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Nel buio una promessa
Prigioniere di una tragica circostanza, due persone che sembrano non avere niente in comune instaurano un dialogo inaspettato. Attraverso i loro ricordi, le loro confessioni e la loro condivisione di un momento così drammatico gli autori ci propongono un viaggio maieutico alla riscoperta di noi stessi. Nel buio, durante una lunga ed estenuante attesa, i protagonisti di questa storia riescono a costruire un'amicizia che li porta a rivelarsi e a scambiarsi ciò che hanno di più profondo, superando i pregiudizi e i propri stessi limiti. -
Saggio storico-medico sulle pestilenze di Perugia e sul governo sanitario di esse dal secolo XIV fino ai giorni nostri
«Dalla lettura del Saggio di Massari, proprio per l'attualità dei temi in esso trattati, è scaturita l'idea di offrire una nuova edizione del volume, con l'intento di renderlo accessibile a tutti e di fornire spunti di riflessione sull'eccezionalità del momento che stiamo vivendo. Il Saggio è strutturato in capitoli dove, secolo per secolo, vengono forniti cenni storici, cronache e riflessioni in merito alle epidemie occorse a Perugia; ampliano l'opera le conclusioni e una nutrita appendice corredata di documenti. [...] Riconsegnare alla città di Perugia questo Saggio storico-medico significa restituire la memoria di un lungo periodo storico della nostra città, ma soprattutto far emergere la consapevolezza che il vissuto epidemico attuale non è poi così diverso da quello affrontato dai nostri avi. Chiunque si dedichi alla lettura del Saggio potrà trarre conoscenze sulla storia della città di Perugia e su usi e costumi dei cittadini e del contado.» (dalla Prefazione di Stefano Laureti) -
Che cosa è la filosofia?
Nel ""Che cosa è la filosofia?"""" si percorre un itinerario speculativo che si propone come esplicazione di una visione: la filosofia «continuerà sempre l'eterna sua opera di indagine che non pone capo a scoperta che non ponga una nuova indagine, appunto perché sa che il dover suo non è di scoprire ma di indagare; altri pianterà la bandiera e griderà vittoria, altri avrà il possesso e il dominio. Essa dissoda e di questo dissodare è paga. Essa, Penelope della realtà, disfà la notte la tela che di giorno tesse, appunto perché sa che l'essenziale è l'attesa d'Ulisse non il compimento della tela: L'Ulisse, il Principio stesso dell'essere, che pur sempre giungendo, immancabilmente, non si esaurisce giammai. La filosofia perciò è, della umana realtà, moto vitale»."" -
Morlacchiana II. Il Dante in musica di Francesco Morlacchi
Il contributo che si presenta in questo volume è il frutto di ricerche originali sulle musiche che Francesco Morlacchi (1784-1841) ha scritto su testi di Dante: due cantate del conte Ugolino composte nel 1805 e nel 1832 e il sonetto Venite a intender li sospiri miei del 1835. Ispirato a Dante è anche il melodramma Francesca da Rimini del 1839, che però è su libretto di Felice Romani e rimasto incompiuto. L'Ugolino del 1805 per soprano e quartetto d'archi fu creato a Bologna, al termine del perfezionamento musicale di Morlacchi alla scuola di Mattei e all'epoca della sua aggregazione all'Accademia Filarmonica. Il testo è costituito dalle terzine 13-25 del canto XXXIII dell'Inferno: trentanove versi che contengono la narrazione fatta dallo stesso Ugolino della sua tragica storia. Il registro vocale che il compositore ha scelto per il nobile pisano lasciato morire di fame con i figli nella torre in cui era stato imprigionato è quello del soprano, perfettamente in linea con la tradizione musicale del Settecento, che vedeva nei cantanti evirati i più prestigiosi interpreti dei ruoli eroici maschili. -
Le amiche di Lisistrata. Lingua, genere, comicità nel tempo
