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Un altro Mediterraneo. Una storia comune fra scontri e integrazioni
Mai come oggi ci si interroga sulla definizione di quella realtà geografico-politica e storico-culturale designata con il nome di Mediterraneo. Proprio per l'acuirsi di drammatici problemi contemporanei il ""mondo mediterraneo"""" ha bisogno di riacquistare consapevolezza di questa sua unità. L'autore di questo saggio, professore emerito di Storia dei paesi afro-asiatici e noto in particolare per il suo Corsari nel Mediterraneo edito da Mondadori, si propone di chiarire quale o meglio quali diverse realtà geografiche, culturali, politiche, istituzionali si designano con quel nome. La prospettiva storica ha condotto l'autore a considerare il Mediterraneo al di là dei suoi termini strettamente geografici, come una """"parte del mondo"""" nella quale si sono intrecciati e si intrecciano i destini dei paesi dell'intera Europa e del mondo arabo, della Turchia e di Israele."" -
Faville di un ribelle
"Faville di un ribelle"""" raccoglie più di duecento sentenze di un giovanissimo Giuseppe Prezzolini, che intorno ai vent'anni aveva iniziato a tenere un diario per documentare gli incontri intellettuali e le letture della sua formazione da autodidatta, e per sperimentare la sua capacità critica e filosofica sui grandi temi dell'uomo e dell'universo, della famiglia e della società." -
Con il velo in Europa? La Turchia sulla strada dell'Unione Europea
La Turchia aspira a entrare in Europa. Ma quale Turchia? La Turchia di Atatürk, laica ed europeizzata o la Turchia guidata dal ""partito del velo""""? Intorno al velo ormai simbolo non più di devozione ma di """"distinzione"""" si sta sviluppando un conflitto ideologico tra civiltà. Bassam Tibi, autorevole studioso del mondo islamico, svolge un'appassionata difesa dell'Europa e dei suoi valori, della democrazia laica e della società pluralista. Solo l'esplicito riconoscimento di questi valori può aprire la strada alla Turchia. E l'Europa, quale Islam può accettare? Quello che l'autore chiama """"euro-Islam"""", liberale, democratico, tollerante, o l'Islam della shari'a? Due sono le opzioni: l'europeizzazione dell'Islam o la graduale islamizzazione dell'Europa. Se il velo è simbolo di segregazione sessuale non può essere europeo."" -
Marino
Vittima per tre secoli di una svalutazione critica che ha allargato l'ombra in cui già lo aveva posto la condanna all'Indice del poema maggiore, Giovan Battista Marino (1569-1625) è un autore ancora in parte misconosciuto. Nel volume di Emilie Russo egli viene promosso a vero classico della letteratura italiana, in uno studio attento all'esame della vicenda biografica, spesso burrascosa, e al progressivo sviluppo delle opere, alla luce di ricerche documentarie su materiali inediti. Ne risulta un'immagine di poeta sensibile alla novità della poesia contemporanea, ma anche capace di assimilare e riscrivere un repertorio di fonti classiche riposte, in una sintesi originalissima. Muovendo dagli ultimi approdi della poesia del Tasso, il napoletano compì un esordio d'eccezione nelle Rime del 1602, e fu poi protagonista di un articolato attraversamento del generi: liriche, prose sacre, poesie encomiastiche, panegirici ed epitalami, lettere (familiari, burlesche e amorose), idilli e un impegno epico continuamente rimandato. -
Leggere per diletto. Saggi sul Decameron
