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Eredità culturali dell’Adriatico. Archeologia, storia, lingua e letteratura. Vol. 1
Steering Committee: Rosanna Benacchio, Fiorenza Bertan, Luciana Borsetto, Gian Pietro Brogiolo, Furio Brugnolo, Maria Stella Busana, Silvana Collado, Renato Covino, Antonio Di Vittorio, Giovanni Luigi Fontana, Sauro Gelichi, Elena Francesca Ghedini, Egidio Ivetic, Vesna Girardi Jurkié, Miljenko Jurkovié, Vladimir Kovacic, Nella Lanza, Bratislav Luèin, Franco Mancuso, Antonio Monte, Rolf Petri, Paola Pierucci, Drago Roksandié, Guido Rosada, Nada Vajs Vinja, Guido Zucconi. -
Eredità culturali dell'Adriatico. Il patrimonio industriale
Steering Committee: Rosanna Benacchio, Fiorenza Bertan, Luciana Borsetto, Gian Pietro Brogiolo, Furio Brugnolo, Maria Stella Busana, Silvana Collado, Renato Covino, Antonio Di Vittorio, Giovanni Luigi Fontana, Sauro Gelichi, Elena Francesca Ghedini, Egidio Ivetic, Vesna Girardi Jurkié, Miljenko Jurkovié, Vladimir Kovacic, Nella Lanza, Bratislav Luèin, Franco Mancuso, Antonio Monte, Rolf Petri, Paola Pierucci, Drago Roksandié, Guido Rosada, Nada Vajs Vinja, Guido Zucconi. -
I fari e i segnalamenti marittimi italiani. La costa adriatica. Con CD-ROM
I fari e i segnalamenti marittimi italiani sono parte integrante del patrimonio industriale costiero della penisola. Sin dai tempi più antichi, chi andava per mare aveva l’esigenza di avere dei punti di riferimento chiaramente identificabili sulla costa. Questa necessità impose la costruzione di alti manufatti individuabili con facilità di giorno e ben visibili anche di notte grazie alla luce artificiale da loro emessa. Lungo la costa adriatica, dal Golfo di Trieste al Mar Ionio, ne sorgono 56, studiati e schedati da Guglielmo Zanelli nell’ambito del progetto Interadria in collaborazione con gruppi di ricerca di diverse università (Padova, Pescara, Bari, Lecce) e con lo Stato Maggiore della Marina Militare. Ai risultati di questa vasta ed impegnativa indagine, il volume accompagna un corposo saggio di Luciano Massariolo, il massimo esperto italiano di fari, il quale analizza i diversi dispositivi tecnologici e racconta l’affascinante storia di questa speciale categoria di manufatti oggi minacciati dalla concorrenza spaziale che, con i satelliti geostazionari, assicura in tempo reale un perfetto “punto nave”, senza tuttavia trasmettere quel calore e quel conforto che, anche nelle notti più fredde e burrascose, il faro ha sempre dato ai naviganti. -
Scriptae venezianeggianti a Ragusa nel XVI secolo. Edizione e commento di testi volgari dell'Archivio di Stato di Dubrovnik
A partire dal l'edizione di un corpus di testi di carattere documentario, il libro analizza le differenti fenomenologie di penetrazione del veneziano nei documenti prodotti a Ragusa nel XIV secolo. -
BMB. Bibliografia dei manoscritti in scrittura beneventana. Vol. 16
L’avvenimento dell’anno è senz’altro identificabile nella pubblicazione della miscellanea in onore di Virginia Brown, Classica et Beneventana, apparsa per i tipi di Brepols a cura di Frank Coulson e Anna Grotans e debitamente schedata in questo numero di BMB da diversi redattori. Si tratta di un riconoscimento importante per una studiosa che rappresenta da diversi decenni la figura di riferimento per la scrittura e la cultura del meridione d’Italia nel medioevo. Ancora nel 2007 ha pubblicato due importanti articoli (dei quali si dà conto nelle pagine seguenti) sui palinsesti beneventani e sull’identificazione di scribi cassinesi, dovuta quest’ultima al suo instancabile scrutinio delle Compactiones e degli altri frammenti conservati nei codici dell’abbazia. Ci auguriamo ovviamente che Virginia voglia continuare a fornire in futuro un sempre più ricco materiale alla nostra impresa. Un altro studioso che desideriamo ricordare è Giacomo Baroffio, il cui inventario sommario dei manoscritti liturgici italiani all’interno del suo prezioso Iter liturgicum Italicum è stato accuratamente spogliato dalla nostra redattrice Laura Albiero. Nel suo caso, oltre la qualità dei contributi, si deve apprezzare la generosità con cui una mole imponente di informazioni viene liberamente messa a disposizione di chi abbia interesse a questo fondamentale settore della produzione libraria medievale. Siamo grati infine a Raffaella Crociani e Massimiliano Leardini, la cui pluriennale dedizione ai manoscritti sublacensi ha condotto al ritrovamento del testo della benedictio fontis nella scriptio inferior beneventana delle cc. 36-37 del manoscritto CCLXXVI (282) della biblioteca di Santa Scolastica.Dati raccolti da Laura Albiero, Daniela Amicucci, Faustino Avagliano, Marina Bernasconi, Lidia Buono, Paola Busonero, Elisabetta Caldelli, Antonella Cesarini, Libera Giachino, Nicoletta Giovè, Renzo Iacobucci, Valentina Longo, Sabina Magrini, Marco Palma, Leda Ruggiero, Eugenia Russo, Silvia Scipioni, Nicola Tangari, Nadia Togni, Gaia Elisabetta Unfer Verre -
