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Monnezzopoli. La grande truffa
C'è un'industria al Sud che non conosce crisi: i rifiuti. In Campania la fabbrica della monnezza macina ogni anno profitti record destinati ad arricchire politici corrotti e ingrassare camorristi imprenditori. Da più di 15 anni, in nome dell'emergenza rifiuti, la Campania assorbe centinaia di milioni di euro. Denaro che alimenta un circuito economico spesso in odore di camorra. Le immagini devastanti di una regione in ginocchio, sommersa dalla spazzatura, sempre sull'orlo del disastro igienico-sanitario, con proteste e rivolte popolari, producono altri devastanti effetti collaterali: la fuga dei turisti e la condanna dell'Unione europea. Dopo anni di disattenzione finalmente la magistratura penale e quella contabile hanno acceso un faro sul business della spazzatura. Il libro si conclude con il grido d'allarme del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: ""Aiutate Napoli ad uscire da questa tragedia""""."" -
La trilogia tragicomica: Dibattito su amore-Un carico di mercurio-Decreto sui duelli
Questa è la nuova edizione, in volume unico, rivista e accresciuta di numerosi inediti, della famosa ""trilogia"""" di Alberto Mario Monconi, costituita da Dibattito su amore (1969), Un carico di mercurio (1975) e Decreto sui duelli (1982), editi da Laterza e ormai da tempo esauriti, che a giudizio unanime della critica hanno segnato il raggiungimento della piena maturità di un poeta che molti considerano tra i maggiori del Novecento: """"uno dei quattro, cinque maggiori del secolo scorso"""" (Paolo Ruffilli), """"il poeta più originale del nostro Novecento"""" (Claudio Toscani), che """"sfugge a ogni possibilità di inquadramento nel panorama della poesia novecentesca"""" (Elio Gioanola), la cui """"sperimentazione di grande originalità nel panorama del nostro Novecento non ha molti esempi che le si possano avvicinare"""" (Giorgio Patrizi), e il cui linguaggio """"ridefinisce i confini del genere 'poesia'"""" (Niva Lorenzini). La trilogia moriconiana è """"una grandiosa mise en scène"""" (Ruffilli), tragica e comica, con stupende invenzioni contenutistiche e formali, con vicende """"esemplari"""" e personaggi-simbolo, di ogni tempo, d'ogni luogo, d'ogni genere, illustri e anonimi, della fantasia e della realtà: fra cui e su cui trascorre assiduo il grido e il gemito di Alberto Mario personaggio, che rimpiange o deplora, svela, ammonisce ed esorta, non risparmiando se stesso."" -
Il mare tra noi. Scrittori catalani raccontano
L'antologia propone venti racconti di quattordici tra i più interessanti scrittori di lingua catalana delle ultime generazioni, tutti abbastanza noti in patria, alcuni anche al pubblico italiano (come Carme Riera o Miquel de Palol). Il volume offre un compendio esemplare di testi di grande valore letterario che, utilizzando la tecnica della scrittura memoriale, o sperimentale, o dello straniamento delle voci narranti, delineano una sintesi dell'evoluzione dell'oggetto letterario negli anni a cavallo tra Novecento e nuovo millennio. Il mar Mediterraneo e la lingua sono gli elementi che costituiscono il filo narrativo comune di questi racconti, ambientati a Barcellona, Valencia, Alleante e nell'isola di Maiorca. -
Caos napoletano
Al centro della vicenda si colloca un reportage, dal sapore stereotipato, che il protagonista, di origini partenopee, giornalista di una modesta testata del Nord, deve produrre sulle abitudini e i vizi notturni dei vip che ancora popolerebbero - secondo il Direttore del quotidiano - le isole del golfo di Napoli. Le indagini non rappresentano tanto il fine del romanzo, quanto piuttosto il pretesto per raccontare un microcosmo di rapporti umani e sociali che il protagonista riscopre nella sua terra d'origine e che poco o nulla hanno a che fare con il reportage. All'interno di questa cornice si susseguono ambienti e personaggi nel loro quotidiano intreccio di relazioni, amicizie perse e poi ritrovate, scandali più o meno velati. Molte delle figure Marcello, il protagonista; Bellina, sua collega e amica; l'""uomo-donna"""", la sua guida tra dedali e sotterranei; Giorgio, la signora Sodano - sono calate più o meno direttamente nel """"caos napoletano"""" tanto caro al protagonista, forse perché tanto simile al suo stato d'animo."" -
