Sfoglia il Catalogo feltrinelli034
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 6421-6440 di 10000 Articoli:
-
Gino Bartali. L'eroe del ciclismo che salvò gli ebrei e divenne Giusto fra le nazioni
Quanta strada nei miei sandali, quanta ne avrà fatta Bartali, cantavano Paolo Conte ed Enzo Jannacci. E davvero di strada ne ha fatta tanta, il ""Ginettaccio"""": nelle corse e fuori dalle corse, nella sua irripetibile vita che ha attraversato il Novecento. Quella splendida pedalata che è stata la vita di Bartali è raccontata da un vero scrittore di sport come Leo Turrini, che ci restituisce un ritratto fulminante come un film neorealista. Non solo l'asso del pedale, non solo il rivale di Coppi in un duello passato all'eternità. Ma anche l'uomo che salvò quasi mille ebrei dai nazisti. E che contribuì, con la sua vittoria al Tour de France 1948, a far sì che l'Italia non sprofondasse nel caos dopo l'attentato a Togliatti. Io sto qui e aspetto Bartali, cantavano Conte e Jannacci. Anche noi – si può dire – aspettiamo ancora un campione, un eroe, un uomo così. Sapendo che difficilmente, da quella curva, arriverà mai un altro come lui..."" -
Intelligenza del desiderio. L'arte di eliminare la me**a dall'inconscio e ripescare i bisogni profondi
«Il desiderio è per sua natura simile al palloncino che vuole andare verso le stelle. Ma se il desiderio si allontana troppo dalla realtà si determina una sofferenza, come capita al palloncino che vola troppo in alto e scoppia». Questa immagine perfetta del desiderio è la chiave di tutto il volume di Luciano Casolari. In una società come la nostra, il circuito del denaro esige che l’uomo sia sempre di più una «macchina desiderante», che acquista tutto ciò che è continuamente proposto. Il risultato è l’inquinamento mentale, l’infelicità, la sofferenza. Il desiderio da fonte di piacere si fa fonte di dolore. Smascherare questa manipolazione nei momenti anche più banali della nostra vita; individuare una strategia pratica, possibile a tutti, per rivitalizzare i nostri reali e autentici desideri. È ciò che si propone questo libro, che con un linguaggio ed esempi semplici e chiari, senza andare nello specialismo psicoterapeutico, ci indica una strada, se non proprio per la felicità, per andarci molto vicino. -
L'oro nelle cicatrici. In corsia ho imparato a ricevere
È un libro, quello di don Gianluca, che rimane aperto e guarda ""oltre"""". In particolare all'Africa, per sostenere la campagna di vaccinazione anti-Covid dei medici con l'Africa Cuamm. Da Covid a Covid, da oro a oro, per espandere la """"colata"""" della speranza.C'è qualcosa che emerge dal buio del dolore e che va oltre il Covid. È l'oro della speranza quello che don Gianluca Mangeri raccoglie in ospedale, da novembre 2020 a maggio 2021, incontrando persone malate e operatori sanitari. Lui stesso malato nella prima ondata ne porta le cicatrici che lo rendono particolarmente sensibile a cogliere i vissuti delle persone e a raccontarli in brevi storie. In ciascuna di esse, come pagliuzze d'oro, emergono risorse di umanità da cui l'autore impara e da cui si lascia trasformare."" -
Salvineide. In rime il mito di Capitan Mojito
Un tutto Salvini che diverte e indigna, che stupisce e allarma.Salvineide. In rime il mito di Capitan Mojito è una biografia in endecasillabi di Matteo Salvini. Carlo Cornaglia, già autore della ""Berlusconeide"""" e de """"La renziana commedia"""" conduce il lettore alla scoperta della vita di un altro protagonista della tutt'altro che nobile politica italiana. Dal Cavaliere che «col suo far da astuto delinquente è stato un tipo quasi divertente» e da Renzi, «il tosco fanfarone che spara sol scemenze nell'agone» si passa a Salvini, «il Felpa, il Ruspa, il Bufalaro verde, il furbacchion che vince pur se perde». I sei capitoli della biografia narrano la vita politica, e non solo, del prode Capitano: dalle gesta del piccolo prodigio meneghino al suo curriculum scolastico, dal Che Guevara che sfoggia l'orecchino al sedicente giornalista, dal pony express, rider ante litteram, al baby sitter, dal tignoso consigliere comunale allo scalatore della Lega, dall'ammiratore di Bossi al traditore del Senatur, dall'ipocrita baciapile all'uomo che coccola i gatti nel gattile, dal latin lover Capitan Mojito all' «Icaro che vola ma si schianta perché l'ala gli cola», dal sovranista alla Viktor Orbàn all'europeista alla Mario Draghi. Prefazione di Ettore Boffano. Con una nota introduttiva di Andrea Scanzi."" -