Statuti dei quattro vicariati (Val Lagarina) del 1619
Quando nel 1619 furono pubblicati gli statuti dei Quattro Vicariati, la Val Lagarina (Trentino) era da quasi un secolo sotto il controllo dei baroni Madruzzo. Il testo del 1619 si sovrapponeva a un patrimonio normativo locale in buona misura riassorbito in un processo di accorpamento ed omologazione, e i nuovi statuti, nella logica dei Madruzzo, miravano anche a connotare in senso decisamente trentino un territorio di confine. -
Il rinascimento giuridico in Francia. Diritto, politica e storia
La Francia del XVI secolo rappresenta il grande laboratorio nel quale prende forma un sistema giuridico inedito rispetto alla tradizione medievale di ius commune. Questo libro mira ad approfondire i molteplici volti di tale complessa evoluzione, mediante l'analisi di opere ed autori sin qui poco studiati o l'opportuno ripensamento di temi ormai ""classici"""" in materia"" -
Il tramonto della curia nepotista. Papi, nipoti e burocrazia curiale tra XVI e XVII secolo
Il volume tratta dell'ultima, più lunga e più complessa fase del nepotismo papale. Nella seconda metà del XVI secolo il nepotismo si trasforma e si istituzionalizza. Solo verso la fine del Seicento si comincia ad intravedere nella figura del Segretario di Stato il possibile sostituto del cardinal nipote e si creano le condizioni per l'emanazione, da parte di Innocenzo XII, della bolla di soppressione del nepotismo. Ma altro tempo dovrà scorrere prima che gli aspetti più evidenti della pratica scompaiano effettivamente. -
Stalinismo di frontiera. Colonizzazione agricola, sterminio dei nomadi e costruzione statale in Asia centrale (1905-1936)
I nomadi kazachi soffrirono più di ogni altra popolazione sovietica la ""rivoluzione dall'alto staliniana"""", e più di un un milione di loro morì nella grande carestia all'inizio degli anni Trenta del Novecento. Il libro, partendo dal problema della natura ambigua dello Stato sovietico in Asia, un potere in parte neocoloniale e in parte decolonizzatore, affronta l'evento più traumatico nella formazione dell'Asia centrale contemporanea, sulla base di anni di ricerche negli archivi ex sovietici della Federazione russa, del Kazakstan e dell'Uzbekistan."" -
Una città cosmopolita. Fiume e il suo fronte-mare nell'età dualistica (1870-1914)
Nella cosiddetta “fase dualistica”, ovvero tra il 1870 e il 1914, il porto di Fiume vive un eccezionale momento di espansione che discende da un progetto ambizioso: realizzare il nuovo, grande scalo marittimo del Regno d’Ungheria. Nello stesso periodo, anche la città cresce e si trasforma lungo un percorso parallelo che lega lo sviluppo del porto alla nascita e al consolidamento di un nuovo quartiere marittimo. Il vecchio centro murato si apre al mare dando forma ad un nuovo waterfront: se il porto viene disegnato in modo unitario, il nuovo quartiere marittimo è concepito da diversi operatori a partire da una serie di modelli architettonici di ispirazione internazionale. L’ampiezza del disegno espansivo risulta facilmente leggibile nell’ampio catalogo di edifici che fanno da contorno alle attrezzature portuali: sedi di assicurazioni e di compagnie di navigazione, alberghi, edifici pubblici, teatri e altre strutture per il tempo libero, oltre ad un certo numero di residenze di pregio. Alla fine il nuovo fronte mare costituirà la più efficace testimonianza del grande sforzo di modernizzazione compiuto da una città che, sullo sfondo di un’identità tradizionalmente composita, consoliderà un carattere cosmopolita. Ad essa sembrano indissolubilmente legarsi le fortune economiche e commerciali del centro adriatico. -
I linguaggi del potere nell'età barocca. Vol. 2: Donne e sfera pubblica.
