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Brigantaggio: storia e storie
Un accattivante titolo per due agili saggi nei quali Francesco Saverio Nitti, contestando il fatalismo e i limiti di certi stereotipi, offre al lettore stimolanti chiavi di lettura di personaggi ed eventi storici, in una prospettiva insolita di valenze e significati. ""L'Italia è la terra degli eroi"""" così nella storia eroica quale noi insegniamo e quale abbiamo imparata, afferma l'autore. Ma l'eroe non è che l'espressione di un male, della bassezza collettiva che dà luogo alla diffusa convinzione sulla soluzione delle criticità mediante la presenza e l'azione di uomini speciali, di eroi; in un paese dove ognuno abbia il sentimento della propria responsabilità, l'eroe non è possibile; dove l'educazione popolare sia elevata, e elevata la coscienza collettiva, dove tutti facciano il loro dovere non vi sono eroi, non c'è bisogno di eroi perché gli eroi si hanno quando non si è raggiunto che un debole grado di sviluppo, di solidarietà e di valore sociale."" -
Paolina mia. Lettere alla sorella
Le lettere che Giacomo Leopardi invia alla sorella Paolina dal 1822 al 1835, reticenti sui sentimenti che lo legano a lei, perché a suo avviso sono così evidenti da non avere bisogno dell'inadeguatezza delle parole, tendono ad esprimere una complicità intellettuale e un riconoscimento di valore tanto più interessante quanto più raro, in quegli anni e oltre, nei discorsi maschili sulle facoltà femminili. Giacomo, sin dalle prime battute, si ritaglia un ruolo di precettore a distanza, affinché l'esperienza personale dell'""altrove"""" - un disinganno, una verifica delle illusioni dell'immaginazione - possa funzionare anche per Paolina, costretta alla clausura recanatese, per porre argine ai sogni e invito a non aspettarsi improbabili risarcimenti oltre i confini delle Marche. Introduzione di Mariella Muscariello. Nota di Franco Foschi."" -
Diario del primo amore
La descrizione dei ""momenti cari e dolorosi"""" costituisce il tema di questa operetta, presentata in una raffinata, elegante edizione e in formato speciale. Il Diario del primo amore è del tutto funzionale a dare """"isfogo"""" a un cuore """"tenero"""", e, contemporaneamente, permette di indagare le rea¬zioni del soggetto, i suoi atteggiamenti di fronte all'assalto che egli sta subendo. Ne nasce, uno studio dei meccanismi stessi della """"passione"""" (parola chiave di un'intera cultura), illustrata attraverso gli effetti che essa produce: """"inquietudine indistinta, scontento, malinconia, qualche dolcezza, molto affetto"""", e soprattutto un desiderio indefinito, nutrito di ricordi, alimentato da visioni parziali, frammentarie, della donna amata, e destinato inesorabilmente a non potersi mai appagare. La vicenda che il giovane Leopardi analizza, si presenta come emblema di ogni possibile avventu¬ra sentimentale; non tanto con i caratteri di una precisa e circoscritta esperienza, ma, piuttosto, come l'emblema di ogni possibile avventura sentimentale."" -
Carlo Gesualdo principe di Venosa. L'uomo e i tempi
Questa biografia percorre le tappe della complessa e tormentata vicenda umana di Carlo Gesualdo, raccontando e documentando (sulla base di uno sterminato epistolario e di inedite pagine di archivio), felicemente mediando tra l'istanza del narrare e il rispetto dei fatti storici, decifrando e traducendo l'incontro del personaggio biografato con la realtà contestuale. Viene così a delinearsi la storia di un'epoca - seconda metà del 1500-primi decenni del 1600 - che rivive nelle sue tensioni e nei suoi conflitti, nel costume come nella mentalità, nell'ordito straordinario dei grandi eventi come nell'intreccio ordinario della piccola quotidianità, in uno scenario fitto di personaggi: dagli Estensi (Gesualdo sposerà in seconde nozze Eleonora d'Este): Alfonso, Cesare e il cardinale Alessandro, agli altri grandi nomi della feudalità e delle corti italiane, al cardinale Federico Borromeo, a Torquato Tasso, a numerosi altri. -
Matera. Nuova guida
