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Leggi di libertà. Il discernimento secondo le regole di Sant'Ignazio
Il presente volume è un contributo alla migliore comprensione del modo in cui Sant'Ignazio di Loyola applicava le regole che egli scrisse negli Esercizi Spirituali. Il migliore riferimento si trova in un adagio che Gabriel Hevenesi, S.J. attribuì nel 1705 a Sant'Ignazio: «È dannoso far andare avanti tutti sulla stessa strada; e ancor peggio, misurare gli altri su se stesso». Gli autori di questo libro mostrano quanto possiamo imparare da altri e dalla loro esperienza, senza seguire pedissequamente il loro esempio e consiglio. Solidalmente con coloro che ci hanno preceduto, possiamo agire responsabilmente nei nostri propri modi unici e irripetibili. Perciò possiamo concludere che le regole che Ignazio ci ha lasciato devono aiutarci a misurare la nostra libertà e trovare misure per abbracciare quella libertà in modo più pieno, secondo quello che leggiamo nella lettera ai Galati 5,1: «Cristo ci ha liberati per la libertà». -
Azione e riconoscimento. La costruzione dello spazio pubblico-politico in Hannah Arendt
La grande domanda che muove il pensiero politico di Hannah Arendt è: «come ristabilire un contatto con il mondo?». Come ricreare uno spazio nel quale l'uomo possa tessere la rete di relazioni che lo tiene in vita e che agli occhi dell'autrice è perduto? Per Arendt, la relazione tra uomo e mondo si gioca fondamentalmente nell'azione. Per questo il presente lavoro muove da una rilettura del classico concetto di práksis, capace di mostrare come «parlare e agire in comune» sia l'azione più umana di tutte. Ma come avverrà l'interazione tra i molti che popolano il mondo? La scoperta, che questa ricerca vuole condividere, è che per Arendt la questione si giochi anzitutto sul piano estetico. C'è un certo vedere - sentire che dà forma buona allo stare al mondo degli uomini. Si tratta della dinamica del riconoscimento, capace di fondare il valore morale di ciascuno e impostare la relazione tra le persone sulla fiducia reciproca. Questa stessa dinamica presiede al rapporto di obbedienza a un'autorità, nella forma dell'attrazione magnetica. La riflessione qui proposta vuole offrire una comprensione critica dei tratti fondanti la relazione politica in Hannah Arendt, mettendone in luce l'origine e le condizioni da osservare perché in essa si dia veramente una «vita buona». Le tre parti delle quali si compone questo studio (antropologia fondamentale, estetica, etico - politica) sono i tre livelli ai quali si può studiare la generazione di un mondo capace di salvaguardare la condizione umana. -
La separazione dello stato dalla Chiesa in Francia del 1905
La Separazione tra lo Stato e le Chiese sancita in Francia dalla famosa legge del 9 dicembre 1905 segna uno spartiacque significativo non solo per la storia di quella nazione, ma anche per i rapporti tra gli Stati e le Confessioni religiose. E inoltre il punto nodale del principio della laicitè su cui si basa la società (non solo francese) nel mondo contemporaneo, con tutte le implicazioni che comporta nella complessità della realtà multietnica e multireligiosa del mondo contemporaneo. (...) L'atteggiamento di fermezza del papa, Pio X, diede luogo alle reazioni più disparate, ma alla lunga ne fu riconosciuta la lungimiranza anche tra i cattolici francesi, disgregati su posizioni tra loro spesso inconciliabili. (...) Il volume che presento, frutto di un dottorato conseguito alla Pontificia Università Gregoriana, segue una pista di ricerca fino ad allora non percorsa: indagare l'evento della Separazione a partire dai documenti conservati nell'Archivio Apostolico Vaticano. Lo spoglio di una immensa e variegata mole di carte che vanno dal 1899 e il 1906 che riguardano la Nunziatura, la Congregazione degli Affari Ecclesiastici Straordinari, e diversi altri enti ecclesiastici, ha permesso di leggere gli eventi che hanno portato alla legge e alla decisione pontificia di rifiutarla da un punto di vista