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Nobiltà e immagine. Tiepolo e Muttoni a villa Loschi Zileri Motterle. Nuove ricerche e ultimi restauri
Nel contesto della storia e della cultura veneta, villa Zileri Motterle rappresenta un capitolo di singolare interesse su cui è parso meritevole condurre alcune stimolanti riflessioni che si presentano al lettore in un nuovo volume dedicato in particolare al salone d'onore. Due nomi di grande risonanza risultano collegati alla storia della villa: Giambattista Tiepolo, che qui eseguì un ciclo di affreschi di luminosa ed elegante freschezza e l'architetto Francesco Muttoni, l'artefice della nuova definizione del complesso edilizio. L'idea della pubblicazione ha avuto origine dal recente restauro di cui è stato oggetto il salone d'onore, occasione in cui si è acquisita consapevolezza di quanto l'apparato decorativo della sala costituisca per qualità esecutiva e stato di conservazione, una eccezionale base di lettura e studio della tecnica tiepolesca. Al tempo stesso la disponibilità di documenti e mappe, anche in parte inediti in quanto a studio e analisi, e le peculiarità architettoniche della sala sono state stimolo per affrontare lo studio nel dettaglio delle tematiche di carattere architettonico del complesso. -
Venetica. Annuario di storia delle Venezie in età contemporanea (2018). Vol. 1: Vaccini e paure. Salute pubblica, resistenze popolari.
Le resistenze e le esitazioni popolari alle direttive vaccinali - suggerite o, talvolta, imposte dai sistemi sanitari statali - non sono un fenomeno diffuso solo nell'era di Internet ma hanno radici in una storia complessa che, negli ultimi secoli, ha coinvolto istituzioni mediche e statali, decisioni politiche e sanitarie, comunicazioni ufficiali e credenze popolari. Questo numero monografico di «Venetica», partendo dalla storia della lotta al vaiolo nel Veneto del Settecento e arrivando a considerare la normativa attuale, ragiona sui più recenti divari fra doveri collettivi e libertà individuali. Tre articoli descrivono altrettanti episodi avvenuti nel Veneto del Novecento, emblematici di come si formi la resistenza ai vaccini fra voci di popolo e casi di conclamata malasanità. La fuga da scuola di alcuni bambini durante il Ventennio fascista nel ""Veneto Bianco"""", i 28 morti di Gruaro per una partita letale di vaccino antidifterico, il caso drammatico dei fratelli Tremante dal quale, a Verona negli anni Ottanta, si originano i primi movimenti """"no-vax"""". L'introduzione aiuta a inquadrare e discute alcuni degli elementi alla base dell'elaborazione """"dal basso"""" del rifiuto della biomedicina: le spinte sociali e quelle individualiste, le problematiche di informazione e di condivisione della scienza."" -
Max & Moritz e altre storie birichine
Wilhelm Busch, precursore del fumetto moderno, è il padre di Max e Moritz. In questo volume, oltre alle avventure dei due monelli, altre due storie nella nuova traduzione di Giancarlo Mariani: ""Giannino il corvo piccino"""" e """"Filippo la scimmia""""."" -
Sette punto otto. Aprile 2015: la mia avventura in Nepal dal trekking al campo base dell'Everest al terremoto di Kathmandu
Nell'aprile 2015 una spedizione italiana di alpinisti si reca in Nepal per scalare il Lhotse (8516 m), la quarta montagna della terra. Fanno parte della spedizione quattro scalatori e alcuni trekker diretti al Campo Base dell'Everest. Tra questi, Luca Trevisan di Vicenza, l'autore del libro. La spedizione, capeggiata dal forte alpinista Mario Vielmo, viene improvvisamente interrotta dal disastroso terremoto di magnitudo 7,8 che il 25 aprile sconvolge il Nepal. Il libro ripercorre le vicende di quei giorni, raccontate dal punto di vista di chi le ha vissute in prima persona: a partire dalle esperienze tra le seducenti meraviglie di Kathmandu e della catena himalayana, fino alla tragedia del sisma che ha ferito il paese e colpito il suo popolo. -
Un cuoco costava come un cavallo. L'avventura dei cuochi nella storia della cucina italiana
