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New moon
Per Isabella Swan soltanto una cosa è più importante della sua vita: Edward Cullen. Ma essere innamorati di un vampiro è molto pericoloso, più di quanto Bella immagini. Ora che il loro amore proibito rappresenta una minaccia per tutto quello che hanno di più caro e vicino, si accorgono entrambi che anche un piccolo incidente domestico può mettere in crisi la loro tranquillità... Del resto vivere uno senza l'altra è semplicemente impensabile. Allora perchè Edward all'improvviso lascia Bella? La ragazza vive un lungo periodo di solitudine e tristezza, in cui taglia i ponti con le proprie amicizie e si rinchiude in se stessa, fino alla quasi casuale riapparizione nella sua vita di Jacob Black, che per primo aveva fatto nascere in lei i dubbi sulla vera identità della famiglia di Edward. Più il rapporto di amicizia tra Jacob e Bella si rafforza, più lei sembra tornare alla normalità che le mancava da tempo. Ma la quiete appena ritrovata è turbata da eventi misteriosi, tra cui una strana serie di omicidi ai margini della foresta e l'apparizione di nuove, strane creature della notte. In questa seconda puntata della saga di Twilight, Stephenie Meyer sfodera una miscela di romance e suspense. -
Eclipse
Mentre Seattle è funestata da una serie di strani omicidi e una vampira malvagia continua a darle la caccia, Bella Swan si trova ancora una volta in serio pericolo. È arrivato per lei il momento delle decisioni e dei sacrifici: basterà il fidanzato Edward a farle dimenticare il migliore amico Jacob? Troverà il coraggio necessario a diventare una Cullen? Obbligata a scegliere fra l'amore e l'amicizia, è consapevole che la sua decisione rischia di riaccendere la millenaria lotta fra vampiri e licantropi. Nel frattempo l'esame di maturità è alle porte e per Bella il momento della verità si avvicina... Travolgente e sensuale come i precedenti episodi della saga, Eclipse è un romanzo in cui il desiderio, soffuso eppure inesorabile, si mescola a una forte dose di suspense mentre avvenimenti inaspettati sconvolgeranno per sempre le regole degli umani e degli immortali. -
L' uomo che scrisse il romanzo perfetto. Ritratto di John Williams, autore di «Stoner»
A oltre vent’anni dalla morte di John Williams, i suoi romanzi sono amati da milioni di persone nel mondo e considerati fra i migliori esemplari di narrativa americana del ventesimo secolo, tanto che i lettori iniziano a chiedersi: che storia si nasconde dietro a Stoner? Chi è l’uomo che scrisse questo romanzo perfetto?rnrnrn«A volte basta guardare una persona per sapere quanto sia stata interessante la sua vita», osserva Anne Marie Candido, la curatrice delle carte di John Williams. E con il tempo il volto dello scrittore si era riempito di rughe, segni inequivocabili di una vita piena e sofferta e di una quotidiana ed estenuante lotta per essere riconosciuto come romanziere.rnProbabilmente con Stoner Williams ha voluto esorcizzare la sua paura di morire nell’anonimato, come accade al protagonista del suo capolavoro: un ragazzo di campagna del Missouri che diventa professore, si accontenta di una vita senza scossoni e mantiene un atteggiamento di passiva e serena accettazione per tutto ciò che accade. Williams invece è il contrario: anch’egli di estrazione contadina, procede ostinatamente in salita e non demorde. Il romanziere e il suo doppio sono entrambi infelici ma, se Stoner è un tipo accomodante e comprensivo, Williams ha invece un carattere impossibile ed è ossessionato da un unico pensiero: essere preso sul serio come artista. Il paradosso che gli si para davanti è che, proprio quando la strada si spiana e il suo talento pare trovare il pubblico riconoscimento, lui non ha più molto da dare e da dire: ha già speso le sue energie migliori e si richiude in una spirale di autodistruzione, tra alcol, fumo e risentimento nei confronti del mondo letterario e di quello accademico.rnAttraverso una biografia meticolosa, coinvolgente e ben scritta, possiamo finalmente scoprire chi è l’uomo che sta dietro a un’opera straordinaria come Stoner, ma anche ad altri tre ottimi romanzi, Nulla, solo la notte, Butcher’s Crossing e Augustus, con il rimpianto di avergli riconosciuto la gloria troppo tardi ma con la consapevolezza di aver scoperto un piccolo e discreto eroe dei nostri giorni. -
