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Bersaglio, l'oblio
Un cadavere sfigurato emerge inaspettatamente dal grigiore di giornate troppo nebbiose, come sono quelle che avvolgono così tipicamente la pianura padana. Le indagini sull'uomo senza volto, senza impronte e senza documenti di riconoscimento riusciranno a condurre il commissario Soneri nel labirinto di una storia dominata dal senso di precarietà e di paura, nella fuga dai fantasmi di un passato che ritorna con il proprio carico di vendette e di conti mai saldati. Diabasis ristampa in una nuova veste grafica la prima inchiesta del commissario Soneri. -
Mascherine senza ballo. Un diario pandemico
Non era facile affrontare un tema scabroso e di recente dolorosissimo come quello dei lutti, dei guai, dei disagi causati da una pandemia che a fine marzo 2021 contava quasi 3 milioni di morti nel mondo. La Cingi è riuscita nel compito alleggerendolo con il suo linguaggio che scorre come l'acqua cristallina in un rivolo di montagna, così che alla fine si desidera rileggere le parti del libro che riguardano deliziose descrizioni della Venezia nascosta, delle nuove vesti delle città, delle piazze, delle magioni, dei davanzali e dei balconi che l'immobilità forzata degli uomini ha avvantaggiato. Sotto il blackdown infatti i veroni, vecchie mummie, si sono rialzati adornandosi di fiori, conoscendo nuovamente le orme del fermento inarrestabile della vita, offrendo un quadro vivace in un paesaggio silente. In tale contesto i ricordi e i pensieri si accalcano nella mente, passando rapidamente da un argomento a uno completamente diverso, cacciando talora con un ragionamento banale la visione cupa dell'esistenza del momento e anche di quella in generale, o rimpiazzando con amori nascenti i vuoti lasciati da amare esperienze. Ex malo bonus, dice sant'Agostino, da qualunque male può scaturire un bene. Il bene di Giada è rappresentato dal suo desiderio di amare, di donare, di alleviare o guarire i dolori altrui. La strada è lunga, il Covid 19 può avere un ritorno e poi un altro ancora... -
L' uomo e l'unico
Nell'ottobre del 1844 Max Stirner dà alle stampe L'unico e la sua proprietà, in cui contesta, in nome del singolo, i principi dell'Umanesimo di Feuerbach a cui i socialisti amavano riferirsi. I documenti di questa raccolta risalgono al periodo successivo alla sua pubblicazione. Sono qui raccolti gli scritti di Feuerbach e di Hess che recensiscono l'opera, a cui seguono le relative repliche di Stirner. Subito dopo, tra il 1845 e il 1846, Marx stende le pagine dell'Ideologia tedesca: le parti qui tradotte sono state scelte per la loro rilevanza con gli ""ideologi tedeschi"""", in particolare Feuerbach e Stirner, sui temi dell'essenza umana e dell'unicità."" -
L' album di marocchino rosso
Un numero enigmatico e quindici morti annunciate. Una scatola cinese di esistenze incrociate, presagi e nefandezze, dove anche il tuo nome può portare a un destino fatale e già scritto. Il sortilegio della fotografia ruba quel riflesso di vita e di morte che sta nel gioco di specchi, tra realtà e inganno, che è l'esistenza umana. Riesumando quegli antichi ritratti fotografici, Stefano Spagnoli ricostruisce per induzione una serie di vite enigmatiche, in cui si susseguono, come sentenze inappellabili, strane e nefaste coincidenze. Un libro che lascerà il lettore con il fiato sospeso, nello scoprire che la stessa fine dei protagonisti potrebbe essere stata già scritta in un proprio passato (o peggio nel suo futuro!). -
Transarchivi. Media radicali, archeologie, ecologie
Che cosa sono i transarchivi? Con questo termine si intendono intrecci fra archivi diversi che conservano materiali afferenti al medesimo contesto di produzione. Il volume si concentra sui documenti audiovisivi e cartacei legati ai movimenti sociali bolognesi tra la fine degli anni Ottanta e l'inizio degli anni Novanta - l'epoca della Pantera, dell'esplosione del fenomeno dei centri sociali e delle manifestazioni per l'occupazione delle case. Navigando al loro interno, il transarchivista cerca di mappare e di mettere in relazione simili documenti, con l'obiettivo di capire come essi costituiscano tracce da seguire lungo il sentiero innevato della storia. -
Aurea Parma (2021). Vol. 1: Economia cultura e politica nel Mediterraneo tra le battaglie di Prevesa e Lepanto.
