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Per quieto vivere
Un romanzo sulle trame del passato e i nodi del presente. Una storia in cui nessuno è in pacernrn«Non so chi mi abbia insegnato a camminare, so per certo che a pedalare, a cadere, a ricominciare, ho imparato da solo. Come tutte le cose importanti della vita. Tranne il nodo alla cravatta che non ho mai voluto imparare. Un rito che spetterebbe ai padri. Così, quelle due o tre cravatte che non metto quasi mai le tengo con il nodo già fatto nell'armadio, impiccate a una stampella, tanto per ricordarmi ogni santo giorno che ci sono ferite che non si chiudono e nodi che non si sciolgono»rnrn4 giugno 1944. Una donna si getta dal decimo piano di un caseggiato popolare per sfuggire al linciaggio della folla. È la portiera del palazzo che, fedele al regime fascista, con le sue denunce ha provocato la condanna a morte di alcuni giovani partigiani. Settant’anni dopo, il nipote, un uomo superficiale e indolente che ha ereditato il ruolo di portiere nel medesimo stabile, è all’ossessiva ricerca dei responsabili del suicidio della nonna. Sotto il suo sguardo morboso si dipanano le vite dei condomini: un giornalista colpito da una malattia degenerativa accudito amorevolmente dal figlio; un’anziana donna, considerata matta, che cela nella sua follia un terribile passato; un uomo che è al contempo spacciatore pregiudicato e padre premuroso; una bambina enigmatica e solitaria; un padre in fin di vita e un ragazzo addolorato dall’indifferenza che sente per la sorte del genitore. Il portiere osserva e si nutre dei tormenti di questa umanità disgregata, ma quello che prova non è che sprezzante distacco: nel suo cuore c’è posto solo per il rancore. L’autore, con grande abilità mimetica e introspettiva, tratteggia una galleria di personaggi tormentati dalla propria storia, la cui lotta per trovare requie sembra imprescindibilmente legata al distacco e al disincanto. -
Il giorno dei Lord. La serie di Harry Jones
L'autore della serie di culto House of Cards torna in grande stile con una nuova serie di thriller politici.rnrn«Michael Dobbs dispiega lentamente un thriller che è al contempo un incubo e una premonizione... Pensate a un ""Die Hard"""" un po' più contenuto, e pregate che """"Il giorno dei Lord"""" rimanga solo immaginazione» – Financial Timesrnrn«Thriller britannico della miglior qualità» – The GuardianrnrnUna volta all'anno, le persone più importanti d'Inghilterra si riuniscono tutte insieme in una stanza. La regina Elisabetta e il principe ereditario Carlo, il primo ministro, giudici, vescovi, leader spirituali e temporali. Non mancano le nuove generazioni: sono presenti il figlio del primo ministro britannico e il figlio della presidente USA. L'occasione è quella della cerimonia d'apertura del Parlamento, la cerimonia di Stato più importante dell'anno, un evento «strappato alle fornaci della storia britannica». Quattrocento anni prima, nella stessa occasione, Guy Fawkes aveva cercato di far saltare in aria tutti quanti. Ora tocca a un nuovo gruppo di congiurati, stavolta stranieri, prendere d'assalto la Camera dei Lord. Per un giorno, ventiquattr'ore di pura tensione in cui le crisi politico-diplomatiche si mischiano a quelle personali, verranno tutti presi in ostaggio: i terroristi terranno sotto scacco una nazione e il mondo intero, il tutto in diretta tv. Ma dovranno vedersela con Harry Jones, parlamentare ed ex militare pluridecorato in piena crisi matrimoniale, noto sia per il suo coraggio che per la sua capacità di indisporre i superiori per eccesso di intraprendenza. La parabola angosciante di uno scenario spaventosamente verosimile, che si conclude con uno sbalorditivo colpo di scena."" -
Attacco dalla Cina. La serie di Harry Jones
Dopo Il giorno dei Lord proseguono le avventure di Harry Jones, integerrimo e insolente ex militare pluridecorato. Michael Dobbs, l’autore della serie di culto House of Cards, è tornato in grande stile con una nuova serie di thriller politici. rnrn«Racconto la sola cosa che conosco bene, la politica per com’è e per come deve essere: spietata e crudele. Lì sta la sua grandezza»rnrnrnIl mondo è sull’orlo del baratro: la Cina minaccia un attacco cibernetico di proporzioni inaudite al cuore dell’Occidente. I cinesi si preparano all’assalto finale contro i loro vecchi nemici, per metterli in ginocchio con una guerra che non vedrà sparare un solo colpo. I computer sono subentrati ai missili e basta un clic per scatenare il disastro globale: la guerra cibernetica annienta le nazioni staccando le linee energetiche, paralizzando i mercati finanziari, privando i leader di autorità. Per scongiurare il pericolo il primo ministro britannico convoca un ristrettissimo gabinetto che comprende la presidente usa, il presidente russo e l’immancabile Harry Jones, i quali si riuniscono in un castello in Scozia. Hanno un fine settimana per salvare il pianeta, e devono farlo da soli. Nel frattempo, a Pechino avvengono fatti preoccupanti: manovre militari, truppe sulle strade. Ma i leader riuniti nel castello scozzese, completamente isolati dal resto del mondo e distratti da una serie di dinamiche interpersonali, devono affrontare un pericolo assai più vicino… -