Come Boccaccio stesso scrisse nel Proemio del ""Decameron"""", tutte le novelle, le favole, le parabole e le storie raccontate in quest'opera sono pensate per scacciare la """"malinconia"""" e la """"grave noia"""", in particolare delle donne infelicemente innamorate. Ed è per soddisfare quelle """"lettrici"""" che non possono ascoltare le novelle della brigata, quelle donne amorosamente sole che già sognano leggendo storie di dame e cavalieri, che viene redatto questo libro di diletto per le donne, che, """"oziose"""", avranno così di che passare il tempo. """"Piacevoli ragionamenti"""", o addirittura """"sollazzevoli"""", divengono l'espressione viva di quella """"cortesia borghese"""", di quella brigata, che sta a cuore al geniale autore del Decameron. Giardino - il Decameron - è dunque il luogo della scoperta, finalmente, di una letteratura del piacere, del diletto, da contrapporsi alla letteratura della penitenza medievale e all'immagine della terribile pestilenza che travolse la vita del Boccaccio stesso e di tutti i suoi concittadini."" -
Il sacerdote e il kamikaze
Venti personaggi sono i protagonisti di venti brevi storie. Ognuno, all'inizio, sembra vivere un normale equilibrio, ma dietro la maschera rivela presto una zona d'ombra, una dipendenza, una colpa. L'arrivo di uno sconosciuto coinvolgerà tutti in un'esperienza violenta e imprevedibile. Il romanzo racconta la difficoltà di scegliere la via dell'espressione, di una comunicazione profonda e sincera, anziché quella di nuocere a se stessi o agli altri. Nella vanità dei comportamenti umani, l'anima di tutti, in qualunque momento, può annullare il passato, e al di là di ogni incrostata forma di sopravvivenza ritrovare la strada. Il sacerdote e il kamikaze rappresentano il potere vincolante della religione e delle ideologie, ma ci ricordano anche che il nostro io è molto più grande di quello che pensiamo. Ci vuole coraggio per guardarlo e accettare l'avventura delle sue possibilità. -
Poliziano
Il più brillante esponente della cultura umanistica fiorentina alla corte di Lorenzo de' Medici. Eccellente poeta, filologo, intellettuale dotato di una cultura ""enciclopedica"""", splendido rappresentante di una Firenze all'apogeo del suo splendore. Fu senza dubbio l'uomo di Lorenzo de' Medici: segretario personale, precettore del primogenito Piero, professore di poetica e retorica, ambasciatore presso lo Stato Vaticano. Un Poliziano protagonista, ma attorniato da eccellenti antagonisti: Marsilio Ficino, Cristoforo Landino, Giovanni Pico della Mirandola. Vengono qui analizzate tutte le sue opere in volgare e in latino, con interpretazioni talvolta nuove e sorprendenti. L'analisi è accompagnata dalla citazione di ampi brani, per cui il saggio si propone anche come ricca antologia di testi non sempre di facile consultazione."" -
Il futurismo tra cultura e politica. Reazione o rivoluzione?
Un secolo fa, nel febbraio 1909, veniva dato alle stampe il ""Manifesto"""" con cui nasceva una delle ultime avanguardie artistiche: il futurismo. L'inizio di un tragitto che avrebbe visto intrecciata indissolubilmente la vicenda del movimento a quella del suo fondatore Marinetti. Il futurismo espresse subito una forte passione politica modernizzatrice: le """"masse agitate dal lavoro e dalla sommossa"""", la guerra """"sola igiene del mondo"""", le """"belle idee per cui si muore"""", il """"disprezzo della donna"""", ma anche la sua emancipazione. La fase """"eroica"""" si esaurì con la Grande Guerra, che condusse al sodalizio Marinetti-Mussolini. Il """"teppista"""" diventò così uomo di potere, l'avanguardista che voleva chiudere musei e accademie indossò gli abiti di """"accademico"""" d'Italia. Solo la morte, nel 1944, gli impedì di giungere all'onta della disfatta senza onore del regime fascista e della Repubblica Sociale Italiana. Il libro affronta i temi principali del rapporto tra futurismo e politica, anche alla luce delle analisi di A. Gramsci, mettendone in luce i diversi, contraddittorî aspetti, dando spazio alle componenti di sinistra del movimento, ben presto emarginate."" -
Storia del libertinaggio e dei libertini