In quali termini si può parlare del “potere delle donne” tra Cinque e Seicento? Una partecipazione limitata e minoritaria al potere maschile? Contropoteri illeciti e seduttivi? Poteri delegati, indiretti, informali? Regine e reggenti, governatrici, tutrici, ambasciatrici, spose e madri di principi: le donne abitano la sfera pubblica, rivelando quanto il campo dei rapporti di potere sia potentemente strutturato e attraversato dalle relazioni di genere. Nella complessa rete delle relazioni dinastiche, familiari, cetuali e intellettuali che percorrono l’Europa del tempo, il “filo rosso” della presenza femminile disegna nuove strategie politiche e simboliche per la conquista di un inedito primato. Ciò vale anche per Roma, “città del Papa”, dove proprio le donne della famiglia papale, tra luci ed ombre, accrescono significativamente la loro influenza sulle fazioni politiche, nel cerimoniale di corte, nella vita stessa della Curia. -
Una città di frontiera. Terracina nei secoli XI-XIV
La Terracina medievale, “città di frontiera”, era al centro delle relazioni tra il Regno di Napoli e Roma. La posizione sul mare, il porto e il dinamismo dei ceti sociali la misero in stretto contatto con altre città marinare del Mediterraneo. Aperta a mercanti e marinai, con una popolazione che fino al XIV secolo continuò a crescere, acquisì una fisionomia peculiare e complessa, che incise sull’evoluzione sociale e sulle dinamiche delle sue istituzioni. A questo si affiancava il rapporto con l’entroterra, caratterizzato da pascoli, raccolta del legname e allevamento del pesce, ma anche, nelle più limitate zone fertili, dalla notevole estensione delle terre coltivate a vigneto. Con il consolidarsi dello Stato della Chiesa Terracina vide crescere il valore della sua posizione ed assunse nuovi ruoli direzionali e di controllo del territorio, ma fu anche oggetto delle mire degli Angioini e dei Genovesi, e costretta a subire la diretta ingerenza pontificia per evitare quella delle famiglie baronali circostanti. -
Fons vitae. Baptême, baptistères et rites d'initiation (IIe-VIe siècle). Ediz. multilingue
Les écrits, dont le présent volume est composé, se développent autour d’un noyau central: les modalités et les conditions à partir desquelles s’est développé le rite d’initiation chrétien, le baptême. Il s’agit d’un moment historique où se croisent les mouvements religieux et culturels les plus disparates, tels les cultes de Dionysos ou de Mitra, mais aussi du christianisme naissant. Réunis dans ce livre, les travaux de plusieurs chercheurs mettent en avant des relations inattendues mais aussi d’importants contrastes entre les cultures des différentes religions, et au sein même du christianisme. C’est précisément à l’intérieur de cette complexe culture de l’Antiquité tardive que va se former ce langage textuel et figuratif qui finira par s’affirmer dans le monde chrétien. I saggi qui raccolti si sviluppano attorno ad un problema centrale: le modalità e le condizioni in cui è nato e si è affermato il rito d’iniziazione cristiana, il battesimo. Si tratta di un momento storico percorso da correnti religiose e da culture disparate, che vanno dai culti di Dioniso e di Mitra al primo cristianesimo. Le ricerche di sette studiosi mettono in luce affinità insospettate ma anche profonde differenze sia tra i culti e le liturgie delle diverse religioni che in seno al cristianesimo stesso. All’interno di questa complessa cultura tardoantica va delineandosi un linguaggio testuale e figurativo che finirà per affermarsi nel mondo cristiano. -
Santo padre. La santità del papa da San Pietro a Giovanni Paolo II
"Santo subito"""" è il grido che si è levato da piazza San Pietro a Roma mentre si celebravano le onoranze funebri di Giovanni Paolo II. Questo libro ricostruisce in maniera esaustiva il modo in cui nella Chiesa si è rappresentata la santità del papa, dalle origini a oggi, facendo ricorso alle fonti disponibili per le diverse epoche storiche: dalle scritture agiografiche ai processi di canonizzazione, dall'arte alla fotografia. Il volume getta così nuova luce sulla storia della Chiesa e sul rapporto tra sentire religioso, fama e riconoscimento della santità nel corso dei secoli. Se i papi dell'antichità cristiana godettero di un ininterrotto culto liturgico in quanto martiri, ben più rari furono in seguito i casi di pontefici canonizzati: nel corso del medioevo soltanto Celestino V, il papa del """"gran rifiuto"""" dantesco, e per l'età moderna Pio V, il papa della vittoria di Lepanto contro i Turchi. Sarà il processo di secolarizzazione della società innescato dalla Rivoluzione francese a conferire ai pontefici un'aura di santità, in quanto nuovi martiri, così come la dissoluzione del potere temporale dei papi favorì la devozione per Pio IX, """"prigioniero del Vaticano"""" dopo la breccia di Porta Pia. La crescente centralità attribuita dalla Chiesa alla figura del pontefice ha portato al riconoscimento di una sua personale santità, al punto che per quasi tutti i papi del secolo appena trascorso è stata avviata la beatificazione o la canonizzazione." -