L' eroe riluttante. La serie di Harry Jones. Vol. 3
Dall’autore di House of Cards, dopo Il giorno dei Lord e Attacco dalla Cina prosegue la serie di Harry Jones: integerrimo e insolente ex militare pluridecorato dalla scorza dura, un protagonista che non si vedeva dai tempi di James Bond.rnQuando Harry Jones scopre che la vita del suo vecchio amico Zac Kravitz è in pericolo, un debito d’onore lo obbliga ad affrontare una rischiosa missione di salvataggio in Ta’argistan, un’ex repubblica sovietica confinante con la Russia, la Cina e l’Afghanistan. Riesce a intrufolarsi in una delegazione di deputati britannici che si reca in visita in quello stesso paese, e poco a poco si rende conto di quanto sotto una democrazia apparente si nascondano dei biechi giochi di potere, silenziosamente avallati dalla politica dell’Occidente. Nel mettere a punto il piano per far evadere Zac dalla cupa prigione di Aškek – la capitale del Ta’argistan –, trova un improbabile alleato nella testarda e indipendente Martha Riley ed entra in contatto con un gruppo di ribelli ta’argi, guidato dal giovane Bektour, che vuole sovvertire lo spietato Sistema del presidente Karabaev e del suo braccio destro Amir Beg. Ma quando il tentativo prende una piega inaspettata, Harry si rende conto che la posta in gioco è molto più alta e che deve rischiare in prima persona per garantire la sopravvivenza di altri.rnIn quest’avventura dal ritmo serrato attraverso la fatiscente città ta’argia e le montagne inospitali che la circondano, prenderà sempre più forma la trama di una cospirazione internazionale, in cui si intrecciano interessi personali e macchinazioni politiche. -
Il sognatore
In un mondo fantastico e allo stesso tempo perfettamente credibile, abitato da personaggi indimenticabili, il lettore è chiamato a seguire il sogno di Lazlo Strange, perdendosi con lui tra realtà e magia, amore e violenza, terrore e meraviglia.rnrn«Scritto meravigliosamente, con una lingua che è al tempo stesso oscura, rigogliosa e seducente. I lettori saranno impazienti di leggere il secondo» – Publishers Weeklyrnrn«I personaggi sono tratteggiati attentamente, in maniera squisita; la scrittura fa male da quanto è bella, il mondo raccontato è totalmente realistico... Un libro che va assaporato» – BooklistrnrnÈ il sogno a scegliere il sognatore, e non il contrario: Lazlo Strange ne è sicuro, ma è anche assolutamente certo che il suo sogno sia destinato a non avverarsi mai. Orfano, allevato da monaci austeri che hanno cercato in tutti i modi di estirpare dalla sua mente il germe della fantasia, il piccolo Lazlo sembra destinato a un'esistenza anonima. Eppure il bambino rimane affascinato dai racconti confusi di un monaco anziano, racconti che parlano della città perduta di Pianto, caduta nell'oblio da duecento anni: ma quale evento inimmaginabile e terribile ha cancellato questo luogo mitico dalla memoria del mondo? I segreti della città leggendaria si trasformano per Lazlo in un'ossessione. Una volta diventato bibliotecario, il ragazzo alimenterà la sua sete di conoscenza con le storie contenute nei libri dimenticati della Grande Biblioteca, pur sapendo che il suo sogno più grande, ossia vedere la misteriosa Pianto con i propri occhi, rimarrà irrealizzato. Ma quando un eroe straniero, chiamato il Massacratore degli Dèi, e la sua delegazione di guerrieri si presentano alla biblioteca, per Strange il Sognatore si delinea l'opportunità di vivere un'avventura dalle premesse straordinarie. ""Il sognatore"""", primo capitolo della nuova duologia di Laini Taylor, già autrice dell'acclamata trilogia """"La chimera di Praga"""", non fa che confermarne il grande talento narrativo."" -
La musa degli incubi
