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Oltre il disagio. Il lavoro educativo tra scuola, famiglia ed esperienze di comunità
L’impegno educativo nell’ambito del disagio, della marginalità, della devianza, richiede un’identità teorica forte che in qualche modo faccia da bussola per aiutare l’educatore a navigare le «agitate acque» dell’emergenza sociale. Un’intenzionalità pedagogica che deve esprimersi in un movimento continuo di andata e ritorno tra teoria e prassi, affinché quest’ultima non cada nell’improvvisazione, nell’estemporaneo, nel casuale, o in una forma più o meno esplicita di buon senso, e la riflessione teorica non divenga fine a se stessa, perdendosi nell’astrazione. Il Metodo Integra nasce da un’attività di continua autoriflessione e condivisione di pratiche educative, dal dialogo costante tra teoria e prassi, a valle di anni di lavoro in contesti di particolare difficoltà. Una difficoltà legata alla carenza del tessuto sociale che rende una storia difficile enormemente più difficile, proprio perché il contesto non sostiene la difficoltà: il bambino con difficoltà spesso vive in una famiglia difficile, in un quartiere difficile, in una città difficile, in una Regione difficile. Educare in queste situazioni significa riuscire ad incarnare le teorie e orientare le pratiche nel confronto con questo quotidiano, con questi bambini e ragazzi, non smettendo mai di immaginare con loro e per loro un altrimenti e un altrove. -
L'educazione e i margini. Temi, esperienze e prospettive per una pedagogia dell'inclusione sociale
In che modo l'inclusione e la marginalità riguardano il mondo dell'educazione? Come si impara a includere o a escludere, a integrare o a marginalizzare, a fare i conti con le differenze, proprie e altrui? Come si possono generare nuovi apprendimenti e nuove forme di convivenza e di giustizia sociale? Sono queste alcune delle principali traiettorie che vengono tracciate nel volume, a partire dalla consapevolezza che nella contemporaneità sia indispensabile sostenere una posizione pedagogica ed etico-politica capace di confrontarsi con esse criticamente e di assumere in situazione un atteggiamento contrassegnato allo stesso tempo da rigore e creatività, tramite cui moltiplicare, rendere porosi, permeabili e attraversabili i confini che separano vita e formazione, istituzioni e territori, identità e alterità, individui, gruppi e comunità di appartenenza. Il testo è rivolto a chi, a titolo personale o professionale, ha a che fare con temi legati all'inclusione e all'esclusione. -
Introduzione alla pedagogia e alla didattica dell'inclusione scolastica. Riferimenti culturali, normativi, metodologici
Che cos’è l’inclusione e come si pratica nella scuola? Il volume intende rispondere a queste domande, introducendo il lettore all’interno del lessico, dei concetti di base e delle strategie che caratterizzano il discorso e la prassi dell’inclusione scolastica. Partendo dagli aspetti teoretici e da una definizione di inclusione come ricerca dell’eguaglianza formativa, attraversando il profilo dell’insegnante e del curricolo inclusivi, analizzando gli aspetti normativi che regolano l’inclusione, si arriva alla descrizione critica di alcuni strumenti operativi necessari a praticarla. -
Verso un'identità autodeterminata. Temi, problemi e prospettive per l'adulto con disabilità intellettiva
A partire dagli anni Novanta, il costrutto di autodeterminazione ha ricevuto maggiore visibilità e utilizzo nel campo della pedagogia speciale dando origine a un'ampia letteratura di settore. Tuttavia, questa ricca produzione scientifica ha portato a un'eterogeneità di prospettive teoriche e modelli operativi di valutazione e intervento per supportare le persone con disabilità nello sviluppo di condotte autodeterminate, tanto da trasformare il costrutto in una sorta di pass-partout concettuale. Al fine di rendere conto dello stato dell'arte delle principali ricerche che, nel campo della pedagogia speciale e delle scienze dell'educazione, hanno affrontato il concetto di autodeterminazione fornendone definizioni e approcci operativi, il volume, da un lato, restituisce una ricognizione generale del dibattito internazionale sviluppatosi e una analisi critica dei temi, dei problemi e delle prospettive in esso emersi e, dall'altra, intende offrire una inedita cornice epistemologica con la quale re-interpretare la complessità della rete di rapporti che caratterizza i contesti di vita e la condotta (anche autodeterminata) della persona adulta con disabilità intellettiva. -
