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San Pietro in Carnia. La pieve di Zuglio. Storia, arte e restauri
Ripercorrendo la storia della pieve di San Pietro in Carnia, con particolare attenzione agli interventi di restauro documentati a partire dall'Ottocento fino agli ultimi lavori conclusi nel 2008, la pubblicazione indaga l'evoluzione architettonica del complesso e approfondisce le vicende che hanno interessato le opere d'arte della pieve, con specifico riguardo ai restauri attuati prima e dopo il terremoto del 1976. -
Dino Basaldella nella scultura italiana del Novecento
L'itinerario artistico di Dino Basaldella (1909-1977), ben al di là del rapporto con i più noti fratelli Afro e Mirko, presenta spunti di sicuro interesse, che vanno a toccare temi cruciali per la valutazione dell'arte del Novecento. I saggi di questo libro, raccolti in occasione del centenario della nascita dello scultore, intendono traguardare la sua attività nel panorama artistico, storico-critico ed espositivo sia nazionale che europeo: dagli esordi presso le mostre sindacali degli anni Trenta, al cruciale passaggio romano alla fine di quel decennio, alla rielaborazione dei motivi nel corso degli anni Quaranta, fino alla stagione di confronto con i rinnovati linguaggi della scultura europea promossi dalle Biennali veneziane del dopoguerra. Altri contributi riguardano l'importante vicenda della plastica monumentale, compendiata nel grande e controverso cantiere del monumento alla Resistenza di Udine, nonché episodi meno noti ma importanti, come il rapporto con le avanguardie artistiche operanti in Jugoslavia negli anni Sessanta, oppure la presentazione del lavoro di Basaldella nello storico documentario televisivo ""L'approdo""""."" -
Il cavallo per le scale
Il cavallo per le scale trascinato da un soldato ubriaco è un'immagine che s'imprime nella memoria di un bambino per riemergere dai ricordi nei momenti più inattesi. Il tema conduttore del libro è il difficile rapporto di un figlio con la madre malata e vicina alla fine. La domanda iniziale rivolta al protagonista (Tu ami tua madre?) apre una densa e acuta riflessione sulla morte che coinvolge il lettore con i meccanismi di una trama avvincente, attraverso ricordi, storie solo accennate, digressioni, momenti di graffiante ironia alternati a un alto lirismo, per poi chiudersi in modo inaspettato. La prosa di uno dei più incisivi scrittori contemporanei si pone come un dialogo profondo con il lettore, incalzandolo con interrogativi e dubbi, fino a quello più scomodo e provocatorio: se una madre perde la memoria, la propria coscienza e la propria identità, possiamo concepire la morte come un dono offerto a chi ci ha dato la vita? -
Destini periferici. Modernizzazione, risorse e individui in Ticino, Valtellina e Vallese, 1850-1930
Il periodo tra la seconda metà dell.Ottocento e i primi decenni del Novecento è generalmente considerato come lo spartiacque che segna lo slittamento delle Alpi verso una condizione di marginalità e di dipendenza economica rispetto al mondo urbano e industrializzato. Prendendo spunto dalla questione della modernizzazione delle aree periferiche, il volume focalizza la sua attenzione sulle traiettorie economico-territoriali di tre regioni alpine i cantoni svizzeri del Ticino e del Vallese e la provincia di Sondrio in funzione delle pratiche di gestione delle risorse fondiarie, lavorative o finanziarie. Attraverso un percorso comparativo, emerge che hanno beneficiato dell'integrazione nell.economia di mercato le aree nelle quali si sono sviluppati e consolidati sistemi familiari fondati sulla produttività e la diversificazione dei redditi. -
Relazioni tra Santa Sede e Repubbliche baltiche (1918-1940). Monsignor Zecchini diplomatico
