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Interferences. Autour de Pierre L'Hérault
«La critica è sempre una firma, ovvero implica il coinvolgimento di un soggetto», scrive Pierre L’Hérault (1937-2007). È proprio a partire da una posizione etica e politica che L’Hérault si è interessato sia alle riconfigurazioni contemporanee della letteratura québecchese, sia alle teorie della transcultura, che egli ha contribuito a definire e riformulare. Attento ai testi dell’emigrazione, alla scrittura femminile e all’evolversi della drammaturgia, ma anche alla memoria, specialmente amerindia, della letteratura québecchese, egli si pone in relazione con i suoi oggetti in modo al contempo empatico e rispettoso, evitando l’identificazione con essi. Nella sua prospettiva, il testo esprime in una maniera complessa una peculiarità alla quale L’Hérault è estremamente sensibile. Un simile percorso d’analisi, fortemente legato alla personalità del critico, non offre tanto uno strumento applicabile ad ogni oggetto letterario, quanto indica un approccio attento e impegnato nei confronti della letteratura, di tutte le letterature. È questa l’eredità più preziosa che Pierre L’Hérault ci ha lasciato, eredità di cui gli articoli riuniti in questo volume danno testimonianza, sottolineando l’influenza trasversale, sotterranea da lui esercitata su un’intera generazione di specialisti della letteratura québecchese. -
Lessico friulano. Dai documenti antichi al dizionario storico
La pubblicazione traccia un ampio quadro degli studi di lessicografia friulana, disciplina che da alcuni anni vive una stagione di rinnovato interesse; di particolare rilievo, in prospettiva, è il progetto del 'Dizionario storico friulano', repertorio del friulano tardomedievale già consultabile in rete. I contributi raccolti nella prima parte del volume sono di Carla Marcato, Giovanni Frau, Maria Cristina Cescutti, Silvia Del Magno, Serena Rovere, Luisa Villotta e Federico Vicario. In una seconda sezione vengono presentate le edizioni di alcuni documenti del XIV e del XV secolo in volgare friulano e tosco-veneto di provenienza cividalese. -
Primapersona. Percorsi autobiografici (2010). Vol. 23: La strage e il suo ricordo.
Il numero 23 di ""Primapersona"""" prende le mosse dal dossier fotografico su Portella della Ginestra, luogo del celeberrimo eccidio, concesso in esclusiva alla rivista da Gianni Berengo Gardin e pubblicato nell'inserto centrale: un'istanza morale e civile, dunque, anima le pagine di questo numero che si divide tra l'omaggio alle vittime e la rivendicazione della verità sulle troppe stragi italiane. Ogni strage, come nel modello biblico, è una strage di innocenti, sopraffatti inermi da un nemico più grande, in una disparità di forze disumana. Tra i testi autobiografici, molte sono le memorie di stragi del passato, quelle nazifasciste, perché deve passare il tempo necessario per rievocare traumi così dolorosi; eppure ricordare si deve, anche le tragedie più recenti, come quelle degli anni di piombo, quella di Ustica o quella, solo geograficamente più lontana, dell'11 settembre. Ancora una volta la memoria si impone come testimonianza di ciò che è stato e domanda stringente: perché è stato?"" -
Geschenck des Lebens oder Lohn der Mühe. Adalbert Stifters «Mappe meines Urgroßvaters»
Nella Mappe meines Urgroßvaters, che Stifter considerava la sua opera preferita, egli ha trovato solo faticosamente una forma soddisfacente per la figura del suo protagonista e per il problema dell’amore, inizialmente vissuto in modo drammatico. Le quattro versioni del racconto, profondamente differenti fra di loro, testimoniano l’intimo attaccamento di Stifter a quest’opera le cui ultime due stesure, scritte quando era già gravemente ammalato, sono rimaste frammentarie. In contrasto con le tendenze della narrativa europea che accentua notevolmente la dimensione dell’analisi psicologica, Stifter scrive una sorta di ontologia dell’esistenza borghese dominata dall’etica del lavoro, all’interno della quale i contrasti fra uomo e donna trovano una loro ricomposizione. Sullo sfondo delle esperienze autobiografiche di Stifter, la Mappe è un tentativo di rielaborare la profonda mortificazione da lui vissuta nel fallimento del suo grande amore di gioventù attraverso una storia in cui il sogno ad occhi aperti di un mondo dominato dall’armonia prestabilita si combina con l’esposizione dei valori guida del mondo borghese. Nelle ultime due stesure del racconto-romanzo si delineano però anche i contorni di un vero romanzo sociale, che dipinge un’utopica armonia fra tutte le classi che compongono il cosmo stifteriano, incentrato sul mondo idilliaco della Foresta Boema. -
Miklós Horthy, dittatore o gentiluomo?
