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Manuale per cuori spezzati. Il metodo per far tornare l'ex in 50 giorni
Una guida per cuori spezzati, per chi è stato lasciato, per chi vive una storia in crisi, per chi ha perso la fiducia in se stesso. Un metodo innovativo per recuperare il dialogo e il rapporto con l'ex. La prima novità è la calendarizzazione del percorso in 50 giorni: con indicazioni semplici e precise, e un linguaggio confidenziale e immediato, l'autore ci accompagna giorno per giorno verso i nostri obiettivi, che come una clessidra scandiscono il tempo che ci separa dal ricongiungimento con l'ex, abbattendo parallelamente il muro di dolore costruito intorno a noi. L'altra novità è la natura del metodo che non è né clinica né terapeutica, ma empirica, creata con l'esperienza maturata sul campo minato dell'amore. Il manuale nasce da fallimenti e sofferenze personali e si sviluppa e perfeziona in molteplici applicazioni con persone in difficoltà, rivelandosi efficace anche in casi apparentemente senza via di uscita. Tra consigli pratici, attività fisica, riflessioni allo specchio, strategie social ed esercizi scritti (il lettore interviene sul manuale stesso trasformandolo nel suo diario di bordo), si recupera stima in se stessi, perché rinascere è il primo e fondamentale step per riacquisire carisma e riattrarre la persona amata. Un manuale d'amore, o meglio, ""un amore da manuale"""", che tocca le corde più intime, unendo concretezza e sogno. Richiede coraggio, disciplina e fiducia. Perché l’amore è un percorso che parte da dentro e che ci renderà grati e completi, pronti per il tanto atteso e nuovo incontro con l'ex."" -
Edoardo Agnelli. L'intruso tra gli Agnelli
Il figlio di uno tra i più potenti uomini che hanno contribuito a fare dell'Italia una nazione competitiva. Edoardo Agnelli era l'erede designato per nascita: ma il suo mondo era lontano mille miglia dal sistema disegnato dal padre e dalla sua famiglia. Edoardo è sognatore, ingenuo, utopista. Sogna una fabbrica illuminata e un potere basato sulla solidarietà. Così crescono in lui i semi del male di vivere. Fino a soffocarlo; fino a quel salto definitivo nel vuoto, l'atto più autopunitivo e ingiusto che potesse esistere. Se la famiglia Agnelli è considerata da cento anni e più la vera famiglia reale d'Italia, questa è la vera storia, scritta da chi lo ha conosciuto da vicino, di un principe generoso e sfortunato, la cui fine ha commosso molti. Prefazione di Mimmo Calopresti. -
1993. Il romanzo delle stragi. Le bombe a Roma, Firenze e Milano. Un viaggio alla scoperta dei misteri che hanno cambiato l'Italia
Dopo trent’anni e una lunga serie di indagini compiute, questo è il racconto della tragica ed enigmatica stagione stragista mafiosa del 1993. Un romanzo-verità, con un protagonista autore di una tesi di laurea che, capitolo dopo capitolo, si trasforma in una vera e propria inchiesta, mettendo insieme i vari pezzi del puzzle e svelandoli al lettore. Pagina dopo pagina, si delineano gli intrighi e i giochi di potere di un'Italia, quella degli anni ’92 e ’93, sulla quale ancora troppo poco sappiamo. Forse perché abbiamo paura di scoprire quello che è davvero accaduto, e che ha dell’indicibile e dell’incredibile: una trama di interessi e complicità che fa rabbrividire e indignare. Prefazione di Marco Travaglio. -
Silvio. La vita vera di Berlusconi