diretto, ancorché inedito. Le tensioni all'interno del cattolicesimo francese, il pensiero politico e religioso dei pontefici Leone XIII e Pio X e dei loro collaboratori, la strategia del Nunzio e del cardinale Merry del Val, appaiono così in maniera chiara per ricostruire in modo finalmente completo una complessità di eventi e di situazioni che ha cambiato il corso della storia, non solo ecclesiastica. Queste pagine, accompagnate da un ricco apparato bio-bibliografico e seguite dalla pubblicazioni di documenti in gran parte inediti, sono certo diverranno un riferimento per gli studiosi del tema, e punto di partenza per ulteriori approfondimenti. -
Il sacramento dell'ordine e la vita dei chierici. (Cann. 1008-1054; 232-297)
Questo volume è il frutto di 40 anni d'insegnamento dell'Autore nella Facoltà di Diritto Canonico della Pontificia Università Gregoriana. Il fatto di essere opera di un unico Autore ha il pregio di essere espressione di una profonda unità di pensiero e di metodologia. ? un commento dettagliato dei canoni del Libro III del Codice di Diritto Canonico riguardanti il Sacramento dell'Ordine e di quelli del Libro II riguardanti i chierici e i ministri sacri. In questo modo, tratta prima della dimensione ontologico-sacramentale e poi di quella esistenziale dello stato clericale. Il volume è pensato e redatto per l'utilità di docenti di diritto canonico, di studenti del corso di licenza e di dottorato nelle Facoltà di Diritto Canonico, di operatori nei seminari come responsabili e come formatori e di cultori del diritto canonico in genere. A seconda dei casi, vengono dati i fondamenti teologici e anche spirituali dei canoni, quindi alla luce di questi viene esposta la disciplina positiva, in modo che questa appaia veramente come una disciplina ecclesiale volta al conseguimento del bene soprannaturale dei fedeli sia come singoli come comunità. Degli istituti ritenuti più importanti viene data anche una breve introduzione storica. Per non appesantire il testo, l'Autore ha voluto essere appositamente sobrio evitando nelle note di citare propri scritti e di eccedere nel citare altri autori. Il volume contiene l'elenco di tutti i documenti ufficiali citati, una ricca e aggiornata bibliografia e un indice analitico per materia e dei nomi citati. -
Fatti di parole. Filosofia del linguaggio
Il fenomeno del linguaggio pervade tutta la realtà. Ogni evento può essere raccontato. Ci orientiamo nel mondo dando nomi alle cose. Il linguaggio non è solo uno strumento di comunicazione, ma segna profondamente la nostra esistenza. Questo libro risponde al desiderio di guardare il fenomeno del linguaggio da molteplici punti di vista, non solo nella sua struttura logica, ma anche come luogo dell'interpretazione, della comunicazione e della conoscenza. Pertanto, gli autori presi in considerazione appartengono sia alla tradizione nota come analitica sia a quella che viene definita continentale. Questo sguardo inclusivo riguarda anche la dimensione storica: la risposta ai quesiti che emergono viene cercata infatti sia negli autori classici del mondo antico sia nei contributi dei pensatori contemporanei. -
L' Istituto della convalidazione automatica. Un confronto tra l'ordinamento canonico e quello statuale con speciale riguardo alla convalida del matrimonio
Lo studio prende in esame in modo sistematico il tema della convalidazione automatica del matrimonio, ossia di quell' istituto in forza del quale un vincolo matrimoniale si sana automaticamente, grazie al perseverare del consenso maritale una volta venuta meno la causa invalidante, senza che si richieda nel caso particolare l'intervento di una delle parti o dell'autorità della Chiesa. Lo scopo ultimo della dissertazione è verificare se una tale sanatoria automatica si ponga in contrasto con il principio dell'insostituibilità del consenso. L'originalità del lavoro consiste nel trattare il tema aprendosi al confronto con l'ordinamento civile, in particolare quello italiano. La presente ricerca mette in evidenza anzitutto come non vi sia incompatibilità né preclusione da parte dell'ordinamento canonico nei confronti della convalidazione automatica. Nello specifico, accettare un tale istituto nell' ambito matrimoniale, oltre a non scontrarsi con il principio di insostituibilità del consenso, in determinati casi ne diventa garante. Alla luce di tutte queste considerazioni, fatta salva la legittima esigenza di pubblicità, si ritiene possibile un ripensamento dell' attuale istituto matrimoniale della convalidazione al fine di garantire maggiormente il riconoscimento dovuto al consenso naturaliter sufficiens. -
