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I segni del sacro nelle tradizioni ladine. Livinallongo/Fodom, Colle Santa Lucia/Col
In questo volume viene illustrata la storia religiosa della comunità ladina di Livinallongo/Fodom e di Colle Santa Lucia/Col, testimoniata dalla presenza di segni del sacro in luoghi da sempre importanti per la vita di una popolazione rurale alpina: sugli incroci a protezione dei viandanti, in punti di passaggio pericolosi, sulle cime delle montagne... Si tratta di una religiosità ""popolare"""" vissuta sino a tempi recenti, ma che affonda le sue radici nei culti dell'acqua, del sole, degli alberi, della terra, del fuoco già presenti nel mondo pagano, sui quali il cristianesimo ha costruito nei secoli i suoi riti."" -
Il racconto di una notte di tregenda
Questo libro si colloca nell'ambito delle celebrazioni per i settecento anni della fallita congiura di Baiamonte Tiepolo. Si tratta di un testo teatrale in italiano e veneziano in cui la storia e la cronaca si fronteggiano per fornire diverse versioni di un fatto che avrebbe potuto cambiare le sorti della Serenissima, rendendola simile e legata alle signorie di terraferma. Sullo sfondo del racconto della notte di tregenda risalta l'antico ma sempre attualissimo dibattito sulla specificità veneziana e sul rischio dell'omologazione della città insulare alla terraferma. -
Santi e contadini. Lunario della tradizione orale veneta
Frutto di una lunga e documentata ricerca, il volume è costruito in due parti. In una viene descritto quell'aspetto del patrimonio culturale del mondo contadino (usanze, costumi, credenze religiose) definito dall'avvicendarsi delle stagioni e dei lavori agricoli. Nell'altra viene riportata la storia del santo di ogni giorno dell'anno. -
Storia e storie del mercato ortofrutticolo di Verona
Presenza importante nella storia e nell'economia della città di Verona, il mercato ortofrutticolo, oggi decentrato per ragioni economiche, logistiche e di sicurezza nel Quadrante Europa, si venne spostando via via nel corso dei secoli dagli ombrelloni di piazza Erbe e di piazza Navona, nel cuore del centro storico, passando per piazza Isolo e poi all'interno dei capaci capannoni nella zona agricolo-industriale. Rita Pasquali racconta la storia del mercato, risalendo alle rare fonti scritte fin dove è possibile, ma soprattutto pescando a piene mani tra i suoi ricordi. Così la sua ricostruzione ci appare tanto più originale e viva perché avviene soprattutto attraverso le mille piccole storie quotidiane che è in grado di raccontarci e farci rivivere insieme con lei. -
Lui non è qui!
Nel 1959 Lino Leggio è un ragazzino come tanti, che vive anni meravigliosamente difficili e ha un mito: Elvis Presley, un dio con una voce unica a cui portare in dono, costi quel che costi, lo spartito musicale di Santa Lucia. Inizia così un viaggio stupendamente incosciente di centinaia di chilometri, coinvolgendo l'amico del cuore in una folle, spericolata e irripetibile odissea attraverso l'Austria e la Germania Federale in autostop, senza documenti per l'espatrio e con poche lire in tasca. Nessuno li fermerà: tempeste di neve, frontiere da superare clandestinamente, aberranti forme di razzismo e nemmeno un tragico incidente che mieterà due vite. Compagni di avventura saranno fame, gelo, stenti, ostilità dispensata a piene mani, ma anche amicizia che cementa tutto e tutto aiuta a superare. -
Escursioni nel gruppo del Latemàr
In questo libro è descritta la vasta regione montuosa distesa fra il Trentino e l'Alto Adige, sul versante destro orografico della val di Fiemme, comprendente il Latemàr, il sottogruppo del monte Agnello-Cornòn e l'Altopiano-Regglberg. L'emergenza orografica più significativa è rappresentata dal gruppo dolomitico del Latemàr, recentemente dichiarato Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. Questa montagna conserva tanti angoli riposti e selvaggi, luoghi di non facile accesso, distese di rocce lastronate dall'aspetto lunare, schiere di torri, guglie e campanili dalle forme bizzarre, ed è anche per questo che un'escursione sul Latemàr ancor oggi può regalare emozioni forse dimenticate, un misterioso fascino che davvero è difficile avvertire altrove. Quest'aura di fascino e di mistero è poi certamente accentuata dal differente paesaggio che, con mirabile contrappunto, si stende ai piedi del gruppo: le verdi distese di boschi e pascoli dell'Altopiano, che dolcemente digradano verso le valli dell'Adige e dell'Isarco. -
Il giardino Giusti
