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Yes, we can. Yes, we did. Discorsi di commiato
Una raccolta dei discorsi di commiato di Barack e Michelle Obama, la coppia che ha rivoluzionato il linguaggio, gli ideali e le emozioni più profonde della politica statunitensernrnQuesto libro raccoglie i discorsi di commiato del quarantaquattresimo Presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama, e della First Lady, Michelle Obama. Istantanee e commoventi pietre miliari, questi testi rappresentano l’eredità politica e umana di una delle più amate coppie presidenziali americane, capace di rivoluzionare in otto anni il linguaggio, gli ideali, le emozioni più profonde della politica statunitense. Barack e Michelle Obama sono stati l’incarnazione del desiderio di cambiamento e uguaglianza di intere generazioni, ispirando i giovani e le comunità più emarginate, combattendo per i diritti dell’uomo – dalla salute alla parità di genere –, proponendo un nuovo volto degli Stati Uniti, per mettere davanti alla forza economica e militare, il valore di una società più libera e giusta. Questi discorsi sono la sintesi e il rilancio degli ideali più grandi che hanno animato questi indimenticabili anni di storia americana. -
Treno di panna
Giovanni arriva a Los Angeles carico di sogni e aspettative: lo attendono gli amici Ron e Tracy, e la vaga speranza di un futuro nel cinema. La città lo accoglie però con freddezza e lui cerca di arrangiarsi passando da un mestiere all'altro, fino all'incontro con Marsha, attrice bella e famosa, che gli aprirà le porte di Hollywood nella notte più luminosa della sua vita. Influenzato dall'arte pop americana, dalla fotografia e dal cinema, scritto in uno stile del tutto insolito nel panorama della letteratura italiana, questo primo romanzo di Andrea De Carlo ha affascinato Italo Calvino e lo ha fatto conoscere ai suoi lettori. -
La cabala dell'asino. Asinità e conoscenza in Giordano Bruno. Nuova ediz.
Questa terza edizione presenta un’appendicerniconografica accresciuta, nuovi paragrafi con originalirnscoperte e la premessa del Premio Nobel Ilya Prigoginernper la prima volta tradotta in italiano.rnrnrn“Questa ricca e articolata opera introdurrà il lettore attentorna un ampio numero di fonti primarie e secondarie” - rnPaul Oskar KristellerrnrnDa Machiavelli ad Agrippa di Nettesheim, da Folengornall’Aretino, da Sebastian Brant a Rabelais, il simbolorndell’asino appare con insistenza nella letteraturarndel Cinquecento fino ad assumere un ruolo rilevanternnelle opere di Giordano Bruno. Questo volume analizzarnper la prima volta la concezione bruniana dell’asinità,rnin una prospettiva che capovolge la tradizionalern(e banale) interpretazione esclusivamente negativa delrnsimbolo. L’asino rivela così la sua doppia connotazione:rnall’asinità negativa (ozio, arroganza, unidimensionalità)rnsi affianca il polo speculare dell’asinità positiva (fatica,rnumiltà, tolleranza).rnL’asino si ricollega, infatti, alla duplice natura deirnSileni di Erasmo: basta andare oltre la rozza immaginernesteriore dell’asinità, per conoscere i tesori gelosamenterncustoditi al suo interno. E proprio attraverso questo giocorndi rovesciamenti è possibile ripercorrere i grandi temirndella filosofia di Bruno: la conoscenza, la scienza,rnla religione, i miti, la civiltà, il linguaggio, la letteratura.rnQuesta terza edizione presenta un’appendicerniconografica accresciuta, nuovi paragrafi con originalirnscoperte e la premessa del Premio Nobel Ilya Prigoginernper la prima volta tradotta in italiano. -
Macno
Con un uso spregiudicato della televisione, Macno è riuscito a diventare il dittatore di un paese mai nominato ma simile per molti versi all'Italia. La sua è una dittatura soft, basata sulla manipolazione delle menti e sulla persuasione occulta invece che sulla violenza. Circondato da una corte di fedeli e adulatori, Macno è però a un punto di crisi personale proprio quando la giornalista televisiva Liz e il suo operatore si intromettono abusivamente nella sua residenza con l'intento di intervistarlo. Raccontato dal punto di vista di una videocamera, apparentemente neutro ma in realtà parziale, questo è un romanzo profetico, che anticipa di molti anni l'evoluzione della politica nei nostri tempi. -
