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Venezia. I giorni della storia
Il Centro Tedesco di Studi Veneziani, situato nel palazzo Barbatigo della Terrazza sul Canal Grande, è stato inaugurato nel 1972 con lo scopo di effettuare ricerche scientifiche e artistiche dedicate alla storia e alla cultura di Venezia e del suo territorio. Sostiene progetti di artisti e studiosi delle più diverse discipline, dalla bizantinistica alle scienze storiche, economiche e giuridiche, passando per quelle letterarie, storico-artistiche e musicologiche, sino alle arti contemporanee. Questa collana - in cui dal 2004 appaiono cicli di conferenze, studi e convegni - è stata creata allo scopo di rendere maggiormente accessibili al pubblico italiano gli studi prodotti nell'ambito dell'attività del Centro, affiancandosi alle sue pubblicazioni in lingua tedesca. -
Melancolia e risveglio. Donne e religione nell'Europa romantica
L'intersezione fra storia religiosa e storia di genere, capace di dare un nuovo significato alla storia sociale, colta in tutte le sue sfaccettature istituzionali, culturali, antropologiche ha rappresentato uno dei tratti distintivi delle ricerche della storica viennese Edith Saurer (1942-2011). La sua conoscenza della storiografia europea e statunitense, arricchita dalla produzione in lingua tedesca meno nota al pubblico italiano e dunque particolarmente preziosa, interagisce con la ricerca delle fonti, spesso con la vera e propria scoperta di nuove fonti. Ne scaturisce un'analisi vivificata da una straordinaria originalità interpretativa, che conduce sempre nelle ""zone di confine"""", indagate grazie alla padronanza delle diverse discipline, fra sentimento e ragione, fra religione e diritto, fra istituzioni e pratiche."" -
Studia humanitatis. Saggi in onore di Roberto Osculati
Il ""viaggio in Sicilia"""" di Roberto Osculati, al di là della metafora, si è trasformato, con la presenza di tanti colleghi, allievi, estimatori ed amici, in un viaggio attraverso le civiltà e le culture del Mediterraneo, nell'ottica privilegiata del fenomeno cristiano. Una quadruplice scansione temporale dei contributi ha consentito di metterne sinteticamente a fuoco le tematiche dominanti: """"Cultura classica ed evangelo cristiano"""" (V sec. a.C.-VI sec. d.C.); """"Regalità, apocalisse, umanesimo"""" (secc. VI-XVI); """"Viaggi, filologia, modernità"""" (secc. XVII-XIX); """"Religioni, società, culture"""" (sec. XX) sono le sezioni in cui si articola il volume. Ne viene fuori un lungo percorso, che contempla le premesse storiche e culturali del fenomeno cristiano, le sue origini e i suoi sviluppi fino all'epoca attuale, con una ramificata varietà di temi, tutti nell'ambito degli """"studia humanitatis""""."" -
Da casa Pintor. Un'eccezionale normalità borghese: lettere familiari, 1908-1968
Protagonista di questa storia è la famiglia Pintor, che occupa un posto importante nelle vicende militari, culturali e politiche dell'Italia del Novecento. A narrarla dalle diverse città abitate (Firenze, Roma, Cagliari) è principalmente la voce di Adelaide Dore Pintor, moglie di Giuseppe e madre dei più noti Giaime e Luigi, oltre che di Silvia e Antonietta. Donna colta e ottimista, scrive centinaia di lettere che l'aiutano a mantenere larghi gli orizzonti di una vita sempre più appartata e che ci introducono nel vivo di una storia fatta di spostamenti, di studi, di musica e di romanzi, venata di passioni e di delusioni, di progetti e di lutti; una storia che passa attraverso la belle époque, le guerre mondiali e il fascismo, approdando con quel che resta della famiglia, sgomenta e unita, sulle rive scomposte dell'Italia repubblicana. -
Sotto controllo. Letture femminili in Italia nella prima età moderna
Quanto leggevano, e che cosa leggevano, le donne nella prima età moderna? Chi erano, a quali classi sociali appartenevano, quali le loro abitudini e pratiche di lettura? Incrociando storia culturale e indagine sulla vita quotidiana, analisi istituzionale e approccio microstorico, Xenia von Tippelskirch si mette sulle tracce di queste donne lettrici, le scova, le scruta, le analizza, restituendoci un quadro variegato e per niente scontato del nuovo pubblico femminile che si viene delineando in alcune grandi realtà urbane italiane tra Cinque e Seicento. Ricostruisce altresì il ruolo delle autorità ecclesiastiche, gli interventi di disciplinamento e le strategie di controllo dei contenuti e delle coscienze che, nel tentativo di ""proteggere"""" le donne dai pericoli della lettura, miravano alla salvaguardia dell'ordine sociale. All'interno di questo schema, restavano tuttavia dei margini per l'appropriazione individuale: non di una opposizione netta o di sfida aperta pare trattarsi, ma di attitudini più discrete e silenziose nei confronti delle autorità da parte di un pubblico femminile soggetto ad una rigida tutela."" -