Questo libro si pone al crocevia di tre dimensioni: quella del comico, categoria complessa e sfaccettata, difficile da inquadrare, e pure dotata, per condivisa affermazione degli studiosi, di elementi comuni e ricorrenti, specialmente sul piano linguistico; il linguaggio, appunto, a cui la comicità si lega nella convinzione che essa si realizzi soprattutto mediante precise strategie formali; il genere, infine, che costituisce il trait d'union tra le altre due dimensioni. Il volume si focalizza, dunque, sul rapporto tra lingua e genere in relazione alla resa del comico. Si tratta di un nodo tematico ancora peregrino nel panorama degli studi (che iniziano a essere numerosi anche in Italia) su lingua e genere, e, finalmente, su genere e comico. La tematica costituisce anche l'occasione per ribadire l'inconfutabile continuità tra antico e moderno in tema di stereotipi di genere. Numerosi contributi hanno messo in luce l'esistenza, dall'antichità a oggi, di una linea ininterrotta e persistente di comportamenti linguistici attribuiti ai generi, diversi dei quali chiamano in causa anche la dimensione del comico e le implicazioni che a essa pertengono. -
La mano del vento
Ottobre 2020. Tre amici di vecchia data - Fabrizio, Federico e Alberto - si ritrovano a cena nella suggestiva torretta dell'abitazione di quest'ultimo, insieme a Giuliano, cugino milanese di Federico, in città per motivi di lavoro. L'altro invitato, Dimitri, ha promesso di raggiungere il resto del gruppo in un secondo momento. Battute leggere e goliardiche, discorsi impegnati e confidenze personali, la lettura di uno strano racconto, daranno il via a una serata dagli sviluppi imprevedibili che metterà in luce le fragilità e le debolezze dei protagonisti, e al termine della quale nulla sarà più come prima. L'autore dipinge un affresco dell'età adulta denso e ricco di sentimenti con problematiche e nodi da sciogliere, evidenziando la precarietà degli equilibri su cui si fondano le nostre esistenze e la facilità con cui le illusorie certezze - faticosamente conquistate - possano crollare, spazzate via dalla mano del vento. -
Il grande abete
Una giovane coppia di Torre del Greco si trasferisce a San Nicolò Valfurva per lavoro: Gennaro e Rosa, che portano il nome dei santi patroni della loro terra natale, vengono accolti da un Nord inaspettatamente caloroso, dove pian piano iniziano a costruire il loro futuro. Ma la casa che hanno scelto di abitare si rivela presto un luogo di angoscia e ricordi dolorosi, la scoperta di alcuni diari riapre ferite del passato mai rimarginate. -
Il mio PCI. Tante storie in una. Testimonianze dalla Provincia di Terni
Questo volume, il primo dei tre che andranno a comporre l'opera, è una storia sentimentale collettiva dei comunisti umbri, che, attraverso i diversi racconti, parla di ""una storia d'amore"""", prendendo in prestito le parole dalla Storia sentimentale del PCI di Sergio Staino, di «una storia meravigliosa e terribile allo stesso tempo o forse, [...], soltanto una grande scorciatoia, tanto dolorosa da farti bestemmiare e poi piangere. Per tutto quello che è accaduto, per tutto quello che poteva essere e non è stato. Per i desideri appagati e per i sogni abortiti e abdicati, per quelli che ancora rimangono. Perché sognare una società più giusta non è soltanto una chimera da vecchi nostalgici, ai quali comunque sento [sentiamo] di non appartenere per nulla. È il comandamento che tutti i progressisti dovrebbero seguire, la stella polare di una esistenza vissuta alla ricerca della felicità, per sé e per gli altri. Sì, per tutti gli altri esseri umani» (dalla Prefazione di Fabrizio Bracco e Renzo Patumi)."" -
Il principe arabo
Al cuor non si comanda, recita un vecchio adagio. Così fa Charlotte innamorandosi di un principe arabo in odore di fondamentalismo islamico, conosciuto per caso a Parigi. Pur di rivedere il suo Lawrence d'Arabia, accetta una missione pericolosa a Riad come spia dell'Intelligence francese dove tra piacere e dovere vive un'avventura fantastica. Coinvolta in un attentato alla Torre Eiffel rischia la vita, ma l'amore per il suo principe supera ogni ostacolo. -
Il birillo rosso. 100 curiosità e personaggi di Perugia e dell'Umbria
