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Un inverno tra i ghiacci
È il mare il protagonista di questo romanzo giovanile di Verne: quel mare che sarà spesso l'ambiente preferito dall'autore per rappresentare la libertà umana, qui, solidificatosi in ghiacci immensi, diventa la trappola in cui i personaggi devono vivere la loro storia. Il vecchio marinaio Jean Combutte abbandona le coste tranquille del Mare del Nord per andare alla ricerca del figlio Louis. Nel corso di una missione commerciale nel Nordeuropa, Louis ha abbandonato la propria nave per soccorrerne un'altra in difficoltà ed è scomparso. Sostenuto da una fede incrollabile nella possibilità di ritrovare il figlio vivo, il padre guida una spedizione verso i mari dell'Artico e le coste della Groenlandia, dove l'equipaggio trascorre un intero inverno in condizioni estreme. La descrizione di questo ambiente inospitale, dei pericoli cui gli uomini devono far fronte con il loro ingegno, la loro forza di volontà e le conoscenze tecniche e scientifiche, si accompagna in questo romanzo alla messa in scena dei caratteri dei protagonisti. Partendo da un felice quadretto familiare, Verne ci coinvolge così in una vicenda che agli elementi tradizionali dell'avventura in un ambiente estremo unisce i risvolti umani fatti di sentimenti come l'amicizia, la lealtà, l'amore ma anche l'ambizione sfrenata, il tradimento, la vendetta, la crudeltà. In un susseguirsi di colpi di scena, ai rischi della natura si intrecciano i pericoli creati dai sentimenti peggiori dell'uomo che, sembra volerci suggerire l'Aautore, possono essere più grandi e devastanti di quelli naturali. -
Iole Sofia e il mistero delle maschere
Pierone e Regina, con la figlia Iole Sofia, vivono in via del Sale, tra un vicolo e una strada veloce. Pierone, artigiano, perde il lavoro e cade nello sconforto. Per fortuna però trova un nuovo impiego: si tratta di creare maschere per Signor Donec, figura geniale e misteriosa, che traffica con i supermercati. Le maschere aiutano i clienti a fare la spesa in un soffio, ma... c'è una truffa, una follia e un inganno. A chi toccherà svelare il mistero? A Iole Sofia, una ragazzina di undici anni, e ai suoi bizzarri amici: Ragazza Peter Pan e Indiano Gentile, gli Antenati, Astronoma, il Filosofo. Per sconfiggere il piano di Donec, Iole Sofia entrerà nel regno dell'illusione e della menzogna, scoprendo al contempo le meraviglie del Territorio dei Sogni. Attraverso questi personaggi e le loro avventure, ""Iole Sofia e il mistero delle maschere"""" sollecita il lettore a osservare il nostro mondo e alcuni suoi aspetti aspri — come la disoccupazione o il consumismo — con l'ampiezza di sguardo della letteratura fantastica, dove si affronta il rischio della crescita, si vive la sorpresa continua della metamorfosi, ci si abbandona alla fiducia nel mondo invisibile e magico. Perché «tutto quello che esiste esiste... esistono il visibile e l'invisibile, e a volte l'invisibile dà il suo aiuto». Età di lettura: da 10 anni."" -
Mondo cane. Cani dal mio album di schizzi. Ediz. a colori
Età di lettura: da 5 anni. -
Il gattalogo
Età di lettura: da 5 anni. -
La nave. InBook. Ediz. a colori
A due anni i vostri bambini vogliono vedere e sentire storie di trattori, ruspe e camion? Questi sono i libriccini adatti a voi: la sera - nel lettone insieme a loro - leggeteglieli tutti, una, due, cento, mille volte. Con grande divertimento e poca fatica renderete felicissimi i vostri figli. Questo libro è un inbook. È un libro tradotto in simboli che nasce con lo scopo di facilitare la possibilità di ascolto della lettura ad alta voce di libri illustrati per bambini e ragazzi. Il modello inbook è curato dal Centro Studi Inbook, csinbook.eu, che ne è garante della coerenza e dello sviluppo. Età di lettura: da 2 anni. -
Il pullman. InBook
A due anni i vostri bambini vogliono vedere e sentire storie di trattori, ruspe e camion? Questi sono i libriccini adatti a voi: la sera - nel lettone insieme a loro - leggeteglieli tutti, una, due, cento, mille volte. Con grande divertimento e poca fatica renderete felicissimi i vostri figli. Questo libro è un inbook. È un libro tradotto in simboli che nasce con lo scopo di facilitare la possibilità di ascolto della lettura ad alta voce di libri illustrati per bambini e ragazzi. Il modello inbook è curato dal Centro Studi Inbook, csinbook.eu, che ne è garante della coerenza e dello sviluppo. Età di lettura: da 2 anni. -
