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Artegna. Opere d'arte nei secoli
L'analisi della storia e delle vicende conservative che hanno coinvolto le chiese e gli edifici più rappresentativi di Artegna dopo il sisma del 1976 è il punto di partenza dello studio del prezioso patrimonio culturale del territorio comunale, presentato qui in maniera critica. Una selezione delle opere d'arte più significative testimonia la varietà e l'importanza dei manufatti artistici che si sono conservati e induce a rileggerli con occhi più attenti, per cogliere nelle loro forme i segni dell'epoca in cui sono stati realizzati, i gusti della committenza, le connotazioni religiose o quelle più squisitamente decorative. Le opere indagate in questo volume affreschi e pale d'altare, sculture lignee e lapidee, oreficeria sacra e arredi riflettono l'immagine dell'articolato tessuto culturale arteniese a partire dall'XI secolo. -
Un' esperienza di cambiamento nel distretto della sedia. Il valore di un'idea sta nel metterla in pratica
Questo volume presenta un'esperienza di cambiamento vissuta assieme a sei imprenditori del Distretto della sedia, con i quali si è ragionato di design, di marketing, di internazionalizzazione, di logistica. Il percorso intrapreso ha portato alla formazione di un gruppo di lavoro e di una filiera maggiormente stabile, dotata di regole di funzionamento e non soltanto soggetta a 'semplici' rapporti di mercato. Tra i principali esiti: la nascita di un nuovo prodotto, la formulazione di una strategia di ingresso in un nuovo mercato, il tentativo di giungere ad una maggiore armonizzazione della logistica di filiera. Questi piccoli ma preziosi risultati testimoniano la volontà di cambiamento da parte delle imprese coinvolte e segnalano le buone potenzialità emergenti, in questa direzione, grazie all'incontro tra le imprese e le istituzioni territoriali operanti al loro sostegno. -
I Lorio. Editori, librai, cartai, tipografi fra Udine e Venezia (1496-1629)
La famiglia Lorio tra la fine del Quattrocento ed i primi trent'anni del Seicento diede vita a una vera e propria dinastia impegnata nel mondo del libro. Originari di Portese (nei pressi di Salò), ricoprirono infatti diversi ruoli: da librai ad editori, da traduttori di testi greci a produttori di carta, a tipografi, svolgendo la loro attività tra Udine e Venezia. Lo studio affronta in particolare la figura di Lorenzo Lorio, editore nella città di San Marco tra il 1514 e il 1528, che fu certamente il più importante finanziatore delle opere di Erasmo da Rotterdam uscite in Italia nei primi trent'anni del Cinquecento. Di questo personaggio viene qui offerta una descrizione puntuale dell'intera produzione editoriale. -
Alexander Wolf tra Piemonte e Friuli. Archeologia, linguistica, storia e cultura nel secondo Ottocento
Il volume intende mettere in luce sotto diverse prospettive (archeologica, linguistica, storica e pedagogica) Alexander Wolf (1826-1904) che, dopo aver partecipato ai moti del 1848 in Germania, fu costretto a riparare in Svizzera, in Francia e, infine, negli Stati Uniti dove ottenne la cittadinanza nel 1856. Trasferitosi in Italia, soggiornò a Venezia, Genova, Piacenza, Tortona e, quindi, a Udine dove rimase dal 1866 fino alla morte. Wolf divenne un vero motore di molteplici iniziative legate alla ricerca, alla conservazione e allo studio dei più diversi e minimi documenti sulla storia dei territori che, per scelta o per avventura, si trovò a percorrere. -
Luoghi, paesaggi e confini invisibili
Il paesaggio del Friuli Venezia Giulia è estraneo alla pianificazione e al dibattito della politica regionale: non solo non sono stati approntati strumenti di tutela, ma si è fatto molto poco per esplorarlo e conoscerlo, tanto che la bibliografia di quest'ultimo decennio potrebbe essere raccolta in poche righe. Percorrendo il territorio friulano in occasione della campagna 'Scarpe & Cervello' 2008 di Legambiente del Friuli Venezia Giulia, è nata l'urgenza di produrre una serie di contributi che permettano di registrare singole peculiarità di un quadro complessivo ancora mai descritto. La voglia di coniugare il tema del 'confine' con luoghi e paesaggi assai eterogenei ha condotto alle riflessioni descritte in questo quaderno. Scritto come fosse il resoconto di un'esplorazione, il volume propone diverse letture e diversi territori con prospettive molto differenti tra loro. -
