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Paola Staccioli. Ceramiche animate-Living pottery. Catalogo della mostra (Firenze, 30 aprile-3 ottobre 2010)
Il volume illustra l'attività di Paola Staccioli, artista poliedrica che, chiusa nel suo laboratorio, ricorda e reinventa le infinite variabili della materia. Teiere, vasi, ciotole, tazzine, bicchieri, piatti, mattonelle... esaminando la descrizione delle tipologie più ricorrenti nella produzione di Paola Staccioli potremmo credere che l'artista sia una decoratrice di oggetti d'uso, ma appena posiamo lo sguardo sulle sue ceramiche ci appare evidente che sono interpretazioni fantastiche in cui l'immaginazione supera la funzionalità. Ci troviamo in un mondo pieno di fascino e di poesia che ci viene raccontato da Paola attraverso occhi incantati e puri. Improbabili tazzine da caffè senza piattino, alcune con piattino, fragili coppe colorate, ondeggianti teiere si animano su corte e incerte gambe, bizzarre forme sferiche accese da intensi colori saturano i nostri occhi: non sempre c'è accordo tra creatività e funzionalità. Parte del fascino di queste opere è dovuto alla qualità con cui i soggetti brillano sugli sfondi, ed è da riferirsi al gusto e all'abilità con cui Paola Staccioli impiega il lustro, interpretato come una presenza armoniosa che illuminando alcuni dettagli fa risplendere l'insieme. -
Villa Stibbert. Decorazione di interni e architettura
Il volume è dedicato alle vicende costruttive e decorative del Museo Stibbert, prezioso contenitore delle straordinarie collezioni d'armi e d'arredi raccolte da Frederik Stibbert (1838-1906), che dedicò tutta la vita alla creazione delle raccolte e alla trasformazione della villa di famiglia nella casa-museo che oggi vediamo, rarissima testimonianza del gusto ecelttico del collezionismo ottocentesco. Il libro costituisce un importante punto d'arrivo delle ricerche effettuate da Martina Becattini sulle carte dell'archivio del Museo e ha permesso di individuare molti nomi di decoratori ed artisti che hanno lavorato per il noto collezionista anglo fiorentino, configurandosi anche come repertorio utilissimo per tutti coloro che sono interessati allo sviluppo delle arti decorative in Toscana nell'Ottocento. -
Il tesoro delle Cappelle medicee
Questo nuovo volume fotografico del Museo delle Cappelle Medicee di Firenze si propone di presentare e descrivere minuziosamente al pubblico un'importante selezione di preziosi e raffinati reliquiari conservati nel Museo, testimonianza viva di come il 'culto delle reliquie' abbia accompagnato la famiglia Medici dalle origini del suo splendore fino al Settecento. Come i saggi introduttivi, così anche il catalogo delle opere presentate accompagnano il lettore/visitatore alla scoperta di oggetti di inestimabile valore e di eccelsa qualità, prodotti all'interno delle botteghe dei più abili orafi, argentieri e intagliatori fiorentini a cui via via nel corso dei secoli la corte medicea ha commissionato la realizzazione di reliquiari, custodie e pregiati medaglioni. Il volume si chiude e si arricchisce con un regesto completo dei reliquiari conservati presso le Cappelle Medicee. -
Ragionamenti sulla musica nella sua «visione» olistica
"Il libro 'Ragionamenti sulla musica nella sua """"visione"""" olistica', dell'autrice e musicista Emanuela Cangemi, risponde alle curiosità e alle esigenze culturali di un numero vastissimo di lettori, di pari passo con l'interesse crescente del pubblico italiano verso la musica. Una delle ragioni è senz'altro che il mondo, per meglio dire il percorso, degli strumenti a percussione, e in genere degli strumenti musicali, rimane per molti in gran parte sconosciuto e oggetto di dispute e di equivoci non poco grossolani [...] in secondo luogo, il saggio si rivolge oltre che ai musicisti anche ai non musicisti, per ripercorrere, attraverso la storia e la notazione degli strumenti a percussione, utilizzando la chiave di lettura data dagli studi di Fisica acustica, la storia stessa della musica nella sua visione appunto """"olistica"""". Non meno importante è il fatto che a scrivere il testo sia stata un'autrice, una musicista e una didatta scrupolosa."""" (Patrizia Casole)" -