Fragomino dorme senza ciuccio. InBook. Ediz. a colori
È rosso. È dolce. È il tenero Fragomino. La viva immaginazione di Fragomino trasforma le semplici abitudini quotidiane di ogni bambino in piccoli viaggi incantati. I più piccini ritroveranno nelle sue storie gesti e oggetti di un mondo che imparano a conoscere, illustrati con figure semplici e chiare. Questo libro è un InBook. È un libro tradotto in simboli che nasce con lo scopo di facilitare la possibilità di ascolto della lettura ad alta voce di libri illustrati per bambini e ragazzi. Il modello InBook è curato dal Centro Studi Inbook, csinbook.eu, che ne è garante della coerenza e dello sviluppo. Età di lettura: da 3 anni. -
Fragomino fa il bagnetto. InBook. Ediz. a colori
È rosso. È dolce. È il tenero Fragomino. La viva immaginazione di Fragomino trasforma le semplici abitudini quotidiane di ogni bambino in piccoli viaggi incantati. I più piccini ritroveranno nelle sue storie gesti e oggetti di un mondo che imparano a conoscere, illustrati con figure semplici e chiare. Età di lettura: da 2 anni. -
Dall'abisso
1940. La giovane e sana Teresa si trova in manicomio per volontà del padre. Costretta a convivere con veri malati psichiatrici e sottoposta a elettroshock, ha sviluppato negli anni tutta una serie di nevrosi. Ma quel luogo di reclusione, sofferenza e aberrazione umana diventerà inaspettatamente la sua salvezza. Un ""angelo"""" l'aiuterà a uscire dall'abisso, mettendo a repentaglio la propria vita per amore."" -
Intatto-Intact. Ecopoesia-Ecopoetry. Testo originale a fronte
"I tre autori di 'Intatto', rispettivamente pugliese e toscano d'adozione, australiana e inglese residente nella Scozia del Nord-Est, sono diversi tra loro: per storia personale, per formazione, per età. Eppure l'attenzione verso il mondo, verso l'altro nel mondo, li fa convergere in un'esperienza comune. Pur mantenendo la propria individualità di stile e immaginazione, essi mettono in comune sguardi e linguaggi cimentandosi a vedere e dire le stesse cose. Se però si vuole individuare una tonalità fondamentale in questo discorso a tre voci, allora bisogna cercarla in una comune aspirazione alla giustizia, in una «ricerca di giustizia poetica nel contesto generale di tutte le forme di espropriazione», scrive Helen Moore. «Perché essere ecopoeta» sottolinea l'autrice inglese, «non è esprimere solo la gioia e la meraviglia di stare al mondo, ma anche la rabbia e il dolore per la devastazione che il capitalismo globale infligge a tutti gli esseri.» Questo stato di guerra, il lutto per le rovine di cui si conoscono i responsabili, ci fanno capire che non c'è nulla di ingenuo, irenico o romantico nell'ecopoesia. Ecopoesia è coscienza di una duplice espropriazione: quella dell'umano — abusato, sfruttato, dominato - e quella del non umano. L'umano è qui spesso carnefice, ma è anche vittima: vittima di soprusi storici, degli abissi di giustizia tra 'noi' e 'loro', e della violenza che annulla le differenze tra chi la subisce. Ancora più presente, però, nella coscienza dell'ecopoesia, è la realtà della dimensione più-che-umana come portatrice di segno e di senso, indipendentemente dal segno e dal senso che vi lascia l'umano. Il segno nella vita non solo umana è la ricchezza d'informazioni dei suoi codici genetici, è la capacità di organizzarsi e di stare al mondo. E il suo senso è patire e gioire, temere e amare, desiderare e sognare."""" (dalla Prefazione di Serenella Iovino)" -
Piero Bottoni a San Gimignano. Piano, storia e paesaggio, 1955-60. Ediz. illustrata
Se San Gimignano è così come la conosciamo è anche merito di un piano regolatore, quello redatto da Piero Bottoni nella seconda metà degli anni Cinquanta. Con questo lavoro, uno dei più importanti architetti italiani del Novecento dona ai sangimignanesi, e forse all'umanità intera, uno strumento attento al contesto fisico e sociale che getta le basi tanto per la conservazione della città storica e del paesaggio che la avvolgeva quanto per il futuro di quella realtà. Dalla ricostruzione della sua genesi, fondata su documenti archivistici finora inesplorati, e da una riflessione sui suoi contenuti essenziali emerge l'attualità dei temi affrontati e di alcune questioni più generali che tutt'oggi ci interpellano sul senso dell'urbanistica nella società contemporanea. -