Per capire che cosa abbia rappresentato Berlusconi per l’Italia, bisogna sapere innanzitutto chi è stato davvero Silvio, il Cavaliere. “L’uomo del fare”, come si è autodefinito più volte? “L’uomo dei miracoli”, come è stato descritto in vita e anche dopo dagli adoratori? Oppure il male in persona, come sostengono da sempre gli antiberlusconiani duri e puri? Per aiutarci a sciogliere l’enigma dell’uomo Berlusconi, torna in libreria la biografia ormai “classica” del Cavaliere scritta da Paolo Guzzanti e aggiornata agli eventi del 2023 e alla scomparsa del protagonista. Un racconto per nulla compiacente, anzi dissacrante e a tratti feroce, ma senza la solita litania di accuse. Paolo Guzzanti è uomo di grandi passioni, una delle menti più anticonformiste del giornalismo italiano. Tutti sanno del suo “innamoramento” per il Cavaliere, nel quale ha creduto – invano, secondo Guzzanti – di riconoscere il possibile leader di una rivoluzione liberale italiana. Già in tempi non sospetti il giornalista aveva denunciato la progressiva ibernazione del Parlamento, la mancanza di democrazia interna al partito e la selezione del personale politico secondo criteri di sex appeal. Uscito dall’orbita del Cavaliere, Guzzanti ne ha restituito un ritratto molto ravvicinato, personale e indiscreto, ripercorrendo anche la sua storia familiare attraverso due lunghe interviste esclusive a Berlusconi e alla madre Rosa. E raccontandoci di quell’ultimo incontro con Silvio, nel marzo del 2023, quando ormai l’autunno del Cavaliere aveva assunto i colori più cupi dell’imminente distacco. -
Hasta siempre Maradona
Maradona è tornato. Ci racconta la parabola del suo vissuto umano, il genio, i valori, i sentimenti, le lotte, le vittorie e le sconfitte. L’immortalità. «Sono nato nella terra di Che Guevara e di Papa Bergoglio. Ernesto mi ha ispirato, Francesco mi ha benedetto. Per qualcuno sono un santo, bueno!, per altri un profeta, claro! per altri ancora un martire, un pazzo, un brigante, un fuorilegge. Sono il sole amaro di Pino, il caffè di Eduardo, la maschera di Totò, il pagliaccio di Caruso, la malinconia leggera di Troisi, l’ala sola dell’angelo di Bellavista, la rabbia e la luce di Caravaggio, il coraggio di Masaniello, lo scugnizzo di bronzo di Gemito. Ho miracolato il sangue di San Gennaro. [...] Ho palleggiato, scartato, sofferto, sudato, incantato, segnato, volato e fermato il tempo oltre l’attimo della felicità [...]. Credete di sapere già tutto di me. Conoscete il conto in banca, i debiti, le sentenze e le condanne, le amanti, gli spacciatori, i goal segnati e quelli sbagliati, i figli legittimi e quelli illegittimi. Forse conoscete Maradona ma non sapete nulla di Diego». A impreziosire il volume la prefazione di Erri De Luca, un dialogo con Gianni Minà, le illustrazioni di Vito Moccia e altre due biografie apocrife, quella di Mercedes Sosa e Astor Piazzolla. Da Hasta siempre Maradona è tratto lo spettacolo teatrale El Pelusa y la Negra attualmente in tournée, con lo stesso Damato, la cantattrice Simona Molinari, Valentino Corvino e il Sudamerica Quartet. -
Una vita all'ormeggio
La vita intensa di Paolo Di Leo, giovane sessantottino, poi padre, marito, amante, medico chirurgo, proprietario del pontile Diomedea nel porto di Cannigione, uomo di scienza con una irrefrenabile passione per il mare e la Sardegna. La sua è stata una rotta costellata da cambiamenti repentini, cadute e ripartenze. Ma il protagonista di queste pagine è un uomo che ha saputo sempre guardare avanti, anche quando è stato drammaticamente colpito negli affetti. È nei tramonti, nel vento, nello specchio d’acqua cristallina dell’arcipelago della Maddalena, che ha trovato le forze e le motivazioni per voltare pagina e ricominciare, sospinto dall’idea che la vita, nonostante le brusche e dolorose frenate, vada sempre vissuta e onorata: perché è un dono preziosissimo e irripetibile. -
Il principe. La vera storia di Vittorio Emanuele
