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Piano di Sorrento. Città comunità territorio
In occasione del bicentenario dell'autonomia della città di Piano di Sorrento (1808-2008), una monografia che ripercorre la storia, lunga e importante, di questa bellissima città di mare della penisola sorrentina. Questa storia, nelle sue articolazioni, viene documentata da prestigiosi contributi storici e da un apparato documentario e iconografico. -
Vomero, Storkterrein e altri luoghi. Il progetto didattico come ricerca
Il volume raccoglie i risultati dell'attività didattica svolta da Pasquale Miano dal 2007 al 2010 nel corso di laurea quinquennale della Facoltà di Architettura di Napoli. L'integrazione degli aspetti compositivi con altre discipline, il carattere sperimentale e di ricerca assunto dal lavoro svolto, la definizione di un preciso percorso di formazione del progetto sono posti alla base di una interpretazione dei laboratori di progettazione, ma anche delle attività di tirocinio e tesi di laurea, che assume una precisa configurazione, rinnovata nelle diverse esperienze. Il quartiere Vomero a Napoli e l'area industriale dello Storkterrein ad Amsterdam sono di volta in volta indagati attraverso sondaggi progettuali sui temi specifici, che aprono nuove prospettive di lettura di aree, nelle quali, per condizioni diversissime, la tensione verso il rinnovamento urbano sembra perduta. condizioni diversissime, la tensione verso il rinnovamento urbano sembra perduta. -
CapriGuida. Itinerari di architettura sull'isola azzurra 1800-1970
La guida offre al lettore sei itinerari alla scoperta delle più significative architetture realizzate sull'isola di Capri tra il 1800 ed il 1970. Ville, grandi dimore, locande, edifici progettati dalle più grandi firme del panorama italiano e talvolta internazionale così come da progettisti locali, o ancora da estrosi ""dilettanti di architettura"""". Dalle opere rappresentative della feconda stagione dell'eclettismo, che qui ha trovato terreno fertile per le sue sperimentazioni più ardite e singolari, fino a quelle ispirate al razionalismo, che a Capri ha vissuto un riuscito connubio con l'architettura del luogo e col contesto mediterraneo. I sei itinerari si snodano attraverso Capri Centro, Marina Grande, Tiberio, Tragara, Marina Piccola e Anacapri, offrendo un panorama quanto più completo dell'attività architettonica svolta in quasi due secoli sull'isola, attraverso schede ricche di numerose fotografie a colori e pratiche cartine per la localizzazione delle opere."" -
Lina Bo Bardi. Il diritto al brutto e il SESC-Fàbrica da Pompéia
È Lina Bo Bardi che ha inventato il diritto al brutto. Se poi ci chiediamo quale significato abbia avuto, nel caso della Bo Bardi, il progetto, l'organizzazione, la realizzazione spesso simultanea di mostre, di allestimenti, di costruzioni, di scenografie, di giornali e riviste di architettura a iosa, se ci domandiamo se questo può essere il modo di vivere un ""nuovo umanesimo"""", se questi suoi muri """"vestiti"""" di """"naturalezza"""", piuttosto che rivestiti, sono un contributo alla composizione architettonica; bene la risposta è sì, questa è stata una delle risposte più autentiche della """"contemporaneità""""."" -
Anatomia di un edificio
Esistono molti modi di leggere, studiare, raccontare un'architettura. Ognuna ha una propria storia e una propria identità, che possono essere analizzate da diversi punti di vista, sia nel caso di un edificio realizzato che in quello di un progetto rimasto sulla carta. In questo processo analitico si svelano i momenti più importanti della storia di un progetto, i nodi cruciali, le vicende dei suoi protagonisti, le implicazioni economiche, gli aspetti sociali e politici, i problemi del cantiere e dell'esecuzione, la questione tipologica, il giudizio della critica e della società, in una successione di eventi che assumono valori e significati diversi e che possono essere studiati da angolazioni talvolta anche molto differenti. Ma lo scopo rimane sempre lo stesso: analizzare un progetto di architettura significa avviare un processo di indagine