L'orecchio di Malco
Un romanzo controverso e provocatorio che ha fatto molto discutere nei mesi successivi alla suarnpubblicazione. Una storia giocata sul paradosso, eppure sempre più attuale.rnrnUscito poco prima degli attentati terroristici del 2015 in Belgio, il nuovo noir di Peter Aspe si rivelarntragicamente profetico, ma da una prospettiva rovesciata: al centro della vicenda vi è infatti unarnsetta di integralisti cattolici, decisa a cancellare dal mondo corruzione e degrado a base dirnterrorismo e violenze di ogni tipo.rnrnrnrnProtagonista de L’orecchio di Malco è una setta di irredentistirncattolici. Ben introdotti negli ambienti della finanza e della politica,rnhanno un piano ambizioso: eliminare con ogni mezzo, compresi omicidirne attentati, la corruzione nel mondo e instaurare una teocrazia. Ai lorornocchi il piacere è peccaminoso e la ricchezza eticamente ingiustificabile.rnComincia così un’escalation di terrore e violenza che si propaga darnBruges in tutto il paese con ampia eco mediatica: sacrifici di vittimerninnocenti ed episodi agghiaccianti, come gli attentati nelle discoteche dirnBruges. La situazione sembra senza via d’uscita quando la stessarnHannelore viene rapita dai membri della setta. L’equilibrio e le capacitàrndell’ispettore Van In, di Hannelore e dell’amico e braccio destrornVersavel verranno messi davvero a dura prova. -
Verso un mondo multipolare. Il gioco di tutti i giochi nell'era Trump
Forse avremmo tutti preferito vivere in un’epoca quieta e prevedibile in cui svolgere la nostra esistenza alla ricerca del miglior beneficio personale, contando sul fatto che le più ampie strutture del mondo in cui viviamo sarebbero rimaste tra loro organiche e funzionali.rnrnMa non è andata così.rnrnrnQuello in cui viviamo è un mondo sempre più complesso; in poco più di un secolo la popolazione è passata da 1,5 a più di 7 miliardi e secondo le stime demografiche entro il 2050 arriverà a 10. Anche gli Stati nel giro di cinquant’anni sono quadruplicati, passando da 50 a oltre 200. Il nostro establishment politico, economico e finanziario, come nella Francia di Maria Antonietta, pare avulso dalla realtà dei popoli e inadeguato ad affrontare i profondi cambiamenti che stanno investendo il pianeta. All’aumentare della complessità del mondo corrisponde una progressiva perdita di credibilità dei piloti, quell’élite occidentale a cui nessuno riconosce più il suo ruolo di guida. Allo stesso tempo, con la crisi della globalizzazione acquisiscono nuova importanza gli Stati, le unioni, gli accordi bilaterali, il giusto mix di hard e soft power, l’equilibrio tra i diversi attori. Verso un mondo multipolare esamina lo scacchiere internazionale attingendo alle forme di pensiero della cultura della complessità e dei sistemi. Il risultato è un’analisi condotta su diversi livelli dei punti di forza e debolezza sia degli attori tradizionali (USA, Cina, Russia ed Europa), sia dei nuovi centri emergenti, tutti impegnati nel grande gioco di tutti i giochi: assicurarsi le migliori condizioni di possibilità per accedere a un futuro in cui cambieranno molte cose. Un mondo in cui se l’Europa non troverà in fretta una sua chiara collocazione finirà per essere una pedina all’interno di un gioco a tre: Cina, Russia e America. Un mondo nuovo per il quale sono necessari un agire e un pensare inediti. -
