Sfoglia il Catalogo feltrinelli029
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 8661-8680 di 10000 Articoli:
-
Girolamo Forabosco
Sebbene sino ad oggi non ancora omaggiato da una monografia, Girolamo Forabosco è certamente da ritenersi tra i principali rappresentanti del Seicento Veneto. Il volume si propone di ricostruirne la vicenda umana e professionale che gli permise di diventare una delle figure di spicco nell'ambito della ritrattistica, e non solo, nella Repubblica di Venezia. Interprete raffinato di un secolo di mutazioni per Venezia, seppur legato alla cultura figurativa barocca ancorata agli stilemi e al successo riscosso dalla pittura del secolo precedente, appare uno degli artefici più importanti della sensibilità moderna. -
Verona città fatata. Itinerari attarverso colori forme simboli
L'autrice di questo volume, laureata in filosofia, appassionata di tradizioni religiose e di simbologia, che combina con gli studi di psicologia della forma e del colore, più che una semplice guida di Verona ne propone in queste pagine un ventaglio di interpretazioni inedite e sorprendenti, sostenute da ampie letture. Suggerisce anche quattro possibili percorsi attraverso l'intero territorio scaligero associati ai quattro colori (rosso verde blu giallo) che nella tradizione filosofico-alchemica si legano agli elementi costitutivi del mondo e dell'uomo. -
Leggende euganee
Le ""Leggende euganee"""", pubblicate per la prima volta nel 1941 con lo pseudonimo di Sellida Ilvaro, costituiscono l'opera più riuscita di Silvia Rodella, la cui genesi e """"poetica"""" sono ben condensate nella Premessa: """"Così gli Euganei mi presero tutta, il cipresso ha saputo dirmi tante cose e ogni angolo di questa terra mi ha narrato la sua storia, perché dell'essere amato si ama ogni cosa"""". Il vero protagonista dell'opera di Rodella è il paesaggio, che si estende nella fascia meridionale dei Colli tra Lozzo, Este, Arquà Petrarca. La ricchezza e la precisione dei particolari nelle descrizioni delle località in cui sono ambientate le leggende sono evidentemente il frutto di una esperienza diretta, """"sul campo"""", di luoghi, sentieri, corsi d'acqua, speroni rocciosi, che solo una camminatrice poteva acquisire. """"Leggende euganee"""" è quindi un'opera che merita di essere riscoperta e riletta, anche perché testimonia una sensibilità pionieristica per la conoscenza del patrimonio paesaggistico dei Colli Euganei."" -
È bella Pristina la sera. Romanzo criminale kosovaro
Pristina, Kosovo, alla fine della prima decade del nuovo millennio. Tre poliziotti, già inquadrati nell'Uck durante la cruenta guerra civile tra serbi e albanesi che ha insanguinato il Kosovo, organizzano un attentato dinamitardo per uccidere l'assassino di un loro collega e, forse, per conquistare il cuore di Valentina, la più bella cantante del Kosovo. L'unica legge cui obbediscono è quella scritta nel Kanun, il codice consuetudinario della tradizione albanese che prevede l'obbligatorietà della vendetta e il disonore per chi si rifiuta di compierla. L'esplosione del potente ordigno provoca un'inutile strage sulla quale indaga un magistrato italiano inviato in Kosovo come pubblico ministero internazionale. Il racconto, ispirato a un fatto realmente accaduto e scritto dalla prospettiva di Nikolla, uno dei tre poliziotti kosovari, dipinge, oltre alla vicenda criminale, la violenza, l'odio etnico, il machismo che ancora prosperano in certe aree dei Balcani. -
Verona. Guida storico artistica
Un'esplorazione attenta che permette di riconoscere strato dopo strato, dietro alle apparenze, le ricchezze della storia di Verona. Un invito ad alzare gli occhi, a spingersi nei vicoli, a entrare nelle chiese per cercare di comprendere l'essenza della città. -
I signori del terrore. Polizia nazista e persecuzione antiebraica in Italia (1943-1945)