Oasi realizzata nel centro di Verona fra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento dal conte Agostino Giusti, esponente di una delle principali famiglie della città, il giardino Giusti è uno splendido esempio di giardino all'italiana, dove i diversi elementi concorrono a dare un senso di armonia ed equilibrio. Il visitatore è però anche incuriosito da elementi ""anomali"""", come il famoso """"mascherone"""", inquietante scultura collocata in posizione elevata e centrale, e la grotta ad esso sottostante, con il suo spiazzante gioco di specchi."" -
La battaglia di Agnadello e il Trevigiano
La sconfitta veneziana in seguito alla battaglia di Agnadello (1509), così come la vittoria di Lepanto, è un evento chiave della storia del Veneto. Con questo libro si è voluta prestare una particolare attenzione non tanto ai risvolti di politica internazionale quanto alla società di terraferma, attraverso la messa a fuoco di una realtà territoriale specifica. Dopo un richiamo alle questioni di ordine generale, i saggi qui raccolti si concentrano sulle vicende del Trevigiano e di Feltre durante la crisi di Agnadello, come pure sui patrizi veneziani protagonisti di quanto accadde fra Trevigiano e Padovano. -
Giovanni Fincato. Un alpino nelle due guerre mondiali
Ufficiale alpino pluridecorato nella Grande Guerra e medaglia d'oro della Resistenza, il colonnello Giovanni Fincato fu impegnato in due differenti lotte di liberazione nazionale, quella combattuta sul suo Altipiano e sul Grappa durante la prima guerra mondiale per concludere la parabola risorgimentale togliendo all'Austria-Ungheria le ultime regioni d'Italia restate sotto il suo dominio, e quella combattuta durante la Resistenza per liberare dagli invasori tedeschi e dai loro scherani repubblichini una nazione portata alla catastrofe dal fascismo. -
La laguna di Venezia
"Per capire il senso profondo della bellezza di Venezia bisogna guardare dietro le quinte, e dimenticare la città splendente di marmi, di luci, di colori. Occorre, si vorrebbe quasi dire, saper cogliere la stanchezza che esala dalla laguna, le umide calure che la soffocano in certi giorni estivi, e anche, saliti sul campanile di San Marco, spaziare verso i lidi e poi verso il mare e, dalla parte opposta, verso la pianura e le montagne non lontane. Allora, allora soltanto si comincia a entrare nella dimensione geografica e temporale della laguna, a viverne il tempo e lo spazio..."""" (Eugenio Turri)" -
Il viale degli olmi. Racconto di montanari e contrabbandieri
Con ""Il viale degli olmi"""" si conclude il ciclo romanzesco dedicato da Arturo Zanuso a Emilio Ersego. Il protagonista, originario delle Piccole Dolomiti, tra Alto Vicentino, Alto Veronese e Trentino, dopo alterne vicende come emigrato in Svizzera, a Basilea, e poi di nuovo al paese natale, trova finalmente la sua strada, accanto all'amata Beatrice."" -
Guida per l'Arsenale di Venezia
Il volume contiene la ristampa anastatica della celebre ""Guida per l'Arsenale di Venezia"""" composta nel 1829 da Giovanni Casoni (1783-1857) e alcuni saggi che informano sulle trasformazioni avvenute in Arsenale in questi ultimi anni. Non solo un singolare vademecum per la conoscenza di questa straordinaria struttura, ma anche un'occasione per il confronto tra l'Arsenale """"storico"""", minutamente descritto da Casoni, e le attuali trasformazioni, già operate o in fase di completamento."" -
Quella del Vajont. Tina Merlin, una donna contro
"Tina è oggi """"quella del Vajont"""". Ma quando, da sola, raccontava le storie di quella gente non pensava certo al colpo giornalistico. Era arrabbiata per il destino già scritto di tanti, così come lo era quando si ribellava all'apparente inevitabilità per una ragazza della sua condizione sociale di dover servire a casa dei milanesi benestanti. Era arrabbiata quando scriveva dei compaesani emigrati, dispersi, umiliati. Oggi diremmo """"indignata"""". Tutti possono essere indignati, anche quelli dei salotti milanesi. Tina non poteva invece permetterselo, né lei né la gente con la quale era cresciuta, si era formata. Loro potevano solo essere arrabbiati. Loro potevano solo ribellarsi"""". (Dalla presentazione di Toni De Marchi)" -
Nessun «giusto» per Eva. La Shoah a Padova e nel padovano
