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Robledo
«Leggete Bolaño e Foster Wallace e poi dimenticateli. Si rifaranno vivi loro buttando giù la porta delle pagine di Zito» - Andrea BajanirnrnLavorare senza essere pagati: un’usanza che per molti, specie all’inizio, rappresenta il pegno da pagare per accedere al mondo del lavoro.rnMa se, anziché essere una tappa obbligata, fosse una scelta consapevole o, peggio, il frutto di un’ossessione?rnSe là fuori, cioè, ci fossero delle persone che lavorano per il semplice piacere di farlo, di recarsi ogni giorno nello stesso luogo, indossare una divisa e, per otto, nove, dieci ore, mescolarsi ad altri al solo scopo di dare un senso alle proprie giornate, sapremmo riconoscerle? Sapremmo capirle? Sapremmo narrare le loro storie?rnRobledo racconta di questi spettri, della loro caparbia determinazione, dei loro deliranti “percorsi di liberazione” e lo fa a partire dalle tracce che si sono lasciati alle spalle: notizie di cronaca, interviste, biglietti d’addio, pagine di diario che la loro organizzazione, nata per necessità, ha via via generato.rnQuesto libro, però, è anche la storia di Michele Robledo, del primo che ha parlato (e forse inventato) il loro mondo, i loro volti, le loro utopie. Oscuro, grottesco, feroce, poetico, questo originalissimo romanzo dà corpo a un nuovo modo di spiegare le contraddizioni della società in cui viviamo, interrogando il lettore a ogni pagina e spiazzandolo, perché, come afferma lo stesso protagonista: Ogni versione è ugualmente plausibile. Tutte, però, possono essere confutate, e nessuna smentita del tutto. A chi credere, dunque? Di chi diffidare? -
Turbine
Turbine specchio perfetto della società contemporanea, racconta tutta la rabbia e la frustrazione di un mondo che fatica ad affrontare il cambiamento. Un romanzo brillante, intelligente come la migliore satira politica, avvincente come un giallo e umano come una confessione, che in Germania è stato un clamoroso caso letterario.rnrn«Juli Zeh ci ha regalato un gioiello che nessuno deve lasciarsi sfuggire» - rnMartin Schulz, Frankfurter Allgemeine Zeitungrn«Juli Zeh ha scritto il romanzo del momento: sulla rabbia, sull’antipolitica e sulla rassegnazione» - rnDer Spiegelrn«Il romanzo a sfondo sociale di Juli Zeh, che getta uno sguardo privo di cliché nel cuore della nazione tedesca, è un trionfo letterario» - rnDer TagesspiegelrnrnSembra proprio che Gerard e Jule abbiano trovato un angolo di paradiso. È il villaggio di Unterleuten, poco lontano da Berlino. Romantici cottage, aperta campagna, aria pulita: un luogo dove la vita è autentica. Fin dal principio, però, si percepisce un’atmosfera cupa, qualcosa che minaccia la quiete, qualcosa che ribolle sotto la superficie e sta per esplodere… Quando una ditta decide d’impiantare un gruppo di turbine eoliche nelle immediate vicinanze del paesino, si delinea un conflitto che va ben oltre le vite private degli abitanti: si tratta di uno scontro tra generazioni, tra città e campagna, tra artificio e natura, tra perdenti e vincitori post-muro. Una vera e propria guerra di tutti contro tutti, in cui dietro alle ideologie si nascondono gli istinti più bassi mentre le dinamiche spietate della provincia non fanno che esasperare il bisogno quasi carnale di appropriarsi di un pezzo di terra. Un crescendo di tensione che sfocia nella nevrosi collettiva e in cui la certezza è una sola: non si salva nessuno. -
La figlia femmina
Candidato al Premio Strega 2017rnPresentato da Maria Ida Gaeta e Giuseppe Leonelli.rnFinalista alla XLIX edizione del Premio Vitaliano Brancati, sezione Giovani rnrnSensuale come una versione moderna di Lolita, ambiguo come un romanzo di Moravia, La figlia femmina è il duro e sorprendente esordio di Anna Giurickovic Dato.rnrn«Dio almeno mi crede».rn«Tutti ti crediamo».rn«Tu non mi crederesti mai».rn«A cosa non dovrei credere, Maria?».rn«Che io sono un diavolo».rn«Tu sei un angioletto, sei una bimba».rn«Non è vero. Io il diavolo ce l’ho qua.rnMa non lo so chi ce l’ha messo, ci sono nata così».rnrnAmbientato tra Rabat e Roma, il libro racconta una perturbante storia familiare, in cui il rapporto tra Giorgio e sua figlia Maria nasconde un segreto inconfessabile. A narrare tutto in prima persona è però la moglie e madre Silvia, innamorata di Giorgio e incapace di riconoscere la malattia di cui l’uomo soffre. Mentre osserviamo Maria non prendere sonno la notte, rinunciare alla scuola e alle amicizie, rivoltarsi continuamente contro la madre, crescere dentro un’atmosfera di dolore e sospetto, scopriamo