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I barbareschi. Corsari del Mediterraneo
Il termine barbareschi apparve nel XVI secolo per designare i corsari dell'Africa settentrionale: erano ufficiali del sultano di Costantinopoli che guidavano i loro sciabecchi e le altre imbarcazioni veloci alla conquista delle coste del Mediterraneo. I più noti furono i fratelli Barbarossa, figli di un siciliano catturato e poi convertitosi all'Islam. Fondatori della Reggenza di Algeri, costituirono per trent'anni il terrore degli spagnoli e razziarono le coste calabresi e siciliane arrivando fino a Nizza. Questo volume presenta la storia della pirateria mediterranea tra XIV e XVI secolo, con tutto ciò che essa ha comportato. -
Nuove società per un nuovo mercato. La riforma delle società commerciali. In appendice: il testo della legge coordinato con la relazione ministeriale
Il volume è dedicato alla recente riforma legislativa delle Società per Azioni e riporta in appendice il testo integrale della nuova legge sulle Società, con un commento puntuale di Antonio Rizzi, che collega ad ogni articolo i passi della relazione parlamentare di accompagnamento alla legge che lo riguardano. -
Aretino e la stampa. Strategie di autopromozione a Venezia nel Cinquecento
La generazione di intellettuali nata intorno al 1480-1500 si trovò ad affrontare la novità del medium tipografico con reazioni e atteggiamenti diversi. A partire dall’esperienza emblematica dei libri di Lettere di Pietro Aretino (1492-1556), di cui si pubblicano le note ai testi edite per l’Edizione Nazionale, il volume si propone di sondare alcuni fenomeni tipografico-editoriali che connotano quell’esperienza innovativa, fondativa di un nuovo genere dalle valenze non solo letterarie. L’indagine sui sei volumi di libri di Lettere direttamente curati da Aretino illumina sui rapporti tra autore, editore, committenti e pubblico di lettori, in un sistema di interazioni adattato ai continui mutamenti di strategia del “segretario del mondo”. Tutto questo si riflette sull’oggetto-libro, agendo sulla sua forma fisica in relazione al variare dei contenuti e degli obiettivi, con una capacità tempestiva d’intervento che solo la nuova «ars artificialiter scribendi» poteva garantire. Strumento straordinario nelle mani di Aretino, la stampa adattò i suoi sistemi di produzione alle richieste dell’autore onnipresente, con interventi frequenti e corposi sino all’ultimo foglio di stampa. Di qui la necessità, tutta metodologica ancor prima che filologica, di osservare da vicino i testimoni delle varie edizioni, per ricavarne il massimo di informazioni rispetto al mutevole costituirsi di un testo realmente in progress. -
I proscritti
Libro fondatore dell'immaginario dell'esilio, ""I Proscritti"""" rappresenta, all'interno dell'""""edificio"""" balzachiano quella soglia che l'autore attraversa nel momento in cui avverte in sé il nascere di una nuova poetica. Punto d'incontro delle riflessioni giovanili d'ispirazione mistica e dell'attrazione per il pensiero scottiano - dunque attinente a un progetto di scrittura sul versante del romanzo storico - in esso Balzac si misura con quella """"visionarietà del reale attenta all'immensa verità dei dettagli"""" che gli permetterà di addentrarsi nel labirinto della """"Commedia umana""""."" -
Il Paradiso perduto di John Milton
Del capolavoro di John Milton (1608-1674), Paradise Lost, poema che narra la storia dell'Angelo Ribelle a Dio e della perdita del Paradiso terrestre da parte di Adamo ed Eva, in tutto il Settecento dominò una traduzione unica e incontrastata, quella di Paolo Rolli (1687-1765), non piú ristampata da quasi due secoli. Essa fu l'unico tramite attraverso il quale i nostri intellettuali nel secolo dei lumi - e poi poeti come il Parini, il Monti e il Foscolo stesso - conobbero il capolavoro miltoniano. -
