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La valigia invisibile
Alla fine di ogni opera, l'autore si ritrova come svuotato senza più spinta che l'inviti avanti ad imboccare strade non conosciute prima, nuove per gli occhi e per la mente. Eccolo ora al termine della ""Valigia invisibile"""" che comprende trenta libri stampati separatamente. Le composizioni devono mostre la propria logica, un divenire di conseguenza dal precedente. Si possono contener in una sola mano le sfumature del pensiero e i risvolti del ragionamento. Testo completo."" -
La tua storia nella mia. L'Italia vista dalla sua scuola
Dalla constatazione che l'esperienza della scuola, per un periodo più o meno lungo accomuna ogni persona, il filo con cui si dipana il vortice delle vicende e il fluire dei ricordi riflette il punto di vista dello studente e poi della relazione che in qualche modo si mantiene con il mondo dell'istruzione, nel tentativo di sbrogliare l'intreccio tra la propria storia e la Storia. -
Il caso Vargas
Se Fernando Pessoa è da sempre noto negli ambienti della critica e ai lettori di tutto il mondo come poeta, dato che gran parte dell'opera pubblicata in vita è costituita da versi, oggi il grande poeta portoghese ci viene presentato sotto una nuova luce: quella di prosatore. ""Il caso Vargas"""" è una detective stories che il poeta non è riuscito a pubblicare in vita e che, grazie al ricercatore Simone Celani, torna alla luce dopo anni passati nel mare magnum del Fondo Pessoa."" -
La quarantasettesima
Gli eventi, i luoghi e i personaggi di questo romanzo sono reali, visti con l'occhio dello scrittore Ubaldo Bertoli che fu partigiano e che per nove mesi fu tra gli uomini della Quarantasettesima brigata, ""la brigata dalla testa calda"""", come la definì il maggiore inglese Charles Holland. Un libro scritto di getto quindici anni dopo gli eventi descritti, che racconta le passioni, le lotte di quegli uomini e quelle donne che vissero e morirono al limite fra regolarità ed eccessi nella guerra civile d'Italia."" -
Il capitano Rybnikov e altri racconti russi
Una raccolta di dodici racconti di grandi autori russi dell'Otto-Novecento. Nell'antologia si alternano autori come Gogol, Tolstoj, Puskin e Cechov e scrittori meno noti in Italia, ma di altrettanto elevata caratura, come Korolenko, Kuprin e Bunin. L'antologia si apre e si chiude con due racconti scritti a quasi un secolo di distanza: il fine è quello di offrire al lettore non solo il meglio del racconto russo del periodo classico ma anche di riscoprire gli autori attraverso testi più o meno noti con un taglio innovativo nell'impostazione dell'antologia tesa a mettere in evidenza la struttura fatalistica della cultura russa segnata profondamente dalla presenza del Caso. -
Le bugie e altri raccontini
Il grande scrittore, giornalista e sceneggiatore, Cesare Zavattini, che collaborò con De Sica, Rossellini e Visconti si esprime qui in raccontini dalla sottile e ineffabile ironia. Le bugie è il titolo del primo dei 42 racconti che qui si raccolgono, ma potrebbe anche esserne il motivo conduttore dato che tutti sono scritti sul filo della finzione, le bugie mettono in luce la realtà e spalancano le porte della fantasia. Un libro per bambini e per grandi che invita a guardare il mondo cambiandone a piacimento la prospettiva. -
Casa d'altri
Ambientato in uno sperduto paese di montagna dove i pochi abitanti ""vivono e basta"""", ha per protagonisti un prete e la vecchia Zelinda, storta e rugosa come """"un ulivo di fosso"""". Zelinda porta in sé tutta la fatica del vivere, un dolore che si è sedimentato con gli anni. """"Una vita da capra"""" è quella di Zelinda ma """"quanto può stare al mondo una capra?""""."" -
Uomini bestie prodigi
Un giorno potrebbe capitarvi di trovare un gatto che sonnecchia davanti al focolare: fate attenzione, se comincia a parlare in modo impertinente, non è un gatto, è un folletto dispettoso! E, quando rincasate, affrettatevi o rischiate di incontrare gli spiriti della notte che scorrazzano per i campi con le loro gambe di capra. Non scacciate subito una colomba che è entrata nella vostra cucina, ma cercate fra le sue piume uno spillo: potreste liberare una bellissima fanciulla dal maleficio di una strega. Giuseppe Tonna attinge dal bagaglio di leggende, favole ed esperienze della vita contadina per far rivivere un mondo di tenace sopravvivenza, capace di trovare consolazione nel lieto fine delle ""fòle"""" raccontate dai nonni, nelle stalle o davanti al fuoco."" -
Cucù e parole magiche