Devozioni, pratiche e immaginario religioso. Espressioni del cattolicesimo tra 1400 e 1850. Storici cileni e italiani a confronto
Benché lontane nello spazio, le realtà religiose dell'Italia e del Cile, tra la fine dell'età medievale e gli inizi dell'età contemporanea, ritrovano un denominatore comune nell'adesione al cattolicesimo romano. Storici italiani e cileni mettono qui a confronto le proprie esperienze e prospettive di ricerca, mostrando che le espressioni del cattolicesimo sono risultate tutt'altro che distanti, malgrado si siano svolte in due diversi emisferi. -
La musica dei semplici. L'altra controriforma
La musica che si racconta in questo libro è molto diversa dalla musica delle corti, delle élites e dei chiostri. È una musica assai meno studiata, diretta ai semplici, ai poveri, agli incolti: ""di second'ordine"""" per assetti e valenze estetiche, e difficilmente classificabile, nelle tante forme che assumono melodie e parole, ma con il chiaro intento di spiegare la fede e costruire una pedagogia morale attraverso la musica. La indagano qui - in svariati contesti - storici e musicologi, con antropologi e storici dell'arte, nel tempo lungo delle riforme confessionali, per coglierne il ruolo nella cristianizzazione delle coscienze e dei comportamenti. E delineano una doppia frontiera della musica dei semplici, quella dei mondi nuovi e dei suoni della conversione delle genti ignare di Cristo, e quella europea, delle genti più misere alle quali si indirizzano laudi, orazioni cantillate, canzoncine spirituali e con esse le regole del vivere cristiano. In questo contesto di sensibilità e di strategia prende forma ad esempio il canto Tu scendi dalle stelle che ben esprime il radicamento nei sentimenti collettivi delle procedure pastorali presentate in questo libro."" -
La ricerca del benessere individuale e sociale. Ingredienti materiali e immateriali (città italiane, XII-XV secolo). Atti del 22° Convegno del centro italiano...
Il volume pubblica gli atti del XXII convegno del Centro Italiano di Studi di Storia e Arte, Pistoia, 15-18 maggio 2009. Contributi di Duccio Balestracci, Renato Bordone, Giovanni Cherubini, Donata Degrassi, Anna Esposito, Franco Franceschi, Giampaolo Francesconi, Isabella Gagliardi, Jean-Claude Maire Vigueur, Paolo Nanni, Giovanna Petti Balbi, Gabriella Piccinni, Alma Poloni, Maria Clara Rossi, Salvatore Tramontana. -
I diritti fondamentali in Europa. Ediz. italiana, francese e inglese
Il Trattato di Lisbona (1 dicembre 2009) ha attribuito valore vincolante alla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea: si è così ulteriormente perfezionato in Europa quel sistema ""multilivello"""" di protezione dei diritti delle persone avviato con l'istituzione del Consiglio d'Europa e la stipulazione nel lontano 1950 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo. Per contribuire a far meglio conoscere questa nuova dimensione del diritto la Fondazione Basso ha partecipato a un progetto europeo con un ciclo di seminari. Le """"lezioni"""" che hanno introdotto i seminari sono pubblicate in questo volume. Testi in italiano con traduzione in francese e inglese."" -
Il mestiere di storico (2011). Vol. 1
In questo numero della rivista della Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea articoli di Giulia Albanese, Paolo Capuzzo, Fabio Chisari, Graciela Fabián, Daria Gabusi, Hilda Iparraguirre, Gadi Luzzatto Voghera, Ilaria Pavan, M. Elisabetta Tonizzi, Francesco Traniello. Inoltre le schede dei volumi scritti da storici/storiche italiani/e o sull'Italia o tradotti in italiano pubblicati nel 2010 (prima parte). -
Appello al Turco. I confini infranti del Rinascimento
Per molto tempo i poteri pubblici, i singoli individui e le autorità religiose del mondo cristiano fecero di nascosto la ""cosa innominabile"""" che questo libro riporta alla luce: si appellarono ai turchi per risolvere i loro più disparati problemi personali o politici. Ciò accadde soprattutto nell'Italia del Rinascimento, e nell'esercizio si segnalarono persino alcuni papi in conflitto con altri principi cristiani. Il libro analizza le permeabilità della linea di cesura fra cristiani e musulmani, senza farsi ingannare dalle deplorazioni lanciate dai contemporanei. Vengono raccontati scambi di lettere e di emissari, trattative segrete e offerte di doni, azioni di spionaggio e depistaggio nel periodo che va dalla conquista di Costantinopoli nel 1453 alla battaglia di Lepanto nel 1571. Malgrado la retorica di crociata, l'accesso della potenza turca al tavolo diplomatico europeo precedette di molto l'instaurazione di un sistema di relazioni internazionali dichiaratamente laiche."" -
Storica (2011). Vol. 49
In questo numero della rivista ""Storica"""" contributi di Piero Majocchi, Daniele Di Bartolomeo, Marco Rovinello, Giovanni Ruocco. Inoltre la consueta sezione di recensioni """"Contrappunti""""."" -
Il governo del popolo. Vol. 1: Dall'antico regime alla rivoluzione.