Rivista quadrimestrale. -
La parola e l'arcano. Ovvero poesie venute alla luce per caso e nello stesso ordine disposte
«Giunge a noi la voce di un poeta 'nuovo', e subito si eclissa: è quella di Antonio Andreoli, nome che suscita commossi ricordi, essendo lui figlio di quell'Andreoli che fu, molti anni fa, preside dell'amato liceo 'Romagnosi' a Parma, dove tanti di noi compirono gli studi con egregie guide. La lettura e rilettura (tale è il destino della poesia, quello di essere letta e riletta, per penetrare nei segreti della creazione) porta a considerare con piacere il tipo di versi che Andreoli ci propone, versi quasi sempre brevi, rime baciate, parole dell'uso, un colloquiare con il lettore, un proporsi schietto e immediato, che rivela spesso buone letture che si affacciano qua e là nei versi, e un buon ordine del pensiero e delle parole. In questa poesia che potremmo definire della riflessione, colpisce l'emergere di una concezione negativa del nascere e del vivere, cui si accompagna il ricorrere spesso del tema della morte. Non consolano sempre gli affetti, anche se talora (Amata!) l'affetto, trattenuto, emerge in un contesto familiare, ristretto sì, ma nello stesso tempo ricco e pieno di riferimenti colti (Catullo, per esempio). Figure del cuore si delineano con una complessità di riferimenti che si compongono in immagini di immediata freschezza: la figlia Carlotta 'Ha ciglie di brina/ e guarda di sottecchi/ con occhi ancor di culla.' (Carlotta e la neve)...» (Dalla Prefazione di Isa Guastalla) -
L' ultima fuga di Coppi e Mariellina
Una lunga storia d'amore, di quelle che non usano più, vissuta a Costaverde, un paesino fuori dal mondo, un po' Macondo e un po' Spoon River. È povera e bella Mariellina, un fiore di campo. Un ragazzo se ne innamora, insieme a un amore sportivo: per Fausto Coppi, il campionissimo. Coppi se ne va a quarant'anni, quando Mariellina si è promessa al ragazzo per la vita. Insieme fino al male innominato, che Mariellina affronta con grinta bartaliana. Il suo compagno sente che lei se ne andrà come se n'è andato Coppi. Resta Costaverde. Come Pavese lui ha capito che ""un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo"""". E a Costaverde si può anche sognare il ritorno di Coppi e di Mariellina."" -
L'abito necessario. Fili, trame e costumi nel cinema e nella televisione
Perché l'uomo non mostra il corpo naturale, non vestito, nudo, per rivelarsi a un proprio simile? Qual è il ruolo che occupa l'abito per un uomo? Di conseguenza, qual è il ruolo che occupa il costume del personaggio? Interrogarsi sul costume di un personaggio cinematografico, e sul lavoro di colui che lo crea, significa comprendere ciò che quel personaggio finzionale vuole comunicare. Il testo propone tre livelli di studio dell'abito nel cinema e nella televisione: un percorso teorico multidisciplinare, alcuni casi di analisi specifici, alcune ""istantanee"""", ove l'abito cinematografico non comunica più soltanto un personaggio ma un intero immaginario complesso e stratificato."" -
B
Vittorio Testa ha goduto di un osservatorio privilegiato. Ombra di Berlusconi, con Scalfari che lo aveva incaricato - da capocronista di Repubblica - di seguirne le mosse, ci racconta tanto di B. È un romanzo popolare che inizia a Milano nel 1936 all'Isola, quartiere al di là dei binari del cavalcavia di via Farini, sulla strada che porta alle fabbriche dai comignoli già fumanti nelle albe inquinate. Lì un ragazzo di grande talento, in pochi anni, dal trilocale sulla sua Via Gluck approda ai fasti miliardari del tycoon fondatore della tv commerciale e alla conquista del potere, esercitando un fascino su milioni di Italiani che ne fanno il premier più longevo della storia repubblicana, inducendo, di contrappunto, il più livoroso atteggiamento di schiere di nemici. Il lettore, alla fine, si troverà di fronte ad una vita, e si renderà conto di come essa si sia dipanata necessariamente. Se qualche volta si è sprecata si è sprecata contro se stessa, nel destino di un uomo sempre libero, quanto mai unico e quanto mai solo. Prefazione di Ferruccio De Bortoli. -