Nebbia sul ponte di Tolbiac
Nebbia sul ponte di Tolbiac è unanimemente considerato il capolavoro di Léo Malet, e le sue sono pagine fra le più felici del noir europeo.rnrnQuando Nestor Burma riceve una misteriosa richiesta d’aiuto dall’ospedale della Salpêtrière, si precipita sul posto a dare un’occhiata. Ma è troppo tardi: Abel Benoit, un vecchio anarchico, è morto prima di poter parlare con lui. Cosa aveva da dirgli? E perché il mondo dell’anarchismo parigino, con il quale Burma è stato intimamente coinvolto, non è più quello di una volta? Che fine hanno fatto i suoi vecchi amici? Forse qualche indizio può fornirlo Bélita Moralés, seducente gitana che a sua volta nasconde tanti segreti e ha alle spalle una vicenda familiare dai risvolti inaspettati. O forse la pista giusta è legata a un altro caso: la scomparsa, avvenuta nel 1936 nei dintorni del ponte di Tolbiac, di una grossa somma di denaro. È un’inchiesta dura e dolorosa, quella che attende Nestor Burma. Ed è ambientata nel xiii arrondissement, il quartiere dove ha trascorso la sua adolescenza misera ma ricca d’ideali: un luogo pieno di ricordi, dove il passato spunta fuori all’angolo di ogni strada. Un’indagine durante la quale si imbatterà nell’amore e nella morte e dalla quale uscirà scosso come non mai. -
Shirley
Yorkshire, inizio Ottocento. Shirley, giovane donna ricca e caparbia, si trasferisce nel villaggio in cui ha ereditato un vasto terreno, una casa e la comproprietà di una fabbrica. Presto fa amicizia con Caroline, orfana e nullatenente, praticamente il suo opposto. Caroline è innamorata di Robert Moore, imprenditore sommerso dai debiti, spietato con i dipendenti e determinato a ristabilire l'onore e la ricchezza della sua famiglia, minati da anni di cattiva gestione. Pur invaghito a sua volta della dolce Caroline, Robert è conscio di non poterla prendere in moglie: la ragazza è povera, e lui non può permettersi di sposarsi solo per amore. Così, mentre da una parte Caroline cerca di reprimere i suoi sentimenti per Robert - convinta che non sarà mai ricambiata -, dall'altra Shirley e il suo terreno allettano tutti gli scapoli della zona. Ma l'ereditiera prova attrazione per un insospettabile... ""Shirley"""" si inserisce nel grande filone del romanzo sociale inglese di inizio Ottocento: i suoi personaggi vivono gli avvenimenti storici dell'epoca - le guerre napoleoniche e le lotte luddiste -, facendo i conti con le contraddizioni del progresso industriale e offrendo spunti di riflessione sul lavoro, sul matrimonio e sulla condizione della donna."" -
Confusione. La saga dei Cazalet. Vol. 3
È il 1942: da quando abbiamo salutalo i Cazalet per l'ultima volta è trascorso un anno. I raid aerei e il razionamento del cibo sono sempre all'ordine del giorno, eppure qualcosa comincia a smuoversi: per le giovani Cazalet la lunga attesa è finita e finalmente Louise, Polly e Clary fanno il loro ingresso nel mondo. Quella che le aspetta è una vita nuova, più moderna e con libertà inedite, soprattutto per le donne. Le cugine si avviano su strade disparate, tutte sospese tra la vecchia morale vittoriana del sacrificio e un costume nuovo, più disinvolto, in cui le donne lavorano e vivono la loro vita amorosa e sessuale senza troppe complicazioni. Mentre Louise si imbarca in un matrimonio prestigioso ma claustrofobico, sul quale incombe l'ingombrante presenza della suocera. Polly e Clary lasciano finalmente le mura di Home Place per trasferirsi a Londra e fare i loro primi passi nell'agognata età adulta, che si rivela ingarbugliata ma appagante. Per quanto riguarda il resto del clan, fra nascite, perdite, matrimoni che vanno in frantumi e relazioni clandestine che si moltiplicano, i Cazalet vanno avanti a testa alta e labbra serrate, sognando, insieme ai loro amici e ai loro amanti, la fine della guerra: ""il momento in cui sarebbe iniziata una vita nuova, le famiglie si sarebbero ricongiunte, la democrazia avrebbe prevalso e le ingiustizie sociali sarebbero state sanate in blocco"""". Ormai ci sembra di conoscerli personalmente, e non possiamo che attendere insieme a loro quel momento."" -