Le sopracciglia della signora Cecilia-The eyebrows of Lady Cecilia
Cecilia è un'imbronciata signora che non sa ridere, non ha mai riso e a ridere non ci pensa proprio. Stanche della posizione “corrugata” e in un momento di sconforto, le sue sopracciglia cascano giù per terra. E non lo fanno per gioco, ma sul serio! Iniziano così i guai di Cecilia che vuole riavere le sue sopracciglia e lo spavento per chi la vede in quello stato. Solo un sorriso potrà risolvere il pasticcio… ma chi potrà mai far sorridere la Signora Cecilia? Età di lettura: da 6 anni. -
L'ultimo quarto del giorno
"La cornice di questo libro è il tempo. Raffaela Fazio pensa il tempo come l'unica opportunità e, insieme, l'insuperabile limite dell'essere. In una nota anteposta al libro, l'autrice spiega che, secondo la tradizione ebraica, il giorno di Dio si divide in quattro parti e che nell'ultimo quarto l'Eterno gioca con il leviatano nel mare. Ma, per noi, qual è quest'ultimo quarto? È quello che riserviamo alle attività che coinvolgono la parte più vitale (e a volte più privata) della nostra personalità. La modalità in cui l'essere può più facilmente fluire da un suo manifestarsi all'altro è proprio il “gioco”. Questa dimensione descrive e “canta” Raffaela Fazio. E in questa dimensione c'è l'amore, c'è lo studio e l'attenzione alle relazioni umane, c'è lei stessa, c'è la poesia; c'è, appunto, il leviatano, dominatore degli abissi, ovvero la vita nel suo mistero. Poiché il nostro abisso più profondo è l'inconscio, è con esso che dobbiamo fare i conti nell'ultimo quarto del giorno, imparando a giocarci. L'autrice si affida a un dettato sobrio ma forte, a una scansione decisa, fatta di versi scarni ed essenziali, diretti e precisi, nemmeno appesantiti dalla punteggiatura. È sua convinzione che la forma abbia un senso solo se serve a illuminare il contenuto; concentrare il verso significa quindi espandere il messaggio, arricchirlo. Tuttavia, questa preminenza del contenuto non è fine a se stessa, perché non sarebbe poesia se non fosse anche ritmo e canto."""" (dalla prefazione di Francesco Dalessandro)" -
Avverbi di vita
"La geografia di Avverbi di vita passa attraverso il lettore, lo legge. Meglio, lo guarda Dentro mentre il tempo sgocciola piano e Claudia Cangemi tenta di tamponare l'emorragia dei giorni che non si arrestano e implacabili sgorgano uno dopo l'altro. Ma esiste una soluzione, si può stare come palafitte, nel mare della vita, in equilibrio solo apparentemente precario, affondando quel tanto che basta per osservare il mondo. A questo punto serve spostare lo sguardo, puntarlo Fuori, dove la poesia scopre l'esistenza dell'Artista che è simile a un arancio sempre pronto a fiorire purché senza paura della memoria. Non deve temere di essere sciupato, consumato, bagnato dall'acqua piovana del mondo. C'è poi la consapevolezza di un Altrove, carico di oceani, dune del tempo, dove Oriente e Occidente, qualsiasi strada si scelga di percorrere, condurranno alla medesima meta. Per ognuno la propria. Infine Claudia Cangemi, come una madre buona, ci richiama alla fantasia della vita e ci conduce nell'Ovunque. La sua grazia poetica promette di cercare in continuazione parole nuove da contrapporre alla crudeltà della Storia e all'agonia del mondo. L'invito finale è di trasformarsi in ponti sull'amore che fugge. Ma come fare resta il segreto racchiuso in un gesto semplice e antico capace di trattenere e di offrire, le mani a coppa, metafora della poesia, un gesto delicato e da proteggere, da coltivare e possibilmente da imitare."""" (dalla postfazione di Elisabetta Bucciarelli)" -
Come il ramo di biancospino. Antologia della poesia provenzale. Testo provenzale a fronte