Ridisegnare la scuola tra didattica archietttura e design. Il caso Artigianelli
Con l'obiettivo di ripensare e ridisegnare la scuola attraverso l'intreccio di qualità e competenze diverse, discipline diverse e punti di vista diversi, viene raccontata l'esperienza di ricerca-azione tra l'Istituto Pavoniano Artigianelli per le Arti Grafiche di Trento, l'associazione professionale SCF-Scuola Centrale Formazione e il gruppo di ricerca PAD-LAB dell'Università di Bolzano. Il lettore acquisirà linee guida per avviare l'affascinante percorso di trasformazione dello spazio didattico, attraverso esempi concreti e proposte a cui ispirarsi. Con l'auspicio di rendere spazi e didattiche vettori di benessere per tutti, in modo particolare per i nostri giovani. -
Laboratori attivi di democrazia tra spazi e didattiche
L’attenzione sulle qualità degli spazi scolastici si sta diffondendo nei diversi settori disciplinari e sta ibridando in particolare quello umanistico con quello delle scienze progettuali.rnIn questo libro si indagano le sperimentazioni che stanno superando l’approccio top down nella costruzione degli edifici e le procedure che poggiano sul coinvolgimento responsabile e ponderato dei vari attori che gravitano intorno alla scuola. Lo scopo è quello di evidenziare una nuova sensibilità dell’universo pedagogico e architettonico sulle fruttuose qualità di un dialogo aperto e democratico per giungere a risultati soddisfacenti per tutti.rnCon i contributi di studiosi internazionali l’attenzione si concentra sia sulle didattiche che sugli spazi educative, dentro e fuori dalla scuola, coinvolgendo una lettura architettonica, politica, sociale, economica e culturale. Le esperienze e i casi di scuole che trovano voce nella seconda parte del volume intendono esplicitare come sul territorio italiano sia in atto un grande processo di sperimentazione sullo spazio scolastico, un processo che rende la scuola protagonista nell’appropriarsi degli ambienti per insegnare e imparare, in cui la voce delle figure chiave coinvolte diventa una fonte diretta dalla quale attingere e per ispirarsi. -
Insegnare per un'ora. Osservazioni e interviste a docenti della scuola secondaria superiore
L'indagine pone al centro la figura dell'insegnante quale esperto del sistema scolastico, in un progetto che ha come obiettivo la conoscenza della scuola ""reale"""". Riflettendo sul lavoro quotidiano dei professori, vero snodo qualitativo dell'istituzione scolastica, si sono affrontati gli aspetti filosofici e storico/legislativi, ma anche le problematiche che la contemporaneità presenta. Il testo, che non ha un carattere esclusivamente teorico, offre una serie di indicazioni sulla lezione come metodo didattico. L'osservazione documenta le pratiche quotidiane svolte durante l'ora di lezione: nei focus group e nelle interviste emergono risorse e limiti nella conduzione, nell'organizzazione e nelle strategie attuate; affiorano gli stili di insegnamento, il vissuto in relazione al tempo istituzionale e soprattutto come la percezione del tempo sia profondamente influenzata dalle esperienze personali. La coralità delle voci degli insegnanti offre al lettore una possibilità di confronto sui modi di intendere e gestire il tempo, per questo il volume risulta adatto sia a chi lavora nella scuola, sia a chi desideri farlo in futuro. Introduzione di Jole Orsenigo."" -
Attività fisica e sportiva inclusiva. Riflessioni pedagogiche e strategie didattiche per esperienze motorie universali
