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Relazione educativa e organizzazione di contesto. Una ricerca nella scuola dell'infanzia della provincia di Modena
Nella complessità che contraddistingue il quotidiano delle scuole dell'infanzia si possono rinvenire configurazioni di elementi ricorrenti fino a riconoscere veri e propri pattern educativi? E quali profili qualitativi relazionali caratterizzano realmente tali tipologie di contesti? L'indagine svolta nella provincia di Modena e riportata nel testo vuole ricostruire tramite procedure di tipo osservativo (per es., la videoricerca) i tratti peculiari di venti scuole dell'infanzia, concentrandosi sull'esame degli elementi organizzativi-gestionali (spazi, materiali, tempi, raggruppamenti sociali) e relazionali (relazione educativa insegnante-bambino), per arrivare a definire i pattern educativi, o le tipologie di contesti, che connotano tali servizi educativi. In particolare, prima dell'analisi dei risultati emersi, si presta attenzione alla relazione educativa presentando un dispositivo per la valutazione focalizzato su quest'ultima dimensione, messo a punto da un gruppo di ricerca statunitense e per la prima volta impiegato in ambito nazionale. Infine, riconoscendo nella valutazione un dispositivo essenziale per offrire alle équipe educative reali occasioni formative e per innescare in esse continui processi di miglioramento, si richiama l'importanza degli incontri di restituzione, valorizzando anche in chiave formativa la ricerca svolta nei servizi prescolari. -
ICT insegnare con le tecnologie
Il volume vuole documentare un articolato percorso di formazione ideato e coordinato dal CREMIT (Centro di Ricerca sull'Educazione ai Media, all'Informazione e alla Tecnologia) dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano nell'anno scolastico 2013/14, la cui realizzazione è stata resa possibile grazie all'accesso al bando Generazione Web Lombardia da parte dell'Istituto ""Galileo Galilei"""" di Caravaggio (Bg), scuola capofila di una Rete di 12 Istituti di Scuola Secondaria. Lungo il percorso formativo, centrali sono stati i momenti presenziali durante i quali si sono alternati lezioni dialogate, lavori di progettazione in sottogruppo e momenti di sperimentazione di applicativi multipiattaforma. La dimensione gruppale, supportata dalla Rete, ha permesso ai docenti, appartenenti a istituti differenti, una riflessione condivisa sulle loro pratiche di insegnamento, sulle metodologie didattiche, su strumenti e contenuti con l'obiettivo di promuovere nei ragazzi lo sviluppo delle competenze, secondo quanto indicato dagli Assi Culturali. Il testo si organizza in una prima parte di quadro e una seconda in cui vengono restituiti gli esiti delle sperimentazioni attuate in classe dagli insegnanti che hanno partecipato alla formazione."" -
Dopo l'infanzia e l'adolescenza. Lo sviluppo psicologico negli anni della transizione verso l'età adulta
In tempi recenti, la fascia d'età che va dai venti ai trent'anni comincia a essere oggetto di specifico interesse per numerosi scienziati sociali e, soprattutto, per gli studiosi del cambiamento evolutivo. Uno degli aspetti che ha maggiormente attirato l'attenzione è il fatto che oggi occorre più tempo di quanto ne servisse in passato per raggiungere la piena maturità. La società contemporanea chiede, infatti, ai giovani di fare scelte difficili tra alternative sempre più numerose, di assumere impegni e avere iniziativa personale in tutti gli ambiti della vita (lavorativo, relazionale, personale). Tutto ciò in un contesto privo di modelli e traiettorie definite di riferimento e in alcuni casi anche flessibile, precario e incerto, quale è quello italiano dell'ultimo decennio. Il volume indaga come i giovani si muovano lungo queste traiettorie individualizzate di vita, come formino la loro identità, come progettino il loro futuro, in quale ambito relazionale si muovano e quali punti deboli si evidenzino nel loro percorso di definizione di sé e di transizione all'età adulta. -
Bambini e tecnologie