Nelle società contemporanee, la parola ""popolo"""" sembra più che mai rappresentare il fondamentale termine di riferimento del discorso politico-istituzionale. Nessun attore politico appare, infatti, disposto a rinunciare alla pretesa di parlare """"del"""" popolo e """"per il"""" popolo, giacché è proprio la volontà di quest'ultimo ad attribuire legittimità a decisioni cruciali su confini, costituzioni, regimi e politiche pubbliche. Ma chi è il popolo che rappresenta la fonte ultima dell'autorità politica e quali sono le forme attraverso le quali fa sentire la sua voce? Il percorso di approfondimento storiografico qui proposto vuole dare una risposta a queste domande, addentrandosi in un campo ideologico e discorsivo complesso, nel quale continuano a riproporsi gli elementi costitutivi delle democrazie contemporanee."" -
Convertire lo straniero. Forestieri e inquisizione a Roma in età moderna
Cosa accadeva, dal tardo Cinquecento, agli stranieri ""eretici"""" che arrivavano dal Nord Europa in Italia e a Roma? Mercanti, artigiani, artisti, viaggiatori e semplici curiosi non furono sempre costretti a convertirsi per evitare le prigioni e le temute pene dell'Inquisizione. Alcuni vissero a Roma, attenti a non dare scandalo alla popolazione per lo più indifferente alle questioni di fede; altri si convertirono nella speranza di una vita migliore. Accanto a rigide norme intolleranti, a episodi clamorosi di violenza inquisitoriale, si affermò, nel corso del Seicento, una nuova politica del Papato fondata su pratiche che miravano a riportare alla fede romana gli stranieri """"eretici"""" con persuasione, accoglienza, cultura. La corte dei papi, soprattutto sotto Alessandro VII, si rivelò uno strumento decisivo di persuasione con la forza della straordinaria magnificenza che attraeva sempre più forestieri, secondo la moda del Grand Tour. Scavando nel ricco materiale inedito, soprattutto del Sant'Uffizio, si osserva la genesi di istituzioni dedicate alla conversione degli eretici, fra Sei e Settecento, mentre si ricompongono nel quadro sfaccettato e complesso della società romana le vicende di personaggi noti e sconosciuti, nel lento percorso dalla repressione alla difficile tolleranza nella città del papa."" -
Da Bisanzio alla Santa Russia. Nikodim Kondakov (1844-1925) e la nascita della storia dell'arte in Russia
Questo libro è una vera avventura biografica: traccia la storia della vita e dell'opera di Nikodim Kondakov, pioniere degli studi tardo antichi e bizantini nell'Europa orientale prima e dopo la Rivoluzione russa; ne segue le vicende complesse e drammatiche, dalle origini modeste agli studi, alla fondazione geniale di un intero e innovatore campo di studi: la pionieristica e precocissima storia dell'arte in Russia; alla carriera, luminosa e fortunatissima, e poi ai traumi della rivoluzione, alla vita raminga, alla precarietà e alla dipendenza dai committenti. Attraverso e nonostante queste fasi drammatiche, che sono fasi della storia, e fasi della vita dello studioso, gli studi di Kondakov disegnano una vasta geografia della cultura tardoantica e medievale tra il Mediterraneo e gli Urali; toccano orizzonti lontani, da cui si intravedono le migrazioni dei popoli asiatici e la nascita composita dell'Europa medievale con i suoi valori cristiani; percorrono i tragitti della storia servendosi delle tracce visive lasciate dal passato, dagli oggetti, e dai monumenti. Ricostruire le vicende biografiche ed esistenziali di Nikodim Kondakov è un complemento indispensabile alla comprensione di una fase critica fondatrice della storia dell'arte e anche, più in generale, della storia della Russia e dei paesi che lo studioso attraversò nella sua lunga e tormentata vita. -
I Longobardi e la storia. Un percorso attraverso le fonti
Compiere ""Un percorso attraverso le fonti"""" per la storia dei Longobardi significa esplorare i modi con i quali la storia dei Longobardi è stata costruita. Il volume procede in ordine cronologico, dal più antico autore di storie sopra i Longobardi (Procopio di Cesarea) fino al più recente (Paolo Diacono), tentando di offrire uno strumento che consenta di osservare quanto si muove dietro il palcoscenico. Testi di Paolo Cesaretti, Francesco Lo Monaco, Francesco Mores, Walter Pohl."" -