Le città, come gli uomini, perché son fatte di uomini, cambiano continuamente. Ma Matera cambia più delle altre. In poco tempo essa è stata capitale dei contadini, città dei Sassi, città della cultura, laboratorio del recupero... Le guide di Matera, perciò, più che le altre, sono destinate a diventare vecchie nel giro di poco tempo. A meno che non si tratti di una guida nuova, capace di cogliere l'identità nel cambiamento, cioè non il volto, ma la vita. La presente guida, proprio per rispondere a tale esigenza, ridefinisce la città di Matera nelle sue molteplici espressioni di religione, arte, letteratura, tradizioni, miti, pietre. Assemblata attraverso tasselli diversi, più e meglio di un libro di storia, essa si presenta come un'opera a più facce, offrendosi ad una lettura a più livelli. Per cerchi concentrici e per richiami, il viaggiatore, più che turista, viene guidato per i segreti più suggestivi della città. A ciò sono utili i diversi approfondimenti che, per ogni aspetto, ma anche per ogni termine, vengono proposti, grazie a ""finestre"""" appositamente aperte. Accurati dossier, intanto, dànno le informazioni indispensabili a simili """"affacci"""". Il viaggio per la città, per questa via, si fa materiale e spirituale nello stesso tempo. Visitare una città, del resto, soprattutto quando si tratta di una città come Matera, capitale europea della cultura 2019, deve significare trasferirsi in essa, per dimenticare e dimenticarsi. A ciò è funzionale, in particolare, il ricchissimo apparato fotografico, ricchissimo di dettagli, per cui il testo letterario circola e s'insinua, comunicandogli la vita. Alla stesura del quale, molto opportunamente, non è stata chiamata la mano neutra del """"tecnico"""", ma quella agile e coinvolgente di uno che alla lettura della propria città e alle sue problematiche, senza retorica e senza miti, ha dedicato anni di studi e partecipe attenzione."" -
L'archivio della Società di mutuo soccorso fra gli operai di Matera
Il volume riporta la ricognizione del materiale documentale, di notevole interesse storico, prodotto e conservato nella sede della Società Operaia di Matera. Ricognizione frutto dell'attività professionale della curatrice del volume Annunziata Bozza, un'archivista libero professionista, che da tempo si dedica, con particolare competenza, al delicato lavoro di recupero e riordino delle fonti documentarie. -
Il vello d'oro
Nel chiuso di un salotto, Pippo e Irene, marito e moglie, si rincorrono e si incalzano in una sequenza di battute apparentemente incongrue , in realtà di una spietatezza che toglie il respiro e che apre varchi su inconfessabili scenari di vita vissuta, eppure esibiti con la più sconcertante naturalezza. La soluzione, imprevista e imprevedibile - un vero e proprio ""colpo di scena"""" - è tutta in sintonia con il conflitto tra i due personaggi. Un conflitto non senza spunti di surreale comicità, che invita tuttavia a riflettere sulla crisi di un rapporto e, più in generale, sul crollo di ogni illusione circa la possibilità di un genuino costruttivo dialogare."" -
Paolino e Polla. Commedia del secolo XIII. Testo latino a fronte
Il recupero di uno dei testi più significativi - e meno noti - della letteratura del 1200, fiorita presso la corte di Federico II di Svevia. Una commedia, rivoluzionaria per più aspetti, che mette in scena le trattative di un contratto nuziale fra due vecchi, Paolino e Polla, affidate a un maldestro paraninfo. -
Torre di Satriano I. Il santuario lucano
Dalla primavera del 2000, la Facoltà di Lettere e Filosofia e la Scuola di Specializzazione in Archeologia di Matera (Università degli studi della Basilicata), hanno intrapreso una attività di ricerca scientifica sul territorio lucano, rivolgendo l'interesse all'importante insediamento antico del potentino, ubicato sull'elevato picco di Torre di Satriano, tra i due comuni di Tito e di Satriano di Lucania, avviando lo scavo sistematico presso il versante meridionale dell'altura per l'esplorazione complessiva del santuario e la conoscenza approfondita dell'insediamento arcaico, documentato dalle poche tombe già portate alla luce. La complessa attività di ricerca, o scavo, è stata condotta nel corso di quattro campagne - concluse nel dicembre 2003 -, che hanno portato alla luce, nuovi rilevanti dati sia sul complesso sacro, sia sull'abitato pre-lucano. È stata inoltre condotta, in tutto il territorio circostante l'altura di Torre di Satriano, una ricognizione di superficie finalizzata alla comprensione delle dinamiche insediative sviluppatesi nel comprensorio. Dell'attività di ricerca, Torre di Satriano I riporta puntualmente gli interessanti esiti. -
Ceramica attica da santuari della Grecia, della Ionia e dell'Italia