Oggi stiamo vivendo una grande rivoluzione culturale, di cui Internet è stata il principale motore. Un nuovo “rinascimento digitale” connesso all’introduzione nelle nostre vite delle tecnologie e della rete. Superando l’inutile dibattito “pro o contro le tecnologie”, il libro intende offrire spunti di riflessione e un inquadramento teorico per capire come agire in modo intelligente questo cambiamento e riqualificare l’approccio tradizionale alla didattica e all’apprendimento dei bambini, certi che non si dà possibilità di fruire in modo intelligente della tecnologia senza una progettazione pedagogicamente fondata. Sono molte le domande a cui il volume tenta di rispondere, tra cui le principali sono: quali sono le modalità di appropriazione tecnologica dei piccoli? Quali caratteristiche devono possedere gli ambienti/contesti di apprendimento per i bambini da 0 a 6 anni per definirli “digitalmente aumentati”? Quali modelli formativi sono necessari per attrezzare educatori, genitori, insegnanti affinché sappiano orientare e guidare i bambini con competenza e consapevolezza nei nuovi ambienti? Il libro dà accesso a una sezione di contenuti ulteriori che offre una prospettiva di studio “digitalmente aumentata”, consentendo la fruizione di materiali on line, relativi a quanto è documentato fotograficamente nei diversi capitoli della pubblicazione. -
PMA Programma Motorio Arricchito. Educare allo sviluppo motorio e allo sviluppo delle funzioni esecutive in età prescolare
Lo sviluppo motorio occupa uno spazio significativo nello studio dello sviluppo umano. Le ricerche più recenti evidenziano come l'acquisizione di competenze motorie via via più raffinate favorisca un armonioso sviluppo cognitivo e sia un prezioso strumento per l'incremento di funzioni esecutive quali inibizione, working memory, shifting e pianificazione. La parte teorica del volume tratta le principali prospettive che hanno caratterizzato lo studio dello sviluppo del movimento e delle funzioni esecutive nella fascia di età compresa tra i tre e i sei anni, a cui si presta il PMA Programma Motorio Arricchito, esemplificato qui da numerose schede di applicazione. -
Sindacati multietnici. I diversi volti di un cammino in divenire
Se i sindacati sono stati e rimangono attori salienti dell'integrazione degli immigrati nella società italiana, nello stesso tempo, hanno trovato tra loro un nuovo bacino di aderenti, soprattutto grazie all'offerta di servizi, in risposta a difficoltà burocratiche e a trattamenti ingiusti nei rapporti di lavoro. Tuttavia, essi sono tuttora prevalentemente clienti e non attori della tutela sindacale. Il passaggio dall'azione per gli immigrati all'azione con gli immigrati e da parte degli immigrati sarà una sfida di primario rilievo per i sindacati dei prossimi anni. -
Educazione e/è politica. Generare alleanze nel sistema dei servizi per l'infanzia
Il XIX Convegno del Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia - di cui si pubblicano qui gli atti selezionati e rivisti - è stato organizzato insieme al Centro Internazionale Loris Malaguzzi e al Comune di Reggio Emilia, nelle giornate del 21, 22, 23 febbraio 2014, a vent'anni dalla scomparsa di Loris Malaguzzi, fondatore del Gruppo. Esso ha affrontato un tema centrale per la qualità e la vita dei servizi educativi e delle scuole dell'infanzia: il rapporto tra educazione e politica, ben presente anche nel pensiero e nell'opera di Malaguzzi. Soltanto la solidarietà di azione tra educazione e politica può creare le condizioni per permettere a tutte le persone di divenire capaci di comprendere, immaginare e valutare il mondo in cui vivono. I luoghi educativi hanno il compito assegnato di far crescere cittadini consapevoli e pertanto hanno bisogno e diritto di avere buone politiche che riconoscano ed esplicitino il valore etico, culturale e sociale espresso dall'azione educativa. -
Comunicazione aumentativa alternativa e disabilità. Proposte differenziate per interventi educativi, scolastici e abilitativi inclusivi
La Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) rappresenta un promettente approccio in grado di fornire supporto alle disabilità comunicative complesse frequentemente associate alle disabilità dello sviluppo. Dopo i pionieristici interventi condotti su soggetti con paralisi cerebrali infantili, le applicazioni fondate sui Sistemi di CAA sono state estese a bambini con disabilità intellettive, disturbi dello spettro autistico, sindromi a base genetica e, più in generale, a tutte le disabilità nelle quali è dominante la presenza di deficit comunicativi. Le recenti ristrutturazioni del DSM 5 sono caratterizzate dall'introduzione di una nuova macrocategoria, i disturbi del neurosviluppo, nella quale sono compresi i disturbi su base neurologica a esordio infantile, frequentemente associati a deficit della comunicazione. Anche l'introduzione della nuova categoria autonoma dei disturbi della comunicazione dovrebbe orientare verso interventi in grado di aumentare le possibilità comunicative dell'allievo con disabilità, opportunità promossa da tutti gli interventi di CAA. Nel volume vengono presentati i fondamenti storici dell'approccio e le sue applicazioni differenziate in base ai disturbi del neurosviluppo che con maggiore frequenza risultano associati a deficit comunicativi. -