Racconti ritrovati
Consideratarnuna delle autrici più importanti nella storia dellarnletteratura italiana del Novecento, Anna Bantirncondensa in questi testi la ricchezza di sfumaturernche hanno animato la sua prosa.rnrnRaccolti e curati da Fausta Garavini, in questo volumerntrovano corpo unico gli “scritti sparsi” di Anna Banti,rnovvero i numerosi racconti che compose per giornalirne riviste, come “Paragone”, di cui fu fondatricernassieme al marito Roberto Longhi. Consideratarnuna delle autrici più importanti nella storia dellarnletteratura italiana del Novecento, Anna Bantirncondensa in questi testi la ricchezza di sfumaturernche hanno animato la sua prosa.rnPerfettamente calzante con il suo universo narrativo,rno a volte ibrida, capace di dialogare – in anticipornsui tempi – con la non-fiction e il costume, la pennarndi Anna Banti si conferma e rivela ogni voltarnpartecipe, precisa, emotiva, illuminante. I raccontirnaffrontano temi e modalità mossi e disparati, variandorndall’autobiografia all’osservazione degli ambientirndomestici e sociali, dalla tensione amorosa al mondornfemminile, sempre interpreti della sua impareggiabilerncapacità di alternare ironia e schiettezza, commozionerne tenerezza che tanto profondamente ha influenzatornla sua eredità letteraria. -
Nel momento
Può succedere anche una sola volta nell'arco di tutta una vita: un istante di improvvisa lucidità in cui il flusso delle cose si interrompe e la realtà si mostra senza veli. A Luca, che ha alle spalle un matrimonio fallito e vive una relazione ormai appiattitasi nella consuetudine, succede dopo una caduta da cavallo, che lo lascia smarrito e dolorosamente consapevole della propria infelicità. Da quel punto in poi niente sarà più come prima. Un incontro, poi un altro, il preludio di un nuovo amore si susseguono come tappe frenetiche di un percorso sorprendente, verso un altro momento che, quando arriva, è già fuggito. -
Yucatan
Il giovane assistente Dave parte per la California insieme a un celebre regista che vuole realizzare un film basato sui romanzi di un famoso scrittore esoterico divenuto guru. Tra messaggi oscuri, apparizioni di personaggi suggestivi e avvenimenti inspiegabili, la spedizione si trasforma ben presto in una partita con il mistero, sempre più ambigua e spiazzante. Ispirato dall'incontro dell'autore insieme a Federico Fellini con Carlos Castaneda, è un romanzo sul conflitto tra sogno e razionalità, aspettative e ricerca della verità. -
Il cigno nero e il cavaliere bianco. Diario italiano della grande crisi
Roberto Napoletano racconta gli anni della grande crisirnche ha colpito al cuore l’Italia e l’Europa, vissuti darndirettore del “Messaggero” e del “Sole 24 Ore”. rnrnColloquirnriservati a tutti i livelli, italiani e internazionali, segreti,rnrivelazioni scottanti, protagonisti e comparse che sirnintrecciano come in un romanzo thriller, in cui la posta inrnpalio è altissima e molto reale.rnUna storia che inizia nel novembre del 2011, quandornsi abbatte sull’Italia il Cigno nero – la tempesta perfettarndei mercati – e arriva fino ad oggi, allo scontro apertornsu Bankitalia e le macerie del sistema bancario italiano.rnAttraverso nuovi incontri inediti e prove documentali,rnNapoletano riscrive la storia della grande crisi italiana,rnla crisi sovrana e la crisi bancaria, mettendo a nudornresponsabilità nascoste. Il complotto non esiste, l’Italiarnnon diventa la nuova Grecia, ma paga salato il contorndell’errore fatale di Trichet, allora presidente della Bancarncentrale europea. Pesano sul paese gli interessi geopoliticirndei nostri “cari alleati” e si allungano le mani predonerndella finanza d’oltralpe. A salvarci sarà il provvidenzialernarrivo di un Cavaliere