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Napoli verso Oriente
Napoli verso oriente guarda il Vesuvio. La vasta pianura, le antiche Paludi fuori le mura, sono oggi un luogo di attesa, una parte di città da tempo in una condizione di sospensione, in cui le fasi di evoluzione novecentesca (industriale, di residenza operaia, commerciale, terziaria...) - e i loro progetti - si sono succedute esaurendosi l'una nell'altra, si sono interrotte sovrapponendosi, sono state abbandonate senza mai giungere al compimento di una figura urbana definita. In questo libro, da diversi punti di vista e con approfondimenti differenziati, si è mirato a ricomporre lo specifico carattere del luogo con letture orientate, svolte per strati tematici, e con l'elaborazione di progetti urbani di diversa natura che indicano i modi possibili della trasformazione, individuando questioni e prefigurando assetti. Progetti che delineano futuri urbani restituendo riconoscibilità all'area e un ruolo alle sue varie parti, rimettendo in tensione punti ed elementi esistenti, innovando la connessione e il significato degli spazi tra le cose, in funzione di una nuova possibile configurazione complessiva. -
Terre comuni
"Terre comuni"""" esplora le potenzialità degli spazi aperti della città contemporanea come nuovi spazi di relazione. La città contemporanea è una moltitudine di parti edificate disperse in un vuoto; lo spazio pubblico si ritrae in scatole e recinti separati dal contesto. La grande quantità di spazi aperti di questa reverse city suggerisce, di contro, una riflessione per una loro, almeno parziale, significazione pubblica. L'attenzione si sposta così dall'oggetto allo spazio tra gli oggetti, fissa il proprio fuoco sui residui: i vuoti inutilizzati, le aree dismesse, i frammenti agricoli e naturali, le spianate tra i contenitori specializzati e le piazze dei quartieri moderni. Spazi che, proprio in quanto """"laterali"""" presentano potenzialità di trasformazione e caratteristiche tali da configurare un nuovo tessuto connettivo tra i frammenti della contemporaneità. Si attribuisce così agli spazi aperti un carattere riconducibile alla tradizione dei parchi territoriali e urbani, ma che, ad integrazione di questo significato, si intende declinare anche con modi più propriamente urbani e civici. Modi che hanno l'ambizione di concorrere a una figura spaziale - che chiamiamo """"terra comune"""" - capace di concorrere a trasformare il rumore della città contemporanea in frammenti armonici, alla ricerca di nuovi suoni e ritmi." -
Architetture per la scuola. Impianto, forma, idea
L'architettura della scuola ha costituito un campo di sperimentazione privilegiato per l'architettura moderna in Europa. Il rapporto ineludibile tra contenuto e forma delinea un altro moderno che si connota per la propensione alla sperimentazione piuttosto che per l'adesione a schemi prefissati e stilemi puramente linguistici. Lo studio intende indagare queste esperienze come variabile funzionale, ma non funzionalistica, dell'architettura, saggiando la ricchezza della sperimentazione associata all'edificio scolastico e le strategie sin qui sperimentate al di fuori della pura logica prestazionale e manualistica con cui nella pratica, soprattutto italiana, si è banalizzato il suo valore d.uso e disinnescato il ruolo cruciale svolto nell'insediamento. Considerato all'interno del nuovo paradigma economico e sociale della conoscenza, il luogo dell'istruzione è l'edificio pubblico per eccellenza e deve tornare a essere architettura: architettura educatrice. -
Città storiche città contemporanee. Strategie di intervento per la rigenerazione della città in Europa. Ediz. illustrata
Nella convinzione che oggi occorre riannodare i fili spezzati della continuità dei processi di trasformazione e di crescita urbana, l'obiettivo di questo volume è quello di raccogliere una serie di riflessioni sulla valutazione degli interventi possibili e corretti da promuovere per la rigenerazione della città storica, da intendere come città contemporanea. Allo stesso tempo si vogliono mettere a fuoco i processi ""di aiuto alla decisione"""" tramite l'utilizzo e la sperimentazione di supporti e procedure informatiche per la lettura e la comunicazione, utilizzando metodi di analisi e metodologie di gestione dei dati che siano in grado di supportare azioni di recupero e di rigenerazione delle città."" -
Armature tematiche e progetti. Ediz. italiana e inglese