Marco Nereo Rotelli. A-mare. Catalogo della mostra (Genova, 12-18 settembre 2017). Ediz. a colori
Le opere di Rotelli sono piccole onde, pittogrammi nati dal mare che narrano piccole storie colorate per un progetto grande come quello di aiutare chi sta male a viaggiare verso la speranza. Infatti questo libro nasce come una delle attività dell'UNITALSI ligure per la campagna denominata #doniamo colore alla vita, come sostegno al proprio ""Progetto d'amore verso i meno fortunati"""". Presentazioni di Giovanni Toti, Marco Bucci e Gemma Malerba."" -
Le mummie nell'antico Egitto
"Salve a tutti, mi chiamo Deb e sono... be', lo vedete: sono un ippopotamo. Vivo nel Museo Egizio di Firenze e se vorrete seguirmi, vi accompagnerò a conoscere uno dei segreti più affascinanti dell'antico Egitto: il rito della mummificazione."""" Età di lettura: da 8 anni." -
Giovanni Battista Pergolesi. Sabat mater. Due fughe per violino
Giovanni Battista Pergolesi scrisse una delle composizioni più straordinarie della storia della musica sacra: lo Stabat Mater. Il violinista svedese Johan Helmich Roman (1694-1758) fece una propria trascrizione delle due Fughe dello Stabat Mater, testimoniando così l’enorme fascino ed influenza che l’opera di Pergolesi esercitò sin dal momento della sua prematura scomparsa. Oggi, nel 2015, Marco Fornaciari ci offre la sua edizione di questa trascrizione di Roman, in una versione che mette in risalto la grande complessità musicale e strumentale delle due fughe. -
Mummies in ancient Egypt
"Salve a tutti, mi chiamo Deb e sono... be', lo vedete: sono un ippopotamo. Vivo nel Museo Egizio di Firenze e se vorrete seguirmi, vi accompagnerò a conoscere uno dei segreti più affascinanti dell'antico Egitto: il rito della mummificazione."""" Età di lettura: da 8 anni." -
Metti l'Italia a cena. Cibo, musica, cinema e libri in 20 ricette italiane
Un libro con venti ricette regionali semplici e veloci, che riassumono la varietà, la fantasia, i sapori e i profumi della nostra cucina, condite con qualche suggerimento per conoscere un po' di clima e atmosfere dei luoghi dove queste ricette sono nate. Il vino regionale da abbinare, due cucchiai della musica di compositori locali per allietare la preparazione dei piatti, una presa di film girati nella stessa regione per coronare una serata in compagnia e un pizzico di letteratura per chiudere in bellezza. -
Succhiasangue e Barbanera. I racconti de «Il porto dei piccoli». Ediz. a colori
Luisa Zappa Branduardi ha adattato il racconto del giovane studente Gabriele in una storia di grandi emozioni e sentimenti, nella quale il bene sconfigge il male. La città di Succhiasangue è stata depredata dal Pirata Barbanera: case saccheggiate, abitanti imprigionati, strade deserte. Il vampiro Succhiasangue, grazie alla geniale idea del suo amico Robot CB42Gamma, affronterà il pirata Barbanera per liberare tutti gli abitanti della città, illuminati dalla forza del sole. La serie ""I Racconti de Il Porto dei piccoli"""" è stata ideata dalla ONLUS omonima per far conoscere la propria mission: offrire sostegno ludico-pedagogico a tutte le famiglie che affrontano le difficoltà legate alla malattia dei propri bimbi. Età di lettura: da 5 anni."" -
Galileo Galilei. Due lezioni all'Accademia fiorentina circa la figura, sito e grandezza dell'Inferno di Dante
Il curatore ripropone all'attenzione dei lettori il testo delle due interessantissime lezioni che Galileo Galilei tenne tra 1587 e 1588 all'Accademia di scienze fiorentina, con le quali si proponeva di illustrare con metodo scientifico la forma e le dimensioni dell'Inferno dantesco, basandosi sull'attenta lettura del testo della Divina commedia. L'analitico studio della geografia del luogo e delle sue misure portò alla scoperta, con un certo stupore, dell'assoluta correttezza e coerenza del testo poetico, tale da rendere perfettamente plausibile la voragine infernale. Dopo oltre 500 anni, il curatore ripercorre i passi del grande scienziato e degli altri illustri suoi colleghi che si cimentarono nella stessa impresa e con nuovi strumenti analitici e un ricco corredo di disegni propone, in parallelo con Galileo, un insolito viaggio fino al fondo dell'Inferno. -