I ricorsi gerarchici. (Cann. 1732-1739)
Il ricorso gerarchico è un’impugnazione mite, modesta; non gli appartengono tutte le formalità e le opposizioni di un processo giudiziale; è fondato sulla fiducia che il Superiore, di fronte alle ragioni addotte, può riconsiderare la decisione già presa. Solo dopo aver esperito il ricorso gerarchico si apre la via al processo giudiziale, al contenzioso amministrativo presso il Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica. Lo scopo del testo è innanzitutto pratico: illustrare come nella Chiesa il ricorso gerarchico si propone, come si evolve nel procedimento e come si conclude con la decisione del Superiore. La trentennale esperienza dell’Autore presso la Segnatura Apostolica ha mostrato quanta distanza si crei in molti canonisti tra il richiamo ai principi supremi del diritto canonico e la mancata conoscenza delle più elementari procedure per agire nell’ordinamento della Chiesa. Il testo conserva il carattere di appunti per le lezioni che l’autore tiene da anni alla Facoltà di Diritto Canonico della Pontificia Università Gregoriana. -
Spiritualità ignaziana e metodo trascendentale
Agli inizi dell’anno accademico 2011-2012, si raduna un gruppo di professori della Pontificia Università Gregoriana che, grazie all’iniziativa di Giorgia Salatiello (filosofia), coinvolge a Rogelio García Mateo, SJ (spiritualità), Dariusz Kowalczyk, SJ (teologia), Ferenc Patsch, SJ (teologia), Gerald Whelan, SJ (teologia), e Rossano Zas Friz De Col, SJ (spiritualità). Il presente volume raccoglie otto anni di ricerca del gruppo, centrati nel rintracciare il rapporto tra spiritualità ignaziana e metodo trascendentale in diversi pensatori gesuiti del ventesimo secolo, come Joseph Marechal (1878-1944), Johannes B. Lotz (1903-1992), Karl Rahner (1904-1984), Bernard Lonergan (1904-1984), Joseph de Finance (1904-2000), Juan Alfaro (1914-1993), Emerich Coreth (1919-2006). Attraverso il loro studio si è voluto scoprire le particolari caratteristiche di ognuno di loro per evidenziare una linea maestra che ispiri oggi il rinnovamento di questo orientamento, in modo di progredire nella consapevolezza del mistero dell’apertura e dell’accoglienza del Dio della rivelazione cristiana, che trova negli Esercizi Spirituali di Sant’Ignazio un metodo su cui è conveniente continuare a ragionare trascendentalmente. -
Vita cristiana ignaziana. Un nuovo paradigma per la post-cristianità
Il quadro di riferimento con cui gli studiosi ignaziani affrontano oggi lo studio della tradizione ignaziana è impostato in un paradigma di cristianità. Tuttavia, l'avvenuta trasformazione dell'immaginario sociale dopo il Vaticano II rende tale approccio insufficiente per fronteggiare l'attuale situazione di scristianizzazione che si può ben definire come di post-cristianità. Il presente volume si propone come un saggio per reinterpretare con un nuovo paradigma l'attuale momento socio-religioso. Perciò si suggerisce il passaggio dalla spiritualità ignaziana a quello della vita cristiana ignaziana. Il passaggio avviene stabilendo un nuovo punto di accesso all'antropologica, dimensione della trascendenza attraverso la ricerca di senso per poi recuperare la tradizione contemplativa ignaziana al fine di considerare la contemplazione come una fase normale dello sviluppo cristiano ignaziano, attualmente centrato sugli Esercizi Spirituali. Di conseguenza l'attenzione si focalizza sulla nozione di trasformazione e sulla presa di decisioni per concludere con un'appropriata impalcatura biblica, filosofica e teologica della nuova proposta. -