Non fu la miseria, ma la paura della miseria. La colonia della Nuova Fagagna nel Chaco argentino (1877-1881)
"Ciò che indusse buon numero di famiglie ad emigrare per l'Argentina non fu la miseria, ma la paura della miseria"""". Gabriele Luigi Pecile, personalità politica del Friuli post-risorgimentale, così commentò nel 1878 la partenza degli agricoltori della sua Fagagna. Secondo i registri anagrafici tre furono i contingenti partiti dal territorio comunale tra ottobre e dicembre 1877. Raggiunsero l'Argentina e in maggioranza si insediarono nell'allora territorio del Chaco, a Resistencia. La prima motivazione della scelta migratoria fu la speranza di terra da lavorare. Gli ostacoli che clima e suolo opposero e la (non usuale) collaborazione con gli indios resero epica l'esperienza dei pionieri fagagnesi. L'identità contadina prevalse infatti nel contatto con i primi abitatori di quelle terre: nessuna boria nazionalistica, nessuna prevaricazione ma un rapporto di pacifica convivenza e di condivisione di comuni problemi." -
La bacca di olibaga
Questa autobiografia di un ricco commerciante di stoffe comasco si apre con l'arrivo delle truppe napoleoniche in Lombardia. Qui si racconta tutta una vita di affari e compravendite con una parentesi di commercio in Sassonia e in Renania, a fianco di una moglie molto amata che gli dà sei figlie femmine e quattro maschi. Le vicende famigliari, i lutti e le nascite sono annotate con zelo, ma si racconta anche di pestilenze, delle rivolte del 1848 e delle battaglie che porteranno all'Unità d'Italia. -
Osterie: scrigno di ospitalità ed enogastronomia del territorio
Oltre alla rilevanza storico-sociale come luoghi di aggregazione e di supporto turistico, in Friuli le osterie hanno sempre avuto grande importanza per la difesa e la diffusione della cucina tradizionale. La sopravvivenza oggi di una notevole quantità di prodotti agroalimentari tipici è stata resa possibile dal ruolo che questi locali hanno svolto per la conservazione del patrimonio gastronomico friulano, in particolare riguardo alle piccole produzioni locali e stagionali. -
Cultura tedesca nel goriziano
Le peculiarità culturali che hanno caratterizzato la vita e la storia delle popolazioni austro-tedesche nel Goriziano costituiscono il filo conduttore delle quattro sezioni in cui è suddivisa questa pubblicazione: la città e le istituzioni, l'economia, la Chiesa e la cultura. Il volume, in un'edizione aggiornata e ampliata rispetto alla prima uscita del 1995, raccoglie saggi di Alessandro Arbo, Pierpaolo Dorsi, Luigi Tavano, Sergio Tavano, e contributi inediti di Claudio Ferlan, Hans Kitzmüller, Alberto Luchitta, Renate Lunzer, Vojko Pavlin, Sandro Scandolara e Peter G. Tropper. -
Un comune alla prova della modernizzazione. Aspetti socio-economici e politici a Tavagnacco dal dopoguerra agli anni Settanta
Dal secondo dopoguerra agli anni Settanta, il comune di Tavagnacco fu letteralmente messo alla 'prova della modernizzazione'. Per la sua vicinanza al capoluogo friulano e per l'esistenza di una importante zona industriale, l'esperienza di Tavagnacco offre una interessante occasione per descrivere lo sviluppo post-bellico regionale da un punto di vista privilegiato. La profonda trasformazione del tessuto economico, il superamento dei tratti più apertamente rurali delle comunità e il nuovo ruolo di attiva periferia della città di Udine, infatti, distinguono questo territorio nel contesto del nuovo Friuli caratterizzato dalla città diffusa e dallo spopolamento montano. L'analisi delle dinamiche socio-economiche e politico-amministrative di questi decenni rappresenta un primo tentativo di scorrere il sipario su uno scenario scarsamente frequentato. -