man mano la sottile trama psicologica della vicenda e comprendiamo la colpevole incapacità degli adulti di difendere le fragilità e le debolezze dei propri figli. Quando, dopo la morte misteriosa di Giorgio, madre e figlia si trasferiscono a Roma, Silvia si innamora di un altro uomo, Antonio. Il pranzo organizzato dalla donna per far conoscere il nuovo compagno a sua figlia risveglierà antichi drammi. Maria è davvero innocente, è veramente la vittima del rapporto con suo padre? Allora perché prova a sedurre per tutto il pomeriggio Antonio sotto gli occhi annichiliti della madre? E la stessa Silvia era davvero ignara di quello che Giorgio imponeva a sua figlia?rnLa figlia femmina mette in discussione ogni nostra certezza: le vittime sono al contempo carnefici, gli innocenti sono pure colpevoli. È un romanzo forte, che tiene il lettore incollato alla pagina, proprio in virtù di quell’abilità psicologica che ci rivela un’autrice tanto giovane quanto perfettamente consapevole del suo talento letterario. -
Tempi selvaggi. Yeruldelgger
È inverno inoltrato e la steppa è avvolta nella morsa dello dzüüd: le temperature si aggirano sui meno trenta, un vento gelido imperversa e il paesaggio è spazzato da tormente di neve. Sembra di respirare vetro. È la leggendaria sciagura bianca, che al suo passaggio lascia dietro di sé una scia di cadaveri. Milioni di vittime, uomini e animali. Da un cumulo di carcasse congelate, incastrata fra un cavallo e una femmina di yak, sbuca la gamba di un uomo. È solo il primo di una serie di strani ritrovamenti. Nel frattempo, in un albergo di Ulan Bator, viene assassinata la prostituta Colette, delitto del quale è accusato proprio il commissario Yeruldelgger. E poi c'è la scomparsa del figlio di Colette, le cui tracce porteranno il commissario fino in Francia, in una fitta trama di giochi di potere dei servizi segreti, loschi affari dei militari e corruttela della politica. Yeruldelgger non ha più niente da perdere ed è pronto a uccidere. Il fuoco va sconfitto col fuoco, proprio come si fa quando scoppiano gli incendi nella steppa: si creano muri incendiari. E intanto, la neve continua a ricoprire la Mongolia... Secondo capitolo della trilogia di Yeruldelgger. -
Dei nostri fratelli feriti
Vincitore del Premio Goncourt Opera Prima 2016. rnL’autore ha rifiutato il riconoscimento: «La competizione, la concorrenza e la rivalità per me sono nozioni estranee alla scrittura e alla creazione».rnrnrn«Questo scrittore che coltiva la propria unicità merita il Premio Goncourt Opera Prima» - rnL’Humanité Dimanchernrn«Grazie all’agile penna di Joseph Andras, i sussulti di un’epoca rimano con i contrasti di una città divisa tra due mondi» - rnLa Culturernrn«In questo racconto scioccante Joseph Andras narra con talento e ardore la storia di un giovane idealista» - rnL’ExpressrnrnÈ il 1956, ad Algeri, e Fernand Iveton ha appena piazzato un ordigno nella fabbrica in cui lavora. Sente chiamare il suo nome, si volta e in un attimo i poliziotti gli sono addosso. La bomba viene disinnescata ma, anche se fosse esplosa, non avrebbe ucciso né ferito nessuno. E questo, Fernand, comunista e fervente sostenitore dell’indipendenza algerina, lo sa bene: il suo doveva essere un atto di sabotaggio, un gesto simbolico che avrebbe lasciato un segno, certo, ma negli spiriti, non sui corpi. Eppure, paradossalmente, è proprio il corpo di Fernand a venire marchiato, unica vittima del fantasma dell’esplosione. Arrestato e fatto prigioniero, Fernand viene torturato e martoriato, offeso e umiliato, esposto e infine ghigliottinato. È il corpo di Fernand, le sue spoglie, la sua testa, che l’opinione pubblica reclama, quel corpo troppo ingombrante, troppo pericoloso, perché i comunisti ne prendano apertamente le difese, è quello il corpo sacrificale per il quale tutti i gradi di giudizio confermano la pena capitale e a cui, nel febbraio del 1957, il governo francese (presidente René Coty, ministro della Giustizia François Mitterrand) rifiuta la grazia. Questa è la storia vera di Fernand Iveton, l’unico europeo giustiziato durante la guerra d’Algeria.rnCiò che stupisce del giovane Joseph Andras è il rigore della sua scrittura: nessun artificio, mai un allontanamento retorico, ma una ligia prossimità al soggetto della sua narrazione. Dei nostri fratelli feriti è un ibrido tra la testimonianza storica e un’opera poetica, un documento letterario pervaso da una carica morale dirompente che restituisce con pochi, misurati tratti lo spirito di un’epoca. -
Panikkar. La vita e le opere