che ha come fine principale la conoscenza, la possibilità di ritracciare l'iter progettuale e le ragioni che ne hanno determinato la forma. ""Anatomia di un edificio"""" è una raccolta di brevi saggi che analizzano un'architettura costruita o un progetto non realizzato, dissezionandolo come su un tavolo anatomico, mettendone in luce problemi, soluzioni, priorità, scelte compiute o rimaste sulla carta, per spiegare le ragioni che hanno condotto alla sua definizione formale. L'idea che ha guidato gli autori è che esiste un problema unico, centrale, cui la ricerca analitica di storici, architetti, strutturisti, urbanisti deve dare risposta."" -
Agostino Renna. Rimontaggio di un pensiero sulla conoscenza dell'architettura. Antologia di scritti e progetti 1964-1988
Il lavoro teorico-progettuale di Agostino Renna si sviluppa con eccezionale coerenza dalla metà degli anni Sessanta alla fine degli anni Ottanta. È un lavoro segnato da una evoluzione continua per successivi approfondimenti, ma anche da significativi ripensamenti e ritorni, che registra attentamente i profondi mutamenti della realtà urbana perseguendo, nelle varie e complesse tematiche che affronta un filo unico: la ricerca del significato profondo e strutturale del progetto di architettura nella città contemporanea. Napoli, il Togo, l'Abruzzo, Teora, la Valle del Belice, Monteruscello sono i luoghi di una riflessione analitico-progettuale che proprio dall'approfondimento di temi specifici desume il suo carattere di generalità. Il paesaggio inteso come struttura formale di un territorio è l'intuizione iniziale, il presupposto di uno sguardo conoscitivo che consapevolmente assume come punto di partenza il superamento di fatto della dicotomia tra rurale e urbano negli spazi urbanizzati contemporanei. Il paesaggio può rivelare il sostrato naturale delie Città e l'urbanità delle Terre di provincia. La ricerca di un nuovo realismo attraverso un metodo scientifico inteso come continua verifica tra quanto la conoscenza dell'architettura desume da contesti particolari e la progressiva costruzione del corpus teorico di una nuova Scienza urbana; la riflessione sulle contraddizioni strutturali del rapporto cultura/politica o architettura/ideologia. -
Architettura, occupazione costante-Architecture, continuous pursuit. Ediz. bilingue
Presentare gli esiti di una ricerca d'architettura sviluppata nel corso di molti anni, attraverso gli strumenti della costruzione e del progetto a scale diverse, può dar luogo a una possibilità ulteriore di sperimentazione, momento temporaneamente ultimo di quella stessa ricerca. Si traccia così un percorso che per sua natura non è lineare, perché il tempo della sperimentazione non è lineare. Saranno gli incroci, le triangolazioni, i giochi di specchi, gli echi generati dalle immagini e dalle parole che dicono i progetti, a poter svelare, senza introdurre forzature interpretative, appartenenze e distanze, legami e discontinuità, influenze ed estraneità da altri pensieri, e opere, e architetture. -
Josef Gocár. Memoria della tradizione e poetica d'avanguardia
Il volume documenta alcune opere di Josef Gocár (1880-1945), architetto boemo e professore dell'Accademia delle Belle Arti (AVU) di Praga. Gocár è una figura particolarmente rilevante nella cultura architettonica europea, soprattutto per il contributo che ha offerto alla poetica del cubismo boemo, e successivamente al razionalismo europeo. Seppur marginale nella pubblicistica ufficiale è stato recentemente rivalutato grazie al lavoro di molti critici e studiosi dell'architettura cecoslovacca del Novecento. Sono stati esaminati 17 progetti a cavallo tra il periodo cubista e quello razionalista, attraverso il ridisegno e la ricostruzione dei modelli a diverse scale. In questa ricerca sono stati privilegiati gli elaborati che restituiscono l'indagine conoscitiva e interpretativa dei progetti ricostruiti, perché si vorrebbe testimoniare le potenzialità e le implicazioni operative sull'attualità del progetto di architettura. -
Pensare per spazi (per pensare spazi). Vol. 1: Vedere e immaginare come un architetto.
