Sfoglia il Catalogo feltrinelli035
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 861-880 di 10000 Articoli:
-
Eleanor Roosevelt. Una first lady per il mondo
Attivista nelle organizzazioni femministe e a fianco degli afroamericani, leader di movimenti civili e pacifisti, promotrice della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, Eleanor Roosevelt è stata una delle figure centrali della cultura progressista del '900. Questo volume ripercorre le tappe di una vita straordinaria: dagli incerti esordi in una famiglia dell'aristocrazia politica americana al legame con Franklin Delano Roosevelt, fino ai compiti di responsabilità internazionale assunti nel pieno della maturità, in un crescendo politico e umano che è storia di una donna, e insieme a lei, storia di un popolo intero. Presentazione di Furio Colombo. -
Ricerche di storia sociale e religiosa. Vol. 92
Fondata nel 1972 da Gabriele De Rosa, la rivista si è da sempre contraddistinta per l'approccio pluridisciplinare e la comparazione fra diversi contesti sociali, in una prospettiva d'indagine all'epoca del tutto inedita. -
Un' antica versione italiana dell'«Alba» di Giraut de Borneil
"L'alba Reis glorios"""" di Giraut de Borneil è uno dei componimenti più intensi ed enigmatici della letteratura trobadorica. Questo volume ne rende nota una versione in volgare italoromanzo, trascritta nei primi decenni del Duecento (non oltre il 1239-40) in un codice ora conservato presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano. Dopo la scoperta della canzone ravennate, del frammento zurighese di Giacomino Pugliese e del frammento piacentino, la poesia italiana delle origini si arricchisce dunque di un nuovo reperto, che è prezioso testimone di un'antica ricezione italiana dell'alba provenzale, cioè di un genere destinato a non avere in séguito alcun successo nella penisola. L'interesse del testo è accresciuto dal fatto che l'analisi linguistica consente di ricondurre questo innovativo esperimento di traduzione poetica in volgare di sì, compiuto in piena autonomia rispetto ai Siciliani, a quell'area cisalpina occidentale, fra Piemonte e Liguria, che ha conosciuto la prima e la più radicata acclimatazione della poesia in lingua d'oc." -
Venti poesie. La ragazza di talento-La famiglia in amore
Documenti significativi degli umori dei primi anni Venti, le commedie ""La ragazza di talento"""" e """"La famiglia in amore"""" mettono in scena una vita borghese con accenti ibseniani e pirandelliani. Smascherare le ipocrisie e le viltà della società dominata dal denaro e da rapporti familiari tradizionali è l'intento del giovane autore, Fausto Materno Bongioanni (1902-1979), che in """"Venti poesie"""", per altra via, si appropria di stilemi crepuscolari e decadentistici per collocare le sue liriche in una Torino dalle tinte livide e venate di inquietanti suggestioni. A far da controcanto a questa visionarietà compiaciuta, le xilografie semplici e severe di Nicola Galante, artista agli esordi e 'scoperto' da Gobetti. Esperimento di «arte totale» modernista nell'interazione dissonante di testo e immagini, da una parte, teatro aperto ai giovani e all'avanguardia, dall'altra, le opere di Bongioanni rappresentano tappe significative sulla strada dello svecchiamento culturale, contro la mediocrità piccolo-borghese e l'estetismo dei «poeti laureati», che animava l'idea gobettiana di editoria. Postfazione di Pino Mantovani."" -
Pane celeste, pane terreno. Conoscenza dei Padri tra movimento liturgico e governo della Chiesa in Giacomo Lercaro
Si è cercato di approfondire un'intuizione che fu dapprima di Giuseppe Dossetti, risalente al 1986. Dossetti, a dieci anni dalla scomparsa di Lercaro, tracciò una ipotesi di lavoro utile a impostare future ricerche sul cardinale, proponendo di periodizzare l'operato di Lercaro in cinque fasi. Ad oggi, rimanevano ancora inindagate almeno alcune ragioni storiche che avevano spinto Lercaro a pubblicare il ""Direttorio Liturgico A Messa, figlioli!"""" nel 1955. Il volume ne ricerca le motivazioni profonde nella lettura lercariana di alcuni testi patristici e le accosta e presenta come 'fatto religioso', destinato ad avere feconde conseguenze per la storia della chiesa bolognese e italiana."" -
Petrarca e l'Umanesimo