Con dedizione e rispetto, Bielawski fa emergere il senso del cammino compiuto dal filosofo e ci guida nell’affascinante “labirinto” Panikkar.rnrn«Sono partito cristiano, mi sono scoperto hindu e ritorno buddhista, senza aver mai cessato di essere cristiano» - Raimon Panikkarrnrn«Nella vita di Panikkar è condensata la teologia del futuro» - Vito MancusornrnA cento anni dalla nascita, la personalità eccezionale e il sapere eclettico di Raimon Panikkar sono sempre più oggetto di interesse e ricerca da parte degli studiosi di tutto il mondo, contribuendo a consolidare la “leggenda Panikkar”.rnDa questa accurata biografia, che intreccia la vita alle opere e segue le orme dell’originale percorso erratico del filosofo di Tavertet, affiora il profilo di uno dei principali innovatori della tradizione teologica e filosofica occidentale, di un uomo che ha dialogato con i più grandi pensatori del Novecento e che, a ragione, può essere annoverato tra loro.rnNato a Barcellona da madre catalana e padre hindu, Raimon Panikkar (1918-2010) è stato teologo e filosofo; docente universitario, sacerdote cristiano e scrittore prolifico; erudito eccelso e viaggiatore instancabile. Mosso dalla vocazione per il confronto aperto e l’arricchimento reciproco, questo «artista del dialogo» ha saputo abitare l’irriducibile molteplicità e diversità delle religioni e delle culture e ha incarnato la più alta sintesi tra Oriente e Occidente. Ripercorrere gli spostamenti di Panikkar tra Spagna, Italia, India, Stati Uniti e Catalogna equivale a conoscere le tappe fondamentali della sua esistenza per penetrare lo spirito che ha animato e plasmato il suo pensiero, dalla visione cosmoteandrica (che afferma l’inscindibile struttura trinitaria della realtà in Dio-uomo-mondo) fino alle riflessioni sulla mitologia, la secolarità sacra e il buddhismo.rnIl mito che si è costituito intorno a questa figura richiede tuttavia di essere letto e interpretato per poter scorgere l’uomo che sta dietro al “maestro”. Tale è l’obiettivo che si propone Maciej Bielawski in questo ritratto biografico di Panikkar, nel tentativo di “salvare” la sua persona e il valore della sua opera. -
Eisenberg
Un giallo imperdibile che in Germania ha avuto un successo clamoroso, giungendo ai vertici delle classifiche e conquistando centinaia di migliaia di lettori.rnrn«Thriller giudiziario travolgente e pieno di colpi di scena» - Bildrnrn«Giallo coinvolgente con finale inaspettato» - WDR 2rnrn«Andreas Föhr scrive con una forza ossessiva vertiginosa» - rnFür SiernrnrnUna studentessa viene assassinata e mutilata in un parco di Monaco nell'aprile 2015. Tanto le indagini della polizia quanto il referto del medico legale sembrerebbero accusare un uomo di mezza età, senza fissa dimora, che Rachel Eisenberg - avvocato di grido e madre di una figlia adolescente - accetta di difendere nonostante l'iniziale riluttanza. Ma quando si trova seduta davanti al suo cliente, Rachel resta allibita perché quell'uomo lo conosce bene: è il professor Heiko Gerlach, astro della fisica teorica con cui ha avuto una relazione diciotto anni prima. Come è finito sulla strada? E soprattutto: è davvero uno psicopatico omicida? Rachel si rifiuta di crederci e comincia a indagare per conto proprio, incalzata da una serie di domande tormentose: non c'era, già tanti anni prima, un'ombra inquietante nella personalità del suo partner? Qual è il ruolo di Nicole, la giovane e affascinante senzatetto che per mesi ha accompagnato Heiko nei suoi spostamenti? E chi è Max, che offre a Nicole aiuto e protezione proprio quando Heiko viene incarcerato? Spostandosi in un'estate torrida tra Monaco e il lago di Garda in cerca delle risposte, presto Rachel si accorgerà che anche lei sta rischiando la vita. -
Bruno Giordano. Una vita sulle montagne russe
«A chiunque piaccia il calcio l’essenzialità di Bruno Giordano dovrebbe essere cara» - Edoardo Albinatirnrn«Qualcuno disse che io con le mie donne non avevo avuto fortuna, che avevo cercato di aiutarle ma poi mi ero arreso. Non è esatto. Se vogliamo rimanere nel gergo sportivo, dobbiamo dire che io con le donne della mia vita ho fatto pari: con mia sorella Silvia e con la mia prima moglie Sabrina ho perso, ma con mia madre e con Susanna ho vinto! Ma quelle due sono state vittorie che valgono cento scudetti perché mi hanno ripagato ampiamente di tutte le sconfitte» - rnBruno Giordanornrn«Bruno Giordano è stato l’italiano più forte con cui abbia mai giocato, il più sudamericano tra quelli che sono nati nel vostro meraviglioso paese» - rnDiego Armando Maradonarnrn""Inizio i miei lunghi