Il terrazzo saraceno e altre poesie
Il volume presenta per la prima volta tutte le poesie di un uomo di teatro purtroppo prematuramente scomparso, ma che ha lasciato il segno nel campo della sperimentazione teatrale napoletana come regista, attore e autore. Per ricordarlo, è stato istituito il Premio Nazionale di Teatro ""Lucio Beffi"""" che ogni anno conferisce riconoscimenti ad attori e compagnie teatrali di fama nazionale. Due sono i temi di fondo della poesia di Lucio Beffi: le emozioni e le suggestioni suscitate dalle diverse fasi della sua vicenda biografica, a partire dai ricordi della sua infanzia, simboleggiati da quel """"terrazzo saraceno"""" che apre il volume, quel """"terrazzo di pece nera"""", """"con enormi cupole / pance gonfie d'aria / dune di un deserto saraceno"""", per finire con il tenero, intenso e struggente legame che lo unì alla moglie e alle figlie; la passione divorante per il teatro, che con i suoi simboli, i suoi miti e le sue figure alimenta una parte notevole della sua produzione poetica: un'intera sezione del volume è intitolata """"Teatro"""" e non a caso raccoglie alcuni degli esiti più persuasivi."" -
Terremoto napoletano
Una famiglia americana nella Napoli ferita dal terremoto del 1980. Marito, moglie e quattro figli: lui, Jay Lulucita, è uno dei funzionari incaricati di coordinare gli aiuti internazionali alle popolazioni colpite; lei,Barbara, ha poco più di quarant'anni ed è stanca di un matrimonio che a suo vedere ha perso vigore; i quattro ragazzi sono tutti svegli, curiosi e attenti. Neanche il tempo di avventurarsi nei Quartieri Spagnoli, e Jay subisce uno scippo rovinoso. Ma poi, a poco a poco, i Lulucita imparano a conoscere una città bella e terribile, che respinge ma sa anche accogliere e sanare. -
Chameleons. Ediz. illustrata
Il libro presenta l'ultima produzione di Armando De Stefano, uno dei pittori napoletani più apprezzati del Novecento, che ha sempre dato prova di una inesauribile forza creativa. La pittura di Armando De Stefano si riconferma, anche in questa nuova fase, come una sintesi fra tradizione classica e ricerca di nuovi linguaggi, in un equilibrio tra realismo e surrealismo, tra dramma e satira, a volte stemperata nell'ironia. -
Una vita di sogni e di pugni. Da scugnizzo a campione nel segno di Muhammad Ali
Nuotatore, podista, pugilatore, organizzatore di boxe: una storia con i connotati dell'avventura. Classe 1945, napoletano di Mergellina nato scugnizzo, Elio Cotena sale sul ring per la prima volta a 15 anni. A 32 l'ultimo di 44 combattimenti da professionista. Due titoli italiani tra i dilettanti. Nazionale, medaglia d'oro ai Giochi del Mediterraneo, rappresenta l'Italia ai Giochi Olimpici di Città del Messico, nel 1968. Professionista alla fine dello stesso anno, campione d'Italia dei pesi piuma, conquista il titolo europeo nel 1975, a Napoli. Difende la corona con successo quattro volte. Per anni è il numero 3 della classifica Mondiale. Fisico mingherlino, apparentemente fragile, pochi muscoli e molta volontà, viene ritenuto all'inizio non idoneo alla pratica pugilistica dai suoi primi istruttori. L'esplosiva apparizione nel mondo del pugilato di Muhammad Ali, già Cassius Clay, abbatte antiche convinzioni: anche giovani non dotati di fisico poderoso e gonfi di muscoli possono tirare di boxe e ambire ad una carriera da campioni, se sostenuti da intelligenza, talento, temperamento, tenacia. Perciò, un giorno, lui va fino a Las Vegas per ringraziare di persona Ali. Il suo mito. -
In cerca di specchi
"In cerca di specchi"""" si muove nella provincia veneta, sui passi di due giovani, Caproni e Antonio, che stanno finendo il servizio militare. Caproni è geniale, sognatore, un po' pazzo. Antonio è più pragmatico, concreto, triste. La naja è un passaggio obbligato che fa da sfondo a un pezzo di vita. Sono entrambi """"cuccioli"""" del '68, che però hanno vissuto in modo marginale, più emotivo che politicizzato. Quello che accade sono le loro vite e le loro scelte, che si sviluppano insieme e parallele, nell'arco di qualche mese. La loro volontà è di essere autonomi, liberi e leali con le proprie scelte di vita, in una realtà che sta ormai sgretolando i loro sogni di rivoluzione. I percorsi hanno approdi diversi: la ricerca di un quotidiano monotono e difficile, ma coerente (come farà Antonio, che si è innamorato di Angela: borghese, disincantata, sognatrice); una scelta più radicale (come farà il loro amico Dodo, che passerà dal violino bene accordato al """"mitra lucidato""""); o il rifugio in una vita di piccolo successo economico (come farà Caproni). Guido Costello, è lo pseudonimo del titolare di uno studio pubblicitario. """"In cerca di specchi"""" è la sua opera prima." -