L'esame speciale e sostanzialmente mai spinto in profondità relativo alla ceramica più pregiata del mondo antico, quella attica; in particolare la descrizione della circolazione di quelle ceramiche che raggiunsero i santuari della Grecia, della Ionia e dell'Italia e l'analisi delle implicazioni commerciali, ideologiche e storico-artistiche che da quei flussi sono derivate. A questa fondamentale opera, che si sviluppa attraverso quarantuno contributi distribuiti in circa ottocento pagine, concorrono archeologi di tutta Europa. -
Quel che Judit sognò in una notte di mezz'estate
L'autore porta in scena la Judith nata dalla fantasia di Virginia Woolf, la quale in ""Una stanza tutta per sé"""" volle dare questo nome ad una fantasiosa, intelligente, dotata sorella di Shakespeare, facendola vivere di un sogno che nemmeno la Woolf aveva saputo concepire. Immagina cioè che sia Judith ad aver sognato le fatate vicende del """"Sogno di una notte di mezz'estate"""", creando una donna che sa essere se stessa e insieme i personaggi femminili pensati dal grande Poeta."" -
Prima delle colonie. Organizzazione territoriale e produzioni ceramiche specializzate in Basilicata e in Calabria settentrionale ionica nella prima età del ferro
Nella prima età del ferro, in Basilicata e nella Calabria settentrionale ionica si avvertono forti segni di cambiamento rispetto all'epoca precedente: accanto allo sviluppo di sistemi insediativi già esistenti sono documentate, infatti, nuove forme di occupazione del territorio, con scelte che privilegiano terrazzi pianeggianti in prossimità dei letti fluviali. Tali fenomeni sono connessi ad una notevole crescita demografica e ad un generale sviluppo economico.In questo quadro si inserisce, attorno alla metà dell'VIII sec. a.C., l'arrivo dei primi Greci sulla costa, i quali sicuramente ebbero un'influenza fondamentale nei decisivi processi in atto. L'analisi della ceramica matt-painted, attraverso la definizione di aree di produzione, circuiti di circolazione, modalità di consumo, consente di comprendere dinamiche socio-economiche proprie delle comunità indigene ma anche di rintracciare e interpretare complessi rapporti che iniziano ora ad instaurarsi tra centri locali ed elementi esterni. Sono i primi passi di un lungo processo che terminerà, nel secolo successivo, con la fondazione di colonie lungo tutto l'arco ionico. -
L'albero senza radici
Si narra uno degli episodi più cruenti che toccarono l'Italia meridionale nel 1799 all'indomani della proclamazione, in piccoli come nei grandi centri del Regno borbonico, delle Repubbliche e dell'innalzamento degli alberi della libertà. Prima che Napoli, fu Potenza ad essere teatro delle feroci rappresaglie contro gli ispiratori e promotori della Repubblica. Nel capoluogo lucano fu il vescovo Giovanni Andrea Serrao e quanti intorno a lui si erano raccolti a pagare con la decapitazione il sogno di una società libera e giusta. Se questa è la vicenda centrale del romanzo, tante altre storie storie d'amore, saghe familiari eccetera - vanno a formare un tessuto narrativo che avvince e coinvolge sin dalle prime pagine. Un romanzo storico che non può non richiamare alla memoria quello che è stato il romanzo per eccellenza della Rivoluzione del 1799 a Napoli: ""Il resto di niente"""" di Enzo Striano."" -
Verso la città. Forme insediative in Lucania e nel mondo italico fra IV e III sec. A. C.
Nel volume si espone la radicale trasformazione del paesaggio nel mondo italico magno-greco, in particolare in territorio lucano - dalla metà del IV secolo a.C. - a seguito del prevalere della presenza e prevalenza di Roma, con la conseguente scomparsa di intere comunità e dei loro insediamenti e la nascita di nuovi centri e di nuovi modi e mondi di convivenza. A partire dalla metà del IV secolo, infatti, nel mondo italico magno-greco è archeologicamente documentato il diffondersi di nuove forme insediative. In Lucania, ad esempio, accanto al rinnovamento di antichi insediamenti si registra la nascita di centri che presentano caratteristiche omogenee: cinti da fortificazioni, con santuario ubicato in posizione esterna, diventano - come nel caso di Satriano - polo politico e amministrativo, attorno al quale si struttura un ampio territorio, organizzato in piccoli nuclei rurali e relative necropoli. -
Lo spazio del potere. Vol. 1: La residenza ad abside, l'anaktoron, l'episcopio a Torre di Satriano.