incontri con Bruno che mi racconta tutto e io scopro che le nostre vite diametralmente opposte affondano le radici in un humus comune. Siamo nati e cresciuti a Trastevere in epoche diverse, ma quando il quartiere più famoso di Roma aveva conservato tutte le sue caratteristiche e soprattutto la sua umanità.rnTrastevere subirà la sua profonda trasformazione negli anni Novanta, quando io l’ho lasciato da tanti anni e Bruno ha smesso di essere un calciatore. Siamo andati nella stessa scuola elementare, abbiamo giocato in mezzo alla strada e dopo siamo passati all’oratorio della parrocchia. Poi le nostre vite hanno preso strade diverse ma ci siamo formati negli stessi territori, abbiamo respirato la stessa aria, abbiamo frequentato gli stessi luoghi, abbiamo conosciuto le stesse icone: il Gianicolo con i luoghi garibaldini, piazza Trilussa e piazza Giuseppe Gioacchino Belli, con i monumenti ai due grandi poeti romani, abbiamo fatto il bagno nel Fontanone e dal Ciriola a ponte Sant’Angelo. Lui giocava a piazza Santa Maria, di fronte alla basilica che conserva i mosaici del Cavallini, e io a via degli Orti D’Alibert alle pendici del Gianicolo, dove si respira l’aria del carcere di Regina Coeli.rnBruno mi ha raccontato la sua storia, con i suoi trionfi, le sue gioie, ma anche le tragedie e le umiliazioni. Questo altalenarsi di fatti e di momenti positivi con i momenti negativi, di salite gloriose e di disarmanti discese hanno suggerito il titolo del libro. E Bruno questa sua vita “sulle montagne russe” me l’ha trasmessa così bene che ho deciso di raccontarla in questo libro in prima persona, prestandogli la mia capacità narrativa insieme alla mia cultura e alla mia sensibilità. Flaubert disse: «Madame Bovary c’est moi». Posso dire che Bruno Giordano sono stato io, il tempo della stesura di questo libro."""" - rnGiancarlo Governi"" -
Giuliano
Pubblicato per la prima volta nel 1964, Giuliano è uno dei romanzi di maggiore successo di Gore Vidal. La fortuna ininterrotta che i lettori gli hanno tributato dalla sua uscita e gli apprezzamenti favorevoli della critica letteraria lo fanno annoverare tra le opere di narrativa più importanti della letteratura americana del Novecento. rnrn«Un romanzo storico magnifico» - rnHarold Bloomrnrn«Un trionfo letterario» - rnAnthony Burgessrnrn«Non ci fu figura più eccentrica a guidare i destini dell’Impero Romano di Giuliano Augusto. Qui è infinitamente appassionante» - rnTimernrn«Alto intrattenimento» - rnThe New York Times Book ReviewrnrnIl romanzo racconta la vita privata e politica di Giuliano, l’imperatore romano del quarto secolo, nipote di Costantino, che durante i brevi anni del suo regno tentò di soffocare la diffusione del cristianesimo e di restaurare il culto degli dèi, passando per questo motivo alla storia con l’appellativo di “Apostata”. Morirà assassinato nel 363, tre anni dopo essere diventato imperatore, avendo completamente fallito la realizzazione del suo progetto. Il racconto di Vidal comincia diciassette anni dopo la morte di Giuliano e prende le mosse dalla corrispondenza tra due potenti e influenti uomini politici del tempo. Senza scrupoli, portati a privilegiare gli intrighi della politica e del potere, non esitano a farcire le loro lettere di osservazioni malevole, pettegolezzi e maliziose digressioni che interpolano al diario scritto dall’imperatore, destinato a essere la sua autobiografia. Nelle pagine di Giuliano troviamo così l’affascinante rappresentazione di un conflitto politico e religioso in cui già si profila il declino dell’Impero Romano; ma troviamo, soprattutto, il sentimento di un’epoca, raffigurato con maestria e con l’inconfondibile stile di Gore Vidal. Nella lotta senza speranza contro il cristianesimo ormai trionfante, nel tentativo – che egli stesso sa essere destinato a fallire – di restaurare una religione che lo spirito del tempo non sente più sua, si nasconde il tormento di un’anima spaventata e smarrita di fronte al futuro. Un sentimento che appartiene a ogni epoca e che fa della tragica parabola dell’imperatore romano una storia attuale anche ai giorni nostri. -
Miliardario a cinque stelle