Oggi il cretino è pieno di idee. Cronache e ritratti
L'Italia è una Repubblica fondata sulla tv. L'aveva capito benissimo Enrico Vaime negli anni Novanta, quando teneva una rubrica fissa su «l'Unità» di critica televisiva. In realtà, era molto più di questo. Era un diario nitido e preciso della società italiana di quel decennio di grandi cambiamenti, fra l'ascesa irresistibile di Berlusconi, Tangentopoli, la fine della Prima Repubblica e una ""nuova"""" Italia incerta e confusa, fondata appunto sui dati dell'Auditel più che sulle scelte democratiche dei cittadini. Solo uno come Vaime, critico spietato e pessimista geniale, poteva cogliere questi segni dentro il teleschermo, e descrivere con profetica precisione quello che ci avviavamo a diventare come Paese. Prefazione di Maurizio Costanzo. Postfazione di Umberto Marini."" -
Dài, dài, dài! La vita a ca**o di cane
Dài, dài, dài! Chi non conosce, per esserne un fan o anche solo per averne sentito parlare, il “mitico” Boris, la fiction televisiva arrivata ora alla quarta serie che ha fatto scompisciare dalle risate milioni di spettatori con le sue frasi-culto? E chi non conosce la faccia dell’ineffabile René Ferretti, il regista de Gli occhi del cuore, un mix assoluto di cinismo, presunzione, volgarità sotto cui si nasconde in realtà un animo buono? Lui, René, nella realtà si chiama Francesco Pannofino. Per molti anni è stato quasi solo una voce. Grazie al successo della fiction è diventato un volto. Questo libro racconta la sua vita, normale e straordinaria al tempo stesso. Dietro la consolle del doppiaggio Pannofino ha dato la voce a George Clooney, Denzel Washington, Antonio Banderas, Tom Hanks, Wesley Snipes e molti altri. Scusate se è poco. Poi è arrivato il successo de visu. Ma Pannofino nella vita è quanto di più lontano dal “trucido” René. È una persona sorprendente e semplice, nel senso migliore del termine. Lo scoprirà il lettore di questo libro scritto in dialogo con Roberto Corradi: una lunga serie di incontri, vicende, occasioni e vicissitudini. Come quella di abitare in via Fani a Roma, proprio dove rapirono Aldo Moro, e di essere lì esattamente in quel momento... Con un'intervista a Lorenzo Meli. -
La vita è imperfetta
Tabucchi torna ad apparirci in una sconcertante luce di mistero, cioè per quello che essenzialmente è: uno dei pochi che il Novecento ha avuto la volontà e la buona grazia di non lasciarlo intatto. Perché si è posto dietro il Novecento, oltre quella linea d'ombra, quel margine di immediata riconoscibilità che è il suo aspetto rassicurante e la sua buona coscienza. Tramando coi Sogni, con il Doppio, con l'Altro e il Possibile ha portato a estremo compimento quello che il Novecento esteriore aveva solo abbozzato: una poetica dell'ulteriore. O per così dire, una poetica dell'interiore dell'ulteriorità. In queste pagine ne abbiamo l'ennesima prova. Tabucchi parla, e nel parlare spiega. Ma nello spiegare e parlare, come sempre, allude e non proclama, non sillogizza. Molto del suo animo si svela, molta sua personalità si appalesa. Ma molto altro torna a richiamare quelle lontananze, quelle ulteriorità, quell'ombroso altrove che nessun discorso razionale lineare è in grado di suscitare. Questo è l'elemento magico di Tabucchi: farsi ascoltare e amare senza che mai ben si capisca o sappia, o si voglia capire, che cosa esattamente amiamo di lui. E nulla come un amore inconsapevole delle proprie cause è probabilmente amore. Prefazione di Paolo Di Paolo. -
Il ladro di libri. La spy story che ha fatto tremare l'editoria mondiale. Romanzo simultaneo