Connectography. Le mappe del futuro ordine mondiale
Dalla sua città di residenza, Singapore, il famoso stratega geopolitico indiano Parag Khanna si è spostato verso le mete più disparate, dall'Ucraina all'Iran, dalle miniere della Mongolia a Nairobi, dalle coste atlantiche al circolo polare artico. Grazie ai suoi viaggi ha avuto modo di osservare i mutamenti epocali che stanno investendo il mondo. Migrazioni, megalopoli, Zone Economiche Speciali, comunicazioni e cambiamenti climatici stanno ridisegnando la geografia planetaria: gli Stati non sono più definiti dai loro confini, bensì dai flussi di persone e di legami finanziari, commerciali ed energetici che quotidianamente li attraversano. In questo scenario anche lo scontro fra potenze assume nuove forme, trasformandosi in un forsennato tiro alla fune: gli eserciti vengono usati tanto per difendere i territori quanto le risorse e le infrastrutture che vi sono custodite. Sono i prodromi della definitiva scomparsa delle guerre? ""Connectography"""", che chiude la trilogia di cui """"I tre imperi"""" e """"Come si governa il mondo"""" sono i primi due volumi, è una mappa dettagliatissima che non solo ci offre una lucida analisi del presente, ma ci propone una visione molto ottimistica del futuro che ci attende: un mondo in cui le linee che lo connettono sono molte di più di quelle che lo separano."" -
Feline
In Germania, nascosta fra le fronde delle foreste più fitte, riparata dai corsi d'acqua più insidiosi, e soprattutto protetta dalla magia, la Tenuta è la comunità segreta che l'anziana Isolde ha costituito anni fa. Qui, organizzati in clan, alleanze e veri e propri sistemi di governo, vivono i mutaforma, esseri umani con la capacità di assumere sembianze animali. Per Uriel, magnifica tigre - bianca, avvenente nipote di Isolde e candidato alla reggenza in seguito al ritiro della nonna, il tempo della spensieratezza e delle avventure amorose sta per finire: deve lasciare la Tenuta e, insieme alla gemella Stella, mettersi alla ricerca della ragazza destinata a diventare la sua compagna; colei che non solo dovrà innamorarsi di lui, ma anche possedere quelle stesse capacità magiche di cui è dotata Isolde. Solo in questo modo Uriel potrà sperare di vincere la lotta per la successione, salire al potere e proteggere il proprio branco dalle minacce del mondo esterno. È così che la giovane Dara - rimasta sola dopo l'incidente stradale che le ha portato via la famiglia - si ritroverà coinvolta in un mondo incredibile, combattuta fra il desiderio di tornare alla sua vita di sempre e l'enorme responsabilità di essere l'unica speranza per la Tenuta e per i suoi membri, ai quali presto si ritroverà indissolubilmente e perdutamente legata. -
Ripley Bogle
«Scrittore autentico, complesso e forte per vocazione, si potrebbe dire, naturale.» - Giancarlo De Cataldo, Robinson – la RepubblicarnAd appena ventidue anni Ripley Bogle ha già raggiunto un traguardo importante, al quale molti arrivano soltanto dopo un'intera esistenza: ha toccato il fondo, è uno spiantato senza amici e senza affetti, la sua vita è al capolinea. Parte del merito va senz'altro alla sua infanzia: nato in un ghetto di Belfast, figlio di una prostituta irlandese e di un ubriacone gallese, è cresciuto in mezzo ad alcol, risse e vendette omicide tra cattolici e protestanti. Ma il percorso verso il suo lurido successo è stato accidentato e tortuoso, per niente scontato: Ripley ha dovuto fare i conti con un'intelligenza