Nella notte tra il 17 e il 18 agosto del 1978, Dirk Hamer, un ragazzo tedesco pieno di vita, si trovava su una barca di amici al largo dell’isola di Cavallo in Corsica. In seguito a un diverbio sull’uso di un gommone, da un’imbarcazione vicina sulla quale si trovava il principe Vittorio Emanuele di Savoia un fucile fece fuoco e un colpo raggiunse il ragazzo alla gamba. Dirk morirà in seguito a un calvario di operazioni durato mesi. Processato dalla Corte d’Assise di Parigi, Vittorio Emanuele venne assolto dall’accusa di omicidio preterintenzionale. Ma nel 2006 arrivò la clamorosa svolta. In un’intercettazione ambientale disposta dalla Procura nella cella del carcere di Potenza in cui Vittorio Emanuele era rinchiuso per l’inchiesta Vallettopoli, il Principe confidava al compagno di cella di essere stato lui a sparare e a colpire Dirk. E si vantava del fatto che con la sua «batteria di avvocati» avesse «fregato» il giudice francese. Essendo già stato assolto, Vittorio Emanuele non poté essere perseguito per il delitto. Birgit Hamer decise di scrivere questo coraggioso libro-verità, curato poi dalla giornalista Beatrice Borromeo, ricostruendo dettagliatamente la responsabilità del Savoia. La vicenda di Dirk, ucciso da una fucilata a diciannove anni, è tornata alla ribalta grazie alla serie che Netflix ha dedicato al caso. Birgit Hamer ha lottato contro il Potere nelle sue diverse forme, perché suo fratello avesse giustizia. Quella scritta in queste pagine è la verità dei fatti, così come Birgit l’ha accertata. Prefazione di Beatrice Borromeo. Postfazione di Gianni Barbacetto. -
La bellezza di esistere
Un uomo, alla soglia dei quarant'anni, si affaccia sulla terrazza di quella casa che è stata, ed è, della sua famiglia e si interroga sul futuro e sul presente. Siamo in un piccolo paese delle Marche nascosto in una valle all'ombra dei monti Sibillini. Il paesaggio è quello dell'infanzia: il canto degli uccelli, le montagne, gli alberi piantati dal padre innamorato di quei luoghi e che conosce l'inglese per essere stato prigioniero degli americani durante la guerra. È l'umile e fiera Italia. La natura, però, non è soltanto un'immagine di quiete, ma la scintilla da cui nasce il racconto che si svolge tra la fine degli anni Ottanta e l'inizio dei Novanta. Dalle proprie origini, pur spostandoci, non ci si allontana mai veramente. Fazi, mescolando prosa e poesia con aderenza alla materia trattata nel naturale scorrere degli eventi, sembra raccontare con uno sguardo antico. E la poesia è, a ben vedere, ciò da cui il protagonista non si è mai staccato, ciò che lo radica alle sue origini, che dà un senso alla vita, alle gioie e ai dolori, agli umori e alle contraddizioni del suo carattere vitalissimo e malinconico. -
Una storia comune
"Una storia comune"""" racconta le vicende di Aleksandr Aduev, un giovane romantico e sognatore che si trasferisce dalla provincia, dove la madre lo ha sempre coccolato, a San Pietroburgo a casa dello zio Pjotr, un pragmatico capitalista sposato con Lizaveta Aleksandrovna, una bellissima donna molto più giovane. Aleksandr crede nell'amore eterno, nell'amicizia indissolubile e soprattutto si reputa un grande poeta. Lo zio, uno dei caratteri più indimenticabili della letteratura di sempre, cerca di orientarlo verso una visione più realistica della vita. Il romanzo è una vicenda umoristica travolgente, una narrazione serrata intorno allo scontro di due mondi che sembrano in apparenza irriducibili. Il registro di Goncarov è la comicità: un'intelligenza che nasce da Puskin e continua in Gogol' e negli altri grandi del suo tempo. Goncarov è il maestro di una verità che spesso dimentichiamo: la vita deve continuare a nutrirci con qualcosa di intangibile, qualcosa che soltanto il riso sa conservare nell'assurda idiozia delle nostre azioni. Scritto in prosa e versi e pubblicato nel 1847, è il primo libro di una trilogia (a cui seguono il celebre Oblomov e Il burrone). Dimenticato per oltre un secolo a causa della sua mancanza di impegno politico e sociale, il libro viene oggi riscoperto come un grande capolavoro della letteratura russa dell'Ottocento, al pari dei grandi Tolstoj, Dostoevskij, Leskov e Gogol'." -