Reading Janice Kulyk Keefer
Questa raccolta di saggi critici approfondisce vari aspetti dell'opera della scrittrice canadese Janice Kulyk Keefer, dalla sua ossessione per il tema del viaggio con tutte le sue implicazioni metaforiche, alla riscoperta delle sue origini etniche ucraine e della sua storia familiare. I saggi esplorano questioni care all'autrice, quali la preoccupazione di ridefinire le politiche etniche e di genere, di riformulare l'identità in termini transculturali e transnazionali e di stabilire un dialogo intertestuale con altri scrittori e testi. -
XXVIII physics in collisions
La pubblicazione approfondisce i risultati delle principali ricerche nell'ambito della fisica nucleare, subnucleare e astroparticellare, raccogliendo i contributi del XXVIII Convegno Internazionale di studi ""Physics in Collision"""" tenutosi a Perugia nel giugno 2008, in cui si sono discussi i nuovi risultati sperimentali e le loro implicazioni. Scienziati provenienti da tutto il mondo si confrontano in un'epoca in cui appaiono vicini grandi cambiamenti nella nostra comprensione di come si presenta oggi l'Universo, della sua origine ed evoluzione."" -
Lettera a Milena
Il libro racconta la vita e il carattere di Milena Jesenská, la giornalista praghese morta nel 1945 nel campo di concentramento di Ravensbrück, dove fu deportata a causa della sua attività nella resistenza antinazista. L'intensa narrazione si deve alla penna di Jana Cerná Krejcarová, la scapigliata figlia di Milena, che della celebre madre traccia un ritratto vivido e autentico, affrontando anche il tema della storia d'amore di Milena e Franz Kafka. Nei ricordi della giovane Jana si impone inoltre il fascino della Praga avanguardistica: tra le due guerre Milena e il marito, l'architetto Jaromír Krejcar, appartenevano infatti all'élite letteraria e artistica della capitale boema. È questa la prima traduzione italiana dell'originale ceco. Le fotografie del volume sono di Michaela Pulpánová. -
Melma. Antibiografia
Melma è una sorta di narrazione autobiografica 'antibiografia', la definisce l'autore di un protagonista il cui nome è rivelato solo dall'iniziale del cognome di famiglia, la lettera K. È la biografia di un'infanzia e un'adolescenza segnate dall'incubo della presenza paterna. Il ritratto, terrificante nella sua plasticità, di un padre-padrone, intellettuale fallito, sadico ammaestratore del figlio. La storia di un'iniziazione alla vita da esorcizzare attraverso un racconto grottesco e lirico, sarcastico e traumatico, buffo e crudele. La saga di una famiglia tanto tradizionale quanto tossica, i cui componenti soffrono dell'incapacità di confrontarsi col mondo esterno e con se stessi. Le fotografie all'interno del volume sono di Krysztof Nowacki. -
Vicino a Jedenew
Con l'avanzata delle truppe tedesche durante la seconda guerra mondiale, la fragile armonia che regnava in una piccola comunità rurale nei pressi di Jedenew, nella campagna polacca, si spezza. Gli ebrei sono perseguitati con improvvisa violenza. Solo due ragazze, ancora quasi fanciulle, sopravvivono alla furia dei contadini e dei soldati, nascondendosi. Il rifugio da cui guardano impotenti lo sfacelo tutt'intorno è fatto di ricordi e di racconti. -
Nel giardino della memoria
Saga di una famiglia ebraica di discendenza viennese, il romanzo è un viaggio affascinante alla scoperta delle proprie radici. Le vicende private di una famiglia che 'si disperde' in Europa e nel mondo si intrecciano e si scontrano con la drammatica realtà del XX secolo. Il volume è corredato da fotografie appartenenti all'archivio privato dell'autrice. -
Origini e sviluppi della cooperazione sociale in Friuli Venezia Giulia. L'esperienza di Confcooperative