Questo libro è una storia dei cuochi e ne segue l'avventura secolo dopo secolo e fino ai nostri giorni fra testimonianze, ricette, cronache, aneddoti. Del cuoco professionista conta quel che sa fare e sono i piatti a parlare per lui, insieme ai riconoscimenti o alle critiche dei gastronomi. Ma del cuoco-uomo poco si sa, del suo intimo e del suo modo di essere, girandolone, soldato di ventura, individualista, egocentrico, creativo e insieme curioso, un po' artista e un po' psicologo. Egli stesso non si è (quasi) mai raccontato. Fino ad anni recenti quando è salito nella scala sociale per diventare un protagonista, spesso un imprenditore, un testimone. A lui talvolta si guarda come a chi, in un mondo in rapido cambiamento, è affidato il futuro della cucina che rappresenta per il nostro paese un punto di eccellenza e di immagine. Con tutte le responsabilità che ne conseguono e richiedono non solo conoscenze merceologiche, abilità, tecnica ma anche impegno, applicazione, scienza e senso del limite. -
La grande Venezia nel secolo breve. Guida alla topografia di una metropoli incompiuta (1917-1993)
Una guida topografica e geografica alla Venezia del ""Novecento breve"""" (1917-1993), il periodo in cui, più che in tutte le epoche precedenti, la città è cambiata nelle strutture territoriali e nell'urbanistica molto di più di ciò che appare a un primo sguardo. Una Venezia vista nel contesto più ampio con Mestre e Marghera, che costituiscono la novità del secolo, ma anche in relazione alla laguna, alla città storica e ai litorali. La città nel Novecento ha cercato di pensarsi metropoli moderna, rinnovando la sua fisionomia e mettendo piede a terra: per """"una più grande Venezia"""", come la definiva Giuseppe Volpi, il fondatore di Porto Marghera. Ecco dunque con questa guida una puntuale ricognizione di tutto ciò che nel territorio di terra e di acqua è avvenuto ma anche di ciò che fu progettato e mai realizzato per incertezze, scelte mancate o non concluse. Consegnando così al presente e al futuro una metropoli """"incompiuta"""", che proprio per la sua incompiutezza ha finito per radicalizzare le criticità di terra e di acqua, non riuscendo mai del tutto a risolverle e in parte aggravandole. Una strana città nuova, anfibia e bicefala, da cui tuttavia non si può più prescindere."" -
Buchenwald (1943-1945)
Una drammatica narrazione per immagini di un viaggio nell'abisso oscuro della storia del Novecento. Tra la fine del 1943 e l'aprile del 1945, Pierre Mania e Auguste Favier, due artisti francesi membri della Resistenza deportati nel lager di Buchenwald, raffigurarono in un ciclo di disegni l'inferno concentrazionario nazista in tutti i suoi aspetti. Il viaggio verso il campo nei vagoni piombati, i degradanti rituali d'ingresso, la violenza omicida delle Ss e dei kapo, le inumane condizioni di vita e di lavoro, l'estenuazione dei corpi, i supplizi inferti ai singoli, le montagne di cadaveri in attesa dei forni. Oltre alle vedute d'insieme, anche una serie di ritratti dei compagni di prigionia. La vita e la morte a Buchenwald rappresentate meticolosamente con l'aiuto del comitato clandestino interno al campo, che riuscì a rifornire i due artisti di carta e matite, proteggendoli nella loro pericolosa attività di testimonianza. Una parte dei lavori andò dispersa. Il nucleo superstite di 78 disegni venne pubblicato nel 1946 a Lione. Nel volume vengono riproposti tutti i disegni, accompagnati dalla traduzione italiana dei testi originali e da un ricco apparato di saggi. -
Montagne del Novecento. Il volto della modernità nelle Alpi e Prealpi venete
Il Novecento ha lasciato un'eredità epocale su Alpi e Prealpi venete. Declino demografico, fenomeni diffusi di abbandono e degrado di strutture e manufatti, avanzata della vegetazione spontanea e della wilderness si contrappongono all'esplosione degli spazi dedicati al playground turistico, all'approvvigionamento idroelettrico, all'imbalsamazione memoriale. Dal Massiccio del Grappa al Canale di Brenta, dalla Val Belluna alle Dolomiti Bellunesi, dalla Val di Fassa al territorio agordino, dalle Prealpi veronesi alla Marmolada, il volume ripercorre le tappe di una trasformazione che si chiude con l'inizio di una nuova fase alle soglie del terzo millennio. Il XX secolo ci ha consegnato una montagna mediamente più ricca ma profondamente dicotomica, specializzata ma impoverita nella sua complessità polifunzionale. Più che un atto di denuncia, l'invito a una diversa consapevolezza del mondo alpino: forse è giunto il momento di pensare che un'altra montagna è possibile. -