L'irruzione sulla scena europea dei nuovi Stati nazionali nel 1918-1919 fu una conseguenza della politica delle nazionalità del presidente americano Wilson. In quel clima maturò l'indipendenza delle tre Repubbliche baltiche. La diplomazia vaticana seguì l'evolversi degli eventi con l'abituale cautela. Le relazioni con la Lettonia assunsero una connotazione di cordialità con la firma del concordato e l'apertura formale delle rappresentanze diplomatiche. Crebbe di tono anche l'intesa con l'Estonia, nonostante l'esigua presenza dei cattolici nel paese. I rapporti con la Lituania furono invece caratterizzati da frequenti malintesi e segnati da momenti di profonda crisi. Il protagonista delle relazioni tra la Santa Sede e le Repubbliche baltiche fu per un quindicennio (1921-1935) monsignor Antonino Zecchini, un gesuita originario di Visco in Friuli, che fu inizialmente visitatore apostolico, poi delegato permanente, quindi venne elevato alla carica di internunzio e subito dopo di nunzio apostolico in Lettonia. Quando nel 1940 le Repubbliche furono occupate e assorbite dall'Unione Sovietica, le relazioni vaticano-baltiche subirono una lunga interruzione, e ripresero solo nel 1991. -
Uscire di scena
Con questa pièce del 2007, rappresentata con successo nel 2008 a Praga e a Londra, Václav Havel ritorna al mestiere di drammaturgo dopo la lunga pausa dovuta all'impegno di uomo politico e capo di Stato. Nell'opera, cadenzata da un ritmo ascendente, un politico di primo piano lascia la scena. L'azione si svolge su due livelli: la dinamica delle relazioni e della comunicazione tra le persone, uno dei temi prediletti nel teatro di Havel, viene rappresentata sia nell'ambito di politica e potere, sia su un piano più intimo e familiare. In scena la residenza che l'ex capo di governo deve lasciare, circondata dai ciliegi; nell'azione si intrecciano citazioni che rimandano al 'Giardino dei ciliegi' di Cechov e a 'Re Lear' di Shakespeare. -
Altri sguardi, altre interpretazioni. La pittura cubana dagli inizi del secolo XIX alla rivoluzione
Il volume articola in modo coerente e documentato l’esperienza feconda e complessa del processo artistico cubano, che da tempo richiede di essere inserito nella storiografia dell’arte latinoamericana. Si tratta, senza dubbio, di un’opera fondamentale, in grado di soddisfare le necessità di conoscenza di studiosi e ricercatori, e di colmare un vuoto colpevole: l’arte cubana è infatti rimasta, al di là dei pochissimi casi di risonanza internazionale, quasi nell’ombra in Europa. In un arco temporale di quasi centocinquant’anni, Olga María Rodríguez delinea, con una documentazione serrata e una vasta padronanza della critica d’arte e della storiografia, i temi più significativi affrontati dagli artisti, le ricerche, le problematiche i rinnovamenti e le linee espressive. I mutamenti nell’arte sono indagati nel contesto di una società che pure cambiava, si dibatteva nella difficile lotta per l’indipendenza e si avviava sulla strada di una contrastata e peculiare modernità. Partendo dalla fondazione dell’Accademia di San Alejandro, l’autrice sviluppa innanzitutto un percorso storico attraverso l’arte accademica, seguendo alcuni filoni principali: il ritratto, la pittura di storia, quella di costume, il paesaggio. La seconda parte dell’opera riguarda la pittura dell’avanguardia e della modernità, tra innovazione e visione nazionalista, tra riviste e confronti locali che ampliano la prospettiva ai dibattiti multiculturali ed internazionali, aprendo il mondo dell’arte cubana al grande fermento latinoamericano. -
Comunicare in lingua friulana-Comunicâ in lenghe furlane
Con la legge n. 482 del 1999, approvata in attuazione dell'articolo 6 della Costituzione, la lingua friulana ha visto riconosciuto a livello nazionale il suo status e il suo diritto alla tutela e valorizzazione. Oltre alla sua valenza sul piano sociolinguistico, questo avvenimento ha avuto anche importanti conseguenze nell'ambito della comunicazione, in particolare di quella pubblica nei suoi diversi settori. Il volume tratta gli aspetti e le problematiche legate all'uso del friulano e di altre lingue minoritarie nella comunicazione rivolta alla comunità regionale, ed è il prodotto di una sperimentazione formativa. Esso raccoglie le tematiche emerse durante i corsi di primo e secondo livello di 'Comunicare in lingua friulana. Comunicâ in lenghe furlane', realizzati dal Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla cultura e la lingua del Friuli (CIRF) dell'Università di Udine. I primi due capitoli tracciano la storia e analizzano le problematiche e le potenzialità della comunicazione in lingua friulana, inserendola nel complesso panorama della società globalizzata moderna. Il terzo capitolo illustra i lineamenti essenziali della grammatica e della grafia della lingua friulana. -