La sfida al dogma religioso e la ricerca dei raffinati piaceri della carne: l'età moderna del XVII secolo, libera e laica. Dissolutezza e comportamenti licenziosi ma anche apertura alle nuove scoperte e un atteggiamento di pensiero contrario al conformismo: il Seicento è un'epoca di straordinario fermento intellettuale che ha segnato l'ingresso dell'Occidente nell'età moderna. Didier Foucault dedica questo studio ai ""libertini"""" (come li definì per primo Calvino, che li considerava più pericolosi degli eretici): scaltri, dissoluti, spesso eruditi, desiderosi di comprendere il mondo senza ricorrere al conforto della religione e ai suoi dogmi; sostituiscono alla colpevolizzazione cristiana del desiderio, al peccato originale e alla provvidenza, un'ars vivendi edonista, perché la vera saggezza insegna la via della felicità, del piacere, del godimento terreno, e contribuiscono così alla definizione di nuove norme di comportamento e di etica laiche. Ma è anche un'epoca di intolleranza e il libertinaggio è una pratica pericolosa: Teophile de Viaux, Cyrano de Bergerac, Ninon de Lenclos, Sade subiranno l'ostracismo o il carcere, Giordano Bruno, Vanini, Étienne Dolet moriranno sul rogo."" -
Le poesie
Una nuova edizione delle poesie di Federico García Lorca che, rispetto alle più autorevoli traduzioni italiane apparse sinora, ambisce a una piena aderenza al registro linguistico e ritmico dell'originale. L'introduzione critica e il ricco apparato di note al testo mirano ad individuare la complessa rete di significati e ad approfondire l'universo emotivo dell'autore: la dolente visione dell'esistenza, le ossessive incertezze, i tormenti per l'irraggiungibilità dell'amore. -
Il terzo corpo dell'amore
Il mondo di Rosy è fatto di pensieri semplici, piccoli rituali, profondi affetti familiari: una routine alla sua portata che finora l'ha preservata dal dover fare i conti con i suoi 15 anni. Indifesa, passiva, di una dolcezza disarmante, nell'estate 1982, sullo sfondo della vittoria dell'Italia ai mondiali di calcio, individua una strada, la sua, che le permetta finalmente di penetrare l'incomprensibile universo degli affetti, e la persegue con istintiva ma inconscia determinazione, complici gli entusiasmi, un'adolescenza involontaria, il caldo. E cosí, trascinata dall'irruenza delle sue amiche, incalzata da una madre nervosa e insoddisfatta, sostenuta senza riserve da un fratello adorato, Rosy varcherà drammaticamente la soglia del mondo adulto. Affronterà suo malgrado quelle infinite sfumature di grigi che la separano dalla consapevolezza, per giungere seguendo percorsi elementari a un'elaborazione raffinata di sé, del suo corpo, dell'amore. -
Guicciardini
Francesco Guicciardini fu insieme a Machiavelli il più importante rappresentante del pensiero politico e storiografico fiorentino del '500. La sua figura è stata per secoli oscurata da riserve di ordine morale legate alla cinica dottrina del ""particulare"""", ma con le celebrazioni legate al V centenario della nascita (1983) si è aperta una stagione ricca di nuove edizioni di documenti e studi importanti che hanno gettato sui suoi testi una luce diversa. Il volume, mettendo a frutto le acquisizioni più recenti, ne elabora un nuovo e convincente profilo storico-critico. Sono, infatti, ben evidenziate la centralità e il rilievo europeo, insieme al pensiero politico e costituzionale, incunabolo del conservatorismo moderno, e alla scrittura così personale e persino rivoluzionaria dei 'Ricordi'. Personalità forte ma intimamente contrastata, Guicciardini fu anche uno dei maggiori protagonisti della scena politica dei suoi tempi. La sua azione e il pensiero vigoroso straordinariamente moderno ne fanno, attraverso il capolavoro la Storia d'Italia, un """"padre"""" della storiografia contemporanea."" -
Il fondamentalismo islamico dal 1945