Mi pare che ci manchi un po' di sale. I 49 epigrammi
L'autore di questo libro di poesie, Mauro Giancaspro, fa da trent'anni il bibliotecario; ha diretto per dieci anni la Biblioteca Nazionale di Cosenza e da dodici dirige la Biblioteca Nazionale di Napoli. -
Taglio orizzontale
Una cittadina della provincia toscana, l'omicidio di una nobildonna, un magistrato che ha deciso di raccontarsi per far emergere la propria verità: sono questi gli ingredienti da cui parte una storia giocata sul filo delle emozioni e della memoria, che apre il sipario su scenari inconfessabili, sino alla scoperta di un crimine orrendo, dietro il quale si muovono ombre organizzate dal Potere. E ancora: la Sicilia dell'interno, degli anni Sessanta, con i suoi miti e riti, tabù e saperi. E davvero ingarbugliata la matassa che Lorenzo, sostituto procuratore di Terralba, è chiamato a dipanare: aspetti di sé che urgono dai rappezzi di una perdurante rimozione; lo strozzamento di Elvira Azzalori Randini, una donna dalla vita sregolata, spaventata e attratta da richiami ancestrali; la improvvisa sparizione di una bambina. L'indagine, al tempo stesso giudiziaria e psicologica, porta alla luce, insieme al morente e ai responsabili del delitto, immagini negate, echi di antichi rimorsi, verità parallele. Eumenidi o Erinni? In ogni caso fantasmi del passato, che riprendono corpo e si incrociano con la suggestione provocata nel magistrato dall'eccezionale personalità della vittima, con cui egli finisce per confondersi, in un groviglio che, secondo la metafora del Convito platonico, rinvia all'unità originaria delle loro vite, tagliate orizzontalmente, invece che verticalmente, dalla spada di Zeus. -
Il filo di lana
Il filo di lana, oltre a essere un percorso attraverso l'epopea dell'emigrazione italiana negli Usa, è anche un viaggio attraverso le emozioni, i sentimenti, la fragilità, la forza dell'essere umano, legate da un ideale filo di lana. Saper raccontare con semplicità i sentimenti che attraversano le storie umane non è dote che appartiene a tutti. Paolo Jorio questa dote ce l'ha e la struttura narrativa del suo romanzo concede al lettore il biglietto di sola andata verso un paese che ognuno, prima o dopo nella vita, dovrebbe visitare: se stesso. I personaggi dell'opera, emigranti campani in cerca di una vita nuova che non sia solo sopravvivenza, sono descritti dall'autore con un'attenta analisi psicologica, sono messi a fuoco con la precisione di una macchina fotografica, strumento che rappresenta poi una metafora significativa in tutta l'opera. Il protagonista, che ha lasciato il mondo ma in quel mondo ha impresso un segno indelebile di ricordo, è raccontato attraverso le fotografie che suo nipote mostra a una fotoreporter cinica in cerca di storie assai diverse da quella in cui s'imbatte per caso:storie dove gli emigranti italiani d'America s'identificano in gente che ha fatto i soldi con mezzi non sempre limpidi. Ma la donna scopre un'altra storia, un'altra realtà, fatta di onestà, affetto, rigore dei sentimenti. E sarà questo a cambiarle la vita. -
Masaniello. Il re dei lazzari. Storia di una rivoluzione tradita
Il volume presenta una biografia ""rinnovata"""" del giovane eroe partenopeo e, nel contempo, una ricostruzione veritiera di quella rivoluzione che nel 1647 solcò come una meteora, sia pure per la breve durata di una decade, il cielo di Napoli: dieci giorni sufficienti a mettere in crisi un impero come quello spagnolo su cui non tramontava mai il sole e suonare la diana della riscossa per tutte le genti oppresse dell'Europa del Seicento e dei secoli a venire. Un biografia """"rinnovata"""", perché non limitata alla semplice descrizione storico-ambientale del mitico e inimitabile capopopolo (secondo gli schemi di una letteratura d'effetto), bensì una biografia estesa alla sua più intima personalità, sia