La vicenda storica di Miklós Horthy, reggente d'Ungheria tra il 1920 ed il 1944, rappresenta ancora oggi un capitolo controverso della storia europea del Novecento. Dittatore fascista o gentiluomo del Dualismo, la figura dell'ex ammiraglio della flotta asburgica presenta molte zone d'ombra - i legami con la destra estrema, l'antisemitismo, l'avversione per la democrazia ed il nazionalismo esasperato - che ne rendono assai complessa la collocazione nel panorama storico e culturale ungherese ed europeo. La pubblicazione intende sondare la vicenda umana e politica di una figura fondamentale della storia d'Ungheria, attraverso la ricostruzione degli avvenimenti intercorsi tra il crollo dell'Impero asburgico e l'alleanza con la Germania di Hitler durante la seconda guerra mondiale, avvalendosi del contributo storiografico di fonti dirette (scritti personali, carte ufficiali e documenti dell'ex ammiraglio raccolti presso l'Archivio di stato ungherese), della Magyar Történelmi Társulat (Società storica ungherese) e dei contributi preziosi forniti dal dibattito culturale sull'epoca ""Horthy"""", alimentato dagli intellettuali d'Ungheria, a partire dalla seconda metà del secolo scorso."" -
Tre anarchici. Il poeta, il rivoluzionario, il falsario
Tre ritratti di uomini. Anarchici. Ognuno a modo suo. Tre vite in rivolta, avventurose di incontri, scontri, euforie, sconfitte, solitudine, ostinazione. Armand Gatti, partigiano, deportato, reporter – dunque poeta –, regista, drammaturgo, soprattutto inventore di un anti-teatro dove la parola è ai vinti, agli esclusi. Diego Camacho, ragazzino-rivoluzionario nella Barcellona del 1936, poi esule, scrittore, biografo di Buenaventura Durruti, ultimo testimone di un’epoca. Lucio Urtubia, professione: irriducibile, manovale, antifranchista, falsario geniale, Fantomas libertario, e oggi animatore di un centro intitolato alla comunarda Louise Michel. -
Vertige de la description. L'analyse de films en question
L’analyse de film pour peu qu’elle soit interprétative est parfois considérée comme une opération purement spéculative qu’aucun geste scientifique ne vient soutenir. S’il est vrai que l’interprétation qui contribue à l’analyse filmique peut donner lieu à des débordements, il semble toutefois qu’elle peut être modérée par son préalable: la description. Cet ouvrage se propose, dans un premier temps, d’examiner les conditions de possibilités d’une description objective de film, en analysant notamment la congruence de l’image et du langage qui s’en saisit. Une description qui trouverait à l’image un équivalent point par point dans la langue apparaissant alors comme possible mais restrictive pour l’analyse, l’étude élabore, dans un second temps, un modèle dynamique prenant pour pertinence le singulier et qui permet à la description de s’établir en toute mesure tout en stimulant l’activité interprétative.rnrnL’analisi del film, nella misura in cui diviene interpretativa, è a volte considerata un’operazione meramente speculativa, non sostenuta da nessun fondamento scientifico. Se è vero che l’interpretazione che contribuisce all’analisi del film può condurre a degli eccessi, essa può essere al tempo stesso moderata da una procedura preliminare: la descrizione. Questo saggio si propone, nella prima parte, di esaminare le condizioni di possibilità di una descrizione oggettiva del film, analizzando in particolare la congruenza tra immagine e linguaggio che la coglie. Dal momento che una descrizione che trovi puntualmente per l’immagine un equivalente nella lingua appare possibile ma restrittiva per l’analisi, lo studio elabora, nella seconda parte, un modello dinamico. La singolarità, intesa come rottura di una norma immanente al film, rappresenta l’elemento di pertinenza che consente alla descrizione di insediarsi pienamente, stimolando al tempo stesso l’attività interpretativa. -
Viaggi di testi e di libri