Durante l'occupazione dell'Italia nel 1943-45, l'esercito e la polizia nazista si macchiarono di crimini contro l'umanità quali stragi di civili, rastrellamenti e deportazioni di avversari politici ed ebrei. Verona, con l'attivazione dell'ufficio del capo della Polizia di sicurezza e del Servizio di sicurezza (Befehlshaber der Sicherheitspolizei und des SD, BdS), divenne la sede di una parte fondamentale dell'apparato poliziesco nazista. I documenti di tale ufficio vennero distrutti, tuttavia si sono conservate fonti sparse presso archivi tedeschi, italiani, inglesi e russi. Questo lavoro collettivo analizza molteplici aspetti dell'attività del BdS: le considerazioni del SD sugli ebrei in Italia prima del 1943; la struttura e l'attività dell'apparato di Verona; i percorsi biografici dei dirigenti e l'ufficio antiebraico; la deportazione degli ebrei da Roma ad Auschwitz con tappa a Verona; il rapporto con i fascisti locali; il trattamento degli agenti da parte degli Alleati; l'esempio dell'Aussenkommando di Roma, subordinato al BdS e responsabile della strage delle Fosse Ardeatine; il coinvolgimento di agenti tedeschi nel caso Ciano e il film ""Il processo di Verona"""" di Lizzani."" -
Piccole Dolomiti e dintorni. Arrampicate scelte
170 itinerari di arrampicata nella zona comunemente chiamata delle ""Piccole Dolomiti"""". L'autore propone un'ampia scelta di vie di varia difficoltà, ognuna delle quali è descritta con dovizia di particolari e corredata di un chiaro disegno."" -
Le terme di Venezia. Ambiente e salute nelle acque (secoli XIV-XXI)
Venezia è nota per il suo immenso patrimonio monumentale e storico-artistico, ma possiede anche un prezioso valore ambientale. Le acque, il clima e le peculiarità idrogeologiche, che hanno caratterizzato la sua specificità anfibia, hanno garantito la libertà e l'indipendenza della Serenissima nel grembo uterino della sua laguna. L'arcipelago Venezia, strutturandosi nei secoli come un corpo urbano, deve all'acqua le sue caratteristiche urbanistiche, ma anche le sue potenzialità terapeutiche. -
I colli Berici
L'altopiano dei Berici, alle porte di Vicenza eppure già lontano dagli spazi compressi e caotici della città, è uno degli angoli d'Italia con la più grande varietà di sfondi naturali: ampie piane assolate e morbidi profili collinari accanto a profonde incisioni vallive e a scaranti tumultuosi. Su questa base naturale multiforme si è svolta per millenni l'attività dell'uomo: le colline beriche sono state percorse, lavorate, fertilizzate dalla fatica di tante comunità. Ma a scene dove campeggia il travaglio del vivere, se ne affiancano altre di segno completamente opposto, che sembrano discendere da un mondo ideale e ruotano intorno alle magnifiche ville palladiane. L'uomo, nel plasmare il paesaggio, lo ha al tempo stesso anche studiato attraverso scienza e storiografia, lo ha interpretato nei riti e nei culti pagani e cristiani, nelle pratiche di vita, nelle credenze, nelle leggende; lo ha riflesso nella denominazione delle cose e degli individui, lo ha rappresentato nelle mappe e nella pittura, lo ha raccontato nei romanzi e nella poesia. Di questa imponente complessità tematica rende conto il volume, arricchito di un apparato fotografico. -
Giulietta e Romeo
Nuova traduzione del grande classico di William Shakespeare, a cura di Sergio Perosa. La novità appare fin dal titolo, dove la posizione dei due personaggi è invertita: non più ""Romeo e Giulietta"""" dunque, ma il suo inverso in forza dell'ultimo, memorabile distico: """"Perché mai ci fu destino così reo / come questo di Giulietta e del suo Romeo"""". La vera innovazione sta però all'interno: la versione di Perosa mantiene il maggior numero possibile di rime, là dove esistono nel testo originale, nonché la forma del sonetto. Un testo intriso di bisticci e giochi di parole, da quelli satirici a quelli lirici o tragici, dei quali egualmente è stata fatta sentire l'insistente presenza. Lo stesso vale per le non poche scurrilità e oscenità, non più mascherate, come si è fatto per secoli, dando un'idea falsata del dramma. """"Giulietta e Romeo"""" è percorso da una dualità insistita di amore/odio, dolcezza/affanno, gioia/dolore, passando repentinamente dall'impostazione comica iniziale al suo inverso tragico. Con un'accorta operazione filologica, Perosa ci invita a riscoprire un classico che mantiene intatta la sua universalità. Arricchisce il volume un itinerario nei luoghi di Giulietta e Romeo."" -
L' editore, le maestranze, il Cavaliere. Storia delle relazioni industriali alla Mondadori di Verona dal 1945 al 1992