formidabile, che per qualche semestre gli ha addirittura permesso di frequentare il prestigioso Trinity College di Cambridge. Ma nella società bene non era a suo agio, non sapeva cosa farsene della prospettiva di un futuro radioso, né tantomeno delle soddisfazioni e delle gratificazioni che derivano da una vita sentimentale felice. La sua è una vocazione insopprimibile. La libertà è la strada. Oggi vive da eroe dei bassifondi in una Londra esasperata e lirica, trasformata nel regno dei barboni, fra le mille difficoltà quotidiane e i ricordi di un'Irlanda devastata dai conflitti. -
Turno di notte. Lo strano caso del Fatebenesorelle
Per questa nuova indagine, tornano il commissario Loperfido e l'assistente Luana Esposito, già protagonisti di ""Assassinio all'Ikea"""". La coppia, sempre sul punto di scoppiare per il travagliato legame sentimentale che li unisce e per le consuete divergenze di natura investigativa, deve scoprire cos'è accaduto a un'infermiera misteriosamente scomparsa al termine del turno pomeridiano al Policlinico di Padova Fatebenesorelle. Stefania Cantalamessa non è tornata a casa dal marito per via di una storia d'amore clandestina o qualcuno ha deciso di farla sparire per coprire azioni illecite praticate all'interno dell'ospedale?"" -
Baires
"Baires è un romanzo autobiografico ma è anche un noir, un libro di avventura e, perché no, un mistery. Non ultimo, è una storia per bambini"""". Così l'autrice descrive questo suo libro che narra la perdita di sé e le conseguenti disavventure di una donna in crisi. Il racconto si dipana tra Buenos Aires, la provincia argentina e Roma. La protagonista, alter ego della scrittrice, è una donna di mezza età, Frida, stilista e disegnatrice per bambini che, annientata dal lutto per la perdita del marito, fugge dalla sua città verso un territorio misterioso e contradditorio: l'Argentina. Viaggiando, si spoglia poco a poco di strati sovrapposti, convenzioni, certezze, narcisismi e sicurezze, che come bucce di cipolla l'hanno avvolta per metà della sua esistenza. La donna elegante, sicura di sé, ancora bella, a causa e grazie al dolore per la perdita del compagno, un anziano padre padrone che l'ha resa dipendente e insicura, recupera lentamente il nocciolo duro della propria anima prendendo dolorosamente coscienza di sé così come dell'inevitabile passare del tempo. Perdendosi nelle strade affollate e bollenti di Buenos Aires, attraversando lande desolate tra i fiumi Uruguay e Paranà, incontrando la magia attraverso le mani di una sciamana, in un incontro a metà tra sogno e veglia, Frida finalmente ritroverà se stessa attingendo forza, tra le altre cose, dalla propria creatività artistica." -
Le bambine dimenticate
Il primo libro di una nuova, emozionante serie bestseller pluripremiata, firmata dalla più popolare scrittrice di crime danese.rnrn«Sara Blædel è al suo apice. Louise Rick è un personaggio che farà tornare i lettori, che ne vorranno di più» - rnCamilla Läckbergrnrn«Blædel è una delle migliori che io conosca» - rnMichael ConnellyrnrnIl cadavere di una donna viene ritrovato in un bosco. Una lunga cicatrice sul volto dovrebbe facilitare l'identificazione, ma nessuno ha denunciato la scomparsa. Nel ruolo di nuovo capo del Dipartimento Persone Scomparse, Louise decide di far circolare una fotografia della vittima, nella speranza di trovare qualcuno che la conoscesse. Funziona: una donna anziana la riconosce. È Lisemette, una bambina di cui, molti anni prima, si occupava all'interno di un centro di salute mentale. Come le altre bambine dell'istituto, anche Lisemette era stata abbandonata dalla famiglia ed etichettata come ""bambina dimenticata"""". Ma Louise presto fa una scoperta ancora più agghiacciante: Lisemette aveva una sorella gemella, ed entrambe erano state dichiarate morte più di trent'anni prima. L'indagine porta Louise nei pressi della casa dov'è cresciuta, e prende una svolta inaspettata..."" -
