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Lazzariata, purgatorio napolitano
Un racconto in forma drammaturgica, che mette in scena, sul palco della Storia, la tragica commedia della plebe napoletana durante i terribili fatti del 1799, immergendo il lettore-spettatore nella ""fornace di un campare"""" in cui lacerti di vita nuda rappresentano il flagello di un Purgatorio in terra. Il sipario si leva e siamo a spiare negli interni di una residenza signorile: affacciate su un giardino pensile, le cucine ci lasciano scoprire la """"vita di palazzo"""" nella sua quotidianità. Sembra si respiri un'aria conviviale; nondimeno il """"clima mite"""", dovuto alla tregua sociale dell'illuminato periodo Carolino, verrà irrimediabilmente sconvolto dalla portata tragica degli accadimenti legati alla rivoluzione partenopea. La precarietà, l'incertezza, il timore di un nuovo servaggio e l'abbandono del miserabile status quo (che pure """"lasciava sopravvivere"""") sono i demoni che percuoteranno le passioni dei lazzari protagonisti, scatenando in essi intense commozioni. Se di lì a poco il sangue di San Gennaro si scioglierà come mestruo regolare della """"Grande Madre Napoli"""", così pure il sangue dei napoletani scorrerà a fiumi dalle ferite della sua carne viva, lacerata a morsi, e il miracolo della pace popolare ancora una volta abortirà. Prefazione di Eleonora Puntillo."" -
L' attualità di Aldo Moro negli scritti giornalistici (1937-1978)
In questi scritti giornalistici l'autore ricostruisce la figura di Aldo Moro nella sua poliedrica attività di docente, di cattolico impegnato , di dirigente del maggior partito democristiano d'Europa, di ministro e di Presidente del Consiglio. Antonello Di Mario è nato a Terracina il 12 giugno del 1966. Giornalista professionista, laureato in Scienze della comunicazione, lavora a Roma come responsabile dell'Ufficio stampa della Uilm nazionale. -
Non salvo Atene
Il titolo di questo libro vuol rammentare che pochi versi dell'Elettra di Euripide, recitati da uno spartano reduce dalla lunga guerra del Peloponneso, s'imposero al duro cuore e alla mente dell'assemblea degli spartani vittoriosi vincendo il loro proposito di distruggere la vinta Atene. L'""azione"""" del poeta, il miracolo di Euripide potrebbe ancora ripetersi? (Non è mai accaduto in millenni). La poesia come dire le voci della bellezza e della virtù potrebbe ancora prevalere nel cuore e nella ragione dell'uomo ormai, per sua sfortuna """"civilissimo"""" contro quanto distrugge o minaccia tutto ciò di cui il nome """"Atene"""" è metafora? Uno dei maggiori poeti italiani fortemente ne dubita. Moriconi, lirico, satirico, epico drammatico, interroga ancora una volta la storia e la vita d'illustri e di anonimi, penetra, svela, medita e ammonisce arricchendo la sua tragicommedia di vivide scene, di """"norelas ejemplares"""" di personaggi-simbolo che non si dimenticano."" -
Roma in uno shaker
Questo volume di Antonio Messia nasce come un omaggio per gli ottanta anni di Enzo Paolinelli e presenta, anche attraverso i ricordi del protagonista, un profilo della vicenda professionale e umana del famoso barman, che ha avuto significative esperienze di lavoro in Italia e all'estero. Enzo Paolinelli, nato a Roma il 2 novembre 1929, ha lavorato come barman presso famosi locali, dal bar Settebello al Sistina, dal Caffè Strega di via Veneto al Cafè de Paris, all'Hotel Hilton dove apre il suo night L'Ellisse. Numerosi i riconoscimenti ottenuti: primo premio a Capri, nel 1970, col cocktail ""Ellisse"""", primo premio a Roma, nel 1972, col long drink """"Graziella"""", primo premio a Roma, nel 1982, col long drink """"Lungotevere"""", primo premio a Saint Vincent, nel 1983, col cocktail """"Unicef '83"""". La rievocazione delle tappe più interessanti della formazione e del successo di Enzo Paolinelli consente all'autore, ricostruendo la fittissima rete dei suoi contatti e delle sue relazioni con grandi personaggi del mondo dello spettacolo, della cultura, della politica, dell'economia, di consegnarci uno spaccato della società italiana dagli anni del dopoguerra agli ultimi decenni."" -