Lo sviluppo della Mondadori a Verona è stato reso possibile non solo dalla lungimiranza dell'editore, ma anche dal ruolo positivo svolto in azienda dalle numerose professionalità operaie e dalle loro rappresentanze sindacali. Un ruolo confermato da quasi 300 accordi aziendali stipulati nella seconda metà del secolo scorso. Proprio in questo periodo, grazie anche alla proficua collaborazione delle parti sociali, si è sviluppato attorno alla fabbrica, nel territorio veronese, un distretto grafico unico in Europa e nel mondo per competenze tecnico-professionali. Un distretto ancora oggi operativo e riconosciuto come una notevole eccellenza del settore grafico-cartario. -
Dizionario italiano-trentino. Con un florilegio di poesie e prose dialettali
I dialetti sono elementi vivi e fragili. Si evolvono e seguono l'andamento culturale delle loro epoche e dei loro popoli. Periodicamente vanno ""fissati"""" per non perderne la proposta e la novità che ciclicamente il popolo elabora. Il Dizionario che oggi si ripropone all'attenzione degli studiosi e degli appassionati, nel suo piccolo rappresenta il punto di sutura fra ciò che è stata la parlata trentina fino alla fine della seconda guerra mondiale, e ciò che è diventata anche e soprattutto grazie al grande poeta Marco Pola, che solo pochi anni dopo (1962) inizierà a proporre le sue liriche, portando la poesia dialettale trentina a livelli e traguardi mai prima raggiunti."" -
La miniatura per le confraternite e le arti veneziane. Mariegole dal 1260 al 1460
Il volume raccoglie uno studio dei manoscritti miniati degli statuti delle Scuole di devozione e delle Arti a Venezia tra il 1260 circa e il 1500. Il cuore dell'opera è un catalogo di circa 70 tra manoscritti e pagine staccate, realizzato dall'autrice - storica presso il North Carolina Museum of Art come parte di una tesi di dottorato discussa al New York University's Institute of Fine Arts nel 2007. Un cospicuo numero di tavole a colori illustrano le schede delle mariegole. -
Santi della tradizione
Frutto di una lunga ricerca, il volume riporta la vita del personaggio e le vicende storiche di cui è stato protagonista e da cui ha avuto origine il culto. La narrazione, con un linguaggio semplice e diretto, accessibile a tutti nello stile della divulgazione documentata, assume a tratti la forma della leggenda. Evidenziando, tra l'altro, il rapporto stretto che la tradizione popolare attribuisce alla festa, al folklore e alla norma meteorologica legati al santo. A corredo del testo, un'efficace iconografia cinquecentesca dei santi con immagini provenienti dal Museo della Stampa Remondini. -
Il teatro romano di Verona
Addossato al colle di San Pietro, sede del primo nucleo abitato di Verona, il Teatro Romano fu costruito verso la fine del I secolo a.C. Nel medioevo la struttura antica fu utilizzata per recuperare materiali da costruzione e coperta da edifici. L'immaginazione di artisti del Rinascimento quali Palladio e Caroto ne mantenne viva la memoria, fino alla riscoperta nell'Ottocento, con grandiosi lavori di scavo e sistemazione. Il testo propone un viaggio nel tempo, dall'epoca romana a oggi, in un luogo affascinante, con un gigantesco teatro, una chiesa, un articolato convento, edifici residenziali e infine un museo che offre una veduta meravigliosa della città. -
Veneto, Stati Uniti e le rotte del mondo. Una memoria
L'incontro della cultura veneta con quella degli Stati Uniti nel secondo dopoguerra porta a una sorta di ""dispatrio"""" di molti nostri intellettuali. Si instaura un """"volano"""" fra le due culture ed esperienze di vita, fra chi guarda e vive altrove pur restando ancorato alla propria terra. Dopo il Sessantotto e la guerra del Vietnam al rapporto con gli Stati Uniti, divenuti establishment, si sostituisce quello più ampio e ancor più vario con le letterature e le culture del Commonwealth - Australia, Canada, Sudafrica e oltre -, favorito anche dall'interesse editoriale per """"voci"""" nuove e dell'attività promozionale delle ambasciate. Al volano """"bilaterale"""" si sostituisce una serpentina avvolgente di rotte culturali, che fa del mondo un ventaglio dove l'Europa perde centralità e ci si muove fra oceani e continenti, per cerchi concentrici. Il resoconto di questi fenomeni, in chiave autobiografica, è ricco di personaggi, figure ed episodi significativi dell'ultimo mezzo secolo. La conclusione è al passaggio dall'Atlantico al Pacifico nelle acque fosche e minacciose di Capo Horn, ultimo scoglio di un percorso che parte dalla centralità di Venezia, ramificandosi in modo vasto e inatteso."" -