La trinità in dialogo. la dimensione trinitaria della teologia
Il mistero del Padre che si rivela nel Figlio e nello Spirito è la verità centrale del cristianesimo. Nonostante questo, la Chiesa ha vissuto, in diversi momenti della sua lunga storia, l'esperienza di un paradossale oblio della Trinità. Pur ripetendo le tradizionali formule tripartite, i cristiani si sono spesso comportati, di fatto, come se professassero un monoteismo monopersonale, e non quello trinitario. Anche nell'insegnamento della teologia, la Trinità è stata troppe volte presentata come un capitolo chiuso in sé stesso, senza legami con le altre discipline. Seguendo la traccia dei grandi maestri del pensiero credente, docenti e studenti della Facoltà di Teologia della Gregoriana hanno scelto - nell'ambito delle iniziative legate alla ""Giornata di Dogmatica"""" - di confrontarsi con la quaestio de Trinitate, in modo da richiamare immediatamente la domanda intorno al significato che la verità trinitaria della fede deve avere nei diversi campi della dogmatica: cristologico, ecclesiologico-sacramentale, antropologico-escatologico. La Giornata e gli incontri che l'hanno preparata, hanno rappresentato un cammino utile a comprendere meglio i termini della sfida che si presenta oggi ai teologi: che non è solo quella affrontata ogni volta che si è chiamati a preparare un corso o una catechesi sulla Trinità, ma, più in profondità, quella che si impone quando emerge l'esigenza di dare un respiro trinitario a tutta la teologia."" -
Il Concilio Vaticano I e la modernità
Il volume presenta un collettivo lavoro ricerca, pluriennale e interdisciplinare, sul significato del Concilio Vaticano I nella storia contemporanea. I saggi di trentasei studiosi di differenti Paesi consentono di collocare le tematiche conciliari nel contesto storico dei profondi mutamenti culturali, ecclesiali, teologici, filosofici, sociali e politici della modernità ottocentesca. Giovandosi di distinti apporti disciplinari e sensibilità scientifiche, l'opera affronta il rapporto del concilio con la modernità sotto tre principali profili: l'interazione della Chiesa con i moderni processi sociali e istituzionali che sollecitarono l'iniziativa conciliare; l'esigenza pontificia e dei padri conciliari di una collegiale comprensione delle minacce che parvero incombere sulla comunità cattolica e di giungere a formulare proposte positive per vitalizzare il cattolicesimo nella società moderna; la percezione e la ricezione dell'evento conciliare dal Vaticano I al Vaticano II, ripensando i rapporti con gli Stati e ridando dinamismo (come istituzione e come formazione sociale) al corpo ecclesiale nella società post-rivoluzionaria. Individuare nel Concilio Vaticano I una tappa importante nel confronto della Santa Sede con la modernità significa, così, ridisegnare periodizzazioni e quadri interpretativi di ampio respiro. -
Maximum Illud. La missione tra storia e attualità
All'annuncio di Papa Francesco del Mese straordinario della Missione nell'ottobre 2019, per celebrare il centenario della Dichiarazione Apostolica Maximum Illud di Benedetto XV, il mondo si è chiesto - meravigliato - che cosa un tale documento, così lontano dalla nostra epoca, avesse da insegnarci. Nell'introduzione al presente volume, si sottolinea l'enorme contributo della Dichiarazione al mondo missionario di allora, tanto da meritare il titolo dí magna charta della Missione. Per comprendere íl valore permanente del documento, sí è quindi resa necessaria una sua attenta rivisitazione e un conseguente ed impegnativo sforzo di contestualizzarlo alla situazione contemporanea. -
Diritti umani: un'eredità viva. Piccolo lessico per l'etica pubblica