Dimensione zero. Un amore tra le stelle
Una donna napoletana rincorre le memorie di un nonno chiaroveggente, uno scienziato irrazionale molto amato al suo tempo ma ormai dimenticato. Un astrofisico americano ""perde"""" una galassia durante le sue ricerche. Si incontreranno prima in Svizzera, poi in una Napoli incantata dove ritroveranno un passato vivo e il loro nuovo presente. Scienza e amore si contendono la scena in questo romanzo scritto a quattro mani, che racconta un'insolita avventura dello spirito e del corpo, nel corso della quale i protagonisti saranno accompagnati per le vie della città da... Pedro da Toledo e Federico II, Maria Amalia Borbone e Filippo d'Angiò, con le loro corti, gli armati, i destrieri, ma anche gli scienziati e gli artigiani e un gran numero di architetti, pittori e letterati di ogni genere..."" -
Si alza la nebbia bisogna far presto
Quattro anni fa un uomo intraprese l'idea di scrivere una storia che potesse raccontare un viaggio tra le memorie pensate e quelle disegnate. Mise insieme il segno e la parola per appagare un'esigenza interiore, in modo semplice, per esternarsi, per lanciare il fiato sulle cose, per dire la sua su tutto quello a cui l'animo poneva attenzione senza poter tralasciare niente. Imparò a guardare con gli stessi occhi in maniera diversa, a chiedersi il perché delle cose che fino a quel punto aveva ignorato e si chiese di questo e di quello, del male e del bene, per capire dov'era e che cosa voleva. Accompagnato da tanti piccoli pensieri e segni, si mise sul binario delle sue parole e andò senza mai fermarsi, senza mai voltarsi indietro. Percorse tanti chilometri, pagina dopo pagina, sempre diritto. Un giorno giunse sotto un grande albero e si sedette ad ammirare il cielo. -
Rimorsi
Undici racconti accomunati da maturità d'intenti e consapevolezza espressiva. Al centro questioni anche scabrose e delicate come la violenza sessuale {Storia di Nina; Il custode), l'assassinio compiuto per vendetta (La sorella maggiore), per follia (La moglie del sindaca) o per desiderio di sottrarsi a un'esistenza penosa e desolante (La balia; Il segreta), relazioni familiari e sentimentali inappaganti che spesso sfociano in rapporti adulterini vissuti in modo conflittuale e con animo malinconico {Pomeriggi d'autunno; Nabucco; Morsi e rimorsi; L'uomo del fiume; il cuore nelle scarpe). Un connubio straordinario di crudezza ed esuberanza, sul retroscena antropologico della Calabria; immagini mai banali per una materia umana incandescente, afflitta da una patologica percezione dei rapporti interpersonali; l'ansia contagiosa di un monologo ininterrotto che costituisce la grana di questi intensi racconti. -
Elogio dell'adulterio
Da reato a consuetudine: questa è la metamorfosi dell.adulterio secondo Maria Roccasalva. In un passato non poi tanto remoto la donna fedifraga era vittima del cosiddetto ""delitto d'onore""""; oggi il peggio che possa accadere alla malcapitata è un divorzio economicamente svantaggioso. """"Spogliato di quell'aura fosca e sinistra di peccato nel quale esso si consumava affermandosi, l'adulterio è stato privato anche del suo carattere eroico di ribellione [...]"""". Se è vero che l'ebbrezza della trasgressione rende l'amore più eccitante, si può facilmente intuire quali siano state le conseguenze, in questo senso """"nefaste"""", di un post-femminismo estremo che ha privato l'adulterio del suo ingrediente più piccante: il gusto del proibito, di un segreto consumato tra le quattro mura di una stanza. """"Andare a letto con un altro non significa mica tradire, ma cercare di essere in qualche modo felice. E più si è felici, più il matrimonio va a gonfie vele"""". E le donne italiane, saranno d'accordo?"" -
Saldi di fine emozione