Il seguito de Il Sognatore, dove va in scena lo scontro tra distruzione e salvezza. La Musa degli Incubi conclude in modo epico l'acclamata duologia di Laini Taylor.rnrn«Un sequel che batte l'originale» – Kirkus Review rnrn«Taylor è brillante come non mai: è sempre stata una grande scrittrice, e questo libro non fa eccezione» – Booklistrnrn«Dopo il grande successo del primo volume, l'autrice promette una lettura ancora più ricca... Nel nuovo libro Taylor pone importanti domande sulla vita e la morte, mentre gli umani e i figli degli dèi si confrontano con la confusione seguita alla quasi-caduta della fortezza» – Entertainment WeeklyrnrnLa peggiore paura degli abitanti di Pianto si è concretizzata: nella minacciosa fortezza di mesarzio i figli degli dèi sono ancora vivi. Sarai è diventata un fantasma, mentre il Sognatore ha appena scoperto di essere lui stesso un dio dalla pelle blu, l'unico capace di fronteggiare l'oscura Minya, animata dall'implacabile desiderio di vendetta nei confronti degli umani che massacrarono la sua gente. Lazlo si troverà di fronte alla più impensabile delle scelte: salvare la donna che ama oppure tutti gli altri. Ma inquietanti misteri dimenticati chiedono di essere risolti: da dove sono arrivati, veramente, i Mesarthim, e cosa ne è stato di tutti i bambini nati nella fortezza durante il dominio di Skathis? Quando i portali dimenticati si apriranno di nuovo, mondi lontani diventeranno pericolosamente vicini e un inatteso, potente nemico arriverà deciso a spazzare via le fragili speranze di tutti, dèi e umani. Sarai, la Musa degli Incubi, conoscitrice di ogni genere di paura fin da quando aveva sei anni, sarà costretta ad affrontare orrori che neanche immaginava e ad andare oltre i suoi stessi limiti: l'esperienza le ha insegnato che l'odio e il terrore sono sentimenti facili da provocare. Ma come si fa a rovesciare l'odio, a disinnescare la vendetta? È possibile salvare i mostri, piuttosto che annientarli? -
Volo di paglia
Un romanzo d'esordio in cui l'attenzione all'infanzia e al suo immaginario si traduce in una scrittura di grande sensibilità e precisionernrn«Un romanzo non facile da riassumere, ma spesso di forte intensità. Un esordio maturo, nella capacità di gestire il dialogato ben calato nella voce dei personaggi e nel muoversi con scrittura ora dura e ora evocativa, tra momenti ora lirici, ora tragici, ora giocosi, e ora anche noir.» – Ermanno Paccagni, La LetturarnrnAgosto 1942. Sono mesi che Tommaso attende il giorno della grande festa organizzata in paese per ammirare insieme a Camillo i prestigiatori, il mangiafuoco e le bancarelle di giocattoli nuovi. Ai due amici si unisce Lia, la bambina più bella della classe, con cui Camillo trascorre le giornate tuffandosi tra le balle di fieno e rincorrendosi per i campi. Ma Lia è la figlia di Gerardo Draghi, il ras fascista che con il suo manipolo di camicie nere spadroneggia nella zona e che esercita il suo fare prepotente anche tra le mura della Valle, la casa padronale della famiglia Draghi. La stessa in cui, cinquant'anni dopo, altri due bambini, Luca e Lidia, giocheranno tra le stanze ormai in rovina, confrontandosi con i mostri della loro fantasia e i fantasmi che ancora abitano quei luoghi. Sullo sfondo di una campagna piacentina dalle tinte delicate e dai contorni arcaici, si intrecciano le storie di un passato dimenticato e di un presente a cui spetta il compito di esorcizzarne la violenza. In ""Volo di paglia"""", Laura Fusconi dà prova di uno stile dai toni lirici e al tempo stesso giocosi, come lo sono i bambini protagonisti, su cui incombono le ombre del mondo degli adulti e dei loro segreti. Un romanzo d'esordio in cui l'attenzione all'infanzia e al suo immaginario si traduce in una scrittura di grande sensibilità e precisione."" -
120, rue de la Gare
Un romanzo che non può mancare nelle librerie di chi colleziona la serie, ma anche un’ottima occasione per fare la conoscenza del detective anarchico e delle sue avventure.rn«Malet è, giustamente, ritenuto fra le voci più alte del noir francese.» - Giancarlo de Cataldorn«Maestro del noir, Malet è giudicato, non a torto, migliore di Simenon.» - Corrado Augiasrn«Un mito.» - Gianni Mura, il Venerdì di Repubblicarn«Uno dei detective più riusciti del noir novecentesco. Un classico. E basta.» - Fabrizio d’Esposito, il Fatto Quotidianorn«Difficile immaginare la politicità dei noir di Dominique Manotti, Fred Vargas, Jean-Claude Izzo, Didier Daeninckx senza Malet… È stato un grande scrittore di noir.» - Benedetto Vecchi, il manifestornrnrnrnPrimi anni Quaranta. C’è la guerra. Nestor Burma è appena tornato dal campo di prigionia e vede per caso Colomer, suo socio all’agenzia investigativa Fiat Lux prima che venisse chiusa, davanti alla stazione di Perrache. Proprio quando i due si riconoscono e stanno per incontrarsi dopo tanto tempo, Colomer cade a terra, freddato da un colpo di pistola. Prima di morire, però, riesce a sussurrare all’amico un indirizzo: 120, rue de la Gare. Lo stesso che Burma aveva sentito ripetere all’ospedale militare da un prigioniero colpito da amnesia. Sulla scena del delitto c’è una ragazza armata. È lei l’assassina? Partendo dal rebus del misterioso indirizzo, iniziano le indagini. Ad aiutare l’investigatore ci saranno il poliziotto Florimond Faroux e la bella Hélène Chatelain, ex segretaria della Fiat Lux che, sospettata di nascondere qualcosa, verrà addirittura pedinata dalla polizia… Torna in libreria uno dei capolavori di Léo Malet: la prima inchiesta dell’affascinante Nestor Burma. -