Finalista al Man Booker Prize, un romanzo dalla mille luci ambientato nel cuore pulsante dell'Asia contemporanea.rnrn«Ci troviamo di fronte a un grande scrittore» – Doris Lessingrnrn«Aw è uno scrittore paziente ed elegante. La sua prosa agile e senza fronzoli ricorda quella di Kazuo Ishiguro. Uno scrittore da tenere d'occhio» – The New York Timesrnrn«Il signor Aw racconta in maniera meravigliosa il coraggio e il fascino cosmopolita della Shanghai di oggi... Aw non si è limitato a fare satira su un ambiente sociale; ha creato un cast di personaggi convincenti, tutti arrivati a Shanghai per rifarsi, eppure perseguitati dal passato... Un risultato davvero notevole» – The Wall Street JournalrnrnBenvenuti a Shanghai: un luogo dove può succedere di tutto e dove tutti possono diventare qualcuno. Cinque nuovi arrivati sono in cerca di riscatto: Phoebe, che si costruisce una nuova identità fatta di false borse griffate, manuali di self-help e pose studiate con l'obiettivo di trovare un uomo ricco; Gary, giovanissima popstar con un'infanzia difficile alle spalle, catapultato dai miseri villaggi della Malesia rurale alle sterminate platee asiatiche; Justin CK Lim, figlio adottivo di una ricca famiglia di immobiliaristi malesi, incaricato di gestirne gli affari a Shanghai; Leong Yinghui, imprenditrice in ascesa la cui totale dedizione al lavoro nasconde la solitudine della vita privata; e infine Walter Chao, misterioso e accattivante uomo d'affari che è anche autore, sotto pseudonimo, del manualetto per diventare «miliardari a cinque stelle». Mentre le vite dei protagonisti s'intrecciano l'una con l'altra, sullo sfondo lussi sfrenati e architetture ardite convivono con miserie insostenibili, slum claustrofobici e nostalgiche vestigia di un passato in estinzione. Ne emerge il ritratto di una società inarrestabile, dove le vite e le carriere possono conoscere formidabili ascese e catastrofiche cadute nell'arco di pochi mesi, così come interi quartieri possono sparire dal giorno alla notte per lasciar spazio a futuristici grattacieli. -
The Irishman
Narrazione di grande potenza, The Irishman è un viaggio monumentale attraverso i corridoi nascosti del crimine organizzato, le sue dinamiche interne, le rivalità e le connessioni con le alte sfere della politica: un grande classico della letteratura americana sulla mafia.rnrnLa scomparsa di Jimmy Hoffa, leggendario leader sindacale, definito «l'uomo più potente degli Stati Uniti dopo il presidente» dal suo oppositore Robert Kennedy, è uno dei più grandi misteri della storia americana e ha ossessionato l'opinione pubblica del paese per decenni. Arrivato talmente in alto da intrattenere rapporti con la mafia e con le più importanti cariche dello Stato, Hoffa era un personaggio scomodo a molti uomini, politici e criminali. Fu visto l'ultima volta il 30 luglio 1975 e il suo corpo non fu mai ritrovato. Frank Sheeran, detto l'Irlandese – uno degli unici due non italiani nella lista dei ventisei personaggi di maggior spicco della criminalità organizzata americana stilata da Rudy Giuliani –, prima di morire chiede di confessare tutti i suoi crimini. Nel corso di svariati anni di interviste rilasciate a Charles Brandt, noto procuratore che ha condotto innumerevoli inchieste sulla malavita americana, l'Irlandese rivela il suo coinvolgimento in più di venticinque omicidi, tra cui quello di Jimmy Hoffa. Racconta anche la storia della sua vita: figlio della Grande Depressione, fu soldato in Italia durante la seconda guerra mondiale e, una volta tornato in patria, divenne uno dei più fidati sicari della Cupola di Cosa Nostra. Basandosi sulle sue parole, la penna di Brandt dà vita a un racconto epico, che si conclude con delle scottanti rivelazioni inedite sul coinvolgimento della mafia nell'assassinio dei Kennedy. -
Dente per dente
Se Roma ha la GNAM (Galleria Nazionale d'Arte Moderna), Bologna il MAMBO (Museo d'Arte Moderna BOIogna) e a Napoli c'è il MADRE (Museo d'Arte contemporanea DonnaREgina), a Varese hanno pensato bene di inaugurare il MU.CO (MUseo d'arte COn-temporanea). Qui, a detta dei critici, sono esposte le peggiori opere dei più grandi artisti contemporanei. Tra le altre, un orribile Warhol, un Dall terrificante, due drammatici Magritte e un Duchamp inguardabile. Leonardo ci lavora da tre anni. È un'assunzione obbligatoria: ha perso due dita in un incidente e insieme alle dita anche i sogni. Ha solo una grande certezza: si chiama Andrea, una ragazza molto cattolica, osservante e praticante, che rispetta alla lettera i dieci comandamenti, non dice parolacce e, soprattutto, non fa sesso. Non fa sesso con lui, però, perché Leonardo, sul punto di farle la sua proposta di matrimonio a sorpresa, la scopre a letto con un altro. Da quel momento, la sua vita va in pezzi. Alla disperazione più nera, tuttavia, segue la vendetta. Leonardo decide di rifarsi su Andrea e sui suoi preziosi comandamenti. Li infrange tutti, sistematicamente, uno dopo l'altro. -
Allontanarsi. La saga dei Cazalet. Vol. 4