In questa raccolta di saggi, Riccardo Fubini ritorna, con occhi diversi e più ampia riflessione, su tematiche che hanno accompagnato tutta la sua ricerca. Che cosa è l'umanesimo italiano? Che cos'è l'ideologia e l'ambiente di Francesco Petrarca? Che cos'è l'umanesimo fiorentino e qual è stata la cultura nel trapasso verso il XVI secolo? Questi alcuni degli interrogativi che Fubini pone anzitutto a sé stesso e ai quali risponde con la ben nota onestà intellettuale e la profonda conoscenza della storia delle istituzioni, dei rapporti politici, delle scritture di propaganda, del recupero dell'antiquaria a fini politici. -
Metodo terapeutico. Vol. 3-4
«Sai che a lungo ho esaminato quel famoso aforisma: ""quanto ai dolori agli occhi, il bere vino puro oppure il bagno o l'impacco o il salasso o il purgante li sciolgono"""", e che in base alla precisione in altri luoghi - la precisione di Ippocrate! -, confidavo che anche in questo passo non si dicesse né qualcosa di falso né qualcosa di impossibile; e che questo era ciò che mi stimolava alla ricerca, fino a che non fossi riuscito a trovare il modo di specificare anche questa via di Ippocrate, quando e come in ciascuno dei casi detti bisogna servirsene». La fedeltà a Ippocrate è una costante nella biografia di Galeno. Si può anzi dire che tutto il suo esercizio di medico e scienziato miri a verificare e attualizzare l'insegnamento del padre della medicina. A questo scopo Galeno fa ugualmente uso di ragionamento e metodo dimostrativo, di esame ed esegesi degli scritti ippocratici, ma senza rinunciare all'osservazione empirica della Natura, quale essa si manifesta: nelle crasi dei corpi, nelle stagioni dell'anno, nelle piante e negli altri ingredienti officinali. Così l'aspetto 'biologico' della storia naturale nei libri III e IV, qui per la prima volta editi criticamente e tradotti in italiano (dopo i libri I e II, pubblicati nel 2018 in questa collana), porta con sé anche quello 'autobiografico', poiché la scoperta, la raccolta, l'ordinamento e lo studio di tutti quanti i dati essenziali per la filosofia naturale e la pratica terapeutica furono operazioni compiute da Galeno nel corso della sua lunga vita."" -
Una rete di donne nel mondo. Soroptimist International, un secolo di storia (1921-2021)
Perché scrivere la storia del Soroptimist International? Ripensare a quanto accaduto aiuta a riconoscere la strada percorsa, i traguardi conquistati; tanto più diventa pressante far conoscere queste vicende ad una generazione che vive un presente senza tempo, che galleggia tra un passato sconosciuto e un futuro fumoso. Le stesse socie a volte non sono del tutto consapevoli dell'ampiezza e della complessità di questo mondo di donne. Questo volume vuole essere la memoria e la bussola delle soroptimiste per gli anni a venire. -
Natura morta
Renato Mucci (1893-1976), che percorse a Roma una carriera amministrativa, fu poeta, saggista e apprezzato traduttore di Proust e dei maestri francesi dell'Ottocento. Gobetti, agli inizi del 1925, lo invitò a collaborare al «Baretti» e nell'estate di quell'anno, mentre stava uscendo Ossi di seppia di Montale, gli pubblicò il volume di prose liriche Natura morta, la cui cifra stilistica, ispirata anche ai poeti francesi che amava, attinge alle risorse di un colto formalismo linguistico e di un sensibile registro musicale. Opera di un poeta dimenticato, i «poemetti in prosa» di Mucci con precisa architettura animano l'inanimato, prestandosi a delibazioni e assaggi. -
Profilo dell'azione di Carlo Rosselli e di Giustizia e Libertà
In queste dense pagine scritte a guerra ancora in corso da un giovane Aldo Garosci, il primo vero ritratto di una delle figure più grandi dell'antifascismo italiano. Dalle prime prove politiche al confino a Lipari, da Giustizia e Libertà alla guerra di Spagna fino all'esilio in Francia e alla morte per mano fascista. Pagina dopo pagina si delinea con la continuità quasi dimessa di una missione religiosa una vita di assoluta nobiltà etica, interamente spesa per i valori di giustizia e di libertà. Introduzione di Samuele Bertinelli. -
Quaderno d'Israele