Il più grande giallo editoriale della storia, liberamente ispirato alla vicenda di Filippo Bernardini. Per conto di chi e per quali motivi ha agito il Ladro di libri? Perché cerca di impossessarsi dei manoscritti di grandi autori contemporanei e di esordienti sconosciuti? Agente Italiano, grazie alle sue fonti privilegiate, propone un'ipotesi estrema, sulle tracce di una vera spy story fra Gutenberg e l'Intelligenza Artificiale. Il romanzo simultaneo, che racconta fatti veri proprio mentre accadono, si serve anche della fiction come unico modo che permette di arrivare, paradossalmente, a un'ipotesi di verità. -
La mafia non è una cosa da adulti
«Un giorno, parlando della mia attività di scrittore sulle vicende di mafia, un mio amico mi chiese: ""Ma per quale motivo ti stai occupando di cose da adulti?""""». Stefano Baudino, classe 1994, si occupa di mafia sin dai tempi del liceo. Oggi va lui nelle scuole, a parlarne ai giovani delle ultime generazioni. Per Baudino la mafia non è una cosa da adulti. Al contrario. La mafia la devono, la possono capire anche i ragazzi e le ragazze di oggi. La storia di Cosa nostra, le sue strutture, i suoi codici. Falcone e Borsellino (il libro contiene un'intervista toccante al fratello di quest'ultimo, Salvatore); il maxi-processo, le stragi del '92. Fino alla trattativa Stato-mafia, che questo libro affronta senza reticenze: perché è ai giovani prima di tutto che bisogna dire la verità, se si vuole che questo Paese diventi migliore, un Paese finalmente adulto."" -
Il questionario di Proust
Un libro firmato Marcel Proust. Che è anche un elegante quaderno. È fatto di pagine bianche da riempire, e contiene, in calce, le risposte che il grande scrittore francese diede al famoso questionario che porta il suo nome. Il Questionario di Proust è, in realtà, un gioco di società letterario di origine inglese. Presso le famiglie britanniche, nel XIX secolo, era diffusa l’abitudine, nelle riunioni serali, di rispondere a quiz sui ricordi e i gusti personali. Così fece l’amica e coetanea Antoinette Faure con Marcel adolescente: gli propose di rispondere, per iscritto, a una serie di domande presenti su un volumetto intitolato An Album to Record Thoughts, Feelings & c. Anni dopo l'album fu ritrovato da André Berge, uno dei figli della Faure, che nel 1924 pubblicò per la prima volta le risposte di Proust. Qualche tempo più tardi, Proust rispose una seconda volta al questionario. Questa volta, in maniera più impegnativa, scrisse in cima al foglio di proprio pugno: «Marcel Proust par lui-même». Le domande nelle due versioni sono simili; le risposte dello scrittore piuttosto diverse. Una terza versione delle risposte proustiane, datata 25 giugno 1887, è stata fortunosamente scoperta dal libraio Laurent Coulet nel 2018. Queste ultime, inedite in Italia, sono riportate alla fine di questo volume. Un libro-quaderno da leggere e che aspetta solo di essere riempito dal lettore-scrittore con le proprie risposte, e con quelle delle sue amiche e amici in una qualche piacevole serata. Un gioco fra letteratura e vita che può rinnovarsi all’infinito: tanto continuamente cangiante è l’animo umano, i suoi sentimenti, la sua visione della realtà nel passare degli anni e nel mutare dei tempi, delle stagioni in cui ci è dato vivere -
Social puzzle. Diario di bordo dal mondo e dintorni
«Una mattina, aprendo la mia pagina Facebook, lessi un post di una mia amica cinese: “Non sottovalutate il virus che si sta diffondendo in Cina, è molto pericoloso quanto contagioso”». Così racconta l’autrice all’inizio di questo libro. Da allora, di cose ne sono successe e tutti ne siamo stati segnati, in un modo o nell’altro. Nessuno, in fondo, è stato risparmiato dal contagio, anche solo a livello umano. Ma quanto ci ha cambiato, questa pandemia? Che cosa abbiamo perso e che cosa abbiamo imparato? Carolina Guerra ha voluto, con questo libro, prima di tutto “fermare” dei pensieri. I suoi: che sono gli stessi di tutti noi. La drammatica sensazione di una crisi umanitaria, che il Covid ha provocato. La consapevolezza di quanto le azioni del singolo possano influenzare la massa. La nostra intrinseca fragilità; ma anche la forza del nostro spirito di adattamento, che è grande, se solo facciamo funzionare insieme intelligenza ed emozioni. Non sarà facile ricomporre questo puzzle sociale. Ma, proprio come in un puzzle, ritrovare l’unità del disegno è l’unico modo per uscirne migliori, per tornare a credere in noi stessi e nel futuro. -