Vite partigiane. Racconti resistenti (1945-2015)
Il volume, raccoglie tredici testimonianze inedite di partigiani, ancora vivi e ""resistenti"""" allo scadere del settantesimo anniversario della Liberazione in Italia. Nei racconti, tratti perlopiù da interviste, si ripercorrono le scelte di vita di uomini e donne nati in luoghi e contesti sociali a volte diversi, ma tutti accomunati dalla partecipazione al movimento di Liberazione, all'interno del quale offrirono il loro contributo alla vittoria contro il nazifascismo e alla nascita di un'Italia libera e repubblicana. Staffette attive nel Veneto e in Istria, ragazzi appena usciti dall'infanzia e coinvolti nella dura guerriglia al confine tra Friuli e Slovenia, partigiani impegnati nell'attività cospirativa a Venezia e in Valsesia: i diretti interessati rievocano esperienze del passato accompagnandole con una riflessione sul significato della loro militanza a settant'anni di distanza."" -
Elsa Respighi e il suo tempo. Verona e l'Italia nel primo Novecento
Elsa Respighi (Roma, 24 marzo 1894 - Roma 17 marzo 1996) compositrice, cantante, scrittrice, moglie del celebre Ottorino Respighi, è una figura poliedrica del mondo musicale italiano novecentesco, di cui è testimone e attenta osservatrice per quasi un secolo. Chi era veramente Elsa Olivieri Sangiacomo, la giovane, brillante allieva di composizione al Santa Cecilia di Roma, che durante la Grande Guerra si innamora e sposa il suo Maestro Respighi, per dedicarsi totalmente a lui come Musa ispiratrice, interprete vocale, collaboratrice, organizzatrice, regista e curatrice delle sue opere e per portarle all'affermazione internazionale anche dopo la sua morte? Aprire lo scrigno di doti e tesori nascosti nel percorso biografico ed artistico di Donna Elsa, tracciare il suo passaggio nella Verona degli anni '20 e '30, esaminarne l'originalità creativa, lo stile, la psicologia, è l'intento degli interventi del Convegno svoltosi a Verona nell'ottobre del 2015, in occasione del Concorso internazionale di Musica vocale da camera a lei dedicato. -
Prima del Vajont. Per una storia di Longarone e dintorni
Il tema del rapporto fra Longarone e il disastro del Vajont - una vicenda tra le più tragiche che l'Italia ha sofferto - è stato trattato in parecchi lavori già pubblicati. Ma, prima della strage, cos'era Longarone e il suo circondario? La conoscenza della zona, dei suoi residenti, dei sogni che essi avevano e che non hanno potuto realizzare, merita altrettanta attenzione. Lo studio di Ferruccio Vendramini, compiuto su nuova documentazione, evidenzia alcuni aspetti sconosciuti della cittadina distrutta. In particolare, dai documenti seicenteschi emerge l'importanza di Longarone nel commercio del legname, che ebbe ricadute positive sulla locale economia, anche se il disboscamento compromise in parte la tenuta idrogeologica del territorio. Il volume affronta inoltre alcuni aspetti legati alla socialità e alla vita politica nell'Ottocento, in particolare attraverso la figura di un giornalista e critico d'arte, l'avvocato Rodolfo Protti. -
Donne in guerra. La violenza di genere dal primo conflitto mondiale all'Isis
Negli ultimi cento anni i conflitti tra stati hanno assunto sempre più le caratteristiche di guerre tra popoli, coinvolgendo in modo sempre più ampio i civili, nei confronti dei quali la violenza da incidentale è divenuta sistematica. Questo libro, che raccoglie gli atti del convegno tenutosi a Verona nel corso della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il 20 novembre 2015, propone una riflessione sugli aspetti specifici della violenza di genere in tempo di guerra. Dal Veneto, scenario italiano del primo conflitto mondiale, alla Resistenza nella guerra civile italiana, ai vicini territori della ex Jugoslavia, fino all'altra sponda del Mediterraneo dove le donne musulmane sono vittime di un nuovo fondamentalismo, si rifletterà sugli aspetti di continuità e sulle differenze attraverso il tempo e le distanze geografiche e culturali. -