bianco, il nuovo presidente dellarnBce Mario Draghi.rnIntanto gli italiani vivono la parabola di Berlusconi,rni sacrifici del governo Monti, i tentativi del giovane Letta,rnil coraggio e le trame di Renzi. È il passaggio tra un mondornvecchio e il mondo di oggi. Le grandi famiglie industrialirnsi dileguano in un capitalismo di relazione che non muorernmai, le banche sono investite loro malgrado dal ciclonerndella doppia recessione e, grazie al lavoro silenzioso deglirnuomini del Tesoro e della Banca d’Italia, si evita ilrnfallimento del paese. Questa rilettura avvincente dellarnstoria del risparmio rivela che si è arrivati a un passorndalla fuga dei depositi e per colpa di chi. Si scopre unarnzona grigia dove si arricchiscono tanti “furbacchioni”rne si rovinano molti disgraziati. Fuori, a combattere ognirngiorno la battaglia della competitività, resiste una speranza:rnun sistema di imprese familiari, cresciute in Italia marnormai globali, che vince nel mondo perché innova, senzarnchiedere aiuti a nessuno. -
Di noi tre
Tre amici, Marco, Misia e Livio. Le loro vite si intrecciano nel corso di trent'anni, mentre i loro rapporti passano dall'amicizia più entusiasmante alla passione, all'amore, alla rivalità, fino alla constatazione di non poter fare a meno uno dell'altro. Al centro di questo triangolo emotivo è Misia, che ispira e incoraggia gli altri due e li porta alla disperazione, secondo gli alti e bassi della sua bruciante interiorità. -
Il petauro dello zucchero. Dizionario essenziale per non diventare come quello là
Ridendo dei paradossi della vita moderna – quandornper recuperare una password ci viene chiesta un’altrarnpassword, che proprio non ricordiamo – Gnocchirninventa da scrittore un mondo parallelo, in cui ciascunorndi noi, almeno una volta, ha sognato di vivere.rnrnOgni giorno ci imbattiamo in situazioni che mettonorna dura prova la nostra pazienza. Tra una notte biancarne un apericena, siamo perseguitati da problemi chernassumono le forme più disparate. Ma si presentanornsempre, inevitabilmente, nel momento sbagliato.rnChe siano animali esotici fuori stagione o sconosciutirnsport olimpici, che ci raggiungano dopo aver attraversatornla steppa o il web, la nostra vita non può fare a menorndi confrontarsi con loro.rnGene Gnocchi racconta questo mondo follernin un dizionario esilarante che esorcizza le nostre piùrngrandi ossessioni: dai cibi bio all’Agenzia delle Entrate,rndagli unicorni alle malattie, dallo sport alla politica.rnRidendo dei paradossi della vita moderna – quandornper recuperare una password ci viene chiesta un’altrarnpassword, che proprio non ricordiamo – Gnocchirninventa da scrittore un mondo parallelo, in cui ciascunorndi noi, almeno una volta, ha sognato di vivere. -
Uccelli da gabbia e da voliera
Fiodor, rampollo nullafacente di una ricca famiglia, ha un incidente di macchina a Santa Barbara, California. Suo padre, che si è ritirato in Costa Rica e alleva per hobby uccelli rari, lo spedisce a lavorare in una delle filiali dell'azienda di famiglia, a Milano. Qui Fiodor incontra Malaidina, una ragazza affascinante e misteriosa, e se ne innamora follemente. Sullo sfondo, il clima conflittuale e pericoloso dell'Italia degli anni '70. -
Arcodamore
Dopo il fallimento del suo matrimonio, Leo Cernitori, fotografo, evita qualsiasi coinvolgimento emotivo. Lo si vede nelle foto che fa, nella qualità delle relazioni che intreccia con le donne conosciute. Ma, in una Milano sbigottita per le rivelazioni di Tangentopoli, Leo incontra Emanuela. È una strana ragazza, che indossa jeans e giacche in pelle, suona talentuosamente l'arpa in orchestre classiche ma frequenta discoteche afro. Leo viene travolto in un vortice di musica, dolore, desiderio, paura. Percorrendo l'arco di un amore, difficile ma profondo, doloroso ma autentico, si fa strada l'analisi e la rappresentazione di sentimenti che gli uomini e le donne tentano di nascondere a loro stessi. -
Strabuttanissima Sicilia. Quale altra rovina dopo Crocetta?
