto nell'attuale processo di rinnovamento della teologia."" -
Solidarietà e democrazia. Mediazione e dialogo tra ideali e realtà concrete
In quest'epoca di globalizzazione, può l'endiadi democrazia/solidarietà nel presente saggio risultare via maestra per educare ad una società di corresponsabili? Il percorso delineato nel presente saggio intende stimolare la riflessione su questo ""nodo"""" della vita sociale, verificando se """"il modello democratico"""" sia il più idoneo a rendere effettivo ed efficace il principio di solidarietà, per un mondo più vivibile. Secondo uno stile ormai consolidato nel Cenacolo Sinderesi, la prima parte del volume offre tre tracce ideali per riflettere sul rapporto solidarietà e democrazia nell'orizzonte della Dottrina Sociale della Chiesa e nelle sue conseguenze politiche ed economiche. In seguito vengono invece suggerite alcune forme concrete in cui detto responsabilizzante binomio si possa realizzare con efficacia per il bene comune: nelle istituzioni politiche (forma partito) e culturali (i centri), nel mondo del lavoro (nuovo modello di relazioni industriali) e dell'impresa (la cooperazione), dentro il nostro contesto europeo (di obiettivi convergenti a diverse velocità attuative)."" -
Realismo e metodo. La riflessione epistemologica di Bernard Lonergan
Quali opzioni filosofiche contrassegnano il realismo? La questione della conoscenza del reale appartiene al pensiero filosofico di ogni tempo: nei dibattiti filosofici contemporanei essa si accende di varie tonalità, per il moltiplicarsi di forme di realismo e antirealismo. Il problema di fondo è se, conoscendo il reale, siamo consapevoli di ciò che comporti affermarsi conoscenti in termini personali e culturali. Quali concezioni della cultura possono accompagnare il sapere? Come affrontare i problemi attinenti al dialogo tra discipline? Il sapere, contrassegnato da rivoluzioni scientifiche e da trasformazioni storico-culturali, può ancora ricomporsi attorno a un metodo? Quali attenzioni richiede il pluralismo delle culture? Domande e risposte di carattere epistemologico e metodologico s'intrecciano nel presente volume: esse sono state elaborate scavando soprattutto in alcuni contesti culturali contemporanei e attingendo alle proposte provenienti dal pensiero di B. Lonergan. Le esplorazioni presenti in ciascun capitolo appartengono a una ricerca interdisciplinare, criticamente affrontata da docenti universitari che hanno selezionato peculiari nuclei problematici, rappresentativi di alcune sfide attuali sui versanti del sapere. Contributi di: Carlo Cirotto, Valter Danna, Rosanna Finamore, Pasquale Giustiniani, Paolo Gherri, Giuseppe Guglielmi, Pierpaolo Triani. -
La Parola nel dinamismo ignaziano. L'ispirazione biblica degli esercizi
"Le pagine che offro in questo libro sono il frutto della mia personale esperienza, nel tentativo di percorrere il cammino ignaziano, lungo molti anni, ispirato all'ascolto della Parola. Esse, rispecchiano l'esperienza dello stesso Ignazio. La mia è una riflessione sui temi nucleari ignaziani con riferimenti alla Sacra Scrittura e agli Esercizi Spirituali. Alcuni aspetti di Ermeneutica e Antropologia Biblica sono stati aggiunti, per illuminare l'ispirazione scritturistica degli Esercizi Spirituali.""""" -
Studi del quarto convegno RBS. International Studies on biblical and semitic rhetoric
Ogni due anni la ""Società internazionale per lo studio della Retorica Biblica e Semitica"""" tiene un suo convegno. Il quarto convegno si è tenuto dal 25 al 27 settembre 2014. Le sei conferenze plenarie e le dodici comunicazioni hanno coperto i diversi campi della ricerca: quattro interventi sui testi del Primo Testamento (dai libri della Genesi, dei Numeri, di Isaia, del Qoèlet), cinque sul Nuovo Testamento (due sezioni di Matteo, tre testi del corpo giovanneo). Oltre i confini della Bibbia, sono stati presentati quattro studi su testi del Corano e uno sul Prologo della Regola di s. Benedetto. Due conferenze sono state consacrate a questioni metodologiche, la prima sul confronto tra analisi del discorso e analisi retorica biblica, la seconda sul perché degli Esercizi di analisi retorica biblica. I nostri convegni non sono riservati a ricercatori e studiosi affermati. Sono invece aaperti agli studenti, non solo di dottorato ma anche di licenza e perfino di primo ciclo. E, cosa ancor più notevole, alcuni di questi studenti partecipano come autori di comunicazioni. È così infatti che si incoraggiano giovani allo studio e alla ricerca. Oltre agli attuali studenti, alcuni degli oratori sonon ex alunni di Teologia biblica, titolari del Dottorato o della Licenza. E questo è un segno inequivoco della fecondità non solo della RBS ma anche della nostra Università."" -
Il problema della storia universale in G. B. Vico
Le ragioni di questa seconda edizione possono essere ricondotte tutte alla convinzione che la riflessione di Vico sulla storia sia oggi più attuale e significativa che in passato. Da una parte, infatti, si assiste ad una profonda crisi delle varie forme di razionalismo, mentre, dall'altra, anche la fiducia illuministica nelle scienze esatte è ampiamente posta in discussione. In questa cornice l'attenzione si volge sempre di più all'esistenza storica per cercare se sia possibile trovare in essa un orientamento che la renda significativa. In una prospettiva cristiana ciò implica che ci si interroghi sul rapporto tra Dio, come Provvidenza ed Amore infiniti, e la storia con i suoi evidenti progressi, ma anche, innegabilmente, con i suoi orrori e le sue tragedie. -
Il formato del testo. Norme metodologiche per la compilazione elettronica dei testi ad uso della facoltà di scienze sociali della Pontificia Università Gregoriana
Questa breve guida contiene le norme metodologiche con le quali redigere al computer i testi scientifici prodotti nella Facoltà di Scienze Sociali della Pontificia Università Gregoriana (in particolare elaborati d'esame e di Baccalaureato, tesi di Licenza e dottorali) ed è particolarmente diretta ai suoi studenti - per i quali tali norme hanno carattere obbligatorio - e ai suoi docenti. Lo stile qui descritto ha come riferimento di base l'ASA Style (www.asanet.org) integrato con alcune regole originali derivanti dall'uso di fonti specifiche nella Facoltà. Si fa presente inoltre che l'ASA Style è inserito nella gran parte dei software di automazione della gestione delle citazioni e della redazione di bibliografie.