La difficile condizione di oggi è affrontata in questo testo cercando di coniugare teoria e prassi dei diritti umani con la prova collettiva che sta sperimentando l'attuale generazione e che mai prima era accaduta nella storia. Parlare di diritti umani oggi, ai tempi del Covid, con democrazie indebolite, economie che escludono, un ambiente manipolato e distrutto per la persecuzione di interessi privati di gruppo o individuali, l'urgenza della pandemia che ha visto prendere decisioni di potere molto nette e forse ""pericolose"""", significa ribadire senza se e senza ma, che la centralità di ogni azione strutturale, istituzionale, pubblica, come anche privata, è il riconoscimento della dignità della persona umana. Dignità umana che fonda la Dichiarazione e che non può e non deve essere solo un concetto di cui parlare, un'idea che unisce o divide, ma qualcosa la cui realizzazione richiede prassi concrete, reali, visibili."" -
Theodor W. Adorno. Minima moralia
"Minima moralia"""" è un libro fondamentale per la ricostruzione del dibattito filosofico e culturale del Novecento. I suoi aforismi hanno alimentato appassionate discussioni nel mondo accademico, politico e sociale. Adorno li scrisse prevalentemente durante gli anni del suo esilio americano condensando in costellazioni concettuali i principali nuclei tematici del suo pensiero: la messa in discussione della razionalità moderna e occidentale, la critica del fascismo e della personalità autoritaria, lo smascheramento della cultura di massa e delle sue fascinazioni, la possibilità di pensare filosoficamente e teologicamente l'utopia. """"Minima moralia"""" parla con sorprendente freschezza alla teologia contemporanea e può essere giustamente considerato un grande libro della tradizione cristiana. I """"classici"""" infatti prospettano all'interno di una tradizione culturale o religiosa nuovi stili di riflessione e inediti orizzonti di ricerca, hanno inoltre il potere di avvicinare e convocare persone diverse per formazione, sensibilità e cultura. Nei singoli aforismi è all'opera un pensiero """"in uscita"""" che non teme di riconoscere i propri limiti e non ha paura della propria incompletezza, un pensiero che rimanda costantemente ad """"altro da sé"""" scegliendo la via dell'abbassamento, mostrando la rilevanza degli scarti e dei frammenti." -
Gregorio Magno. Regola pastorale
Nel pieno di un cambiamento d'epoca che coinvolgeva e sconvolgeva tanto il piano civile quanto quello ecclesiastico, papa Gregorio I (590-604), detto Magno, impegnò i primi mesi del proprio pontificato per redigere un piccolo libro che avrà una lunghissima storia degli effetti, fino a noi: la Regola Pastorale. Una «regola» scritta esplicitamente per formare a un'«arte» - anzi alla suprema delle arti: la cura delle anime - che, tuttavia, è stata nei secoli letta come un vademecum per predicatori, un manuale per governanti, un trattato sul ministero ordinato o una sorgente zampillante di sguardi misericordiosi sulla vita e sull'umanità. E forse anche molto altro. In questo volume si offre un'introduzione al libro, presentandone il contesto, la struttura, i temi principali e offrendo alcune brevi riflessioni su quali aspetti della vita credente potrebbe ancora nutrire oggi. -
Il vissuto di S. Teresa di Lisieux alla luce del metodo teologico-decisionale
Il presente volume è il risultato di un'esperienza significativa di ricerca sul tema del metodo in Teologia Spirituale, ricerca condotta da un gruppo di dottori e dottorandi dell'Istituto di Spiritualità della Pontificia Università Gregoriana sotto la guida del prof. Rossano Zas Friz De Col s.j. Si tratta di un nuovo approccio metodologico per la teologia spirituale, il cui fondamento si trova nell'atto umano di decidere: la vita cristiana è, infatti, un processo continuo di trasformazione attraverso le decisioni prese in risposta alla Grazia, il che implica un cambiamento cognitivo, affettivo e comportamentale. Il metodo è perciò denominato teologico-decisionale (MTD) e lo si presenta qui applicato al vissuto di Teresa di Lisieux, focalizzando i suoi manoscritti autobiografici. Si offre, così, una nuova prospettiva allo studio della giovane santa carmelitana, dottore della Chiesa e patrona delle missioni. -