Nei tre capitoli di ""Nessun giusto per Eva"""" si dipana il racconto della persecuzione degli ebrei di Padova e provincia tra il 1943 e il 1945. Basandosi su una minuziosa esplorazione archivistica e su un'ampia raccolta di testimonianze scritte e orali, l'autore ricostruisce una tragica vicenda, ancora in gran parte sconosciuta, dando voce a numerosi protagonisti: dai direttori del campo di Vo' al parroco del luogo, dal questore ai tedeschi. E naturalmente alle vittime: da Eva Ducci ad Ada Levi, da Giovanna Colombo al rabbino Coen Sacerdoti, da Ester Hammer Sabbadini a Emma Ascoli Zevi. Un posto di primo piano spetta ai bambini e in particolare a Sara Gesess, che per ben due volte tentò di sfuggire alla deportazione. Furono tentativi disperati e vani: non ci fu alcun """"giusto"""" che salvasse dall'inferno di Auschwitz i bambini internati nel campo di Vo'."" -
Grammatica del dialetto veronese
In questo lavoro l'autore offre un quadro il più possibile completo della grammatica del dialetto veronese, con una particolare attenzione agli aspetti fonologici e morfologici. Ampio spazio è dedicato all'uso vivo della lingua, cioè ai modi di dire che caratterizzano la parlata quotidiana. Completano il lavoro un dizionario essenziale veronese-italiano e italiano-veronese. -
L' altra metà del Risorgimento. Volti e voci di patriote venete
Il libro intende mettere in luce un aspetto spesso dimenticato nella ricostruzione storica del Risorgimento: la presenza delle donne e il loro contributo alla formazione dello stato nazionale. Si trattò di un apporto importante alle lotte e alla creazione dell'identità nazionale, che portò il soggetto femminile per la prima volta sulla scena pubblica in forme talora dirompenti sul piano reale e simbolico, innescando significativi processi di emancipazione. La focalizzazione sulla realtà veneta ne mette in luce i risvolti e le ricadute specifiche nella storia delle donne, tematizzando interconnessioni impreviste. -
La riviera del Naviglio Brenta
Il volume descrive un itinerario che da Stra porta fino a Fusina lungo il Naviglio Brenta, soffermandosi sugli aspetti naturalistici, storici, artistici, economici, antropologici di questo territorio limitato, ma fortemente caratterizzato. Un territorio che nonostante le mutazioni avvenute soprattutto nel corso del secolo scorso, resta impagabile per l'amenità dei luoghi e per il fascino delle ville, dove si cimentarono i protagonisti dell'architettura e della pittura venete dal Cinquecento all'Ottocento. -
La differenza repubblicana. Volti e luoghi del 1848-49 a Venezia e nel Veneto
Nel marzo 1848 anche il Veneto partecipa ai moti contro il dominio straniero e a favore dell'unificazione italiana, attraverso un'esperienza del tutto particolare, quella della Repubblica di San Marco, guidata da Daniele Manin e Niccolò Tommaseo, destinata a durare un anno e mezzo. Questo volume, che è anche catalogo di una mostra organizzata a Venezia in occasione del 150º anniversario dell'Unità, ne descrive gli aspetti politici, ma anche quelli sociali, con uno spazio dedicato al ruolo delle donne e dei giovani nella rivoluzione, alla partecipazione degli ebrei, all'importanza delle idee diffuse grazie alle tipografie. -
Dolomiti di Brenta
Le Dolomiti di Brenta sono fra le montagne più conosciute dell'arco alpino: alla loro notorietà contribuiscono la straordinaria varietà, ricchezza e magnificenza degli ambienti naturali, una lunga e gloriosa storia alpinistica e, infine, la presenza di celebri località turistiche di antica tradizione. Una montagna dai molti nomi che rinviano a caratteristiche diverse del massiccio, alla sua ricca, stratificata identità. Restituirle in un quadro unitario, tenendo conto degli aspetti naturalistici, della storia delle valli che lo circondano, dell'economia, dell'epopea alpinistica, dei miti e delle leggende che ne espressero l'anima è lo scopo di questo libro, pubblicato in coedizione con la SAT di Trento. Esso vuole raccontarne la storia, o meglio le cento storie, valorizzando le specificità e le articolazioni attraverso capitoli, riccamente illustrati, affidati a geografi, naturalisti, storici, giornalisti, fotografi e alpinisti che questa montagna hanno non solo studiato, ma percorso e vissuto. -
La valle della giovinezza. Storia dell'ultimo «Campo Dux» e dei ragazzi di Salò in Val d'Astico nell'estate 1944
Nell'estate del 1944 la Val d'Astico si trasformò nella ""Valle della giovinezza"""". Qui infatti fu organizzato l'ultimo Campo Dux, al quale parteciparono migliaia di uomini, e fra questi moltissimi giovani, per addestrarsi alle armi, in vista dell'impiego nei reparti della Guardia Nazionale Repubblicana. Un fenomeno volontaristico di proporzioni nazionali, finora ignorato dalla storiografia, qui analizzato anche allo scopo di conoscere l'universo morale e politico che ispirò i partecipanti alla Repubblica Sociale Italiana.""