I modi di fare esperienza, e dunque i modi di sentire, di vedere, di pensare, si vanno modificando con grande dinamicità. L'architettura può aiutare a leggere e interpretare trasformazioni più ampie che stanno cambiando le città e i paesaggi. Si può vedere e immaginare come un architetto, se si sviluppa la capacità, che ognuno possiede, di pensare per spazi. Il libro è indirizzato a chi desidera comprendere (per poi ideare) progetti ed edifici, costruendo un proprio personale punto di vista sull'architettura, in un quotidiano in cui cultura e abitudini radicate, storia e piccole storie, grandi temi del vivere insieme e fatti pratici, quello che è molto distante e quello che è a portata di mano si mescolano continuamente, dando forma ai modi di abitare. -
Pensare per spazi (per pensare spazi). Vol. 2: Esercizi per il progetto d'architettura.
Gli esercizi proposti sono paragonabili agli allenamenti che un centometrista fa in palestra: prepara i muscoli in vista della prova in pista. Svolgendo le prove si affrontano le diverse componenti del disegno dello spazio architettonico, una per volta, in vista del progetto vero e proprio, dove quelle componenti si ritroveranno tutte insieme. I diversi passaggi offrono, a chi li svolge, la possibilità di attraversare, se pure in forma elementare, modi di comporre forme e spazi tipici dell'architettura moderna: dagli assemblaggi del primo razionalismo e l'importanza del volume nel purismo, alla sperimentazione della continuità dello spazio, specificità assoluta del moderno, fino all'avvicinamento a una spazialità ibrida, discontinua decisamente contemporanea. Ogni esercizio è corredato da esempi sviluppati da studenti che hanno seguito il percorso di lavoro presentato. -
Maestri e scuole di architettura in Italia
Un corso ""a crediti liberi"""" con il titolo """"Maestri e scuole di architettura in Italia"""" è stata l'occasione per mettere a punto, attraverso tre lectiones magistralis una orientata ricostruzione delle vicende dell'architettura italiana del Novecento, a partire dall'ipotesi che il dibattito architettonico nel nostro Paese, soprattutto a cavallo della Seconda guerra mondiale, sia stato, in larga misura, determinato da tre centri propulsori o """"Scuole"""". Tre Scuole - Milano, Venezia e Roma - che ebbero in Ernesto Nathan Rogers, Giuseppe Samonà e Ludovico Quaroni le rispettive figure centrali di riferimento. Il corso prima, e il libro oggi, partono dalla volontà di inscriversi nella continuità di quella """"tradizione"""", passando per una Teoria sulla architettura e la città le cui origini sono rintracciabili in quella stagione e che vuole oggi ancora costituire un riferimento in quelle e in altre scuole, tra cui quella napoletana in cui il corso ha avuto sede. Le Lezioni, affidate a illustri """"eredi"""" dei Maestri - anch'essi divenuti tali sono state tenute da Antonio Monestiroli su Rogers, da Gianni Fabbri su Samonà, da Franco Purini su Quaroni e sono state introdotte da docenti rispettivamente Roberta Amirante, Fabrizio Spirito e Salvatore Bisogni - della Facoltà di Architettura di Napoli: nel loro complesso esse restituiscono un quadro dell'apporto teorico metodologico, dei caratteri specifici delle Scuole e dei modi - anche attraverso l'analisi delle opere paradigmatiche."" -
Fare e insegnare architettura in Italia. Forum del Coordinamento Nazionale dei Docenti di Progettazione Architettonica ICAR 14-15-16 (Ischia, 8-9 aprile 2011)