Sulla scia di alcuni studi pionieristici a livello nazionale e sulla base di fonti locali, il volume ricostruisce le origini e i primi sviluppi della cooperazione sociale nella regione Friuli Venezia Giulia e, in particolare, le dinamiche che hanno caratterizzato la fase antecedente al riconoscimento giuridico di questa nuova tipologia d'impresa cooperativa, avvenuto con la legge n. 381 del 1991. Gli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso hanno rappresentato la culla della cooperazione sociale anche in questa regione: volontari, amministratori ed operatori pubblici, degenti di ospedali psichiatrici, diversamente abili, disoccupati, donne e uomini hanno dato vita ad un movimento oggi composto da oltre 200 imprese, dalle quali traggono sostentamento migliaia di lavoratori e di cui beneficiano decine di migliaia di utenti, clienti e committenti. Lo sguardo al passato non ha però intenti celebrativi: vuole piuttosto fornire ai cooperatori sociali, vecchi e nuovi, alcuni strumenti per affrontare un difficile presente ed un incerto futuro. Saper coniugare impresa e solidarietà è la sfida che permea tutt'oggi l'identità di queste originali modalità imprenditoriali. -
In uno volumine. Studi in onore di Cesare Scalon
Cesare Scalon, dal 1981 docente di Paleografia latina presso l'Università di Udine, ha dedicato la sua lunga attività di ricerca allo studio delle fonti manoscritte friulane, librarie e documentarie, e alla conoscenza della storia culturale della sua terra soprattutto in età bassomedievale; ha altresì ricoperto importanti incarichi accademici, tra cui quello di direttore del Dipartimento di Scienze storiche e documentarie. Questo volume miscellaneo raccoglie trentadue contributi inerenti la Paleografia greca e latina, la Diplomatica, la Codicologia, l'Epigrafia e la Storia del libro manoscritto, in un arco cronologico che va dal tardoantico ai primordi della stampa. Con questi saggi, colleghi e amici di numerose università italiane e straniere hanno inteso rendere omaggio alla feconda attività scientifica e accademica del dedicatorio e festeggiare il suo settantesimo compleanno. -
Famiglia/famiglie. Un'indagine sulla realtà pistoiese di oggi
Famiglia/famiglie ovvero passato/presente. Un'equivalenza forse un po' forzata, eppure utile a mettere in evidenza un segno dei tempi. Nel passato, anzi in un recente passato, la famiglia fondata sul matrimonio, il più delle volte religioso, era unica e indissolubile: ""...finché morte non vi separi""""; oggi, invece, è molto fragile, sempre più di frequente si interrompe (per separazione) e si dissolve (per divorzio). Tuttavia, sempre più di prima, nuove famiglie si ricostituiscono: quelle frutto di nuove nozze (altro segno dei tempi) rappresentano un dato ineliminabile della realtà sociale, accanto a quelle di fatto. Questo volume parla di famiglie e, in particolare, di convivenze. La ricerca muove dalla realtà italiana e dalla definizione di famiglia nel nostro ordinamento; si rivolge poi al fenomeno delle coppie di fatto e all'instabilità matrimoniale nei paesi industrializzati e, infine, analizza i risultati di un'indagine ad hoc effettuata in una vasta area del pistoiese."" -
Contis di un di Torse
In questa serie di racconti in lingua friulana, l'autore, originario del paese di Torsa nella Bassa friulana, rievoca momenti diversi della propria infanzia e giovinezza: il gesto banale, antico, di cogliere una cicca dal marciapiede; una frase breve, inattesa, sconvolgente; un'etichetta burlona e ingannatrice e la stizza per un grembiule indossato alla rovescia; occhi di bambino rapiti da gocce di pioggia e nuvole paffute mutevoli di un tempo; la prima sigaretta; un grido familiare; una figurina ed un volto desiderato; odori e sapori lontani; un bel sogno inatteso ed un incubo temuto; la puntura di Penicillina; emozioni della durata di un lampo... A volte incidono solchi profondi, indelebili nella memoria, e il ricordo ne appare nitido, preciso. Altre volte lasciano solo segni sottili, come tenui tracce sulla sabbia che il soffio del tempo modifica, appiana o sconvolge, confondendo, nella mente, realtà e fantasia.