L' età dell'oro
Pagine di grande tensione, nelle quali l’autore sostiene tesi scomode – in particolare una, su Pearl Harbor – e nelle quali i confini tra storia, letteratura e critica sociale si fanno labili. rnrn«Vidal è il maestro del romanzo storico americano… La sua visione della politica americana, passata e presente, è talmente potente da destare ammirazione» -rn Harold Bloomrnrn«Se la buona narrativa storica deve aiutarci a immaginare un passato che potrebbe essere stato, allora è difficile battere Gore Vidal» - rnThe New York TimesrnrnrnNarratives of Empire è una vera e propria controstoria dell'America, dagli albori della repubblica statunitense fino al secondo dopoguerra, composta da sette romanzi: ""Burr"""", """"Lincoln"""", """"Il candidato"""", """"Impero"""", """"Hollywood"""", """"Washington D.C."""", """"L'età dell'oro"""". Suscitando allo stesso tempo feroci polemiche e grandi consensi, questi volumi hanno accompagnato lo scrittore Gore Vidal per oltre trent'anni. La saga narra l'evoluzione degli Stati Uniti da piccolo Stato provinciale e culturalmente arretrato a impero globale dominante in ogni ambito, compresa la cultura, intrecciando episodi e personaggi reali e d'invenzione. Protagoniste sono due famiglie discendenti dal figlio illegittimo del vicepresidente Aaron Burr - noto per aver assassinato Alexander Hamilton, il fondatore del federalismo americano. È con """"L'età dell'oro"""" che ricominciamo la pubblicazione di quest'imponente opera. Ambientato tra il 1939 e il 1954, quando l'egemonia americana è al suo apice, è l'ultimo volume della serie e, come tutti gli altri, costituisce un romanzo a sé. Racconta, fra le tante, la storia di Caroline, ex attrice e giornalista, Peter, intellettuale irriducibilmente radical, e Tim, regista tormentato ma in fin dei conti """"integrato"""", delle loro vicende personali di fortuna e disgrazia, di amore e morte, del loro modo di interagire con i vertici della politica e dell'arte - l'altro grande tema del libro, che vede sfilarne tutti i protagonisti, compreso Gore Vidal, personaggio di se stesso. Pagine di grande tensione, nelle quali l'autore sostiene tesi scomode - in particolare una, su Pearl Harbor - e nelle quali i confini tra storia, letteratura e critica sociale si fanno labili. Vidal, del resto, ha più volte citato la celebre battuta di Tolstoj: «La storia sarebbe una gran bella cosa, se solo fosse vera»."" -
La fattoria dei gelsomini
Con la sua eleganza e la sua ironia tagliente, Elizabeth von Arnim ci racconta tutto quello che si nasconde dietro l’ipocrisia dei salotti dell’aristocrazia inglese in un romanzo che fa ridere e sorridere spesso, pervaso di un allegro cinismo e di un’irriverente satira sociale.rn«Autrice prolifica, ma di quelle che se inizi a leggerle poi non smetti più» - Natalia Aspesi, il venerdì di RepubblicarnrnrnLady Daisy e sua figlia Terry hanno invitato alcuni ospiti a trascorrere il fine settimana nella loro dimora di campagna. Ma la padrona di casa, di solito ineccepibile, non si rivela all’altezza. Più passa il tempo, più il soggiorno, che culmina in un interminabile pranzo, diventa un supplizio per tutti: il caldo è insopportabile, le interazioni obbligate alla lunga sfiancano, e il dolce all’uva spina, causa di imbarazzanti malesseri, è il colpo di grazia. Sempre più insofferenti, Mr Topham e il misterioso Andrew trovano rifugio in una lunga partita a scacchi, che si protrae fino a notte inoltrata, quando tutti gli altri sono già a letto. Peccato solo che la candida Terry, il mattino dopo, sappia chi ha vinto. A questo punto i sospetti di adulterio della moglie di Andrew diventano certezza: alla giovane Rosie non resta che mettere a punto la vendetta. E quale miglior alleata, se non la madre, l’esuberante Mrs de Lacy, scaltra come poche, che non vede l’ora di irrompere sulla scena, avendo già fiutato l’occasione per guadagnarci qualcosa? -
Quello che rimane