Infanzia inattuale
Che cosa si nasconde dietro la patina retorica e rassicurante della narrazione di un'infanzia ""felice e spensierata""""? È proprio vero che """"i nostri bambini"""", i cui diritti fondamentali di tutela e di cura sono garantiti, stanno bene? Domande - queste - che sorgono con urgenza di fronte ai dilaganti fenomeni dell'adultizzazione, da un lato, e del rischio di una """"scomparsa"""" dell'infanzia, dall'altro. L'infanzia così come la conosciamo, come ci è stata tramandata e descritta dalle scienze dell'educazione, è oggi inattuale e sembra farsi strada con fatica nell'odierna società. Il """"premio"""" del successo, infatti, chiede, ai suoi candidati competenza, competizione, risultati e smania di potere: i bambini e le bambine sono preparatissimi a giocare questo ruolo e dialogano (quasi) ad armi pari con chi dovrebbe esercitare verso di loro (e da un piano diverso, quello adulto) un'autorevole responsabilità. Il diritto a vivere l'infanzia con i suoi tratti specifici e le sue peculiarità non è, dunque, sempre garantito e ciò chiama in causa una riflessione e un'azione da parte di chi si occupa di educazione. Con questo libro si sceglie di riportare alla luce, elogiandoli, i tratti dell'infanzia inattuale, volendo contribuire a costruire una """"nuova cultura"""" che abbia a cuore il rispetto dei bambini e delle bambine e la tutela dei loro diritti: primo tra tutti, quello ad avere un'infanzia."" -
Fare per, fare con, fare insieme. Progetti di cittadinanza tra scuole e famiglie
Il volume intende articolare riflessioni e descrivere metodi in tema di cultura della partecipazione, chiamando in causa stili e strategie cooperative proprie dell'azione educativa. Le proposte e le analisi di progetti realizzati con scuole, bambini/e, famiglie, amministrazioni comunali e università possono costituire un significativo contributo per individuare e delineare piste di ricerca e strumenti e metodi attuati per avviare, supportare e accompagnare la presenza attiva di tutti questi soggetti. -
Nessuno escluso. Formazione e strumenti per la Scuola in Ospedale
La Scuola in Ospedale rappresenta da anni un vero e proprio laboratorio dell'innovazione didattica e dell'inclusione. Il volume rende conto di un progetto di Ricerca-Azione condotto dal CREMIT (Centro di Ricerca sull'Educazione ai Media, all'Informazione e alla Tecnologia) dell'Università Cattolica di Milano nell'ambito della pluriennale collaborazione con l'USR della Lombardia per la Scuola in Ospedale e l'Istruzione Domiciliare. L'obiettivo era quello di definire protocolli e buone pratiche in ordine ad alcune questioni-chiave, di cui la continuità della valutazione tra scuola e ospedale e il raccordo e l'accoglienza degli studenti sono le principali. Il risultato vede il racconto di un'esperienza, la presentazione degli strumenti operativi e uno spazio di riflessione che può accompagnare il lavoro della Scuola in Ospedale. Agli insegnanti il compito di assumerli e vagliarli nel loro lavoro. -
Bello i bambini. Mirò e l'arte contemporanea. Un'esperienza internazionale dell'incontro dei bambini con l'arte
Il volume prende le mosse dal convegno omonimo, organizzato dal Centro Studi “Bruno Ciari” di Empoli, e illustra i risultati di una ricerca-azione avviata da Enzo Catarsi, condotta in Toscana e in altri contesti europei e volta a promuovere nei bambini un approccio educativo all’arte a partire dall’esplorazione delle opere degli artisti contemporanei, in particolare di quelle di Miró. Ciò a partire dalla convinzione che l’arte può essere un ottimo mezzo per educare i bambini allo spirito critico e alla libertà di espressione e che l’arte contemporanea insegna che il mondo può essere rappresentato con forme e colori “molteplici”, così come fanno i piccoli. Diversi studi sulla produzione grafico-pittorica hanno infatti accostato per più versi l’arte di Miró alle rappresentazioni pittoriche dei bambini, compresi quelli molto piccoli, per la loro “naturale” capacità di divergenza e per l’uso consuetudinario della rappresentazione metaforica. Il volume nella prima parte discute alcuni nodi teorici riguardanti il rapporto del bambino con l’arte e nella seconda presenta le diverse esperienze realizzate da insegnanti, coordinatori pedagogici e educatori dei servizi per la prima infanzia in molte realtà della Toscana. -