L'autista di Berlinguer. Quindici anni con il segretario del PCI
Quindici anni trascorsi accanto a Enrico Berlinguer, giorno dopo giorno, come un’ombra fedele o un angelo custode. Alberto Menichelli è stato, oltre che responsabile della vigilanza di Enrico Berlinguer a Botteghe Oscure, l’autista personale del grande leader della Sinistra italiana, probabilmente il politico più amato dalle masse del Dopoguerra, certo il più rimpianto. Di quegli anni straordinari e difficili, trascorsi fianco a fianco con il segretario del Pci, Menichelli racconta fedelmente gli avvenimenti, i luoghi, le emozioni. Il coraggio di sfidare ogni giorno la minaccia terroristica. Gli aneddoti del quotidiano, che ci restituiscono il ritratto forse più vero dell’uomo Berlinguer, la sua semplicità, la dirittura morale che si esprimeva prima di tutto nelle (apparentemente) piccole cose. Fino a quel tragico 11 giugno 1984: il comizio di Padova e i drammatici momenti che ne seguirono, di cui Menichelli ci offre un racconto “in diretta”, una testimonianza unica e commovente delle ultime ore di Enrico Berlinguer. -
I cantastorie di Marrakesh. Dialogo sulle radici, l’identità migrante, il razzismo, l’impegno, la scrittura
Per chi voglia scoprire o approfondire la figura di Tahar Ben Jelloun – citato anche in una serata di Sanremo 2022, con un brano tratto da Il razzismo spiegato a mia figlia – non c’è niente di meglio che affidarsi a questo libro: un dialogo con Marco Alloni avvolto nelle atmosfere di Tangeri, quasi una confessione a cuore aperto, in cui lo scrittore ripercorre uno a uno i momenti-chiave della sua esistenza. L’infanzia tra Fès e Tangeri, l’opposizione alla monarchia marocchina, la prigione. Il trasferimento in Francia, i lunghi anni di impegno civile come editorialista di «Le Monde». E contemporaneamente la scoperta del cinema, lo studio sociologico e antropologico del fenomeno emigrazione, la passione per la scrittura. E soprattutto il razzismo: quello interno alla società francese e quello che nei decenni si è andato diffondendo lungo la spina dorsale dell’intera Europa. Il tutto è attraversato da un senso lirico di nostalgia per l‘amato Marocco, le pieghe della sua società misteriosa e sensuale. Un Islam molto diverso da quello divulgato negli ultimi anni dai nostri media, e invece vissuto (o rivissuto) attraverso le antiche tradizioni popolari, la magia e il sufismo. I cantastorie di Marrakech, dunque: come simbolo di una memoria del passato che sola può offrire lo slancio verso la modernità, verso il futuro. -
Putin. Dentro i segreti dell'uomo venuto dal buio. Da San Pietroburgo all'Ucraina
Come siamo arrivati a questo punto? Dove stiamo andando? Come ha potuto un oscuro agente del KGB diventare il nuovo zar che fa tremare il mondo intero minacciando l'apocalisse nucleare? La biografia senza censure, scritta da una giornalista insider dell'informazione e dei segreti russi, che svela il lato oscuro dell'uomo che ha riportato la guerra nel cuore dell'Europa. -
La disperazione di Kurt Cobain
«La poesia serve allo stato d’animo, cioè può avere (anche) un effetto salvifico, perché può rivoluzionare situazioni e risollevare da angosce. Ma come? Liberando, liberandosi, liberandomi da turbolenze, non è effimera, e non è astrazione dalle cose e dal mondo anzi è creazione dell’uomo che mostra nudo il suo sentire e proprio perché offerta va oltre lo stesso essere umano, la poesia è il prodotto del poeta cosparso al mondo, e la parola esiste, una volta inventata, con una vita propria, universale, che abbraccia tutto. È solo con la poesia che si può compiere il miracolo che traduce una sofferenza in sollievo e avviene la magia che concilia i contrari» (dalla prefazione di Morgan) -
Essere Chiara Ferragni