All'angolo di Piazza d'Egitto esiste uno strano negozio dove il signor PietroCarlo inventa e vende scherzi divertenti: sternutine, grattaroline, bicchieri-che-non-si-vuotano, fiori-che-spruzzano petardi, bolle pizzicotto o il lecca lecca alla mentuccia che si attacca alla dentiera. Suo amico è Teto, bambino dai riccioli rossi sempre pronto ad inventare e provare nuovi giochi, spesso scegliendo per vittima la signorina Cucù, venditrice di orologi che cova un segreto: l'amore per PietroCarlo. I tre fondano la ""Società degli Scherzi"""", e grazie ad una formula magica si ritrovano nella """"Città del Mai"""", dove, sotto la guida di un gufetto, incontreranno vari personaggi meravigliosi: Nonna aquilone, diavoletto buffo, il domatore di farfalle."" -
Infanzia di Gesù
C'era una volta in Giudea un bambino straordinario di nome Gesù. Giocava con gli angeli scesi dal cielo a contare le penne delle loro ali; si divertiva a modellare col fango forme di piccoli uccelli che, poi, spiccando il volo, si libravano in aria; bastava guardare il suo dolce volto o ascoltare la sua tenera voce che anche l'uomo più malvagio o la bestia più feroce d'improvviso diventavano buoni. Il ""divino fanciullo"""" stupiva mamma, papà e il maestro Zaccheo con la sua precoce saggezza e generosità. C'era una volta e c'è ancora il mistero di Gesù, capriccioso, birichino e, a volte, testardo come tutti i bambini, che rivive, in queste pagine di storia e leggenda. Età di lettura: da 7 anni."" -
Il pinguino senza frac
Piccolo, bianco, povero e senza frac: è Limpo, un pinguino che, triste e sconsolato, si allontana da Mamma e Papà pinguino avventurandosi nell'immenso e sconosciuto Nord, alla ricerca della risposta a un'unica domanda: perché lui non ha il frac? Sopravissuto a paurose burrasche, a lunghi periodi di digiuno, incontrando foche, trichechi, gabbiani e renne, a poco a poco impara che, di fronte alla sofferenza e alla violenza, tutti i cuccioli di animali, compresi i piccoli degli uomini, piangono allo stesso modo. Sconcertato e infelice fa ritorno a casa. La tristezza si trasforma in sorpresa quando il piccolo si accorge di indossare il più elegante frac che pinguino abbia mai visto, segno del raggiungimento di una conoscenza fatta di esperienza e di coraggio. Età di lettura: da 6 anni. -
Album della pubblicità. Con le top ten campagne e spot memorabili dell'ultimo decennio
I dieci spot e le dieci campagne pubblicitarie più memorabili degli ultimi dieci anni sono presentate in altrettante schede e commentate da articoli del sociologo Giorgio Triani. Ne esce una storia dell'immaginario di questo nostro ultimo decennio tra sponsorizzazioni sportive e pubblicità progresso. Una riflessione per tutti coloro che vogliono saperne di più sull'argomento e per coloro che trovano la pubblicità più bella dei programmi che interrompono. -
Pittura, linguaggio e tempo. Ediz. limitata
Un saggio inedito di Cesare Segre, unanimamente considerato tra i maggiori filologi italiani. Segre si interroga sulla reciprocità dei linguaggi e dei segni - immagine, scrittura, suono - conducendo una significativa riflessione sul mondo contemporaneo. Nei suoi numerosi studi si registrano anche significativi contributi rivolti all'approfondimento dei possibili legami esistenti tra iconologia e linguaggio letterario, studi che hanno aperto in generale nuovi orizzonti alla profondità del processo critico-ermeneutico, studi che qui si concretizzano in un testo che assume il carattere di una luminosa ""plaquette"""". Che cosa implica descrivere a parole un'opera d'arte? Che differenze si possono trovare tra il linguaggio visivo e quello musicale? Quali processi mentali portano al disvelamento dei significati di una determinata opera? Il filologo Cesare Segre si interroga su queste tematiche nella prolusione all'anno accademico 2005-2006 che ha tenuto presso la Facoltà di Architettura dell'Università degli Studi di Parma, qui pubblicata assieme a tre articoli apparsi su """"Il Giorno"""" in cui Segre dialoga con due dei massimi storici dell'arte del Novecento: Meyer Schapiro ed Ernst Gombrich."" -
La filosofia all'università
"Nelle università, la cosa conta """"in sé"""", non per quel che è. Ovvero, come disse Gargantua vuotando d'un fiato una coppa piena: """"Io non capisco come possa, il vino in sé, diventare vino in me"""". Ma erano altri tempi. Oggi, al posto della coppa, reggiamo in mano un bicchiere di carta; e al posto del vino, c'è un lassativo. Abbiamo dentro troppa cultura; dobbiamo liberarcene. In passato, ci fu chi disse che noi siamo come nani sulle spalle di giganti: meschini, rispetto a loro, ma capaci di vedere più lontano. A me pare che ai giganti, ad un certo punto della storia, sia scappato da starnutire.. Non c eravamo aggrappati bene."""" (dalla Prefazione di A. Zignani)" -