Ville friulane e beni comunali in età veneta. Parte seconda
Il vastissimo patrimonio dei beni comunali, cioè le terre di uso collettivo, è stato fino all’800 un istituto decisivo per le diseredate masse rurali del Friuli, poiché ha rappresentato per esse un vitale supplemento di risorse e, insieme alla Chiesa locale, un potente fattore di radicamento identitario e territoriale e di regolazione dei rapporti vicinali. Facendo seguito alla pubblicazione del 2004 dedicata all’’area metropolitana udinese’, questo volume propone la traduzione a stampa dei privilegi con cui Venezia concedeva in uso le terre pubbliche alle comunità rustiche comprese negli attuali comuni di Mortegliano, Lestizza, Basiliano, Mereto di tomba, San Vito di Fagagna, Coseano, Flaibano, Dignano, Sedegliano e Codroipo. Un articolato inquadramento al complesso tema dei beni comunali in Friuli è propedeutico alla lettura ragionata sia degli atti trascritti sia della loro successiva analisi, che apre ad uno stimolante spaccato sulla vita quotidiana della società rurale premoderna. -
Patrie e domestiche cose
Sullo sfondo del passaggio dal regime borbonico a quello piemontese, le lettere che un padre gesuita invia al fratello, farmacista in Melfi. Partito da Napoli nel 1855 poco più che ventenne, esercita il suo ministero di insegnante e sacerdote in varie città della Spagna, dopo aver rinunciato ai propri beni secondo i precetti della sua religione. Inviato in missione in Argentina, vi rimarrà per quasi trent'anni e sarà amato dal popolo fino alla morte, avvenuta a Cordova nel 1900. Onorato per il suo apostolato, per la dedizione verso gli orfani e i bisognosi, padre Carlucci sarà ricordato come fondatore della comunità dei Giuseppini. La scrittura, non sempre assidua, è il suo legame indissolubile con la famiglia e con la patria: molto è l'interesse per la salute dei suoi cari, per le «domestiche cose», per i fatti politici, e sempre raccomanda preghiere, devozione e prudenza. -
Chiesa di San Giorgio in Vado a Rualis. Le pitture murali (secoli XIII-XV)
La chiesa di San Giorgio in Vado a Rualis (Cividale del Friuli) rappresenta un autentico scrigno di storia ed arte fino ad ora poco conosciuto. Al suo interno si conserva un ricco apparato decorativo con importanti testimonianze della pittura friulana dei secoli XIII, XIV e XV: la cultura figurativa bizantineggiante della Dormitio Virginis, una delle più alte attestazioni della pittura del patriarcato d’Aquileia al tempo di Bertoldo di Andechs (1218-1251); il linearismo dei dipinti dei primi decenni del Trecento in facciata, messi in luce di recente; il Martirio di San Thomas Becket, con una forza espressiva, caratteristica della produzione artistica di Vitale da Bologna, a Rualis bene interpretata da un suo stretto collaboratore; il vitalismo brillante dei registri superiori della navata, opera di una bottega che propone in maniera ancora vivace il linguaggio del maestro bolognese; la dolcezza e la maestria pittorica della tardogotica Madonna dell’Umiltà. Questa pubblicazione analizza gli aspetti iconografici, stilistici e tecnici di tali pitture, proponendo numerosi confronti nell’ambito dell’attività artistica di età medioevale, e costituisce l’occasione per approfondire e riflettere nuovamente, anche alla luce di recenti scoperte, sulla pittura dei secoli di maggiore splendore del patriarcato d’Aquileia. -
Coventave vê pora?