Questa non è solo la storia di Chiara Ferragni. Nelle pagine di questo libro c’è un’analisi critica, con luci e ombre, che non fa sconti. Un racconto di come si diventa imprenditori digitali di successo. Di come, dal nulla di una pagina Instagram personale, si può arrivare a influenzare gli indici di borsa con un post. «Questo libro scritto da Federico Mello, giornalista appassionato e impegnato, romanziere e pioniere dello studio dei trend e dei fenomeni collettivi derivanti dai social media, è un lavoro molto documentato, che illustra a 360 gradi le multiformi attività di “Chiara” - The Blonde Salad, mettendo in campo una chiave analitica di grande interesse: quella della “mutazione antropologica”». (Dalla Prefazione di Massimiliano Panarari) -
Ferrari, mio padre. La storia infinita
Il racconto probabilmente più intimo e umanamente profondo che sia stato fatto di Enzo Ferrari. La biografia scritta dal figlio Piero Ferrari con Leo Turrini è un ritratto a tutto tondo del Drake. Difficile, scontroso, implacabile. Ma anche capace di veri slanci e di una veemente generosità. La voce del figlio Piero ripercorre, come in un film o in un romanzo irripetibile, le grandi vittorie professionali e le sconfitte private. Scorrono, come su uno schermo, i fotogrammi dei tanti trionfi sportivi: e insieme, quelli dei tormenti e dei drammi personali. Una storia che viene da un passato irripetibile. Eppure, a leggere queste pagine, sembra che tutto sia accaduto appena ieri: anzi, oggi. Perché la leggenda del Cavallino e del suo artefice è più viva che mai, e non morirà mai. -
Lettera a Bearzot. Il Vecio, Pablito, il Mundial '82 e altri incantesimi
Quarant'anni dall'indimenticabile notte del Bernabeu. Una lettera ""a cuore aperto"""" a Enzo Bearzot, il Vecio: l'artefice numero uno del trionfo mondiale del 1982. Un viaggio a ritroso nel tempo e nella nostalgia, dal Brasile a Torino, fino alla notte di Madrid. Il ritratto di un uomo sincero, dalla schiena dritta, un Don Chisciotte che non ha mai smesso di seguire i propri ideali ed essere fedele ai suoi valori. Un grande italiano di ieri, che avremmo tanto bisogno di avere ancora qui, oggi, in questo presente smarrito. Prefazione di Alessandro Di Nuzzo."" -
Come un fatto senza commento. Cristiani ed ebrei. Israele e le genti
Il libro offre lo spaccato di una riflessione condotta dall'A. in quasi quarant'anni di studio e di ascolto di Israele. La prospettiva dell'A. è da sempre quella di un ascolto di Israele prioritario rispetto alla sua interpretazione. Egli ascolta nella testimonianza di un Israele oggi vivo più che mai la voce stessa del Sinai. Il titolo del libro è perciò significativo: l'A. lo deve a un amico talmudista che chiedeva di essere ascoltato e accettato per quello che è, vale a dire a prescindere da una qualunque teologia, ben sapendo che i cristiani ne hanno sempre una a portata di mano; e dunque, di essere accettato ""come un fatto senza commento"""". Forte del suo ascolto, l'A. ha intrapreso la sua démarche in ambiti distinti. Nella prima parte del libro, l'A. entra nello spazio delle relazioni tra ebrei e cristiani, per posizionarsi rispetto ai cristiani, non potendo così evitare neppure il sofferto confronto con figure a lui particolarmente care, maestri e colleghi gerosolimitani. Nella seconda parte del libro, l'A. entra nello spazio delle relazioni tra ebrei e non ebrei, per posizionarsi rispetto allo stesso Israele. Prefazione di Gadi Luzzatto Voghera."" -
Óra. Difendi, conserva, prega
«Sto invecchiando 1953/2022. Il corpo non mente, obbliga riguardi e cure, lo spirito ancora strappa velleitario preda di entusiasmi poi insostenibili. Tendo al selvatico, solitario, all’ombra di una casa venerabile dimora, in sintonia col variare delle stagioni, sensibile alla presenza animale le cose visibili ed invisibili attento all’accadere: un sempre più rapido mutare. Non ho più alcun interesse per il racconto che il mondo fa di sé tra vacuità e tornaconti da poco. Sono residuale, in attesa di non so che. Ho fatta mia la triade dell’ultimo Pasolini poeta difendi conserva prega».