Il volume raccoglie i principali risultati dell'attività di ricerca progettuale svolta da Pasquale Miano, soprattutto nell'ambito di concorsi internazionali e nazionali di progettazione negli anni dal 2003 al 2012. Dei lavori progettuali, alcuni dei quali seguiti fino alla realizzazione, si descrive l'armatura tematica, il riferimento a temi condivisi rispetto ai quali sono state sperimentate le specifiche soluzioni, ampliando le prospettive della propria ricerca sul progetto urbano e architettonico. Territori, città disperse, città della storia, aree archeologiche, architetture dominanti, declinati in maniera specifica, sono il campo di una tematizzazione rispetto alla quale i progetti stabiliscono una linea di azione prevalente, dalla quale si originano gli interventi specifici: riconfigurazioni, immissioni, sovrapposizioni, transizioni. -
Abitare nella città storica. Progetti di ricostruzione di vuoti urbani nel quartiere Montesanto a Napoli
"Sugli esiti di questo lavoro didattico dall'impianto e dalla progressione delle fasi decisamente classici e perciò collaudati, il giudizio è positivo. I risultati che vengono qui presentati sono, oltre che dignitosi, soprattutto veri. Dignitoso è valutazione elogiativa che va ampiamente oltre la sufficienza. Vero è aggettivo inusuale per qualificare un progetto architettonico. Non lo è quando viene riferito a un prodotto della sperimentazione didattica destinato alla pubblicazione. In tal caso, prevale la tendenza a una accurata revisione dei disegni da parte dei docenti per eliminare la marca """"ingenua"""" di alcune soluzioni e passaggi compositivi che invece caratterizzano, positivamente, il prodotto finale. Laddove, beninteso, non sia stata prevalente e spesso aggressiva per tutta la durata del corso, la presenza, la maniera (lo stile, insomma) del docente. Ciò non accade qui. Sono risultati veri, cioè prodotto di studenti preceduti e seguiti dal docente. Preceduti nelle lezioni, seguiti nelle correzioni."""" (dalla presentazione di Pasquale Belfiore). Con scritti di Mauro Vincenti, Felice De Silva, Antonio Salzano e un'intervista/dialogo con Aurelio Galfetti." -
Il nuovo Quartier Generale Nato JFC
Questo libro di architettura celebra il completamento del nuovo insediamento del Quartier Generale Nato JFC a Lago Patria (NA). Iniziato nel 2004, il complesso amministrativo consta di sei edifici su un sedime di 32 ettari. Le dimensioni dell'intervento e l'importanza della funzione per il territorio ne rendono la realizzazione un atto di fondazione urbana, capace di innescare una trasformazione epocale dell'assetto morfologico e socio-economico del territorio di destinazione. Le architetture del complesso Nato sono parte di una visione complessiva nell'uso dei materiali e della strategia formale, ma raccontano ciascuno di una identità propria, legata alle funzioni ospitate, al clima locale e alla vocazione alla sostenibilità economica e ambientale. Il volume raccoglie le fotografie dell'opera ultimata scattate dal fotografo di architettura Daniele Domenicali, che catturano simultaneamente la varietà morfologica dispiegata e la continuità indissolubile che lega tutti gli elementi del complesso edilizio. Inoltre documenta con immagini e cronologia le fasi di progettazione e di cantiere di un lungo lavoro di squadra portato a termine con successo da uomini e aziende. -
Architettura atopica e tensostrutture a membrana-Atopic architecture and membrane structures. Ediz. bilingue
In occasione del ventennale del Simposio Intemazionale ""Architettura e Leggerezza"""" tenutosi a Napoli nel 1993, la pubblicazione intende fare il punto sull'innovativo archetipo strutturale della leggerezza: le tensostrutture a membrana. Una tecnologia di cui Frei Otto è stato pioniere fin dagli anni Cinquanta, consentendo la nascita dell'architettura tessile contemporanea. L'architettura tessile è nata attraverso """"segno e segni"""" dei progettisti: schizzi, disegni, grafici e foto che perconono le pagine della pubblicazione. Una trama di immagini e parole che collega il prologo all'epilogo per documentare idee e realizzazioni nelle """"visioni"""" dei progettisti, in grado di modellare lo spazio con la """"sostenibile leggerezza"""" del tessile. Progettisti e ricercatori internazionali provenienti da diverse discipline, analizzano l'architettura tessile definita """"atopica"""" da Renato De Fusco; un linguaggio architettonico che conferma il pensiero di Eduardo Vittoria, che evidenzia come la tecnologia, al di là di una sua specificità, rappresenti """"...una delle componenti inventive del pensiero progettuale""""."" -
Cinquanta domande a Marco Dezzi Bardeschi