I colli Berici. Itinerari escursionistici. Con carta escursionistica 1:30.000
L'altopiano carsico dei Colli Berici, alle porte di Vicenza, presenta una grande varietà di sfondi naturali, dove si è svolta per millenni l'attività dell'uomo: è stato percorso e lavorato dalla fatica di comunità succedutesi nei millenni a partire dal Neolitico, che hanno lasciato il segno nel paesaggio insieme alle magnifiche ville ""palladiane"""" e agli insediamenti di comunità religiose. Fin dalla preistoria i Colli Berici sono stati esplorati, segnati da tracce e poi da sentieri sempre più marcati, una rete di percorsi, abbandonata quando strade più comode e veloci hanno preso il sopravvento, che è stata in buona parte recuperata negli ultimi decenni e offre oggi all'escursionista curioso e appassionato di questo territorio l'opportunità di approfondire le proprie conoscenze e di scoprire scorci inusuali. Il volume suggerisce 15 itinerari, omogeneamente distribuiti sul territorio collinare, così da offrire un quadro completo del patrimonio esistente."" -
Marmolada
Una sorta di enciclopedia della notissima montagna dolomitica, un racconto avvincente dal punto di vista letterario che di fatto si legge come un romanzo, anche se consiste in una impegnativa sequela di saggi. Ben venti sono gli autori, ma il volume si caratterizza per una vastissima cerchia di autorevoli collaborazioni, tanto da farne un unicum nella storia dell'editoria di montagna. Splendida la ricerca iconografica (foto Tappeiner, Ghedina, Gogna, Lasen, Faganello, Moratelli, Visintainer e altri). Tra gli autori si ricordano Piero Gianolla, Cesare Lasen, Franco de Battaglia, Paola Barbierato, Katia Occhi, Daniela Perco, Luciana Palla, Alessandro Gogna, Luigi Casanova, Ulrike Kindl, Tania Rossetto. Ognuno di essi porta esperienza, scienza e coscienza: dai loro scritti traspare prima di tutto un grande amore per la montagna e per questa montagna in particolare, una non celata amicizia con la gente della montagna e con la loro storia, la loro lingua, i loro costumi (dalle Motivazioni del Premio Manfrini, Rovereto). -
Cherubino Trabucchi all'ospedale di San Giacomo. Un percorso verso la medicina della persona
Cherubino Trabucchi (1911-1986) fu direttore del vecchio ospedale psichiatrico di Verona, a San Giacomo, e negli anni Sessanta si fece promotore della costruzione del nuovo ospedale di Marzana, che egli volle ""senza inferriate, senza alte mura esterne, un ospedale trasparente verso il paese in cui è inserito"""". Molto rigoroso nel suo lavoro, fu anche impegnato nel sensibilizzare gli amministratori e la società civile sulla situazione dei malati, organizzando tra l'altro eventi in cui l'ospedale si apriva alla città e laboratori artistici di particolare importanza terapeutica che ebbero grande risonanza. Negli anni Settanta seguì in prima persona il Servizio di Igiene Mentale, nato dalla riforma Mariotti del 1968. Principi cardine della sua azione furono il rispetto per la sacralità della persona e il desiderio di offrire a tutti la possibilità di vivere la vita in modo pieno, sia sul piano personale sia sul piano sociale."" -
Paese perduto. La cultura dei contadini veneti. Le parole del moléta
Le parole del moléta è il terzo dei cinque volumi di Paese perduto. La cultura dei contadini veneti. Il moléta, l'arrotino, era l'uomo della sentenza pacata, dell'insegnamento spicciolo per ogni evenienza, l'artigiano itinerante che sapeva affilare il coltello e le forbici, ma all'occorrenza sapeva anche dare la risposta ai casi della vita, dettare la ricetta per una malattia, la contromisura per il malocchio, suggerire un proverbio illuminante. Come ripeteva sempre: se me meto a scrivare mi, me viene fora 'n messale, se mi metto a scrivere io, ne viene fuori un messale. Nella prima parte del volume sono raccolti i modi di dire legati ai casi della vita, suddivisi secondo le categorie: Dolori, malatie, farse male, stare meio; Nare a butele, catarse la morosa, maridarse, sposarse, fare l'amore; Fortuna, barufe, volerse male, vardarse male, dirse su. Seguono le frasi tipiche del moléta. L'opera si chiude con il repertorio delle espressioni più comuni contenute nei primi tre volumi, con la traduzione italiana.