Dagli splendori di corte al lusso borghese. L'opificio delle pietre dure nell'Italia unita. Catalogo della mostra (Firenze, 17 maggio-11 settembre 2011)
Il volume è il catalogo della mostra di Firenze (Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti, 17 maggio - 11 settembre 2011). L'esposizione si collega alle iniziative per i 150 anni dell'Unità d'Italia, focalizzando l'attenzione sui nuovi scenari che dopo il 1861 si aprirono di fronte al fiorente Opificio delle Pietre Dure. L'antica manifattura fiorentina, le cui opere erano state fino ad allora monopolio della corte granducale, iniziarono ad accettare committenze dai privati e la sua fama raggiunse ogni angolo dell'Europa, non mancando richieste illustrissime, come dal re Ludwig II di Baviera, o dallo zar di Russia. Il fascino delle meravigliose creazioni non mancò di irretire anche il primo re d'Italia, Vittorio Emanuele II, che ne volle di nuovi per la reggia di Palazzo Pitti. -
La fabbrica degli Uffizi. Indagini e ritrovamenti 2007-2009
In questo volume sono illustrati i risultati delle prime indagini condotte sulla monumentale fabbrica vasariana negli anni 2007-2009, in occasione dei lavori di restauro e ampliamento della Galleria degli Uffizi. Il cantiere è stato l'occasione preziosa per raccogliere e studiare un materiale documentario di grande interesse che sorprende innanzitutto per la quantità e qualità dei reperti e delle evidenze archeologiche rinvenute in aree circoscritte della fabbrica, come per la ricca schedatura delle apparecchiature murarie, dei materiali e delle tecniche costruttive. Gli accurati scavi archeologici condotti sul sito, unitamente alle indagini iconografiche e storiografiche, hanno consentito di portare significativi elementi di novità allo studio della fabbrica vasariana e delle trasformazioni urbanistiche di tutta l'area urbana tra piazza dei Priori e il fiume, fino all'assetto definitivo dato dal Vasari. Ma l'interesse di quanto emerso investe anche aspetti più generali, attinenti alla storia civile e istituzionale della città di Firenze. In particolare: un vasto catalogo di reperti ceramici antichi, medievali e di reperti ceramici antichi, medievali e rinascimentali, con una ricca varietà di maioliche della manifattura di Montelupo Fiorentino; 240 manoscritti che coprono un arco cronologico compreso tra la seconda metà del XIV secolo e il terzo quarto dell'Ottocento recuperati nel materiale di riempimento delle volte e nelle intercapedini dei solai. -
Il tesoro del Cremlino. Catalogo della mostra (Firenze, 27 maggio-11 settembre 2011)
Il volume presenta le circa 150 opere fanno parte di uno dei più importanti 'tesori' d'Europa: l'Armeria del Cremlino. Dal XII al XVIII secolo l'Armeria fu la 'stanza del tesoro', colma di oggetti preziosi di origine ed epoche diverse, acquistati per la Casa regnante o giunti in dono da ambasciatori di paesi stranieri. Quando, nel XVIII secolo la Corte si trasferì da Mosca a San Pietroburgo, l'Armeria fu destinata ad accogliere oggetti legati al cerimoniale dell'incoronazione e alle sontuose vesti auliche. In mostra si presenteranno gli oggetti del periodo più fiorente dell'Armeria, quando era la 'Stanza del tesoro' degli Zar. Una piccola sezione di oggetti bizantini, provenienti dal tesoro della Cattedrale, mostrerà icone smaltate, cammei e pietre incise. L'Armeria riconduce però alla più antica e diffusa produzione delle botteghe del Cremlino, quella delle armi, e non fu solo luogo di produzione ma di vero e proprio arsenale. Nel corso del Settecento, quando il centro della vita politica e artistica si spostò nella nuova città di San Pietroburgo, iniziò un nuovo periodo che vedeva ormai la Russia inserita nel contesto culturale europeo; così anche gli abiti, i gioielli e gli accessori risentirono dell'influenza del gusto occidentale. Il gruppo di opere esposte dedicato al XVIII secolo ne include alcune di famosi argentieri quale Alexey Ratkov. -