Nel Forum si discutono i contenuti e le modalità della formazione degli architetti in Italia in rapporto a interrogativi sulla domanda di architettura e sulle attuali condizioni del nostro lavoro che vedono, anche in riferimento al contesto europeo, un altissimo numero di laureati, una sovrapposizione di competenze con altre figure professionali e una incerta definizione della formazione dei laureati rispetto ai possibili sbocchi professionali. Ritenendo che questi aspetti condizionino fortemente i processi formativi, il Coordinamento intende avviare una riflessione su alcune questioni: In quali direzioni aggiornare i saperi e le strumentazioni del progettista nel nuovo quadro degli intrecci disciplinari, tenendo conto sia delle nuove competenze richieste sia delle innovazioni tecniche e procedurali nei processi che coinvolgono a vario titolo la figura dell'architetto? Rispetto a quali obiettivi scegliere tra una formazione generalista e una formazione specialistica nell'insegnamento della progettazione architettonica? Come articolare i diversi ambiti del progetto (in particolare riguardo agli ICAR 14,15,16) per affrontare adeguatamente la complessità della domanda di architettura alle scale del manufatto, della città e del territorio? Cosa significa fare ricerca in architettura e come valutarne i prodotti? Come rispondere alle nuove situazioni createsi con la Legge ""Gelmini"""" riguardo alla formazione e alla ricerca nel nostro macrosettore?"" -
La tutela del territorio rurale in Campania
Una lettura del patrimonio rurale della Campania, una strategia per la tutela dei paesaggi agrari tra i più celebri del mondo. -
Abitare la città ecologica-Housing ecocity. Ediz. bilingue
Questo volume raccoglie i migliori risultati di una ampia conferenza sulle abitazioni e la città ecologica che ha coinvolto architetti, urbanisti paesaggisti e tecnologi. I contributi si articolano in varie sezioni spaziando dai nuovi approcci alla pianificazione in questa fase di cambiamenti climatici fino alle soluzioni più avanzate di rendimento energetico nei fabbricati. Si esplora come l'architettura si confronta con la sfida della sostenibilità e conserva principi e metodi della tradizione. Una rassegna di parole chiave mette in luce come cambiano concetti e percorsi della ricerca. -
Amori & delitti. Sette novelle & tre racconti criminali
"Nicola Pagliara non è napoletano, è vissuto altrove, prima di incontrare la città, che avrebbe segnato per sempre il suo destino di uomo e di studioso e di cui si sarebbe innamorato. Vivendo la città, egli ne ha colto quella che i napoletani continuano ancora a chiamare """"veracità"""", quel rapporto intimo, intenso con le persone e le cose; quello sguardo penetrante, possessivo, che perfora l'anima, per scovarne i segreti più profondi""""." -
Real fabbrica del quartiere di Cavalleria al Ponte della Maddalena
Il volume raccoglie e riordina analisi storico documentarie ed elaborazioni tecniche sviluppate in occasione del recente progetto per i lavori di restauro dei fronti esterni del quartiere di cavalleria alla Maddalena, oggi Caserma Bianchini, tarda opera napoletana di Luigi Vanvitelli. L'intervento ripresenta all'esterno quello che era un interno, consolidando e restaurando con tecniche e materiali appropriati le settecentesche piattabande in piperno - scampate alla guerra ma non ai rovinanti effetti del precedente intervento - dopo averne esaminato gli oltre 250 casi, per stabilirne la migliore tipologia terapeutica: questo lavoro prova come una corretta ed essenziale interpretazione dei risultati e dei dati conoscitivi assuma anche sul piano estetico una credibilità che va oltre i valori di superficie, penetrando nella natura dell'opera e nel suo odierno significato. -
Immaginazioni
I progetti bandiera varati dalle città europee nel corso degli ultimi venti anni fanno riferimento a spazi urbani che simboleggiano il potere economico e decisionale di coalizioni imprenditoriali finalizzate allo sviluppo competitivo, anche grazie alle architetture iconiche di firme internazionali e alle seduzioni del progetto urbano. Il libro riflette criticamente su come le immagini di questi ""luoghi del potere"""" rappresentino il fuoco di un modello che, dopo avere trasformato il corpo delle capitali occidentali, tende oggi a essere esportato anche in contesti più marginali. Sapendo che la produzione di questo tipo di immagini non uscirà a breve dall'agenda dei policy makers, ci si interroga su come frenare questa tendenza, indirizzando le strategie promozionali verso la costruzione di immagini attente a bilanciare i luoghi del potere, per cogliere ed esaltare, piuttosto, il """"potere dei luoghi"""". La riflessione guarda, da Napoli - città paradigmatica rispetto alla produzione e all'esportazione di immagini e immaginari - a concetti, teorie e pratiche di rigenerazione da rivisitare secondo nuove chiavi interpretative."" -