Bruges la morta
Incapace di superare il lutto per la morte della giovane e bellissima moglie, Hugues Viane si trasferisce, insieme ai cimeli della defunta, a Bruges, dove vive nel ricordo e nella nostalgia della donna perduta. Esce di casa soltanto quando si fa buio e passeggia tra le stradine malinconiche della città, che alimentano ulteriormente la sua tenace, invincibile tristezza. Una sera, per caso, incontra una donna, Jane Scott, che sembra la copia esatta della moglie. Con il passare del tempo, però, si rivela molto diversa: capricciosa, irrequieta, futile, amante del lusso e della ricchezza, Jane ha assai poco da spartire con l'anima, la grazia, la dolcezza della defunta moglie. E l'insana relazione fra i due, nutrita soltanto di false illusioni, prenderà presto una piega del tutto inaspettata. Bestseller internazionale nell'Europa simbolista e decadente, ""Bruges la morta"""" fu pubblicato per la prima volta nel 1892. A oltre un secolo di distanza, questa storia tragica mantiene intatta la sua capacità di suggestione. Un libro che sembra sostare a un crocevia, condensando l'immaginazione di un'intera epoca e nello stesso tempo lanciando verso il futuro la sua provocazione fantastica. Il lettore di oggi, nutrito di cinema, potrà riconoscere in """"Bruges la morta"""", come sulla lastra di un vecchio dagherrotipo, la stessa atmosfera allucinata di un grande capolavoro di Hitchcock, """"La donna che visse due volte"""", che fu ispirato proprio da questo romanzo."" -
Rivalità. Le stelle di Noss Head. Vol. 2
Hannah ha finalmente iniziato il primo anno di Storia all'Università di St Andrews. Insieme al suo bellissimo ragazzo Leith, che oltre a essere la sua anima gemella è anche un lupo mannaro, fra lezioni e nuovi amici le giornate scorrono piacevoli e meravigliose. Tuttavia, all'interno del piccolo universo di St Andrews, la confraternita del Cerchio - frequentata da studenti affascinanti e pericolosamente misteriosi - attira subito l'attenzione della ragazza, che ben presto verrà travolta da una rivelazione sconvolgente: i lupi mannari non sono le uniche creature leggendarie ad aver oltrepassato i confini del mito per entrare nella realtà. E così, la storia d'amore di Hannah e Leith, oltre a dover fronteggiare i pregiudizi del Branco, che ritiene di cattivo gusto l'unione di un lupo mannaro con un essere umano, sarà anche minacciata da una vera e propria guerra che sta per scoppiare con altre fazioni, infiammata da contrasti che si trascinano da centinaia di anni. Con maestria e seduzione, in ""Rivalità"""", secondo capitolo della saga """"Le stelle di Noss Head"""", Sophie Jomain dà il bentornato al lettore nel magico mondo di Leith e Hannah, ammaliandolo con nuove leggende oscure e creature spettacolari. Un libro sull'amicizia, sull'amore e sul coraggio."" -
Bitten. La notte dei lupi
Toronto, ai nostri tempi. Elena Michaels è una giornalista di successo, ha un ragazzo normale che la vorrebbe sposare, ama correre di notte, correre veloce come il vento. Non sono certo le strade buie o i tipi loschi a farle paura perché dalla sua ha qualcosa di straordinario. È l'unica donna licantropo al mondo. Ha abbandonato il suo clan d'appartenenza e i comfort della villa, loro quartier generale, per una vita ordinaria. Indietro non si è lasciata solo un Branco ma anche Clay, colui che l'ha tradita trasformandola in un licantropo. Sarà l'amore per l'unico uomo che davvero le abbia toccato il cuore e il forte sentimento di appartenenza ai licantropi che la ricondurranno indietro, quando il Branco avrà bisogno di lei. È giunto per Elena il momento di scegliere tra l'amore per Clay e quello per il ragazzo della porta accanto, tra la sua nuova vita, tessuta su una tela labile e pregna di bugie, e la sua natura che, come la luna chiama le maree, la sta chiamando a sé. -