In questo agile volumetto sono contenuti 100 brevi, talvolta brevissimi, racconti e messe a punto su episodi e personaggi della storia di Perugia e dell'Umbria. In gran parte essi riguardano avvenimenti e figure dell'Ottocento e del Novecento. Molte sono le curiosità, le storie singolari, e talvolta sorprendenti, su una regione piccola e da tanti vista come isolata dal mondo, ma che - al contrario - si rivela spesso al centro di eventi e situazioni di rilievo nazionale e anche internazionale. Il titolo del libro si riferisce al famoso birillo rosso del bar Sassovivo di Foligno, che una leggenda metropolitana vedrebbe come il ""centro del mondo"""". Tanto più che in tempi recentissimi ha assunto anche un significato politico e psicologico, con riferimento in particolare a Matteo Renzi."" -
Diritti sociali europei. Un nuovo welfare per l'UE
Durante la pandemia, i sistemi di welfare sono stati sottoposti a una pressione senza precedenti. L'Unione europea ha predisposto un gran numero di interventi, ma può fare ancora molto, rafforzando la sua dimensione sociale. Il Pilastro europeo dei diritti sociali, a cui è dedicato questo libro, è un utile punto di partenza, perché definisce i contenuti di prestazioni universali e costituisce un ""manifesto"""" a cui guardare per edificare una società più giusta ed inclusiva."" -
Risacca
«Nel controllare che cosa ha lasciato la risacca nell'armadio della mia vita ho pensato che distruggere la documentazione di una vita insolita è un'ingiustizia verso i golosi che non hanno la possibilità di assaggiarla. Offro questi rari reperti su un vassoio d'argento» (G. Filippi Basile). Il vero viaggio della scoperta non consiste nel cercare nuovi paesaggi ma nell'avere nuovi occhi. -
Justicia indígena. Tra liberali e comunitaristi
La contrapposizione tra diritti soggettivi, propria dello Stato liberale, pare incolmabile senza una coercizione giuridica capace di svelare i tratti di omogeneità della società. Tuttavia, in questa prospettiva, ogni interferenza statale finisce per negare la natura stessa dello Statoliberale. È questo il paradosso di Böckenförde, che si dissolve soltanto se si fa strada una diversa antropologia dei diritti, nella consapevolezza che la salvaguardia dei diritti individuali si consegue soltanto attraverso la tutela dei diritti collettivi. Anzi, secondo Jürgen Habermas,questi ultimi sono la premessa per il pieno riconoscimento dei primi. A riguardo, alcuni diritti comunitari, associativi o collettivi, potrebbero essere inclusi nella famiglia dei diritti fondamentali, unitamente alla previsione di estesi regimi di corresponsabilità, che presuppongono la reinvenzione dello Stato. L'estensione delle soggettività giuridiche, l'accettazione delle istituzioni del pluralismo giuridico e della plurilegalità, l'autonomo esercizio della justicia indígena, sono testimonianza manifesta di questa nuova statualità. -
La luce e la caverna cosmica. Spengler, Meyer e la Kultur magico-araba
Pubblicato da Oswald Spengler nel 1922 il secondo volume di Der Untergang des Abendlandes, subito definito ""l'opera atea di un tempo ateo"""", include un lungo capitolo, intitolato """"Problemi della civiltà araba"""", che risulta decisivo per una comprensione della concezione morfologico-discontinuista che della storia mondiale Spengler propone. Individuando nell'inizio dell'era cristiana tanto la nascita di una nuova civiltà, quella """"magico-araba"""", quanto il tramonto del mondo antico, animicamente esaurito con la crisi della res publica romana e l'avvento del """"cesarismo"""", Spengler intende dimostrare come anche la civiltà occidentale-faustiana sia destinata ad un inevitabile, """"cesaristico"""" tramonto. Avrebbe determinato l'intervento dello storico antichista Eduard Meyer, che in una lunga e densa recensione doveva mettere a fuoco tanto gli innegabili pregi, quanto gli evidenti limiti di un'opera destinata ad alimentare una considerazione """"entropica"""" delle civiltà che caratterizzano la storia. Spengler allude ad un """"terzo Cristianesimo"""" che, dopo il primo della civiltà magico-araba e il secondo di quella occidentale-faustiana, dovrebbe presentarsi come una nuova, problematica civiltà """"russa""""."" -
Per una storia della riforma psichiatrica in Umbria. Vol. 1.2: Nascita ed evoluzione di una psichiatria di comunità in Umbria.