Vita di Petrarca
Il volume offre tre scritti che consentono di conoscere alcuni particolari biografici sul Petrarca. Il testo principale è la prima biografia del poeta di Arezzo, scritta nel 1342 da Giovanni Boccaccio, ""De vita et moribus Francisci Petracchi poetae"""". Boccaccio conobbe personalmente Petrarca, del quale accettò il suggerimento di non distruggere il suo capolavoro, il """"Decameron"""". Importante testimonianza per la storia della letteratura, il """"De vita"""" boccacciano concentra la sua attenzione sull'erudizione di Petrarca latinista, tramandandone un'immagine che perdurò per oltre un secolo. L'edizione è completata da due lettere """"senili"""" dello stesso Petrarca, in cui racconta la propria vita: """"Posteritati"""" e la """"Lettera a Guido Sette""""."" -
Iliade di Omero
La traduzione dell'Iliade elaborata da Vincenzo Monti (1754-1828) è un monumento del Neoclassicismo; non si limita a una restituzione archeologica del testo omerico, ma si propone come un'opera del tutto originale, capace di rappresentare un vero modello dal punto di vista linguistico e poetico per i protagonisti della letteratura italiana dell'epoca. ""Ogn'Italiano - diceva Leopardi - letto il Monti, può francamente e veramente dire: ho letto Omero"""". Nel commento al testo è documentato come il Foscolo de """"I Sepolcri"""" e dei """"Sonetti"""" e perfino il Manzoni degli Inni e dei Promessi Sposi abbiano tratto spunti e ispirazione dalla versione montiana dell'Iliade.Dimensioni: 11,3 x 7,5 cm"" -
Ferrante Pallavicino. Il flagello dei Barberini
Ferrante Pallavicino nacque a Parma nel 1615 da un'illustre famiglia che lo forzò al chiostro. Condusse una vita dissipata; accolto nell'Accademia degli Incogniti, scrisse romanzi trasgressivi che gli guadagnarono la persecuzione dell'Indice, dei gesuiti e del nunzio apostolico a Venezia. Fu arrestato per la pubblicazione del ""Corriero svaligiato"""", un pamphlet anticuriale. Tornato in libertà rinfacciò a Urbano VIII Barberini la responsabilità della guerra di Castro in due libelli satirici, la """"Baccinata"""" e il """"Dialogo tra due gentiluomini Acanzi"""". Fu catturato dai gendarmi pontifici ad Avignone e decapitato nel 1644 non ancora ventinovenne. Pagò con la vita l'impertinenza verso il Papa, la Chiesa e la morale imposta."" -
Poesie
Il volume appartiene alla serie rossa dei «Diamanti», dedicata ai grandi classici della letteratura italiana. Le opere carducciane contenute sono: Juvenilia, Levia Gravia, Giambi ed epodi, Rime nuove, Odi barbare e Rime e ritmi. Delle prime due raccolte il presente volume contiene un’ampia selezione, mentre le restanti quattro sono offerte integralmente. Tra i volumi della fortunata collana «I Diamanti» quelli che hanno riscosso il maggior successo commerciale sono proprio le raccolte poetiche per la rapida fruibilità e la reale “tascabilità” del testo. Anche la raccolta carducciana, come gli altri volumi della collana, offre un apparato di note sintetiche a piè di pagina e un’introduzione che inquadra la figura del poeta nella sua epoca. -
Eroidi