A distanza di anni torna un clamoroso caso editoriale, il capolavoro di quella che è stata definita da scrittori come Jonathan Franzen, David Foster Wallace e Jonathan Lethem una delle grandi voci del Novecento americano.rnrn«La prima volta che ho letto Quello che rimane me ne sono immediatamente innamorato… mi sembrava assolutamente superiore a qualsiasi romanzo di scrittori come John Updike, Philip Roth e Saul Bellow, contemporanei a Paula Fox. A più di dieci anni di distanza, e dopo averlo letto ormai decine di volte, lo amo ancora di più» - rndall’introduzione di Jonathan FranzenrnrnNew York, fine anni Sessanta. Otto e Sophie Bentwood sono una tranquilla coppia di mezza età, senza figli e senza più molto da dirsi. Nulla sembra poter scalfire la loro serenità borghese finché, un pomeriggio, l’innocua visita di un gatto randagio increspa le tranquille acque della loro vita. Contrariamente al parere del marito, Sophie dà del latte al gatto, che la morde procurandole una leggera ferita. Un incidente all’apparenza insignificante, che però innesca una strana reazione a catena: nell’arco di un weekend, mentre la ferita di Sophie si fa sempre più preoccupante, si succedono una serie di fatti spiacevoli e si dipana quella che minuto dopo minuto, pagina dopo pagina, diventerà per i Bentwood una sorta di piccola e misteriosa tragedia, costringendoli a rimettere in discussione non solo il loro matrimonio, ma anche la loro stessa esistenza. Come scrive nell’introduzione Jonathan Franzen, al quale si deve la riscoperta in America del grandissimo talento narrativo e stilistico di Paula Fox, a una prima lettura Quello che rimane è un romanzo di suspense, che però si trasforma in altro a ogni successiva lettura, riuscendo sempre a sorprendere il lettore. A distanza di anni torna un clamoroso caso editoriale, il capolavoro di quella che è stata definita da scrittori come Jonathan Franzen, David Foster Wallace e Jonathan Lethem una delle grandi voci del Novecento americano. -
La felicità domestica
Con grande finezza e attraverso uno sguardo molto moderno, il romanzo racconta le incomprensioni, le incrinature sempre più profonde nei rapporti coniugali e il loro sfociare nel distacco e nell’indifferenza reciproca.rn«A me sembrava che noi due insieme saremmo stati infinitamente e tranquillamente felici. E non che avessi di mira viaggi all’estero, la società, il viver brillante; ma anzi, un ben altro genere di vita, pacifico, tutto famiglia, tutto campagna, in perpetua dedizione di sé, in perpetuo vicendevole amore e in perpetua consapevolezza di una benigna e soccorrevole Provvidenza».rnRimasta orfana a diciassette anni, Mascia vive con Sonia, la sorella minore, e Katia, la governante. L’inverno è lungo e cupo, nella campagna russa: le finestre gelate, le stanze vuote, le persone silenziose. Finché a portare un po’ di luce arriva lui, Serghièi Mikhàilovic, un vecchio amico di famiglia: aveva lasciato una bambina e ritrova una giovane donna avvenente. Dopo un corteggiamento fatto di bisbigli, mezze confessioni e impacciati camuffamenti, Mascia e Serghièi si sposano, lei più che mai convinta che i vent’anni di differenza non intaccheranno il loro amore, lui, dall’alto della sua età, ben più dubbioso eppure disposto a illudersi. Ma come l’innamoramento, anche la consunzione del rapporto è una cronaca annunciata. Ben presto la ragazza scoprirà che la vita coniugale e i propri sentimenti nei confronti del marito sono molto più complessi di quanto immaginasse e hanno poco a che fare con le nozioni di vita matrimoniale che aveva appreso da bambina.rnCon grande finezza e attraverso uno sguardo molto moderno, il romanzo racconta le incomprensioni, le incrinature sempre più profonde nei rapporti coniugali e il loro sfociare nel distacco e nell’indifferenza reciproca. Scritto nel 1859 da un Tolstoj trentaduenne che in queste pagine adotta per la prima volta il punto di vista della donna, La felicità domestica segna una tappa importante per la nascita della consapevolezza femminile in Europa. Nella traduzione magistrale di Clemente Rebora, un imperdibile romanzo di Tolstoj su quella felicità familiare che l’autore non smise mai di cercare per sé. -
All'ombra di Julius
Dall’autrice della saga dei Cazalet, un nuovo romanzo ricco di sensualità e delicata ironia, in cui commedia e tragedia si fondono magistralmente e in cui ritroviamo l’eleganza, l’acume e il talento di Elizabeth Jane Howard.rn«All'ombra di Julius ha momenti di solitario dolore femminile che difficilmente uno scrittore uomo, allora, avrebbe potuto descrivere con tanta partecipazione.» - Natalia Aspesi, Robinson - la Repubblicarn«Una storia intrisa di sensualità e delicata ironia.» - rnAlessia Gazzola, TuttoLibri - La Stamparnrnrn«Insegnando io stessa scrittura, non esiste autore che non abbia consigliato più spesso. Leggetela, era il mio consiglio. A partire da quei piccoli miracoli che sono Il lungo sguardo e All’ombra di Julius». - Hilary Mantel, The Guardianrnrn«Un romanzo curato, elegante e moderno che non deluderà i molti fan dell’autrice» - rnJulian Barnesrnrn«Magnifico, crea dipendenza… estremamente piacevole e scritto benissimo» - The Timesrnrn«Una lettura lirica, che trabocca di dettagli d’epoca, tratteggiati dall’intelligenza emotiva per la quale