Marco Dezzi Bardeschi, architetto e ingegnere edile, ha alle spalle un'esperienza più che quarantennale nel settore della conservazione e dell'intervento di recupero del patrimonio costruito. È autore di numerose pubblicazioni sulla storia dell'architettura e sulla cultura del progetto. Dal 1993 dirige la rivista trimestrale ""ANANKE, cultura, storia e tecniche della conservazione per il progetto"""" e dal 2005 fa parte del comitato di redazione della rivista """"L'ingegnere, edilizia, ambiente, territorio"""". Accademico delle Arti e del Disegno a Firenze e dal 2002 al 2007 Presidente della sezione italiana dell'ICOMOS (International Council of Monuments and Sites). Particolare attenzione ha sempre dedicato al restauro inteso come esclusiva pratica di conservazione del contesto. Restauro come scienza della conservazione. Lo slogan cui ispira il suo operato è: non sottrarre materia alla fabbrica, piuttosto aggiungerne, con discrezione, facendo crescere la stratificazione storica e il conseguente dialogo a tutto campo tra le cose. Al progetto di conservazione dell'esistente si associa così un calcolato progetto del nuovo, come aggiunta autonoma e compatibile."" -
Malamusik. Con DVD
"Cari lettori è l'una di notte, ma a me sembra che siano le cinque del mattino, ho perso la cognizione del tempo e ora non ricordo più tutto quello che vi volevo dire su questa paginetta di presentazione. Non so precisamente chi sono e cosa faccio ma non riesco a stare zitta e quindi canto. Ricordo quando ero piccola di aver fatto un film FFSS col mio amico Renzo Arbore, più Festival di Sanremo, premi Tenco e tante tante altre cose che mi metto 'scuorno' solo a nominarle per la loro importanza e per la giovinezza con cui le ho vissute e poi superate. La mia voce non può prescindere dal mio pensiero e ho messo l'uno e l'altro in questo libro e DVD che spero vi dia una visione più dolce della mia esistenza"""" (Pietra Montecorvino). Il DVD contiene le canzoni: Lusingame, Señorita, Murì, Indifferentemente, Malafemmena, Nu jeans e na maglietta, Nu latitante, Carmela, Brigante se more, Tu si na cos grande, Comme facette mammeta, Addo' sta Zazà, Tutto cambia, Senza voce, Amante italiano, 'O surdato 'nnammurato, Sud." -
Giulio de Luca 1912-2004. Opere e progetti
Giulio de Luca (Napoli 1912-2004), è stato uno degli architetti più rappresentativi e interessanti della generazione laureatasi a Napoli agli inizi degli anni Trenta. La pubblicazione di una monografia dedicata alla sua figura professionale si è resa necessaria per colmare un vuoto di informazioni e ricordare l'opera di un professionista appassionato sul quale, a fronte di numerosi contributi pubblicati, manca un'analisi complessiva del suo profilo generale. Maestro della progettazione razionalista, appassionato ed esperto studioso della città e del suo territorio, nel dopoguerra de Luca sviluppa un nuovo e personale approccio all'architettura basato su un plasticismo dinamico libero in cui si inserisce la matrice organica. Lo studio su de Luca prende corpo nel corso dei tre capitoli seguendo un percorso ideale in cui partendo dalla formazione e gli esordi, passando attraverso l'analisi della dimensione urbana, sociale e la pratica professionale, si riesce a fornire una valutazione sia dell'attività che della personalità artistica e intellettuale dell'architetto. Il volume si conclude con le schede di 34 opere e progetti. L'obiettivo dello studio monografico, senza la presunzione di essere esaustivo a tutto tondo, è quello di inserire il caso particolare dell'architetto in un quadro complessivo della vicenda architettonica e urbanistica napoletana di quei tempi. -
Le metropolitane e il futuro delle città
Facendo seguito dell'apertura nel settembre 2012 della Stazione Toledo e quella Garibaldi dei primi del 2014, il volume documenta l'impegno della città di Napoli e della sua area metropolitana del progetto di sviluppo del sistema di ferrovia metropolitana e di riqualificazione urbana e di area vasta, che sta modificando radicalmente la struttura della città. Il progetto in atto ha anche degli elementi forti di originalità trasportistica, urbanistica e architettonica che lo rendono interessante rispetto allo scenario nazionale e internazionale. In questo volume, ampiamente illustrato, risultato degli Atti del Convegno dello scorso anno, si è voluto fare il punto sullo stato di realizzazione del progetto, analizzandone le motivazioni, le sfide affrontate e le ricadute trasportistiche, urbanistiche, sociali ed economiche prodotte. Ne è emerso un quadro molto articolato, ricco di potenzialità e con alcune contraddizioni. -