A partire dalla seconda guerra mondiale, Islam e politica si sono uniti dando vita a una forza potente nota come ""fondamentalismo islamico"""". In anni recenti questa forza ha occupato le prime pagine dei giornali, imponendosi come la più temibile minaccia alla sicurezza dell'Occidente dai tempi della guerra fredda. Si tratta solo di un'espressione di fede fanatica ed estremista, antidemocratica e totalitaria? Da questo punto di vista i leader di molte nazioni musulmane temevano il potenziale rivoluzionario legato ai fondamentalisti; i leader dei paesi democratici pensarono in un primo momento che l'ondata rivoluzionaria andasse bloccata, fornendo appoggio ai regimi esistenti. Analizzando le origini e lo sviluppo dei nuovi movimenti, l'autore si sofferma sui principali ideologi che li ispirarono e che hanno dato forma all'attuale pensiero politico islamico. Piuttosto che concentrarsi specificamente sulla roccaforte dell'Islam - il Medio Oriente -, guarda al mondo musulmano nella sua totalità, in un contesto globale, e ricostruisce una visione storica d'insieme necessaria per comprendere gli aspetti principali del fondamentalismo islamico. Attraverso l'esame di questioni come gli effetti del colonialismo sull'Islam, il secolarismo e la reazione islamica, l'Islam e la violenza, la globalizzazione e i movimenti islamici transnazionali, l'Islam dopo l'11 settembre, Il libro propone una lucida analisi delle cause e della varietà di questo fenomeno che coinvolge Stati diversi in tutto il mondo."" -
Cavour
Per ricostruire non solo la carriera pubblica - i successi politici, gli intrighi finanziari, le cospirazioni -, ma la complessa psicologia dello statista torinese Adriano Viarengo attinge ai giornali, agli epistolari e ai diari di Cavour, a quelli dei suoi amici e dei suoi avversari: ne emerge un affresco completo e aggiornato del nobile piemontese, che non tralascia di presentare le tensioni familiari e il temperamento autoritario, la tenace aspirazione al cambiamento, le fragilità, le incertezze del personaggio. -
I fiori del male. Testo francese a fronte
Un viaggio immaginario, tragico e commovente, nell'animo umano, tra slanci amorosi e cadute nella noia e nell'angoscia. Baudelaire trova infine nell'arte - in questi versi intensi e appassionati - la bellezza che, sola, salva dal degrado del mondo. Davide Rondoni si misura con l'opera che ha rivoluzionato la letteratura poetica mondiale e ci consegna - in questa edizione (con il testo originale a fronte) - una traduzione inedita esemplare. -
Nelle stanze del re. Vita e politica nelle corti europee tra XV e XVIII secolo
Basandosi sulla storiografia più aggiornata, Pierpaolo Merlin ricostruisce l'organizzazione e l'evoluzione delle corti di Spagna, Francia, Inghilterra, Austria dal XV al XVIII secolo, mettendo in luce analogie e differenze, con particolare attenzione alle dinamiche politiche e istituzionali: i rapporti di forza tra il sovrano e la corte, la figura del monarca e il ruolo e l'importanza dei favoriti e dei grandi primi ministri come il conte di Olivares, il cardinale Richelieu, il duca di Buckingham. L'autore si serve ampiamente di una fonte di grande rilevanza storica e documentaria come le relazioni degli ambasciatori veneti, che tra XV e XVIII secolo risiedettero stabilmente presso i principali monarchi europei. Una testimonianza preziosa perché frutto dell'esperienza diretta: oltre a fornire importanti considerazioni sulla politica dei sovrani, non mancano aneddoti e notizie curiose sull'ambiente delle corti e la personalità dei sovrani. -
Attila