La cultura bresciana è attraversata nei secoli da una forte presenza del libro inteso sia come oggetto sia come strumento di diffusione di idee e di conoscenze. Una vivace produzione culturale, radicata nel contesto cittadino, si coniuga infatti, tra Medioevo ed età moderna, con una dimensione imprenditoriale che dagli scriptoria medioevali muta e si evolve fino all’affermarsi di una fiorente industria tipografica. L’approfondimento dei vari aspetti della storia letteraria bresciana non può quindi prescindere da un attento esame dei canali della produzione, della diffusione e della conservazione dei materiali librari. Le giornate di studio che si tengono presso l’Università Cattolica di Brescia dal 2002 vogliono contribuire a meglio precisare i contorni e l’identità di tale patrimonio culturale che trova espressione in preziosi libri manoscritti, riccamente decorati, ed in volumi a stampa di più ampia diffusione. -
Il canone cinematografico. Ediz. italiana e inglese
Il canone cinematografico può essere forse ricondotto ad un film, ad una serie di film, o ai film di una scuola? Un ‘classico’ è un testo canonizzato? Chi ha definito storicamente il canone? La critica ne è un luogo di elaborazione? E quali sono i legami con i generi, gli stili, le scuole, la storia delle tecniche, i modi di produzione? Ha la storiografia cinematografica aiutato a produrre canoni formali, opere, autori e generi a discapito di altri? In che modo, inoltre, ripensare il canone significa ripensare la storia del cinema? A questi e molti altri interrogativi risponde l’edizione 2011 degli atti della rassegna internazionale ‘FilmForum’ con saggi, in italiano, inglese, francese, di alcuni tra i più importanti studiosi di cinema, tra cui Raimond Bellour, Adriano Aprà, Frank Kessler, Marc Vernet, Sergio Toffetti. -
La vacanza in Sardegna. Esperienze turistiche a confronto
Il volume affronta la questione della dimensione ""reale"""" del fenomeno turistico in Sardegna e offre un quadro completo del turismo esterno (incoming) che gravita sul suo territorio. Viene inoltre approfondito il tema della domanda turistica nazionale ed internazionale sulla base di un sondaggio diretto effettuato sui turisti in partenza dai principali porti/aeroporti della regione: si indagano vari aspetti, come la diversità delle motivazioni, la durata della vacanza, la geografia del fenomeno e la mobilità, la soddisfazione complessiva e i livelli di spesa, i profili e le tipologie di turista."" -
Sviluppo economico locale e turismo sostenibile in Friuli Venezia Giulia
Il volume descrive l'apporto dell'attività turistica gestita secondo i principi della sostenibilità a favore sia dello sviluppo economico locale, sia dell'incremento del benessere di un territorio e dei suoi portatori di interesse. Nel testo vengono riportate alcune esperienze che, basandosi sulla valorizzazione dell'identità locale, della conservazione delle risorse paesaggistico-ambientali, dei servizi di prossimità e più in generale delle risorse endogene, fungono da buone pratiche turistiche per uno sviluppo territoriale sostenibile. Frutto di un approccio interdisciplinare, la pubblicazione accoglie anche un'analisi del turismo condotta secondo una prospettiva interpretativa di natura economico-manageriale: introducendo uno dei più esemplari strumenti del marketing management, il branding, essa analizza, in particolare, il possibile legame tra i concetti di destinazione, identità e comunità. Il volume offre dunque un'ampia panoramica sul tema del turismo sostenibile e del suo apporto allo sviluppo rurale e locale, anche a favore di aree marginali, che si auspica possa essere di supporto al processo decisionale di diversi soggetti, istituzionali e non. Ciò al fine di generare processi di sviluppo virtuosi volti ad incrementare il livello di qualità di vita a livello locale. -
Il cinema infranto. Intertestualità, intermedialità e forme narrative nel film a episodi italiano (1961-1976)
Negli anni Sessanta e Settanta la formula del film a episodi è frequentata con assiduità dal cinema italiano e ha un’incidenza numerica significativa sul complesso della produzione. Il volume analizza il film a episodi come terreno privilegiato per tendenze intermediali e intertestuali. In un’epoca di grande trasformazione dell’industria culturale, mentre la televisione si fa sempre più centrale all’interno del sistema dei media, il cinema instaura un fitto dialogo con molte altre forme di comunicazione e intrattenimento. Cinema, televisione, teatro di varietà, fumetto, fotoromanzo, paraletteratura, stampa: il film a episodi si presenta come inedito crocevia di linguaggi e strutture narrative, con una vocazione alla sperimentazione dettata proprio dall’intreccio con gli altri mezzi espressivi e dalla necessità di brevitas. -