L'attività fisica e sportiva attraversa il corso di vita delle persone in contesti e con motivazioni differenti, incidendo sulla costruzione della loro identità e sul personale progetto di vita. È perciò fondamentale comprenderla dal punto di vista pedagogico, così come è essenziale saperla tradurre in una proposta didattica che valorizzi i numerosi stili di apprendimento, facendone un'opportunità di ben-essere e di crescita globale, investendo su relazioni collaborative e solidaristiche. Il testo si rivolge a insegnanti di educazione fisica, allenatori sportivi, educatori, professionisti delle scienze motorie che lavorano nei diversi servizi territoriali e a chi si sta formando per esercitare tali professioni. A tutti coloro, cioè, che vogliano assumersi l'impegno di accompagnare nella pratica fisica e sportiva le persone che vivono le diverse stagioni di vita, sapendo intervenire intenzionalmente sul contesto per accomodarlo o renderlo universalmente capace di accogliere rispettosamente chi lo abita. La monografia è così caratterizzata da un intreccio tra riflessione pedagogica e progettazione didattica, e non mancano le concrete testimonianze professionali che aiutano a immaginare bambini, ragazzi, giovani, adulti, anziani tutti protesi alla costruzione di una vita activa: naturalmente – inclusivamente – ciascuno a proprio modo. -
Hype machine. Come i social media sconvolgono le elezioni, l'economia e la salute, e come dobbiamo adattarci
Perché le fake news si diffondono più delle notizie vere? Possiamo proteggere le elezioni democratiche dai tentativi di manipolazione sul web? Qual è l'impatto reale del digital marketing? Sinan Aral ci guida con rigore scientifico e acume analitico in un viaggio attraverso questi e altri interrogativi, attingendo a un'ampia evidenza empirica frutto di vent'anni di ricerche. Per cogliere le potenzialità delle tecnologie digitali ed evitarne i rischi, ci addentriamo nel meccanismo che governa la «Hype Machine», il sistema integrato dei social media che ci stimola a mantenerci sempre attivi online, mentre ci espone ai condizionamenti dei grandi brand o degli hacker russi, in un frenetico mercato della persuasione e dell'eccitazione emotiva. In questo universo ipersocializzato, l'autore mette però in luce come, agendo su quattro specifiche «leve di comando» (modelli di business, codice informatico, norme sociali e leggi), sia ancora possibile orientare verso il bene comune la tecnologia che sta rivoluzionando il nostro mondo. -
Media digitali e relazioni internazionali. Tecnologie, potere e conflitti nell'era delle piattaforme online
Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione ricoprono un ruolo sempre più rilevante per le relazioni internazionali nello spazio digitale contemporaneo. Il dibattito sul ruolo delle tecnologie nelle questioni di politica internazionale si fa più complesso con l'ingresso delle piattaforme online, implicando il coinvolgimento dei cittadini/utenti nello sviluppo di nuove forme di diplomazia pubblica. La digitalizzazione, inoltre, ha un deciso impatto sulla diffusione delle narrazioni politiche che contribuiscono alla definizione dello scenario internazionale. Quali sono le conseguenze della rappresentazione delle vicende politiche internazionali mediate dalle piattaforme? Come funzionano le narrazioni strategiche rispetto all'esercizio del soft power? Quali conseguenze a lungo termine avrà la weaponization dei social media? Il volume affronta simili questioni riflettendo sui contributi più recenti emersi dal dibattito scientifico e dalle ricerche sulla comunicazione politica internazionale. -
Transformer. Le metamorfosi digitali delle imprese del Nord Est