Il quarto capitolorndella saga dei Cazaletrndopo Gli anni della leggerezza,rnIl tempo dell’attesa e Confusione. Un’appassionante cronaca familiare,rnun grande romanzo popolarernadatto a un pubblico trasversale.rn«La scrittrice più interessante della sua generazione» - rnMartin Amis rn«I romanzi di Jane Howard sono panoramici, vasti,rnintriganti e generosi. Insegnando io stessa scrittura,rnnon esiste autore che abbia consigliato più spesso» - rnHilary MantelrnrnLuglio 1945. Allontanarsi si apre all’indomani della pace e quella che dipinge è una vera e propria diasporarnfamiliare. La fine della guerra, attesa e sognata nei volumi precedenti, ora pone ognuno davantirna delle scelte: dopo la lunga convivenza forzata, è quasi fisiologica la spinta centrifuga che porta irnmembri della famiglia ad allontanarsi l’uno dall’altro.rnQuesta dinamica riguarda soprattutto le coppie, chernsembrano esplodere a seguito di una lunga compressione:rnnella disapprovazione generale della famiglia,rnEdward lascia Villy; Rupert e Zoe faticano a rimettererninsieme il loro rapporto coniugale dopo la lunga separazionernforzata; il matrimonio fra Louise e Michaelrnsi è ormai sfasciato completamente e anche l’allontanamentorndi Raymond e Jessica sembra irrimediabile.rnViene inoltre a mancare un grande punto di riferimentornper tutti: in questo quarto volume la famiglia saràrnscossa dalla morte del Generale. -
Tutto cambia. La saga dei Cazalet. Vol. 5
Il quinto e ultimo capitolo della saga dei Cazalet dopo Gli anni della leggerezza, Il tempo dell’attesa, Confusione e Allontanarsi.rnrn«Una lettura che si vorrebbe non finisse mai» - rnNatalia Aspesi, Ellernrn«Una parabola sulla dolorosa perdita dell’innocenza e sul disinganno che ricorda I Buddenbrook di Thomas Mann e molte opere di Virginia Woolf» - rnRoberto Bertinetti, Il Messaggerornrn«Una lettura appassionante sia della Storia che delle storie» - rnIrene Bignardi, la Repubblicarnrn«Una galleria di tipi gattopardeschi, sempre uguali a loro stessi eppure un po' diversi» - Tuttolibrirn rnrnE alla fine sono arrivati gli anni Cinquanta, che portano via gli ultimi frammenti di un mondo che sta scomparendo: quello della servitù in casa, della classe sociale, della tradizione. È il mondo in cui i Cazalet sono cresciuti. Louise, ormai divorziata, resta invischiata in una relazione pericolosa, mentre Polly e Clary faticano a conciliare il matrimonio e la maternità con le loro idee e ambizioni. Hugh e Edward, ormai sessantenni, si sentono mal equipaggiati per questo mondo moderno; mentre Villy, da tempo abbandonata dal marito, alla fine deve imparare a vivere in maniera indipendente. Ma sarà Rachel, che ha sempre vissuto per gli altri, a dover affrontare la sfida più difficile… A Natale tutte le vicende convergono, e una nuova generazione Cazalet si ritrova a Home Place. Solo una cosa è certa: niente sarà mai più lo stesso. -
Gatti. Una storia d'amore
Un libro unico. Una prova narrativa originale da parte di una grande scrittrice per tutti gli amanti dei gatti e degli animali in genere.rn«Tutti noi abbiamo bisogno di un amico del cuore. Uno che ci prenda per come siamo, che sia sempre a casa ad aspettarci e ci accolga con gioia, che ci ami di un amore incondizionato, che abbia sempre tempo per noi, che ci capisca senza bisogno di parole, che stia ad ascoltare le nostre pene senza caricarci delle sue, che sappia esprimere con teneri mugolii il piacere per le nostre carezze e dimostrarci riconoscenza ogni qual volta indovini le attenzioni di cui lo colmiamo. Un solo amico è così: il gatto»rnGatti, gatti e ancora gatti. I piccoli, amatissimi felini sono i veri protagonisti di questo libro che con la loro imprevedibilità ci regalano momenti di puro divertimento e avventura, pur confinata, spesso, all’interno delle sole pareti domestiche.rnZelda, la micia a tre colori, Neko-chan, la gatta giapponese senza coda, Sheeshee, l’himalaiano dagli occhi blu, così come Zizi, nera come il carbone, o Levana, una micia bianca a cui piace guardare i documentari in tv: sono loro i gatti della storia, di tutte le razze e di tutti i paesi, ma soprattutto i gatti di Shifra Horn. Fin dall’infanzia, la scrittrice israeliana ne ha collezionati parecchi portandoseli dietro anche negli spostamenti più difficili di donna impegnata in varie cause, da Tel Aviv al Giappone e poi di nuovo a Gerusalemme.rnA metà tra il diario e il racconto, Gatti è la storia di una passione invincibile. I mici, tuttavia, non sono gli unici animali presenti nel libro: pappagalli chiassosi, cani pasticcioni, topi impavidi, formiche intraprendenti fanno da comparse in queste storie spassose che fissano sulla pagina le manie feline rendendo onore alla capacità dei gatti di cogliere stati d’animo e umori dei loro padroni. Il quadro che ne esce ci racconta i tanti aspetti della secolare convivenza uomo-gatto ed è la testimonianza di un amore senza confini, capace di attraversare vicissitudini, trasferimenti, traslochi, e, in questo caso, anche missioni diplomatiche, quasi a dimostrazione del fatto che dietro una grande donna c’è sempre un grande gatto. -