Strade di notte
Un romanzo cupo e toccante che ha molto di autobiografico. Considerato una delle voci più interessanti dell’emigrazione russa, definito un Nabokov senza Lolita e paragonato a un Proust che si fa tassista, oggi è un vero e proprio classico moderno.rnrn«Un libro che vi porterete dietro per tutto il resto della vostra vita» - rnThe Guardianrnrn«Il narratore compone un affresco coi lembi di biografie alla deriva. Pianta i suoi poveri sui marciapiedi dai bordi di zinco, ce li mostra confusi dall’allucinazione delle burrasche della Storia, e ci lascia col desiderio di conoscere i loro destini. È lì che tocchiamo l’arte dello scrivere» - rnLe Figaro LittérairernrnUn tassista russo vaga per le strade buie della Parigi degli anni Trenta. È una Parigi misera e splendida, popolata da un sottobosco di personaggi ai margini: nobili decaduti, filosofi alcolizzati, emigrati afflitti da manie di persecuzione, prostitute che imparano la professione da frequentatrici del demi-monde finite in disgrazia. Sono animali notturni, le mille sfaccettature della disperazione umana. Incontri fugaci regolati dal caso, compagni di viaggio con cui condividere un pezzo di strada nell’inevitabile cammino verso la morte. Il tassista osserva, ascolta e si lascia trascinare nelle loro tragiche, insulse esistenze per sfuggire alla solitudine che lo attanaglia e all’amara consapevolezza della vacuità della propria vita, una vita priva di legami e di futuro, una vita da esule, da eterno viaggiatore in terra straniera. Sullo sfondo di questo pellegrinaggio senza meta aleggia lo spettro della grande Russia, patria perduta e rimpianta, della quale in queste pagine si respira tutto il fascino malinconico.rnUn romanzo cupo e toccante che ha molto di autobiografico: Gajto Gazdanov trascorse gran parte della vita in Francia, dove si guadagnava da vivere svolgendo i lavori più umili, fra cui quello di tassista notturno. Considerato una delle voci più interessanti dell’emigrazione russa, definito un Nabokov senza Lolita e paragonato a un Proust che si fa tassista, oggi è un vero e proprio classico moderno. -
Il nido
Scritto con una prosa trascinante che rivela punte di umorismo nero e spietato, Il nido è il toccante racconto dell’incontro tra due solitudini che trovano l’una nell’altra un barlume di speranza. rnrn«Winton non è un grande romanziere australiano; è un grande romanziere, punto» - rnThe Timesrnrn«Un romanzo straordinario sul disincanto e la redenzione, la perdita e la bellezza. Winton al suo massimo» - rnThe Guardianrn«Una riflessione oscura e insieme abbagliante su persone e luoghi ai margini. Nelle mani di Winton, con la sua voce inconfondibile, questa perturbante storia ha il potere di sorprendere e deliziare, forse anche ispirare» - The New York Timesrnrn«La scrittura di Winton è una miscela inebriante di descrizioni potenti, sentimenti profondi e metafisica… bellissimo» - rnSunday TelegraphrnrnTom Keely, ex ambientalista impegnato molto noto, ha perso tutto. La sua reputazione è distrutta, la sua carriera è a pezzi, il suo matrimonio è fallito, e lui si è rintanato in un appartamento in cima a un cupo grattacielo di Fremantle, da dove osserva il mondo di cui si è disamorato, stordendosi con alcol, antidolorifici e psicofarmaci di ogni sorta. Si è tagliato fuori, e fuori ha intenzione di restare, nonostante la madre e la sorella cerchino in ogni modo di riportarlo a una vita attiva. Finché un giorno s’imbatte nei vicini di casa: una donna che appartiene al suo passato e un bambino introverso. L’incontro lo sconvolge in maniera incomprensibile e, quasi controvoglia, permette che i due entrino nella sua vita. Ma anche loro nascondono una storia difficile, e Keely presto si immerge