Federico Zúccari (Sant’Angelo in Vado 1540 – Ancona 1609) visse e operò in Italia centro-settentrionale e in alcuni paesi europei: Spagna, Olanda, Francia e Inghilterra. L’opera qui presentata, considerata «la maggiore e piú interessante illustrazione dantesca che l’Italia abbia mai prodotto» (Corrado Ricci), fu realizzata in Spagna tra il 1585 e il 1588. Gli 88 disegni, con alcune tra le piú spettacolari scene del capolavoro dantesco (a matita nera e rossa per l’Inferno e il Paradiso, a penna e bistro nero per il Purgatorio), che costituiscono questa raccolta passarono per le mani degli Orsini e dei Medici prima di essere consegnati definitivamente alla Galleria degli Uffizi, dove oggi sono custoditi. Le magnifiche illustrazioni delle scene dantesche, con architetture fantastiche e tratti notevoli – che vanno dal cupo segno infernale, all’evanescente del Paradiso – sono originali interpretazioni del testo, frutto dell’intensa attività di approfondimento culturale e di frequentazione di Zúccari con i massimi letterati e pensatori fiorentini. Il fac-simile, del tutto conforme all’originale, è il secondo prodotto dalla Salerno Editrice per l’«Edizione Nazionale dei Commenti Danteschi – Serie Commenti illustrati», dopo il Codice Filippino della ‘Divina Commedia’ di Dante, anch’esso a tiratura limitata e oggi quasi esaurito. -
Elogio dell'ospitalità. Storia di un «rito» da Omero a Kafka
Il concetto di ospitalità racchiude degli aspetti erotici; soddisfa infatti il desiderio di essere accolti ma anche quello di dare e ricevere. Fin da Omero è possibile ripercorrere diverse concezioni di ospitalità e diverse strategie di seduzione dell'ospite. L'atto di ospitare racchiude mille turbamenti, offrendo un'ampia casistica erotica, dalla seduzione al traviamento. L'ospitalità kafkiana ha aspetti angoscianti nella forzata convivenza in famiglia fra esseri incompatibili e dove si finisce per essere reciprocamente sgraditi ospiti. Un viaggio nella letteratura, in cui a ogni stazione c'è un ospite, attivo o passivo, che l'autore esamina per ricostruire un interessante ""bestiario"""" delle tipologie incontrate."" -
Il Puttanismo romano
Pubblicata anonima nel 1668, l'opera comprende due testi distinti, ma uniti nella tradizione editoriale: nel primo s'immagina che le cortigiane di Roma, allarmate dalla diffusione della sodomia in città, organizzino un conclave per eleggere alla successione di Alessandro VII un papa a loro favorevole, e a questo scopo passano al vaglio i piú noti cardinali dell'epoca; il secondo è un ""Dialogo tra Pasquino e Marforio"""" sullo stesso argomento, ma in realtà rivolto a materie ancora piú compromettenti: il nepotismo, l'Inquisizione, l'infallibilità del papa. Dietro la denuncia dei cattivi costumi dei prelati, s'insinua la meno scanzonata riflessione sugli strumenti repressivi del potere, denunciati in nome di un'eterodossa libertà di pensiero."" -
Introduzione alla filologia greca
L'Introduzione alla filologia greca fornisce un panorama della scienza dell'antichità greca e dei suoi attuali metodi e compiti. Il curatore si è avvalso della collaborazione di 25 specialisti tedeschi, austriaci, svizzeri, inglesi e italiani, concependo la struttura dell'opera in modo da offrire introduzioni dettagliate, affidabili e aggiornate alle singole discipline che insieme costituiscono un quadro completo della scienza dell'antichità. Questa nuova esposizione complessiva si rivolge agli studiosi di letteratura greca e di discipline affini (filologia classica, storia antica, archeologia): essa costituisce uno strumento per lo studio individuale, un sussidio didattico e una prima introduzione alle singole discipline. Edizione in brossura. -
Goldoni
Alberti ricostruisce la poetica e ripercorre le tappe biografiche di Goldoni che scrisse e rappresentò a Venezia i suoi piú grandi successi e trascorse il tramonto della sua vita nella Parigi prerivoluzionaria, dove morí in miseria. Per Goldoni l'arte della commedia scaturisce dalla capacità di osservare e restituire la realtà in relazione alle attese degli spettatori e alle capacità dei commedianti e si vanifica quando si indulge ai facili applausi. È forse questo il segreto dell'attualità delle sue rappresentazioni, messe in scena ancora oggi in tutto il mondo? -