Origini. Parte prima. Le stelle di Noss Head. Vol. 4
I terribili mesi vissuti come angelo nero sono finiti e adesso Hannah è diventata un lupo mannaro. Trasformarla era infatti l'unico modo per salvarle la vita, dopo che l'ultimo dei sanguinosi scontri fra creature leggendarie che ormai popolano la sua nuova esistenza ha rischiato di esserle fatale. Ora la ragazza è entrata a tutti gli effetti nel Branco e può finalmente vivere la storia d'amore che ha sempre sognato con Leith, la sua anima gemella. Perché la felicità sia completa manca solo un'ultima vittoria: far cessare le ostilità fra gli angeli neri e i lupi mannari. Nel calore della sua nuova famiglia, e ancora molto vicina ai suoi amici a sangue freddo - fra cui l'affascinante Darius -, adesso Hannah è motivata più che mai a far conciliare i due gruppi rivali. Quando però il corpo di un angelo nero viene ritrovato orrendamente mutilato - prima di una serie di morti atroci -, il fragile equilibrio fra le due fazioni rischia di andare in pezzi. Per di più, Leith e Darius sono spariti. Presto diventa chiaro che un'ombra assassina si sta aggirando fra le strade di St Andrews mietendo vittime e che nessuno sarà al sicuro fino a quando il colpevole non verrà fermato. Per arrestare la furia omicida che minaccia i suoi cari, e per ritrovare il grande amore e il migliore amico, Hannah intraprenderà un pericoloso viaggio oltre i confini della Scozia e del mito. Quarto volume di Le stelle di Noss Head, ""Origini, parte prima"""" condurrà i protagonisti sulle tracce della leggenda dei lupi mannari, preparando lo scenario ideale per il capitolo conclusivo."" -
Origini. Parte seconda. Le stelle di Noss Head. Vol. 5
Nel volume conclusivo de Le Stelle di Noss Head, Origini – parte seconda, in un gioco di suspense, miti ancestrali e passioni intense, l’avvincente storia di Hannah e Leith si compirà nel luogo leggendario dove, millenni prima, tutto ha avuto inizio.rnrnrnLa giovane Hannah vince le proprie paure e per amore raggiunge le Viscere, il cuore della comunità mannara nemica, accompagnata dai suoi amici più cari. Profondamente provata ma instancabile, la ragazza non si arrende di fronte a difficoltà che sembrano insormontabili e affronta emozioni che, pur mettendola a dura prova, la renderanno donna. Leith, la sua anima gemella, è vittima di un potente sortilegio e ha perso la memoria: non sa chi sia Hannah, ha dimenticato tutto e tutti. Nuovi ricordi sono stati impiantati nella mente del ragazzo e ora, al suo fianco, c’è Shona, una splendida femme fatale. Come se non bastasse, nonostante lo scetticismo di una parte della comunità, Hannah e i suoi sanno che presto la vendetta dei Guerrieri dell’Ombra, terrificanti creature capaci di stermini disumani, metterà a repentaglio l’esistenza stessa dell’intera popolazione delle Viscere. Per l’amicizia che li lega alla ragazza, gli Angeli Neri, da sempre nemici dei mannari, sono disposti a dare il loro contributo nella lotta, con coraggio, saggezza e ironia. Solo l’unione delle forze potrà sconfiggere un avversario tanto potente e spietato.rnRiusciranno Angeli Neri e mannari, in nome del bene comune, a superare le millenarie ostilità per sconfiggere un nemico che minaccia la vita di tutti?rnNel volume conclusivo de Le Stelle di Noss Head, Origini – parte seconda, in un gioco di suspense, miti ancestrali e passioni intense, l’avvincente storia di Hannah e Leith si compirà nel luogo leggendario dove, millenni prima, tutto ha avuto inizio, lasciando ai lettori una fiaba esemplare sull’importanza della condivisione, della partecipazione e dei legami d’amore e di sangue. -
Il gioco dei quattro. Absence