Le fate son tornate
Dodici brevi favole che sfoggiano tutto il repertorio dei personaggi tradizionali delle saghe italiane. Fate, orchi, streghette, alberi incantati rivivono in ambienti più familiari ai giovani lettori, come l'orto dietro casa, il sacchetto della spesa che la mamma lascia sul tavolo, oppure il fustino del detersivo in cui ""nuota"""" una meravigliosa sirenetta. Età di lettura: da 10 anni."" -
Già del campo dei cavoli
Un piccolo eroe, curioso e libero, si mette in viaggio per il mondo per diventare un uomo. Alla fine del suo percorso di conoscenza Già, il nome che ha scelto per sé, avrà imparato il coraggio e la solidarietà senza aver perso la voglia di viaggiare, farsi nuovi amici e rimanere libero, libero come il mondo magico della fantasia di ogni bambino. Età di lettura: da 11 anni. -
Il logos della scienza
Per la prima volta si presenta questo testo inedito del matematico triestino Paolo Zellini, che contiene diversi elementi di una sua conferenza dal titolo Numero e Logos, tenuta il 27 aprile 2006 presso la Facoltà di Architettura e di Ingegneria dell'Università degli Studi di Parma. Un testo che sviluppa una visione ampia della cultura e che ricerca nessi e collegamenti non solo nell'ambito della ricerca matematica ma anche fra il pensiero antico e la scienza moderna. Il testo è accompagnato da opere consonanti di Ferdinando Cogni, poeta e sensibile artista nato a Piacenza nel 1919. Una scelta fatta per sottolineare la necessità di far dialogare la cultura umanistica e quella scientifica che ancora oggi, passati circa cinquant'anni dalla denuncia di Charles P. Snow in merito alla loro frequente separazione, sembrano spesso lontane le une dalle altre. Si tratta di tavole del tutto inedite, scelte tra i numerosi lavori da lui realizzati in questi ultimi anni. -
I bozzetti di Amedo Bocchi per il Duomo di Messina
In coincidenza con la grande retrospettiva in corso a Parma che riporta all'attenzione del pubblico e della critica la personalità creativa di Amedeo Bocchi, la Fondazione Monte di Parma è lieta di dar vita al primo dei Quaderni di studio dedicati ad alcuni aspetti rimasti ancora in ombra all'interno della vita dell'artista. Il rapporto di Bocchi con Messina è uno di questi. O almeno lo è stato fino a quando un giovane studioso messinese, Mosè Previti, non ne ha fatto l'oggetto della sua Tesi di Laurea dopo aver preso in esame il ricco fondo di sessanta disegni preparatori per la decorazione del ricostruito Duomo di Messina distrutto dal terremoto del 1908, donato, nel 2002, dalla nipote Emilia Bocchi al Museo a lui dedicato. -
Cronica. Testo latino a fronte
Questa Cronica di Salimbene de Adam, meglio noto come Salimbene da Parma, emerge fra tutte le testimonianze medievali per la fascinosa mistura di Storia nel senso maiuscolo della parola, di cronaca sulle quotidiane baruffe tra le città della pianura padana, di commento e difesa dagli intrighi e maldicenze contro l'Ordine dei frati Minori nel quale Salimbene aveva preso i voti contro la volontà del padre. Ma anche diario personale intorno al suo parentado e registro di eventi, dalle eclissi di sole e di luna ai terremoti, alle grandinate rovinose, alle carestie, alle alluvioni, ma anche alle annate di buoni raccolti, alle vendemmie abbondanti. (...) Novecento pagine di grande evidenza narrativa di questo grandioso Salimbene, che riescono a divertirci e ad emozionarci, commedia e tragedia al centro di un Medioevo così vicino e quotidiano. -
Pan per focaccia. Come fare il pane in casa
Una storia millenaria, quella del pane, che si tramanda di generazione in generazione, sulle tavole di ieri e nelle cucine di oggi. Simbolo della vita e cibo per eccellenza, il pane ha sfamato milioni di persone e portato con sé tradizioni, culture e ricordi. È diventato persino arte estremamente raffinata per le sue metodologie e lavorazioni, per l'unicità di talune forme create e per il tipo di farine scelte. Prepararlo con le proprie mani per poi gustarlo insieme era un rito di famiglia a tutti gli effetti. Questo volume propone metodi, accorgimenti e consigli necessari per riscoprire il piacere di un buon pane ""fai da te"""". Un giro per l'Italia, in quasi 200 ricette, che svela preziosi segreti per sfornare mistocchine e farinate, crescie e panadas, e ancora crispeddi e panetti d'orzo, senza dimenticare gli aromi, i sapori e gli usi delle altre parti del mondo e di fornire un piccolo ricettario """"gluten free"""".""