interiore sia esteriore, così come risulta inequivocabilmente dai fascicoli che l'autore ha consultato presso l'Archivio Storico di Madrid: """"note confidenziali"""", """"veline"""", """"profili"""", stilati con puntigliosa precisione dalla polizia segreta spagnola del tempo e inviati settimanalmente al Viceré che, a sua volta, provvedeva a inviarli al Ministero degli Affari Speciali del Regno. Ed è proprio dall""""esame di queste """"relazioni segrete"""" che emerge il Tommaso Aniello d'Amalfi quale in realtà era, nel bene e nel male e, assieme a lui, tutte le persone del """"dramma"""" che lo hanno circondato: familiari, parenti, amici, pescivendoli, ambulanti, gendarmi, gabellieri, contrabbandieri, camorristi, cospiratori, traditori, preti, frati, lazzari, scugnizzi, compagni di strada e di lotta."" -
Ultimi. Inchiesta sui confini della vita
Questo libro si propone di sgombrare il campo da tutta la propaganda e da tutte le suggestioni che, in materia di inizio e fine vita, hanno finora oscurato gli aspetti puramente biologici dei due fenomeni. Non è per motivi etici, morali, religiosi o sociali che, come è accaduto finora, i due momenti chiave dell'esistenza vanno ripensati. Il ripensamento nasce dalla comprensione dei diversi passaggi fisiologici che caratterizzano, sulla sola base delle leggi naturali, la nascita e la morte. Due momenti in cui l'essere umano è davvero ""ultimo"""", privo in se stesso anche di quelle tutele che la natura assegna agli unicellulari per sfuggire ai pericoli. Ed è su loro, sugli """"ultimi"""", che si accendono qui le luci, attraverso una panoramica aggiornata sia delle acquisizioni in materia, sia delle carenze presenti negli impianti legislativi che, nei diversi Paesi, prescindono da una piena e completa consapevolezza delle conoscenze scientifiche relative ai fenomeni cui ci si riferisce, diffondendo fra i cittadini concetti falsi (come il prelievo di organi """"da cadavere"""") e fuorvianti. Le truculente manovre del parthial birth ancora praticato negli Usa, o le regole per lo smaltimento dei feti, in Italia e altrove, non sono che alcuni esempi, qui spiegati fino in fondo, di come sia necessario riconsiderare le leggi sull'aborto, tenendo bene in mente solo ciò che ci dice la ricerca sul campo."" -
Presenze protestanti a Napoli durante il Risorgimento
A partire dall'analisi della temperie culturale, sociale e politica che si viveva a Napoli durante il Risorgimento, Pasquale Danzi traccia un quadro preciso e puntuale della storia del protestantesimo italiano nel Mezzogiorno, riprendendo e rivedendo la storiografia in materia. Ne emerge il ruolo non secondario dell'evangelismo nello svolgimento spirituale e nella vita civile del nostro Paese e la forza dalla comunità evangelica di stanza a Napoli, che, a lungo mal tollerata dai Borboni, potè esprimere il proprio culto solo grazie all'ala protettiva della Legazione Reale di Prussia. Alla comunità evangelica cittadina solo agli inizi degli anni Sessanta del XIX secolo, infatti, grazie a Giuseppe Garibaldi, sarà concesso il terreno per l'edificazione della prima chiesa. Un saggio che apre squarci su un mondo e una comunità ancora poco conosciuti. In appendice una predica di Alessandro Gavazzi al popolo napoletano. Prefazione di Guido Verucci. -
La costiera addormentata. Emozioni e sensazioni
La poesia per Tafuri è un'evidente vocazione naturale, che si congiunge strettamente alla vita, alla sua bellezza, alla sua meraviglia. Poeta è chi, nel vivere e nello scrivere, riesce ad andare oltre la vita e la scrittura per inventare uno spazio inquieto, ma intenso, intimo, nel quale placare provvisoriamente le banalità, le ripetitività del quotidiano. Quando la vita non basta, suggeriva Montale, entra in azione la poesia, che si propone così come un inesauribile supplemento di vita. -
Elogio della malafemmina
"La prostituzione è un simulacro di dono. Un'offerta che si sottrae. Ammiccano da una vetrina o da un marciapiede. Sbucano dal nulla, dalla pioggia e dal freddo e nel buio ritornano, con il loro bottino. Non ti chiedono nulla e non si aspettano nulla. Come sono apparse, così spariscono. Le chiamano e le cantano lucciole. La prostituta è compassionevole nell'atto ancor prima che nell'intenzione. Nel suo darsi a chiunque e a nessuno, dietro l'unica condizione di un compenso accessibile."""" Giancarlo Dotto, è giornalista e scrittore e ha condotto una particolare inchiesta sulla prostituzione giovanile, soprattutto di ragazze extracomunitarie." -