Dianora Marandino. Fantasie di colori. Catalogo della mostra (Firenze, 25 marzo-15 maggio 2011)
Il volume è il catalogo della mostra di Firenze (Palazzo Pitti, 25 marzo - 15 maggio 2011) dove viene presentata una selezione di capi d'abbigliamento realizzati da Dianora Marandino dal 1947 al 1971. L'artista, che si può definire 'artigiana' nonché 'creatrice di moda', si dedicò allo studio dei colori da impiegare nella sperimentazione di nuove tecniche di pittura e di stampa su tessuto, come pure alla tintura di filati da utilizzare nella tessitura. Con i suoi stessi tessuti decorati a stampa o realizzati al telaio con i filati nelle tonalità da lei stabilite, realizzò capi d'abbigliamento dalla foggia estrosa e lineare, rifuggendo dal creare modelli complessi e articolati. La mostra presenta una selezione di capi d'abbigliamento e di bozzetti preparatori che fanno parte della cospicua collezione pervenutaci generosamente in dono dal consorte, il maestro Enzo Faraoni, e si propone l'obiettivo di valorizzare questa artista che, essendo volutamente rimasta sempre al di fuori della grande produzione, è rimasta scarsamente conosciuta al di fuori di un ambito di specialisti nel settore.. -
Con l'Italia nel cuore. La storia del Risorgimento nella galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti
In occasione del 150° anniversario dell'Unità d.Italia, esce questo volume, spunto per una visita lungo un percorso originale suggerito dall'interessante guida... Una selezione di opere raccolte all'interno della Galleria d.arte moderna di Palazzo Pitti di Firenze che riguardano la storia risorgimentale; un viaggio storico dai primi anni dell'Ottocento all'Unità. Studiato per agevolare qualsiasi tipo di fruitore, tramite un'immediata corrispondenza iconografica-storica e una precisa distinzione cromatica. Il percorso si divide in due parti evidenziati in due colori (rosso e verde) uno per la storia risorgimentale, per i personaggi e le battaglie inserite nell'intervallo storico 1800-1870; mentre il secondo narra gli episodi di storia evocativa in riferimento alle opere cariche di significati patriottici; corredano il volume cartine storiche, approfondimenti e curiosità, oltre ad una essenziale appendice cronologica, biografica di alcuni artisti e testi musicali in voga all'epoca. È un volume per tutti gli studiosi d'arte, di storia moderna e del Risorgimento e gli appassionati di storia sociale e italiana. -
L' immagine e lo sguardo. Ritratti e studi di figura da Raffaello a Constable. Catalogo della mostra (Firenze, 3 ottobre 2011-31 gennaio 2012)
Già Carlo Gamba, primo presidente della Fondazione Horne, notava come la raccolta di disegni e stampe fosse da considerarsi il complesso artisticamente più importante del lascito che il nostro connoisseur anglosassone Herbert Percy Horne (1864-1916) aveva fatto a favore dello Stato italiano. Tra le diverse collezioni che costituiscono il patrimonio conservato presso il Museo Horne, autentica casa fiorentina del Rinascimento, il fondo grafico si distingue, in effetti, per la sua consistenza e per la varietà di ""maniere"""", di epoche e di generi che esso contempla, poiché consta di circa un migliaio di fogli ed abbraccia un arco temporale e stilistico assai ampio procedendo dal Quattrocento ai primi anni del Novecento. La scuola italiana risulta quella meglio rappresentata e ad essa appartengono molti degli esemplari più significativi; seguono il ricco corpus grafico di provenienza inglese, e le più esigue testimonianze francesi, tedesche, fiamminghe ed olandesi. La mostra di disegni in programma, dedicata a ritratti e studi di figura, si pone come un ulteriore passo all'interno di quel ciclo di esposizioni che la Fondazione Horne ha avviato nel 2000 con il proposito di far riscoprire la raccolta, documentandola con cataloghi di pregio e rendendola fruibile agli specialisti così come al grande pubblico. L'interessante excursus proposto si sviluppa dalla fine del Quattrocento agli ultimi anni dell'Ottocento, prendendo avvio da uno studio di scuola mantegnesca..."" -