«Innumerevoli volte ho citato con convinzione la strofa sia pure un po' retorica e tanto lontana dalla realtà: ""La mia patria è il mondo intero, la mia legge è la libertà..."""". E se anche, per colpa di altri, nessuna parte del mondo può essere per me patria; se anche la libertà per me si riduce a pressoché nulla: non per questo vorrò dirmi soddisfatto di una patria particolare e della libertà di assimilarmi ad un determinato gregge». La patria che non poteva più esserlo fu per Giorgio Voghera, come per tanti altri, l'Italia delle leggi razziali: nel '38, lasciata la natia Trieste, raggiunse un kibbutz nella città di Giaffa dove rimase per quasi dieci anni. Di quella straordinaria esperienza, caso unico nella letteratura ebraica-italiana del '900, parla il Quaderno: di uno Stato nascente, delle idealità di un popolo, ma anche delle amicizie e gli amori del protagonista e degli accadimenti quotidiani di una comunità di donne e di uomini che, nella tempesta della storia, cercò un rifugio dove provare a costruire un mondo nuovo e più umano."" -
I demoni di Napoli. Naturale, preternaturale, sovrannaturale a Napoli e nell'Europa di età moderna
La possessione diabolica e l'arte esorcistica, le apparizioni e il culto dei santi, la medicina dotta e i rimedi popolari, il sonnambulismo e lo spiritismo: sono le tappe di un percorso all'interno del 'meraviglioso' napoletano di età moderna, presentato nelle sue diverse sfaccettature - dall'uso degli elementi materiali a quello dei miti arcaici, dal ricorso alle dottrine teologiche a quello delle pratiche scientifiche - e catalizzato in quella zona ambigua e instabile della vita quotidiana le cui manifestazioni venivano definite 'preternaturali'. I saggi qui raccolti riflettono in una prospettiva interdisciplinare sui concetti di naturale e di sovrannaturale, sulle loro sovrapposizioni e sui tentativi di rigorosa definizione, collocando il Regno di Napoli nell'orizzonte intellettuale europeo. -
Il credito di una nazione. Politica, diplomazia e società di fronte al problema del debito pubblico italiano 1861-1876
Nel corso della sua breve storia nazionale, l'Italia ha affrontato diverse crisi della finanza pubblica, che ne hanno messo in pericolo la stabilità, come forse nessun altro paese europeo. Il libro analizza una delle fasi più complicate della storia dell'Italia contemporanea: la difficile fase economica intercorsa a seguito dell'unificazione italiana. Come è riuscita l'Italia a riordinare le proprie finanze evitando il tracollo finanziario, sociale e politico? Attraverso un approccio interdisciplinare, che colloca il problema del debito all'interno delle dinamiche del mondo finanziario europeo, la ricerca vuole mettere in evidenza i successi e i fallimenti delle politiche adottate dai governi appartenenti alla Destra Storica. Politici, diplomatici e tecnici, ma anche banchieri e capitalisti vari, sono gli uomini che hanno reso possibile questo 'miracolo economico' non tanto in termini di crescita, ma di salvezza e consolidamento del progetto di unificazione nazionale. -
Agnes Bernauer
Scritto all'indomani del 1848, ""Agnes Bernauer"""" è dramma senza cattivi, catastrofe di ogni ambito della vita soggettiva imperniata sul conflitto fra le esigenze degli individui e quelle, assolutamente superiori, dello Stato: una bellissima popolana, amata dall'erede al trono di Baviera, verrà fatta uccidere dal padre di costui in nome della ragion di Stato di cui anche il figlio, alla fi ne, giungerà a riconoscere il primato. Pur lontano dalla sensibilità odierna, il dramma di Friedrich Hebbel testimonia la ricerca gobettiana di una prospettiva internazionale attraverso le traduzioni di opere letterarie e teatrali. Negli anni Venti pubblicare Hebbel, oggetto di un vivace interesse tra gli intellettuali del primo Novecento e tradotto anche da Scipio Slataper, che Gobetti commemorò a Gorizia nel 1922, è modernità contro tradizione, «stile europeo» contro provincialismo, editoria di cultura contro editoria commerciale."" -
Avventure. Ediz. critica
Adriano Grande (1897-1972), scrittore dalla formazione irregolare e apprezzato pittore naïf, fu influenzato soprattutto da Sbarbaro e Montale, con cui mantenne duraturi rapporti di amicizia. Fu proprio Montale ad esprimere particolare apprezzamento per la sua prima raccolta poetica, ""Avventure"""" (1927) che Gobetti accolse nelle Edizioni del 'Baretti'. La collana, realizzata in collaborazione con il Centro Studi Piero Gobetti, nasce con un obiettivo ambizioso: ripubblicare l'intera produzione di Piero Gobetti editore, 114 titoli usciti dal 1922 al 1929. Le opere qui riproposte in edizione anastatica sono accompagnate da nuove postfazioni e da schede critiche e bibliografiche. Un patrimonio considerevole di autori, che comprende tra gli altri Luigi Einaudi, Wolfgang Goethe, Eugenio Montale (la prima edizione di Ossi di seppia), Giuseppe Prezzolini, Gaetano Salvemini, oltre allo stesso Gobetti. Postfazione di Stefano Verdino."" -