Il Caffè delle Due Porte 1848
Nel 1848 il Caffè delle Due Porte ad Avellino era un ritrovo di liberali che vi tenevano appassionate, quanto clandestine, discussioni sulla prospettiva dell'unificazione italiana. L'autore mette così inizialmente a fuoco un microcosmo di provincia a partire da una cittadina dell'interno del Regno delle Due Sicilie, con il suo complesso di trame e di personaggi; ma subito dopo lo sguardo si allarga su scenari sempre più ampi, come la Napoli borbonica, la Torino di Carlo Alberto, fino alla Milano delle cinque giornate e la prima guerra d'indipendenza, per esitare infine nella drammaticità delle barricate del 15 maggio nella capitale partenopea. La peculiarità del romanzo è l'intreccio fra i personaggi di fantasia e quelli realmente esistiti, come Luigi La Porta, Carlo Poerio, Francesco De Sanctis, Filippo Palizzi, Niccola Nisco, Michele Pironti e molti altri, secondo un modello già felicemente sperimentato dall'autore in La fontana di Bellerofonte, di cui questo è una sorta di ideale continuazione. Come nel precedente romanzo, anche in questo tutti gli accadimenti e i personaggi storici sono ricostruiti da fonti dirette e indirette, attraverso documenti, testimonianze, ecc. Tutto il contesto narrativo, invece, reinventa aspetti appartenenti a rituali, mentalità, forme espressive, modi di dire, dialetti, che consentono di avvicinarsi agli eventi con la sensazione molto realistica di mescolarsi ai protagonisti annullando la distanza temporale. Diverse trame corrono parallele, mentre le loro propaggini si incrociano formando un unico ordito, dove trovano collocazione passione amorosa e crisi coniugale, tormenti dell'amore senile e ricerca ambivalente delle proprie origini. Non manca quello che oggi chiameremmo un cold case, cioè l'indagine sulla scomparsa di una donna avvenuta dodici anni prima, che accompagna tutto il romanzo dall'inizio alla fine. -
Le penultime parole famose. Quando non ci sarò più, dite di me...
"Autocelebrare la propria vita, immaginandosi già nell'aldilà, non è uno sport in cui i personaggi di quest'Italia del terzo millennio eccellano. L'aldiquà ci piace assai, e ci restiamo ottimamente"""". Da questa considerazione parte Elsa Di Gati, nota giornalista della Rai, che ha invitato molti personaggi a scrivere - a futura memoria - il proprio epitaffio. Tra fughe, ritirate e scongiuri, alla fine sono rimasti sul campo 47 intrepidi (più due """"fuori quota"""": l'editore e la curatrice). Un modo divertente """"per testare di quanta autoironia siamo capaci, per capire se, all'occorrenza, riusciamo persino a partorire un pensiero profondo, un sogno, una riflessione sul mondo e sul nostro modo di starci""""." -
La mia storia attraverso il '900
Un noto e importante avvocato del Foro di Roma ripercorre le tappe fondamentali della sua vita, che lo hanno portato ad essere testimone di un secolo di storia, dalla Prima guerra mondiale ad oggi. L'autore si sofferma sugli anni più avventurosi e movimentati, che coincidono con l'inizio della Seconda guerra mondiale, la caduta di Mussolini nel 1943, l'armistizio dell'8 settembre, la Resistenza e la Liberazione con l'arrivo degli angloamericani. In quegli anni Mario Guttieres è dapprima ufficiale dell'esercito italiano in Etiopia nel 1938, avvocato a Tripoli allo scoppio della guerra, poi a Roma dove entra in contatto con l'antifascismo militante, decidendo di partire verso Napoli per presentarsi agli alleati e combattere contro i tedeschi. Molto interessanti le tappe di questa ""discesa al Sud"""", difficile e movimentata, con lunghi spostamenti anche a piedi: Cassino, Caianello, Napoli, le campagne intorno al Vesuvio, Terzigno, Salerno (dove si arruola come ufficiale di collegamento nell'esercito alleato). Da Salerno risale con gli alleati, ritornando infine a Roma in divisa da ufficiale britannico. Poi la ripresa del lavoro, con l'avvio di una brillante carriera di avvocato, protagonista di casi anche clamorosi. Ma a questa fase """"normale"""" della sua vita l'autore dedica solo le ultime pagine di questo interessante racconto autobiografico.""