Stefano Bono, notaio in Candia (1303-1304)
Il volume, che presenta l'edizione di atti rogati dal notaio Stefano Bono, attivo nell'isola di Creta (Candia) all'inizio del Trecento, offre uno strumento efficace di consultazione per gli studiosi che vogliono approfondire la conoscenza della storia veneziana dell'isola, che rimase sotto il governo della Serenissima dal 1211 al 1669 e che costituì il principale avamposto del dominio ""da mar"""" e dei traffici commerciali di Venezia con il Mediterraneo orientale. Il possesso di Creta ebbe, infatti, per Venezia un valore inestimabile e della prolungata presenza dei veneziani rimangono ancora oggi molte testimonianze nella toponomastica, negli usi e costumi e nell'architettura civile e religiosa. Con una nota archivistica di Maria Francesca Tiepolo."" -
La giustizia della Stato pontificio in età moderna. Atti del Convegno di studi (Roma, 9-10 aprile 2011)
A partire dalla fine degli anni Ottanta, la storiografia ha dimostrato un crescente interesse per il sistema giudiziario dello Stato pontificio, fino ad allora trascurato e sottovalutato nell'ambito della ricca fioritura di studi sulla giustizia italiana in antico regime. Questo volume offre uno strumento di raccordo tra le diverse esperienze degli studiosi impegnati in questo campo, creando un'occasione di confronto e di discussione che consente la ricognizione dei risultati finora raggiunti e l'acquisizione di nuovi elementi, evidenziando al tempo stesso i progressi compiuti e le lacune ancora da colmare. -
La costruzione dello Stato-nazione in Italia
Alcuni tra i maggiori storici contemporaneisti italiani riflettono su temi e problematiche che hanno accompagnato la costruzione dello Stato-nazione in Italia, cercando di mettere in luce gli aspetti politici, culturali, economici, sociali, istituzionali che hanno caratterizzato questo processo storico all'interno del più ampio contesto dell'Europa dell'Ottocento. Si tratta di partire da una rilettura della vicenda risorgimentale che tenga conto della complessità e della pluralità di istanze e dinamiche, a volte anche ambigue e contraddittorie, che hanno contribuito a connotare il paese all'indomani dell'Unità. Vengono dunque analizzati il passaggio dagli Stati dinastico-territoriali allo Stato-nazione, i legami tra Risorgimento e nuova realtà nazionale, il confine tra i concetti di razza e nazione, i rapporti con la Chiesa e la religione, quelli tra Nord e Sud, e tra centro e periferia, le tensioni e i conflitti, ma anche la cultura e i saperi messi in campo al servizio del nuovo Stato. -
Livres et écritures en français et en occitan au XIIe siècle. Catalogue illustré
L’objectif de ce travail est de fournir un catalogue raisonné ainsi qu’une étude de la production manuscrite française et occitane du XIIe siècle. Encadré d’un côté par les premiers monuments, et de l’autre par l’essor du livre vernaculaire au cours du XIIIe siècle, ce corpus fondateur permet d’accéder aux origines livresques de la littérature de la France médiévale. Des notices détaillées sont consacrées aux cent deux manuscrits qui contiennent des textes faisant partie à l’origine d’un projet de livre (comme le Roland d’Oxford ou l’Alexis de Hildesheim) ou des textes ajoutés au fil des années sur des pages blanches ou dans les marges de manuscrits latins. Les témoignages vernaculaires sporadiques – gloses, traces, bribes, mots ou expressions isolés –, noyés dans un contexte linguistique latin, sont recensés brièvement en appendice. Chaque notice comporte une description codicologique et paléographique, des commentaires linguistiques et littéraires, des renvois bibliographiques et la reproduction d’une page du manuscrit. Une introduction détaillée offre la synthèse des éléments recensés et les reprend dans le but de mettre en perspective les différentes lignes de force de cette première «mise en livre» vernaculaire.