Gli attrezzi storici del giardino di Boboli
Il volume prosegue la collana 'BOBOLI arte e natura' dedicata al Giardino più bello di Firenze e diretta da Alessandro Cecchi e che prevede studi sulla storia dell'architettura e dell'arte, della botanica e della zoologia. Il terzo libro, illustra lo studio e l'inventariazione curata da Silvia Pinferi e Alessia Guarracino, sugli attrezzi antichi, per lo più del XIX-XX sec., del Giardino di Boboli in Palazzo Pitti. Il ricco repertorio prende in oggetto, suddivisa in base alle specifiche caratteristiche d'uso (dagli strumenti per lavorare il terreno a quelli per il trasporto del materiale, passando da quelli per i vari trattamenti alla cura delle piante stagionali), la dotazione presente tuttora in Boboli, un tempo destinata alla cura del Giardino, cercando di evidenziarne significato e funzione, secondo quanto documentato da fonti storiche. Andando oltre l'aspetto storico, il lavoro si conclude con una documentazione fotografica che illustra le attuali tecniche di manutenzione adottate nel Giardino. Il volume inoltre è corredato da particolarissime fotografie, anche antiche, che illustrano la vita e la storia di questo splendido luogo fuori dal tempo. -
Adolfo Coppedè agli esordi dell'Elba contemporanea. Catalogo della mostra (Portoferraio, 13 luglio-15 ottobre 2011)
L'isola di Napoleone non è altro che l'isola di un mito, un personaggio in fondo evanescente anche se ben ancorato nella memoria locale e nella pubblicistica internazionale. Ma l'Elba era conosciuta fin dai tempi più antichi per l'importanza delle sue miniere e dei suoi minerali. Di fatto, la storia dell'isola si rinnova e si fa contemporaneità a partire dal 1897 quando si pensa allo sfruttamento delle miniere di ferro sotto l'esigenza di potenziare l'industria mineraria e siderurgica nell'Italia alle porte del nuovo secolo. Il tema della mostra muove dalla presenza sull'Isola d'Elba di Adolfo Coppedè agli esordi del XX secolo. Il suo arrivo non è casuale e si deve all'invito rivoltogli da Pilade Del Buono, uno dei principali promotori dello sviluppo delle miniere dell'isola e della nascita a Portoferraio dello stabilimento delle fonderie. In pochi anni, dal 1900 al 1905, Adolfo, giovanissimo e alle sue prime armi, sviluppa brillantemente una serie di temi progettuali commissionati dallo stesso Del Buono e da altri esponenti di primo piano del nascente sistema industriale, Ubaldo Tonietti e Max Bondi. La figura di Adolfo Coppedè, oltre che con documenti originali, viene dunque messa a fuoco attraverso due serie di immagini a confronto, un esauriente repertorio di riprese attuali, e un secondo di fotografie d'archivio che possono ben descrivere fino nei particolari monumenti oggi perduti o gravemente compromessi. -
Napoleone e i suoi generali a colori. Catalogo della mostra (Portoferraio, 13 luglio-15 ottobre 2011)
La mostra (Portoferraio, Museo Nazionale delle Residenze Napoleoniche, 13 luglio - 15 ottobre 2011), attraverso la collezione prestata dall'antiquaria lucchese Renata Frediani al Museo Nazionale delle Residenze Napoleoniche, presenta 44 figure di Napoleone, i suoi Generali ed i suoi Marescialli: sono gli oggetti in porcellana che, tra busti e modelli interi dai 25 ai 32 centimetri di altezza, costituiscono una preziosa testimonianza del mito che circonda da sempre l'Imperatore francese. Come dice anche l'appassionata collezionista: ""La raccolta dei generali e dei marescialli di Napoleone con Napoleone stesso, in porcellana dipinta a mano, realizzati da manifatture tedesche, francesi ed italiane - conclude Frediani - risale al periodo a cavallo tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. Rientra nella produzione di cimeli napoleonici che esprimeva la mitizzazione ed era funzionale al culto della sua figura. Un culto che non è ancora passato di moda"""".""