The transmission of Pliny's «Natural history»
I manoscritti della Storia naturale di Plinio, una delle più lunghe opere classiche sopravvissute, sono oltre 120, di cui circa 70 prodotti nell'Italia del XV secolo. Accompagnato da uno studio codicologico e raccogliendo i passaggi selezionati di ogni testimonianza, è questo il primo tentativo - che tiene conto degli studi pioneristici di Detlef Detlefsen (1833-1911) e delle ricerche successive di Hermann Walter - non solo di determinare l'autorità del testo, ma anche di mostrare come la tradizione si sia sviluppata dalla rinascita carolingia al Rinascimento. -
Teatro II. Notturno di donna con ospiti
Appartamento isolato in una sperduta periferia campana. Un'afosissima sera d'estate. Uscito il marito, guardia notturna, Adriana resta in salotto, davanti alla televisione accesa, mentre i due bambini dormono nella camera accanto. D'un tratto, lo squillo del campanello e l'invasione della casa da parte di strani ospiti. Riscritto almeno tre volte a partire dal 1982, il Notturno di donna con ospiti, dramma in bilico fra realtà e allucinazione, rilegge il mito di Medea alla luce della rivoluzione antropologica dei primi anni Ottanta. Capro espiatorio d'una società degradata, Adriana, dal tramonto all'alba, vive una crisi d'identità che Ruccello mette in scena quasi fosse una sacra rappresentazione, trasformando la vicenda della protagonista in una tragedia sociale che riguarda tutti. -
Natura ed esattezza all'alba della scienza galileiana. Le «Observationes» di Fabio Colonna
Giurisperito di mestiere, ma scienziato per passione, Fabio Colonna (Napoli, 1567-1640), naturalista e botanico, crebbe tra i volumi della biblioteca del padre, raffinato editore dei frammenti di Ennio, e le ricerche dello speziale Ferrante Imperato. Singolare sintesi della sua formazione sono queste Observationes, qui presentate con traduzione e commento. Testimonianza preziosa di storia antiquaria, Colonna ha saputo fondere l'ars critica alla osservazione delle forme organiche, corredando il suo trattato di un apparato iconografico di grande interesse, qui riprodotto. Nelle Observationes si rileva quel medesimo controllo delle procedure che Galilei, anch'egli linceo come il Colonna e in rapporto epistolare con quest'ultimo, avrebbe rivendicato per le rivoluzionarie novità celeste comunicate nel Sidereus Nuncius del 1610. -
Carteggio 1949-1970
Il carteggio tra Mario Picchi, letterato esordiente, e Aldo Palazzeschi, scrittore già noto e autorevole, è la storia di una singolare amicizia. Le lettere raccontano la società letteraria, soprattutto quella della Capitale, negli anni '60; l'importanza dello Strega e degli altri premi nell'ambiente editoriale; gli affetti importanti con un amico che lentamente si spegne; e le tre città di Palazzeschi: Venezia incantevole e piena di vita, Roma, che è rifugio sicuro, e poi Firenze, città della memoria. In Appendice, alcuni testi critici di Mario Picchi sull'opera e la personalità dell'autore fiorentino, un suo carteggio con la fedele domestica Margherita e un inserto fotografico. -
All'ombra di Dante. Bonagiunta da Lucca tra mondo romanzo, tradizione lirica ed enciclopedismo
Bonagiunta da Lucca gode dell'ambiguo privilegio di dovere la propria fortuna critica all'opera dantesca: non tanto per il giudizio inflittogli - e con lui ad altri poeti duecenteschi - nel De vulgari eloquentia, quanto piuttosto per averlo Dante scelto quale interlocutore della celebre dichiarazione di poetica in Purgatorio XXIV. Il riesame di documenti e testi direttamente attinenti alla figura di Bonagiunta invita a una rinnovata valutazione della sua personalità, di importanza cruciale per la formazione del linguaggio e dell'immaginario poetico volgare del Duecento. Osservata fuori del cono d'ombra dantesco, la sua opera rivela una diversa e più schietta fisionomia, illumina aspetti tuttora controversi della lirica duecentesca, e fa sì che lo stesso giudizio di Dante, per riflesso, assuma sfumature inedite.