Fu nei sontuosi castelli di Provenza, verso la fine dell'XI secolo, che si sviluppò il primo movimento poetico in lingua volgare: la lirica trobadorica o occitanica. Trovatori, così furono detti i poeti provenzali, sono coloro che ""trovano"""", cioè compongono il testo (e talora anche la melodia) delle loro liriche, destinate a essere cantate con accompagnamento musicale, sulle note del liuto o di altro strumento a corde, davanti al raffinato pubblico di corte. Tale derivazione conferma il legame profondo fra parola e musica, 'motz' e 'sons', che fu uno dei caratteri più importanti della poesia provenzale. Il luogo dove tale poesia venne composta ed eseguita fu la corte: tale poesia può dunque essere considerata il primo esempio di poesia """"cortese"""", che si rivolge espressamente a un pubblico scelto e aristocratico, di cui rispecchia le idealità e i comportamenti sociali."" -
Raccontini disinvolti
Dopo ""In poche parole"""", 2016, racconti scelti nell'arco di trent'anni di attività, l'autore ne presenta una settantina che definisce disinvolti, per dire spigliati e leggeri, talvolta con lampi surreali. Tutti scritti con quella mano che i suoi lettori affezionati riconoscono fra mille."" -
L' uomo della sabbia. Testo tedesco a fronte
Lo sventurato studente Nathanael, appassionato cultore delle arti e delle scienze e animato dal desiderio ardente di una vita nobilitata dallo spirito, incappa durante i suoi studi nella cittadina di G. nella figura dell'ottico Coppola, che risveglia in lui il funesto ricordo dell'avvocato Coppelius, legato alla morte violenta del padre. Da questo fatale incontro nella mente di Nathanael va prendendo forma un complesso intreccio del mondo reale con un mondo ideale e fantastico, che assume un carattere sempre più minaccioso e fosco... -
Il vangelo della natura. Testo inglese a fronte
Pubblicato nel 1912, ""Il vangelo della Natura"""" fa parte di """"Time and Change"""", una raccolta di saggi in cui si riflette sulla bellezza del mondo naturale con acuto spirito di osservazione. Il libro prende le mosse dalla seguente richiesta: un predicatore si rivolge a Burroughs incaricandolo di spiegare ai suoi fedeli quale fosse l'insegnamento della natura. Questa richiesta è il pretesto che porta l'autore a riflettere sull'importanza dell'impatto della natura nella sua vita: «quale insegnamento ho tratto dopo tutti questi anni nella natura a supporto o rinforzo del vangelo che predicava il pastore? Quale preziosa lezione mi hanno trasmesso gli uccelli? E gli animali a quattro zampe? E gli insetti? I fiori, gli alberi, la terra, l'alternarsi delle stagioni?». Lungi dall'essere un testo di matrice religiosa, nel vangelo della Natura la natura è fonte di sapere, trascendenza e portatrice di un orizzonte di senso. «Il nostro immaginario volgarizza e spoglia la Natura della sua divinità. Quando comprenderemo che cielo e terra, tempo ed eternità, pensiero e materia, morte e vita sono una cosa sola e che in Natura non vi è nulla, e nulla può non esservi, che non le sia innato, allora smetteremo di ricercare o tendere a un Dio sconosciuto e distante.»"" -
I pensieri oziosi di un ozioso. Libro per un'oziosa vacanza. Testo inglese a fronte
"I pensieri oziosi di un ozioso. Libro per un'oziosa vacanza"""" è un libro umoristico pubblicato nel 1886 da Jerome Klapka Jerome. Dedicato alla sua inseparabile compagna di ozi, la pipa, si presenta come una raccolta di 14 racconti e brevi saggi, che offrono lo spunto per considerazioni su vari argomenti, come la bolletta, i nervi, la vanità, la pigrizia, l'amore, il tempo e così via visti da uno scapolo, sintetizzando piccoli vizi e virtù della borghesia dell'epoca." -
Saggi. Prima e seconda serie. Testo americano a fronte
I ""Saggi"""" di Emerson, pubblicati in due serie, sono di capitale importanza e contengono nuclei essenziali dell'orientamento filosofico dell'autore. Sono considerati da gran parte della critica come un'opera """"cerniera"""" tra la prima fase trascendentalista e una seconda fase di pensiero, caratterizzata da una viva attenzione agli aspetti etico-pratici del """"fare"""" umano. Saggi come """"Esperienza, Storia, Carattere"""", infatti, spianano la strada agli scritti successivi che diverranno, in maniera sempre più consapevole, il terreno di origine della riflessione pragmatista tout court. I Saggi si dividono in due """"serie"""", pubblicate a distanza di tre anni tra loro: la prima nel 1841, la seconda nel 1844. La prima serie include: Storia, La fiducia in se stessi, Compensazione, Leggi spirituali, Amore, Amicizia, Prudenza, Eroismo, La superanima, Circoli, Intelletto, Arte. La seconda serie include: Il poeta, Esperienza, Carattere, Maniere, Doni, Natura, Politica, Nominalista e realista.""