Howard viene giustamente lodata» - rnLiterary ReviewrnrnrnLondra, anni Sessanta. Sono trascorsi vent’anni da quando Julius è venuto a mancare, ma il suo ultimo gesto eroico ha lasciato un segno indelebile nelle vite di chi gli era vicino. Emma, la figlia minore, ventisette anni, lavora nella casa editrice di famiglia e non mostra alcun interesse verso il matrimonio. Al contrario, Cressida, la maggiore, è troppo occupata a struggersi a causa dei suoi amanti, spesso uomini sposati, per concentrarsi sulla carriera di pianista. Nel frattempo Esme, la vedova di Julius, ancora attraente alla soglia dei sessant’anni, rifugge la solitudine perdendosi nella routine domestica della sua bellissima casa color rosa pesca. E poi c’è Felix, ex amante di Esme e suo unico vero amore, che l’ha lasciata quando il marito è scomparso e torna in scena dopo vent’anni di assenza. E infine Dan, un estraneo. Le tre donne e i due uomini, legati da un filo che solca presente e passato, si ritrovano a trascorrere un fine settimana tutti insieme in campagna: caratteri e personalità, segreti e lati nascosti, emergeranno attimo dopo attimo in queste giornate intense, disastrose e rivelatrici, sulle quali incombe, prepotente, l’ombra di Julius. -
Un esperimento d'amore
Un romanzo inedito di Hilary Mantel: l’autrice della monumentale trilogia dei Tudor si allontana dalla narrativa storica per addentrarsi in territori squisitamente contemporanei. Nella Londra degli anni Sessanta, un gruppo di ragazze all’università: luci e ombre dell’amicizia al femminile, drammi personali, crudeltà autoinflitte, i primi approccirncol mondo maschile; fino a una conclusione tragica che sconvolgerà tutti, lettori compresi. rnrn«Con la sua genialità, il suo acume, l’umorismo sagace, Un esperimento d’amorernè un libro che mi ossessiona». - Margaret Atwood, The New York Times Book Reviewrn«Il più potente fra tutti i suoi romanzi. Un capolavoro praticamente perfetto di pathos, analisi e sentimento». - The Sunday TelegraphrnrnrnHilary Mantel esamina la grande sfida imposta dalla società alle giovani donne: ragazze che desiderano il potere degli uomini ma temono di abbandonare ciò che è appropriato per loro, mentre vengono spinte a eccellere, ma sempre senza emergere troppo. rnCarmel McBain è figlia unica di genitori cattolici irlandesi della classe operaia. Sua madre aspira a qualcosa di più per lei rispetto a ciò che la vita, nella loro desolata cittadina, ha da offrire, nutre grandi ambizioni per la figlia ed è determinata a superare le rigide barriere sociali dell’Inghilterra. Così spinge Carmel a ottenere una borsa di studio per la scuola del convento locale, e poi a sostenere gli esami per un posto alla London University. rnE Carmel non la delude. Ma il successo porta con sé un prezzo spaventoso. Carmel comincia un viaggio solitario che la porterà il più lontano possibile da dove è partita, sradicandola dai legami di classe e luogo, di famiglia e di fede. In fondo, sradicandola da se stessa: alla fine degli anni Sessanta, a Londra, si troverà di fronte a nuove preoccupazioni – sesso, politica, cibo e contraccezione – e dovrà affrontare una grottesca tragedia. -
Favola di New York
Finalista ai pen America Literary Awards e apparso fra i migliori libri dell’anno per «The New York Times», «Time» e «usa today», questo romanzo è una favola commovente ambientata nell’America di Trump, che racconta il coraggio richiesto per essere genitori ai giorni nostri fondendo il fiabesco dei Grimm, l’orrifico di Poe e il distopico di Black Mirror. rnrnIl piccolo Apollo, figlio della New York di oggi, cresce con la madre, giovane single di origini ugandesi. Il padre, che è sparito nel nulla, gli ha lasciato solo una scatola di libri e uno strano incubo ricorrente. Da grande, Apollo diventa un commerciante di libri antichi e si innamora della bibliotecaria Emma, insieme alla quale ha presto un figlio. Ma il nuovo arrivato incrina l’idillio della coppia: lui rivive l’abbandono del padre e, alle prese con i propri fantasmi, fatica a comprendere che in lei qualcosa è cambiato. Emma si comporta in modo strano, è sempre più distante e insofferente fino a quando, un giorno, compie un gesto indicibile. Quanto possono essere oscuri i segreti delle persone che più amiamo? Inizia così l’avventura di Apollo alla ricerca della verità su quell’atto terribile: un viaggio che lo porterà su un’isola misteriosa nel cuore della metropoli dove accadono cose al di là di ogni immaginazione e dove la vita quotidiana in una modernissima New York si sospende per lasciare spazio al mito e alla leggenda. rnFinalista ai pen America Literary Awards e apparso fra i migliori libri dell’anno per «The New York Times», «Time» e «usa today», questo romanzo è una favola commovente ambientata nell’America di Trump, che racconta il coraggio richiesto per essere genitori ai giorni nostri fondendo il fiabesco dei Grimm, l’orrifico di Poe e il distopico di Black Mirror. -