Gino è un avvocato di raro talento che però non ha raggiunto, e forse nemmeno perseguito, il vero successo professionale. Ha smarrito l'idea terrena di giustizia e usa il sesso come un'arma: ""entomologo femminile"""", etologo dell'umanità, soprattutto quella di confine, tratta con lo stesso distaccato disprezzo i peccatori che si comportano da virtuosi, i virtuosi che vivono da peccatori, i peccati trasformati in reati e viceversa. Finché un giorno una donna gli annuncia con messaggi anonimi che presto si incontreranno, e che quest'incontro cambierà la sua vita. Ma prima dovrà affrontare un viaggio al termine della notte attraverso """"terre di mezzo"""" abitate da persone apparentemente comuni o importanti, stimate in pubblico, miserabili e pericolose nel privato. Gino finirà per smascherarli nella loro reale essenza di mostri, ma metterà a repentaglio la sua vita e pagherà un prezzo altissimo. Seguendo la scansione narrativa di un thriller cupo e visionario, il romanzo si snoda attraverso personaggi e situazioni marcati da un'atavica deformità antropologica o morale: Mirva, la ninfomane spietata ma politicamente corretta; Elena, l'ex moglie amorale e cinica; l'inquietante capo camorra Don Conese; l'agghiacciante sottosegretario Iesi e il suo pupazzo Mitri, capopartito cialtrone; Severo, il magistrato traditore e Fenzi, il magistrato esemplare..."" -
Casualità o causalità. Connessioni tra i mercati azionari e le posizioni astrali
Attraverso una ricerca minuziosa ma agile, fatta di tempi, spazi e calcoli astrologici, Guido Cante effettua una singolare esplorazione sul mondo della finanza e della Borsa, spiegando l'andamento degli indici finanziari attraverso i calcoli astrologici. Con un approccio originale, l'autore evidenzia corrispondenze tra le posizioni astrali e i comportamenti dei mercati azionari, attraverso un'analisi completata da illustrazioni, che intendono dimostrare come congiunzioni astrali nefaste coincidano con gli andamenti negativi dei mercati finanziari, e viceversa. Il libro si propone anche di evidenziare la validità scientifica del messaggio astrologico, tema che l'autore non ritiene disgiunto dal progetto GCP (Global Consciousness Project). Nella parte conclusiva viene proposta la previsione dettagliata dell'andamento dell'indice Dow Jones nel 2010. -
Al di là della notte. Storie di vittime innocenti di criminalità
È uno sguardo nella soffitta del tempo, dove ci sono le foto in bianco e nero oramai sbiadite. Sono fotogrammi impressi nella memoria dei familiari delle vittime innocenti che raccontano tragedie mai dimenticate. Il libro ricostruisce, attraverso il ricordo di chi quelle foto le conosce bene, storie che devono essere di esempio per le giovani generazioni perché questo non accada mai più. Persone che devono essere ricordate non solo per la loro tragica e assurda fine, ma per senso della memoria. Della loro e della nostra memoria. La ricostruzione sistematica delle vicende raccontate ci consegna un ritratto doloroso, che riapre ferite mai chiuse definitivamente e che ha suscitato nei familiari delle vittime sdegno, angoscia, paura, pianto. Ogni vittima qui non è più solo un nome, ma vive anche con la sua storia. Parlare di loro, dei loro affetti, significa rimetterle al posto giusto, nello scrigno delle cose più preziose. Dove meritano di stare, senza distinzione alcuna. -
Elogio di Mourinho
"Ave, messia del football arricciato, allenatore di viso corrucciato, di manette ammanettato, filoso del fallo laterale, poeta del pressing, esegeta dei novanta minuti più recupero, chiosatore dell'offside e notista vocale del penalty-no penalty, predicatore del successo ad ogni costo"""". In medio stat virtus? No. Non esistono mezze misure quando si ha a che fare con lo Special One. Persino nel nome: """"Mou, diminutivo dolce come una caramella al latte, Mourinho tosto e sanguigno"""". Eccessivo ma con eleganza, proprio come le sue squadre, spregiudicate ma sempre attente alla difesa; croce (poco) e delizia (molto) dei quotidiani sportivi, amato e odiato, amico e nemico, simpatico e antipatico. Unisce undici giocatori e divide milioni di tifosi. """"One. Special One. Number One. One and One"""", di se stesso dice: """"Non sono il migliore del mondo, ma penso che nessuno sia migliore di me"""". Diretto, sfrontato e imprevedibile, un astuto comunicatore, ma soprattutto, non lo si dimentichi mai, un allenatore vincente. Insomma, che piaccia o meno, Mourinho è riuscito a ridare vitalità e peso, con le sue parole e con il suo gioco, al calcio italiano, altrimenti sfiancato da scandali, fughe di soldi e di talenti e immobile nelle frasi fatte e scontate della falsa diplomazia. E allora """"dagli, Mou! Di' quello che pensi e buonanotte al secchio e al pallone""""." -