Negli ultimi decenni l'archeologia ha costituito per la Basilicata oltre che motivo di richiamo per studiosi e appassionati italiani e stranieri, anche per turisti incuriositi dalla ricchezza del patrimonio che nel corso degli scavi è stato portato alla luce. Questo volume, che segue di alcuni anni Torre di Satriano I, fa il punto sui risultati di due campagne di scavo tra gli anni 2007-2008, condotte dalla Scuola di Specializzazione in Archeologia di Matera. Un testo, che avendo al centro delle sue analisi una delle scoperte più significative degli ultimi decenni nel campo dell'archeologia - la scoperta del ""palazzo"""" in un sito già distintosi per ricchezza di reperti - non può mancare nelle biblioteche di Università, Istituti di ricerca, di studiosi, e che si rivolge a tutti coloro che si interessino di archeologia."" -
Il volo di Bendicò
Le ultime ventiquattro ore di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, lo scrittore, e, insieme, del Principe di Salina, il Gattopardo: dal momento in cui il Tomasi riceve e legge la lettera di Elio Vittorini che comunica la ""bocciatura"""" del romanzo al congedo dalla vita preparato dal colloquio, teso e carico di emozioni, con la """"Dama Bianca"""", mentre sulla scena si muovono personaggi-fantasmi usciti dalle pagine del romanzo, e, fuori scena, il cane Bendicò, con il quale il Principe-Scrittore intreccia un fitto colloquiare, vero nucleo e Leitmotiv della pièce."" -
Ipotesi sulle origini di Genzano
Una ricostruzione, si direbbe per via indiziaria, delle origini di un paese della Basilicata; attenta ai minimi particolari e a dettagli documentari sfuggiti tuttoggi alle analisi, pur accurate, svolte in questi ultimi decenni nei più svariati campi della ricerca. Attenta e suggestiva, tanto da porsi come modello per chiunque, amando la ricerca, voglia dotarsi degli strumenti di analisi, i più scaltriti e raffinati. -
L' uomo nel vento
L'incontro tra due artisti - Aniello Ertico, Direttore di banca per professione e scrittore per vocazione (la sua prima raccolta di versi è stata con successo tradotta e pubblicata in Spagna) e Antonio Masini, pittore, scultore e incisore (le sue opere sono presenti in varie parti del mondo) - ha dato vita a questa singolare raccolta di versi nella quale il lettore viene invitato, poesia dopo poesia, ovvero, per dirla con l'autore, ""stazione dopo stazione"""" (""""stazione"""", s'intende, in senso liturgico) a un confronto serrato tra la parola, non sempre facile e accessibile, e l'immagine che le risponde, talora con espressione altrettanto criptica."" -
Alla ricerca del maestro. Occasioni di pedagogia e di letteratura
Dalla Presentazione: ""Nelle inquiete spire contemporanee è necessario tornare alla ricerca di un maestro, del 'nostro' maestro. Perché per crescere, per amare, per sapere, per acquistare il passo della nostra libertà, il maestro è necessario. Il maestro dei nostri giorni deve essere testimone! Agostino, Orazio, Epicuro, Virgilio, Leopardi, ma anche don Milani, Pasolini, Pessoa: la ricerca del maestro si trasforma in trama narrativa dell'esistenza, nella quale ogni uomo può insegnare all'altro uomo e da lui apprendere""""."" -
Carte da gioco
La poesia di Francesco De Napoli nasce da una genuina tensione interiore, dalla necessità di recuperare con il proprio passato anche il profumo inconfondibile dei sentimenti, che lo hanno alimentato e ne costituiscono l'essenza più vera. Le radici del poeta formano quindi la ragione prima della sua ispirazione e muovono accortamente, ma anche in modo appassionato, le acque di una nostalgia che non riesce a farsi rimpianto, ma resta sempre sottesa alla necessità di instaurare, con se stesso e con gli altri, un colloquio che abbia un significato inteso a trascendere il privato e a farsi discorso universale.