Il fiume della colpa
Un intreccio magistrale, avventura, mistero e suspense, come nella migliore tradizione dei romanzi di Wilkie Collins.rnrn«È impossibile smettere di leggere Wilkie Collins. Uno dei padri, se non il padre, del romanzo poliziesco… Un maestro, niente da dire» – Alessandro Bariccornrn«I romanzi di Wilkie Collins sono viaggi irresistibili: agganciano subito il lettore, che quando parte non riesce più a fermarsi» – Loretta Bentivoglio rnrn«Wilkie Collins è famoso, nei manuali di letteratura, per avere scritto nel 1868 il primo giallo. Ma non eccelle solo nella suspense. È anche uno scrittore di sentimenti. Ed eccelle nella pittura dei personaggi» – Antonio D'OrricornrnDopo anni di forzata lontananza, in seguito alla morte del padre, Gerard Roylake fa ritorno alla residenza di famiglia per prendere possesso della casa e delle terre ereditate. Quella che ritrova è una contea avvolta da un groviglio di misteri. L'incontro con Cristel Toller, la bellissima figlia del mugnaio, ridesta in Gerard ricordi sopiti dal tempo dell'infanzia e fa sorgere in lui una passione fatale, ma lo porta anche a imbattersi in un uomo misterioso e affascinante: tutti lo conoscono come ""l'inquilino"""", un individuo sinistro che la sordità e l'isolamento dal mondo hanno reso insofferente nei confronti di quanti lo circondano. Questi, infatuato di Cristel, finirà inevitabilmente per vedere in Gerard un pericoloso rivale in amore. Un orribile delitto sta per avere luogo, oppure i timori dei protagonisti – e del lettore – sono infondati? E qual è il motivo della strana attrazione che, in segreto, sembra spingere Cristel tra le braccia dell'inquilino? Wilkie Collins è un maestro nel disseminare la strada di false tracce e, come sempre, tocca al lettore decidere chi amare e chi odiare in attesa della soluzione finale. Come nella migliore tradizione dei suoi romanzi, anche qui, «sulle rive del peggior torrente d'Inghilterra», sono presenti, in un intreccio magistrale, gli elementi d'avventura, mistero e suspense che lo hanno reso celebre."" -
Il bufalo della notte
Dall’autore di Amores Perros, 21 grammi e Babel, un grande romanzo sulla vita ai margini della società e sulla violenza dell’amore.rnrn«Un vero capolavoro» - El Paísrnrn«Arriaga è uno scrittore dotato di una forza di linguaggio e di contenuti travolgenti. Il bufalo della notte ha uno stile inconfondibile: la stessa magnifica, sorprendente violenza narrativa di Amores Perros» - El Mundornrn«Stacchi netti, frasi brevi, respiro affannato nello spazio dove il sole pare non sorga mai; fumoso, violento, derelitto e frenetico questo romanzo si può definire insieme tenero e crudele, semmai sbilanciato felicemente verso un sentimento di asciutta compassione» - Corriere della SerarnrnIn una Città del Messico affascinante e oscura, le vite di tre amici si intrecciano in maniera inestricabile sullo sfondo urbano della metropoli. Gregorio, che soffre di schizofrenia e a ventidue anni si uccide con un colpo di pistola; il suo migliore amico Manuel, perseguitato dal ricordo della malattia mentale di Gregorio, dallo spettro di un’amicizia tradita, dal mondo di violenza e di ossessione che circondava la vita dell’amico suicida; e la misteriosa Tania, ex fidanzata di Gregorio con cui Manuel ha una tormentata relazione. Giovani alla deriva, che cercano disperatamente un appiglio nel mare mosso della vita. Scritto con l’agilità di un copione cinematografico, Il bufalo della notte è un emozionante romanzo dalle tinte notturne, una storia ai confini della delinquenza e della normalità, il racconto di un rapporto viscerale di amore e amicizia che sopravvive alla morte. Pochi scrittori al mondo sanno trattare le emozioni e i sentimenti forti e violenti come Guillermo Arriaga, pochi scrittori sanno affrontare con tale potenza narrativa il lato più oscuro dell’esistenza umana e allo stesso tempo illuminarla della luce della speranza e del perdono. -
Il cadavere ingombrante
Il detective anarchico più scorretto di Francia torna in libreria con una nuova, imperdibile avventura. Nestor Burma questa volta si ritroverà a indagare nella Parigi notturna, fra gangster marsigliesi e maîtresse, ricatti e tradimenti, bugie e mezze verità.rnrnLa signora Désiris non si spiega alcune entrate misteriose sul conto in banca del marito. Decisa a fare chiarezza, chiama Nestor Burma. Ma quando il detective arriva a casa dei coniugi, li trova entrambi morti. Secondo la polizia il marito ha ucciso la moglie, togliendosi poi la vita: un banale omicidio-suicidio, quindi. Ma naturalmente Nestor Burma non è soddisfatto: c'è di più, sotto questa vicenda. Charles Désiris era un inventore che, tempo prima, era stato licenziato dalla fabbrica di automobili dove lavorava. Quando, per un altro caso, Burma deve trovare la sosia di un'attrice, il detective finisce in un appartamento abitato da un gruppo di maîtresse. Tra di loro trova la donna che cercava, la quale – così si scopre – è proprio l'ex amante di Charles Désiris e, poco dopo, viene rapita da due uomini... -