Paolo Zermani. Paesaggio sacro
«Le architetture sacre di Zermani sono poetiche proprio perché ideali quanto reali, realizzate tanto con i mattoni e la pietra, il cemento e il ferro, quanto utilizzando la luce e il silenzio come veri e propri elementi della costruzione. In questo atteggiamento progettuale non si avverte più la distanza che intercorre fra un muro in mattoni e una nuvola di passaggio, o fra uno scorcio verso il cielo ed un dipinto. Non occorrono forzature formali per ottenere tale poesia perché comunque è diventata realtà attraverso la misura ritrovata e quindi è disposta ad accettare la prova della vita degli uomini. Nell'atto compositivo di Paolo Zermani è sempre evidente il processo di riduzione attuato al fine di ricondurre all'origine la forma eloquente. La riduzione necessaria, in architettura come in generale nella vita, è un atto nobile di rinuncia al superfluo. Quindi un atto che prevede la scelta consapevole del sacrificio; d'altra parte, sacrificare significa rendere sacro e le architetture di Paolo Zermani rendono il sacro attraverso un preciso atto compositivo, sotto la luce e nel silenzio.» (Vittorio Uccelli) Presentazioni di Federico Bucci, Alesssandro Campera, Stefano Savoia. -
Aurea Parma (2021). Vol. 2-3
Rivista di storia, letteratura e arte, fondata nel 1912 da Glauco Lombardi e Giuseppe Melli. -
Come un gatto selvatico. Storia di una autoguarigione in ""Una terra per viverci""
«Questa è una storia vera. Una storia di autoguarigione: basata sui racconti del protagonista: Angelo Battaglioli. Mi sono imbattuto in lui appena approdato a Pianadetto: frequentando il circolino ARCI che negli ultimi anni è rimasto l'unico spazio di socializzazione e di vivacità in grado di animare questo paesino di montagna, nell'Alta Val Cedra. E avevo di fronte a me una persona sempre seduta in carrozzella; nel tempo, ho poi assistito alla sua rara capacità di recupero: apprezzando via via, fra il sorpreso e l'incredulo, i piccoli ma costanti passi della graduale ripresa della sua facoltà deambulatoria. Di qui l'idea di rendere nota la sua vicenda: che esplicita il valore delle potenzialità spesso inespresse del nostro corpo. Oltre a chi scrive, che ha raccolto la documentazione e l'intervista che sta alla base del racconto del protagonista, questa singolare esperienza di critica sanitaria e di vita vissuta viene qui attestata da alcuni testimoni eccellenti - Andrea Menozzi e Giancarla Romei - che conoscono questa vicenda e confermano il suo strepitoso e, per certi versi, incredibile esito: confermando che sì, è possibile riprendere via via il controllo delle gambe e tornare a camminare, anche se le diagnosi mediche ti hanno condannato inesorabilmente alla sedia a rotelle. Ma potrebbero attestare l'insieme della vicenda tutti coloro che nel paese lo conoscono e lo hanno frequentato nell'ultimo decennio...» (Dall'Introduzione) -
Identità dell'architettura italiana. Vol. 19
Un catalogo-mappa che raccoglie progetti e realizzazioni dei maggiori architetti italiani, su di un tema prima di allora mai affrontato nella complessità. Un evento senza precedenti - promosso dall'Università di Firenze, facoltà di Architettura, dipartimento di Progettazione dell'architettura e dottorato di ricerca in Progettazione architettonica e urbana - per riflettere sulla situazione dell'architettura italiana, presentando le più significative opere di architetti conosciuti a livello nazionale e internazionale. -
Rutilio avvenne nel ventesimo secolo