"Questo libro nasce a Sciacca. Alla presentazione dei 'Baci sono definitivi' mi rendo conto di quello che per tutta l'estate, come a Mussomeli la sera precedente - o ancora prima a Scicli, a Montalbano Elicona, a Gagliano Castelferrato - fa da prepotente sottofondo. Ed è la politica. Tutti ne hanno sete e torno allora a 'Buttanissima Sicilia', il saggio che Elisabetta Sgarbi volle pubblicare quando le urgenze su una terra abbandonata da tutti, innanzitutto dagli stessi siciliani, esplodevano: dalla mafia dell'antimafia fino al conclamato fallimento dello Statuto speciale. ecco, dunque, questo libro. È la mia compagna elettorale contro una campagna elettorale che confermerà - purtroppo chiunque vinca - l'impossibilità di governare la Sicilia."""" (Pietrangelo Buttafuoco)" -
Mattino e sera
Percorrendo le domande più importanti di ognirnuomo – le più semplici e assolute – Jon Fosse scrivernuna novella di incredibile potenza poetica, chernconferma ancora una volta il talento del più grandernscrittore norvegese contemporaneo.rnrnUn bambino viene al mondo; si chiamerà Johannes,rnsarà un pescatore. Un uomo ormai anziano muore;rnsi chiamava Johannes, era un pescatore.rnMattino e sera si estende tra i due estremi della vita,rncome tra i due estremi del giorno, tra i pensieri dirnun padre che vede nascere suo figlio e quelli di unrnvecchio che affronta le cose di ogni giorno, nel suornultimo giorno, cose sempre identiche, riconoscibili,rneppure definitive. Con una lingua vivida e aderente airndettagli più minuti dell’esistenza e della sua bellezza,rnUn bambino viene al mondo; si chiamerà Johannes,rnsarà un pescatore. Un uomo ormai anziano muore;rnsi chiamava Johannes, era un pescatore.rnMattino e sera si estende tra i due estremi della vita,rncome tra i due estremi del giorno, tra i pensieri dirnun padre che vede nascere suo figlio e quelli di unrnvecchio che affronta le cose di ogni giorno, nel suornultimo giorno, cose sempre identiche, riconoscibili,rneppure definitive. Con una lingua vivida e aderente airndettagli più minuti dell’esistenza e della sua bellezza,rnpercorrendo le domande più importanti di ognirnuomo – le più semplici e assolute – Jon Fosse scrivernuna novella di incredibile potenza poetica, chernconferma ancora una volta il talento del più grandernscrittore norvegese contemporaneo. -
Contro gli immediati. Per la scuola, il lavoro, la politica
Chi sono gli Immediati? Gli effimeri vincitori di oggi, coloro che rifuggono la mediazione, vogliono demolire ciò che è intermedio, agiscono all’istante, senza meditazione né condivisionernrnI nostri guru preferiti sono assertivi, semplificatori, compulsivi. Ciascuno di noi può diventare un Immediato: attraverso giudizi superficiali e slogan espressi e rilanciati sulla rete, l’adozione dei nuovi alfabeti comunicativi dominati dalle emozioni. Politici e governanti immediati sono facilmente identificabili, ma sono soltanto una parte del problema, poiché gli Immediati crescono e si affermano nei campi più diversi: le tecnologie, la finanza, le ignoranti strumentalizzazioni della Storia. Gli Immediati portano pericoli profondi; possono toglierci la voglia di riflettere, la capacità di attendere, il coraggio di dialogare, la forza di sognare. Dobbiamo metterli all’angolo, per tornare a scommettere sul tempo medio, il domani, nella vita politica e in quella quotidiana, nelle istituzioni e nelle azioni personali. E abbiamo bisogno di insegnanti, di valenti formatori; di chi costruisca nuove possibilità per il lavoro, nell’età dell’intelligenza artificiale e dell’automazione; di chi restituisca partecipazione, efficacia e onore alla politica. -