I dimenticati
Dieci racconti che ridanno voce ad altrettante tragedie dimenticate della seconda guerra mondiale, tutte avvenute nel Mezzogiorno. Le storie, rigorosamente vere e documentate, offrono una narrazione ricca di pathos unita a resoconti storici minuziosi. Le vittime sono quasi sempre i civili, mentre i carnefici cambiano di volta in volta: i nazisti dell'eccidio di Caiazzo, che oppongono crudeli rappresaglie alla sollevazione di Matera; gli angloamericani che fanno strage di contadini al ""Borgo Ventimiglia"""" in Sicilia, mitragliando quattordici bambini nella piazza di Buccino. Altre volte protagonista è semplicemente la malasorte, che si accanisce con sei ragazzi calabresi, sbandati dopo l'otto settembre e morti carbonizzati in un carro bestiame a Pisciotta o con le quasi seicento vittime del """"treno 8017"""", uccise dalle esalazioni di monossido di carbonio nella """"Galleria delle armi"""" sui monti di Balvano. Solo due racconti sfuggono al finale tragico e descrivono due risposte possibili e paradigmatiche alla guerra: quella di Ciccio, contadino-sommergibilista, eroe suo malgrado, e quella di Peppiniello, che """"getta lo scudo"""" ed emigra in Venezuela per scampare al massacro. Il libro nel suo insieme è un tributo alle tante vittime delle stragi, meritevoli di memoria e rispetto, e non dell'oblio al quale finora sono state destinate."" -
La città di frontiera
"Il volume che il lettore ha fra le mani, è il medesimo che consacrò definitivamente Rosa Romojaro negli ambienti poetici della Spagna democratica, fra gli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso. Si tratta di un canzoniere dedicato al rapporto di un soggetto con una frontiera vista come segno della perdita di identità, come confine di un territorio che è temporale piuttosto che spaziale. Un soggetto poetico dedito alla gestione della propria vocazione scrittoria e preda di una solitudine che trova un alveo confortante soltanto nella """"forma"""", modellatrice della sua avventura umana: in ultima analisi, soltanto nel rigore delle forme strofiche. La presenza di un soggetto """"personale"""" è fondamentale in tutta la raccolta: è il perno intorno al quale ruota la struttura del libro, il dato che assicura una rarefatta epicità a questa poesia"""". (dalla postfazione di Encarnación Sánchez García)" -
Elogio di Federica la mano amica
Un piccolo spiritoso elogio dedicato al mondo maschile, a una delle attività più praticate. -
Per grazia ricevuta. Fiat G.B. Vico Pomigliano: diario di una lotta
Un diario che racconta i momenti più intensi di una lotta operaia durata due anni e mezzo. È la vicenda del ""Giambattista Vico"""", che parte dal dicembre del 2007, dall'annuncio di Sergio Marchionne di un piano di ristrutturazione straordinaria dello stabilimento Fiat di Pomigliano d'Arco, passa attraverso una crisi economica senza precedenti, un lunghissimo periodo di cassa integrazione, e si conclude con l'accordo che porterà prossimamente alla produzione della nuova Panda in provincia di Napoli, salvando così il posto a quasi 5 mila lavoratori e a oltre 10 mila dell'indotto."" -
Il maestro e l'allievo. Dialogo tra generazion
Due uomini, due studiosi, in due momenti diversi del loro percorso umano e scientifico, rendono pubblico il loro dialogo, affrontando, con la consuetudine di allievo e maestro, temi diversi, taluni sempiterni, grandi e complessi, altri solo in apparenza minori, ma sempre di grande attualità. Svestiti i panni dell'accademia, i due autori intrecciano un fitto scambio, nel quale entrambi si scoprono alle fine discepoli e contraddittori l'uno dell'altro; in uno stile colloquiale, viene qui riproposto uno dei significati più antichi e autentici di ""scuola"""", quello di cenacolo, entro cui tutti i partecipanti pongono in comune le proprie opinioni, le proprie