Incontri e lezioni. Attrazione e contrasto tra le forme
Il volume ottavo della collana TECA riguarda in particolare le otto lezioni di Luciano Semerani, raccolte nella sua seconda parte, nelle quali viene indagata la natura profonda dell'atto creativo e la sorgente stessa dell'opera d'architettura, quando essa è intesa come opera d'arte. Il desiderio, la corporalità, l'organico, la storia, l'immaginario, il simbolico, il comico sono come filtri attraverso i quali leggere alcune opere d'architettura, basilari per la cultura architettonica del XX secolo. Per cui di volta in volta vengono scelti, per l'esplorazione dei singoli temi, alcuni compagni di viaggio di Semerani e cioè architetti come Lina Bo Bardi, Joe Plecnik, Wright, Muratori, BBPR, Aldo Rossi e John Hejduk o artisti come Malevic e Boccioni. Alla fine viene tentato un discorso che pone l'architettura, come la musica e come tutte le altre forme di espressione, all'interno di percorsi di ricerca paralleli, nei quali è presente, pur nella diversità dei mezzi, una comunanza di problemi compositivi. -
Porto non porto. Progetti didattici per il porto di Ischia
Il testo raccoglie due tesi di laurea e una selezione delle esercitazioni didattiche elaborate nei laboratori di Progettazione Architettonica tenuti da Antonello Monaco presso l'Università Mediterranea di Reggio Calabria. Essi sono incentrati sul porto di Ischia, un ambito spaziale di straordinario valore storico-ambientale, oggi in uno stato avanzato di degrado per utilizzi impropri e sovradimensionati rispetto al suo carattere e alla sua misura. La prospettiva evocata dal testo prevede la riqualificazione dell'area portuale di Ischia, mediante una strategia di riduzione del carico funzionale che grava su esso e il conseguente ridisegno del suo ambito spaziale, bilanciata dalla contemporanea riorganizzazione del porto di Casamicciola, per il quale si propone un progetto di potenziamento strutturale, al fine di adeguarlo a scalo principale dell'isola per il traffico veicolare e pesante. Introduzione di Francesco Rispoli. -
CapriGuida. Itinerari di architettura sull'isola azzurra 1800-1970
La guida offre al lettore sei itinerari alla scoperta delle più significative architetture realizzate sull'isola di Capri tra il 1800 e il 1970. Ville, grandi dimore, locande, edifici progettati dalle più importanti firme del panorama italiano e talvolta internazionale così come da progettisti locali, o ancora da estrosi ""dilettanti di architettura"""". Dalle opere rappresentative della feconda stagione dell'eclettismo, che qui ha trovato terreno favorevole per le sue sperimentazioni più ardite e singolari, fino a quelle ispirate al razionalismo, che a Capri ha vissuto un riuscito connubio con l'architettura del luogo e col contesto mediterraneo. I sei itinerari si snodano attraverso Capri Centro, Marina Grande, Tiberio, Tragara, Marina Piccola e Anacapri, offrendo un panorama quanto più completo dell'attività architettonica svolta in quasi due secoli sull'isola, attraverso schede ricche di numerose fotografie a colori e pratiche cartine per la localizzazione delle opere."" -
Napoletanità. Arte miti e riti a Napoli. Vol. 2
"Vado via da Napoli perché. Vado via da Napoli perché per un giovane, soprattutto se laureato, non è possibile trovare un lavoro dignitoso, perché in città vi sono troppi furbi e disonesti, perché se la città è così malridotta la colpa è anche dei napoletani, perché tanti cittadini abbandonano per terra il sacchetto della spazzatura invece di metterlo nei contenitori, perché non posso sopportare la vista delle auto parcheggiate in guarta fila, perché non tollero che i guardiani nei musei chiacchierino ad alta voce tra di loro invece di stare attenti ai tesori loro affidati, perché non voglio pagare il pizzo se debbo parcheggiare, perché si discute solo di Maradona e del Napoli, perché sono stufo di vedere le strade piene di voragini invase dalla monnezza, perché il mare è ridotto a una lurida cloaca, perché le aiuole non sono curate, i semafori ignorati, perché dalle finestre delle scuole non si vede il mare bensì orribili palazzoni, perché sono stanco di lottare ogni giorno per sopravvivere in questa giungla, vado via perché non ce la faccio più, anche se so che andandomene la città perderà un altro soldato che combatta per l'ultima speranza di riscatto.""""" -
Planning stormwater resilient urban open space. Ediz. illustrata