Il volume rappresenta l'esito di una ricerca sociologica focalizzata a interpretare l'impatto dell'innovazione tecnologica nei processi organizzativi nell'ambito delle imprese del Nord Est. I destinatari di questo libro sono persone curiose di scoprire le caratteristiche delle tecnologie 4.0, le sfide del futuro e le criticità insite nei processi di accelerazione tecnologica narrate da chi si confronta quotidianamente con la complessità organizzativa e sociale prodotta dalle «macchine intelligenti». In special modo, l'attenzione è stata rivolta al cambiamento del profilo di competenze richieste ai lavoratori. Su questo aspetto si sono approfonditi i modelli organizzativi emersi durante il telelavoro. Infatti, a causa della pandemia, anche le aziende nordestine hanno dovuto modificare radicalmente i loro assetti organizzativi. Si rende quindi necessario cercare di capire quanto verrà mantenuto di ciò che è stato appreso e cosa si intenda modificare per adattare competenze e mansioni a nuovi modi di fare impresa che coincidono con la costituzione di diversi modelli di sviluppo economico e sociale. Questo lavoro si presenta in continuità con i temi sviluppati in Una grammatica della digitalizzazione. Interpretare la metamorfosi di società, economia e organizzazioni (Guerini 2020) curato da Daniele Marini e Francesca Setiffi. -
L' influenza digitale. Studi, teorie e ricerche
L'influenza è da sempre un fenomeno complesso, strettamente connesso a fattori sociali, culturali, psicologici, comunicativi, economici e politici. Con l'avvento delle piattaforme digitali, comprendere i funzionamenti dell'influenza è divenuto ancora più complicato, perché le piattaforme si sono sovrapposte a una già fitta stratificazione mediologica e sociale, portando con sé nuovi processi, modelli e figure. Attraverso una panoplia di ricerche, studi e teorizzazioni, ""L'influenza digitale"""" vuole provare a fornire una prospettiva articolata sul tema, che tenga insieme differenti punti di osservazione e diverse sensibilità analitiche, per restituire al lettore un quadro variegato del fenomeno. Il libro propone un abbecedario dell'influenza, privilegiando la figura dell'influencer nei contesti digitali, e studiandone la morfologia e la comunicazione in riferimento agli ambiti del turismo, della moda, del lusso, dello sport e del cibo."" -
L' esistere pedagogico. Ragioni e limiti di una pedagogia come scienza fenomenologicamente fondata
L'esistere pedagogico è il testo fondativo in cui Piero Bertolini delinea un quadro teoretico all'interno del quale assumono significato le idee, le pratiche e le politiche ispirate a un approccio fenomenologico all'esperienza educativa variamente intesa. Sulla scorta della fenomenologia di Edmund Husserl, l'autore intende fondare una pedagogia come scienza rigorosa per offrire alla riflessione pedagogica quell'autorevolezza e quel rigore in grado di superare sia lo spontaneismo naif della pratica sia il dogmatismo rigido delle scienze dure. In questo testo prende forma una pedagogia rigorosa, ma non rigida; autorevole ma non dogmatica; autonoma, ma non chiusa. Di questa disciplina Bertolini sviluppa le applicazioni metodologiche e pratiche e tratteggia il profilo di competenze di un educatore che su quel sapere fonda la sua professionalità. -
Da 26 a 60. Geostoria della popolazione italiana dall'Unità al terzo millennio
Osservare il lungo percorso evolutivo della popolazione italiana dall'Unità al terzo millennio significa analizzare una numerosa serie di cambiamenti che ne hanno mutato profondamente le dinamiche e le strutture. Molti di questi processi di trasformazione si sono ormai conclusi, alcuni hanno modificato il loro modo di agire sul sistema dei Vital events, altri sono tutt'ora in atto e, infine, nuovi fattori si sono inseriti nel sistema demografico italiano, aprendo ulteriori prospettive di sviluppo futuro. La crescita della popolazione italiana si sviluppa in diverse fasi, ciascuna con caratteristiche demografico strutturali proprie, e porta l'Italia da poco più di 26 milioni di abitanti nel 1861 ai 59 milioni registrati al 1 gennaio del 2021, raggiungendo la sua massima espansione nel 2014 con oltre 60 milioni, un valore mai raggiunto prima di allora, per poi avviarsi verso un declino che pare inarrestabile. Lo scopo del presente volume è quello di cogliere i punti salienti di questo percorso, delineando i cambiamenti avvenuti nella dimensione demografica all'interno del quadro storico, sociale, culturale ed economico italiano. Prefazione di Antonio Violante. -