Trattato di economia affettiva
Anni settanta. Un romanzo generazionale che commuove e diverte. Un libro travolgente, che ci parla degli emigranti italiani di seconda generazione cresciuti nella certezza che i soldi fossero una certezza, e invece no. rnrnrnNello è un bambino che cresce negli anni ’70 del post boom economico. Padre operaio, madre casalinga, pochi soldi in famiglia e molti affanni affettivi, ma la sua è un’infanzia felice. Le avventure di Nello sono riviste così, alla luce di soldi e affetti. Un viaggio a seguire un bambino in un mondo sempre più pieno di possibilità, ma senza i mezzi per realizzarle. Dal pianto della nascita alla terza media, con lui si ride, ci si commuove, ci si affeziona e, anche, viene voglia di abbracciarlo questo ragazzino, per proteggerlo dalla realtà che lui sta scoprendo. Scorrono gli anni ’70, con le loro canzoni, la fine di Carosello, le nuove pubblicità, i telefilm, le Brigate Rosse: lo slogan “tutto è politico” diventa nell’esperienza di Nello “tutto è economico”. Perché lui non ha rivoluzioni e non ha lotte politiche. Quello che ha è l’epica delle piccole cose, l’epica del suo stupore quotidiano, i pomeriggi con gli amici, i mille nuovi prodotti e l’affetto a cui ambisce. Dentro lo svolgersi del racconto dell’infanzia ci sono le incursioni di Nello adulto, le sue relazioni, il suo lavoro, le sue emozioni. E la maestra che piange di fronte alla classe, il bacio rubato in colonia, il trapezista che perde la presa, Sandokan che uccide la tigre continuano ad avvenire in lui, nell’unico presente possibile, quello della memoria. Soprattutto quel soldatino rubatogli all’asilo, prima ancora di poterci giocare, l’inizio di tutto, perché nella vita, forse, “siamo tutto ciò che non abbiamo avuto”. -
Quando eravamo eroi
Un romanzo appassionato sulla forza dell’amicizia oltre il tempo e le metamorfosi, sul dolore e la meraviglia del diventare adulti, e sulla possibilità di essere, anche solo per un giorno, gli eroi della propria vita. rnrnAlex ha trentaquattro anni e sta per tornare in Italia. Dalla sua casa ad Amsterdam guarda una vecchia foto che lo ritrae adolescente insieme ai quattro amici che allora rappresentavano tutto il suo mondo. Gli stessi che ha abbandonato da un giorno all’altro senza una spiegazione, quindici anni prima. Lui, Melzi, Eva, Torquemada e Rodolfo erano indissolubili, fragili e bellissimi, esseri unici e uniti come alieni precipitati su un pianeta sconosciuto a cui non volevano, non sapevano conformarsi.rnPoi, qualcosa si è rotto.rnOra Alex sta per affrontare il passo più importante della sua vita, ma, prima di chiudere i conti con quel passato e con la causa della sua fuga, ha bisogno di rivederli perché sente di dover confessare loro la verità. Una verità che nel corso di quegli anni lo ha portato ad un punto di non ritorno oltre il quale, di Alex, non resterà più nulla.rnPer Eva, Alex è stato il grande amore, per Rodolfo il rivale-amico che aveva rubato il cuore della ragazza di cui era innamorato, per Melzi un dio messo su un piedistallo, per Torquemada un enigma da risolvere. Nessuno è mai riuscito a superare il dolore di quell’abbandono che ha alterato il corso delle loro vite. È per questo che, nonostante tutto, decidono di accettare l’invito di Alex a trascorrere tre giorni nella sua casa in campagna – meta e rifugio di tanti momenti passati insieme. Ma quando vi arriveranno, la rivelazione che li attende sarà infinitamente più scioccante di quanto avessero mai potuto immaginare. Sarà solo l’inizio di un weekend fatto di verità e confessioni, pianti e risate. Al loro risveglio, il lunedì mattina, nulla sarà più lo stesso. -