in un mondo che minaccia di distruggere tutto ciò che ha imparato ad amare, in cui il senso di fallimento è accentuato dal confronto continuo con la figura del padre, Nev, un gigante buono impossibile da eguagliare. In questo romanzo coraggioso e inquietante, Tim Winton si chiede se, in un mondo compromesso in maniera irreversibile, possiamo ancora sperare di fare la cosa giusta.rnScritto con una prosa trascinante che rivela punte di umorismo nero e spietato, Il nido è il toccante racconto dell’incontro tra due solitudini che trovano l’una nell’altra un barlume di speranza. Una storia di miseria e fallimenti, dipendenze e marginalità, sullo sfondo di un’Australia ricca di contrasti, in cui la bellezza struggente dei paesaggi fa a pugni con la periferia urbana, straniante e ostile, dell’estremo lembo del mondo. -
Carpe diem. Le poesie più belle
Quasi tutti conoscono almeno un verso di Orazio, il grande poeta latino, uno dei più grandi di tutti i tempi: se non altro, il famosissimo e universale carpe diem. Pochi hanno avuto invece l'opportunità di leggerlo e goderne, se non sudando sul latino dei banchi di scuola. Ed è un peccato. Raffinatissimo e intenso, antico e moderno al tempo stesso, Orazio continua - a più di duemila anni dalla morte, avvenuta nell'8 a.C. - a far sentire la propria voce, a meditare sulla fuga del tempo, invitando gli uomini a non lasciarsi sfuggire la densità dell'istante, l'attimo da cogliere e vivere in pienezza. Scontroso e irascibile, innamorato della saggezza e del vino, fu uomo solitario, ma credette profondamente nell'amicizia. Amò le donne con passione, ma della passione ebbe sospetto e timore. Non ebbe figli, né eredi, ma scelse di lasciare al mondo l'inconsistenza della parola poetica: «Un monumento più eterno del bronzo, più alto delle piramidi». Minacciato da quel ""male di vivere"""" che chiamò funestus veternus, cercò sempre un equilibrio interiore che non si lasciasse turbare dalle alterne vicende della vita, ma seppe anche accettare con un sorriso le debolezze proprie e altrui. La sua poesia insegue la perfezione e l'eleganza assolute, ma spesso i suoi versi raggiungono la vetta ben più ardua della semplicità. Aspira all'eternità, ma esalta la bellezza del momento presente. Vorrebbe pronunciare la parola """"speranza"""", ma teme che sia un inganno. Non crede agli dèi, e se ne dispiace. E così Orazio consacra la sua voce a una dimensione intermedia, a quella terra di nessuno che sta nel mezzo, fra il cielo e la terra: nel """"non più"""" degli dèi fuggiti, nel """"non ancora"""" del Dio che viene."" -
Dark Harlem
Ambientato al tramonto della Jazz Age,rnDark Harlem è un viaggio suggestivo attraversorni teatri, le sale da biliardo e i salottinirndei chiromanti della Harlem dell’epoca.rnQuesto romanzo – uscito per la prima voltarnnel 1932 – è considerato il primo poliziescornscritto da un autore afroamericano: un mixrndi umorismo, mistero e negritudine ambientatornnel cuore palpitante dell’America nera.rnrnrnrnrn«Un giallo sorprendente e un vivace ritratto di Harlem al tempo stesso» – The New York Timesrnrn«Fisher aggiunge all'arte di Maupassant e O. Henry la tensione narrativa e un vigoroso umorismo» – Alain LockernrnFrimbo, il più famoso medium di Harlem, èrnstato ucciso nel suo studio. Quando il dottorrnArcher e l’investigatore Perry Dart arrivanornsulla scena del delitto, nella sala d’aspettorntrovano sette clienti, tutti potenziali colpevoli.rnDurante le prime indagini i sospetti cadonornsu Jinx Jenkins: era lui l’unica personarnpresente nello studio al momento dell’omicidio,rnП suo il fazzoletto trovato nella golarndel morto e una sua impronta digitale vienernscoperta sul manico della mazza usatarnper stordire la vittima. Ma mentre le indaginirnprocedono, il corpo scompare e i moventirnsi moltiplicano: forse è stato