La pubblicazione, in due volumi, è finalizzata a tutelare e valorizzare la memoria del vasto e articolato movimento di riforma psichiatrica che ha interessato l'Umbria nella seconda metà del Novecento. Attraverso un andamento cronologico a partire dagli anni Settanta, sono analizzate le forme con cui si è affermata in Umbria, non senza contraddizioni e problemi, la ""psichiatria di comunità"""". La pubblicazione si divide in quattro parti: ogni parte è dedicata a un decennio e il suo titolo rimanda a un evento caratterizzato da un problema centrale la cui soluzione è emblematica di quel periodo, comprese le contraddizioni che ne sono scaturite."" -
Boldrino da Panicale storia di un capitano di ventura. Da guerriero per vendetta, a Signore della Marca
Questo libro, prima biografia completa di Giacomo Paneri detto Boldrino, riporta alla memoria uno dei più controversi condottieri del XIV secolo. I pochi storici che di lui si sono occupati lo hanno accomunato più a un brigante che a uno dei più grandi capitani di ventura del tempo. Allievo dell'inglese Giovanni Acuto, maestro di Muzio Attendolo, ispiratore di tanti altri, Boldrino fu, invece, primo attore delle vicende belliche di anni tormentati, ma anche fecondi d'innovazione. Con lui l'arte della guerra diventò anche arte del potere, ma una congiura di palazzo e i pugnali dei traditori posero fine al suo sogno di una vasta signoria nella Marca. Restano la sua storia e le sue imprese a dare lustro a Panicale, a Perugia, all'Umbria. -
Nella natura
L'opera è una raccolta ""dinamica"""" di liriche, un work in progress il cui inizio coincide con l'età adolescenziale. Gli scritti, divisi in tre sezioni (qualcosa che sempre fugge, ci stiamo sognando, le fantasie hanno il nome dei ricordi) hanno come filo conduttore la descrizione, naif e spontanea, del rapporto tra il sé e la realtà esterna, rapporto che spesso funge da cassa di risonanza per le emozioni ma anche da potente valvola di sfogo e balsamo per le burrascose sensazioni e mareggiate della mente, tanto agghiaccianti quanto magiche e sensuali."" -
La talea della terra. Deleuze tra antropologia e nomadologia
Ogni ricerca crea molteplici divenire. Ogni sguardo che indaga per chiarificare fa un taglio sul mondo, fa la talea. La vita rom è da sempre errante anche quando stanziale perché la nomadologia è filosofia, è antropologia, è politica. A partire dalla questione sulla legittimità di un'antropologia filosofica nel pensiero di Gilles Deleuze, l'autore si inoltra nel territorio plurimo della romologia intrecciando i riscontri antropologici della presenza ""critica"""" dei rom alla militanza creativa della macchina da guerra deleuziana. Il quadro che ne scaturisce mostra un'indiscutibile vocazione libertaria della nomadologia orientata alla costruzione di un nuovo orizzonte del """"comune""""; ai bordi del potere, al cospetto di esso, i rom non cedono il passo, non abbassano lo sguardo, permangono resistendo. Così il costruttivismo della filosofia di Deleuze fa rizoma con l'antropologia tracciando una nuova carta geocritica del pianeta in un'epoca di sciagurate recrudescenze identitarie. L'urgenza dell'autore si situa al fondo di ogni emarginazione, a partire dalla potenza della donna fino al rom, attraversando ogni ghetto per abbatterlo, concatenando gli Altri come minoranza insorgente."" -
L' uomo nero. La scomparsa di Sonia Marra
Dal 16 novembre 2006 di Sonia Marra, una giovane ragazza pugliese che studia all'Università di Perugia, non si hanno più notizie. La sua esistenza si è dissolta nel nulla. Potrebbe essere un allontanamento volontario, si dice un po' per comodità, un po' per riordinare le idee e rifletterci meglio. Eppure, parole terribili vengono intercettate: ""L'hanno tritata come immondizia""""; """"Il cadavere non lo troveranno mai"""". Le indagini per fare luce sulla vicenda - di cui il libro rende ampia testimonianza - portano a una sola certezza: dietro la scomparsa di Sonia c'è la mano di un assassino che, tuttavia, non ha lasciato tracce. Un Uomo Nero al quale dare la caccia. Così, attraverso documenti inediti, emerge il racconto degli ultimi anni della vita di Sonia che, tra storie di fede, incontri ambigui, amori reali o solo immaginati, si incrocia con le vicende di una città, Perugia, mostrata dalla parte più enigmatica e oscura."" -
Popularising specialised terminologies. Legal terminology in TV series: a corpus-driven analysis on suits
Il volume nasce con lo scopo di indagare la presenza della terminologia legale nella serie tv Suits (2011-2019) al fine di verificare l'ipotesi che la popolarizzazione di tale terminologia possa essere favorita da un prodotto di intrattenimento quale il legal drama americano. La scelta di esaminare una serie televisiva è principalmente dettata dall'elevato numero di spettatori che questa forma di intrattenimento attrae, rendendola un valido mezzo attraverso il quale le lingue e le terminologie specialistiche possono insediarsi nei contesti domestici. L'analisi quantitativa e qualitativa della terminologia legale presente in Suits mira a individuare la frequenza degli elementi terminologici nelle diverse stagioni della serie e indagarne i diversi livelli di astrazione. L'ultima parte del volume è invece dedicata al ruolo ricoperto dal canale visivo nel facilitare la trasmissione, comprensione e acquisizione delle conoscenze e della terminologia specialistica da parte di un'audience di non specialisti.