Resistenza e guerra civile. Fonti, storie e memorie
Prima, durante, dopo. Una raccolta di saggi, frutto di un convegno tenutosi a Verona nell'aprile 2016, che offrono uno spaccato decisamente originale delle più recenti piste di ricerca sul tema della Resistenza. Le biografie dei reduci di Spagna nell'Europa in guerra; il rapporto tra associazioni combattentistiche e Resistenza; le truppe cobelligeranti italiane; la Resistenza e la persecuzione degli ebrei; l'evoluzione della ""Ettore Muti"""" di Padova; la repressione antipartigiana e il controllo del territorio dal Veneto all'Istria; i processi per collaborazionismo in Friuli; il mito del bandito Giuliano nella transizione repubblicana. Un volume che offre spunti innovativi e prospettive in parte inedite per gli studi futuri su uno dei periodi più densi della storia dell'Italia contemporanea."" -
San Zeno. Le porte bronzee-The bronze doors
Le porte bronzee della basilica di San Zeno a Verona sono uno dei capolavori assoluti dell'arte romanica europea. Le scene di intensa forza espressiva delle quarantotto formelle sono raccordate da cornici a traforo e da elementi decorativi minori e sono disposte sui due battenti della porta a simboleggiare sinteticamente il percorso di salvezza del cristiano: Cristo come porta per la vita eterna. Sul battente di sinistra sono raffigurati prevalentemente episodi del Nuovo Testamento, mentre nel battente di destra sono presenti scene tratte dall'Antico Testamento e quattro formelle con storie di san Zeno. I bronzi sono attribuiti a tre diversi ""maestri"""" e ai loro atelier, e vengono datati tra la fine dell'XI e il XIII secolo. In uno straordinario volume di grande formato, i testi di Fabio Coden e di Tiziana Franco, dell'Università di Verona, espongono lo stato attuale delle conoscenze e degli studi, mentre le fotografie di Basilio e di Matteo Rodella (BAMSphoto) riproducono le quarantotto formelle e tutti gli altri elementi minori per consentire al lettore di comprendere e di svelare anche i più minuti dettagli."" -
Uomini e pietre. Con DVD
Attraverso l'osservazione del lavoro svolto da un contadino della valle di Cembra e da allievi e docenti dei corsi per la costruzione di muri a secco organizzati dalla Scuola Trentina della Pietra a Secco, il documentario mostra le diverse fasi della costruzione di tali manufatti. La diretta testimonianza di uno dei docenti, esperto naturalista, propone uno sguardo d'insieme sulle specificità e sulla rilevanza dei muri in pietra a secco anche da un punto di vista ecologico, paesaggistico e socio-economico. Il libriccino allegato al dvd, a cura di Antonio Sarzo, è diviso in due parti: nella prima parte, più generale, vengono illustrate le caratteristiche del paesaggio e dell'ambiente in cui si è nel tempo sviluppata la cultura della pietra a secco e vengono descritte le varie tipologie di muri, i fattori di degrado, gli aspetti naturalistici; nella seconda, si affrontano tematiche più pratiche, dalla normativa sulla costruzione e sul restauro di manufatti in pietra a secco, alla organizzazione e alla sicurezza del cantiere. -
Incalmà coi ochi. Un percorso lessicale tra i modi di dire del dialetto veneto
Il libro è una raccolta di modi di dire in dialetto veneto, in gran parte ancora in uso, vere e proprie immagini linguistiche che rievocano, con precisi dettagli, quel mondo da cui si estraggono gli aspetti più significativi della tradizione. L'autrice ha raccolto circa cinquecento voci attinte dal suo vocabolario personale e familiare e le ha analizzate accompagnandole con esempi concreti nel tentativo di conservare un patrimonio che appartiene a una regione, il Veneto, che a lungo è rimasto attaccato alle mille sfaccettature delle varietà linguistiche locali, tramandate di generazione in generazione. Il tutto vuole essere una testimonianza di un parlato ancora vivo, con impronte indelebili del passato; è il segno di una società in continua evoluzione, sospesa fra ieri e oggi, di cui il linguaggio rimane l'esempio più evidente, più facilmente riconoscibile e descrivibile. Con una prefazione di Gianna Marcato. -