Fotoeducando
Il testo presenta idee e sperimentazioni raccolte in varie attività di formazione, aventi come tema il rapporto tra fotografia e documentazione educativa, che hanno coinvolto il personale dei nidi, delle scuole dell'infanzia e dei centri per bambini e genitori, sviluppando in modo originale l'utilizzo della fotografia nei contesti dove si costruisce cultura dell'infanzia. Scattare ed esporre fotografie sono divenute pratiche diffuse, ma non sempre ragionate e pensate; da esse è scaturita un'articolata sperimentazione, in cui la visione e la produzione di immagini sono considerate come forme di conoscenza e di relazione. Nel testo, concetti ed elementi tecnici della fotografica sono posti in dialogo con possibili applicazioni in campo educativo; esempi fotografici tratti da documentazioni autentiche permettono un costante collegamento tra teoria e pratica. Viene offerta un'ampia serie di spunti per l'utilizzo, così da rendere fruibile ogni principio descritto e permettere un'interazione puntuale tra testo e lettori. Dopo una prima parte dedicata alle cornici teoriche e di metodo e alle applicazioni della fotografia in campo pedagogico e psicologico, le altre due parti declinano i rapporti tra fotografia e pratica educativa, analizzando sia il piano dei concetti fotografici sia quello degli aspetti psicopedagogici sia le proposte operative ad essi direttamente collegate. -
Famiglie evolute. Capire e sostenere le funzioni educative delle famiglie plurali
Nel nuovo contesto sociale e antropologico costituito dalle ""famiglie plurali"""" occorre analizzare da un punto di vista educativo le loro criticità e prospettive. La maternità e la paternità, le nuove forme di cura familiare, le problematiche legate alla solubilità della coppia, l'impatto della crisi economica e delle nuove tecnologie informatiche sono altrettante sfide per il sostegno e l'""""alleanza educativa"""" che i servizi possono prestare per fornire strumenti e competenze ai genitori."" -
Monelli di carta. Da Collodi a Pistelli: genesi e sviluppo di un paradigma educativo
Con Collodi irrompe nella letteratura italiana per l’infanzia un nuovo personaggio: Pinocchio, un monello guastafeste e birichino, che poco ha a che vedere con i bambini che popolavano i libri ottocenteschi per fanciulli. A questo fanciullo irriverente, destinato a morire impiccato per aver ceduto alle lusinghe del Gatto e della Volpe, viene invece data una seconda chance. È questa una novità assoluta, che scardina la stereotipata opposizione tra bambino buono e bambino cattivo, introducendo la possibilità che anche i monelli abbiano un cuore buono, pur sbagliando e fallendo. Ma, allora, che cosa permette il loro cambiamento? Come possono trasformarsi in ragazzini perbene? Sono queste le domande che si pone il volume, attraverso una rassegna di sei autori (Collodi, Cioci, Yambo, Momus, Vamba e Pistelli) – e dei loro relativi personaggi – che coprono un arco temporale che si estende tra gli anni Ottanta dell’Ottocento e le soglie del primo conflitto mondiale. Le risposte avranno esiti differenti: mentre i giovani protagonisti mutano e diventano sempre più simili a bambini reali, si assiste al crollo del sistema educativo ottocentesco, imperniato su valori e pratiche ritenute inefficaci. A essere messa in discussione, dunque, non è solo l’immagine dell’infanzia, ma anche le principali istituzioni educative coeve: famiglia, scuola e lavoro. -
I giovani, il dolore e la crescita. Cultura, formazione, prospettive educative
Il testo si occupa del rapporto tra gli adolescenti e i giovani e il dolore, in un’epoca in cui, nelle nuove generazioni, albergano indifferenza, nichilismo e paura del futuro; nonché nelle forme permanenti della sofferenza insita nel crescere lasciandosi alle spalle l’infanzia. L’oggetto della riflessione interdisciplinare è affrontato con riferimenti al concetto di dolore in filosofia e nella scienza e, riguardo alla condizione attuale dei giovani, con il supporto di alcune ricerche empiriche che raccolgono le loro testimonianze dirette, relative a situazioni di sofferenza più intensa e problematica. Ma il volume accerta anche un’insospettata competenza emotiva di questi soggetti i quali, se guidati da adulti e istituzioni accoglienti rispetto ai loro vissuti, divengono capaci di dispiegarla e di renderla fruttuosa. L’invito rivolto a genitori, insegnanti e operatori pedagogici è non solo, dunque, a seguire i percorsi dell’educazione alle emozioni, ma a riflettere sui propri stessi vissuti del dolore e sul modo in cui esso si colloca nel nostro universo culturale e valoriale; al contempo, il testo pone ai ricercatori la domanda sul ruolo dell’affettività e dell’emotività in una complessiva concezione dell’educazione. -