Un pennello da cucina, abbandonato in un carrello di un supermercato e ritrovato da un uomo e da una donna, diventa uno strumento di indagine interiore: la coppia, scambiandolo per uno dei marchingegni fabbricati da Unabomber, si fa prendere da una crescente paura, tanto immotivata quanto incontrollabile, simbolo paradigmatico di tutte le paure che riempiono la nostra esistenza quotidiana. Ne emerge un quadro in cui, nei rapporti di un uomo con la sua donna, anche i luoghi comuni vengono accettati nel contesto di una quotidianità mai esaltata, né esecrata e dove il senso del tutto si dissolve in una ineluttabile dissipazione dell'esistenza. La vicenda del libro, scritto in friulano, ha un epilogo tra l'ironico e il surreale, che si svolge nel chiarore lunare di una notte settembrina. -
Dalla bibliografia alla storia. Studi in onore di Ugo Rozzo
Ugo Rozzo, dopo una ventennale esperienza come direttore della Biblioteca civica di Tortona, è stato dal 1987 professore associato di Storia delle biblioteche all'Università di Udine, passando poi alla docenza di Storia del libro e della stampa nel medesimo ateneo come professore ordinario nel 2001. Nella sua intensa attività di ricerca ha approfondito in particolare lo studio della storia del libro e delle biblioteche in Italia tra XV e XVIII secolo, pubblicando, tra l'altro, importanti approfondimenti sui fogli volanti tipografici, sull'iconografia del libro e dimostrando particolare interesse per l'editoria religiosa e la censura ecclesiastica del Cinquecento, ambito di ricerca in cui va considerato come un indiscusso specialista. Questo volume miscellaneo propone diciotto studi sull'universo dell'editoria, delle biblioteche e della cultura tra XV e XX secolo, ricerche con cui discepoli e colleghi dell'Università di Udine e di altri atenei e istituti culturali hanno reso omaggio all'impegno scientifico e accademico del dedicatario, in segno di stima e di amicizia. -
Partnership id-entities. Cultural and literary re-inscription/s of the feminine. Con DVD
I saggi raccolti in questo volume esaminano le implicazioni generate dai modelli socio-culturali egualitari e di dominanza nell'ambito di testi e narrazioni indigene, tradizionali e del canone delle letterature in inglese. Il concetto di 'identità' è analizzato attraverso una serie di contributi di studiosi, scrittori e ricercatori di varie discipline letteratura, linguistica applicata, pedagogia e insegnamento delle lingue offrendo l'ipotesi di poter costruire scenari di coesistenza pacifica incentrati su relazioni mutuali non-binarie. Il titolo 'Partnership Id-Entities' indica la possibilità di esplorare relazioni interculturali all'interno di un paradigma egualitario e mutuale, sottolineando la necessità di promuovere una consapevolezza più profonda per un dialogo transnazionale e modalità di cooperazione volte ad un'evoluzione intrecciata tra varie culture. -
Da David a Saatchi. Trattato di sociologia dell'arte contemporanea
Che cosa c'è in comune tra Jacques-Louis David e Saatchi, attuale zar mondiale dell'industria pubblicitaria che nel 1997 ha organizzato la repellente mostra 'Sensations'? Tra la 'Morte di Socrate', manifesto delle virtù civiche, di David e le carogne putrescenti di Damien Hirst? A questi interrogativi il libro tenta di dare risposta, analizzando i processi sociali della cosiddetta 'arte contemporanea'. Dalla fine del Settecento la borghesia trionfante ha trovato nell'arte uno dei surrogati laici della religione e un elemento dell'identità nazionale; sono avvenute la feticizzazione dell'artista come genio creatore e la scissione tra estetica ed etica. Nel Novecento la fotografia, la pubblicità e il cinema hanno relegato l'arte d'avanguardia (AC) a ristrette élites. I magnati americani si sono affidati agli intellettuali di sinistra nella sua promozione, riconoscendovi il luogo privilegiato dell'innovazione, logica centrale del ciclo produzione-consumo. Negli ultimi decenni essa è stata integrata nel sistema globale della finanza e dei media, come 'reparto meraviglie e scandali' del mercato e delle industrie culturali. -
Parole come foglie, parole da sfogliare. Luigi Riem e il suo tempo