I colori dell'emigrazione nelle Americhe
Il volume è dedicato al drammatico e complesso problema sociale dell'emigrazione nelle Americhe, analizzato in prospettiva multiculturale e centrato intorno al filo conduttore dei colori. L'insolito ed originale approccio al tema si è rivelato di grande interesse, come risulta dalla lettura dei saggi penetrando l'intero tessuto sociale attraverso la letteratura, l'arte, la musica, la filosofia, la psicologia e la scienza degli alimenti. Fungono da corollario all'analisi critica le testimonianze di scrittori, poeti e pittori che affrontano migrazioni più o meno reali, sempre all'insegna di una sofferta partecipazione/confessione espressa a forti tinte. -
Fiat lux. La cooperazione elettrica in Carnia dalla seconda guerra mondiale alla nascita dell'Enel
La Società elettrica cooperativa Alto But di Paluzza (Secab), sorta nel 1911 dall'iniziativa di un gruppo di carnici guidati da Antonio Barbacetto, fu la prima impresa friulana per la produzione e distribuzione di energia elettrica strutturata in forma cooperativa, ed e ancor oggi, a distanza di un secolo dalla costituzione, la più importante della regione. Il volume, che prosegue idealmente gli studi avviati da Andrea Cafarelli e confluiti nella monografia 'I signori della luce', pubblicata in questa collana, documenta l'attività della Secab tra il 1939 e il 1963. Specifica attenzione è riservata alla fase della ricostruzione postbellica e all'esigenza di fronteggiare sul piano tecnico e finanziario l'incremento della domanda di energia, sostenendo la crescita industriale della Carnia, creando nuove opportunità imprenditoriali e tentando di colmare il profondo divario esistente tra le condizioni di fatto e le potenzialita di sviluppo dell'Alto But. Viene pure illustrata l'azione svolta dalla Società negli anni del ""miracolo economico"""" per fronteggiare l'azione invasiva della Sade e, dal 1962, per escludere le cooperative elettriche dal provvedimento della nazionalizzazione."" -
La società elettrica. Alla scoperta del carbone bianco nella valle dell'Alto Bût. Con DVD
La pubblicazione documenta le fasi preliminari che nel giugno 1911 portano alla costituzione della Società elettrica cooperativa dell'Alto Bût (Secab), la prima azienda friulana per la produzione e distribuzione di energia elettrica sorta in forma cooperativa: dalle precondizioni per lo sviluppo dell'industria elettrica alle problematiche concernenti il rilascio della concessione per la derivazione delle acque pubbliche; dalla corsa contro il tempo per spiazzare l'incipiente concorrenza alla strenua difesa degli interessi, dei valori e delle tradizioni locali. Il dvd allegato contiene lo spettacolo teatrale 'La Societât eletriche', diretto da Alessandro Mistichelli, direttamente ispirato alla vicenda. -
Descrizione delle anime di Artegna. Il censimento del 13-14 gennaio 1500. Testo latino a fronte
Ad Artegna, nel gennaio del 1500, venne effettuato un censimento per determinare la situazione anagrafico-demografica della comunità, allo scopo di dare al Governo della Serenissima motivi validi per porre fine ad un lungo contenzioso con la vicina Gemona. La Descriptio animarum Artenee è la trascrizione in latino di tale censimento e rappresenta per l.epoca un raro ed eccezionale documento. Dal confronto incrociato con l'estratto di un antico libro dei massari ateniesi scritto in volgare, l'autore ha potuto individuare le circa mille persone, divise in un centinaio di nuclei familiari, che in quegli anni vivevano nella villa friulana. Il volume riporta l'integrale riproduzione dei facsimili del censimento, la loro trascrizione e traduzione corredata da un ampio apparato di note relative alle persone censite, i cui cognomi sono ancora oggi ricorrenti fra gli abitanti del paese. -
Il punto magnetico