Michel Rouche ci consegna un ritratto avvincente dell'uomo che riuscì in vent'anni a cambiare per sempre la storia, basato sulle fonti documentarie e affrancato da pregiudizi e sedimenti leggendari. Attila è figura leggendaria nella storia europea: ma il personaggio storico è ben lontano dal cliché del bruto, analfabeta e spietato devastatore, che avrebbe meritato l'epiteto di ""flagello di Dio"""". Egli si dimostrò un condottiero coraggioso e un abile politico, costringendo il mondo romano ad ogni genere di manovra militare e diplomatica per contrastarlo, e perfino a inedite coalizioni strategiche, come quella tra il generale romano Ezio e il re dei Visigoti, «barbaro» tra i barbari. Un ampio capitolo finale studia il mito di Attila in età moderna e contemporanea: da Corneille a Verdi e Wagner, fino alla degenerazione che ne fece Hitler."" -
La tragedia greca. Origini, storia, rinascite
Dopo 2500 anni la potenza della tragedia greca continua a esercitare la sua carica emotiva sull’immaginario dell’uomo moderno: il repertorio dei grandi autori classici – Eschilo, Sofocle, Euripide – attraverso le figure immortali degli archetipi Edipo, Antigone, Prometeo, Medea, Elettra e Fedra sta lì a raccontarci grandezze e miserie dell’animo umano. Il teatro ateniese del V secolo – con il suo mondo di oscuri delitti, eroi, soldati vanagloriosi e vecchi misantropi, dove parola, danza e musica convivono con pari dignità – è un’eredità formidabile, una tradizione che continuamente si trasforma, sopravvive e rinasce. Alla storia del genere letterario è dedicato questo libro che riserva l’ultimo capitolo alle sopravvivenze e alle rinascite della tragedia ateniese, dalla fine del mondo antico fino ad oggi: dal Rinascimento in poi, figure e motivi della tragedia greca hanno ispirato la poesia, l’arte figurativa, la letteratura, la filosofia e la psicologia. Pensiamo all’Edipo di Sigmund Freud, l’Ulisse di James Joyce, i Minotauri di Pablo Picasso, le Arianne di Giorgio De Chirico, l’Antigone di Bertolt Brecht, la Medea di Pier Paolo Pasolini: il Novecento è, per molti versi, il secolo dei greci. -
Autografi francesi medievali
Una pubblicazione senza precedenti, l’opera raccoglie e riproduce, studia e confronta gli autografi medievali in lingua d’oïl: documenti di prima mano, conservati nelle più prestigiose biblioteche europee (Parigi, Londra, Oxford, Cambridge, Dublino, Bruxelles), alcuni riprodotti qui per la prima volta, altri mai commentati prima. La riproduzione e descrizione dei singoli autografi è corredata da un profilo biografico dell’autore e da note di commento storico-letterarie e linguistiche. Giuseppina Brunetti esamina le caratteristiche concrete – codicologiche e paleografiche – della scrittura e delle abitudini scrittorie, senza tralasciare osservazioni sulla lingua e la grafia di ogni autore, distinguendo il lavoro degli autori dagli interventi di copisti e segretari al servizio dello scrittore o del suo scriptorium. Dopo la pubblicazione dell’apprezzato volume degli Autografi dei letterati italiani. Il Cinquecento (Salerno Editrice, 2009), quest’opera, che inaugura una nuova serie dedicata agli scritti autografi, è un felice contributo alla comprensione e alla conoscenza della letteratura romanza e dell’età medievale. -
Il leone e la pantera. Lettere d'amore a Lidia (1872-1878)
Il "" leone """" evocato' nel titolo è Giosuè Carducci, da tempo professore di Letteratura italiana a Bologna quando incontra, nel 1872, la """"pantera"""" Carolina Cristofori Piva, seducente moglie del militare di carriera Domenico Piva. Tra i due divampa subito una prorompente passione, testimoniata dalle circa seicento lettere scritte dal poeta nell'arco dei sei anni della loro relazione, durante i quali, però, gli incontri furono piuttosto radi. La giovane musa, tuttavia, ribattezzata Lidia e forse da lui resa madre, ispira in questo periodo al Carducci alcune tra le sue liriche più fascinose (qui proposte in Appendice). Le 90 lettere scelte per documentare l'evolversi della relazione sono state, per la prima volta, puntualmente ricontrollate sugli originali conservati nel Museo-biblioteca Casa Carducci di Bologna e reintegrate nella loro lezione originaria, talora censurata nella Edizione Nazionale.""