La storia è fatta dalle persone, dal loro contributo, sia nelle piccole cose quotidiane sia in quelle 'alte', alla crescita del mondo: questo volume in ricordo di Luigi Riem (1920-1991), uomo e poeta, educatore, giornalista, comunicatore, studioso, esponente della cultura, della politica e della società di Pordenone e del suo territorio, nell'intento di celebrarne il lavoro e le opere, presenta una serie di interventi di personalità della cultura e della politica di allora. La pubblicazione comprende ricordi di colleghi e amici della scuola, poesie, frammenti, memorie, tra gli altri, di Mario Donadoni, Elio Vittorini, Norberto Bobbio, Duccio Trombadori, Andrea Zanzotto, Enzo Santese... È qui anche ripubblicata la raccolta in versi di Riem 'Pertini Pertini!', che rappresenta al meglio, come dice Enzo Demattè, ""l'impegno indispensabile del nostro essere liberi""""."" -
Intorno al patriarca Bertrando
Il patriarca Bertrando di Saint-Geniès (1280 ca.-1350) fu protagonista e artefice della storia politica, economica ed ecclesiastica del Patriarcato d'Aquileia, ma anche un patriarca per l'arte e nell'arte, quale committente e soggetto dell'iconografia artistica friulana dal XIV secolo ai nostri giorni. Dalla lettura trasversale degli argomenti proposti in questo volume emergono le componenti di pastore, principe e beato che lo hanno contraddistinto nei secoli, mentre la dimensione del suo operato nel Trecento viene focalizzata attraverso una selezione di documenti, opere d'arte, memorie. -
Kanjos, il friulano e il doge
Singolari protagonisti di questa novella montenegrina della seconda metà dell'Ottocento sono un piccolo ma coraggioso eroe popolare locale, Kanjos Macedonovic, un anziano e imbelle doge ed un rozzo e feroce friulano che lo tiene in scacco. Gli eventi fanno riferimento alla metà del XV secolo, quando i Balcani erano in mano ottomana e Venezia lottava per mantenere la propria egemonia sull'Adriatico. La novella, illustrata in questa edizione da Alessandra D'Este, è costruita su una fitta rete di elementi popolari, intessuti volutamente e sapientemente nel materiale narrativo, etnografico e storico; oltre alla lingua locale e agli stilemi narrativi tradizionali, emergono motivi ben noti e diffusi, come la lotta vittoriosa del piccolo uomo contro il gigante prepotente e i luoghi comuni che connotano gli 'altri', in particolare i veneziani: il racconto lascia infatti trapelare una critica sottile nei confronti della civiltà occidentale e la difesa dei valori patriarcali del popolo montenegrino. -
Palinsesti 2010. Storyboard. Immagini e tempi narrativi
Lo storyboard è una sequenza di immagini volte a definire e preparare le inquadrature dei film, animate o reali, e il loro tempo di narrazione. Attorno a questi aspetti si sviluppa il catalogo della sezione ""Storyboard"""" della rassegna """"Palinsesti 2010"""". L'arte contemporanea non è qui l'unica protagonista: trovano posto infatti anche il fumetto, il documentario e il fotoreportage, coinvolti nel tentativo di sondare il rapporto tra iconicità e racconto."" -
Investigating canadian identities. 10th anniversary contributions
I contributi inediti raccolti nel volume sono frutto di una serie di importanti incontri e conferenze sulla letteratura e cultura canadese tenutisi nel 2008 e 2009 presso il Centro di Cultura Canadese dell’Università di Udine per celebrare il suo decimo anniversario di attività. Saggi di studiosi di fama nazionale ed internazionale quali Joseph Pivato, Nduka Otiono, Coral Ann Howells, Francesca Romana Paci, Michael Keefer, Linda e Michael Hutcheon e Olga Pugliese, si alternano a interventi di scrittori canadesi, come Joe Fiorito, Caterina Edwards e Janice Kulyk Keefer, che propongono riflessioni sulle loro opere e sul processo creativo, come emerge, ad esempio, dall’intervista alla Kulyk Keefer condotta da Deborah Saidero. Sebbene i temi trattati abbraccino questioni diverse come la scrittura etnica, l’autobiografia, la traduzione e la critica postmoderna alle prospettive canadesi sul nazionalismo, la politica, l’opera e l’arte, il filo conduttore che attraversa tutti i contributi è la creazione di una distinta identità canadese transculturale e transnazionale.