maturate concezioni, verificando contestualmente le tappe progressive di avanzamento della conoscenza. Ne viene fuori una sorta di """"sociologia di democrazia culturale"""": ogni argomento, infatti, è legato l'uno all'altro, ogni aspetto non si scinde mai del tutto da quello del sentire altrui, ogni cosa è avvolta nel viluppo in cui è aggrovigliata la natura umana. Ma anche che la ricerca della verità, forse in sé vana, è attrazione irresistibile per ogni persona che non abbia rinunciato a pensare, e che la qualità della vita di una collettività può essere influenzata dal livello del suo discorso pubblico."" -
Arkano. Il mistero del Tindari
Nella Tindari contemporanea, di fronte alle isole Eolie, in cima a un'altura sulla quale sorgeva un arcaico tempio di Giove, Giorgio Luciani, giovane avvocato, incontra uno strano pescatore. È Arkano, un antico sacerdote vissuto da sempre in quei luoghi e ultimo custode di una sorprendente verità. Questo straordinario incontro stravolgerà la vita di Giorgio che, in un susseguirsi di esperienze prima terribili, poi grandiose e folgoranti, da Uomo Senza Nome diventerà il Prescelto, Horus, destinato a ricevere il sacro mandato di liberare l'umanità dalle trame del Grande Inganno. Con l'aiuto di Arkano, il giovane vivrà in prima persona incredibili esperienze. Dalla Tindarys greca alla Sicilia del periodo federiciano: a ritroso nel tempo, Giorgio condividerà le vicende e le conoscenze dei propri illustri antenati, incontrerà le stupende streghe Majare di Novara di Sicilia ma soprattutto, imparerà a scoprire se stesso. Non un semplice uomo, ma un sacro guerriero cui spetta il compito di combattere l'oscuro dominio dell'Ingannatore, unico essere divino incapace di vedere la luce della Creatrice, la Grande Madre. La storia si sviluppa in un crescendo di eventi, scoperte e misteri, snodandosi attraverso i meravigliosi paesaggi di Furnari, Novara di Sicilia, Oliveri e della Tindari contemporanea. -
L'importante è che piova
A quarant'anni Marco ha già vissuto due vite: un'adolescenza serena, trascorsa nella continua ricerca del bene comune e del rapporto con gli altri, e una maturità segnata da un'improvvisa crisi individuale che lo porterà ad allontanarsi dalla vita sociale e a rinchiudersi in una profonda solitudine. Il ritrovarsi solo con se stesso scuote l'uomo e dà origine a un sentimento di nostalgia per un tempo perduto, che è alla base della crisi di Marco e del suo superamento. La drammatica esperienza depressiva del protagonista si risolverà nella ritrovata comunicazione con gli altri e nella riconquista di una dimensione sociale e umana. È la fine della siccità: l'importante è che piova. Senza incorrere in complesse analisi interiori, Carotenuto descrive il dramma della depressione con uno stile semplice ma intenso, proprio di chi, per percorso di vita centrato su una umanità condivisa, ha sviluppato una particolare sensibilità verso i problemi dell'individuo. -
Nel mare il fuoco. Ritratti napoletani
Un ideale percorso tra le strade di Napoli. Un viaggio che inizia a via Foria, zona orientale della città, passa per il centro storico, i quartieri eleganti di Chiaia, il Vomero, la periferia occidentale (Soccavo) per terminare sulla collina di Posillipo. Emilia Leonetti riscopre la città attraverso gli occhi e le parole di artisti, intellettuali, scrittori, registi, attori e musicisti, ma anche imprenditori e imprenditrici, manager, commercianti, magistrati, sacerdoti e giornalisti. Tutti accomunati dal vivere o dall'aver vissuto a Napoli, semplicemente perché non sarebbe potuto essere altrimenti. Come in uno specchio le storie riflettono i luoghi, le passioni, la forza del vulcano, la ragione, la luminosità del mare. In un continuo rinvio dalla persona ritratta alla città e viceversa. Così, per esempio, mentre attende di poter conversare con Roberto De Simone, in una stanza di un palazzo storico, l'autrice è colpita da un dipinto settecentesco in cui ""nel buio della notte si erge mostruoso il Vesuvio in eruzione. Domina ogni cosa, anche il mare, che è in fiamme come il vulcano. Nel mare... il fuoco"""".""