Il volto degli dei. Legge, archetipo e mito
Venti tesi sull'essenza del mito, sulla civiltà degli antichi e sulla lontananza del divino: in pagine serrate e profetiche, Walter F. Otto, uno dei maggiori pensatori tedeschi e storico delle religioni, ripercorre lo sviluppo spirituale dell'Occidente sul fdo di parole chiave come legge, archetipo e mito, intese quali stazioni ermeneutiche fondamentali per comprendere il mondo antico e i suoi aspetti più problematici. Per Otto l'archetipo dell'essere umano non è la natura intesa come insieme di leggi psico-fìsiche, ma lo Spirito che, pur oltrepassando la sfera naturale, la vivifica e le conferisce una nuova dimensione. Adottando una visione della grecità come sintesi perfetta di naturale e spirituale, sulla scia di Hölderlin, Keats e Goethe, Otto identifica nella lingua e nel linguaggio la risposta umana all'essere, la sua rivelazione. Da questa compenetrazione si svela dunque la vera essenza del mito: quella ""forma dello spirito"""" che non è fede, da sempre rappresentazione di un'assenza, ma visione, ascolto e presenza diretta del dio. Secondo Otto gli dèi hanno davvero camminato con gli uomini."" -
Nuvole di fango
Nel suo sorprendente romanzo d’esordio, accolto dalla critica in maniera entusiastica, la psicologa Inge Schilperoord ha avuto l’audacia di indagare là dove la maggior parte delle persone non osa nemmeno avvicinarsi.rnrnD’estate, in cerca di sollievo dal caldo, la tinca si immerge nella melma dei fondali. Quando poi torna a muoversi, inevitabilmente solleva una nuvola di fango. Come Jonathan: giovane dal passato segnato, ha bisogno di nascondersi, cerca di muoversi il meno possibile e, quando lo fa, solleva una nuvola torbida attorno a sé. Trentenne attratto dalle bambine, Jonathan fa ritorno a casa dopo un periodo trascorso in carcere. La madre è una donna anziana e solitaria e il villaggio di pescatori in cui è cresciuto si sta svuotando. Non c’è quasi più nessuno. Jonathan non ha amici. Una casetta malmessa, il mare a due passi, il cielo sconfinato. Lui, la madre, il caldo estivo soffocante. L’unico barlume di normalità, l’unico attaccamento alla vita vera, è il prendersi cura degli altri: della madre, del cane e di una tinca che ha trovato, ferita, in un laghetto vicino casa. Ma le giornate di Jonathan prendono una piega inaspettata quando Elke, una bambina sempre sola che condivide con lui la passione per gli animali, sembra cercare la sua compagnia… Nuvole di fango è un viaggio vorticoso dentro una mente malata che lotta contro se stessa. Pagine ipnotiche, intrise di umanità, in cui ogni giudizio viene sospeso, costringendoci a vedere il mondo attraverso gli occhi di un criminale che cerca in tutti i modi di non cadere in tentazione. Non di nuovo. -
Rinascita. Le stelle di Noss Head. Vol. 3