Mangereta
Mangereta è il soprannome dato al piccolo Berto dalla nonna friulana, vuol dire “mangia sempre, affamato”, perché Berto ha appunto una fame irrefrenabile, non solo di cibo, ma di gioco, di fantasia, di risate: gli servono per far fronte alla durezza della guerra, sul cui sfondo trascorre la sua infanzia. rnrnDi Mangereta – alter ego dell’autore Adalberto Maria Merli – e della sua famiglia, seguiamo infatti le vicissitudini che dalla seconda guerra mondiale ci portano fino al periodo della ricostruzione, dal 1943 al 1952. Fuggiti da una capitale segnata dal conflitto, arrivano in Friuli, a Fontanafredda, e fino sulle Dolomiti, a Cortina d’Ampezzo, per fare nuovamente ritorno a Roma, a guerra finita. Un percorso fatto di incontri, avvenimenti, scoperte, esperienze tragiche o comiche, eroi anonimi e generosi. Al suo ritorno a Trastevere, nel dopoguerra, in un quartiere immerso nella povertà e nel disagio ma anche vivace e acceso di speranze, tra conversazioni strillate da finestra a finestra, al mercato, nelle trattorie, in parrocchia, per la strada, Mangereta scoprirà i suoi primi interessi, i suoi sogni, le sue prime domande, e le sue prossime responsabilità, di giovane e adulto. -
Tecniche di seduzione
Roberto Bata, giovane aspirante scrittore che lavora malvolentierirnal settimanale Prospettiva, incontra il celebrato romanzierernMarco Polidori. Affascinato dal candore creativo di Roberto,rnPolidori lo convince ad abbandonare il suo impiego e gliene offrernuno a Roma, molto meglio pagato e così poco impegnativo darnpermettergli di dedicarsi alla sua vocazione creativa.rnIl rapporto tra Bata e Polidori è quello di due opposti chernsi attraggono: ingenuità e cinismo, sogni ed esperienza di vita,rnfiducia e disincanto. Le cose si complicano ulteriormente quandornRoberto si innamora di Maria Blini, giovane attrice di teatro. -
Notte
Notte è il nuovo capitolo della sfida infinita tra MartinrnServaz e Julien Hirtmann, divisi da tutto tranne cherndalla passione per Mahler e da un bambino, Gustav.rnrnÈ una notte di tempesta nel Mare del Nord. Scossornda venti furiosi, un elicottero lascia Kirsten Nigaardrnsulla pista di atterraggio di una piattaformarnpetrolifera. L’ispettrice norvegese è arrivata fin lìrnper indagare sull’omicidio di una donna che lavoravarnsulla base di estrazione offshore. La donna è statarnritrovata morta in una chiesa di Bergen, con inrntasca un foglio con un messaggio dal testo seccorne inequivocabile: “Kirsten Nigaard”. L’accoglienzarndel personale è tutt’altro che amichevole, ma Kirstenrnnon si lascia intimidire. Un uomo manca all’appellorne nella sua cabina l’ispettrice scopre una raccoltarndi foto tanto inquietante quanto importantissimarnper le indagini.rnQualche giorno dopo, l’ispettrice è in Francia,rnnell’ufficio del comandante di polizia Martin Servaz,rnappena tornato al lavoro dopo essere sopravvissutornper miracolo a una pallottola che l’ha colpito inrnservizio. L’uomo scomparso dalla piattaformarnè infatti Julian Hirtmann, il serial killer scaltrorne inafferrabile che Martin Servaz insegue da anni.rnMa c’è di più, in molti dei negativi che Kirstenrnha portato via, compare proprio Servaz, pedinato,rnspiato, sorvegliato.rnKirsten mostra a Servaz un’altra foto, quellarndi un bambino. Sul retro, ancora soltanto un nome,rnscritto nella stessa grafia del biglietto ritrovato nellarntasca della donna assassinata a Bergen: “Gustav”.rnPer Kirsten e Martin, sarà solo l’inizio di un’avventurarnsenza tregua e senza sconti, che li vedrà confrontarsirncon il più temibile dei nemici: Julien Hirtmann.