Mato Grosso
Mato Grosso è il nuovo, attesissimo bestseller dell’autore della trilogia di Yeruldelgger. Ian Manook abbandona la Mongolia per portarci in un Brasile lussureggiante e soffocante, popolato da avventurieri, trafficanti e poliziotti corrotti. Un noir di grande qualità, che ammalia e sorprende.rnrn«Questo polar intriso di saudade è assolutamente da consigliare» - Lirern«Una storia impregnata di un clima di follia tropicale che fa di Mato Grosso un romanzo più letterario – ma altrettanto avvincente – della trilogia di Yeruldelgger» - Paris MatchrnrnJacques Haret, autore francese di un bestseller ambientato in Brasile, arriva a Rio de Janeiro, dove è stato invitato da un editore brasiliano suo ammiratore. Alloggerà a casa sua, a Petropolis. Dormirà nella stessa stanza in cui Stefan Zweig – il suo scrittore di culto – e la moglie Lotte si sono tolti la vita. Ma dietro all’invito c’è un piano ben orchestrato: presto Haret scopre che l’editore non è altri che Figueiras, un ex poliziotto conosciuto trent’anni prima durante un soggiorno di alcuni mesi nel Mato Grosso, soggiorno che, avvenuto al tempo di un’inondazione storica del Pantanal, è l’argomento del suo celebre Romanzo brasiliano, nel quale il protagonista racconta la vicenda che lo ha portato a uccidere un uomo per puro orgoglio. Di mezzo, naturalmente, c’era una donna. Haret è caduto in una trappola: Figueiras vuole solo vendicarsi.rnLa bellezza velenosa della giungla in cui si affonda fino ad annegare; la violenza del cielo e l’umidità delle notti; l’amore che fa impazzire e morire… È per fare pace con se stesso che Haret è tornato dopo trent’anni di esilio? O è perché sente che è l’ultima volta? -
Elmet
Con la sua scrittura lirica, che ci fa respirare le atmosfere di luoghi splendidi in contrapposizione alla povertà più disperata, in pochi mesi il romanzo ha conquistato tutti: è stato finalista al Man Booker Prize ed è stato definito il libro dell’anno dalle testate più autorevoli.rnrn«Fiona Mozley è l’astro nascente della narrativa inglese. Un libro che è un’esplosione silenziosa. Squisito, indimenticabile. A 29 anni Ms Mozley è solo all’inizio» - The Economistrnrn«Una scrittrice talentuosa. Idillio pastorale, denuncia politica, saga familiare e storia dell’orrore: una favola tradizionale che diventa un film gangster: un mix fra Hansel e Gretel e Il padrino» - The Sunday Timesrnrn«Con i suoi paesaggi incolti, la violenza, le emozioni forti, Elmet sembra Cime tempestose scritto con una voce completamente nuova. Questo esordio è l’inizio di qualcosa di grande» - Stylistrnrn«È una favola gotica di fuoco, terra, aria e acqua ma anche legno e erba, odori e animali, armi e pugni. Per “Observer”, “Guardian” e “Financial Times” è stato il libro dell’anno e qualcuno si è spinto addirittura a definirlo un “Cime tempestose scritto con una voce nuova”.» – Caterina Soffici, TuttolibrirnrnElmet, l'ultimo regno celtico indipendente in Inghilterra, terra di nessuno e santuario di fuorilegge, rifugio ma allo stesso tempo trappola, è il lembo sperduto dello Yorkshire che oggi fa da sfondo a questa storia. Vi abitano Daniel e Cathy, fratello e sorella adolescenti. Sono stati abbandonati dalla madre, che sembra essere sparita nel nulla, e vivono, senza regole e senza contatti col mondo esterno, col padre John, un pugile di strada burbero e solitario, nella casa in mezzo ai boschi che lui ha costruito con le sue inani, dormendo all'addiaccio nei primi giorni, sostenendosi di caccia e raccolta. Un vero e proprio nido, in cui i tre trovano la serenità, finché non compare il signor Price, ricco proprietario terriero senza scrupoli, padrone di gran parte degli alloggi e dei terreni locali e sfruttatore dei suoi lavoratori, che reclama il terreno dove John ha costruito la sua casa, affermando di possederlo legalmente. E con le stesse mani con cui ha ricreato una serenità perduta, John sarà pronto a difenderla... Ritratto brutale e commovente di una famiglia atipica che vive ai margini della società, ""Elmet"""" fa riflettere su quanto possa essere difficile trovare il proprio posto nel mondo e sull'impossibilità di rintracciare un senso di giustizia per coloro che non sanno scendere a compromessi.""