Scritti di architettura 1987-2012
Pietro Barucci è uno dei sedici architetti che, secondo il fortunato libro di Diego Lama, Cemento Romano, CLEAN Napoli 2010, hanno più di altri contribuito a cambiare il volto delle nostre città o, come dice Franco Purini, a trasformarle in metropoli. Questa raccolta di scritti, iniziata venticinque anni fa in pieno post-modern, oltre a esprimere confessione e denuncia, indignazione e rammarico di un protagonista, registra i vari aspetti di questa crisi che oggi ci opprime, nata nel craxismo e giunta adesso alle strette finali. I rivolgimenti sono stati vissuti e visti dall'autore attraverso una lente particolare, quella dell'edilizia pubblica, campo in cui egli ha operato a lungo, che però è stato anche veicolo di conoscenza e meditazione sui mutamenti di una società complessa e conturbante. -
L' idea di riparo
Questo lavoro nasce da un'occasione di ricerca e sperimentazione didattica svolta nel Laboratorio di Composizione Architettonica tenuto al primo anno all'interno del corso di Laurea Magistrale 5UE della Facoltà di Architettura di Napoli. L'occasione si riallaccia a ricerche ed esperienze sul tema del riparo inaugurate da Salvatore Bisogni che alcuni anni fa aveva indagato nei suoi corsi questa forma primigenia e archetipica dell'architettura. In continuità con quella lezione e dopo ulteriori studi e avanzamenti, si è ritenuto che la portata di quel tema fosse ancora decisiva e fertile per tornare a riflettere sui fondamenti e sui principia della disciplina della Composizione, sul ruolo delle forme elementari nell'ideazione architettonica, sugli exempla, sugli elementi primi e sulle particolari condizioni spaziali e conformative che questo archetipo poteva realizzare in un rapporto -""sempre più essenziale - tra i modi della costruzione e le forme/figure prime della geometria, poste ancora e di nuovo a cospetto della Natura. A corredo del volume oltre agli scritti di Federica Visconti, Raffaela Napolitano, e alle lezioni per il seminario sul riparo di Raimondo Consolante, Camillo Orfeo, Luigi Coccia, Massimiliano Fraldi e Andrea Maglio sono raccolte alcune tavole dove il tema architettonico del riparo viene ricompreso analogicamente attraverso la sua composizione all'interno dei due paradigmi urbani di costruzione dello spazio pubblico del foro e dell'acropoli."" -
Arne Jacobsen. La ricerca dell'astrazione
Il tema di questo lavoro è lo studio dell'opera e del pensiero di Arne Jacobsen soprattutto e specificamente sul piano dell'indagine compositiva e urbana. Un punto di vista che non vuole essere di tipo storico-critico quanto eminentemente analitico nello studio e nel ridisegno critico delle opere progettate o costruite dal maestro danese. Tale necessità muove dalla convinzione che la sua ricerca sia ancora oggi di grande valore e attualità in un momento in cui l'architettura è sospinta verso una sua progressiva liquefazione e 'reductio ad imaginem' che la proietta sempre più verso la ricerca dell'inedito e del sorprendente. In particolare ci si è voluto soffermare sulle architetture civili di Jacobsen e specificatamente sul centro civico di Rodovre che testimonia di una modalità di costruzione dello spazio pubblico di grande interesse e modernità per la costruzione di nuovi luoghi centrali e polarità capaci di contrastare e migliorare la insensatezza della città diffusa di questi anni.