Viviamo anche attraverso i ricordi degli altri. Lo sa bene Faith, che a sedici anni deve affrontare l'ennesimo trasloco insieme alla madre, in dolce attesa della sorellina. Ecco un ricordo che la ragazza custodirà per sempre. Ma cosa accadrebbe se, da un giorno all'altro, quel ricordo non esistesse più? E cosa accadrebbe se fosse Faith a sparire dai ricordi della madre? La sua vita si trasforma in un incubo quando, all'improvviso, si rende conto di essere diventata invisibile. Nessuno riesce più a vederla, né si ricorda di lei. Non c'è spiegazione a quello che le è accaduto, solo totale smarrimento. Eppure Faith non è invisibile a tutti. Un uomo vestito di nero detta le regole di un gioco insidioso, dove l'unico indizio che conta è nascosto all'interno di un biglietto: 0°13'07''S78°30'35''W, le coordinate per tornare a vedere. Insieme a Jared, Scott e Christabel - come lei scomparsi dal mondo - la ragazza verrà coinvolta in un viaggio alla ricerca della propria identità, dove altri partecipanti faranno le loro mosse per sbarrarle la strada. Una corsa contro il tempo che da Londra passerà per San Francisco de Quito, in Ecuador, per poi toccare la punta più estrema del Cile, e ancora oltre, verso i confini del mondo. Primo volume della trilogia di Absence, Il gioco dei quattro porta alla luce la battaglia interiore più difficile dei nostri giorni: definire chi siamo in una società troppo distratta per accorgersi degli individui che la compongono. Cosa resterebbe della nostra esistenza, se il mondo non fosse più in grado di vederci? Quanto saremmo disposti a lottare, per affermare la nostra identità? Un libro intenso e profondo; una sfida moderna per ridefinire noi stessi. Una storia per essere visti. E per tornare a vedere. -
L' altro volto del cielo. Absence
In ""L'altro volto del cielo"""", nuovo capitolo della trilogia di Absence, è trascorso appena un mese dall'inizio del gioco insidioso di cui l'uomo in nero tiene le fila, e le coordinate dell'ultimo biglietto conducono Faith e i suoi compagni a Est. L'invisibilità è diventata per Faith, Jared, Scott e Christabel una strana routine, per sopravvivere in un mondo che non ha memoria di loro, e il motivo che li spinge a continuare il viaggio intrapreso per tornare a esistere. Ma il siero NH1 comincia a indebolire il fisico dei ragazzi e la conquista dell'antidoto si fa sempre più indispensabile. Soltanto Faith sembra resistere agli effetti collaterali e sviluppa un'inaspettata prontezza fisica e mentale. Sotto l'ombra dell'Illusionista e sulle tracce dei biglietti dell'uomo in nero, i ragazzi della squadra Gamma fronteggiano più volte le squadre degli Alfa e dei Beta: il gioco, però, comincia a svelare il suo lato crudele, che non accetta provocazioni né debolezze. Dopo uno scontro violento con una squadra avversaria nella base navale di Changi Bay, a Singapore, Faith scoprirà alcuni risvolti delle regole spietate dell'Illusionista e si troverà faccia a faccia con l'altro volto della competizione e di se stessa."" -
La memoria che resta. Absence. Vol. 3
Un libro magnetico dal finale inaspettatorndove l’obiettivo non è più tornare ciò che sirnera, ma accettare ciò che si è diventati.rnrnIn questo episodio conclusivo della serie di Absence,rnla squadra Gamma è di nuovo riunita,rnma i rapporti sono tesi e le liti frequenti: Jaredrne Christabel non si fidano piè di Faith, dopo ilrnperiodo che ha trascorso con gli Alfa sull’isolarndi Bintan; Scott è l’unico a non dubitare dellarnsua lealtè. Decisa a proteggere i suoi amici e arnconoscere il vero scopo del gioco spietato chernli ha resi invisibili al mondo, Faith segue le indicazionirndella mappa lasciatale da Ephraim,rnprima dell’ultima prova a Clyde River. Raggiungerncosì la squadra Alfa a Iqaluit, Canada,rndove la ragazza comincia a scoprire la verarnidentità di Davon − l’uomo in nero −, i fantasmirnche abitano l’impetuosa Abigail e la naturarndella sua attrazione verso Ephraim.rnA poco a poco tutti i tasselli andranno finalmenternal loro posto, componendo il disegnorncrudele congegnato dall’Illusionista, un uomornossessionato dal proprio passato e divorato dalrndesiderio di vendetta. Nella prova finale, il suornpiano perverso condurrà Faith e i suoi amicirna scontrarsi con i propri limiti, il dolore ernla morte, ma soprattutto svelerà loro il valorerndell’amicizia e la forza interiore maturata darnciascuno durante quell’atroce esperienza.rnTornare a essere visibili è davvero essenzialernper realizzare sé stessi?rnFino a che punto l’essere riconosciuti dagli altrirndetermina la nostra esistenza?rnLa memoria che resta è l’ultimo capitolo di unrnpercorso di crescita personale, che dallo smarrimentorndell’infanzia, dalla rabbia dell’adolescenza,rnapproda alla consapevolezza dell’etàrnadulta. La storia di quattro ragazzi che affrontanornla battaglia più grande: diventare adultirnin un mondo che li ignora, cercando di definirernse stessi.