A St Andrews, città universitaria sulla costa scozzese, la vita di Hannah non è più la stessa. Per cominciare, non è più un essere umano. Dopo essere stata morsa a tradimento da un angelo nero, il suo corpo ha abbandonato la natura mortale per assumere le sembianze di una creatura magnifica discendente dalle leggende più arcane: un vampiro incantevole dotato di ali imponenti, forza straordinaria e vita eterna, nemico giurato dei lupi mannari, fra cui l'anima gemella di Hannah, Leith. Divisi, ora più che mai, da leggi antiche che gli impediscono di stare insieme, i due innamorati dovranno combattere prima di tutto contro il loro stesso istinto che li vorrebbe avversari. Ma forse, con l'aiuto dell'angelo nero Darius, trovare un modo per permettere ad Hannah di tornare umana e di riunirsi al suo amore proibito è possibile, anche se tremendamente pericoloso. Con ""Rinascita"""", terzo capitolo della saga """"Le stelle di Noss Head"""", Sophie Jomain pone i suoi personaggi davanti a una serie di scelte difficili: i protagonisti verranno trascinati in un'avventura ricca di suspense e combattimenti mozzafiato."" -
Uno sparo nel buio
Roma, 1922. Presso la Corte d'Assise si svolge il processo per l'omicidio di Bice Simonetta, il cui cadavere è stato ritrovato la mattina del 4 gennaio 1918 sul Lungotevere Marzio. L'imputato, Ignazio Mesones, figlio di un diplomatico peruviano e marito della vittima, è accusato di aver ucciso la donna con un colpo di pistola alla tempia con l'intento di simularne il suicidio. Il caso sembra piuttosto semplice da risolvere, se non fosse per l'ipotesi, sempre più plausibile, di un eclatante scambio di persona per le evidenti condizioni fisiche dell'imputato: l'uomo, da anni, è completamente cieco. Testimonianze infervorate e perizie controverse smuovono le acque di un'indagine la cui soluzione appare sempre più difficile, ostacolata da deposizioni contraddittorie, minacce recapitate per mezzo di sgrammaticate lettere anonime, traffici di droga sotterranei e la comparsa di strane figure sulla scena. L'esito del processo si sposta presto sui giornali, dove gli articoli di cronaca si fondono sapientemente con i pareri personali degli autori dei vari pezzi, che condannano p assolvono imputati e testimoni prima ancora che la giustizia abbia fatto il suo corso. Sullo sfondo c'è l'Italia del primo dopoguerra, l'Italia dei governi deboli e dell'incertezza politica, dei duelli d'onore e dei violenti scontri di piazza, della lotta all'analfabetismo e dei primi passi verso l'emancipazione femminile. -
Al caffè degli esistenzialisti. Libertà, essere e cocktail
Un viaggio originale in una delle filosofie più affascinanti del xx secolo, abitata da personaggi che hanno impresso una traccia indelebile nella storia del pensiero contemporaneo, da Sartre e la de Beauvoir, da Camus a Heidegger.rnrnSiamo a cavallo tra il 1932 e il 1933. Al Bec-de-Graz, un caffè di Parigi la cui specialità sono i cocktail all’albicocca, si incontrano tre giovani amici: Jean-Paul Sartre, Simone de Beauvoir e il loro compagno di scuola Raymond Aron. È lui a introdurre Sartre e la de Beauvoir alla fenomenologia, una nuova corrente di pensiero così radicale che, dice indicando i bicchieri, «Se sei un fenomenologo puoi parlare di questo cocktail ed è filosofia!».rnrnCaffè esistenzialistirnrnQuesta stringata argomentazione dà a Sartre l’ispirazione di cui era in cerca da anni, e gli offre lo spunto per creare la propria filosofia basata sull’esperienza della vita reale, sull’amore e il desiderio, sulla libertà e l’essere, sui caffè e i camerieri, sull’amicizia e il fervore rivoluzionario. Sono idee che ammalieranno Parigi, avranno rapida diffusione in tutto il mondo e lasceranno un marchio indelebile sulla cultura giovanile degli anni Sessanta, dai movimenti per i diritti civili a quelli studenteschi fino alle rivendicazioni del femminismo.rnrnSarah Bakewell, grazie a uno stile che con la stessa elegante disinvoltura affronta concetti metafisici e aneddotica, dilemmi morali e faide ideologiche, racconta la storia dell’esistenzialismo moderno come un sorprendente e felice incontro di idee, menti e persone.rnrnAl caffè