Pedagogia speciale come pedagogia inclusiva. Itinerari istituenti di un modo di essere della scienza dell'educazione
La pedagogia speciale, in quanto modo di essere della scienza dell'educazione, viene analizzata dall'autore nelle sue caratteristiche distintive. Peculiarità definitesi nel corso del tempo mediante una costante interlocuzione della pedagogia speciale con la pedagogia tout court, così come con la medicina, la psicologia, l'antropologia, la filosofia e altre discipline. Questa propensione al dialogo interdisciplinare emerge chiaramente dal rapporto dialettico che la pedagogia speciale ha intrapreso con diverse prospettive e differenti modelli interpretativi della disabilità e dei processi inclusivi (bio-medico, bio-psico-sociale, Capability Approach, Universal Design for Learning, Disability Studies, analisi istituzionale). La pedagogia speciale, dunque, rappresenta per la scienza dell'educazione una forza istituente capace di anticipare molte questioni educative di grande rilievo. Proprio a partire da questi assunti, l'autore cerca anche di delineare la relazione tra pedagogia speciale e pedagogia inclusiva, assumendola come una dialettica istituente in grado di introdurre elementi di analisi innovativi sul piano epistemologico. Un'operazione necessaria per evitare, da un lato, posizionamenti predefiniti e arroccamenti identitari, dall'altro, operazioni di mero maquillage, che poco apportano all'evoluzione del pensiero scientifico. -
Arte come comunicazione. Estetica e storia della letteratura artistica
Il tema di questo libro è la ricezione delle opere create dalle pratiche artistiche come momento fondamentale di acquisizione di valore, una ricezione che da sempre è stata determinata attraverso forme di comunicazione. L'accrescimento di valore delle opere si realizza grazie alla proliferazione di discussioni intorno ad esse, innescate storicamente dalla letteratura artistica, dalla teoria, dalla storia e dalla critica. Questi dibattiti non sono mai stati liberi, e anche oggi, nel momento ritenuto di massima libertà individuale grazie alla disintermediazione, appaiono eterodiretti e finalizzati alla costruzione del consenso. Ridimensionato il ruolo della critica, si favorisce un consenso che conferisce valore di visibilità a opere d'arte e di architettura che, a loro volta, generano valore economico. Introduzione di Vincenzo Trione. -
Per un design (connettivo) inclusivo. Valorizzare e innovare capability connettive nelle scuole
Quali sono le aspirazioni e i funzionamenti delle scuole in termini di capability connettive? Quali opportunità connettive valorizzano le scuole nei documenti istituzionali? E quali reti connettive emergono dalle voci di alcuni testimoni chiave del sistema scolastico ed extrascolastico (in termini reali e ideali)? A partire da una ricerca Dislocating Education by Empowering Connective Capabilities in the Communities (DEECCC-School Project), realizzata nel periodo 2017-2020 dal Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia applicata dell'Università di Padova, lo scopo del volume è guidato da una domanda generale che intende riflettere sulle modalità attraverso le quali diventa possibile supportare i sistemi educativi nello sviluppo di una cultura della progettazione innovativa e connettiva, con un riferimento chiaro al framework offerto dal Capability Approach che ha ispirato l'intera progettualità. L'auspicio è che il volume possa contribuire ad accrescere la consapevolezza dei decisori politici e delle organizzazioni della società civile sull'importanza di dotarsi di un design connettivo inclusivo che permetta di valorizzare le capability connettive nelle scuole, mettendo in luce le varie dimensioni che incidono sul ben-essere di coloro che le abitano, al fine di adottare politiche capaci di promuovere il progresso delle società di oggi e di domani. -