Adria e il Delta dalla distruzione alla ricostruzione. Settembre 1943-dicembre 1945
Adria e il Delta del Po: una storia, quella compresa nei due anni cruciali per l'Italia dal fascismo alla ricostruzione, indagata in questo libro attraverso analisi che tengono conto di nuove fonti di ricerca. La Resistenza, dopo l'8 settembre '43, si innesta in un tessuto sociale e politico che il fascismo aveva affrontato con la durezza tipica dello squadrismo agrario. Un proletariato vinto ma non sottomesso rialza la testa alla guida di Eolo Boccato. La ricostruzione - materiale e morale - dopo il 25 aprile, si intreccia con il problema dell'epurazione. Rinascita economica e questione politica diventano quindi due aspetti di un solo problema: come rispondere alla richiesta di giustizia, nei tribunali e nella società, in un contesto che non conosce - tranne sporadici casi - forme sommarie di vendetta, ma che soffre la fame in conseguenza delle distruzioni causate dalla guerra. I saggi che compongono il volume affrontano questioni ancora aperte (come la partecipazione alla Resistenza delle donne), e offrono contributi interpretativi e documentali nuovi, proponendosi come un ulteriore apporto di conoscenza sul periodo più difficile e cruento della nostra storia recente. -
Lessinia
I monti Lessini, per la posizione di cerniera tra mondo padano e mondo alpino, per la vicinanza con la grande via della Valle dell'Adige, per le loro bellezze e le loro risorse, sono stati frequentati dall'uomo sin dalla preistoria. Quindi il loro aspetto attuale è il risultato dell'intreccio fra una lunga e complessa vicenda di formazione naturale, non ancora terminata, e gli interventi dell'uomo, che ha rimodellato gli spazi, modificato profondamente la componente faunistica e floristica, e cosparso il territorio di ogni genere di manufatti. Il volume offre un quadro completo e aggiornato della storia naturale e umana della Lessinia - ricostruito sintetizzando materiali documentali di ogni genere: geologici, archeologici, artistici, devozionali - ed è arricchito da un apparato iconografico originale, accuratamente selezionato e opportunamente commentato. -
Fare la pace. Scritti su «Azione nonviolenta» 1984-1995
Un'antologia dei più significativi articoli di Alexander Langer pubblicati sul mensile «Azione nonviolenta» dal 1984 al 1995, con quattro percorsi tematici: dal pacifismo alla nonviolenza, nonviolenza e riconciliazione, nonviolenza per la decrescita, nonviolenza è politica. Dietro le sue prese di posizione, anche le più difficili, ci sono una conoscenza e un'adesione profonda ed esplicita alla nonviolenza specifica, incarnata nella sua particolare e originale esperienza personale.?La scelta nonviolenta, laica e religiosa insieme, è decisiva nella biografia di Alexander Langer. Una scelta non ideologica, ma sempre messa alla prova del confronto con la realtà più complessa e contraddittoria. Nuova edizione con una prefazione di Goffredo Fofi e illustrazione di copertina di Nicola Gobbi. -
La notte delle faville
Notte del 6 gennaio 1945. Le ruote infuocate di un rito pagano volano dai dirupi di uno sperduto paese della Carnia e i boscaioli maghi del falò ne usano la voce per suggerire un'impossibile storia d'amore. Sono i fuochi dell'Epifania, ma questa volta al posto dei Re Magi sono arrivati cosacchi e ufficiali nazisti, che battono i monti cacciando i partigiani come selvaggina. Intanto, a Trieste si consuma la deportazione degli ebrei. Speterbong, o San Pietro, è terra di frontiera dove Germania e Italia si dividono le anime, Cristo spartisce le preghiere con gli spiriti dei boschi e la costruzione di una grande chiesa nasconde un mistero. Gli abitanti del luogo si dicono italianissimi, ma parlano un dialetto strano che sembra tedesco. Tutti, sia di qua che di là del confine, li hanno sempre chiamati bastardi, eppure accolgono un veneto come Alvise, disertore dall'esercito di Mussolini, come un fratello. Il forestiero finirà per diventare ignaro complice del curato e del suo segreto di guerra che sarà svelato trent'anni dopo, il 6 maggio 1976, la sera del terremoto del Friuli. Un romanzo sospeso tra storia e mito, virtù e vergogna, bene e dubbio.