ucciso per vendicarernil fratello di Hicks, che si è ammalatorngravemente in seguito a una maledizione chernFrimbo gli ha lanciato, o forse il suo omicidiornП da imputare alla malavita di Harlem,rnche non vedeva di buon occhio le continuernvincite di Frimbo alla lotteria clandestina.rnChiunque quella sera sia entrato in contattorncon la vittima potrebbe ragionevolmenternessere l’assassino. E proprio a questo puntornarriva, immancabilmente, il colpo di scena.rnAmbientato al tramonto della Jazz Age,rnDark Harlem è un viaggio suggestivo attraversorni teatri, le sale da biliardo e i salottinirndei chiromanti della Harlem dell’epoca.rnQuesto romanzo – uscito per la prima voltarnnel 1932 – è considerato il primo poliziescornscritto da un autore afroamericano: un mixrndi umorismo, mistero e negritudine ambientatornnel cuore palpitante dell’America nera. -
La legge e la signora
"La legge e la signora"""", opera della maturità di Wilkie Collins, oltre a presentare diversi elementi della moderna letteratura di genere, è il primo esempio di romanzo poliziesco che ha per protagonista un investigatore donna. La vita matrimoniale di Valeria ed Eustace Woodville inizia sotto cattivi auspici. Un piccolo incidente durante la celebrazione del rito sembra confermare il clima di diffidenza e sospetto che lo ha accompagnato e che cresce ulteriormente quando, durante la luna di miele a Ramsgate, la donna viene a sapere che il vero cognome del marito è Macallan. Tornata a Londra, decisa ad andare fino in fondo, scopre che anni addietro Eustace è stato accusato di aver avvelenato la prima moglie ed è stato assolto per insufficienza di prove. Per salvaguardare il suo matrimonio, Valeria s'improvvisa detective: è convinta dell'innocenza del marito e determinata a ristabilire la verità. Si troverà così ad affrontare problemi ritenuti """"inadatti a una donna"""", riuscendo a venirne a capo e dimostrando la fondatezza delle proprie azioni, che tutti stigmatizzavano come folli e avventate. Strepitoso ritratto di una donna che non esita a opporsi ai modelli e alle regole della società vittoriana." -
Totò. Vita, opere e miracoli
Cinquant'anni fa moriva Tòtò, il Principe della risata, la risposta italiana a Charlot e Buster Keaton, che ci ha regalato quasi un centinaio di interpretazioni cinematografiche, diretto da registi del calibro di Pasolini e Monicelli, canzoni come la celeberrima ""Malafemmena"""", poesie - ricordiamo 'A livella"""" - e la messa in scena di decine di rappresentazioni teatrali, dall'avanspettacolo alle grandi riviste. In questo libro, Giancarlo Governi, """"Totologo"""" d'eccellenza, partendo dalle vicende personali del giovane Antonio Clemente - dalla nascita, nella sua Napoli, in un contesto di povertà ed emarginazione sociale fino alla faticosa gavetta nei teatri di Roma - ci guida in un viaggio biografico nella vita dell'attore italiano più famoso del mondo, facendoci scoprire che non esiste un solo 'loto. Accanto a una meticolosa disanima della sua opera teatrale e cinematografica, letteraria e cantautoriale, l'autore non trascura l'aspetto più intimo del Principe de Curtis e, attraverso un repertorio unico di testimonianze e ricordi dei familiari e dei grandi artisti con cui Totò ha collaborato, ci racconta le debolezze del grande comico, i suoi fallimenti amorosi, il suo precario stato di salute che alla fine lo costringe a rinunciare al teatro, il suo profondo senso di sconforto di fronte alla critica che lo accusava di mettere in scena sempre le solite """"Totoate"""". Questa biografia è un omaggio sentito e puntuale a un artista poliedrico e alla sua complessa personalità, che spiega perché ancora oggi Totò sia amato, """"venerato"""" e costantemente ritrasmesso in televisione. Una bella ricompensa per un artista convinto di non aver fatto abbastanza.""