Una rilettura della spiritualità di San Stanislao Papczy?ski (1631-1701) nella luce dell'Immacolata Concezione di Maria. Verso la riscoperta del carisma della Congregazione dei Chierici Mariani
Il primo scopo del libro è quello di mostrare la ricca, originale e vivace spiritualità di San Stanislao Papczy?ski, incentrata sul mistero dell'Immacolata Concezione di Maria, attraverso la vita e gli scritti del Santo. L'esperienza spirituale guidò San Stanislao alla fondazione dell'Ordine dei Chierici Mariani e al suo specifico servizio nella Chiesa. Il secondo scopo della pubblicazione è quello di presentare il carisma della Congregazione così come lo volle il Santo, com'è stato inteso nel corso della storia, come lo si potrebbe capire, vivere e attualizzare oggi in modo ancora più profondo. Il terzo scopo è quello di aiutare tutti i fedeli, ma soprattutto i membri delle congregazioni religiose dedicate all'Immacolata Concezione, affinché possano comprendere meglio questo mistero, viverlo e onorarlo nella quotidianità. Il pensiero di San Stanislao sull'Immacolata Concezione, oggi, non si rivela soltanto attuale, ma anche innovativo. I tre scopi principali sopra enucleati hanno indirizzato lo studio verso tre aree fondamentali: la spiritualità di Stanislao Papczy?ski vista attraverso la sua vita e le sue opere; il carisma della Congregazione dei Padri Mariani dell'Immacolata Concezione, dalla fondazione fino agli ultimi tempi; il mistero dell'Immacolata Concezione di Maria con il suo vastissimo significato. -
Hic requiescit papa. Le iscrizioni funerarie dei papi nella basilica di San Pietro in Vaticano (Secoli V-XII)
Nel volume sono raccolte e presentate quarantadue epigrafi funerarie di pontefici sepolti presso la basilica di San Pietro in Vaticano, in un ambito cronologico compreso tra V e XII secolo, cioè tra il pontificato di papa Leone Magno (440-461) e quello di papa Eugenio III (1145- 1153). Il lavoro analizza il rapporto dei testi epigrafici con le sepolture e il contesto topografico di riferimento, da un lato, e i riferimenti testuali (letterari, scritturistici, storici, poetici) contenuti nelle iscrizioni, dall'altro. La monografia intende offrire agli studi di Storia della Chiesa uno strumento per l'utilizzo delle fonti materiali (le epigrafi), che assumono il duplice valore di documento-monumento, analizzandone il testo e il contesto in cui vengono accolte. Il testo epigrafico descrive sinteticamente l'attività del Vescovo di Roma; il contesto è quello della sepoltura dei pontefici ad sanctum Petrum, manifestando visibilmente la petrinitas della Chiesa di Roma. -
Pope art. Esperienza religiosa, estetica e spiritualità. Verso una teologia della teoria e critica dell'arte contemporanea
Il mondo contemporaneo ha visto un rinnovamento dell'interesse per le figure dei Papi e il ruolo dell'arte per il loro pensare teologico. Questo volume è la prima presentazione degli approcci innovativi sviluppati nella teologia della teoria e critica dell'arte dei Papi. Si tratta di una considerazione cronologica delle molteplice relazioni da Giovanni XXIII fino a Joseph Ratzinger e i ""loro"""" artisti. I capitoli presentano diversi materiali e analisi dettagliate sulla relazione tra gli scritti sull'arte del singolo papa e le opere d'arte da loro commissionate, che insieme esplorano il potenziale di un approccio tra vita, il pensare e la creazione artistica. Il volume dimostra la conoscenza dell'arte. In questo caso l'arte non è solo riconosciuta come un importante """"documento"""" che integra la parola scritta, ma apre un discorso fondamentale su una estetica in relazione con una trasformazione interiore; una metanoia. Questo libro è considerato come introduzione a un tema complesso nell'ambito della ricerca sulla teoria dei Beni Culturali della Chiesa per una formazione transdisciplinare."" -
Selflessness in the age of selfies. What young people can teach us about social media's throw-away culture
Prefazione di Nathalie Becquart.