Michelangelo, Vittoria Colonna e gli «spirituali». Religiosità e vita artistica a Roma (1540-1550)
Il libro analizza il rapporto fra Michelangelo Buonarroti, il gruppo di riformatori capeggiati dal cardinale inglese Reginald Pole e Vittoria Colonna, sullo sfondo della Roma di Paolo III, attraverso l'analisi dei disegni di Pietà e Crocefissione realizzati per l'amica poetessa ma anche delle statue della tomba di Giulio II in San Pietro in Vincoli. Accanto ad essi vengono esaminati anche due piccoli dipinti che ebbero grande diffusione fra gli ""spirituali"""", due prototipi di Pietà e di Crocefissione, che si ritengono, per la prima volta, eseguiti sotto la diretta supervisione di Michelangelo. Tale acquisizione finisce con incrinare però una consolidata tradizione critica, secondo la quale egli avrebbe preferito affidare al solo disegno e alle sue ultime sculture la grandezza del suo tormentato animo di uomo e di artista."" -
La letteratura latina medievale
Il genere letterario è una categoria che rende possibile l’individuazione di tratti comuni a più testi, e dunque una classificazione delle opere letterarie. Osservare le adesioni e gli scarti del singolo autore e della singola opera rispetto al canone generale in una determinata epoca si rivela una prospettiva utile a comprendere i meccanismi di funzionamento della creazione letteraria e della storia della letteratura. In questo volume vengono presentante in maniera diretta e specifica le problematiche dell’evoluzione dei generi letterari nel Medioevo latino, da Boezio a Dante, senza però derogare alla necessità di presentare tale evoluzione all’interno di un preciso quadro storico-culturale e prima ancora cronologico. L’idea è quella di incrociare lo studio “orizzontale” (diacronico) della storia letteraria con quello “verticale” (sincronico) dello sviluppo dei generi. Le cinque “età” in cui è generalmente suddiviso il medioevo latino (barbarica, carolingia, feudale, scolastica e scientifica) fungono così da sfondo costante per una struttura tripartita: storia civile e culturale, storia della lingua latina e storia dei generi letterari. -
Biografia di un manoscritto. L'Isidoro malatestiano S.21.5. Con CD-ROM
Nella prima metà del nono secolo in un centro dell'Italia padana venne copiato un esemplare delle ""Etymologiae"""" di Isidoro di Siviglia, l'enciclopedia per antonomasia dell'alto medioevo. Il manoscritto, presto arricchito di postille e annotazioni, all'inizio del Quattrocento approdò alla Biblioteca Malatestiana di Cesena, dove è attualmente conservato, diventando dall'Ottocento a oggi meta abituale di filologi e paleografi di gran nome. Il cd-rom che accompagna il volume offe la riproduzione integrale a colori del manoscritto."" -
Meridiana (2008). Vol. 61: Mezzogiorno/Italia.
Questo numero della rivista ""Meridiana"""" è dedicata ai problemi e alle prospettive, economiche e sociali, del Mezzogiorno italiano."" -
Storia di Roma e dei romani. Da Napoleone ai nostri giorni
A partire dalla metà dell'Ottocento la storia di Roma è innanzi tutto la storia di una triplice capitale: dell'Italia unita, del cattolicesimo, degli amanti dell'arte e dell'antichità. Talvolta alleate, spesso rivali, queste tre capitali hanno contribuito a dare alla città eterna uno status unico al mondo, ma anche una cronica instabilità. Con passo lieve, ma con rigore storico, Catherine Brice ci guida attraverso gli ultimi due secoli della storia di Roma, ricostruendone le vicende culturali, sociali, di costume, e restituendoci i colori, le luci, i rumori di una città sempre in bilico tra la conservazione del passato e le sfide di volta in volta poste dalla modernità. -
Dentro e fuori la Sicilia. Studi di storia per Vincenzo d'Alessandro
Un filo che lega i saggi contenuti in questo volume in onore di Vincenzo D'Alessandro: il convincimento che la storia del Mezzogiorno italiano e della Sicilia siano un frammento decisivo di una storia più grande; qualunque sia la sua scala (l'Italia, il Mediterraneo, l'Europa) questa storia ha bisogno del Mezzogiorno e della Sicilia per essere capita.