degli esistenzialisti è un viaggio originale in una delle filosofie più affascinanti del xx secolo, abitata da personaggi che hanno impresso una traccia indelebile nella storia del pensiero contemporaneo, da Sartre e la de Beauvoir, “il re e la regina dell’esistenzialismo”, fino ai loro amici e fieri avversari come Camus, Heidegger, Merleau-Ponty e Lévinas. Attraverso l’intreccio di biografia e pensiero, Bakewell ci conduce al cuore di una filosofia talmente influente da aver cambiato letteralmente il corso di numerose vite e che è riuscita ad affrontare la più grande di tutte le questioni: chi siamo e come dovremmo vivere? -
La pietra di luna
La pietra di Luna, prezioso e antico diamante giallo originario dell'India, dopo una serie di avventurose vicissitudini nel corso dei secoli, arriva infine in Inghilterra e viene donato a una giovane nobildonna di nome Rachel Verinder nel giorno del suo diciottesimo compleanno. Il gioiello, di valore inestimabile, scompare in circostanze misteriose quella notte stessa e un famoso investigatore, il sergente Cuff, viene incaricato di risolvere il caso. L'indagine, per quanto accurata, non porta a nessun risultato e causa, anzi, sgomento e confusione sia tra i membri della famiglia che nella servitù. A fare da sfondo a questo giallo c'è una romantica storia d'amore. -
Io ti troverò
A dieci anni Thomas Bishop viene internato in una clinica psichiatrica dopo aver ucciso la madre che lo seviziava da sempre. Quindici anni dopo, evade dall'istituto e dà inizio a una fuga sanguinaria sul cui cammino sono ancora le donne a cadere. Un omicidio, due, poi saranno decine; Bishop tortura e uccide spostandosi da Las Vegas a Chicago, a New York. Un personaggio infero ma straordinariamente umano, del quale Shane Stevens è cronista implacabile raccontandone nel dettaglio l'infanzia e gli anni di reclusione, le quotidiane strategie di sopravvivenza e la ferocia omicida. Ne emerge un indimenticabile ritratto della follia, di quel concatenarsi di storie, incontri o mancati incontri che conducono un uomo a cedere alla violenza, all'orrore, alla distruzione dell'altro e di sé. E accanto a questa ombra che ferisce a morte le grandi metropoli del continente, emerge il volto oscuro dell'America degli anni Settanta, restituito attraverso il racconto di una caccia all'uomo che coinvolgerà tutti, poliziotti e giudici, politici e giornalisti, beffati dall'astuzia dell'assassino e incatenati, loro malgrado, alla sua testarda, deviata umanità. -
Anemone al buio
Gloria si risveglia dopo un incidente e non è più la stessa. I suoi occhi non vedono più e anche la sua testa funziona male. Ha problemi di memoria e non riesce a distinguere i sogni dalla realtà. Confusa e in preda a quelle che all'inizio sembrano solo allucinazioni, vive una lenta convalescenza nella casa di sempre, assistita dall'amica d'infanzia Licia. Eppure, qualcosa non torna. Troppe cose strane attorno a lei, troppe persone che non ricorda ma di cui ora riesce a distinguere meglio la voce, con conseguenze talvolta sinistre. Quando, in questa nuova dimensione, iniziano a consumarsi drammi e persino omicidi, Gloria decide che è arrivato il momento di fare un viaggio e ripercorrere i luoghi del passato alla ricerca di sé. Man mano che la memoria comincia a tornare, restituendole frammenti perduti, gli occhi riacquistano la vista anche se lei preferirà non farne parola con nessuno, nemmeno col nuovo fidanzato, in cerca solo della verità. All'insaputa di tutti, prenderà coscienza della realtà che la circonda e scoprirà qualcosa di sconvolgente e insieme inaspettato: un complotto minuziosamente costruito attorno alla sua infermità e un grumo di ricordi con risvolti a dir poco raccapriccianti.