La prosa di Marina Cingi elegante e forbita, mai artefatta, è lo strumento che le permette di tracciare a snelle pennellate l'affresco di un periodo difficile della nostra storia, che ha presentato mutamenti improvvisi e traumatici: in tale quadro, come ben sottolinea Giulio Di Giulio nella sua prefazione, i veri protagonisti del romanzo non sono gli individui, ma gli état d'esprit della collettività. La facilitazione alla lettura dettata dalla scorrevolezza del linguaggio non deve però indurre a una disamina frettolosa del libro, si perderebbero profondità e talora arguzia di aggettivi o apposizioni meticolosamente studiati a rendere atmosfera e significato delle varie situazioni in cui il lettore viene agevolmente traghettato. I traghettatori del caso sono i fratelli Divari che la pensano ciascuno a modo proprio, ma si amano, si rispettano, si aiutano e il monito che ne esce è odio o risentimento per nessuno, carità per tutti, idolatria per personaggi o idealismi mai, ciò si potrebbe tradurre in sacrificarsi ove necessario sì, immolarsi no, è la filosofia di Rutilio, persona quadrata, uomo coraggioso, contrario d'istinto ai miti dell'eroe e dell'antieroe in accordo con Pirandello: ""È molto più facile essere un eroe che un galantuomo. Eroi si può essere una volta tanto; galantuomini si dev'essere sempre"""" Il testo è arricchito da immagini riferentisi alle epoche evocate, con particolare attenzione ai bei lavori della sorella Anna Cingi, valida pittrice e incisore del Novecento."" -
L'intervista qualitativa. Dal discorso al testo scritto
Il testo si rivolge a tutti coloro che devono affrontare la realizzazione di un'intervista, vuoi studenti alle prese con un primo lavoro di ricerca, vuoi operatori sociali o ricercatori alle prime armi: un agile strumento che possa essere d'aiuto in una ricerca empirica che prevede l'uso di interviste qualitative. Nuova edizione riveduta e ampliata. -
Antropologia e turismo. Scambi e complicità culturali nell'area mediterranea
A partire dalla presentazione di un caso etnografico specifico (l'isola di Kastellorizo) e utilizzando il binomio host-guest come griglia interpretativa dell'incontro turistico, il libro introduce una breve rassegna critica di alcuni concetti chiave della riflessione antropologica sul turismo, illustrati attraverso esempi pratici, attinti dal caso etnografico di riferimento, e da alcuni case studies presi a prestito dalla letteratura antropologica. -
Vissuti di cura. Competenze emotive e formazione nelle professioni sanitarie
Nei luoghi della cura l'uso sempre più pervasivo e raffinato della tecnologia, se non accompagnato da competenze emotive, può limitare la capacità di lasciarsi interrogare dalla biografia dei pazienti e dai loro vissuti. È necessario dunque potenziare le risorse cognitive, affettive e relazionali che consentano agli operatori di comprendere e rielaborare la dimensione emotiva nell'agire quotidiano. -
Ipercinema. L'immaginario cinematografico nell'era digitale
Attraverso una ricca serie di esempi e analisi, questo libro intende raccontare i modi con cui il cinema è andato contaminando linguaggi, pratiche, modelli di fruizione con i media digitali, evidenziando differenze e analogie fra i due mondi, ma soprattutto fornendo nuovi spunti interpretativi sul ruolo, sempre più complesso e ambivalente, che gli spettatori hanno nella costruzione di un nuovo, liminare linguaggio audiovisuale. -
Virtuali comunità
Second Life, Active Worlds, the Well si definiscono comunità virtuali. Ma che cosa sono realmente, come funzionano e quali tipologie di spazi occupano? Attraverso l'uso di strumenti di analisi che spaziano dalla sociologia fino alla semiotica, il libro punta a far chiarezza sul loro funzionamento considerando il sistema di valori che le caratterizza, i ruoli che si costituiscono fra i membri che le abitano - e le conseguenti relazioni di potere che vanno a istituirsi - fino a definire, laddove si presentano, le connessioni fra l'online e l'offline.