Il libro contiene una raccolta di saggi sulla capacità di recupero delle acque piovane negli spazi aperti urbani, che ha coinvolto un gruppo di 30 ricercatori dell'Università Federico II di Napoli. Il programma di ricerca ha integrato le discipline di ingegneria idraulica, agricola, ambientale, progettazione architettonica, tecnologia di costruzione, valutazione e pianificazione. Lo studio mira a definire un contributo multidisciplinare per la progettazione sostenibile e la pianificazione degli spazi aperti urbani, rispondendo ai cambiamenti climatici che hanno prodotto forti modificazioni nei contesti urbani. -
Abitare il cambiamento-Inhabiting the change
A distanza di alcuni mesi dall'evento del dicembre 2012 dal titolo ""Abitare il nuovo/Abitare di nuovo ai tempi della crisi"""" è possibile tracciare un bilancio e individuare quali spunti e avanzamenti siano avvenuti. La struttura del volume assorbe i contributi dei keynote speakers che costituiscono l'elemento di continuità fra le premesse delle Giornate di Studio e le riflessioni maturate in seguito alla pubblicazione degli Atti. Il problema dell'abitare nella crisi evidenzia infatti un rapporto dialettico fra posizioni che la individuano come fattore centrale e condizionante sugli esiti architettonici o come elemento che può influenzare solo alcune linee di ricerca senza incidere sugli aspetti generali delle tematiche disciplinari. La disciplina architettonica è chiamata a ripensare l'abitare sviluppando la capacità di distinguere le reali criticità che lo rendono oggi insostenibile e di come svincolarsi dalle condizioni di tragica estraniazione ed espropriazione materiale e interiore vissute nella città contemporanea. Se non vi è più società, resa liquida e inafferrabile, la conseguenza è che si attenua la responsabilità del proprio agire nei confronti sia degli individui e della società, sia dell'ambiente naturale e costruito."" -
La bellezza per il rospo-Beauty according to the toad. Ediz. bilingue
Questo libro è una rete: una rete di esperienze, una rete di persone, una rete di parole. Una rete instabile e apertissima…rnrnTutti i suoi contenuti sono collegati a una tematica, ampia, ambiziosamente sfuggente, decisamente multidisciplinare, ma tutto sommato definita e comprensibile…Questo libro è parte di una rete a maglie disomogenee, con molti incroci ma pochi nodi, con molti buchi da cui si guarda e si esce fuori, e molti fili in attesa, disposti a essere prolungati: una rete estesa e aperta. Una rete che punta a disporsi nello spazio intermedio tra i centri culturali potenti, e le micro-reti, personali, locali, identitarie, spesso ripiegate sulla difensiva. A quelli che della venustas hanno sentito parlare e che si chiedono però di cosa parliamo quando parliamo di bellezza dell’architettura e della città, oggi, in un tempo in cui il mercato e la democrazia imperano e vacillano contemporaneamente. In un tempo in cui moltissime città non sono più l’integrazione perfetta di urbs e civitas. Ma anche in un tempo in cui l’architettura e la città dimostrano, nonostante tutto, una straordinaria vitalità. -
Città tra terra e acqua. Esplorazioni e progetto nel dottorato di ricerca. Ediz. italiana e inglese
Nel libro sono descritte ricerche di Dottorato su due temi importanti per la comprensione del ""territorio che cambia"""" in Campania: il waterfront, la città sull'acqua, e l'archeologia, il grande palinsesto urbano e paesaggistico che s'intreccia con le forme insediative del presente. Sono forme di una contemporaneità densa di questioni che possono essere risolte solo mettendo in tensione interpretazione, sensibilità per la storia e la stratificazione, e un progetto di territorio incardinato sui materiali e sulle immagini che del nostro territorio rappresentano l'identità: appunto, terra e acqua. Il volume contiene il confronto tra progetti e studi su luoghi e paesaggi in trasformazione che hanno un denominatore comune: sono parti critiche e irrisolte della città contemporanea, e al contempo straordinarie risorse per il suo sviluppo. Il tentativo è quello di dare risposta a una domanda di ricerca che - nelle discipline del progetto e della città - si interroga sempre più in profondità sulla costruzione di saperi e pratiche multidisciplinari, per consentire ai diversi percorsi di indagine di mantenere le proprie specificità, utilizzando il confronto come riflessione sul metodo, sugli statuti, sulle provenienze. I temi discussi lavorano su tre tracce fondamentali: come cambia la città e mutano i suoi valori; come si trasforma il senso del """"progetto"""" tra volontà di forma e intenzionalità politica; e infine come cambiano le pratiche ordinarie di prefigurazione...""