Autore di una poetica che Adam Michnik ha definito una misteriosa commistione di metafisica ed eroismo etico, Krynicki è il destinatario della bellissima Lettera a Ryszard Krynicki, in cui il poeta Zbigniew Herbert inviava al più giovane collega i suoi «enigmi della civetta», gli interrogativi sul potere salvifico della bellezza e sul rapporto tra etica ed estetica. Forse la poesia, si chiede Krynicki facendo eco a Czeslaw Milosz, non salva i popoli, ma deve essere voce della coscienza. E così il poeta riceve segnali di civiltà scomparse, la sua immaginazione gira intorno al punto mistico dell.Esplosione primordiale, ma egli vede anche il vagabondo che dispone i suoi cartoni per la notte, si inchina davanti al suo simile diseredato, accosta lo spazio abissale delle galassie, sede del divino, a quello minimo del singolo uomo. -
Scuola e amministrazione pubblica. I dieci anni della legge 482 sulle comunità linguistiche d'Italia
Il volume presenta gli atti del convegno di studi tenutosi presso l'Università di Udine nel dicembre del 2009, promosso in occasione del decimo anniversario della promulgazione della legge statale n. 482 del 15 dicembre del 1999 (""Norme in material di tutela delle minoranze linguistiche storiche""""). Il convegno, nel ricordare un momento di indiscutibile progresso nel riconoscimento dei diritti linguistici nel nostro Paese, in attuazione del dettato della Costituzione repubblicana (art. 6), ha affrontato alcune tematiche relative alla promozione e al sostegno delle comunità linguistiche regionali e minoritarie presenti in Italia nei due settori principali nei quali le politiche di tutela linguistica sono state effettivamente sviluppate, quello della scuola e quello della pubblica amministrazione. Generale è stato l'appello a contrastare il costante depauperamento delle risorse destinate dallo Stato alla materia, per consentire il consolidamento dei risultati fino ad ora conseguiti e lo sviluppo di nuove indispensabili iniziative di tutela. Integrata con quella di altri soggetti istituzionali, incisiva deve restare l'azione dell'Università, chiamata a sviluppare progetti di prospettiva e di qualità per alta formazione, ricerca scientifica e promozione linguistica sul territorio."" -
Carburanti, statistiche e prezzi. Esperienze di ricerca legate alla manovra di riduzione dei prezzi delle benzine e del gasolio per autotrazione...
La monografia esamina i diversi aspetti statistici ed economici della Legge regionale 47 del 1996 relativa alla riduzione dei carburanti nella regione Friuli Venezia Giulia. Tre le esperienze di ricerca legate alla manovra analizzate: lo studio sulle fasce e sul sistema di sconti in fase di avvio; la stima dell'impatto finanziario sui bilanci regionali del primo decennio di applicazione della normativa; l'indagine sulla mobilità, nazionale e transnazionale, delle famiglie per l'acquisto di carburanti per autotrazione verso Slovenia, Austria e Veneto. Carburanti, statistiche e prezzi sono il filo conduttore del volume, che ribadisce la validità dell'approccio quantitativo come supporto alle decisioni razionali dell'operatore pubblico. -
Il calice e la spada. La civiltà della grande dea dal neolitico ad oggi
Riane Eisler ci propone una nuova teoria dell’evoluzione culturale sulla base di due modelli: quello androcratico, violento e autoritario (simboleggiato dalla spada) e quello mutuale e gilanico (il calice), fondato sulla collaborazione tra i sessi, considerati di pari importanza anche se con diverso ruolo. Dimostrando che la guerra tra gli uomini e tra i sessi non è determinata divinamente o biologicamente, e che il modello maschile/androcratico non è l’unica opzione sociale e culturale a nostra disposizione, l’autrice ricerca nel passato, anche archeologico, gli strumenti per costruire un futuro migliore e un destino di civiltà di tipo nuovo, che sappia resistere agli integralismi e alle barbarie per una convivenza equa e pacifica di etnie e generi. Questa terza edizione italiana è arricchita da una postfazione scritta per l’occasione dall’autrice, come segno di una collaborazione proficua e di lunga data con il Partnership Studies Group dell’Università di Udine. Inoltre, appare qui, per la prima volta, un interessante e utile glossario mutuale, a cura di Stefano Mercanti, che è strumento essenziale per riflettere sul senso delle cose e trasformare il nostro modo di pensare e dire la realtà. The Chalice and the Blade è stato tradotto in più di ventidue lingue e ha venduto nel mondo oltre 500.000 copie.