Il fenomeno della povertà educativa. Criticità e sfide per la pedagogia contemporanea
Che cosa si intende per povertà educativa e perché essa riguarda in particolare i minori? In che relazione stanno la povertà materiale, quella di istruzione e la mancanza di offerte socio-culturali nei territori? In che modo educatori e pedagogisti possono lavorare per contrastare le forme molteplici di impoverimento del contesto presente? A partire da questi quesiti, il testo vuole dare conto dell’attuale dibattito attorno alla povertà educativa minorile e costruire per essa un campo semantico di matrice strettamente pedagogica, connesso con una definizione specifica della qualità delle esperienze educative. Affinché la questione sia comprensibile anche in termini concreti e ancorati alla pratica, una parte molto significativa è dedicata all’analisi di un progetto territoriale.La trattazione si rivolge ai professionisti dell’educazione, perché trovino degli strumenti adatti a predisporre esperienze educative inclusive e di qualità, ma può essere di interesse per tutti coloro che vogliano approfondire la questione e comprendere le forme molteplici che la povertà attualmente può assumere. -
Progettare attività didattiche inclusive. Strumenti, tecnologie e ambienti formativi universali
Il volume affronta il tema della progettazione didattica inclusiva, evidenziando la trasformazione culturale di una scuola sempre più accogliente nei confronti di alunni con differenti bisogni, in specie con disabilità, sia per quanto riguarda le competenze metodologiche degli insegnanti, sia per quanto attiene la loro capacità di intessere relazioni educative. I modelli didattici attuali contemperano prospettive con tensioni differenti: l'esigenza di tenere conto dei bisogni di formazione di alunni con particolari fragilità e quella di far raggiungere a tutta la classe gli obiettivi prefissi. Emerge in sintesi uno spostamento in atto del baricentro formativo della progettazione didattica da inclusiva a universale. I principi inclusivi guida della didattica scolastica sono espressione di ragioni culturali e scientifiche che hanno modificato il sistema scolastico italiano, da un curricolo separato per gli alunni con disabilità a uno integrato nel sistema. Individuando come inclusivi modelli didattici a più forte centratura sulla partecipazione attiva degli alunni, i contributi del volume declinano temi quali l'allestimento di ambienti formativi universali, le metodologie e gli strumenti efficaci per l'inclusione (cooperativismo, peer tutoring, narrazione, gioco, robotica educativa), con un focus particolare sulla dimensione digitale e tecnologica. Per la prospettiva e i temi trattati il volume ha come destinatari insegnanti in formazione e in servizio, sia curricolari sia di sostegno. -
Sul metaxu in Platone. Un itinerario
Mεταξύ, avverbio composto con valore di preposizione, articola il preverbo μετά (fra, in mezzo) con la funzione connettiva di σύν (con, assieme, unitamente a), denotando «lo spazio» che sta «in mezzo e mette in relazione»: valore semantico, questo, cristallizzato nella funzione avverbiale di «intervallo» spaziale (in mezzo, fra) e, per estensione, temporale (nel mezzo di, frattanto, mentre). Il testo affronta l'uso, nei dialoghi platonici, dell'avverbio μεταξύ per cogliere nessi e differenze rispetto all'aggettivo μέσος (medio, in mezzo, centrale). Sulla base dei risultati ottenuti, il lavoro propone un itinerario sul «ruolo» filosofico del μεταξύ nel pensiero di Platone, recuperando il senso di «un luogo della relazione» che ha a che fare con l'origine della stessa filosofia. La dinamica relazionale, che il μεταξύ lascia intravedere, è data non già dalla riduzione o dall'abolizione delle differenze in quanto tali, ma dal loro effettivo sviluppo; nel «tra» l'infinità molteplicità del reale si articola, si incontra, si scontra, si scompone e si ricompone, e la relazione che esso annuncia, per quanto complessa, può essere affrontata non ignorata.