Tra Convivio e Commedia. Sondaggi di filologia e critica dantesca
Il volume raccoglie sei saggi relativi alle due piú importanti opere in volgare di Dante. Sinora indagate come opere ben distinte tra loro, Convivio e Commedia vengono qui analizzate come tappe di un percorso lucido e ben definito. L'autore analizza la prosa del Convivio rintracciando ed evidenziando quei tópoi letterari che saranno poi cari al linguaggio della Commedia. Per decrittare l'unicità del messaggio dantesco in maniera approfondita, si avvale degli antichi commenti e degli apparati illustrativi presenti nei manoscritti tre-quattrocenteschi della Commedia. In appendice, discute alcune proposte testuali relative al Convivio ed esamina la discussione delle varie lectio del poema nei primi commentatori. -
Le prime lettere di Jacopo Ortis. Un giallo editoriale tra politica e censura
Nell'estate del 1799 uscí a Bologna un volumetto anonimo intitolato ""Ultime lettere di Jacopo Ortis"""": lo stesso titolo e quasi la stessa storia del piú noto romanzo di Ugo Foscolo, che venendo a conoscenza dell'abuso editoriale di cui era stato vittima, ripudiò pubblicamente l'operetta. Il rifiuto di paternità, però, appare per molte ragioni sospetto. Da due secoli la critica discute la questione di questa dubbia paternità con risultati anche molto divergenti. L'autrice affronta il problema di attribuzione imbastendo una vera e propria indagine su verbali di interrogatori, arringhe di avvocati, lettere, incisioni, documenti iconografici."" -
San Francesco
Professore emerito dell'Università di Reims, autore di diverse opere su Medioevo e filosofia, considerato uno dei massimi conoscitori di San Francesco, Ivan Gobry ricostruisce in questa biografia la figura profondamente umana del poverello di Assisi e, pur senza rinunciare alla scientificità, consente una gradevole e agevole lettura a ogni tipo di pubblico. -
Le stampe dantesche postillate delle biblioteche fiorentine. Vol. 1: Commedia e Convivio (1472-1596).
Le stampe dantesche postillate è il primo volume di una serie di studi che indagano sullo studio e la tradizione delle rare edizioni dantesche a stampa. Questo volume è dedicato alle edizioni della Commedia e del Convivio stampate tra Quattro e Cinquecento che, passate tra le mani di lettori e studiosi anonimi, noti o riconoscibili, sono state studiate e annotate a mano nel corso dei secoli. Il libro è il risultato di indagini condotte nei fondi librari delle Biblioteche Marucelliana, Medicea Laurenziana, Riccardiana, dell'Accademia della Crusca e della Società Dantesca. Ben 73 volumi postillati sono qui catalogati e minuziosamente descritti. -
Tra la mente e l'anima
"Il progetto di questa raccolta di racconti nasce dall'attività di un'associazione - dal nome evocativo """"Anima"""" - che ha fatto dell'attenzione verso i temi del sociale e del disagio l'oggetto di un percorso di cittadinanza responsabile. Molti dei racconti di questo volume traggono spunto dalle realtà con cui Anima si è confrontata, ne svelano i retroscena piú toccanti, piú profondi, piú delicati. Tutti insieme essi rappresentano quasi un grido di richiamo verso un'etica sociale piú consapevole, che sgretoli la fretta e l'egoismo del nostro vivere quotidiano"""" (dall'Introduzione di Walter Veltroni)." -
Machiavelli
In questo volume, Francesco Bausi indaga il vero volto di Machiavelli ripercorrendone minutamente le tappe della parabola umana e letteraria, con un'analisi puntuale di tutti gli scritti, fino all'epistolario; ne disegna una nuova immagine, meno paludata e accademica, forse, ma certo piú vera, legata ai personaggi chiave del suo tempo e piú incardinata in quello che fu un momento cruciale della storia dell'Italia moderna.