Novecento, il secolo del bambino
Il Novecento si era aperto con prospettive ottimistiche verso l’infanzia, sostenute dal progresso in campo medico-igienico; dalle riflessioni di pedagogisti, psicologi e altri studiosi; da un benessere socio-economico abbastanza diffuso e crescente, tanto che la celebre definizione di “secolo del bambino” si è affermata anche nel sentire comune. Ma il Novecento è stato veramente il “secolo del bambino”? Le aspettative e le speranze iniziali si sono realizzate o gli eventi del secolo, come i conflitti mondiali, i totalitarismi, il consumismo, la globalizzazione ne hanno bloccato la realizzazione in parte o totalmente? A tali quesiti il volume intende rispondere, con il contributo di studiosi italiani ed europei, presentando un’analisi storico-educativa del secolo appena trascorso che ne coglie incertezze, ansietà, contraddizioni, ma anche linee di sviluppo e di apertura nei confronti dei bambini e delle bambine e della tutela dei loro diritti. -
In ricerca. Prospettive e strumenti per educatori e insegnanti
Il testo approfondisce il tema della professionalità degli insegnanti, protagonisti di percorsi di riflessione e ricerca di cui si presentano paradigmi, prospettive teoriche e strumenti. È evidente che non si può essere docenti impegnati nell’azione educativa senza essere in ricerca. Interrogare ed esplorare, con passione e con metodo, pratiche didattiche, relazioni, organizzazione della scuola, significa dare senso e qualificare l’attività educativa e contribuire a costruire una scuola migliore, uno spazio significativo di vita, di benessere e di apprendimenti. Interrogarsi sul contesto scolastico è il primo passo, coltivando una disponibilità interna a rivedere ciò che l’urgenza dell’azione e la ripetizione quotidiana tende a cristallizzare. Riuscire a procedere con metodo nella ricerca e nella riflessione è il passo seguente: partire da conoscenze e competenze per arrivare, con le domande sull’esperienza, a percorsi che guidino il cambiamento. Gli insegnanti, che affrontano le mutazioni indotte dalle trasformazioni socio-tecnologiche, dalla nuova riflessione educativa e didattica, dalle riforme scolastiche e da un sistema nazionale di valutazione che richiede di valutare e progettare il miglioramento nella scuola, non possono che essere supportati da un atteggiamento di ricerca e una consolidata competenza metodologica per affrontare questo tempo di trasformazione. -
Bologna che cambia. Quattro studi etnografici su una città
Questo volume è il frutto di dieci anni di ricerca su Bologna, città in cui l’autore vive dal 2004 facendo coincidere la sua vita quotidiana urbana con la sua pratica etnografica. Al centro del libro c’è una città e soprattutto cosa questa rappresenta per i suoi abitanti, una questione interessante per lo stesso autore che bolognese non è e che si chiede, a distanza di più di dieci anni, se lo diventerà mai. Oggetto di questi scritti è il rapporto con la città di Bologna di un gruppo di persone senza fissa dimora che dormono alla Bolognina (2004-2006); le pratiche di vita quotidiana di un gruppo di ragazzi di origine straniera che si allenano in una palestra di boxe nella prima periferia bolognese (2007-2010); lo spazio pubblico di Piazza Verdi, ovvero il centro storico della città (2008-2011); un gruppo di ultras del Bologna calcio, i loro immaginari e i loro bisogni (2012-2015). I quattro saggi qui raccolti, in parte inediti, in parte ripensati e riscritti rispetto alla loro versione originale, sono utili all’autore per comporre un unico grande mosaico al fine di rispondere a una domanda che risposte, da un punto di vista scientifico, probabilmente non ha: “Che cosa è Bologna?”. -
Sotto il cielo e sopra la terra. Buone pratiche per un'educazione all'aperto
Il testo si propone come strumento per educatrici e insegnanti che vogliano sperimentare un approccio all’Outdoor Education nei servizi per l’infanzia zero-sei ed è organizzato in tre parti, dedicate rispettivamente ai fondamenti e alla cornice teorica di riferimento, alle esperienze e agli strumenti, anche tramite il ricorso a immagini fotografiche e vignette che facilitano le educatrici nell’attivazione in senso “outdoor”.